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MASSICCIO DEL MONTE BIANCO

Massiccio del Monte Bianco dalle Origini al 1960

Massiccio del Monte Bianco dal 1960

 

 

 

In questo gruppo di rocce cristalline, la cui area si estende sul territorio italiano, francese e svizzero, le Alpi raggiungono il loro apice.

Non solo perché esso culmina in grandiose altitudini (Tetto d’Europa), ma anche per la natura selvaggia delle sue terrazze di granito e conche glaciali.

L’offerta alpinistica delle montagne del Gruppo del Monte Bianco non è paragonabile a quella di nessun’altra regione delle Alpi occidentali.

I rocciatori e i ghiacciatori trovano qui sensazionali vette per le loro imprese e gli escursionisti possono soddisfare ogni loro esigenza percorrendo sia le vie dei «monarchi» sia quelle dei loro innumerevoli «vassalli.». Si richiedono tuttavia capacità superiori alla media ed una buona resistenza fisica.

Le località vallive da cui si accede al Gruppo sono Chamonix sul versante francese e Courmayeur con Entrèves su quello italiano.

Le valli nelle quali si trovano queste località (Chamonix nella Val d’Arve, Entrèves fra la Val Veni e la Val Ferret) formano il confine naturale ad Ovest e ad Est.

La funivia da Chamonix ad Entrèves ha contribuito notevolmente a rendere accessibile il Gruppo del Monte Bianco ad ampie masse di turisti. Questa permette agli sciatori di raggiungere i vasti ghiacciai della Vallée Blanche e del Glacier du Géant. Di particolare fascino è la discesa dall’Aiguille du Midi o dalla Pointe Helbronner verso Montenvers, raggiungibile da Chamonix tramite una ferrovia a cremagliera.

Di altrettanta importanza turistica è la funivia dall’Argentière all’Aiguille des Grands Montets, la quale abbrevia notevolmente la salita al Refuge d’Argentière.

Si deve anche ricordare che la salita al Refuge du Goûter lungo la via normale del Monte Bianco è facilitata da una funivia e da una ferrovia a cremagliera.

I due versanti della montagna sono collegati dal «Traforo del Monte Bianco» lungo 11 chilometri ed aperto nel 1965. La galleria è percorribile durante tutto l’anno. Vi è anche un servizio di autocorriere.

Sul versante italiano, a parte la funivia, gli alpinisti devono essere disposti a lunghe marce d’accesso ai rifugi e ad altrettanto lunghe vie di salita.

La gloria del massiccio è data dal gran numero di scalate d’importanza storica, che segnano in maniera unica tutte le tappe dell’evoluzione dell’alpinismo.

 

Montagne del Gruppo del Monte Bianco

 

Les Droites                                                                Mt. 4000

Aiguille du Jardin                                                      Mt. 4035

Grande Rocheuse                                                      Mt. 4102

Aiguille Verte                                                            Mt. 4122

Dent du Géant / Dente del Gigante                          Mt. 4013 – (4014)

Aiguille de Rochefort                                                           Mt. 4001

Dôme de Rochefort                                                  Mt. 4015

Grandes Jorasses: Pointe Walker                              Mt. 4208 – (4206)

Grandes Jorasses: Pointe Whymper                          Mt. 4184 – (4180)

Grandes Jorasses: Pointe Croz                                  Mt. 4110 – (4108)

Grandes Jorasses: Pointe Elena                                 Mt. 4045 – (4042)

Grandes Jorasses: Pointe Margherita                        Mt. 4065

Aiguille Blanche de Peutérey                                               Mt. 4112

Mont Brouilliard                                                       Mt. 4069

Punta Baretti                                                             Mt. 4013

Aiguille de Bionnassay                                             Mt. 4052

Dôme du Goûter                                                       Mt. 4304 – (4306)

Mont Blanc / Monte Bianco                                      Mt. 4807

Monte Bianco di Courmayeur                                   Mt. 4748

Picco Luigi Amedeo                                                 Mt. 4460

Grand Pilier d’Angle                                                 Mt. 4243

Mont Maudit                                                             Mt. 4465 – (4468)

Mont Blanc du Tacul                                                Mt. 4248

L’Isolée                                                                     Mt. 4114

Pointe Carmen                                                           Mt. 4109

Pointe Médiane                                                         Mt. 4097

Pointe Chaubert                                                        Mt. 4074

Corne du Diable                                                        Mt. 4064

 

Fanno parte del Monte Bianco i Gruppi:

Volume 1

Glaciers-Trélatête - Miage - Bionnassay-Gouter - Monte Bianco - Contrafforti Italiani - Mont Maudit - Monte Blanc du Tacul - Tour Ronde -

 

 

 

 

 

1689 - Philibert-Amedée Arnod, funzionario del Duca di Savoia, sembra sia stato il primo ad attraversare il Colle del Gigante con tre cacciatori di Courmayeur. - Gruppo della Tour Ronde - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1737 - Il primo a valicare il Colle del Gigante in traversata da Ovest fu certo Riebel, corriere ginevrino. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1741 - Due viaggiatori inglesi William Windham e Pocooke, con altri cinque connazionali, compiono un viaggio nella Savoia e raggiungono Chamonix. Dal villaggio osservano le immense fiumane di ghiaccio che, attraverso le foreste di conifere, scendono verso il fondo valle. Incuriositi decidono di esplorare le regioni superiori e, assodati numerosi valligiani, salgono faticosamente fino al Montenvers (1921 m.), seguendo il sentiero dei cercatori di cristalli. Da lassù scendono sul ghiacciaio, che in quel punto è pianeggiante, e s’inoltrano un poco sul ghiacciaio ma, oppressi dal timore che incuteva quel mondo ignoto e ostile, tornano ben presto sui loro passi scendendo subito in valle. William Windham descrisse per la prima volta i ghiacciai del Monte Bianco lasciando un’interessante relazione dell’esplorazione, paragonando il ghiacciaio su cui aveva messo piede a un mare agitato solidificatosi di colpo. L’idea piacque ai lettori e da allora la grande lingua di ghiaccio che sfiora Montenvers fu chiamata «La mer de glace.». - Massiccio del Monte Bianco.

 

1760 - Il fisico ginevrino Horace Benedict de Saussure offre un premio per chi troverà una via per salire alla vetta del Monte Bianco. - Massiccio del Monte Bianco.

 

1762 - I primi modesti tentativi di salire in vetta al Monte Bianco, sono dovuti al cacciatore Pierre Simon di Chamonix che con tre compagni, si inoltrò fin sul Ghiacciaio del Gigante. Egli seguì più o meno il percorso dei cercatori di cristalli con due ricognizioni lungo la Mer de Glace e il Bacino dei Bossons. I loro tentativi non furono importanti. Stremati dal sole e dalla neve alta e molle, accecati dal riverbero e impauriti dai crepacci nascosti, i quattro valligiani non raggiunsero nemmeno il Colle del Gigante. Un altro loro tentativo sul Ghiacciaio di Bossons diede risultati ancor più modesti. - Massiccio del Monte Bianco.

 

1770 - La storia alpinistica del Monte Bianco cominciò per merito di due ginevrini: Horace Benedict de Saussure (1740-1799) uomo d’intelligenza superiore e di vasta cultura, professore di filosofia naturale all’Accademia di Ginevra, studioso di teologia, fisica e botanica e Marc Theodore Bourrit, pittore, disegnatore e giornalista.

Fu per l’impulso di questi due uomini, specialmente di Horace Benedict de Saussure, letteralmente ammaliato dalla grande montagna, se la conquista del Monte Bianco poté essere effettuata.

Durante uno dei suoi molti viaggi nella regione alpina Horace Benedict de Saussure giunse a Chamonix nel 1770 ed iniziò uno studio accurato del Monte Bianco col preciso scopo di salirlo offrendo un premio in denaro a quei montanari che avessero scoperto una via d’accesso alla vetta.

Dovevano però passare ben quindici anni prima che qualcuno compisse un serio tentativo. - Massiccio del Monte Bianco.

 

1774 - La guida di Courmayeur Jean-Laurent Jordaney detto “Patience” accompagna Horace Benedict de Saussure in una ricognizione sul Miage. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1775 – 14 luglio. Viene effettuata la prima ascensione dalla Cresta Nord o dai pendii vicini a Nordovest, della Dôme de Goûter da parte di Jean Nicolas Couteran di Chamonix, con François Paccard, Michel Paccard e Victor Tissai. Essi pernottarono alla Montagne de la Côte, ultimo luogo erborato, poi proseguono superando i Grands Mulets, e giungendo molto in alto fin sotto la cima del Dôme de Goûter, ma sono respinti dal maltempo. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

17752 settembre. Comincia le sue esplorazioni in alta quota il medico Michel-Gabriel Paccard di Chamonix (1757-1827), cugino di due dei montanari che avevano effettuato un tentativo precedente il 14 luglio: François Paccard e Michel Paccard. - Michel-Gabriel Paccard è un giovane entusiasta e sufficientemente colto. Si interessa, oltre che di medicina, di botanica e di fisica. I suoi studi e le sue esplorazioni nel massiccio del Monte Bianco avranno importanza fondamentale per la conquista dell’altissima vetta. Sale con lo scozzese Thomas Blaikie per il Ghiacciaio di Taconnaz in direzione dell’Aiguille du Goûter. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1776 - Buona parte del merito della conquista della vetta del Monte Bianco va indubbiamente a Marc Theodore Bourrit che, giunto per la prima volta a Chamonix verso il 1776, fece di tutto per promuovere l’ascensione, per raccogliere i fondi e per convincere i valligiani all’azione. Marc Theodore Bourrit non desiderava certo guadagnare il lauto premio promesso da Horace Benedict de Saussure, tutt’altro, egli era animato da genuina passione e voleva che la vetta fosse raggiunta per suo merito solo per assicurarsi la gloria e la paternità dell’impresa. Diede in un primo tempo la sua collaborazione a Horace Benedict de Saussure; ma in seguito, per screzi sorti con quest’ultimo, ne divenne vivace competitore. - Massiccio del Monte Bianco.

 

1778 - La 1° ascensione alla Petite Aiguille des Glaciers 3471 m. probabilmente venne realizzata da una delle guide di Horace Benedict de Saussure che raggiunse la cima. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1779 - Viene costruita la prima locanda del Montenvers 1921 m. Chamonix - Mont Blanc che sfiorava allora la grande lingua di ghiaccio della Mer de glace. - Massiccio del Monte Bianco.

 

1783 - Un altro tentativo per raggiungere la vetta del Monte Bianco viene compiuto da alcuni montanari. Fra loro vi è l’uomo più robusto della valle, G. B. Lombard, detto, per la sua gigantesca figura «Jorasse.». - Massiccio del Monte Bianco.

 

1784 – agosto. Il dottor Michel-Gabriel Paccard con Pierre Balmat compiono un’approfondita esplorazione verso il Colle del Gigante e nel Bacino di Leschaux. - Massiccio del Monte Bianco.

 

1784 - 9 settembre. Poche settimane più tardi ancora Michel-Gabriel Paccard con J. B. Jacquet tentano di salire il Monte Bianco da St-Gervais e riescono a giungere fino a 200 metri dalla vetta dell’Aiguille du Gôuter. Da queste importanti e minuziose esplorazioni è facile intendere quanta passione animasse Michel-Gabriel Paccard. Non si può inoltre discutere la sua abilità alpinistica né dubitare della sua profonda conoscenza della montagna. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

178417 settembre. Vede un nuovo tentativo per la conquista della vetta del Monte Bianco da parte di Marc-Theodore Bourrit che, con alcuni montanari e G. B. Lombard, detto «Jorasse», risale il Ghiacciaio di Bionnassay. Giunto sotto il Dôme de Goûter, Marc-Theodore Bourrit, stremato, desiste ma fa proseguire le sue guide. A tarda sera queste ritornano. I risultati dell’ascensione sono notevoli: viene raggiunta una sella tra il Dôme de Goûter e la cresta che porta alla vetta del Monte Bianco a circa 4400 m. di quota; Marc-Theodore Bourrit esulta e pubblica una dettagliata relazione. Per la prima volta si dà la notizia certa che il Monte Bianco non è inaccessibile.

Horace Benedict de Saussure leggendo il racconto di Marc-Theodore Bourrit si sente rimescolare il sangue… ma oramai l’autunno è alle porte e la stagione è troppa inoltrata per affrontare l’impresa. Il ginevrino predispone meticolosamente una spedizione per l’anno successivo inviando a Chamonix i materiali che ritiene necessari. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1784 – 17 settembre. Secondo altre fonti più attendibili aggiudicano la prima ascensione della vetta del Dôme de Goûter a Jean Marie Coutter e François Cuidet. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1784 - 17 settembre. Jean-Marie Couttet e François Cuidet, salirono per la cresta Nord-Ovest o Cresta delle Bosses, dall’Aiguille du Goûter e giunsero fin poco oltre il Col du Dôme. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1784 - 17/18 settembre. Jean-Marie Couttet e François Cuidet, realizzarono la 1° ascensione e raggiunsero la vetta dell’Aiguille du Goûter. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

17852 settembre. La guida Jean-Marie Couttet, veterano di precedenti tentativi alla vetta del Monte Bianco, compie una ricognizione con un cercatore di cristalli, è un giovane montanaro noto per coraggio e resistenza alle fatiche: Jacques Balmat (1762-1834).

Su quest’ultimo è la mano del destino. Dopo aver compiuto altri difficili tentativi, anche da solo, diventerà il compagno di Michel-Gabriel Paccard nell’ascensione vittoriosa, avrà onori e ricchezza e sarà famoso nel mondo col nome di Balmat du Mont Blanc. - Massiccio del Monte Bianco.

 

178513 settembre. Horace Benedict de Saussure affronta il Monte Bianco con una grandiosa spedizione di 16 uomini. Porta con sé barometri, termometri, coperte, vettovaglie e persino legna da ardere. Al gruppo si aggrega anche Marc-Theodore Bourrit e tutti insieme raggiungono la Pierre Ronde, sul versante di Bionnassay, dove bivaccano. Il mattino dopo la pesante carovana riparte e in cinque ore viene raggiunto il pendio sotto l’Aiguille du Gôuter; ma anche questa volta il caldo e le pessime condizioni della neve inducono al ritorno.

In questa spedizione, per la prima volta sul Monte Bianco, fu impiegata la corda d’assicurazione che divenne d’uso comune nelle successive ascensioni. Il metodo di Horace Benedict de Saussure, secondo il quale solo il cliente è legato mentre le guide tengono i capi liberi della corda, era ancora in uso a Chamonix nel 1860. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1786 - La prima traversata turistica del Colle del Gigante (cliente con guida) è dell’inglese T. Ford Hill con la prima guida di Courmayeur Jean-Laurent Jordaney detto “Patience” con Pierre Balmat e Jean-Marie Couttet, da Courmayeur a Chamonix. - Gruppo della Tour Ronde - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1786 - 8 giugno. Viene effettuato un altro tentativo per raggiungere la vetta del Monte Bianco dalla cordata composta da Joseph Carrier, François Paccard, Jean-Michel Tournier e Jacques Balmat. Dal Bacino dei Bossons salirono da Nord per il dosso Nord del Dôme du Goûter fino al Col du Dôme. Pare anzi che una volta raggiunto il Col du Dôme, Jacques Balmat, si sia inoltrato, solo, sulla Cresta delle Bosses. Attardandosi nel ritorno, bivacca da solo sul ghiacciaio. L’assedio all’alta cima del Monte Bianco si fa sempre più stretto, ormai i tempi sono maturi per la vittoria finale. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1786 - 8 agosto. Jacques Balmat e Michel-Gabriel Paccard, furono i primi salitori del Monte Bianco; salirono dal Grand Plateau per l'Ancien Passage Supérieur e la cresta Nord-Nordest (via Paccard). - Bacino dei Bossons - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

La storia della conquista:

Nell’estate del 1786 il dottore Michel-Gabriel Paccard si accorda con Jacques Balmat e il 7 agosto i due partono da Chamonix.

Prima tappa la Montagne de la Côte (2500 m.), dove bivaccano. L’8 agosto alle prime luci gli alpinisti affrontano il ghiacciaio, superano i Grands Mulets e vincendo difficoltà sempre maggiori, raggiungono il Petit Plateau (3900 m.). Qui Michel-Gabriel Paccard prende decisamente il comando della cordata e attraversano il Grand Plateau, affronta i vergini pendii sotto i Rochers Rouges Superiori.

L’ora è oramai avanzata ma non v’è neanche da pensare a un bivacco a tale altitudine. Jacques Balmat tentenna e propone il ritorno. Michel-Gabriel Paccard insiste con fermezza e, seguito dalla guida, risale i lunghi pendii resi faticosi dalla neve crostosa che cede sotto i passi. Giungono sulla calotta terminale… ancora pochi passi affannosi e toccano la vetta! Sono le ore 18 dell’8 agosto 1786.

A Chamonix l’ascensione è stata seguita con trepidazione, tutti i cannocchiali sono rivolti ai due puntini che risalgono l’ultima cresta. Appena la notizia della vittoria è data, scoppia incontenibile l’entusiasmo sottolineato dalle campane del priorato che suonano a distesa.

I vincitori intanto piantano il barometro nella neve della vetta e Michel-Gabriel Paccard compie alcuni esperimenti scientifici.

Alle sette di sera i due lasciano la cima e scendono rapidamente fino al Petit Plateau. Al chiaro di luna proseguono, aiutati dal freddo che rassoda la neve, e verso mezzanotte si addormentarono sfiniti sulle rocce della Montagne de la Côte.

La mattina dopo Jacques Balmat dovrà aiutare Michel-Gabriel Paccard a scendere il sentiero verso la valle perché il dottore è febbricitante e gravemente colpito dall’oftalmia della neve.

Per l’invidia di Marc Theodore Bourrit, che tentò in ogni modo di togliere la gloria della vittoria a Michel-Gabriel Paccard, la storia dell’ascensione fu traviata. Tutto il merito dell’impresa fu dato a Jacques Balmat, che naturalmente non chiese di meglio lasciando intendere chiaramente che senza il suo aiuto Michel-Gabriel Paccard non avrebbe mai raggiunto la vetta.

Purtroppo Jacques Balmat e Marc Theodore Bourrit ebbero buon gioco e le accorate difese di Michel-Gabriel Paccard caddero nell’oblio.

Qualche anno dopo la salita, quando ormai Michel-Gabriel Paccard era morto, Jacques Balmat raccontò ancora la sua inesatta versione al famoso romanziere Alessandro Dumas che in un suo libro rese nota la storia in tutto il mondo. Solo recentemente accurati studi condotti da Thomas Graham Brown hanno ridato a Michel-Gabriel Paccard il pieno merito della grande impresa.

 

1786 - 8 agosto. Data della salita del Monte Bianco si fa storicamente risalire l’origine dell’Alpinismo. Gli esordi dell’alpinismo vengono fatti tradizionalmente risalire con la salita del Monte Bianco da parte di Jacques Balmat e Michel-Gabriel Paccard; ed inquadrati nel contesto di un’epoca caratterizzata dall’esplorazione e dalla ricerca scientifica (Illuminismo). - Bacino dei Bossons - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1786 - 20/21 agosto. Horace Benedict de Saussure cerca di ripetere l’ascensione di Jacques Balmat e Michel-Gabriel Paccard alla vetta del Monte Bianco, senza comunque ancora una volta riuscirci. - Bacino dei Bossons - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1787 - 27 giugno. La prima traversata turistica del Colle del Gigante (cliente con guida) nel senso inverso, cioè da Chamonix a Courmayeur e del Signor Exchaquet con Jean-Michel Cachat e Alexis Tournier detto “l’Oiseau”. - Gruppo della Tour Ronde - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1787 - 5 luglio. Jacques Balmat, Jean-Michel Cachat e Alexis Tournier, realizzarono la 2° ascensione alla vetta del Monte Bianco; salendo dal Grand Plateau per l'Ancien Passage Supérieur e la cresta Nord-Nordest (via Paccard). - Bacino dei Bossons - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1787 - 3 agosto. Jacques Balmat, Jean-Michel Cachat, Alexis Tournier e Horace-Bénédict de Saussure con altre 15 tra guide, servitori e portatori e conseguirono la 3° ascensione alla cima del Monte Bianco. Quel giorno si trattennero in vetta 4 ore e mezza, mentre Horace-Bénédict de Saussure compiva esperimenti sull'ebollizione dell'acqua e sulla misurazione della quota della cima: 2478 tese, ossia 4809,7 m. Al ritorno lo scienziato compilò importanti relazioni sugli esperimenti effettuati e scrisse un racconto particolareggiato della salita che giovò infinitamente alla diffusione dell’alpinismo. Da sempre nota quale «via de Saussure» perché da lui seguita in quella data, in quanto non si conosceva il percorso esatto tenuto da Jacques Balmat e Michel-Gabriel Paccard nella prima ascensione. - Questa prima via al Monte Bianco fu la sola seguita fino al 1827, quando venne scoperta la via del Corridor. È però esposta alla caduta di ghiaccio nel tratto dal Grand Plateau ai pendii terminali, per cui nel 1866 venne anche vietata dalla compagnia delle Guide di Chamonix; attualmente non viene quasi più percorsa. Dislivello dal Refuge des Grands Mulets 1750 m. Difficoltà PD. - Bacino dei Bossons - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1788 - Horace Benedict de Saussure, salì al Colle del Gigante dove accampò per ben 18 giorni compiendo numerosi ed importanti esperimenti scientifici. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1790 - Marc Theodore Bourrit non riuscì mai a salire il Monte Bianco. La montagna lo respinse sempre, inesorabilmente, nonostante ogni tentativo compiuto dall’estroso, lunatico e ambizioso disegnatore che, comunque, deve essere considerato come il primo giornalista dell’alpinismo. - Massiccio del Monte Bianco.

 

1795 - Marc Theodore Bourrit fa costruire al Montenvers il “Tempio della natura” adiacente all’enorme ghiacciaio della Mer de Glace. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1808 – 14 luglio. La prima ascensione femminile al Monte Bianco fu effettuata da una cameriera di Chamonix: Marie Paradis e da suo figlio Gédéon di 14 anni, accompagnati dalla guida Jacques Balmat. Dopo l’impresa fu sempre chiamata Marie du Mont Blanc. - Bacino dei Bossons - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1815 - 15 giugno. Ludwig von Welden, con cinque guide discesero dalla vetta dell’Aiguille du Goûter lungo il margine occidentale del ghiacciaio per il versante Nord-Est (Glacier du Taconnaz) nella nebbia. Mancano particolari. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1818 – 4 agosto. La cima Nord dell’Aiguille du Midi fu salita e conquistata per la prima volta dal polacco Antoni Malczewski e Jean-Michel Balmat e altre cinque guide. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco - Alpi Graie.

 

1820 - Nel corso della salita alla cima del Monte Bianco (finora raggiunta 14 volte) la comitiva del dottor Hamel è travolta da una valanga: muoiono le guide Pierre Balmat, Pierre Carrier e Auguste Tairraz. - Bacino dei Bossons - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1822 - 18/20 agosto. F. Clissold con Joseph-Marie Couttet, Mathieau Bossonney, David Couttet, Jacques Couttet, Pierre-Marie Favret e Jean-Baptiste Simond, passarono dal Grand Pilier d’Angle per raggiungere la cima del Monte Bianco di Courmayeur, effettuando per questa via la 1ª ascensione - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

182725 luglio. Charles Fellows e William Haves con Mathieu Balmat, Michel Balmat, Joseph-Marie Couttet e Pierre-Marie Couttet, Simon Devouassoud, Michel Favret, David Folliguet, Joseph Payot e Pierre-Joseph Simond, questa cordata numerosissima realizza la 1° ascensione del Col de la Brenva nell'ascensione al Monte Bianco per il Corridor e il Mur de la Côte. Il Corridor è il gran vallone glaciale compreso tra i Rochers Rouges Inferiori e il Mont Maudit e collega direttamente il Grand Plateau con l’ampia sella del Col de la Brenva. Questo itinerario si svolge interamente su neve-ghiaccio, ed è poco frequentato. Può essere praticato in ritirata dal Col de la Brenva, ma in assenza di visibilità e di tracce diventa problematico trovare il passaggio fra i seracchi in basso per raggiungere il Grand Plateau. Dislivello 1750 m. Difficoltà PD/PD+. – Bacino dei Bossons - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

182725 luglio. Venne abbandonata la via dei primi salitori al Monte Bianco, l'Ancien Passage Supérieur per un itinerario più sicuro; la via del Corridor. - Bacino dei Bossons - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1838 - 4 settembre. La nobildonna Henriette d’Angeville raggiunge la vetta del Monte Bianco accompagnata da 6 guide e 2 portatori. (vedi scheda) - Bacino dei Bossons - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1840 – A Chamonix si racconta che la guida Marie Couttet detto “Moutelet la Belette già in quel periodo aveva percorso l’attuale via Normale o via delle Bosses per salire il Monte Bianco.

Marie Couttet un tempo assai ricercato dai turisti, che accompagnava in montagna ancora vestito con l’antico costume rosso della valle dell’Arve, ma col passare degli anni venne sempre meno richiesto. Lo si considerava vecchio e un po’ matto per quel suo gran andare solo per i ghiacciai del Monte Bianco e soprattutto perché giurava, a chi gli dava retta, di essere riuscito a raggiungere la vetta del Monte Bianco per la Cresta delle Bosses (cosa ritenuta impossibile perché non era riuscita neanche al grande Jacques Balmat. Così sempre più povero e curvo, ma col passo fermo e la vista buona, egli saliva spesso fin sotto al Grand Plateau offrendo agli escursionisti di accompagnarli in vetta per la sua nuova via, facile e sicura. Ma nessuno lo ascoltava, i signori ridevano di lui e le guide raccontavano della pazzia del povero diavolo. Un giorno una comitiva, dopo averlo incontrato lassù al Grand Plateau, stava ancora risalendo faticosamente gli ultimi pendii quando lo vide scendere dalla vetta. Marie Couttet era salito da solo, in un tempo straordinariamente breve, percorrendo la “sua” via delle Bosses! Incrociando gli alpinisti egli salutò togliendosi il cappello e proseguì la discesa senza dire parola. Aveva allora 84 anni!

Forse l’episodio non è rigidamente storico ma è pur bello inserire queste note sull’epopea del Monte Bianco, con la patetica, eroica leggenda della vecchia guida Marie Couttet. - Massiccio del Monte Bianco.

 

1840 – 27 agosto. Il Marchese G. Imperiale di Sant’Angelo (genovese) fu il primo italiano ha raggiungere la vetta del Monte Bianco. - Massiccio del Monte Bianco.

 

1849 - Si ha notizia certa di una traversata di Frédéric Mollard e compagni del Col de Miage, che costituisce il passaggio italo-francese di carattere alpinistico meno difficile. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1851 - L’Inglese Albert Smith raggiunse la vetta del Monte Bianco. Le sue conferenze a Londra provocheranno un enorme aumento delle salite. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1853 - Il Comune di Chamonix fa costruire il Refuge des Grands Mulets a 3051 m, sull’isolotto inferiore della cresta fra i due rami del Glacier des Bossons, sopra la Jonction. E’ attorniato da un severo ambiente glaciale, ricco di crepacci. Il rifugio attuale dispone di 68 posti (20 nel locale invernale, sempre aperto). Si trova sulla via normale al Monte Bianco da Chamonix ed è molto frequentato, anche in primavera. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1854 - 28 settembre. La via del Col de la Brenva venne probabilmente seguita dalle guide J.-M. Chabod detto Turin, Gratien Bareaux, J. M. Chabod detto Turisa, Alexis Clusaz, Alexandre Fenoillet, Jean-Marie Perrod e Alexis Proment spingendosi poi fino al Mur de la Côte in un tentativo al Monte Bianco, dalla Brenva per il versante Sudest. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1855 - Le guide di Courmayeur, durante i loro tentativi di aprire un percorso sul Monte Bianco dall’Italia, hanno probabilmente scalato il Mont Blanc de Tacul 4248 m, durante le loro esplorazioni, in un fortunato tentativo con il cliente James Ramsey. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1855 - 31 luglio. Gratien Bareaux, J.-M. Chabod detto Turin, J. M. Chabod detto Turisa, Alexis Clusaz, Alexandre Fenoillet, Jean-Marie Perrod, Alexis Proment, guide di Courmayeur, per la cresta Nord-Est, attraverso lo spallone occidentale del Mont Blanc du Tacul e il Col du Mont Maudit che esplorarono fino al Mur de la Côte cercando da questo versante, per il Colle del Gigante e il Col du Midi, un accesso alla vetta del Monte Bianco. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1855 - 5 agosto La prima ascensione ufficiale del Mont Blanc du Tacul ebbe luogo quando il Rev. Charles Hudson scalò la cima dopo essersi separato dalla comitiva con la quale stava facendo un tentativo sulla via del Col du Midi al Monte Bianco. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1856 - 5 agosto. Le guide Alexandre Devouassoux, Ambroise Simond e Jean Simond raggiungono la vetta più alta dell’Aiguille du Midi per la parete Sud. Il loro cliente: Conte Fernand de Bouillé si ferma un poco più in basso della vetta. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1858 - Viene inaugurato il primo Refuge du Gouter che si trova a 3817 m. su un aereo terrazzo presso la sommità nevosa dell’Aiguille du Goûter, con panorama aperto verso Ovest. Diventarono poi due nel 1882, le attuali costruzioni sono del 1962 e del 1991. Dispongono di 120 posti letto in totale (50 posti nel rifugio invernale sempre aperto). Importante e frequentatissimo punto di partenza per la salita al Monte Bianco dalla via normale francese (cresta Nord-Ovest). - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1858 - agosto. Théodore Hare con Delphin Fournereaux, realizzano la Prima ascensione, da Sud dell’Aiguille de la Bérangère. E’ un ampio basamento meridionale che si stende regolare con pendii erbosi e placconate di roccia e nevai fin sotto la ripida piramide rocciosa sommitale, ed è percorribile ovunque. Ascensione piacevole, frequentata. Dislivello dal Refuge des Conscrits 700 m. (dall'Hôtel de Trélatête 1450 m.). Difficoltà F. - Gruppo Miage - Massiccio del Monte Bianco.

 

1858 - 2 settembre. E. T. Coleman con Frédéric Mollard e Joseph Jacquemont, realizzano la Prima ascensione alle Dômes de Miage alla cima quotata 3670 m. per la cresta Sud-Ovest poco ripida, panoramica, in gran parte nevosa. Di solito viene seguita in unione alla traversata per l'Aiguille de la Bérangère, tanto in salita quanto in discesa. Sviluppo, fino alla più elevata cima 3673 m: 2 km. Difficoltà PD. - Dal Col de la Bérangère 3348 m. si sale all'inizio sulla cresta di rocce rotte oppure a sinistra, su ripidi pendii ghiacciati, poi si segue tutta la cresta sommitale toccando le tre cime, la sella del Col des Dômes e la vetta. - È arduo ricostruire le prime ascensioni alle altre cime. - Gruppo Miage - Massiccio del Monte Bianco.

 

1858 - 2 settembre. E.T. Coleman con Frédéric Mollard e Joseph Jacquemont, salgono per la cresta Nord-Est dell’Aiguille de la Bérangère. Breve cresta di misto che viene percorsa, in salita o in discesa, solo in combinazione con la cresta Sud-Ovest dei Dômes de Miage nella loro traversata. PD. - Gruppo Miage - Massiccio del Monte Bianco.

 

1858 - 11 settembre. Frédéric Mollard con E. T. Colemam e altri ripetono la traversata del Col de Miage, che costituisce il passaggio italo-francese di carattere alpinistico meno difficile fra tutti quelli possibili sulla Catena del Monte Bianco. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1859 – 29 luglio. Il terzo itinerario storico per salire al Monte Bianco è l’odierna via normale o via delle Bosses. Gli storici fanno risalire la prima ascensione di questa via alla comitiva – E. Headland, George Hodgkinson, Rev Charles Hudson, G. C. Joad con le guide Melchior Anderegg, François Couttet e due portatori. Salirono dal Bacino dei Bossons dai Grands Mulets per il Grand Plateau e le Creste delle Bosses (via normale da Chamonix). - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1861 - 8 luglio. La prima traversata nota del Col du Mont Tondu 2895 m. fu effettuata da Francis Fox Tuckett con Johann Joseph Bennen, Peter Perrer e Frédéric Mollard, che salirono per primi l’Aiguille des Lanchettes 3073 m, per la cresta Ovest. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1861 - 8 luglio. Francis Fox Tuckett con Johann Joseph Bennen, Peter Perrer e Frédéric Mollard, salirono per primi l’Aiguille des Lanchettes 3073 m, per la cresta Ovest. Dal Col du Mont Tondu 2895 m si segue la cresta, facile. Su blocchi instabili si sale all'Aiguille des Lanchettes, la cima più occidentale. Cresta di rocce rotte. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1861 - 18 luglio. Leslie Stephen e Francis Fox Tuckett con Melchior Anderegg, Johann-Josef Bennen e Peter Perren, salirono per la cresta Nord-Ovest o Cresta delle Bosses, dall’Aiguille du Goûter (via normale), per raggiungere la vetta del Monte Bianco. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1863 - Il Col de l’Eboulement 3438 m. sembra sia stato raggiunto per il versante francese dal Conte di St. Joseph con François Dévouassoud. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1863 - 7 luglio. I cartografi Jean-Joseph Mieulet e Anthony-Adams Reilly; George Hodgkinson e John Birkbeck Sen. con Victor Tairraz e altre guide dal versante francese raggiunsero il Col de Triolet. I cartografi posero la loro base sulla quota 3719, all'estremità Nord del Plateau du Triolet. Salirono dal Glacier de Talèfre per il versante Ovest con un percorso lungo e complesso, totalmente su ghiacciaio. Normalmente senza molte difficoltà, diventa invece difficile in annate secche o a fine stagione il superamento dei crepacci della parte inferiore del piccolo Glacier de Courtes. Se in discesa o con nebbia, all'inizio occorre molta attenzione per non perdere l’origine della cresta nevosa; tendere piuttosto a sinistra, da dove è più facile, in seguito riprendere le rocce superiori dello sperone. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1863 - 4 agosto. Jean-Joseph Mieulet, salì da Sud al Petit Flambeau dal Col des Flambeaux per la facile cresta, in pochi minuti. - Presso la sua cima sono ancorati i cavi del pilone aereo della cabinovia. Belvedere frequentato. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1863 - 13 agosto. R.W. Head con Julien Grange, Adolphe Orset e Jean-Marie Perrod, raggiunsero la vetta del Monte Bianco per la cresta Nord-Est del Col du Midi, attraverso lo spallone occidentale del Mont Blanc du Tacul e il Col du Mont Maudit - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1864 - 8 luglio. La prima traversata del Col de Triolet venne effettuata da Anthony-Adams Reilly ed Edward Whymper con Michel Croz, Henry Charlet e Michel Payot dal Ghiacciaio di Triolet per il versante Sud-est. Percorso pochissimo frequentato, serve particolarmente per l’itinerario più facile della Punta Isabella. Anche il ghiacciaio di accesso è piuttosto semplice e facile. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1864 - 9 luglio. Edward Whymper e Anthony Adams-Reilly con Michel Croz; Henry Charlet e Michel Payot dal Ghiacciaio di Pré de Bar per il versante Sud e la Cresta Sud-est (via normale) raggiunsero la vetta del Mont Dolent. Il percorso si svolge quasi completamente su neve, con alcuni tratti ripidi e anche esposti; le difficoltà possono derivare dallo stato della crepaccia e dall'eventuale innevamento delle roccette terminali. Media difficoltà. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1864 - 12 luglio Anthony Adams-Reilly ed Edward Whymper con Michel Croz, Michel Payot e Henry Charlet, realizzano la 1° ascensione dell’Aiguille de Trélatête Orientale e Aiguille de Trélatête Meridionale. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1864 - 12 luglio Anthony Adams-Reilly ed Edward Whymper con Michel Croz, Michel Payot e Henry Charlet, realizzano la 1° ascensione dell’Aiguille de Trélatête Meridionale salendo per il versante Sud-Est e la cresta Nord-Est (via normale). Bella ascensione su neve-ghiaccio, al sicuro da pericoli oggettivi, con pendii di inclinazione varia. Dislivello dal Bivacco Rainetto 850 m. Difficoltà: PD. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1864 - 12 luglio Anthony Adams-Reilly ed Edward Whymper con Michel Croz, Michel Payot e Henry Charlet, realizzano la 1° ascensione dell’Aiguille de Trélatête Orientale salendo per il versante Sud-Est e la cresta Nord-Est (via normale). Bella ascensione su neve-ghiaccio, al sicuro da pericoli oggettivi, con pendii di inclinazione varia. Dislivello dal Bivacco Rainetto 850 m. Difficoltà: PD. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1864 - 5 agosto. Il cartografo irlandese Anthony Adams-Reilly con John Birkbeck Sen. e le guide Michel Auguste Croz, Michel-Clément Payot e Marc Tairraz, individuarono la possibilità di traversare il Monte Bianco girando attorno all’Aiguille de Bionnassay e raggiunsero il Col de Bionnassay dal Col de Miage. Itinerario senza particolare interesse, esposto alla caduta di sassi nella traversata iniziale sotto la cresta Sud dell’Aiguille de Bionnassay. PD+. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1864 - 28 agosto. Charles Edward Mathews e George Mathews con Michel Balmat e Jean Carrier, effettuarono la 1° traversata del Col de Trélatête da Sud-Est scendendo poi da Nord-Ovest. Questa via attraversa il ghiacciaio e ne segue poi la sponda sinistra idrografica. Itinerario glaciale interessante, che passa fra zone di fitti crepacci ma non serve quale accesso al colle. È invece utile per le vie da Sud alle cime delle Aiguilles de Trélatete. Dislivello 1300 m. Difficoltà PD/AD-. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1864 – 6 settembre. I primi salitori del Col des Grandes Jorasses sono stati: A. Milman, F. Taylor e A. W. Wills con Michel Payot, Fred Payot, Claude Gurlie e Edouard Cupelin, per il versante francese. Questo versante è costituito da un ripido pendio di ghiaccio, la cui difficoltà è in funzione delle sue condizioni e soprattutto della crepacciata terminale. Dal Glacier du Mont Mallet per il versante Nord. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1865 - 24 giugno. La prima ascensione “morale” delle Grandes Jorasses dovrebbe certamente essere accreditata a Edward Whymper (venti giorni prima del Cervino) che con le sue guide Michel Croz, Christian Almer e Franz Biner raggiunsero dopo un attento sopralluogo la Punta Ovest, dell’attuale Punta Whymper per la via normale del Reposoir e del Rochers Whymper. Partito da Courmayeur alle 1,35 di notte, alle 4,35 tocca le rocce montone su cui sorge ora la Capanna delle Grandes Jorasses: le supera in un'ora ed alle 8,05 s'incontra colla zona dei seracchi sotto il Rocher du Reposoir che rimonta incontrando qualche difficoltà. Per l'altro"Rocher", che ora porta il suo nome, egli s'innalza direttamente alla vetta 4184 m, che raggiunge alle 13. Alle 20,45 è di ritorno a Courmayeur.

Edward Whymper aveva intenzione di traversare alla vetta principale ma abbandonò l’idea perché il tempo stava peggiorando e la cresta che portava alla cima era troppo ghiacciata.

L’ascensione si svolse senza incidenti, ma durante la discesa furono sorpresi da una piccola valanga che evitarono con un salto un attimo prima che li travolgesse: “Cadde in un crepaccio spalancato e ci mostrò quali sarebbero state le nostre tombe se fossimo rimasti in sua compagnia cinque secoli di più”. È la via seguita nella sostanziale prima ascensione delle Grandes Jorasses consiste nel continuare fino alla vetta della Punta Whymper per il comodo e sicuro dosso dei Rochers Whymper, dopo di averli raggiunti per la via normale del Reposoir. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1865 - 26 giugno. Edward Whymper con Michel Croz; Christian Almer e Franz Biner compiono la Prima Traversata dall’Italia alla Francia attraversando il Col du Dolent, scendendo a furia di gradini per il fondo nevoso del canale. Dal Ghiacciaio di Pré de Bar per il versante Sud-Sudest. Itinerario abbastanza facile, semplice ed evidente nella parte superiore. Esposto alla caduta di sassi nell'ultimo tratto del canale. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1865 - 28 giugno. Un gruppo di cinque guide di Courmayeur, condotto dall’intraprendente e ambizioso Julien Grange, rifece l’ascensione alle Grandes Jorasses alla Punta Whymper per imparare il percorso, ma fu un’impresa rischiosa che impressionò molto Edward Whymper. Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1865 - 29 giugno. La prima ascensione dell’Aiguille Verte riuscì ad Edward Whymper, Christian Almer e Peter Biner, lungo il Couloir Whymper (come poi verrà chiamato in seguito). (Via normale dal versante di Talèfre). Nell’ascesa la cordata lo aveva percorso per un breve tratto, e proseguirono poi sulle rocce a sinistra, salendo infine alla vetta lungo la Cresta del Moine. - Questa fu l’ultima grande ascensione di Edward Whymper prima della tragedia del Cervino e fu anche una delle più importanti prime ascensioni della lunga e brillante carriera di Christian Almer. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1865 - 3 luglio. Edward Whymper con Christian Almer e Franz Biner realizzarono la Prima Traversata del Col de Talèfre con un itinerario abbastanza facile con qualche difficoltà nel superamento della crepaccia terminale e nel vicino passaggio dalla neve alle rocce. Il ramo del Ghiacciaio di Triolet che si percorre ha diversi crepacci, che possono obbligare a giri viziosi. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Settore dell'Aiguille Verte - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1865 - 5 luglio. Una settimana dopo la prima ascensione dell’Aiguille Verte: Michel Croz, Thomas Stuard Kennedy insieme agli ecclesiastici Charles Hudson e George Hodgkinson e alle guide Michel Ducroz e Peter Perrer, realizzarono la Seconda ascensione. Lasciarono il Glacier de Talèfre a un punto più basso e seguirono la Cresta del Moine fino alla cima. La Cresta del Moine viene percorsa verso la fine dell’estate, perché il Couloir Whymper è troppo pericoloso a causa del ghiaccio vivo che lo ricopre. Si tratta della Cresta Sudest che si diparte da una bocchetta situata fra l’attacco finale e il Cardinal (gendarme) circa 3600 metri. - La scalata lungo la cresta presenta difficoltà di II e III grado, è inframezzata da piccoli nevai e in alcuni punti vi sono infissi chiodi. - Dopo il Couloir Whymper è la Seconda via normale dell’Aiguille Verte, ma non è più percorsa di frequente, in ogni caso meno di una volta. Questo itinerario si sviluppa su terreno misto di rocce più o meno innevate. Così le difficoltà variano molto a seconda delle condizioni. Lo si affronta quando le rocce sono sufficientemente pulite, quindi mai ad inizio stagione. Al contrario è utilizzato normalmente nel corso e alla fine stagione secca. Nonostante la sua lunghezza è consigliato come via di discesa quando il Couloir Whymper è pericoloso. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1865 - 14 luglio. La 1° ascensione del Col Moore è appannaggio dei britannici George Mathews, Adolphus Warburton Moore, Frank Walker, Horace Walker guidati da Jakob Anderegg e Melchior Anderegg nella loro grande impresa di salita al Monte Bianco per lo Sperone della Brenva (da Sud), superando senza ramponi, gradinando, pendenze vicine ai 60°. Adolphus Warburton Moore fu l’ideatore e l’animatore dell’impresa, infatti oggi lo sperone porta il suo nome; la salita è uno degli itinerari più classici ed eleganti dell’intera catena alpina. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1865 – 14/15 luglio. I britannici George Mathews, Adolphus Warburton Moore, Frank Walker, Horace Walker guidati da Jakob Anderegg e Melchior Anderegg salgono al Monte Bianco per lo Sperone della Brenva, superando senza ramponi, gradinando, pendenze vicine ai 60°. Adolphus Warburton Moore fu l’ideatore e l’animatore dell’impresa, infatti oggi lo sperone porta il suo nome; la salita è uno degli itinerari più classici ed eleganti dell’intera catena alpina. Essi giunsero al Col Moore da Sud, dopo aver bivaccato sulle rocce dove ora si trova il Bivacco della Brenva; alla fine dello sperone uscirono a destra, verso il Col de la Brenva. - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

186515 luglio. George Mathews, Adolphus Warburton Moore, Frank Walker, Horace Walker guidati da Jakob Anderegg e Melchior Anderegg, una guida assai forte sul ghiaccio, e realizzano la 1° traversata del Col de la Brenva nella loro salita al Monte Bianco per lo Sperone della Brenva. Essi giunsero al Col Moore da Sud, dopo aver bivaccato sulle rocce dove ora si trova il Bivacco della Brenva; alla fine dello sperone uscirono a destra, verso il Col de la Brenva e scese per il Corridor. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1865 - 25 - luglio. Edward-North Buxton, Florence Craufurd Grove e Reginald John Somerled MacDonald con Jean-Pierre Cachat e Michel-Clement Payot, fecero un tentativo per raggiungere la vetta dell’Aiguille de Bionnassay dalla parete Nord Ovest, ma li sorprese un temporale con lampi e tuoni e dovettero desistere. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1865 - 26 luglio. I primi salitori della cima dell’Aiguille de Bionnassay: Edward-North Buxton, Florence Craufurd Grove e Reginald John Somerled MacDonald con Jean-Pierre Cachat e Michel-Clement Payot, come via di fuga nel temporale scesero per la parete Sud-Ovest. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1865 - 28 luglio. Edward-North Buxton, Florence Craufurd Grove e Reginald John Somerled MacDonald con Jean-Pierre Cachat e Michel-Clement Payot, raggiunsero comunque la vetta dell’Aiguille de Bionnassay per la parete Nord-Nordovest e la cresta Ovest. Splendida via su ghiaccio, aperta da una cordata che non disponeva di ramponi nel corso di una prima ascensione assoluta. Supera la ripida parete ghiacciata con crepacci e seracchi che scende fra l’Aiguille de Tricot e la cima. Dislivello dal piede della parete 1050 m. Difficoltà D. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1865 - 31 luglio. Il trio francese formato da Paul Vignon, Henri Devouassoud e Alexandre Balmat furono i secondi a mettere i piedi sulla vetta dell’Aiguille de Bionnassay salendo per la parete Sud-Est con un’ascensione di scarso interesse, 350 m. Probabilmente AD-. - Dall'alto Ghiacciaio di Bionnassay si supera la parete per scarpate rocciose e neve. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1865 - 7 agosto. Edward-North Buxton, Florence Craufurd Grove e Reginald John Somerled MacDonald con Jacob Anderegg, Jean-Pierre Cachat e Peter Taugwalder Jr., scesero per il versante Sud del Dôme du Goûter dopo aver raggiunto la vetta Monte Bianco. Itinerario dapprima abbastanza ripetuto in salita, ma che in seguito alla scoperta nel 1890 (1 agosto) della via Ratti e compagni è stato completamente abbandonato. La via supera il pendio nevoso a Sud del Dôme du Goûter, ripido e alto 600 m. con seracchi nella parte inferiore, questo pendio può essere valangoso e, data l'esposizione a Sud, spesso in condizioni non buone. Dislivello 1800 m. Difficoltà AD-. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1865 - 17 settembre. La prima ascensione della Grande Rocheuse (nel Gruppo del Monte Bianco) fu fatta dall’avvocato irlandese Robert Fowler con le sue guide Michel Ducroz e Michel Balmat.

Il loro obiettivo era la terza ascensione dell’Aiguille Verte, ma dopo aver scalato un tratto del Couloir Whymper lo lasciarono per seguire la parte superiore del pilastro Sud della Grande Rocheuse (che Robert Fowler definì una «piccola aiguille») e poi scesero la sua breve Cresta Ovest. - Robert Fowler aveva anche rilevato la validità della sua via per una discesa più sicura. Ancora oggi è l’itinerario più classico. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1866 - 7 luglio. Charles Edward Mathews e Anthony Adams-Reilly con Michel A. Ducroz e Michel Balmat furono i primi salitori dell’Aiguille de l’Eboulement dal Glacier de Leschaux per la Cresta Sud-ovest. Percorso molto lungo e di scarso interesse, quasi interamente su terreno roccioso o misto; ha il vantaggio di evitare la parte più fastidiosa e crepacciata del ramo orientale del Glacier de Leschaux. Scesero poi dal Col de Pierre Joseph per la Cresta Nord (via normale francese). - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1866 - 7 luglio. Charles Edward Mathews e Anthony Adams-Reilly con Michel A. Ducroz e Michel Balmat furono i primi a raggiungere la cima dell’Aiguille de l’Eboulement dal Glacier de Leschaux per la Cresta Sud-ovest scendendo poi per il Col de Pierre Joseph per la Cresta Nord (via normale francese). La salita da questo versante è mediocremente difficile. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1866 - 24 agosto. William Mathews con Daniel Balleys e Mattex, furono i primi a raggiungere il Col des Glaciers 3063 m. Ma non ci è dato da sapere da quale versante. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1866 - 27 agosto. C. G. Heathcote con Michel Balmat e Michel A. Ducroz, scesero dalla vetta dell’Aiguille de l’Eboulement per il Ghiacciaio di Triolet dal versante Sud-est, ed è particolarmente conveniente per una rapida discesa. Si svolge su rocce rotte e instabili ma abbastanza facili. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1867 - 22 luglio. J. H. Backhouse, T. S. Carson, William Douglas Freshfield, Charles Comyns Tucker con Daniel Balleys e Michel Clement Payot, realizzarono la 1° ascensione dal versante meridionale della Tour Ronde. Salendo per il versante Sud e la cresta Sud-Est, con un itinerario di circa 500 m. su misto ed esposto alla caduta di sassi, di interesse storico. Difficoltà AD-. Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1867 - 23 luglio. I primi salitori della Tour Ronde, J. H. Backhouse, T. S. Carson, William Douglas Freshfield, Charles Comyns Tucker con Daniel Balleys e Michel Clement Payot scesero da Est per l'ultima parte della cresta Sud-Est. - Questa variante raggiunge dal ripido canale a Est del Colle Freshfield la parte nevosa e finale della cresta. È più semplice e diretta della (via normale) della cresta Sud-Est ed è pure più invitante, ma purtroppo è anche pericolosa nel canale Est (che ha creato parecchie le vittime). Questo canale di solito nevoso è alto poco più di 100 m. sopra la crepaccia terminale e all’apparenza è innocuo. Può essere invece molto pericoloso con neve instabile e comunque sempre dopo forti nevicate recenti, a causa delle possibili valanghe e del distacco di lastroni di neve ventata; in questi casi l'eventuale presenza contemporanea sul pendio di più cordate non deve dare senso di sicurezza, ma al contrario far diffidare maggiormente in quanto aumenta il carico sul pendio stesso e quindi la sua possibilità di distacco. Il canale è pericoloso anche quando ha poca neve, di solito a estate inoltrata, e vi affiora una scarpata di rocce rotte; in questo caso è da evitare per la caduta di pietre spontanea o provocata da altre cordate. Questo itinerario è consigliabile con il pendio nevoso in buone condizioni e senza altre cordate nel canale. Dislivello dal ghiacciaio 280 m. Difficoltà PD. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1867 - 12 agosto. W. Leighton-Jordan e Marshall-Hall con Jean Couttet dal Glacier de Leschaux per il canalone Sud-ovest raggiunsero la vetta dell’Aiguille de l’Eboulement praticando una variante sulla Cresta Sud-Sudovest nelle vicinanze della cima. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1867 - 9 settembre. Hereford Brooke George e Alexander Mortimer con Christian Almer e Ulrich Almer praticarono una variante, giungendo a 150 m. dalla Punta Whymper: Via normale, abbandonarono i Rochers Whymper per traversare verso Est il ripido pendio di neve sopra i seracchi, raggiungendo la cresta sommitale un po’ sopra la sella Whymper-Walker e continuando per cresta fino alla Punta Whymper. Poiché Christian Almer aveva partecipato alla prima ascensione del 1865 non si può pensare ad un errore, ma bensì ad un itinerario voluto. Qual’uno pensa che nel tentativo di raggiungere la cima più alta delle Grandes Jorasses furono ostacolati da scarsa visibilità. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1868 - 30 giugno. Horace Walker, canadese di origine, dodicesimo presidente dell'Alpine Club con Melchior Anderegg, Johann Jaun e Julien Grange (assunto come semplice portatore, tuttavia la sua conoscenza della scalata deve essere stata preziosa) salgono per il Reposoir, il Couloir Whymper e il Ghiacciaio sospeso delle Grandes Jorasses ma poi abbandonano la via che porta alla Punta Whymper sotto la cresta finale e attraversano il bacino del ghiacciaio ad Est per raggiungere la cresta parallela che conduce facilmente alla cima più alta dal versante Sud-Ovest della Punta Walker per l’attuale Via normale delle Grandes Jorasses. Classica salita mista, non difficile ma completa e varia: un condensato di grande ascensione. Presenta qualche pericolo obiettivo nella traversata del Couloir Whymper e del tratto sotto i seracchi della Punta Whymper (slavine e blocchi di ghiaccio): richiede pertanto una partenza molto mattutina ed un veloce ritorno. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1868 - 25 luglio. Frederick Augustus Yeats Brown con Julien Grange, Daniel Chabod e Joseph-Ferdinand Lalle, salirono per il versante Sud del Dôme du Goûter raggiungendo la vetta Monte Bianco. Itinerario dapprima abbastanza ripetuto in salita, ma che in seguito alla scoperta nel 1890 (1 agosto) della via Ratti e compagni è stato completamente abbandonato. La via supera il pendio nevoso a Sud del Dôme du Goûter, ripido e alto 600 m. con seracchi nella parte inferiore, questo pendio può essere valangoso e, data l'esposizione a Sud, spesso in condizioni non buone. Dislivello 1800 m. Difficoltà AD-. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1868 - 5 agosto. La prima traversata del Col du Midi da Ovest a Est venne effettuata da C.M. Briquet con Jean Balmat, Adolphe Folliguet e Giuseppe Ruscetta. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1869 - 8 luglio. Meta Claudia Brevoort con William August Brevoot Coolidge, Christian Almer e Ulrich Almer, realizzano la Prima traversata del Col de la Bérangère. - Gruppo Miage - Massiccio del Monte Bianco.

 

1870 - James Eccles con Michel-Clément Payot e Marc Belin, realizzano la Prima traversata del Col Infranchissable 3344 m. partendo dalla costola di destra a Nord del canalone, di rocce molto rotte. Cadute di sassi. AD. - Dal Ghiacciaio del Miage si prende la costola, 2863 m. alla base e la si sale interamente. - Gruppo Miage - Massiccio del Monte Bianco.

 

1870 - La 1° traversata del Colle Est des Toules 3411 m. venne portata a compimento da James Eccles con Michel Clement Payot e Alphonse Payot, con un percorso su ghiacciaio pianeggiante, semplice, di solito con tracce di passaggio. Difficoltà F. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1870 - 15 luglio. William August Brevoot Coolidge con Christian Almer, Ulrich Almer e Christian Gertsch realizzarono la 1° ascensione dal bacino superiore del ghiacciaio della Brenva (Nord) del Col Moore. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1870 - 16 luglio. Meta Claudia Brevoort e William August Brevoot Coolidge con Christian Almer e Ulrich Almer e Christian Gertsch, realizzano la 2ª ascensione salendo per lo Sperone della Brenva raggiungendo la vetta del Monte Bianco con uscita diretta fra i seracchi. - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1870 - 23 luglio. Adolphus Warburton Moore e Horace Walker con Jakob Anderegg e Johann Jaun, realizzano la 1° ascensione dell’Aiguille de Trélatête Settentrionale. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1870 - 23 luglio. Adolphus Warburton Moore e Horace Walker con Jakob Anderegg e Johann Jaun, realizzano la 1° ascensione dell’Aiguille de Trélatête Settentrionale, salendo per il versante Nord-Ovest, superando la bella parete ghiacciata che sovrasta il Glacier de Trélatête. Ascensione oggi molto piacevole su pendii di inclinazione varia, la più frequentata alla cima. Un tratto all'inizio è esposto alla caduta di ghiaccio. Dislivello dal ghiacciaio650m. Difficoltà AD. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1870agosto. I primi salitori della prima guglia dell’Aiguilles Rouges du Brouillard dal versante Sud furono Agostino Durazzo con Julien Grange e Seraphin Henry. – Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1870 - 4 agosto. James Eccles con Michel-Clément Payot e Marc Belin, fecero la 1° traversata del Col d’Entrèves con una via su morene e ghiacciaio, raramente seguita. Dislivello 1350 m. PD. - Dal Pavillon du Mont Fréty 2174m. proseguirono fino sul Ghiacciaio d’Entrèves, rimontando poi fino al colle. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1871 - Inizi di luglio. James Eccles con Michel Clement Payot e Alphonse Payot, praticarono in discesa la via normale dell’Aiguille du Plan al Rifugio del Requin per il versante Sud-Est con un itinerario quasi esclusivamente di ghiaccio, che può presentare serie difficoltà a seconda dello stato del Ghiacciaio d'Envers du Plan. Questo può essere molto crepacciato, soprattutto a fine stagione, e il percorso tra i crepacci può risultare quindi molto complicato. E’seguito più sovente in discesa, essendo l'abituale itinerario di “salita” la Cresta Midi-Plan; è tuttavia ancora utilizzato di tanto in tanto partendo dal Rifugio del Requin. PD. - Settore delle Aiguilles de Chamonix - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1871 - 4 settembre. Gabriel Loppé, Leslie Stephen, Frederich A. Wallroth con Melchior Anderegg, Jean-Pierre Cachat e Alexandre Tournier, furono i primi a raggiungere la vetta del Mont Mallet dal Glacier du Mont Mallet per la Cresta Nord, la parete Est e la Cresta Sud. Salirono all'inizio del camino alla base del ripido tratto finale della cresta, donde passarono a Est e salirono in vetta della Cresta Sud che è molto breve ma di ottima roccia. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1871 - 22 settembre. Le Signorine E. L. Lloyd e Isabelle Straton con le guide Jean-Estéril Charlet e Joseph Simond, compiono la prima salita dell’Aiguille du Moine dell’Aiguille Verte. (via normale) della parete Sud. E’ una delle ascensioni più frequentate della Catena del Monte Bianco. L’itinerario giusto non è comodo da trovarsi. Data la sua brevità si può compiere in giornata a partire dal Rifugio del Couvercle. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1872 - 2 luglio. Thomas Stuard Kennedy con Jean-Antoine Carrel e Johann Fischer, salendo per lo Sperone delle Tournette aprirono la prima via sul versante Sud-Ovest del Monte Bianco e su questo lato è rimasta la più classica ed elegante, anche se un po' esposta alla caduta di pietre nella parte inferiore. Un tempo era molto frequentata quale via d'accesso italiana al Monte Bianco e questo giustificò anche la costruzione di un primo rifugio a quota 3107 m, dimostratosi ben presto insufficiente e sostituito (nel 1885) dall'attuale Capanna Quintino Sella, eretta poco più sopra. Dopo la scoperta nel 1890 (1 agosto) della più comoda e facile via per il Ghiacciaio del Dôme, questa per lo Sperone delle Tournette è stata trascurata ma rimane tuttora la via più seguita del versante Sud-Ovest. A volte viene indicata, erroneamente, come «via dei Rochers.». Segue lo sperone in gran parte roccioso che dalle rocce della Tournette 4740 m. sulla Cresta delle Bosses si abbassa verso Sud-Ovest fino a immergersi a 3750 m nel Ghiacciaio del Monte Bianco. Dislivello dal ghiacciaio circa 1100 m. Difficoltà D-, II e passaggi di III grado. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1872 - 14 luglio. James Aubrey Garth Marshall e Thomas Stuard Kennedy con Johann Fischer e Julien Grange realizzarono la prima ascensione della vetta dell’Aiguille de Leschaux dal Ghiacciaio di Fréboudze per la Cresta Est. - Via abbastanza frequentata, preferibile alla normale quando gli alti pendii di neve a Sud non sono in buone condizioni. Attualmente però, la parte inferiore del ramo orientale del Ghiacciaio di Fréboudze è spesso di ghiaccio vivo e fittamente crepacciata. Molto più bella ma meno frequentata e diretta della via normale che ha il vantaggio oggi della comoda partenza dalla Capanna Gervasutti. Scesero poi con un percorso rapido, semplice e diretto. Le difficoltà possono derivare dai crepacci del Ghiacciaio di Fréboudze per il versante Sud-Est (via normale) e dal ghiacciaio sospeso superiore dove la neve è spesso in cattive condizioni. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1872 - 23 luglio. Agostino Durazzo con Julien Grange e Seraphin Henry, effettuarono la 1° ascensione della Punta Innominata al Monte Bianco per il versante Ovest. È la via più breve alla cima, senza interesse salvo per la discesa. PD +. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1872 - 19 agosto. La Signora A. Millot e Signor A. Millot con Michel Payot, Henry Charlet e Alphonse Payot, dal Bacino dei Bossons con una via su ghiacciaio, più elegante e ben più al sicuro da cadute di ghiaccio della via normale dai Grands Mulets, ma un pò più lunga, raggiungono la cima del Monte Bianco. Dislivello1800 m, con sviluppo di circa 6 km. Difficoltà PD. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1873 - 14 luglio. Thomas Stuard Kennedy, James Aubrey Garth Marshall e Leslie Stephen con Johann Fischer e Ulrich Almer salirono al Col des Hirondelles dal Glacier de Leschaux per la costola rocciosa settentrionale. Nello stesso giorno della cordata di Gabriel Loppé. L'itinerario percorre la più settentrionale delle tre sottili costole rocciose che costituiscono la riva destra orografica del gran canalone ghiacciato. Le rocce mobili e ghiacciate rendono delicato questo percorso, che è peraltro il più logico e diretto. Il Ghiacciaio che porta all'attacco è abbastanza crepacciato. Tutte e due le comitive scesero per il Ghiacciaio di Fréboudze dal Versante Est. Con un percorso su ghiacciaio tormentato da grandi crepacci, abbastanza complesso e laborioso, con tratti molto ripidi. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1873 - 14 luglio. Gabriel Loppé con Henry Devouassoud nello stesso giorno della cordata di Thomas Stuard Kennedy salirono al Col des Hirondelles scegliendo poi lo stretto canale separante la costola dello sperone che scende dalla quota m 3494 m. Scendendo sul versante italiano le due comitive effettuarono anche la prima traversata del Col des Hirondelles. Può essere definito una variante con un itinerario meno facile e più pericoloso del precedente. Invece di piegare a destra per prendere la costola rocciosa, continuarono a salire nello stretto colatoio stesso e rimontandolo totalmente, fin sulla cresta di frontiera. Tutte e due le comitive scesero per il Ghiacciaio di Fréboudze dal Versante Est. Con un percorso su ghiacciaio tormentato da grandi crepacci, abbastanza complesso e laborioso, con tratti molto ripidi. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1873 - 17 luglio. La prima ascensione al Mont Noir de Peutérey venne effettuata da Thomas Stuart Kennedy e James Aubrey Garth Marshall con Ulrich Almer e Johann Fischer, per la Cresta Nordovest. Per ripetere questa via oggi si parte dal Rifugio della Noire 2316 m, si salgono i pendii del Combalet tenendosi in alto a destra (neve). Sotto l'intaglio a Nord della vetta, tra questa e un marcato rilievo, si abbassa un canale. Per questo canale si sale all'intaglio, quindi si va a destra lungo la cresta aggirando a destra due risalti fino alla cima. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1873 - 21 luglio. George Edward Foster e Adolphus Warburton Moore con Jacob Anderegg e Hans Baumann, salirono per i canali a sinistra dello Sperone delle Tournette. Via esposta alla caduta di ghiaccio. Sale per un canale situato a sinistra (Nord-Ovest) dello Sperone delle Tournette (nella sua parte superiore) e giunge per la parte finale dello stesso sperone sulla Cresta delle Bosses. Mancano altri particolari. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1873 - 2 agosto. La 1° traversata del Colle Orientale della Tour Ronde 3630 m. venne effettuata dai coniugi A. Millot con Johann Jaun, Henri Devouassoud e Michel Balmat. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1873 - 7 agosto. Cesare Gamba con Julien Grange, Seraphin Henry e Pierre Revel, realizzarono la 1ª discesa dalla vetta del Monte Bianco per lo Sperone delle Tournette da Sud-Ovest. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1873 - 10 agosto. James Eccles con Michel-Clément Payot e Prosper Payot furono i primi a salire la Petite Aiguille Occidentale delle Petites Aiguille de Triolet dal Col de Triolet per il versante Ovest. Salita facile. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1873 - 14 agosto. L’inglese James Eccles con le guide Michel-Clement Payot e Alphonse Payot. scalarono per la prima volta l’Aiguille de Rochefort, la vetta topograficamente più importante della dorsale della Cresta di Rochefort, di cui compirono cosi anche la prima traversata. Scesero dopo la conquista della Aiguille de Rochefort per il Ghiacciaio del Mont Mallet, che diventerà in seguito la via classica di discesa. Per questo itinerario è stata effettuata la prima salita invernale. Lungo itinerario interamente su ghiacciaio, allietato dalla continua visione dell’incombente parete Nord delle Les Grandes Jorasses. Lo stato dei crepacci dell'ultima seraccata può rendere a volte complicato o addirittura difficilissimo il proseguimento. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1874 - 12 luglio. James Eccles con Michel Clement Payot e Alphonse Payot, dal versante Ovest della seraccata del Col de Trélatête, praticarono una variante in discesa all'altezza dei seracchi superiori che utilizza le rocce della sponda sinistra (idrografica). Salita di interesse tecnico, esposta alla caduta di ghiaccio.Dislivello600m. D. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1874 - 14 luglio. Thomas Stuard Kennedy e Thomas Middlemore con Johann Fischer, Johann Jaun e due portatori di Courmayeur salirono da Ovest per il fianco Sud dell'Innominata raggiungendo il Col du Freney. Itinerario raramente ripreso, anche perché un po' esposto alla caduta di sassi. Permetterebbe però di evitare il tratto di ghiacciaio a fianco dell'isolotto roccioso nel caso fosse troppo crepacciato. PD +. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1874 – 18 luglio. La prima traversata, con prima ascensione del Col des Grandes Jorasses del versante italiano e discesa per il versante francese, è di Thomas Middlemore con Johann Jaun e Joseph-Marie Rey. Impiegarono 9 ore dal sito ove poi sorse la Capanna delle Jorasses oggi Rifugio Gabriele Boccalatte e Mario Piolti e 6 ore nella discesa al Montenvers. Questo ardito passaggio fu in seguito tre altre volte effettuato. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1874 - 21 luglio. Fredrick Morshead, realizza la 1° solitaria dell’odierna via normale o via delle Bosses per la vetta del Monte Bianco. Itinerario lungo, che percorre tutto il ramo superiore del Bacino dei Bossons fino al Grand Plateau, tocca il Col du Dôme e per la cresta Nord Ovest sale alla cima. - Per un centinaio d'anni (dal 1874) è stata la via più frequentata al Monte Bianco e ancora attualmente viene molto seguita, anche in primavera con gli sci. Percorso molto bello in ambiente glaciale grandioso, fantastico. Di solito si trova un’evidente traccia nella neve e non vi sono difficoltà particolari. Su tutto il ghiacciaio si incontrano però numerosi crepacci e ponti di neve che richiedono molta attenzione, soprattutto in discesa, con neve molle. Nel tratto centrale vi sono zone esposte alla caduta di ghiaccio dai seracchi del Dôme du Goûter. Dislivello1750 m, con sviluppo di circa 5 km. Difficoltà PD. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1874 - 26 agosto. James Aubrey Garth Marshall con Johann Fischer e Ulrich Almer salirono dal Ghiacciaio di Pré de Bar per il versante Est e la Cresta Nord-est raggiungendola vetta dell’Aiguille de Triolet. Questo itinerario sfrutta i tratti più rotti della parete Est e si svolge cosi su rocce mobili, sfasciumi e chiazze di neve. Pericoloso per la caduta di sassi. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1874 - 30 agosto. James Aubrey Garth Marshall con le sue guide Johann Fischer e l’onnipresente Ulrich Almer salirono per la Cresta dell'Innominata fino a 4200 m. nel loro tentativo al Monte Bianco. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1874 - 31 agosto. Il Col Eccles venne raggiunto la prima volta da James Aubrey Garth Marshall con le sue guide Johann Fischer e l’onnipresente Ulrich Almer nel loro tentativo al Monte Bianco. Purtroppo, durante la discesa, a mezzanotte circa, mentre stavano per lasciare il ghiacciaio, un ampio ponte di neve crollò e caddero tutti e tre in un crepaccio. James Aubrey Garth Marshall e Johann Fischer restarono uccisi mentre Ulrich Almer sopravisse. E’ probabile che i tre, dal Pic Eccles abbiano raggiunto il Terzo Gradino prima di ritirarsi. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1875 - James Eccles con le sue guide Michel Clement Payot e Alphonse Payot tenta la prima salita della parte alta della Cresta di Peuterey, fallendo nel tentativo intimidito dalla Cresta dell’Innominata. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1875 - I primi salitori della Cima Nord 3761 m. della Punta Isabella dal Col de Triolet per il versante Nord furono Miss Mary Isabella Straton con Jean-Estéril Charlet e Pierre Charlet. Seguirono il dorso nevoso della Cresta Nord-est senza avvicinarsi troppo al suo bordo sinistro (dove sporgono cornici sopra un’alta bastionata rocciosa). Giunsero in vetta superando una breve crestina rocciosa abbastanza ripida. La punta prende il nome dalla prima salitrice (che divenne poi moglie della guida Jean-Estéril Charlet), alla quale si deve la prima salita femminile del Dom dei Michabel, del Monviso e dell’Aiguille du Moine, e la prima invernale del Monte Bianco. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1876 - 31 gennaio. Mary Isabella Straton con Jean Charlet, Sylvain Couttet e Michel Balmat, realizzano la 1° ascensione invernale raggiungendo la vetta del Monte Bianco dai Grands Mulets per il Grand Plateau e le Bosses. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1876 - 16 luglio. William August Brevoort Coolidge, Christian Almer e il figlio Christian Almer Jr. attraversarono il Pilastro Centrale delle Les Droites per raggiungere lo Sperone Ovest che seguirono fino alla Cima Ovest (3984 m.). - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1876 - 17 luglio. E. A. Martelli e R. Biscaretti con Jean-Antoine Carrel, Gratien Henry e F. Bich, aprono sul Col du Midi la via Martelli che parte nel canalone sotto la seraccata (Ovest), quindi piega a sinistra su roccia per uscire poco a Sud dell'attuale rifugio. Pericolosa. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1876 - 20 luglio. Henri Cordier con Jakob Anderegg e Kaspar Maurer, compiono la 1° ascensione del Grand Flambeau da Sud- Est, con una salita su neve e rocce mobili, sgradevole e pericolosa. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1876 - 20 luglio. J. E. Charlet-Straton, solo, realizza in tentativo alla Cresta Nord del Dente del Gigante spingendosi fino alla spalla superiore della cresta stessa. Si svolge in un ambiente grandioso e molto severo e non risulta ripetuta. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1876 - 31 luglio. Henry Cordier, Thomas Middlemore, John Oakley Maund con Jakob Anderegg, Johann Jaun e Andreas Maurer salgono l’Aiguille Verte Parete Nord, dal versante di Argentière per il “couloir di destra”, certamente il più ripido e difficile, che in seguito verrà poi detto appunto il Couloir Cordier. Questa via si annovera fra le imprese di maggior rilievo nella storia dell’alpinismo, dal momento che questo couloir di ghiaccio alto 900 metri raggiunge un’inclinazione di 56 gradi, che in seguito verrà poi detto appunto il Couloir Cordier A causa della sua pericolosità oggettiva questa via non fu oggetto di molte ripetizioni. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1876 - 7 agosto. Thomas Middlemore e John Oakley Maund, guidati da Henry Cordier di Chamonix e da Johann Jaun e Andreas Maurer di Grindelwald, tracciarono la via normale della Cima Est delle Les Droites (versante di Talèfre) aggiudicandosi la terza ascensione importante in una settimana (avevano già scalato l’Aiguille Verte e Les Courtes). - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1876 - 14 agosto. Lionel Dècle con Henri Devouassoud ed Edouard Cupelin salirono alla vetta dell’Aiguille de Leschaux raggiungendola per la Cresta Sud-Sudest della quota 3650 m, creando così una variante alla via normale nella loro prima ascensione del Mont Greuvetta. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1876 - 15 agosto. Lionel Dècle con Henri Devouassoud ed Edouard Cupelin furono i primi a raggiungere la vetta del Mont Greuvetta. Salirono dal Ghiacciaio di Fréboudze per la Cresta Ovest per giungere alla depressione nevosa sulla cresta che collega il Mont Greuvetta all’Aiguille de Leschaux, a valle della quota 3650 m. Seguirono verso Est la cresta poco inclinata, incontrando alcuni piccoli salti rocciosi che si scavalcano o si aggirano a Sud su pietrame mobile. Nella seconda metà la cresta è interessante e panoramica, facile e larga. Itinerario semplice, poco difficile. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1876 - 17 agosto. Lionel Décle con Henry Devouassoud e Edouard Cupelin, furono i primi salitori della Cima Nord (3536 m.) delle Aiguilles Marbrées per il versante Nord-Est. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1876 – 23 settembre. I primi salitori della Petites Jorasses furono Albert Guyard con Henry Dévouassoud e Auguste Cupelin. Salendo dal Ghiacciaio di Fréboudze per il versante Est-Nordest. - Itinerario poco difficile, quasi completamente su neve. La parte superiore può a volte essere pericolosa perché sottostante alla cornice della cresta sommitale. Viene percorso raramente, sebbene sia abbastanza diretto. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1877 - 10 luglio. James Eccles con Michel Clement Payot e Alphonse Payot, furono i primi salitori del Col di Rochefort salendo da Nord-ovest a Sud, compiendone così anche la prima traversata, scendendo poi dal Versante Sud a La Palud. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1877 - 23 luglio. Charles Taylor, J. B. Colgrove e Richard Pendlebury con Gabriel Spechtenhauser e Josef Spechtenhauser effettuarono la Prima traversata dal Ghiacciaio di Triolet per il versante Est dal Col de Leschaux. - Il percorso del ghiacciaio che porta alla base del colle è abbastanza semplice e poco crepacciato. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1877 - 28/31 luglio. Nessun riferimento alla storia alpinistica sarebbe completa senza prima richiamare l’attenzione sulla straordinaria ascensione del Monte Bianco da parte di James Eccles, Michel Clement Payot e Alphonse Payot. Essi raggiunsero il bacino superiore del ghiacciaio di Frêney dal ghiacciaio del Brouillard, attraversando la Cresta dell’Innominata e scendendo i pendii sotto il Col Eccles. Quindi salirono un ripido canalone che porta alla Cresta di Peutérey sopra il Grand Pilier d’Angle e raggiunsero la cima del Monte Bianco di Courmayeur in neanche nove ore dalla partenza dal loro bivacco sotto il Pic Eccles. Questa via passò vicino alla Cresta Nordest dell’Aiguille Blanche de Peutérey e fornì la chiave per la sua prima ascensione. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1877 – 5 agosto. Viene realizzata la prima ascensione dell’Aiguille Noire de Peutérey dalla parete Est-Sudest per merito di Lord Wentworth accompagnato da Emile Rey e Jean Baptiste Bich. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1877 - 18 settembre. Montague Cannon con Alexis Berthod e B. Berthod e Laurent Lanier dal Ghiacciaio di Triolet per il Col Supérieur de Triolet raggiunsero la cima dell’Aiguille de Triolet. Questo itinerario presenta, nel canale che porta al Col Supérieur de Triolet, diversi punti esposti alle cadute di sassi. Poco difficile. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1878 - Fu nel corso di un tentativo solitario di Jean-Estéril Charlet-Straton, sul Petit Dru che fu sperimentata, per la prima volta nelle Alpi Occidentali, la tecnica della corda doppia. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1878 - William Edward Davidson e James Walker Hartley con Laurent Lanier; Clinton-Thomas Dent e Oakley Maund con Andreas Maurer in due cordate furono i primi a raggiungere la Cima Sud 3638 m. delle Pointe des Papillons salendo dal Glacier de Talèfre per la Cresta Ovest. In quella occasione una delle due cordate sali anche il Gendarme 3564 m. e l’altra la cima secondaria che si trova subito a Nord della Cima Sud. Ascensione varia e abbastanza interessante, difficile. Roccia discreta. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1878 - 2 settembre. William Edward Davidson e James Walker Hartley con Johann Jaun e Laurente Lanier compiono la Prima Traversata nel senso inverso della comitiva di Edward Whymper cioè dalla Francia all’Italia attraversando il Col du Dolent, tenendosi in salita sulle rocce della riva destra orografica del canale Dal Ghiacciaio di Pré de Bar per il versante Sud-Sudest. Itinerario abbastanza facile, semplice ed evidente nella parte superiore. Esposto alla caduta di sassi nell'ultimo tratto del canale. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1878 - 8 agosto. Martino Baretti con Jean-Joseph Maquignaz, Augusto Sibille e Vittorio Sibille, realizzano la 1° ascensione dell’Aiguille de Trélatête Centrale. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1878 - 8 agosto. Martino Baretti con Jean-Joseph Maquignaz, Augusto Sibille e Vittorio Sibille, realizzano la 1° ascensione dell’Aiguille de Trélatête Centrale salendo per la cresta Sud-Ovest, con un percorso vario e interessante, in gran parte su ghiacciai. Difficoltà PD+ / AD-. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1878 - 2 settembre. William Edward Davidson e James Walker Hartley con Johann Jaun e Laurente Lanier compiono la Prima Traversata nel senso inverso della comitiva di Edward Whymper cioè dalla Francia all’Italia attraversando il Col du Dolent, tenendosi in salita sulle rocce della riva destra orografica del canale Dal Ghiacciaio di Pré de Bar per il versante Sud-Sudest. Itinerario abbastanza facile, semplice ed evidente nella parte superiore. Esposto alla caduta di sassi nell'ultimo tratto del canale. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1878 – 4 settembre. Martino Baretti con Jean-Joseph Maquignaz, Seraphin Henry e Auguste Sibille realizzano la 2° ascensione dell’Aiguille Noire de Peutérey della parete Sudest (Couloir Rey). - La via nella parte inferiore percorre il grande canale (Couloir Rey) che fiancheggia a distanza la Cresta Est, ma che è esposto alla caduta di pietre. Dopo l’apertura della via lungo la più sicura Cresta Est è perciò stata quasi del tutto abbandonata. AD-. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1878 - 12 settembre. La prima ascensione del Mont Maudit benché il vicino Col du Mont Maudit fosse frequentemente valicato dalle cordate che dal Col du Midi salivano al Monte Bianco, la vetta venne raggiunta la prima volta da Henry Seymour Hoare e William Edward Davidson con Johann Jaun e Johann von Bergen.Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1878 - 12 settembre. La cima del Grand Dru per la Via normale (Versante Sudest e Cresta Est) fu conquistata da Clinton-Thomas Dent con Alexander Burgener, James Walker Hartley e Kaspar Maurer, dopo ben 18 tentativi. La salita del Grand Dru divenne epica ed ebbe fama di notevole difficoltà: indubbiamente fu assai difficile, se si pensa che furono necessari ben 18 tentativi prima di raggiungere la vetta!. Anche oggi la salita non è per nulla semplice e testimonia il coraggio e la determinazione di questi uomini, che (in quell’epoca) trovano piacere e soddisfazione nella lotta stessa contro le difficoltà nelle sensazioni ricavate dallo spingersi al limite delle proprie possibilità. Ideatore e protagonista della salita fu ancora una volta un inglese, Clinton-Thomas Dent, uno dei massimi personaggi dell’epoca, ma affiancato da una guida di eccezionale bravura e di forza fisica leggendaria, quell’Alexander Burgener che ritroveremo sempre nelle maggiori ascensioni di quel periodo. - Via interessante su roccia buona. Il Ghiacciaio della Charpoua e la crepaccia terminale possono presentare a volte serie difficoltà di ghiaccio; la parte superiore della Cresta Est rimane a volte molto innevata. Per quanto sia la meno difficile di tutte le vie de I Drus o Aiguille du Dru la Via normale del Grand Dru è un itinerario da non sottovalutare. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1879 – 4 agosto. Il Marchese E. Del Carretto con Emile Rey e G. Proment effettuano la 3° ascensione dell’Aiguille Noire de Peutérey della parete Sudest (Couloir Rey).

La parete Sudest è interamente rocciosa. Sotto la vetta ha un dislivello di 1000 m. e alla base, sopra la Conca del Combalet, è larga pure 100 m. Oltre alle vie notevoli che raggiungono la vetta o la vicina Punta Bich, altre scalate belle e interessanti su roccia buona salgono alle singole punte che costituiscono la Cresta Sud: alla Punta Brendel, alla Punta Welzenbach e, di minor interesse alla Punta Bifida e al Pic Gamba, punte che verranno trattate separatamente. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1879 - 25 agosto. Johan Baumann, F. J. Cullinam, G. Fitzgerald con Emile Rey, Joseph Moser e Laurent Lanier furono i primi salitori dell’Aiguille de Talèfre 3730 m. Dalla base del versante Sud-ovest attaccarono sulle rocce a destra dei due colatoi di neve, piegando poi a sinistra e attraversarono il primo canalone, la cresta rocciosa e l’altro canalone, all'altezza del suo terzo inferiore. Salirono per un tratto le rocce della sua sponda destra orografica, poi lo riattraversarono per raggiungere la cresta che separa i due colatoi e la seguirono fino alla cima. Oggi questi attraversamenti sono sconsigliabili non solo perché esposti al pericolo delle pietre, ma anche perché allungano di molto il percorso senza recare alcun vantaggio. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1879 - 29 agosto. La prima ascensione del Petit Dru per la Via normale (Versante Sud e Cresta Sudovest) fu compiuta da Jean-Estéril Charlet-Straton, Prosper Payot e Frédéric Folliguet. La conquista del Petit Dru è stata uno dei grandi exploit della storia della Catena del Monte Bianco. Fu nel corso di un tentativo solitario di Jean-Estéril Charlet-Straton, nel 1878, che fu sperimentata, per la prima volta nelle Alpi Occidentali, la tecnica della corda doppia.

E’ una delle ascensioni classiche della catena del Monte Bianco. Bella e interessante salita su roccia rugosa molto solida, sicura, piuttosto faticosa. Oggi il Petit Dru offre più di dodici differenti itinerari di salita. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1880 - Albert Frederick Mummery, il proprietario di una conceria di Dover, e la sua guida Alexander Burgener, con una traversata circolare si portarono sulla parete Sudovest del Dente del Gigante dove, dopo alcuni progressi, furono fermati da una fascia di placche lisce che indussero Albert Frederick Mummery a lasciare un biglietto da visita ai piedi della torre con uno scritto «Assolutamente inaccessibile con mezzi leali!» - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1880 - G. de Filippi e Lord Wentworth cercarono di risolvere il problema per salire sulla parete Sudovest del Dente del Gigante, ma come Albert Frederick Mummery e la sua guida Alexander Burgener non ci riuscirono.

In seguito alcuni fra i nuovi aspiranti pensarono alla possibilità di lanciare una corda tra le cime tramite una macchina lancia-piatelli e di fissarla dall’altra parte. Il padre spirituale di questo progetto era un certo Bertinetti, che riuscì a interessare al suo progetto altri aspiranti. Con loro trascinò l’affusto e altri attrezzi utili sulla cresta nevosa sotto la parete Est. Il primo colpo, e anche il secondo, mancarono l’obiettivo. Solo al terzo colpo il proiettile volò oltre la bocchetta, ma venne respinto dal vento. I tiratori si allontanarono delusi. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1880 - 7 luglio. Martino Baretti con Seraphin Henry, Jean-Joseph Maquignaz e Auguste Sibille, salirono per la cresta Sud (già via normale) dell’Aiguille des Glaciers. L'itinerario compie un giro sui nevai del versante francese ed è perciò più lungo ma più facile e sicuro della via da Sud dei primi salitori della montagna. Dislivello1600m. Difficoltà PD, passaggi di II e III grado. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1880 - 15 luglio. Martino Baretti con Seraphin Henry, Jean-Joseph Maquignaz e Auguste Sibille, salendo per la cresta Nord raggiunsero la cima della Tête Carrée realizzando la Prima ascensione di questa montagna, su ghiacciaio facile, quindi cresta di roccia e neve molto panoramica. Difficoltà PD. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1880 - 28 luglio. Martino Baretti e Jean-Joseph Maquignaz (pare) abbiano realizzato la prima scalata del Mont Brouillard per la Cresta Sud. Karl Blodig riteneva che la cordata avesse raggiunto solo la Punta Baretti che oggi porta il suo nome. – Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1880 - 6 agosto. William Edward Davidson, James Eccles, Frank C. Hartley, Henri Pasteur con Michel Payot e Alphonse Payot, Edouard Cupelin, Johann von Bergen e Peter Anderegg, salirono l’Aiguille du Tacul per la Cresta Nord-ovest, con un lungo e logico itinerario, sicuro, di media difficoltà; piuttosto monotono e faticoso nella metà inferiore, aperto e panoramico nella parte finale. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1880 - 6 agosto. James Eccles e Henri Pasteur con Michel Payot, Alphonse Payot e Edouard Cupelin, dopo aver raggiunto la cima dell’Aiguille du Tacul scesero per il Glacier des Périades per il versante Sud, con un itinerario facile, roccia cattiva. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

188013/14 agosto. Il Col de Peutérey è stato raggiunto la prima volta da Georg Gruber con Emile Rey e Pierre Revel, provenienti dal Col du Freney. Itinerario poco ripetuto in salita, ma spesso utilizzato per la discesa dal colle. Ambiente molto severo, impressionante. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1880 - 14 agosto. Georg Gruber console austriaco a Ginevra e le guide Emile Rey e Pierre Revel si erano proposti di ripetere la via Eccles ma, per sbaglio, discesero dal Col du Frêney fino al bacino inferiore del Frêney dal quale furono costretti a fare un’ascensione piuttosto pericolosa (a causa delle scariche di sassi) di un canalone che sale dal ghiacciaio Rochers Gruber per raggiungere il bacino superiore. Raggiunto questo furono costretti a bivaccare a 4400 metri prima di terminare la scalata dei pendii superiori scalati dalla comitiva di James Eccles, il Pic Eccles. Anche questa via passò vicino alla Cresta Nordest dell’Aiguille Blanche de Peutérey e aiutò a fornire la chiave per la sua prima ascensione. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1881 – Viene costruita la prima Capanna delle Grandes Jorasses, oggi Rifugio Boccalatte-Piolti. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1881 - Visto che dopo diversi tentativi di risolvere il problema per salire sulla parete Sudovest del Dente del Gigante non riuscirono, alcuni aspiranti pensarono alla possibilità di lanciare una corda tra le cime tramite una macchina lancia-piatelli e di fissarla dall’altra parte. Il padre spirituale di questo progetto era un certo Bertinetti, che riuscì a interessare al suo progetto altri aspiranti. Con loro trascinò l’affusto e altri attrezzi utili sulla cresta nevosa sotto la parete Est. Il primo colpo, e anche il secondo, mancarono l’obiettivo. Solo al terzo colpo il proiettile volò oltre la bocchetta, ma venne respinto dal vento. I tiratori si allontanarono delusi. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1881W. Muir con Emile Rey e G. Proment effettuano la 4° ascensione Aiguille Noire de Peutérey della parete Sudest (Couloir Rey). - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1881 - 6 luglio. Il Col du Piolet è stato attraversato da Georg Gruber con Emile Rey e Johann von Bergen, dopo la discesa delle rocce sul versante Talèfre dovettero abbandonare infissa nella neve, una piccozza per poter scendere a corda doppia la crepaccia terminale. Da questo episodio è derivato il toponimo Col du Piolet. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1881 - 14 luglio. Il Col de la Brenva sicuramente venne salito da George Gruber con Emile Rey e Johann von Bergen, dove grazie a un tracciato dato come sicuro e preciso dagli autori Ettore Canzio, Giovanni Battista Gugliermina e Felice Mondini si sono potuti chiarire gli itinerari percorsi in precedenza su questo versante. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1881 - 30 luglio. Albert Frederick Mummery con Alexander Burgener raggiunsero la cima dell’Aiguille Verte salendo per il “Couloir AD Y” dal Versante della Charpoua. Itinerario classico, quantunque poco frequentato. Si tratta di una bella via, piuttosto varia. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1881 - 5 agosto. Albert Frederick Mummery con Alexandre Burgener, e Benedikt Venetz per la Cresta Nord - (Traversata del Grépon) realizzano la Prima ascensione del Aiguille du Grépon.

E’ la più bella via del Grèpon con un’arrampicata magnifica su roccia eccellente, di difficoltà moderata. Malgrado la lunghezza dell’accesso e la brevità della via, è sempre un itinerario molto ripetuto, giustamente rinomato. L’ambiente è eccezionalmente bello. Albert Frederick Mummery Il Grande Alpinista” si limitò a commentare che nel giro di pochi anni, la parete da lui superata sarebbe diventata una…scalata per signore! - Settore delle Aiguilles de Chamonix - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1881 - 12 agosto. James Eccles con Michel-Clément Payot e Alphonse Payot, furono i primi a raggiungere la vetta del Dôme de Rochefort, salendo dal Glacier du Mont Mallet per il versante Nord-ovest. (Otto anni più tardi della prima salita all’Aiguille de Rochefort.). - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1882 - A. Puiseux e compagni tracciarono una variante per raggiungere la cima dell’Aiguille du Tacul. Partendo dal Rifugio di Leschaux scesero sul Glacier de Leschaux e lo traversarono a sinistra. Giunsero al grande cono di detriti morenici sotto il più orientale dei due nevai (che rinserrano le Tours de Leschaux) provenienti dalla Cresta Nord-ovest. Risalirono interamente questo cono e il nevaio successivo, il cui tratto intermedio è esposto alle cadute di ghiaccio del ghiacciaio pensile. Nella parte alta il nevaio termina in due canali paralleli, di rocce rotte: rimontarono quello di sinistra, che porta sulla Cresta Nord-ovest dell'Aiguille du Tacul vicino al punto dove essa diventa nevosa. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1882 - 26 giugno. H. Duhamel con Pierre Gaspard padre e figlio, praticarono una variante alla via normale per salire al Mont Blanc du Tacul salendo per le rocce innevate alla sinistra del pendio (ossia a destra della paretina triangolare Nord). – Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1882estate. Il professore di Cambridge Francis Maitland Balfour e la sua guida svizzera Johann Petrus rimasero uccisi mentre tentavano di scalare Aiguille Blanche de Peutérey utilizzando l’approccio Gruber/Rey al Col de Peutérey (è significativo che Emile Rey non avesse accettato di unirsi a loro). I loro corpi furono trovati sul bacino inferiore proprio a destra Est dei Rochers Gruber. Le tracce suggerirono che stavano scendendo al momento dell’incidente, per cui è possibile che avessero raggiunto il colle e affrontato la cima. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1882 - estate. La signora F. Burnaby-Le Blond con Edouard Cupelin e Michel Savioz, raggiunsero per la Cresta Sud-est (via normale) l’Aiguille du Tacul fra rocce rotte e mobili fino a una fascia di grossi blocchi 30 metri sotto la cima, alla quale si giunge passando fra le due placche a destra di una torre pendente. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1882 - 15 luglio. Carus D. Cunningham con Emile Rey e Joseph Rey dal Ghiacciaio di Triolet per la Cresta Est raggiunsero la vetta dell’Aiguille de Talèfre. Questo itinerario percorre la cresta, non bene individuabile, sulla destra della paretina triangolare che il contrafforte espone a Est. Si svolge quasi totalmente su neve, al sicuro da pericoli oggettivi; di media difficoltà, non lungo (circa500 metri di dislivello), è abbastanza interessante, bello solo nella sua parte superiore. Quantunque non sia stato percorso molte volte, rappresenta l'itinerario più pratico per chi parte dal Bacino di Triolet. È consigliabile percorrerlo anche in discesa. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1882 - 19 luglio. Paul Perret con Edouard Cupelin e François Simond salirono dal Glacier de Talèfre per il versante Ovest praticando una variante per raggiungere il Col de Triolet. Consigliabile a fine stagione o in annate secche, nel caso di impraticabilità per i troppi crepacci della Conca Inferiore del Glacier des Courtes. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1882 - 28 luglio. Jean-Joseph Maquignaz, in quattro giorni, assistito dal figlio Battista Maquignaz e da suo nipote Daniele Maquignaz aprirono una via sulla parete che porta alla cima Sudovest del Dente del Gigante (4014 metri) che raggiunsero. Il giorno dopo guidarono i loro clienti, quattro membri della Famiglia Sella (i fratelli Alessandro, Alfonso e Corradino e il loro cugino Gaudenzio), sulla stessa via. Alessandro Sella riferì che in diverse posizioni furono «costretti a scavare la roccia» e che a un certo punto «dovettero formare una scala con le piccozze.». Piazzarono inoltre dei pioli di ferro ai quali appesero 100 metri di corda. Di tutti questi mezzi artificiali oggi restano delle grosse funi periodicamente sostituite. Tutto questo armamentario, per non parlare degli «scavi» e dei pioli di ferro, ha contribuito a screditare la scalata di Jean-Joseph Maquignaz, probabilmente molto difficile per quel periodo, ed è triste che, per quanto riguarda questa scalata come per quella sulla Cresta italiana del Cervino, la diretta della parte finale, non si sia in grado di formulare una valutazione adeguata delle sue conquiste. La cosa più sorprendente è che dopo tanto lavoro le guide non siano riuscite a raggiungere il punto più alto neppure nelle due ripetizioni avvenute poco dopo. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1882 - 29 luglio. Carus D. Cunningham con Emile Rey e Joseph-Marie Rey, salirono dalla Calotte de Rochefort per la Cresta Nord-Nordest, con un itinerario che si svolge su roccia e neve, con continui saliscendi, procedendo sulla cresta principale, dapprima rocciosa (gli ultimi due gendarmi si aggirano a Nord), poi sottile e nevosa (cornici), fino al pendio di rocce rotte che porta alla cima del Dôme de Rochefort. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1882 - 31 luglio. Paul Perret con François Simond e Edouard Cupelin, raggiunsero la vetta del Mont Mallet dal Glacier des Périades per la Cresta Nord con un itinerario classico, vario e difficile. È la più bella via d'accesso al Mont Mallet e si svolge in un ambiente particolarmente grandioso e severo. Ha però un punto pericoloso per la caduta di sassi. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1882 - agosto. Lionel Dècle con Daniel Balleys e Julien Balleys furono i primi salitori della Petite Aiguille de Talèfre, dall’Aiguille de Pierre Joseph per la Cresta Ovest dal Glacier de Talèfre per il versante Nord-est. Percorso di media difficoltà su terreno misto; probabile qualche caduta di sassi. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1882 - agosto. Lionel Dècle con Daniel Balleys e Julien Balleys furono i primi salitori della Petite Aiguille de Talèfre, dall’Aiguille de Pierre Joseph per la Cresta Ovest. Seguirono la cresta orizzontale, prima rocciosa e poi nevosa, quindi salirono la gobba di neve (cornici) della Pointe Inférieure de Pierre Joseph e proseguirono sempre per cresta, abbastanza facile, fino alla Pointe Supérieure de Pierre Joseph, continuando poi verso la vetta. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1882 - 14 agosto. La prima ascensione della Punta Nord del Dente del Gigante fu completata da William Woodman Graham con le guide di Chamonix Auguste Cupelin e Alphonse Payot. I tre scalarono in libera la metà inferiore della fascia di placche ( le corde più basse erano nascoste in una scanalatura) e raggiunsero la cima più alta utilizzando la tecnica della piramide umana per superare un passaggio difficile. William Woodman Graham salì, senza scarpe, sulle spalle di Alphonse Payot. Si concluse così uno degli episodi più originali della storia dell’alpinismo. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1882 - 20 dicembre. La comitiva formata dalla signora F. Burnaby-Le Blond con Auguste Cupelin e Edouard Cupelin e Michel Savioz, raggiunsero il Col du Tacul salendo dal Glacier des Périades per il versante Sud-ovest. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1883 - 26 giugno. Carus D. Cunningham con la Guida Emile Rey e un portatore realizzano la prima salita per la Parete Ovest dell’Aiguille du Midi che in seguito si chiamerà Couloir Cunningham. - Settore della Vallée Blanche - Massiccio del Monte Bianco - Alpi Graie.

 

1883 - 5 luglio. Augusto Cupelin e Edouard Cupelin con la Signora Main e Michel Savioz, compiono la 1° ascensione dell’ardita guglia granitica della Vierge. Raggiunsero la sommità del Petit Flambeau e scesero lungo la sua cresta Nord fino alla selletta 3215 m, che precede la cuspide sommitale. Dalla selletta circa 50 m. di rocce ripide e solide permettono di salire in cima. AD. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1883 - 27 luglio. Paul Perret con François Simond e Alfred Simond furono i primi salitori della Pointe des Périades dalla Brèche du Tacul per lo Cresta Nord e il versante Est in discesa. In seguito si chiamerà anche Pointe Paul Perret. Itinerario abbastanza difficile; esposto alla caduta di sassi nella salita alla Brèche du Tacul. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1883 - 27 luglio. Paul Perret con François Simond e Alfred Simond furono i primi salitori della Brèche du Tacul dal Glacier des Périades per il versante Ovest salendo alla vetta del Pointe des Périades. Il percorso del canalone è esposto alla caduta di sassi. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1883 - 28 luglio. Carus D. Cunningham con Emile Rey e un portatore salirono per il versante Est della Pointe des Périades preceduti di un sol giorno da Paul Perret con François Simond e Alfred Simond. Salita abbastanza difficile. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1884 - 12 settembre. Carus D. Cunningham con Emile Rey (guida) e Michel Savioz (guida). Questa cordata probabilmente ha salito la Tour Ronde per il versante Est di neve e misto, a sinistra dello sperone Est. Rocce mobili. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1884 - 13 settembre. Carus D. Cunningham con Emile Rey e Michel Savioz, dalla vetta della Tour Ronde scesero per la cresta Sud Ovest con un bel percorso su terreno misto, facile e panoramico. Dislivello dal colle 170 m. Difficoltà AD- per l’accesso al colle da Nord, la cresta PD. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1885 - Viene costruita la Capanna Quintino Sella ai Rochers del Monte Bianco a quota 3363 m, alla sommità del potente crestone che si alza fra gli sbocchi dei Ghiacciai del Dôme e del Monte Bianco, in un luogo selvaggio e isolato. - Massiccio del Monte Bianco.

 

1885 - E. De Rignon con Joseph-Marie Rey e Laurent Truchet, raggiunsero la cima della Petite Aiguille des Glaciers 3471 m. per la cresta Sud e vi trovarono un ometto di sasso, segno di un’ascensione precedente di ignoti. È la via migliore per la cima. Dislivello 960 m. Difficoltà F. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1885 - 24 luglio. Albert Barbey e Louis Kurz con Josef Moser e François Biselx dal Ghiacciaio di Pré de Bar per il versante Sud e la Cresta Sud-est (via normale) raggiunsero la vetta del Mont Dolent, tracciando una variante prima della crepaccia terminale si portarono a destra e raggiunsero la forcella a Est della Quota 3580 per rocce ripide ma solide. Scavalcare la quota 3580 e raggiungere così la larga sella nevosa 3608 m. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1885 - 31 luglio. Il trio francese formato da Paul Vignon, Henri Devouassoud e Alexandre Balmat furono i secondi a mettere i piedi sulla vetta dell’Aiguille de Bionnassay salendo per la parete Sud-Est con un’ascensione di scarso interesse, 350 m. Probabilmente AD-. - Dall'alto Ghiacciaio di Bionnassay si supera la parete per scarpate rocciose e neve. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1885 - 2 settembre. Viene realizzata la 2° ascensione del Aiguille du Grépon a merito di H. Dunod con Francois Simond, Gaspard Simond e Auguste Tairraz realizzando la via normale per la Cresta Sud-Sudovest definita oggi una via facile, e quindi percorsa meno sovente della Cresta Nord che permette la (Traversata del Grépon). - Settore delle Aiguilles de Chamonix - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1886 - 13 agosto. I coniugi Vallot con Alphonse Payot e Michel Savioz, dalla vetta dell’Aiguille du Goûter scesero da Est-Nordest attraversando obliquamente verso destra tutto il vasto ghiacciaio a Nord del Dôme du Goûter (circa 3 km). Alla fine passarono alla base del suo dosso Nord, arrivando all’altezza del Refuge des Grands Mulets. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1886 - 23 agosto. Francesco Gonella con Alexis Berthod, salgono per la bella parete Nord della Tour Ronde che è caratterizzata da due ripidi scivoli di neve-ghiaccio collegati da una strettoia al centro della parete. E’ oggi una piacevole ascensione in parete aperta, classicissima e molto frequentata. Inclinazione sui 50°-55°. Dislivello 450m. dalla base del pendio alla cima. Difficoltà D-; il passaggio più difficile può trovarsi alla crepaccia terminale. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1886 - settembre. Jean-Estéril Charlet, con R. Charlet e Pierre Charlet tracciarono la Via normale (Cresta Nordovest) della Petite Aiguille Verte (3512 m.) - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1887 - 2/4 luglio. Moritz Kuffner, Alexander Burgener e Josef Furrer e un portatore, percorsero per la prima volta la via che corre per la Cresta Sudest e Nordest del Mont Maudit. Quella che si sviluppa lungo la cresta di frontiera lunga 1800 metri e che ancora oggi costituisce l’itinerario naturale. (Cresta Kuffner). La cordata dei primi salitori, condotta da Alexander Burgener, parti da Courmayeur e risali il fianco orientale del Ghiacciaio della Brenva, toccò l'isolotto dove si trova attualmente il Bivacco della Fourche e seguì la cresta dalla Calotte de la Brenva al Col de la Fourche; dopo il Mont Maudit raggiunse la vetta del Monte Bianco. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1887 - 3 luglio. Moritz Kuffner, Alexander Burgener e Josef Furrer e un portatore, probabilmente sono stati i primi a salire la Calotte de la Brenva nell’ascensione alla cresta Sud-Est del Mont Maudit. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1887 - 3 luglio. Il Col de la Fourche venne toccato la prima volta dalla cordata di Moritz Kuffner durante la salita al Mont Maudit. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1887 - 26 luglio. Francesco Gonella con Alexis Berthod e Joseph Petigax, salirono per la Cresta Sud dell'Aiguille de Trélatête Orientale raggiungendo poi la vetta dell'Aiguille de Trélatête Meridionale. Via raramente seguita. Il ghiacciaio è molto crepacciato. PD+/AD. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1887 - 28 luglio. Francesco Gonella con Alexis Berthod e Joseph Petigax, salirono per la Cresta Sud dell’Aiguille de Trélatête Orientale ed in alto piegarono a sinistra verso la cima più alta delle quattro, l'Aiguille de Trélatête Meridionale. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1887 - 29 luglio. Moritz von Kuffner con Alexander Burgener e Josef Furrer, raggiunsero la cima dell’Aiguille des Glaciers per la cresta Sud-Est con un percorso molto lungo, vario e interessante per l'ambiente, ma che si svolge su rocce rotte; nell’insieme è comunque meritevole. Dislivello della cresta 700 m, con sviluppo di circa 1200 m. Difficoltà AD+, anche su neve e passaggi fino al IV. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1887 - 31 agosto. Tre alpinisti riuscirono nella prima attraversata dal Grand Dru al Petit Dru, aiutati con delle lunghe corde tenute dall'alto, ricorrendo quindi ad aiuti esterni. Oggi la traversata de I Drus è una classica del Monte Bianco. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1888 - 5 gennaio. Corradino Sella, Erminio Sella, Gaudenzio Sella e Vittorio Sella con Emile Rey, Jean-Joseph Maquignaz e Daniele Maquignaz, realizzarono la 1ª salita invernale per lo Sperone delle Tournette da Sud-Ovest, con discesa ai Grands Mulets: È la prima via aperta sul versante Sud-Ovest del Monte Bianco e su questo lato è rimasta la più classica ed elegante, anche se un po' esposta alla caduta di pietre nella parte inferiore. Un tempo era molto frequentata quale via d'accesso italiana al Monte Bianco e questo giustificò anche la costruzione di un primo rifugio a quota 3107 m, dimostratosi ben presto insufficiente e sostituito (nel 1885) dall'attuale Capanna Quintino Sella, eretta poco più sopra. Dopo la scoperta nel 1890 (1 agosto) della più comoda e facile via per il Ghiacciaio del Dôme, questa per lo Sperone delle Tournette è stata trascurata ma rimane tuttora la via più seguita del versante Sud-Ovest. A volte viene indicata, erroneamente, come «via dei Rochers». Segue lo sperone in gran parte roccioso che dalle rocce della Tournette 4740 m. sulla Cresta delle Bosses si abbassa verso Sud-Ovest fino a immergersi a 3750 m. nel Ghiacciaio del Monte Bianco. Dislivello dal ghiacciaio circa 1100 m. Difficoltà D-, II e passaggi di III grado. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1888 - 13 luglio. Georg Gruber con le guide Andreas Juan e Kaspar Maurer dell’Oberland bernese, salirono per la cresta Sud dell’Aiguille de Bionnassay, con un’affascinante scalata su cresta con terreno misto che si snoda per un chilometro e mezzo dal Col de Miage alternando neve a roccia, aggirando il risalto terminale. Questa via oggi è diventata la normale per raggiungere la vetta. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1888 - 13 agosto. Miss Katharine Richardson con Emile Rey e Jean-Baptiste Bich, scesero per la cresta Est dell’Aiguille de Bionnassay con un percorso aereo, magnifico, su una sottilissima cresta di neve-ghiaccio fino al Dôme du Goûter. Dal Col de Bionnassay la cresta è lunga circa 700 m, con dislivello di 160 m. Difficoltà AD. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1888 - 17 agosto. Albert Barbey e Louis Kurz con Justin Bessard e Joseph Simond raggiunsero la Cima Nord 3761 m. della Punta Isabella dal Col de Triolet per il versante Nord praticando una variante per raggiungere la vetta, superando una breve e rocciosa paretina Nord attaccandola sulla destra, vicino alla Cresta Nord-ovest e continuando dapprima un pò a sinistra e poi direttamente. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1888 - 18 agosto. Miss Katharine Richardson con le sue guide abituali Emile Rey e Jean-Baptiste Bich, con un bel percorso di cresta, vario, su neve e su roccia e vetrato, realizzarono l’ascensione della cresta Sud dell’Aiguille de Bionnassay direttamente, superando i circa 100 metri ghiacciati della cresta cavalcioni. Questa fu una sorprendente spedizione di oltre venti chilometri e 250 metri di ascensione dalla partenza ai piedi del Ghiacciaio del Miage meridionale, completata in sedici ore. Dislivello700 m, con sviluppo di circa1600 m. Difficoltà AD. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1888 - 29 agosto.  La prima salita al Col Maudit dal versante Est venne effettuata da John Stafford Anderson e F.A. Bowlby con Hans Almer e Abraham Imseng verso il Monte Bianco. Finora questa via (Anderson), forse non ripetuta, è sempre stata indicata nel primo canale a sinistra dei tre pilastri, si ritiene invece che si sia svolta nel canale più a sinistra. Dislivello dal ghiacciaio 400 m. Probabilmente D. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1889Katharine Richardson con Emile Rey e G. Proment effettuano la 5° ascensione Aiguille Noire de Peutérey della parete Sudest (Couloir Rey). - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1889 - 19 luglio. E. W. Henderson e J. H. Wichs con Alois Zurbrucken e Théodor Andenmatten, raggiunsero la cima dell’Aiguille du Tacul salendo dal Glacier da Capucin dal versante Est fino a dove questo comincia a restringersi, poco prima della crepaccia terminale sotto il canale scendente dal colle. Si portarono sulle rocce di destra (salendo) dopo aver superato una crepaccia spesso difficile. Salirono circa 30 metri per ripidi camini, verso «una scarpata meno inclinata» di sfasciumi e di massi. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1889 - 25 luglio. V. Attinger e Louis Kurz con Jean-Baptiste Croz e Joseph Simond, realizzano la 1° ascensione del Col de la Lex Blanche, salendo per il versante Ovest e poi, per la cresta Nord dell’elegante scivolo ghiacciato dell’Aiguille de la Lex Blanche 3686 m. aggiudicandosi anche la 1° ascensione di detta cima. Scivolo molto ripido, che offre ancora oggi un’interessante ascensione su neve-ghiaccio, di alto livello. Dislivello 800 m. Difficoltà D. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1889 - 17 agosto. Francesco Gonella, B. Graziadei, G. Luzzatti, E. A. Martelli, E. Scifoni, con Joseph Gadin, Joseph Petigax, Laurent Truchet, Laurent Croux, Laurent Bertholier e Joseph Melica, attraversarono il Col de Bionnassay dal ghiacciaio Sud nella loro ascensione al Monte Bianco. Il ghiacciaio è molto crepacciato. - Dalla testata del Ghiacciaio del Miage a 2800 m. lo stretto Ghiacciaio di Bionnassay italiano si allunga verso Nord. Lo si sale interamente fino al Col de Miage. PD/AD, complicato. Itinerario molto lungo su ghiacciai, che dopo aver percorso tutto quello del Miage supera interamente anche quello di Bionnassay, molto crepacciato. Senza interesse pratico ma grandioso per l'ambiente glaciale che lo attornia. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1889 - 21 agosto. M. Baudry e P. Puiseux, realizzano la 1° ascensione nota del Mont Tondu 3196 m. per la cresta Nord-Ovest, e trovarono ometti di pietre sulle due sommità. Salirono con un itinerario lungo ma vario, di percorso gradevole sulla cresta finale. F. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1889 - 14 settembre. William Muir con Emile Rey e David Proment, salirono dal Ghiacciaio di Plampincieux per il Crestone Sud-sudest, raggiungendo la vetta del Dôme de Rochefort. Itinerario lungo e di grande interesse alpinistico, che con classico tracciato supera l'alto Sperone Sud orientale della montagna, con una arrampicata di 900 metri su roccia poco solida. È stato percorso poche volte ma merita di essere più spesso ripetuto. Nel complesso è difficile (3°grado). - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1890 - luglio. Ellis Carr, George Morse e J. H. Wichs, tracciarono una variante per l’intera Cresta Nord della Pointe des Périades. Questa variante è più lunga e più difficile della via originale. - Segue dapprima la riva sinistra orografica del colatoio della Brèche du Tacul, poi si innalza sulle rocce del versante Ovest in direzione della cima fino ai piedi di grandi placche rosse. Deviare allora a sinistra e raggiungere la Cresta Nord nel punto dove si raddrizza con un salto di placche rossastre. Continuare per la cresta, pressoché direttamente. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1890 - 23 luglio. M. Pasteur, Henri Pasteur, Claude Wilson con Auguste Cupelin con una breve e bella ascensione per il Versante Sud e la Cresta Sud de La Nonne, oggi (via normale) molto divertente e assai frequentata, su roccia buona (è anche la via di discesa). - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1890 - 1 agosto. Giovanni Bonin, Luigi Grasselli e Achille Ratti futuro Papa Pio XI, con Joseph Gradin e Alexis Proment, dopo aver raggiunto la vetta del Monte Bianco scesero per il Ghiacciaio del Dôme e le Creste di Bionnassay e delle Cresta delle Bosses (via normale da Courmayeur). Questa via segue dapprima il ramo occidentale del Ghiacciaio del Dôme, quindi si svolge sulle aeree creste nevose di Bionnassay e delle Bosses. Il ghiacciaio è in genere molto crepacciato, specialmente a estate inoltrata, e sebbene si trovi quasi sempre la traccia pistata nella neve, il suo percorso non è mai banale e richiede attenzione; in particolare nella discesa, quando la neve è più cedevole. Possibilità di cornici sulla Cresta di Bionnassay. Dal Dôme du Goûter il percorso coincide con la frequentatissima via normale francese, sulla quale a 4362 m. si trova quale ricovero d'emergenza il Refuge Vallot costruito nel 1892. Via molto bella, varia, che grazie alla sua modesta difficoltà tecnica permette di apprezzare l'ambiente grandioso dei ghiacciai e le eccezionali vedute panoramiche dalle alte creste. Dislivello 1800 m, con sviluppo di c. 5800 m. Difficoltà PD/PD+. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1890 - 8 agosto. Francesco Gonella con Joseph Croux e César Ollier; Louis Kurz e Henry Riekel con Joseph Petigax e Joseph Simond salirono dal Ghiacciaio di Triolet per la Cresta Sud-Sudovest raggiungendo la vetta dell’Aiguille de Talèfre con un percorso abbastanza facile ma su rocce molto rotte e instabili. Specialmente nella metà inferiore e fino al raggiungimento della cresta, è molto esposto alla caduta di sassi. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1891 - Viene inaugurato il Rifugio Francesco Gonella che si trova a 3072 m. sul ripido fianco Sud-Ovest del crestone delle Aiguilles Grises, con vedute sui ghiacciai del versante occidentale del Monte Bianco. Venne costruito in legno e ingrandito nel 1925, è ora adibito a locale invernale sempre aperto, con 25 posti. - Massiccio del Monte Bianco.

 

1891 - 13 luglio. Ludwig Darmastadter con Johann Niederwieser detto Stabeler, praticarono una variante sulle Grandes Jorasses che è più difficile della Via normale e non ne evita anzi ne aggrava i pericoli obiettivi, perché risale il tratto inferiore del Couloir Whymper e poi passa ugualmente sotto i seracchi della Punta Whymper. - Lasciarono a Ovest il Reposoir e continuarono per il Ghiacciaio delle Grandes Jorasses; risalirono il primo tratto del Couloir Whymper e poi si portarono sui Rochers Whymper un centinaio di metri sotto il normale approdo. Continuarono per i Rochers Whymper, che in questo tratto inferiore sono più inclinati e difficili di quanto non siano in alto, e spesso vetrati, fino a riprendere la Via Normale delle Grandes Jorasses. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1891 - 1 agosto. Evan Mackenzie e M. Gattorno, raggiunsero il Col de Trélatête da Sud-Est, lungo la sponda sinistra del ghiacciaio con un percorso su ghiacciaio ricco di zone crepacciate e dal superamento a volte problematico. Può servire per le vie a Sud delle Aiguilles de Trélatete ma è senza interesse per raggiungere il colle. Dislivello 1300 m. Difficoltà PD/AD. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1891 - 3 agosto. Julius Kugy e Otto Zsigmondy con Joseph Petigax, César Ollier e L. Bonetti, praticarono una variante per raggiungere la vetta del Monte Bianco. Dal Rifugio Gonella seguirono la via normale e dall'alto bacino del ghiacciaio piegarono decisamente a destra passando sopra l'isolotto inferiore del contrafforte meridionale del Dôme, a circa 3700 m, giungendo ai piedi del pendio terminale. È preferibile alla via originale. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1891 - 29 agosto. La prima traversata nota per il Col de Pierre Joseph è di F. Baker Gabb e (Signora) Baker Gabb con Clemens Zurbriggen padre e figlio. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1892 – Viene costruito a 4362 metri di quota il Refuge Vallot da Joseph Vallot sulle rocce (Rochers Foudroyés) emergenti alla base della nevosa Cresta delle Bosses (Nord-Ovest) del Monte Bianco. E’ stato rifatto in duralluminio nel 1938 e sistemato nel 1968 con 12 posti. E’ sempre aperto, senza custode, ma spesso l’interno è in cattivo stato e il soggiornarvi non è gradevole. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1892 - L’astronomo francese Jules-César Janssen fa costruire un osservatorio sulla vetta del Monte Bianco: verrà inghiottito dal ghiacciaio nel 1909. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1892 - 1 luglio. A. Pelloux con Louis Mussillon furono i primi salitori del Mont Grapillon dal Ghiaccialo di Pré de Bar per il versante Sud, poi proseguirono per la Cresta Sud-est di rocce rotte, spostandosi a volte sulla destra (versante svizzero). Scavalcarono le varie sommità e scesero da ultimo alla larga sella nevosa 3608 m. dove passa l'itinerario che conduce alla vetta del Mont Dolent. Scendendo poi alla Sella 3608 m. per la Cresta Nord-Nordovest. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1892 - 29 luglio. J. H. Gibson, George Morse, J. H. Wichs salirono dalla Petite Aiguille de Talèfre per la Cresta Ovest raggiungendo la vetta dell’Aiguille de Talèfre con un bell’itinerario di media difficoltà, parte terminale della (via normale francese). Molto interessante per il panorama. Scendendo poi dal Glacier de Pierre Joseph per il versante Sud-ovest (via normale francese). Questo ghiacciaio è ora molto ridotto e la sua fronte è ora arretrata di almeno 300 metri, scoprendo lisce placche coperte di detriti. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1892 - 29 luglio. J. H. Gibson, George Morse e J. H. Wichs salirono dal Glacier de Talèfre per lo sperone Nord-ovest della Pointe Supérieure de Pierre Joseph e la Cresta Ovest della Petite Aiguille de Talèfre per la Cresta Ovest. Questo itinerario costituisce la prima parte della via normale di salita all’Aiguille de Talèfre. Il suo percorso fino alla Petite Aiguille de Talèfre è bello e vario e non presenta particolari difficoltà. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1892 - 7 agosto. La prima traversata della Brèche Nonne-Evêque venne effettuata da M. Pasteur, Ellis Carr, Henri Pasteur, Claude Wilson, che si trova nel Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1892 - 7 agosto. I primi ad aprire la (via normale) per la parete Sud de L'Evêque furono M. Pasteur, Ellis Carr, Henri Pasteur, Claude Wilson, oggi bella via di allenamento, sicura, molto frequentata; è anche via di discesa e si trova nel Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1892 - 16 agosto. La cordata composta da Paul Güssfeldt con Emile Rey, Laurent Croux e Michel Savoye, realizzano la 3ª ascensione per lo Sperone della Brenva salendo alla vetta del Monte Bianco. Per fare questo praticando una deviazione che in seguito sarà chiamata Variante Güssfeldt. - Via interamente su neve-ghiaccio, che giunge sullo sperone per la sua parete concava Nord già all'inizio del dosso superiore. È più ripida e più bella della Via Moore ma è molto esposta alla caduta di ghiaccio, sia dai seracchi del Col de la Brenva sia dal pendio sotto la crestina di ghiaccio. Poco ripetuta. - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1892 – 31 agosto. La prima ascensione del Colle dell’Innominata da Sudovest venne effettuata da V. Attinger e C. Hermite con Joseph Petigax e Maurice Bruchez. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1893 - 26 luglio. John Percy Farrar con Chistian Klucker e Daniele Maquignaz, realizzano la 4ª ascensione salendo per lo Sperone della Brenva alla vetta del Monte Bianco. Praticando una deviazione che in seguito sarà chiamata Variante Farrar. - Itinerario più facile e semplice e perciò più sbrigativo dell'originale, meglio percorribile al buio perché si svolge su neve. Nella parte iniziale è al riparo da cadute di sassi provocate da altre cordate sulla via originale.

Dal Col Moore si attraversa nel versante Sud ai piedi delle rocce per circa 100 m. scavalcando anche una costola, fino a un canale nevoso che scende dallo sperone e ha origine tra la punta 3873 m. e la crestina di neve-ghiaccio. Lo si sale per metà, quindi si prosegue sui pendii nevosi a sinistra (salendo) che portano sulla crestina suddetta. Dalla metà del canale si può anche proseguire a destra su terreno misto, per prendere la cresta ancora rocciosa dello sperone. - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1893 - 4 agosto. La prima traversata nota per il Col de l’Eboulement 3438 m. è quella di Edward Broome con Joseph Marie Biner e Auguste Cupelin dal Glacier de Leschaux per il versante Sud-ovest. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1893 - 14/17 agosto. Il berlinese Paul Güssfeldt con Emile Rey, Chistian Klucker e César Ollier tentarono la vetta del Aiguille Blanche de Peutérey salendo un canalone molto pericoloso sul Versante della Breva, attraversarono la cima principale, scesero per la via Henry Seymour King fino al colle e poi continuarono salendo la Cresta di Peutérey, bivaccando a 4400 metri. Sul Versante della Breva la comitiva di Paul Güssfeldt fu certamente fortunata perché una grossa scarica di sassi si abbatté nel canalone poco dopo che lo avevano lasciato. Paul Güssfeldt aveva 53 anni quando fece questa ascensione che richiese quattro giorni. La scalata comportò due bivacchi e una notte la passarono nel rifugio allora esistente sui Rochers Rouges, dopo di che scesero al Grand Plateau, attraversarono il Dôme du Goûter e tornarono a Courmayeur per il Ghiacciaio del Dôme. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1893 - 16 agosto. T. L. Kesteven e A. M. Marshall con Emile Gentinetta, Josef Gentinetta e Rudolf Kaufmann, salirono in vetta al Monte Bianco per il contrafforte centrale che in seguito sarà ripetuta parecchie volte. Si svolge lungo il più marcato ed elegante dei tre contrafforti rocciosi. All'altezza della sua sommità, 4436 m, si trova la barriera di seracchi del ghiacciaio superiore, ma che proprio in corrispondenza della cresta dello sperone ha di solito uno spessore minimo ed è superabile senza problemi. Via su misto molto bella; con lo Sperone delle Tournette è la più sicura su questo versante. Dislivello dal ghiacciaio 1100 m, dei quali circa 700 per lo sperone roccioso. Difficoltà D. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1893 - 26/28 agosto. John Percy Farrar con Daniele Maquignaz e Battista Maquignaz, realizzano la 2ª ascensione del Monte Bianco salendo per il versante Est dell’Aiguille Blanche de Peutérey per la Cresta de Peutérey. - Già definita «la più grande impresa alpina del secolo XIX»... questa grandiosa ascensione è stata ripetuta più volte fino alla fine degli anni 1920, quando venne scoperto un accesso all'Aiguille Blanche meno pericoloso e più pratico In seguito alla costruzione lungo quest'ultima via, nel 1933, del Bivacco Craveri alla Brèche Nord des Dames Anglaises, l'itinerario originale di Paul Güssfeldt è stato completamente abbandonato. - Rimane tuttavia il più facile per raggiungere l'Aiguille Blanche, ma su roccia rotta e molto pericoloso per caduta di sassi nella parte inferiore della parete Est. Alcuni posti da bivacco sui 3000-3200 e 3700 m situati nella parete Est dell'Aiguille Blanche e utilizzati dalle prime cordate (Paul Güssfeldt, John Percy Farrar, Hans Pfann) divennero in seguito storici punti di riferimento per tutte le ascensioni successive. Dislivello di 3500 m. Difficoltà D. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1894 - 23 luglio. Giovanni Bobba con Casimiro Therisod, Pietro Re Fiorentin e un portatore salirono al Col du Brouillard dal versante Ovest, per un grande canale impervio ma dal fondo molto stretto e con dislivello di 1000 m. che collega il ghiacciaio del Miage al colle. Monotono e faticoso in salita, può essere semmai utilizzato per la discesa; è innevato fino all'inizio dell'estate; caduta di sassi. PD. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1894 - 4/5 agosto. G. Hastings, Albert Frederick Mummery e John Norman Collie, realizzano la 5ª ascensione salendo per la Costola Mummery dello Sperone della Brenva e la 27ª ripetizione alla vetta del Monte Bianco. - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1894 - 6 agosto. Ellis Carr, con le Signore Morris e Wilson, J. H. Wichs e Claude Wilson, salirono la Punta Sud-Est 2689 m. delle Pyramides Calcaires per la lunga cresta Nord-Est con circa 1200 m. di sviluppo che inizia sopra il Rifugio Elisabetta. PD+. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1894 - 11 agosto. V. Attinger e P. Bovet con François Biselx e Maurice Joris salirono per il versante Ovest e la Cresta Nord-ovest raggiungendo la Quota 3332 m. ben individuata e quotata sulla tavoletta IGM, si eleva a circa metà della cresta dei Monts Rouges de Triolet. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1894 - 19 agosto. A. Hutter e un compagno, con A. Magnin e N. Allantaz, salirono per la cresta Est del Mont Tondu 3196 m. - Partendo dal Col du Mont Tondu 2895 m. presero il ghiacciaio a Nord e lo risalirono su lievi pendii costeggiando gli affioramenti rocciosi della cresta. Raggiunta la cima Nord, arrivarono in vetta. Via frequentata, con partenza dal Refuge Blanc. F. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1894 - 20 agosto. L. Courvoisier-Haas e H. Rieckel con Justin Bessard e Gaspard Coquoz per il canalone del versante Sud-ovest e la Cresta Sud-est raggiunsero la Quota 3272 m. dei Monts Rouges de Triolet. È il cosiddetto «Sommet Central» della Guida Vallot. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1894 - 3 settembre. Evan Mackenzie con Julien Proment e Laurent Bertholier e Laurent Croux, realizzarono la 2° traversata del Col des Grandes Jorasses, dal Montenvers a Courmayeur, cioè in senso inverso della traversata di Thomas Middlemore e compagni. Dal Ghiacciaio di Plampincieux per il versante Sud, costola sinistra orografica del gran canalone. Bivaccano la sera precedente sulle rocce del Capucin, presso il Ghiacciaio di Mont Mallet: ripartiti alle 5 in ore 3,30 sono alla grande bergschrunde sotto il colle, e su questo alle 11,15. Lenta, terribile è la loro discesa sul versante italiano per la tormenta e il gelo, e bivaccano una seconda volta presso il Rocher du Reposoir. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1895 - 10 agosto. Giovanni Bobba e Luigi Vaccarone con Casimiro Therisod e Pietro Re Fiorentin, compiono la 1° ascensione dell’Aiguille des Toules 3538 m. Partirono dal Rifugio Torino 3375 m. e raggiunsero il Colle Est des Toules 3411 m. e per una ripida scarpata di rocce rotte alta circa 100m. salirono alla cima. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1895 - 21 agosto. George Morse con Emile Rey discesero per la Cresta Nordovest il Mont Maudit. Dal Col du Mont Maudit 4345 m, dove passa la frequentata via dal Col du Midi al Monte Bianco si segue tutta la cresta, all'inizio scavalcando o aggirando diversi gendarmi rocciosi, poi su neve alle roccette della cima. Breve cresta in gran parte nevosa, non ripida, panoramica. PD + . - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco. Fu l’ultima ascensione portata a termine da Emile Rey. La grande guida morì pochi giorni dopo sul Dente del Gigante e George Morse tristemente riportò che «tre giorni più tardi uno scivolone fatale su facili rocce pose fine prematuramente alla sua carriera … una delle guide moderne più brillanti e più perspicaci nelle nuove spedizioni, uno dei migliori compagni di scalata, ha trovato la morte ormai in vista di casa sua …».

 

1895 - 24 agosto. Emile Rey periva in un banale incidente sulla via del ritorno dal Dente del Gigante procedendo, slegati, con il cliente Carson Roberts, a seguito di una caduta in un breve camino che nel racconto che ne fece il Roberts: “E’ l’unico punto di qualche difficoltà durante tutta la salita alla base del Dente del Gigante, ma non è così difficile da preoccupare un qualsiasi scalatore, tanto meno Emile Rey”.

Inspiegabili le cause della caduta, si volle quindi pensare ad un malore. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

A quel tempo molti notarono la suggestiva coincidenza con la contemporanea scomparsa di Albert Frederich Mummery al Nanga Parbat con i suoi due Gurhkas: il più grande alpinista e la più grande guida del secolo, accomunati da un tragico destino forse nello stesso giorno.

 

1895 – 28 agosto. Evan Mackenzie con Laurent Croux e César Ollier salgono per la Cresta Sudest la Punta Innominata al Monte Bianco. Lunga cresta di rocce facili e tratti di neve, aerea e panoramica. PD+/AD-. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1895 - Fine di agosto. Valère Alfred Fynn e Pierre Goudet salirono sulla Grande Rocheuse (nel Gruppo del Monte Bianco), sugli scoscesi pendii settentrionali che scendono sul Ghiacciaio di Argentière del Pilastro Nordest, alto 1200 metri, aprirono, il primo nuovo itinerario, senza guide, sulle pareti del versante di Argentière, sul canalone ghiacciato a sinistra del pilastro.

I due alpinisti lasciarono il Rifugio Cabane de Saleina (2691 m.) a mezzanotte con l’obiettivo di scalare l’Aiguille du Chardonnet, ma al Col du Chardonnet cambiarono i loro piani e si diressero verso la Grande Rocheuse. Alle 3 iniziarono la scalata e raggiunsero la cima tredici ore più tardi. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1895 - 19 settembre. C. Bosviel con Alphonse Estivin, salirono per la cresta Nord-Ovest della cima centrale delle Dômes de Miage. È la prima via aperta sull'ampio versante Nord-Ovest. Segue la parte alta del lungo Crestone Nord-Ovest, spesso senza neve. Accesso lungo, che richiede un bivacco. AD. - Gruppo Miage - Massiccio del Monte Bianco.

 

1896 - 14 agosto. Georg Yeld con François Pession e Sylvain Pession furono i primi a salire la Cima Nord 3641 m. delle Pointe des Papillons dal Ghiacciaio di Triolet per il versante Est. Breve itinerario senza speciali difficoltà, ma anche di scarso interesse, un pò soggetto alle cadute di sassi. A testimonianza del loro passaggio depositarono una moneta da 6 pence nella spaccatura di una roccia vicino alla cima, che chiamarono Pointe du Piolet. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1896 - 19 agosto. Georg Yeld con François Pession e Sylvain Pession salirono per il versante meridionale e il tratto finale della Cresta Sud-est. Questo itinerario coincide praticamente, fino all'alta conca nevosa compresa fra l’Aiguille de Tronchey e la sottostante Aiguille de l'Evêque, con l'attuale via normale di accesso al Bivacco Jachia. Poiché nel tratto iniziale, dal fondovalle al 2000 m, è più comodo con partenza dal Casolari di Tronchey, lo descriviamo unicamente con detta partenza (fermo restando che lo si può raggiungere prima delle rocce anche dai Casolari di Pra Sec, o direttamente dal Lavachey). - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1896 - 7 settembre. Agostino Ferrari con Joseph Petigax e Fabien Croux, fecero una breve salita su neve e misto, da Ovest del Grand Flambeau, ma di solito si preferisce la cresta Nord. PD+. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1896 - 7 settembre. Agostino Ferrari con Joseph Petigax e Fabien Croux, salirono dal Colle del Gigante per il versante Sud-Ovest raggiungendo le Aiguilles Marbrées. Piccola salita di ambientamento; interessante se il canale ha il fondo nevoso, condizione che spesso non si riscontra a fine stagione. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1897 - agosto. A. Brault con F. Comte e Parent, raggiungono le Dômes de Miage e salgono da Ovest alla cima 3670 m. (la meridionale). Via diretta ma dall'accesso lungo. E utile bivaccare in salita, all'altezza della Pointe de Covagnet. Dislivello2400m. Difficoltà AD. - Gruppo Miage - Massiccio del Monte Bianco.

 

1897 - 4 agosto. Giovanni Bobba con Casimiro Therisod e Maurice Bognier, realizzano la 1ª ascensione del Petit Mont Blanc 3424 m. salendo per il dosso nevoso Sud-Est (via normale). Ascensione su neve-ghiaccio facile e sicura, effettuabile nella giornata dal fondovalle. Dislivello dal Bivacco Rainetto 380 m. Difficoltà F. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1897 - 7 agosto. W. Lohmüller, Oskar Fèlix Schuster, A. Swaine, salirono per il versante Sud-Ovest delle Bosses. L'itinerario si svolge quasi interamente su ghiacciaio, con pendii ripidi (valangosi) sotto la Grande Bosse. Poco interessante. Dislivello1800 m. AD+. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1897 - 7 agosto. A. F. de Fontblanque e Signora con Mattia Zurbriggen, Q. Schwartzen e un portatore, praticano una variante, raramente seguita. Si svolge su rocce rotte. Dal bacino superiore del Ghiacciaio del Dôme si va a destra sopra l'isolotto inferiore, 3700 m, dove si alza il robusto contrafforte roccioso meridionale del Dôme. Spostarsi sul fianco Est, dove per un camino di 30 m. e rocce piuttosto difficili si raggiunge e si segue la cresta, scavalcando un primo gendarme. Il secondo si aggira a sinistra con difficoltà, il terzo si supera. Da un profondo intaglio si passa sul verso Est e si sale obliquamente per raggiungere di nuovo la cresta vicino a una grande torre. La cresta porta alla spalla 4154 m. sulla Cresta di Bionnassay, dove passa la via normale per il Monte Bianco che loro seguirono fino al Rifugio Vallot. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1897 - 17 agosto. Oskar Fèlix Schuster e A. Swaine, aprirono la via normale delle Les Courtes per la Cresta Ovest-Nordovest. Bell’itinerario molto frequentato. Salita su neve. Da utilizzarsi in discesa solo con buone condizioni della stessa. Generalmente si prosegue per la traversata delle Courtes. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1897 - 26 agosto. Giulio Brocherel, compie la 1° ascensione dell’Aiguille d’Estellette, dal Col d’Estellette 2922 m. superò la ripida cresta che dapprima è di roccia rotta, a blocchi, poi con qualche saltino aggirabile a destra raggiunse la cima. PD. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1897 - 31 agosto. Adolfo Hess e Flavio Santi con Julien Proment, realizzano la 1° ascensione dell’Aiguille d’Entrèves da Nord, (via normale). Ascensione varia, piacevole e sicura, su ghiacciaio e rocce facili. Difficoltà PD. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1897 - 8 settembre. Adolfo Hess e Flavio Santi con Julien Proment, realizzano la 1ª ascensione delle due guglie delle Aiguilles de Combal 2839 m. - L’Aiguille Nord-Ovest: Dal Colle di Combal 2830 m. la si raggiunge per facili rocce (20 min.). F. - L’Aiguille Sud-Est, da Ovest. - Per rocce ripide e abbastanza solide, passando per una strettoia formata da una falda di roccia staccata dalla parete (30 min.). PD. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1897 - 25 settembre. La 1° ascensione al gran dosso delle Rocce della Brenva venne effettuata da Adolfo Hess con César Ollier, che salirono per balze rocciose ed erba il lungo dosso meridionale, che sale fino a una sommità a circa 2800 m. Qui piegarono a sinistra (versante della Brenva) e salirono un ripido canale roccioso raggiungendo la serie di piccole guglie sommitali. I suoi fianchi meridionali sono popolati da camosci. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1898 - Viene costruito il primo Rifugio Torino (oggi Rifugio Torino vecchio) si trova a 3322 m, sullo sperone a Sud-Est della Punta Helbronner, circa all’altezza del vicino Colle del Gigante. Panorama aperto verso le Alpi Pennine e sui monti della Val d’Aosta e più ravvicinato sulla Cresta di Peutérey del Monte Bianco. Allo stesso livello e unito alla stazione della funivia. Eretto dalla Sezione di Torino del CAI e in seguito ingrandito più volte, ha 50 posti letto. E’ sempre aperto, anche d’inverno, ma custodito con servizio d’alberghetto solo durante l’estate.

I Rifugi sono due, del CAI, in comproprietà fra le Sezioni di Aosta e di Torino.

Il Rifugio Torino nuovo si trova a 3375 m, ed è stato inaugurato nel 1952, dispone di 215 posti letto. Aperto e custodito dal 15 maggio al 30 settembre con servizio d’alberghetto (il sottostante Rifugio Torino vecchio funge da locale invernale).

I due Rifugi sono collegati fra loro, oltre che da un sentiero esterno, da un ripido tunnel con montacarichi e scalinata (222gradini). Costituiscono buon punto di partenza per tutte le ascensioni sulle numerose cime che attorniano il Glacier du Géant: dall’Aiguille d’Entrèves alla Tour Ronde, dal Mont Maudit al Mont Blanc du Tacul e a tutti i suoi satelliti (Clocher, Grand Capucin, Pic Adolphe, Pyramide du Tacul, ecc.), oltre agli accessi ai due Bivacchi della Fourche (Alberico e Borgna e Rifugio Bivacco Ghiglione). - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1898 - Emile Fontaine, guidato da Alphonse Simond e Joseph Simond, sale la Dent du Requin. Versante Francese del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1898 - 22 luglio. I primi salitori della Cima Sud (3483 m.) delle Aiguilles Marbrées furono Adolfo Hess e Oscar Leitz con Laurent Croux, facilmente raggiungibile dal Rifugio Torino; dalla sua vetta si ha un ottimo panorama sul selvaggio e solitario Ghiacciaio di Rochefort. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1898 - 31 luglio. J. S. Masterman con i fratelli Albert Supersaxo e Benedict Supersaxo raggiungono il Mont Maudit per la Cresta Nordest che sale dal Col Maudit che è la più difficile, e fu scalata durante un’ascensione del Monte Bianco dal Col du Midi.- Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1898 - 1 agosto. A. Holmes ed Emilio Mazzucchi con César Ollier e Joseph Brocherel, da Sud-Est per il bacino superiore del Ghiacciaio della Lex Bianche raggiunsero il Col de Trélatête. L'itinerario si svolge in gran parte su ghiacciaio. Difficoltà F. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1898 - 3 agosto. Arnold Correvon e René Correvon furono i primi salitori della Punta Allobrogia per il versante Ovest. Risalirono verso Nord i pendii sassosi e nevosi fino alla nevosa cresta orizzontale che collega il Petit Grapillon alla Punta Allobrogia. Da qui la vetta ha un aspetto ardito la raggiunsero superando una breve crestina affilata di rocce poco solide e difficili - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1898 - 13 agosto. Agostino Ferrari con Laurent Bertholier e Felix Ollier, realizzano la 1ª ascensione dell’Aiguille de l’Aigle, salendo da Sud. - Dalla selletta si sale la Cresta Sud di rocce rotte fin sulla cima, che strapiomba verso il Miage. Il nome è stato attribuito dai primi salitori. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1898 - 16 agosto. John Percy Farrar e Johann Kederbacher con Daniele Maquignaz, salgono dal Col de Miage per l’Aiguille de Bionnassay e il Col de Bionnassay fino in cima al Monte Bianco. Percorso magnifico su creste in gran parte nevose, sempre aeree e affilate, tra le più eleganti del Monte Bianco. Non ripido tranne la salita in parte rocciosa all'Aiguille de Bionnassay, ma impegnativo sulla traversata della sottile cresta del colle, specialmente se di ghiaccio. Dislivello 1600 m, sulla distanza di quasi 6 km. Difficoltà D-. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1898 - 17 agosto. Giovanni Bobba con Casimiro Therisod e G. Pession, realizzano la 2° ascensione dal versante Sudovest della Punta Baretti con un itinerario monotono, in canali, su pietrame e neve, è preferibile semmai in discesa. Caduta di sassi. Dislivello dal ghiacciaio del Miage 1600 m. PD. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1898 - 19 agosto Jean Bonin e G. B. Origoni con Maurice Barmaz, furono i primi salitori del Mont de Rochefort salendo per il versante Sud-Sudest. Nell'ultimo tratto che precedente la cima la cresta di rocce è abbastanza difficile e malsicura. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1898 – 22 agosto. Il Duca degli Abruzzi - (Luigi Amedeo di Savoia) compie la prima ascensione delle Punta Margherita e Punta Elena con Joseph Petigax, Laurent Croux, César Ollier e Félix Ollier (le cime portano il nome della duchessa degli Abruzzi e di quella d’Aosta). Questa ascensione venne fatta da Sud.

Partirono da Courmayeur all’una di notte. Giunsero alla sommità del Rocher du Reposoir lasciando a destra l’usuale via di salita alle Grandes Jorasses e, volgendo a sinistra, attaccano per rocce pessime la spalla di monte fra il ghiacciaio che scende a Sud-ovest della Punta Whymper e il canalone roccioso che termina alla Punta (4066 m.). Alle 10,15 sono sulla cresta di frontiera e alle 13 sulla vetta agognata, da cui il Principe impose il nome di Punta Margherita, in omaggio a Sua Maestà la Regina. Nel ritorno toccano una cima sulla cresta, e questa riceve il battesimo di Punta Helène, in onore di Sua Altezza Regina, la Duchessa Elena d’Aosta. In ore 1,15 la comitiva è al termine della cresta di confine….alle 17,45 è di ritorno alla Capanna delle Jorasses e alle 21,30 a Courmayeur. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1898 - 25 agosto. Adolfo Hess con Laurent Grivel e César Ollier, realizzano la 1° ascensione dell’Aiguille de la Brenva salendo per parete Sud e cresta Sud-Est, che diventerà poi la via normale. Ascensione varia e piacevole, in ambiente solitario. Roccia buona, con erba. Dislivello della parete 450 m, avvicinamento lungo. Difficoltà PD+ . - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1898 - 30 agosto. Jean Bonin e G. B. Origoni con Maurice Barmaz raggiunsero l’Aiguille de l’Evêque salendo per lo sperone meridionale e la conca Evêque-Tronchey. L'itinerario coincide praticamente con quello normale del Bivacco Jachia, volendo si può salire direttamente alla vetta, anziché raggiungere il bivacco e di qui continuare per lo spallone. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1898 - 2 settembre. Agostino Ferrari con Laurent Bertholier e Felix Ollier, salirono da Sud-Est della Tour Ronde. Essi partirono da Courmayeur, salirono l’Aiguille du Midi e la Tour Ronde e discesero la sera stessa a Courmayeur! - Salirono ... «alquanto a destra della via solita»... su terreno misto, raggiungendo la nevosa cresta Sud-Est a pochi minuti dalla cima. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1898 - 3 settembre. Joseph Brocherel e J. B. Guyot con Adolphe Rey dal Ghiacciaio di Triolet per la Cresta Sud-est (o dei Monts Rouges de Triolet) raggiunsero la cima dell’Aiguille de Triolet praticando nella parte bassa del percorso una variante. Dalla Brèche des Monts Rouges de Triolet seguirono per poco più di 100 metri il filo della cresta, poi procedettero sul versante di Pré de Bar (Est) e traversarono in leggera salita le rocce rotte e la parte alta del successivo grande pendio di neve, fino a prendere il canale che riporta sulla cresta a monte del grande risalto. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1898 - 9 settembre. Adolfo Hess e Flavio Santi con César Ollier, realizzarono la Prima ascensione della Tour de Jetoula in contemporanea alla Dent de Jetoula. Salirono da La Palud per il versante Sud-est. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1898 - 25 settembre. Adolfo Hess con Laurent Croux e Félix Ollier, furono i primi a salire l’Aiguillette du Tacul Nord-Ovest 3913 m. Viene salita raramente - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1899 - luglio. M. Schintz dell'Alpine Club di Londra con Joseph Croux effettuarono la 3° traversata del Col des Grandes Jorasses, da Courmayeur a Montenvers partendo dal Ghiacciaio di Plampincieux per il versante Sud, costola sinistra orografica del gran canalone. Questa comitiva ebbero ad impiegare in condizioni normali della montagna, molto minor tempo della comitiva di Thomas Middlemore per raggiungere questo colle dalla Capanna delle Jorasses oggi Rifugio Gabriele Boccalatte e Mario Piolti. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1899 - 4 agosto. Il valente Emilio Mazzucchi con Joseph Croux e il portatore Ugo Croux ripeterono la traversata del Col des Grandes Jorasses, da Courmayeur a Montenvers partendo dal Ghiacciaio di Plampincieux per il versante Sud, costola sinistra orografica del gran canalone. Da informazioni del signor Emilio Mazzucchi egli impiegò da ore 5 a 5,30. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1899 - 12 agosto. Adolfo Hess e Oscar Leitz con Laurent Croux e Alexis Brocherel, nel primo tentativo spinto alle Dames Anglaises raggiunsero la Brèche Sud de Dames Anglaises. Dal ghiacciaio della Brenva la via segue lo sperone Nordest del basamento delle Dames Anglaises. sul quale venne approntato a 3170 m. un luogo da bivacco: il bivacco superiore. Su questo si attraversa a sinistra fino a raggiungere la selletta. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1899 - 20 agosto. M. Schintz con Joseph Croux e Alois Pollinger figlio, salirono dal Ghiacciaio di Plampincieux per la Cresta Sud-Sudest dell’Aiguille de Rochefort con un itinerario poco difficile ma esposto alla caduta di sassi nel superamento del canale nevoso. Seguirono facilmente la cresta che sale verso l'Aiguille de Rochefort, scavalcarono una spalla ben distinta (conosciuta anche come Punta Nord di Rochefort 3757 m, dove trovarono un bastone lasciato da Emile Rey in una sua esplorazione della cresta stessa) e arrivarono ai piedi dell'alto e ripido salto terminale. Aggirandolo sulla destra, costeggiarono la sua base, e raggiunsero la cresta nevosa spartiacque a Nord-est della cima. Presero la Cresta Nord che rapidamente li portò al punto culminante. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1899 - 26 agosto. Giovanni Battista Gugliermina con Giuseppe Gugliermina e Natale Schiavi con Michele Motta effettuano la prima ascensione e traversata da Est a Ovest dell’aereo colle fra il Picco Luigi Amedeo e il Mont Brouillard che chiameranno Col Emile Rey (4027 m.) a ricordo della grande guida di Courmayeur, Emile (Emilio) Rey, caduta nel 1895 a soli 49 anni alla Gengiva del Dente del Gigante. Per 20 anni svolse un’attività alpinistica eccezionale, di alto livello tecnico e di esplorazione; fra le sue prime ascensioni assolute o vie nuove si annoverano: Aiguille Noire de Peutérey, Aiguille de Talèfre, Calotte de Rochefort, Aiguille Blanche de Peutérey, Charmoz (traversata), Dru (traversata), Monte Bianco (invernale), Aiguille de Bionnassay (Sud e Est), Castore (Nord), Grandes Jorasses (invernale), Ago di Sciora, Pizzo Badile (Est), Cima di Rosso (Nord), Dent d'Hérens (Ovest), Monte Bianco (Cresta de Peutérey). – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1899 - 5 settembre. Adolfo Hess e Flavio Santi con Alexis Brocherel, furono i primi a raggiungere la cima dell’Aiguille Rouge de Rochefort. Sulla vetta costruirono un “ometto” che venne trovato, il 14 luglio 1910, da W. A. Wills, E. H. F. Bradby e Claude Wilson: i quali ritennero di aver compiuto la prima salita dal versante Ovest e come tale la presentarono. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1900 - Gli austriaci Thomas Maischberger con Hans Pfann e Franz Zimmer compiono la prima salita dell’Aiguille de Talèfre. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1900 - 18 luglio. A. Archinard, E. Dunand, Ch. Fontannaz, F. Geny, S. Miney e Ch. Montandon, con un bel percorso per la cresta Sud-Ovest dell’Aiguille des Glaciers 3817 m. (via normale francese) sicura e panoramica, raggiunsero la cima. Dislivello 1300 m. Difficoltà PD. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1900 - 18 luglio. Ettore Allegra con Laurent Croux, Pierre Dayné e Alexis Brocherel, tracciarono una variante che divenne poi la via normale dell’Aiguille de Rochefort. (“Traversata delle Creste di Rochefort”). Percorsa a meno di un anno di distanza dalla prima ascensione, ne segue quasi interamente il tracciato, da cui differisce solo alla fine del canale nevoso: dove invece di piegare a sinistra e uscire alla forcella a Nord del Mont de Rochefort, segue il canale fino in alto, poi prende le rocce a destra e giunge alla spalla del segnale Emile Rey dal suo versante Sud-est. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1900 - 20 luglio. I viennesi Thomas Maischberger, Hainrich Pfannl, e Franz Zimmer scalarono il Dente del Gigante per lo Spigolo Nord e la parete Nord-Ovest senza battere un solo chiodo, realizzando anche la 1ª traversata del Dente del Gigante. La via d'attacco ora usata è quella percorsa da J. E. Charlet-Straton al ritorno dal suo tentativo (protrattosi fino alla spalla superiore della Cresta Nord) del 20 luglio 1876, e da Emile Fontaine con Jean Ravanel e Joseph Simond il 27 luglio 1900, in occasione della seconda salita dell'itinerario, funestata in discesa dalla morte di Joseph Simond, colpito da un fulmine. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1900 - 21/23 luglio. Thomas Maischberger, Hainrich Pfannl e Franz Zimmer, realizzano la 3ª ascensione del Monte Bianco salendo per il versante Est dell’Aiguille Blanche de Peutérey. Dislivello di 3500 m. Difficoltà D. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1900 - 27 luglio. Emile Fontaine con Jean Ravanel e Joseph Simond realizzano la seconda salita del Dente del Gigante praticando una variante alta del percorso, raggiungendo il primo dei due colatoi paralleli che scendono dall'intaglio tra le due sommità, rimontandolo interamente; percorso non consigliabile. Funestato in discesa dalla morte di Joseph Simond, colpito da un fulmine. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1900 - 27 luglio. Thomas Maischberger con Hans Pfannl e Franz Zimmer dal Col de Triolet per il versante Ovest raggiunsero la vetta dell’Aiguille de Triolet. È la parte finale della via normale francese; la traversata sul versante Sud delle Petites Aiguille de Triolet si svolge essenzialmente su sfasciumi. Poco difficile. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1900 - 20 agosto. Maria Mazzucchi con Joseph Croux e Hugo Croux realizzano la 1° ascensione dell’Aiguille Croux per la parete Sudovest e la Cresta Sud, per quella che nel tempo diventerà la via normale. Il nome di «Aiguille Joseph Croux» è stato attribuito dalla prima salitrice in onore alla sua valente guida. Ascensione varia e piacevole su buona roccia, con sviluppo di 250 m sulla parete. Difficoltà AD-, con passaggi finali di IV. – Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1900 - 6 settembre. M. L’Huillier e A. Trondle, salirono per la Cresta Nord-Est delle Dômes de Miage con un percorso interessante e molto panoramico, su cresta aerea di rocce e neve. Dal colle alla cima la cresta è lunga 1,5 km, con dislivello di 300 m. Difficoltà PD. - Gruppo Miage - Massiccio del Monte Bianco.

 

1891 – 14 gennaio. La prima invernale alla Punta Croz alle Grandes Jorasses viene eseguita per merito di Paul Gussfeldt con Emilio Rey, Laurent Croux, Fabien Croux e David Proment. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1901 - Il Col du Trident 3680 m, venne raggiunto la prima volta da Nord-Est dalla cordata di Agostino Ferrari che scese poi sulla Brenva dal colle Ovest della Tour Ronde. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1901 - E. H. F. Bradby e Claude Wilson con Henri Rey, salirono dal versante Ovest dell’Aiguille de la Brenva con una «Breve ma interessante scalata, su buona roccia.». Raggiungendo la cima. Dislivello 200 m. Probabilmente PD. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1901 - 9 luglio. Ettore Allegra con Laurent Croux e Alexis Brocherel, realizzano la 2ª ascensione della Variante Güssfeldt sullo Sperone della Brenva salendo alla vetta del Monte Bianco. Via interamente su neve-ghiaccio, che giunge sullo sperone per la sua parete concava Nord già all'inizio del dosso superiore. È più ripida e più bella della Via Moore ma è molto esposta alla caduta di ghiaccio, sia dai seracchi del Col de la Brenva sia dal pendio sotto la crestina di ghiaccio. Poco ripetuta. - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1901 - 16 luglio. La prima ascensione dell’Aiguille du Fou via normale (Traversata Blaitière-Ciseaux-Fou) fu compiuta da Émile Fontaine con Joseph Ravanel e Jean Ravanel con una traversata interessante, oggi poco percorsa, su terreno vario. Essi salirono il blocco sommitale grazie ad un lancio di corda. - Settore delle Aiguilles de Chamonix - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1901 – 18/20 luglio. Giuseppe Gugliermina e Giovanni Battista Gugliermina con la guida Joseph Brocherel raggiungono per primi la vetta del Picco Luigi Amedeo (4469 m.) nel Gruppo del Monte Bianco, per la Cresta del Brouillard. Il Picco Luigi Amedeo (4469 m.) da alcuni viene considerato un Quattromila indipendente, è però toccato quasi esclusivamente durante le traversate sulla Cresta del Brouillard. - Massiccio del Monte Bianco.

 

1901 - 18/20 luglio. Giovanni Battista Gugliermina e Giuseppe Gugliermina con la guida Joseph Brocherel, realizzando la prima ascensione per la parete Ovest della quota 4470 m. a cui diedero il nome di Picco Luigi Amedeo e il primo percorso della Cresta del Brouillard; trascorsero la successiva notte di maltempo fra 20 e 21 luglio nell'Osservatorio Janssen, che in quegli anni, ormai semi-inghiottito dal ghiaccio si trovava ancora proprio sulla vetta del Monte Bianco.

Via probabilmente non ripetuta. Sale sul bordo destro (idrografico) di una stretta gola-canale incisa al centro della parete di granito e visibile solo quando si giunge ai suoi piedi (i primi salitori evitarono la salita sul fondo della gola in quanto ghiacciata e soggetta alla caduta di sassi. Dislivello dalla crepaccia al Picco Luigi Amedeo 750 m. fino al Monte Bianco 1450 m. Difficoltà: probabilmente D+, su roccia e misto. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1901 - 25 luglio. Riccardo Cajrati-Crivelli, Maria Mazzucchi e G. Mazzucchi con Laurent Croux e Joseph Croux, César Ollier e Alexis Brocherel, furono i primi a raggiungere il Col de la Scie 3615 m. per poi salire per la cresta Nord dell’Aiguille des Glaciers. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1901 - 25 luglio. Riccardo Cajrati-Crivelli, Maria Mazzucchi e G. Mazzucchi con Laurent Croux e Joseph Croux, César Ollier e Alexis Brocherel, salirono per la cresta Nord dell’Aiguille des Glaciers. Bella via, varia e panoramica (più appagante se iniziata al Col de Trélatête); la roccia sulla cresta terminale è però molto rotta. Difficoltà AD-. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1901 - 31 luglio. P. Cassan, P. Kornacker e H. Kunn salirono dal versante Nord del Mont Maudit che è un pendio ripido di neve-ghiaccio che viene attraversato alla base percorrendo la via dal Col du Midi al Monte Bianco. A volte si presenta con seracchi. PD. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1901 - 7 agosto. Luigi Amedeo di Savoia, Duca degli Abruzzi, con Laurent Croux e Ciprien Savoye realizzarono la 1° ascensione dal ghiacciaio della Brenva della Punta Jolanda (Dames Anglaises) di cui loro stessi battezzarono con questo nome, in onore della principessa Jolanda di Savoia. Raggiunsero la vetta con lancio di corda finale. La scalata, di interesse storico, normalmente richiede un bivacco. Difficoltà D, un passo di IV+.Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1901 - 18 agosto. Georg Yeld con le guide Sylvain Pession e Abel Pession, furono i primi a salire La Noire 3427 m. Scesero a Nord delle Aiguilles Marbrées, poi traversarono lungamente il ghiacciaio in direzione Nord fino a passare sotto la base dello sperone secondario che si abbassa dalla spalla nevosa 3560 m. verso Sudovest. Scesero ancora di poco, oltrepassando anche la ripida parete della Pointe Armand Couttet e raggiungere il canale nevoso che scende dalla forcella 3382 m, fra la Punta Trifida 3421 m. e La Noire. Si innalzarono per le rocce della sua riva destra orografica fino alla forcella. Da qui superarono i quattro gendarmi che precedono il quinto, punto culminante, sul quale trovarono parecchi cespi di Androsace. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1901 - 18 agosto. H. V. Reade e compagni, tracciarono una variante tenendosi per salire al Col du Tacul vicino alla sponda destra del Glacier du Capucin e utilizzando anche, per un certo tratto, le rocce della Cresta del Capucin. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1901 - 18 agosto. H. V. Reade e compagni, tracciarono una variante quando giunsero alla «scarpata meno inclinata». Salirono direttamente per placche rossastre alla Cresta Nord-est e seguirla fino alla vetta dell’Aiguille du Tacul. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1901 - 19 agosto. Agostino Ferrari con Julien Proment e Ferdinand Melica, salirono per il fianco Est della cresta Sud-Est dell’Aiguille des Glaciers. La via sale al limite sinistro (Sud) della parete Est e raggiunge la cresta Sud-Est. Roccia rotta. Dislivello circa 600 m. Probabilmente AD. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1901 - 20 agosto. Georg Yeld con le guide Sylvain Pession e Abel Pession, furono i primi a salire in vetta della Pointe Yeld 3515 m. Le guide riuscirono a issare con le corde il signor Georg Yeld dal lato strapiombante. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1901 - 21 agosto. J. Gallet con Abraham Muller e Jules Balleys raggiunsero la vetta del Mont Dolent dal Glacier de la Neuve per la Cresta Est-Nordest tracciando una via molto bella in quota, interamente nevosa e molto varia. Anche se raramente ripetuta è da considerarsi una classica. (Cresta Gallet). - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1901 - 22 agosto. La seconda ascensione del Mont Maudit (4468 m.) fu compiuta dagli italiani Ettore Canzio e Felice Mondini con Henri Brocherel per la Cresta Sudest fino alla Spalla Nordest. (Cresta Kuffner). - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1901 - 22 agosto. Ettore Canzio e Felice Mondini con Henri Brocherel dal Glacier du Géant raggiungono il Col de la Fourche durante la salita al Mont Maudit. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1901 - 23 agosto. La prima traversata reale senza aiuto esterno del Petit Dru al Grand Dru, fu realizzata da Emile Fontaine con Joseph Ravanel e Jean Ravanel Prima di allora era stata compiuta diverse volte ricorrendo ad aiuti esterni (dal 31 agosto 1887). Oggi la traversata de I Drus è una classica del Monte Bianco. Si tratta di una lunga e raccomandabile ascensione che presenta una bellissima arrampicata. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1901 - 7 settembre. Agostino Ferrari con Joseph Brocherel e Julien Proment, salirono al Col di Rochefort partendo da La Palud per il Versante Sud. Il percorso, tecnicamente poco difficile, è abbastanza interessante ma lungo e faticoso. I pendii finali che precedono il colle sono esposti alla caduta di sassi: anche partendo nelle primissime ore del mattino, al sorgere del sole il pericolo sarà subito presente. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1901 - 8 settembre. Agostino Ferrari e Flavio Santi con Julien Proment e Joseph Brocherel, salirono da Nord la Calotte de la Brenva percorrendo la nervatura di sinistra (Est) sopra il suo tratto roccioso più compatto, poi la seguirono su terreno misto fino alla calotta nevosa. Attraversarono poi in alto il pendio sommitale raggiungendo il Col du Trident. (via Ferrari). - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1902 – 27 luglio. Ettore Allegra con Louis Mussillon e Henri Brocherel salgono per la prima volta in vetta dell’Aiguille Noire de Peutérey dalla parete Est (via normale).

Segue la lunga cresta o il suo versante meridionale, con percorso complicato e non del tutto evidente ma senza passaggi obbligati. Un tempo abbastanza frequentata anche in salita, attualmente viene seguita più che altro in discesa. Dislivello 1150 m. dal nevaio d’attacco, con sviluppo di 1700 m. Difficoltà PD+/ AD- con passaggi fino a III grado. – Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1902 - 4 agosto. Adolfo Hess, Oscar Leitz, Ernesto Martiny, con Louis Mussillon, sono i primi salitori di un bel torrione roccioso che anticamente veniva chiamato Capucin, che loro chiamarono Torrione d’Entrèves. È costituito di buona roccia compatta, a placche e lastroni, e offre gradevoli arrampicate. Il Torrione d’Entrèves è caratterizzato da una ripida fascia spiovente di cenge erbose che attraversa a metà altezza l’arrotondata cresta Sud; sopra di essa si alza molto ripida la parte sommitale, e verso Est e Sud-Est (sopra il fronte del Ghiacciaio des Toules) anche la parte inferiore è quasi verticale. Su questo lato l’altezza del Torrione d’Entrèves del ghiacciaio alla vetta è di circa 180 m. PD. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1902 - 5 agosto. Giacomo Casati con Giuseppe Pedranzini realizzano la 1° ascensione della Punta Casati da Sudest, per la Brenva con un accesso lungo e un’arrampicata breve. AD. Da Entrèves si giunge alla terrazza situata circa 12 m. sotto l'intaglio Jolanda-Castelnuovo. Si aggira sul versante Brenva quest'ultima punta e per aerea crestina si sale al più alto dei due spuntoni sommitali. – Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1902 - 9 agosto. E. Rochat con J. Ducroz e Camille Ravanel salgono per il versante Nord, del Col des Droites aprendo la via del Canalone Obliquo. Questo itinerario utilizza il canalone obliquo situato sotto la Tour des Courtes che raggiunge il pendio di neve superiore. Bella e molto ripida via di ghiaccio. Il pendio superiore è inclinato a 48° per circa 300 m. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1902 - 11 agosto. Adolfo Hess e Oscar Leitz con Louis Mussillon e Ferdinand Melica, furono i primi a salitori dell’Aiguillette du Tacul Sud-Est 3901 m. Viene salita raramente - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1902 - 21 agosto. Georg Yeld con François Pession e Sylvain Pession, effettuano la 1° ascensione del Trident de la Brenva da Nord per un percorso su misto, con salita finale da Sud. AD. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1902 - 21 agosto. Adolfo Hess, Ernesto Martiny e Hans Martiny con Louis Mussillon, salirono la pronunciata cresta Sud-Est dell’Aiguille d’Entrèves, in gran parte di sfasciumi coperti di neve; per un’esile cresta giunsero sotto il torrione sommitale, da dove, abbassandosi e traversando a destra, raggiunsero la cresta Nord-Est sotto il tratto di belle rocce e per esse la vetta. Via di interesse storico. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1902 - 22 agosto. Adolfo Hess, Laurent Croux e Louis Mussillon, giunsero ai piedi delle prime guglie delle Aiguilles du Diable del Mont Blanc du Tacul e ridiscesero in quanto apparivano troppo ostiche da superare, (a loro si deve l'origine del nome), compiendo la prima traversata del Col du Diable. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1902 - 22 agosto. Probabilmente la cordata di Georg Yeld con François Pession e Sylvain Pession, percorsero in discesa il Colle Occidentale della Tour Ronde 3658 m, provenienti dal Trident de la Brenva. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1902 - 22 agosto. L’Aiguille Ravanel è stata salita la prima volta da Emile Fontaine con Joseph Ravanel e Léon Tournier con una discesa in doppia molto bella. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1902 - 23 agosto. H. Mettrier con François Carcey e Jean Cayetto, salirono per la cresta Nord-Ovest della cima 3673 m. (arete Mettrier.) alle Dômes de Miage in salita e discesa.

È il secondo crestone, con quello della cima centrale, che caratterizza il versante Nord-Ovest. Attualmente in estate anche la sua parte superiore è in gran parte rocciosa ma questa bella ascensione viene abbastanza frequentata già all'inizio di stagione. La via vera e propria ha un dislivello di 1000 m. Difficoltà AD+. Dal Chalet de Miage 1559 m. un sentiero percorre sulla sinistra il fondo del vallone. Al termine del pianoro si supera una fascia rocciosa, poi si rimonta su tracce una morena sempre più marcata e le rocce montonate sotto la fronte del Glacier de Miage (caduta di ghiaccio), giungendo sotto la sua grande morena destra. La si supera interamente fino a portarsi a destra, sul ghiacciaio, dove questo è un po' pianeggiante, al Plan Glacier circa 2570 m. Attraversarlo verso destra (caduta di ghiaccio), montare sul basamento roccioso e per un canale raggiungere il crestone. Salirlo senza particolari difficoltà, anche dove è nevoso; a volte cornice in uscita, a metà tra il Col des Domes e la cima più alta. - Gruppo Miage - Massiccio del Monte Bianco.

 

1902 - 24 agosto. Adolfo Hess e Hans Martiny con Louis Mussillon, realizzano la 1° ascensione del Pic de la Brenva per la cresta Nord. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1902 - 3 settembre. Agostino Ferrari, Adolfo Hess, Flavio Santi con Laurent Croux, Louis Mussillon, Joseph Brocherel e Alexis Berthod, salgono per il versante Sud del Mont Blanc du Tacul e tracciano la via Croux che sale per 2/3 nel canale centrale e in quello a sinistra o sui loro fianchi, poi termina per la Cresta Sud-Ovest. Ascensione su neve e misto, con roccia rotta; nei canali è molto esposta alla caduta di sassi. Dislivello 600 m. Difficoltà D-, con passaggi di III grado. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1903 - 11 luglio. L. W. Collet con A. Montandon e G. Stouvenel dal Col de Triolet tracciano una variante per la Cresta Sud-ovest raggiungendo la cima della Petite Aiguille Occidentale delle Petites Aiguille de Triolet. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1903 - 11 luglio. Albert Brun con Alfred Ravanel e Jean Ravanel dal Col de Talèfre per la Cresta Sud-est raggiunsero la Cima Sud 3638 m. delle Pointe des Papillons con una breve salita facile, su roccia rotta. È la via più semplice e sicura per raggiungere la cima e compierne la traversata da Sud a Nord. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1903 - 16 luglio. Emile Fontaine con Joseph Ravanel e Léon Tournier aprirono la via normale dell’Aiguille Mummery che utilizza la parete Est a partire dall’intaglio della Brèche Ravanel-Mummery; quest’intaglio si raggiunge per il suo versante Ovest dal Col des Cristaux. Breve arrampicata, molto bella, su roccia eccellente, delicata ed esposta. La si combina generalmente al ritorno con la traversata dell’Aiguille Ravanel. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1903 - 1° agosto. La famosa guida Franz Lochmatter, che accompagnava il berlinese Edward Hahn fallì nel tentativo di una traversata completa dell’Aiguille de Rochefort a causa delle cattive condizioni del tempo. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1903 - 3 agosto. Karl Blodig e Max Horten, furono i primi a salire al Doigt de Rochefort per la paretina Nord. Si portarono sulla cresta nevosa fra l’Aiguille de Rochefort e il Dôme de Rochefort, ma molto più vicino a quest'ultimo, subito a Nord del Doigt de Rochefort. Seguirono una breve crestina di neve, scendendo per mezzo di un gradino di roccia alto 8 metri alla successiva profonda forcella nevosa e portandosi all’attacco della corta parete Nord. La salirono direttamente per una serie di fessure alternate a lastre staccate, fino sull’aguzza cima del torrione (circa 25 metri; 3° grado superiore). - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1903 - 7 agosto. A. Haker, Eduard Pichl praticarono una variante alla via normale per il Monte Bianco raramente seguita. Si svolge su rocce rotte. Dal bacino superiore del Ghiacciaio del Dôme si va a destra sopra l'isolotto inferiore, 3700 m, dove si alza il robusto contrafforte roccioso meridionale del Dôme. Spostarsi sul fianco Est, dove per un camino di 30 m. e rocce piuttosto difficili si raggiunge e si segue la cresta, scavalcando un primo gendarme. Il secondo si aggira a sinistra con difficoltà, il terzo si supera. Da un profondo intaglio si passa sul verso Est e si sale obliquamente per raggiungere di nuovo la cresta vicino a una grande torre. La cresta porta alla spalla 4154 m. sulla Cresta di Bionnassay, dove passa la via normale per il Monte Bianco che loro seguirono fino in vetta - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1903 - 9 agosto. Karl Blodig e Max Horten fecero la traversata completa Aiguille de Rochefort per la Cresta da Ovest a Est fino al Dôme de Rochefort. La cresta era però già stata parzialmente percorsa dai primi salitori. Classico frequentato percorso su cresta nevosa estremamente aerea, continuamente varia, di grande interesse ambientale e panoramico: tecnicamente non difficile se in buone condizioni, benché a tratti molto esposto, con cornici sporgenti sui due versanti. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1903 – 10 agosto. Karl Blodig e Max Horten fecero la prima traversata completa della Cresta di Rochefort da Ovest a Est fino al Dôme de Rochefort.

Karl Blodig scrive entusiasta: «la cresta, che per via dello schiacciamento prospettico appare modesta, guadagna interesse quando più la si percorre; presto diventa una stretta cresta nevosa sui cui fianchi, che si perdono da entrambi i lati nella vertiginosa profondità invisibile, ci bilanciamo lentamente e con cautela, naturalmente gradinando; poco dopo facciamo precipitare una graziosa cornice e quindi possiamo imprimere le orme dei nostri passi fermi sulla neve polverosa».

Essi compirono la prima discesa della cresta, durante la quale il forte Max Horten (un metro e novanta) assicurò verso il basso, il quale risalendo scolpiva gradini per poi assicurare Max Horten e quindi scendere lui stesso.

Dopo il superamento della successiva torre rocciosa i due «corsero sulla stretta cresta come dei forsennati verso il piede dell’Aiguille de Rochefort».

Come poi risultò la tappa dall’Aiguille de Rochefort al Dôme de Rochefort è un po’ più facile della prima parete del percorso.

Alle ore 11 Karl Blodig e Max Horten raggiunsero il piede dell’edificio sommitale della loro meta finale. La roccia innevata richiese 45 minuti di arrampicata per raggiungere la vetta del Dôme de Rochefort. La prima traversata completa della Cresta di Rochefort era stata compiuta. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1903 - 29 agosto. Ettore Levi e Ugo Malvano furono i primi salitori della Petit Grapillon dal Ghiacciaio di Pré de Bar per il versante Sud-ovest. Salirono verso Nord per pendii di neve; giunti alla sella nevosa tra la cima (a destra) e la Pointe Volluz (a sinistra) si superarono una placca nevosa e alcune rocce, che portano facilmente sulla vetta. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1903 - 29 agosto. Emile Fontaine con Camille Ravanel e Léon Tournier dal Col de l’Eboulement seguirono dapprima il tratto coricato della Cresta Nord dell’Aiguillon, poi traversarono la giallastra piramide sul suo versante Est (Triolet). Con una breve salita raggiunsero la Cresta Sud-est dell’Aiguillon da dove raggiunsero la vetta a mezza altezza fra la sua cima e il Col de Leschaux, a destra di un piccolo gendarme leggermente staccato dalla parete sul versante Triolet; scendendo per detta Cresta Sud-est fino al Col de Leschaux. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1903 - 30 agosto. Emile Fontaine con Jean Ravanel e Léon Tournier furono i primi a raggiungere la cima della Petite Aiguille Orientale 3808 m. delle Petites Aiguille de Triolet con una salita di media difficoltà sia per la Cresta Est, sia per le rocce rotte del versante Sud dal Col Supérieur de Triolet realizzando la traversata delle Petites Aiguille de Triolet. Questa traversata aerea, non lunga, molto panoramica, diventa interessante se fatta nel senso Ovest Est e combinata con la salita all’Aiguille de Triolet. Roccia in generale poco buona. Scendendo poi dal Col de Triolet per la Cresta Sud-ovest. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1903 - 31 agosto. Emile Fontaine con Jean Ravanel e Léon Tournier dalla Cresta Nord salirono alla Cima Nord della Punta Isabella. È la via più semplice per chi proviene dal Refuge du Couvercle. Traversata di media difficoltà, bella ed esposta. Viene percorsa di rado. Dalla Cima Nord si abbassarono sulla cresta e seguirono tutto il filo superando l'ardito torrione 3749 m. che si alza a metà percorso, fino alla Cima Sud (l'ardito torrione si può anche aggirare scendendo di poco sulle rocce rotte del versante Est). - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1904 - Albert Brun con Léon Tournier e Jean Ravanel dal Col de Talèfre per la Cresta Nord furono i primi salitori dell’Aiguille Savoie È la via più semplice e viene solitamente usata per la discesa. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1904 - 25 febbraio. Ugo Mylius con le guide Kaspar Maurer, Tannler e Franz Zurflüh, raggiungono e scendono dalla vetta del Monte Bianco con gli sci. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1904 - 17 giugno. Emile Fontaine con Jean Ravanel e Joseph Ravanel dal Glacier d'Argentière per il versante Nord-ovest (via Fontaine) salirono dalla Pointe Supérieure de Pré de Bar per la Cresta Est seguirono la cresta spartiacque scendendo senza particolari difficoltà alla depressione fra le due punte (Brèche de Pré de Bar). Continuarono per cresta aggirando sul versante italiano le difficoltà; si può proseguire sulla cresta fino in vetta oppure seguire una cengia che porta sul versante Sud della Pointe de Pré de Bar, da dove si sale direttamente verso la sua sommità e scesero per il versate Sud-ovest. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1904 – 18 giugno. Valentie Ryan con Franz Lochmatter e Joseph Lochmatter, in un tentativo alla Cresta Ovest, delle Grandes Jorasses compiono dal Col des Grandes Jorasses, la prima ascensione dell’attuale Punta Young, così chiamata in seguito in onore del primo salitore delle varie creste Geoffrey Winthrop Young il 14 agosto . 1911. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1904 - 23 giugno. Emile Fontaine con Jean Ravanel e Joseph Ravanel raggiunsero la Brèche de Pré de Bar nella traversata della Pointe de Pré de Bar per la Cresta Ovest-Sudovest, raggiungendo in oltre la Pointe Supérieure de Pré de Bar. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1904 - 23 giugno. Emile Fontaine con Jean Ravanel e Léon Tournier raggiunsero la vetta del Mont Dolent salendo dalla Pointe de Pré de Bar per la Cresta Ovest-Sudovest. Il percorso non è difficile perché il crinale è costituito essenzialmente da grossi massi e rocce instabili, ma è sinuoso e quindi relativamente più lungo di quanto non sembrerebbe a prima vista. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1904 - 9 luglio. E. H. F. Bradby, J. H. Wichs e Claude Wilson con Henri Rey dal Ghiacciaio di Triolet per la Cresta Sud-est (o dei Monts Rouges de Triolet) raggiunsero per l'itinerario normale la cima dell’Aiguille de Triolet. Bella ascensione lunga e difficile, su roccia buona. È consigliabile seguire integralmente la cresta compiendo così un’elegante salita, divertente, non aerea ma abbastanza esposta, con un passaggio di 4°. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1904 - 11 luglio. Emile Fontaine con Joseph Ravanel e Léon Tournier attraversarono il Col des Cristaux dal versante d’Argentiere (Nordest) in discesa, al termine della traversata delle Les Courtes. (Questa via di discesa non utilizza il canalone del colle, almeno nella parte alta, ma lo sperone di misto che forma il suo lato destro). - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1904 - 13 luglio. M. Durand e Du Verger con Blanc, e Le Greffier e un portatore, salgono alle Dômes de Miage da Est alla cima 3668 m. (cima di confine) e 3673 m. con un percorso su neve e misto, vario e panoramico. Difficoltà PD. - Gruppo Miage - Massiccio del Monte Bianco.

 

1904 - 17 luglio. E. H. F. Bradby, J. H. Wichs e Claude Wilson dal Glacier de Pierre Joseph per il versante Sud-ovest e la Cresta Ovest raggiunsero la cima dell’Aiguille de Talèfre con un itinerario abbastanza interessante sulla cresta finale. Poco difficile. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1904 - 25 luglio. Graziadio Bolaffio e Julius Kugy con Joseph Croux e Ciprien Savoye raggiunsero la vetta del Mont Dolent salendo dalla Brèche de l'Amône per la Cresta Nord-Nordovest dal versante svizzero. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1904 - 26 luglio. E. H. F. Bradby, J. H. Wichs, Claude Wilson, con Henry Rey, realizzano la 1° traversata dal versante Est del Brèche de la Brenva 3134 m. (dal Rifugio Torino) con un percorso vario su ghiacciaio, a saliscendi. È la via più comoda. F/PD. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1904 - 1° agosto. Emile Fontaine con le guide Jean Ravanel e Lèon Tournier furono i primi salitori dell’Aiguille du Jardin da Sud lungo la Cresta Nordest (Via Normale). Non è utilizzata che percorrendo la Cresta del Jardin all’Aiguille Verte, o per scendere dall’Aiguille du Jardin. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1904 - 11 agosto. John Percy Farrar con Daniele Maquignaz e Ernest Simond salirono per i Ghiacciai di Plampincieux e delle Grandes Jorasses venne presentata come variante ma invece è una via autonoma, l’unica via interamente di ghiaccio (tranne le roccette finali) alle Grandes Jorasses, perché evita tanto il Reposoir quanto i Rochers Whymper, risalendo la ripida colata del Ghiacciaio delle Grandes Jorasses compresa fra i Rochers Whymper a Ovest e la Tour des Jorasses a Est. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1904 - 13 agosto. John Percy Farrar con Daniele Maquignaz e Ernest Simond, praticarono una variante per raggiungere la vetta del Dôme de Rochefort. Dal Ghiacciaio di Plampincieux raggiunsero la base del versante Est dello Sperone Sudest a circa mezza distanza fra l’estremità inferiore dello sperone stesso (3053 m.) e lo sbocco del canalone del Col des Grandes Jorasses.

Per un pendio esposto, lasciando a sinistra una guglia appuntita, salirono verso una cresta e la seguirono fino a un netto intaglio. Continuarono per il canale aperto a destra di una torre rossastra sormontata da un masso, fino a quando si può raggiungere la cresta al disopra della torre. Tenendosi in seguito a sinistra della cresta, poi a destra, e, per un camino difficile di fronte alle Grandes Jorasses, si portarono sul Crestone Sud-Sudest fino a raggiungere la cima del Dôme de Rochefort. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1904 - 17 agosto John Percy Farrar con Daniele Maquignaz e Ernest Simond, salgono per il versante Sud del Mont Blanc du Tacul dal contrafforte di destra e aprono la via Farrar. La via segue le rocce alla sinistra idrografica del canale centrale. Sembra essere meno pericolosa della via Croux. Dislivello 600 m. Difficoltà D-. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1904 - 17 agosto. L. Distel e Hans Pfann realizzarono la Traversata delle Les Droites dalla Cima Ovest alla Cima Est. Via di cresta molto bella ad alta quota; raramente ripetuta, meriterebbe di essere percorsa più spesso. Si tratta di una “course” molto seria; le difficoltà sono analoghe sia che si compia in un senso come nell’altro. L’innevamento aumenta in misura notevole la difficoltà degli ostacoli che si incontrano sulla cresta spartiacque. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1904 - 29 agosto. Emile Fontaine con Jean Ravanel e Léon Tournier realizzano la 1° ascensione dell’Aiguille de Saussure per la cresta Sud-Est. Partendo dal Col du Midi 3532 m. arrivarono alla spalla Ovest 4086 m. e continuarono fino nella conca del Col Maudit. Da qui scesero a destra verso le rocce della parete Ovest del Mont Blanc du Tacul, raggiungendo questa guglia. AD. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1905 - Sul Dent de Jetoula si verificò un terremoto o altra causa, producendo il crollo di un lastrone sporgente a metà salita: ne risultò uno strapiombo e la conseguente nuova via. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1905 - estate. Adolfo Hess e A. Centner, praticarono una variante di accesso al Colletto 3268 m. del Tour de Jetoula per il versante Est. Risalirono quasi interamente il canalone che porta al piede meridionale della Dent de Jetoula. Girarono la base di questo verso destra per un divertente camino obliquo, seguito da un breve e non facile camino verticale, si raggiunge il Colletto 3268 m. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1905 - 4 luglio. Emile Fontaine con Jean Ravanel e Léon Tournier, furono i primi salitori del bel torrione di roccia solida della Pointe Durier che atti­ra l'attenzione, ma si trova in luoghi troppo aspri, fra ghiacciai sospesi, per essere maggiormente visitato. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1905 - 11 luglio.  Emile Fontaine con Jean Ravanel e Léon Tournier furono i primi salitori della Pointe Mieulet (4287 m.). Minuscolo dente roccioso che emerge appena sulla cresta Nordovest del Mont Maudit, quasi 60 m. più in basso del Col du Mont Maudit. Salita senza interesse. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1905 - 15 luglio. Emile Fontaine con Jean Ravanel e Léon Tournier salirono dal Ghiacciaio di Pré de Bar per la Cresta Nord-est raggiungendo l’Aiguille de Triolet dalla Brèche du Domino per la Cresta Sud-ovest raggiungendo la cima del Pointe du Domino. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1905 - 19 luglio. La prima traversata alpinistica nota del Col des Chasseurs venne effettuata da E. H. F. Bradby, Min Oberton, J. H. Wichs, Claude Wilson con Henri Rey. - Dal Rifugio Monzino 2561 m. si sale al dosso soprastante, quindi si scende a destra su una traccia e si raggiunge il ghiacciaio. Lo si attraversa (di solito scoperto, numerosi crepacci) ben al disopra della sua fronte, dirigendosi al colle. Superato un salto roccioso di circa 30 m, per il canale su erba e rocce si sale all'intaglio PD+. Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1905 - 26 luglio. E. H. F. Bradby, J. H. Wichs e Claude Wilson realizzano la 1° ascensione del Mont Rouge de Peutérey con una lunga ascensione, di cui non si hanno notizie di ripetizioni. Lunga 1200 m. probabilmente PD + . – Contrafforti Italiani Massiccio del Monte Bianco.

 

1905 - agosto. E. Franzelin e I. Heckenbleikner, salirono al Picco Luigi Amedeo raggiungendo poi la vetta del Monte Bianco per il contrafforte di destra. Questo contrafforte è il meno marcato e continuo dei tre che caratterizzano il versante Sud-Ovest. È separato dalla parete del Picco Luigi Amedeo. da un largo canale nevoso ed è dominato da minacciosi seracchi. Via su roccia e ghiaccio, molto pericolosa. Dislivello 1100 m. Difficoltà probabilmente D+ specialmente su ghiaccio. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1905 - 13/16 agosto. Joseph Ittinger e Hans Pfann, realizzano la 4ª ascensione del Monte Bianco salendo per il versante Est dell’Aiguille Blanche de Peutérey. Dislivello di 3500 m. Difficoltà D. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1905 - 14 agosto. A. Centner e Adolfo Hess con David Quaizier dal Ghiacciaio di Triolet per la Cresta Sud-est raggiunsero la Quota 3432 m. dei Monts Rouges de Triolet con un itinerario lungo, con tratti di arrampicata interessante ma difficile. E scesero poi dalla Brèche des Monts Rouges de Triolet per il versante Nord-est raggiungendo per Cresta Nord-ovest il Ghiacciaio di Pré de Bar nel suo vasto ripiano superiore. Percorso difficile su rocce ripide, rotte e mobili, battuto dalle pietre. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1905 - 15 agosto. Emile Fontaine con Jean Ravanel e Léon Tournier realizzarono la traversata completa, de Les Droites partendo dal Col des Droites salendo la via normale della Cima Ovest (versante di Talèfre) scendendo verso il Col de l’Aiguille Verte. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1905 - 23/25 dicembre. Graziadio Bolaffio con Joseph Croux e Alexis Croux, Ciprien Savoye e Albert Savoye con Laurent Petigax, realizzano la 1ª invernale salendo per il Ghiacciaio del Dôme e le Creste di Bionnassay e delle Cresta delle Bosses (via normale da Courmayeur). Questa via segue dapprima il ramo occidentale del Ghiacciaio del Dôme, quindi si svolge sulle aeree creste nevose di Bionnassay e delle Bosses. Il ghiacciaio è in genere molto crepacciato, specialmente a estate inoltrata, e sebbene si trovi quasi sempre la traccia pistata nella neve, il suo percorso non è mai banale e richiede attenzione; in particolare nella discesa, quando la neve è più cedevole. Possibilità di cornici sulla Cresta di Bionnassay. Dal Dôme du Goûter il percorso coincide con la frequentatissima via normale francese, sulla quale a 4362 m. si trova quale ricovero d'emergenza il Refuge Vallot. Via molto bella, varia, che grazie alla sua modesta difficoltà tecnica permette di apprezzare l'ambiente grandioso dei ghiacciai e le eccezionali vedute panoramiche dalle alte creste. Dislivello 1800 m, con sviluppo di c. 5800 m. Difficoltà PD/PD+. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1906 - 10 luglio. La 1° traversata del Col de la Fourche venne effettuata da Valentine John Eustace Ryan con Franz Lochmatter e Joseph Lochmatter. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1906 - 11 luglio. Karl Blodig superò con il suo fedele compagno Oskar Eckenstein e il portatore Alessio Brocherel il Col Emile Rey da Ovest salendo poi al colle da Est. – (Alessio Brocherel aveva già messo piede per la prima volta sul Col Emile Rey nel 1899) e i tre salendo lungo la Cresta Nord raggiunsero il punto più alto del Mont Brouillard. – Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1906 - 29 luglio. Graziadio Bolaffio e Julius Kugy con Joseph Croux e David Proment raggiunsero la vetta del Mont Dolent salendo dalla Brèche de l'Amône per la Cresta Nord-Nordovest dal versante francese, salita molto difficile ma molto interessante. Il superamento della parete rocciosa che porta all'intaglio obbliga a una scalata aerea, molto difficile (diversi passaggi di 4° grado) ma su roccia buona. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1906 - 18 settembre. C. Bosviel con Joseph Petigax e Alphonse Estivin, realizzano la 1° ascensione dell’Aiguille de Tricot 3665 m, da Sud-Ovest. Dal Chalet de Miage si va sulla grande morena destra del Glacier de Miage. Si passa a sinistra sull’ormai ridotto Glacier de Tricot, che si sale interamente. Prendere a destra una cresta secondaria di rocce rotte e salirla fino alla cresta sommitale, a 50 m. dalla cima. PD. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1907 - 21 gennaio. La “Prima invernale” della Cima Nord (3536 m.) delle Aiguilles Marbrées per il versante Nord-Est, fu realizzata da G. Carugati e signora, con Joseph Petigax e Laurent Petigax che poi scesero per il Col de Rochefort per la Cresta Est. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1907 - 27 giugno. La prima ascensione dei Rochers del Monte Bianco è stata compiuta da: A. E. Bellars, Osckar Eckenstein e Humphrey Owen Jones ma non ci è dato di sapere quale delle cinque punte raggiunsero. Queste cime vengono raggiunte ben raramente, anche se le loro salite sono brevi e piacevoli, in ambiente appartato d'alta montagna. Forse perché non c'è proporzione tra la faticosa e impegnativa salita alla Capanna Quintino Sella e il carattere minore delle loro successive ascensioni, possono offrire la quasi certezza di una completa solitudine. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1907 - 15 luglio. Karl Blodig e Osckar Eckenstein compiono una prima ascensione ai Rochers del Monte Bianco, ma non ci è dato di sapere quale delle cinque punte raggiunsero. Queste cime vengono raggiunte ben raramente, anche se le loro salite sono brevi e piacevoli, in ambiente appartato d'alta montagna. Forse perché non c'è proporzione tra la faticosa e impegnativa salita alla Capanna Quintino Sella e il carattere minore delle loro successive ascensioni, possono offrire la quasi certezza di una completa solitudine. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1907 - 17 luglio. Karl Blodig con Laurent Croux completò la traversata del Mont Brouillard provenendo da Sud, dal Col du Brouillard per il versante Ovest e verificò per la Punta Baretti che per il Mont Brouillard non c’è bisogno di mezz’ora, come disse Martino Baretti, bensì del doppio. Ascensione su ghiaccio e roccia, esposta alla caduta di sassi. Dislivello dal ghiacciaio 750 m. AD. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1907 - 23 luglio. La 1° ascensione dal versante Brenva della Punta Castelnuovo (Dames Anglaises) venne effettuata da Antonio Castelnuovo con Antonio Fiorelli, ambedue scalarono l'ultimo difficile tratto di parete a piedi nudi. Viene salita abbastanza di frequente. – Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1907 - 28 luglio. Mario Magni, Ettore Santi e Mario Tedeschi, tracciarono sulla parete Sud del Torrione d’Entrèves la (via Santi), con una breve ma piacevole arrampicata; che è la via finora più seguita. PD+. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1907 - 2 agosto. Adrien Jaquerod e Marcel Kurz con Joseph Gabiou raggiunsero la vetta del Mont Dolent dal Glacier du Mont Dolent per la Cresta Est-Nordest tracciando una variante nel tratto inferiore - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1907 - 23 agosto. L. Berthoud e A. Sechehaye dal Ghiacciaio di Pré de Bar per il versante Est e la Cresta Sud-est con un bell'itinerario vario e interessante ma difficile raggiungono la cima dell’Aiguille de Triolet. Nella metà inferiore della parete è un po' esposto alle cadute di sassi. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1907 - 30 agosto. W. Martin e P. Reuschel dal Glacier de Talèfre per la Cresta Ovest raggiunsero la vetta dell’Aiguille de Pierre Joseph con una salita di media difficoltà, delicata. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1907 - 31 agosto. Adolfo Hess e Flavio Santi con Julien Proment, realizzarono la 1° ascensione del Colle Ovest des Toules 3442 m. in discesa dall’Aiguille d’Entrèves verso Est. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1907 - 10 settembre. Mario Magni, Ettore Santi e Mario Tedeschi, salirono in vetta dell’Aiguille Croux per la Cresta Nordovest. La cresta è sottile e accidentata, con gendarmi. Difficoltà III e IV, con un passaggio di IV°+. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1908 - 12 luglio. Karl Blodig con Edward Theodore Compton raggiunsero una delle cinque punte dei Rochers del Monte Bianco ma non ci è dato di sapere quale. Queste cime vengono raggiunte ben raramente, anche se le loro salite sono brevi e piacevoli, in ambiente appartato d'alta montagna. Forse perché non c'è proporzione tra la faticosa e impegnativa salita alla Capanna Quintino Sella e il carattere minore delle loro successive ascensioni, possono offrire la quasi certezza di una completa solitudine. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1908 - 17 luglio. A. Brofferio, Ettore Santi e Ugo di Vallepiana, raggiunsero la cima dell’Aiguille de la Lex Blanche 3686 m. per la cresta Est. - Dal Bivacco Hess 2958 m. si sale per la cresta, aggirando a sinistra alcuni risalti, fino a dove si può agevolmente prendere a destra il ghiacciaio. Lo si attraversa in salita e si raggiunge facilmente la bastionata rocciosa a circa 1/3 dalla sua estremità inferiore. Si percorre tutto il dosso della bastionata, poi la cresta più ripida e sottile, con piacevole arrampicata, quindi il filo nevoso fin sulla cima, a volte con cornice. PD. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1908 - 4 agosto. P. Reuschel, realizza la prima traversata dal Colle del Gigante per la Cresta Sud solo, in discesa, al termine della sua prima traversata delle Aiguilles Marbrées dalla Cima Nord-Cima Sud. Che è una la lunga cresta irta di spuntoni e gendarmi, quasi orizzontale, che collega le due cime. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1908 - 5 agosto. H. Eberty, W. Martin, e P. Reuschel, salgono per la cresta Sud-Est (via normale) della Tour Ronde con un’ascensione varia e gradevole su neve e terreno misto, su cresta molto panoramica; il ghiacciaio d'accesso è comodo e facile, con qualche crepaccio. Questa via è meno semplice ma ben più sicura. - Dislivello dal ghiacciaio 280 m, con sviluppo di circa 700 m. Difficoltà PD+ . - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1908 - 14 agosto. Edouard Matthey e Marcel Kurz con Joseph-Louis Joris furono i primi a salire al Col Savoie dal Ghiacciaio di Triolet per il versante Sud-est dal lato italiano. Salita senza particolari difficoltà; il passaggio sulla barriera rocciosa che precede il colle non è ben evidente. Può essere difficile il superamento della crepaccia terminale, ma il percorso del ghiacciaio di accesso è abbastanza semplice. Pericolo di caduta di sassi, specie nelle ore calde. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1909 - A ventitré anni, George Leigh Mallory salì l’Arête du Moine dell’Aiguille Verte. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1909 - 29 luglio. I primi a salire una svelta cimetta rocciosa senza nome, alla base della cresta a Sudovest della Bosses, che in seguito a quell’ascensione prenderà il nome di uno dei suoi salitori, che furono Hans Pfann e Hans von Hertling che arrivando in vetta chiamarono Punta Pfann, ed in seguito salirono al Monte Bianco da Sudovest. – Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1909 - 29 luglio. Hans von Hertling e Hans Pfann, salirono da Sud-Ovest per la Cresta delle Bosses (via dei Rochers). Questa cresta di roccia e neve assai poco marcata, si abbassa dalla Petite Bosse verso Sud-Ovest per oltre 500 m. a un'aerea selletta 3955 m, oltre la quale la cresta si rialza nell'esile Punta Pfann e si allunga poi a formare i Rochers del Monte Bianco (da cui il nome della via), possente insieme di crestoni che separano il Ghiacciaio del Monte Bianco da quello del Dome. Bella via, varia e di piacevole percorso, interessante anche per l'ambiente poco conosciuto e solitario nel quale si svolge (a parte la cresta finale). Dislivello dal bacino superiore del ghiacciaio 1000 m. Difficoltà AD+ /D-. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1909 - 1 agosto. Humphrey Owen Jones con Laurent Croux salirono per il contrafforte Sud-Sudovest della Quota 3236 dei Monts Rouges de Triolet la vetta minore della Aiguille Rouge de Triolet. Salita difficile. È la via normale, e segue il lungo sperone che dalla Punta 3236 scende a Sud-Sudest sopra il Rifugio Dalmazzi. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1909 - 8 agosto. P. Kreiss ed E. Siegfried con Alphonse Estivin e Frédéric Mollard, salgono Aiguille de la Lex Blanche 3686 m, per lo sperone Ovest. La via supera prima lo sperone roccioso occidentale, poi la nevosa ed elegante cresta finale. Bella salita diretta, varia e interessante, sicura. Dislivello 850 m. Difficoltà AD+ D. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1909 - 12 agosto. Marcel Kurz e K. Steiner furono i primi a salire la Cresta Sud (via normale dalla Charpoua) de Il Cardinal 3647 m. Oggi bella salita di allenamento, classica e molto varia con un passaggio di 3° grado. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1909 - 12 agosto. Hans Pfann e F. J. Gassner salirono dal ramo orientale del Ghiacciaio delle Grandes Jorasses per il fianco Sud-Sudovest dello spallone 3936 m. del Contrafforte di Pra Sec chiamata poi (via Pfann). - Mentre non ci risulta che questo itinerario sia mai stato integralmente ripetuto, ricordiamo che il suo tratto finale, dal punto in cui esso raggiunge lo spigolo del Contrafforte di Pra Sec delle Grandes Jorasses alla vetta, venne ripetuto dalla cordata Ottavio Bastrenta e Corradino Rabbi il 12/13 settembre del 1964. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1909 - 13/14 agosto. Mario Santi e Vittorio Sigismondi realizzarono la traversata completa della Cresta di Rochefort scesero dalla Calotte de Rochefort per il Col des Grandes Jorasses seguendo la Cresta Est. Questo tratto viene percorso pressoché sul filo: dapprima in discesa libera, poi, dove le rocce si fanno più ripide, con una prima corda doppia che porta ad una spalla. Una seconda corda doppia, necessaria se la neve è abbondante, porta ad un salto roccioso quasi verticale, che si scende con un’ulteriore corda doppia di 25metri, continuando poi la discesa obliquamente a sinistra e raggiungendo il pendio nevoso che degrada sul Col des Grandes Jorasses. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1909 - 16 agosto. Humphrey Owen Jones con Laurent Croux e suo figlio Croux Laurent Jr salirono Aiguille Blanche de Peutérey. Da un punto vicino ai Rochers Rouges scalarono direttamente lo Sperone Sudovest fino alla Punta Nordovest o Punta Jones. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1909 - 21 agosto. Cesare Negri, Mario Santi e Vittorio Sigismondi, salirono da Sud-Ovest per il canale del Col du Diable con un itinerario diretto ma un po’ esposto a caduta di sassi nel tratto inferiore. Dislivello dal ghiacciaio 350 m. Difficoltà PD. - Dal Rifugio Torino 3375 m. si oltrepassa il Col des Flambeaux 3407 m. e si scende sulla sinistra (in estate presso una sciovia) fino a passare a circa 3300 m. sotto il ripido scivolo Nord dell'Aiguille des Toules. Si prosegue verso Ovest (in direzione del Mont Maudit), passando a Nord della Tour Ronde e risalendo su pendii lievemente inclinati tutto il ramo del Glacier du Géant fino al suo bacino superiore, circa 3600 m. conosciuto e noto come Cirque Maudit o Combe Maudite.

Si supera la crepaccia (a volte aperta e difficile) e il pendio nevoso sottostante le Aiguilles du Diable, poi si sale verso destra per passare sotto lo sperone sottostante la Pointe Chaubert (su misto) fino a entrare in un canale con neve. Lo si sale direttamente e si sbuca al colle (se il canale è scarso di neve e quindi più soggetto alla caduta di pietre, lo si attraversa per rimontare le costole rocciose più a destra). - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1909 – 24 agosto. La prima ascensione della Punta Croz delle Grandes Jorasses probabilmente fu compiuta da Fräulein Eleonore Hasenclever, Wilhelm Klemm, Felix König e Richard Weitzenböck salendo per il Reposoir ed il sovrastante costone roccioso, tirando diritto e così raggiungendo la cresta sommitale più vicino alla Punta Croz che alla Punta Elena, ma non vi è certezza. Questa via è la meno brillante, ma ha il pregio di evitare il Couloir Whymper ed il relativo pericolo di slavine: ed è così la più sicura via di accesso alla cresta sommitale. Molto conveniente in discesa per chi, provenendo dal Col des Grandes Jorasses o dallo Sperone Croz della parete Nord, abbia fretta di scendere al rifugio; venne così seguita in discesa da Geoffrey Winthrop Young e Humphrey Owen Jones con Josef Knubel, il 14 agosto 1911 e dai tedeschi Martin Meier e Rudolf Peters il 30 giugno 1935 e da parecchie altre cordate. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1910 - 14 luglio. W. A. Wills, E. H. F. Bradby e Claude Wilson salirono per il versante Ovest dell’Aiguille Rouge de Rochefort e a loro detta si aggiudicarono la prima salita dal versante Ovest. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1910 - 28 luglio. A. W. Wills, E. H. F. Bradby, Claude Wilson e J. H. Wichs furono i primi a raggiungere la cima del Mont Rouge de Greuvetta salendo dal Ghiacciaio di Greuvetta per la Cresta Sud-est con una salita molto lunga e difficile. La cresta venne raggiunta e percorsa solamente nella sua parte alta. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1910 - 10 agosto. Francesco Gonella, Joseph Croux e César Ollier provenienti dal versante italiano si portarono al Col de Grapillon e lo valicarono traversando sotto la Punta Allobrogia su nevai, pendii franosi di roccia e zolle erbose, fino a un canale che permette di raggiungere il Glacier du Mont Dolent. Lo attraversarono con difficoltà verso Nord-Ovest, in direzione della Cresta Est che ne forma il margine opposto e raggiunsero la vetta del Mont Dolent. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1910 - 14 agosto. Georg Yeld con Abel Pession e Sylvain Pession, percorsero in discesa la cresta Nord del Petit Flambeau. Percorso piacevole, su cresta elegante. PD+. Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1910 - 19 agosto. Humphrey Owen Jones con Henri Brocherel e Humbert Savoye realizzarono un bel percorso in cresta, su roccia abbastanza solida salendo per la Cresta Sud dei Rochers del Monte Bianco. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1910 - 24 agosto. La signora Jones e Humphrey Owen Jones con Henri Brocherel salirono per la Cresta Sud-ovest raggiungendo la Quota 3289 dei Monts Rouges de Triolet che costituisce una delle due sommità gemelle della bella guglia bifida, nota con il nome di Aiguille Rouge de Triolet e ne è il punto culminante, scendendo poi per la Cresta Nord-ovest. Poco interessante e poco evidente. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1911 - luglio. L. Dufour e G. Imer, salirono dal versante Ovest dell’Aiguille des Glaciers 3817 m. La via, senza particolare interesse, sale per il ghiacciaio compreso fra i due speroni rocciosi occidentali. AD. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1911 - 20 luglio. A. Stuart Jenkins con Jean Bournissen e Jean Ravanel, furono i primi a scendere per la cresta Nord dell’Aiguille de la Brenva. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1911 - 26/27 luglio. Fräulein Eleonore Hasenclever e Fräulein Helène Wirthl con Max Helff, Günther von Saar e Richard Weitzenböch, salirono alla vetta dell’Aiguille de Bionnassay per la cresta Ovest dal Col de Tricot. Ascensione logica e dalla linea estetica ma eccezionalmente lunga e in parte monotona, su roccia discreta o rotta. Dislivello dal colle 1900 m, con sviluppo di 4,5 km. Difficoltà AD. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1911 - 2 agosto. George Finch e Maxwell Finch realizzano la prima salita per la Cresta dei Cosmiques iniziando dal Passage du Col du Midi che sale all'Aiguille du Midi lungo la Cresta Sud-Sud-Ovest. È una via classica, breve, molto frequentata, corta ma divertente salita di misto, facilmente realizzabile in giornata da Chamonix. - 250 m. II/AD. - Settore della Vallée Blanche - Massiccio del Monte Bianco - Alpi Graie.

 

1911 - 4 agosto. S. Kostitcheff, Hans Pfann e il Conte Ugo di Vallepiana, salirono per la parete Nord-Est dell’Aiguille de Trélatête Orientale. Questa via sale per rocce e canali, uscendo al limite sinistro (Est) del ghiacciaio sospeso. A tratti esposta alla caduta di sassi, ha un dislivello di 1450 m. dal Ghiacciaio del Miage. Difficoltà: AD, passaggi di II e III grado. - Nel ritorno scesero per la Cresta Sud che ha un dislivello dal ghiacciaio di 700 m. PD+/AD. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1911 - 5 agosto. V. R. Caesar e J. C. H. Runge con Abraham Muller e G. Muller, superano sul bordo a sinistra (Est) la parete con seracchi salita da Paul Güssfeldt per lo Sperone della Brenva uscendo presso le rocce. Raggiungendo poi la vetta del Monte Bianco. - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1911 - 9 agosto. Karl Blodig, Humphrey Owen Jones, Geoffrey Winthrop Young e Josef Knubel, realizzarono la Prima ascensione della Cresta del Brouillard dal versante Ovest del Col Emile Rey raggiungendo la vetta del Mont Brouillard e poi raggiunsero la cima del Monte Bianco sei ore più tardi. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1911 - 11 agosto. Hans Pfann e Ugo di Vallepiana, realizzano la 2ª ascensione della Cresta del Brouillard dal versante Ovest del Col Emile Rey raggiungendo la vetta del Mont Brouillard e poi la cima del Monte Bianco. È stata per alcuni decenni la via classica della Cresta del Brouillard ma ora è quasi abbandonata, in quanto si preferisce raggiungere il Col Emile Rey al Rifugio Monzino e dai Bivacchi Eccles. Si svolge in luoghi appartati e solitari; qualche pericolo di caduta sassi nel canalone del colle e fin quasi sul Picco Luigi Amedeo. Il Ghiacciaio del Monte Bianco che si deve attraversare può essere molto crepacciato. Dislivello dal rifugio circa 1500 m. Difficoltà D, su ghiacciaio, roccia (III) e misto. Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1911 - 11 agosto. Humphrey Owen Jones, Geoffrey Winthrop Young, Josef Knubel e Laurent Croux scesero la Cresta des Hirondelles alle Grandes Jorasses giudicando la salita troppo difficile. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1911 - 11 agosto. Ralph Todhunter con Henri Brocherel e R. Laurent dal Ghiacciaio di Greuvetta per la Cresta Nord-est salirono al Mont Greuvetta. La cresta è affilata, a salti, di circa 250 metri di dislivello, e venne toccata dai primi salitori solo in un brevissimo tratto - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1911 - 12 agosto. Ralph Todhunter con Henri Brocherel e R. Laurent tracciarono una variante per il ramo centrale del Ghiacciaio di Fréboudze e la Cresta Sud-Sudest della quota 3550 m. dell’Aiguille de Leschaux scendendo dal Mont Greuvetta. Oggi raccomandabile perché sale direttamente dalla Capanna Gervasutti ed evita la risalita del ripido e crepacciato ramo orientale del Ghiacciaio di Fréboudze. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1911 – 14 agosto. La prima ascensione certa delle Grandes Jorasses alla Punta Croz è a merito di Geoffrey Winthrop Young e Humphrey Owen Jones con Josef Knubel, nella loro ascensione dal Col des Grandes Jorasses per la Cresta Ovest. Dopo che la cresta era però già stata separatamente percorsa: fino alla Punta Young dalla cordata Valentie Ryan con Franz Lochmatter e Joseph Lochmatter; in senso inverso. - Dal Duca degli Abruzzi fino alla Punta Margherita. In sostanza, restava «da fare» soltanto il tratto Punta Young - Punta Margherita: ma ciò non toglie affatto il merito della prima ascensione alla cordata Humphrey Owen Jones-Geoffrey Winthrop Young-Josef Knubel, perché il problema consisteva appunto nel superare quel tratto «fu Josef Knubel, mi pare, che trovò la fessura chiave.». Egli apparve dietro di noi sul torrione e, con un’impressionante solennità - non era forse quello il punto in cui avevano abbandonato l’incomparabile Franz Lochmatter? - ci fece segno di ritornare un po’ verso Ovest. Mentre Humphrey Owen Jones scendeva direttamente sul Reposoir non appena attraversata la Punta Elena, Geoffrey Winthrop Young e Joseph Knubel, che già avevano compiuto «en passant» la prima ascensione della Cima Ovest della Punta Margherita, continuavano per cresta fin presso la Punta Whymper.

La fortuna era dalla loro parte quando Humphrey Owen Jones cadde e trascinò Josef Knubel in un canale ghiacciato sotto il colle ma, come ha raccontato Geoffrey Winthrop Young, il nostro leader sembrò più rinvigorito che altro dal suo tuffo a capofitto”. Nel progetto di Geoffrey Winthrop Young era prevista anche la Cresta des Hirondelles che il trio (più Laurent Croux) aveva disceso tre giorni prima, avendo giudicato la salita troppo difficile. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1911 - 18 agosto. E. Pühn con Adolphe Rey e Ferdinand Melica, realizzano la 3ª ascensione della Cresta del Brouillard dal versante Ovest del Col Emile Rey raggiungendo la vetta del Mont Brouillard e poi la cima del Monte Bianco. È stata per alcuni decenni la via classica della Cresta del Brouillard ma ora è quasi abbandonata, in quanto si preferisce raggiungere il Col Emile Rey al Rifugio Monzino e dai Bivacchi Eccles. Si svolge in luoghi appartati e solitari; qualche pericolo di caduta sassi nel canalone del colle e fin quasi sul Picco Luigi Amedeo. Il Ghiacciaio del Monte Bianco che si deve attraversare può essere molto crepacciato. Dislivello dal rifugio circa 1500 m. Difficoltà D, su ghiacciaio, roccia (III) e misto. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1911 - 18 agosto. Il discusso insegnante di Winchester R. L. Graham Irving con due dei suoi ex allievi, Harry Tyndale e George Leigh Mallory realizzano la 3° ascensione del Mont Maudit per la Cresta Kuffner, apportando una Variante d’accesso. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1911 - 19 agosto. Humphrey Owen Jones, Ralph Todhunter, Geoffrey Winthrop Young con Josef Knubel e Henri Brocherel salirono l’Aiguille du Grépon per la parete Est (Grépon-Mer de Glace.) realizzando la Prima di questa via che ha rappresentato un exploit notevole.

La “Fessura Knubel” è stato il primo passaggio di 5+ superato nella catena del Monte Bianco.

Questo itinerario è rapidamente diventato classico ma oggi è un po’ trascurato, poiché soffre il paragone con altre vie dell’Envers des Aiguilles. L’arrampicata, senza essere difficile fino alla Brèche Balfour, è molto bella, sicura e assai sostenuta nella parte superiore. La “Fessura Knubel” è un bellissimo passaggio, oltre ad essere storico. Altezza 800 m. sopra della crepacciata. - Settore delle Aiguilles de Chamonix - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1912 – Viene inaugurata la Capanna Cesare Gamba, sul dosso settentrionale dell’Aiguille du Châtelet, fra i Ghiacciai di Frêney e del Brouillard, su un ripiano a 2630 m. Era una modesta costruzione di legno che poteva ospitare fino a 30 persone. Carico di storia, sopravvisse gloriosamente fino alla edificazione del Rifugio Monzino che è un robusto edificio costruito nel 1965 e dedicato alla memoria del giovane alpinista Franco Monzino, prematuramente scomparso. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1912 - 11 luglio. La prima discesa per lo Sperone della Brenva venne effettuata da Robert Wylie Lloyd con Joseph Pollinger e F. Imboden. - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1912 - agosto. Paul Preuss, solo, pratica una variante salendo all’Aiguille de Tronchey dopo essere partito dal Casolari di Pra Sec sali per sentiero nel bosco, poi si mise sui pascoli in modo da raggiungere la sponda orientale del Ghiacciaio di Pra Sec che seguì fino al punto in cui è interrotta da deboli barriere rocciose. Traversando a destra per parecchi canaloni raggiunse l'alta conca dell’attuale via normale che resta sempre la più consigliabile. Non segnata sullo schizzo per mancanza degli occorrenti più precisi dati. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

 

1912 – 12 agosto. La prima traversata del Colle dell’Innominata venne effettuata da Humphrey Owen Jones e Geoffrey Winthrop Young con le guide Josef Knubel e Julius Truffer. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1912 - 13 agosto. La 1° ascensione dell’Isolee (Dames Anglaises) 3577m. venne realizzata da Humphrey Owen Jones e Geoffrey Winthrop Young con Josef Knubel e Julius Truffer. Viene salita raramente, di solito in traversata da Sudest a Nord. – Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1912 - 15 agosto. Dalla Cresta Nord del Mont Rouge de Peutérey precipitarono verso il Freney Humphrey Owen Jones e signora con la guida Julius Truffer che stavano tentandola con Paul Preuss (che si salvò perché era slegato); la tragedia fu provocata dalla caduta di una pietra. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1912 - 17 agosto. L. Kraul, W. Martin, E. Meyer e Richard Weitzenböck, salirono per primi l’Aiguille de Trélatête Settentrionale per la Cresta Nord che è ritenuta la via normale dal versante francese. È un bellissimo percorso di cresta, con vedute eccezionali sui ghiacciai sottostanti e verso il Monte Bianco. PD/AD-. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1912 - 17 agosto. L. Kraul, W. Martin, E. Meyer e Richard Weitzenböck, salirono per la Cresta Nordovest dellAiguille de Trélatête Centrale dopo aver salito l’Aiguille de Trélatête Settentrionale 3884 m. - Seguirono la cresta, scavalcando un primo gendarme. Un secondo si gira in parete a destra, si passa a sinistra di due difficili lame rocciose e quindi la cresta di neve porta sotto la ripida paretina sommitale. La si scala direttamente, su buona roccia, oppure dalla destra per un canale e si giunge in cima. Difficoltà AD. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1913 - estate. Guido Mayer con Angelo Dibona praticarono la 2° discesa per la cresta Nord dell’Aiguille de la Brenva. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1913 - 18 luglio. Ludwig Enzenhofer, Leo von Hibler e Richard Weitzenböch, salirono per la cresta Sud-Est della Petite Aiguille des Glaciers 3471 m. raggiungendo la cima. È la cresta che fiancheggia il Ghiacciaio d'Estellette. AD-. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1913 - 20 luglio. I primi salitori del Pic Gamba furono Paul Preuss e Ugo di Vallepiana che patirono dal Rifugio Gamba per il Col des Chamois salendo per la Cresta Sud e la parete Est aprendo la (via Preuss). Scalata varia e interessante, dall'andamento tortuoso. L'accesso originale all'intaglio Nord del Col des Chasseurs (o Col des Chamois) comporta l'attraversamento del ghiacciaio di Freney; è perciò molto più semplice l'accesso dal Combalet, evitando però l'intaglio Nord (difficile da questo lato). Dislivello 300 m. dal Col des Chamois. Difficoltà AD+, III e passaggi di IV. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1913 - 22 luglio. Ludwig Enzenhofer, Leo von Hibler e Richard Weitzenböch, salirono per la cresta Sud-Ovest dell’Aiguille d’Entrèves seguendo la cresta di neve e misto fino sull'anticima Sud 3590 m, da dove diventa affilata, di lame rocciose. Raggiunto un intaglio, scesero a sinistra in un canalino a lastroni, oltre il quale per grossi blocchi si riprende l'aerea cresta. Il risalto terminale venne superato per una fessura di 3 m. (IV), da destra, giunsero l’intaglio fra le due cime e da sinistra arrivarono in vetta. Difficoltà PD+, con un passo di IV. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1913 - 22 luglio. Giovanni Battista Gugliermina, Giuseppe Lampugnani, Francesco Ravelli e Alberto Zanutti, tracciarono una Variante per raggiungere l’Aiguille Blanche de Peutérey fin sotto la Punta Gugliermina. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1913 - 22 luglio. La 1° ascensione della Brèche Nord des Dames Anglaises da Nordest venne effettuata da Giovanni Battista Gugliermina, Giuseppe Lampugnani, Francesco Ravelli e Alberto Zanutti. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1913 – 28 luglio. Paul Preuss con il Conte Ugo di Vallepiana per la cresta Sud-Sudovest dell’anticima Sud della Punta Innominata aprono la via Preuss. Via varia con percorso interessante, alta circa 350 m. Difficoltà AD, un passaggio di IV+. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1913 - 29 luglio. Ralph Todhunter con Josef Knubel dalla Quota 3289 alla Quota 3236 per la Cresta Sud-est realizzarono la più bella ascensione da fare nei Monts Rouges de Triolet la traversata di queste due vette dell'Aiguille Rouge de Triolet, salendo prima sulla più elevata e poi scendendo attraverso la più bassa. Dalla vetta della Quota 3289 scesero in un canale verso Nord-est. portandosi a destra, sulla Cresta Sud-est, e la seguirono mantenendosi leggermente a sinistra (versante Pré de Bar) per aggirare alcuni gendarmi, fin sulla Quota 3236. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1913 - l° agosto. Ralph Todhunter con Joseph Knubel furono i primi salitori dal versante Sud-est a raggiungere la vetta del Petit Greuvetta e scesero poi dal contrafforte Est-Sudest. La relazione è poco chiara e non consente maggiori precisazioni. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1913 - 1° agosto. Paul Preuss solo, sale dal Ghiacciaio di Triolet per la Cresta Sud-est raggiungendo la vetta dell’Aiguille Savoie. Salita lunga e sicura, di soddisfazione, la più bella tra quelle di media difficoltà che si possono effettuare dal Rifugio Dalmazzi. Roccia ottima. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1913 - 2 agosto. Ralph Todhunter con Joseph Knubel scesero dalla Cresta Ovest del Mont Rouge de Greuvetta dopo aver raggiunto il giorno prima la vetta del Petit Greuvetta. La relazione è poco chiara e non consente maggiori precisazioni. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1913 - 2 agosto. Paul Preuss in solitaria seguì la breve ondulata Cresta Sud di confine e con bella traversata facile si portò sul gendarme che costituisce il punto culminante della Cima Sud 3638 m. delle Pointe des Papillons. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1913 - 3 agosto. Paul Preuss, solo, sale per la Cresta Sud-est alla cima della Quota 3289 e proseguendo poi alla Quota 3236. E’ la più bella ascensione da fare nei Monts Rouges de Triolet la traversata di queste due vette dell'Aiguille Rouge de Triolet, salendo prima sulla più elevata e poi scendendo attraverso la più bassa. Dalla vetta della Quota 3289 scendere in un canale verso Nord-est. Portarsi a destra, sulla Cresta Sud-est, e seguirla mantenendosi leggermente a sinistra (versante Pré de Bar) per aggirare alcuni gendarmi, fin sulla Quota 3236. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1913 - 13 agosto. Antonio Calegari con Romano Calegari e Gaetano Scotti, salgono per il Crestone Nord-Est raggiungendo la vetta del Petit Mont Blanc, trovando la roccia a tratti rotta, e la parete soggetta alla caduta di sassi. Probabilmente AD. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1913 - 13 agosto. Paul Preuss con Paul Relly e Ugo di Vallepiana dal Ghiacciaio di Triolet per la Cresta Sud-est salirono alla Cima Sud della Punta Isabella. Cresta essenzialmente rocciosa, poco inclinata, abbastanza lunga, con tratti nevosi nella parte superiore. Roccia piuttosto cattiva di media difficoltà. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1913 - 16 agosto. Antonio Calegari e Romano Calegari, raggiunsero la cima della Petite Aiguille des Glaciers 3471 m. salendo dal versante Sud-Sudest, su terreno vario soggetto a caduta di sassi. PD+. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1913 - 26 agosto. Guido Mayer con Angelo Dibona dal Ghiacciaio di Fréboudze per il versante Sud-Sudovest salirono in vetta alle Petites Jorasses per un itinerario difficile, poco interessante nella parte rocciosa ed esposto alla caduta di sassi: frequentemente percorso in discesa. - DISCESA-. Dai pressi della cima seguire la cresta nevosa, che scende verso Sud-Est, fino a una lieve depressione, a circa metà del suo sviluppo. Abbandonarla e scendere a destra (Sud-Ovest) in arrampicata libera, seguendo il lungo canale (caduta di sassi) che conduce alla sommità del ripido pendio di neve sottostante. Discenderlo fin sotto la crepaccia terminale e raggiungere il ghiacciaio alla base dello Spigolo Sud delle Petites Jorasses. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1913 - 28 agosto. Paul Preuss in cordata con Aldo Bonacossa, e Carlo Prochownick conquistano la Cresta Sudest dell’Aiguille Blanche de Peutérey dalle Dames Anglaises e raggiunsero la Brèche Nord della Brenva. Fino all’attacco il terreno è misto, segue poi un ripido gradino alto 600 metri con difficoltà prevalentemente di III grado ed un tratto di IV. I chiodi sono molto rari. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1913 - 1 settembre. Luigi De Riseis con Adolphe Rey e Adolphe Derriand tracciarono una variante per raggiungere la vetta della Punta Innominata evitando il passo di IV°+ della via Preuss. Attacca circa 50 m. più a destra, sotto la parete verticale dell'anticima Sud e per rocce facili, con percorso a Z, arrivando all'intaglio oltre i tre rilievi. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1913 - 4 settembre. Una cordata di alpinisti guidati da Camille Simond e Roberts Charlet-Straton tentarono di issare sulla cima del Petit Dru una statua della Madonna di Lourdes, del peso di 13 kg, completamente in alluminio e dell'altezza di un metro circa. A causa delle pessime condizioni meteorologiche dei Les Drus, furono costretti ad abbandonarla a quota 3000 m, negli anfratti di una roccia. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1914 - Una cordata guidata da Adolfo Rey, salì la vetta massima (4° superiore) del Dente del Gigante tracciando una variante alta per la Cresta Nord. Dalla comoda cengia orizzontale che porta ai due colatoi scendenti dall'intaglio tra le due sommità si innalzarono direttamente presso la Cresta Nord fino alla vetta. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1914 - 10 luglio. Guido Mayer con Angelo Dibona furono i primi a salire la quarta guglia dell’Aiguilles Rouges du Brouillard dal versante Sud, scendendo poi da Ovest per un canale che si abbassa dalla forcella fra i due gruppi di guglie strette e incassate, con un gran salto a metà. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1914 - agosto. Richardson e Wood con Alexis Brocherel e Léon Bron, effettuano la 1° ascensione del Tour de la Brenva in traversata da Sud-Est a Ovest. Raramente salito in seguito. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1914 - 19 agosto. Luigi De Riseis, E. G. Oliver e Emanuela Spinola con Adolphe Rey, Henry Rey e un portatore, scesero dalla vetta della Tour Ronde per il versante Sud, che è la via diretta su misto e neve, esposta all'inizio alla caduta di sassi; che può essere conveniente per chi volesse scendere direttamente a Courmayeur. PD+. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1914 - 23 agosto. Giovanni Battista Gugliermina, Giuseppe Lampugnani e Francesco Ravelli, tracciarono un’altra Variante per raggiungere l’Aiguille Blanche de Peutérey fin oltre la Punta Gugliermina. Dalla Brèche Nord des Dames Anglaises si supera il ripido risalto soprastante, scalandolo direttamente per difficili placche e fessure sul versante Brenva ma assai vicino allo spigolo. Dalla sommità del risalto si segue la Cresta Sudest dell’Aiguille Blanche de Peutérey per breve che sale dal Freney e poi si porta nel versante Est, aggirando sulla destra dei piccoli risalti e giungendo ai piedi della Punta Gugliermina. Si attraversa il canalino che scende tra questa e l'Epée e dopo una ventina di metri ancora a destra si sale diritto a prendere la Cresta Sudest, lungo la quale prima dell’intaglio si trova la via Preuss. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1914 - 23 agosto. Giovanni Battista Gugliermina, Giuseppe Gugliermina e Francesco Ravelli conquistano la ascensione della Brèche Nord des Dames Anglaises da Sudovest. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1914 - 24 agosto. Giovanni Battista Gugliermina e Francesco Ravelli realizzano la 1° ascensione della Punta Gugliermina seguendo la via all'Aiguille Blanche de Peutérey per la Cresta Est. Da una spalletta della cresta si scende all'intaglio a Nordovest dell'Epée, si aggira questa a Est e si arriva al piede della punta. Scalano prima le difficili placche della parete Nord, poi arrivarono in cima per la Cresta Est. Oggi questa via è la normale. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1914 - 24 agosto. Luigi De Riseis con Adolphe Rey e Henry Rey, salirono da Sud alla Cresta Est del Mont Blanc du Tacul. Itinerario su terreno misto, esposto alla caduta di sassi nel canale. Mancano particolari e la localizzazione del percorso non è certa (l'orrido canale Sud-Ovest, probabile via d'ascensione, è segnato sul fondo da una stretta gola ghiacciata). Probabilmente AD. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1914 – 25 agosto. La prima ascensione del Petit Capucin venne effettuata per la Cresta Ovest da Luigi De Riseis con Adolphe Rey e Henri Rey. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1915 - Umberto Mautino con Joseph Petigax e Cyprien Croux, realizzano la 1° salita invernale della Tour Ronde. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1915 - 24 agosto. E. G. Oliver con Alexis Brocherel e Henri Rey dal Col du Dolent discesero probabilmente lungo il filo della Cresta Ovest-Sudovest della Pointe de Pré de Bar (molto difficile). - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1917 - 5 gennaio. Aldo Bonacossa e L. Hosquet, realizzano la 1° salita invernale dell’Aiguille des Toules 3538 m. per la cresta Sud-Ovest. Partirono dal Colle Ovest des Toules 3342 m. dove una breve cresta con neve porta al risalto roccioso sommitale. Questo si supera per camini e salti di rocce rotte, poi su pietrame si arriva in cima. PD+. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1917 - 5 gennaio. Aldo Bonacossa e L. Hosquet, realizzano la 1° salita invernale del Grand Flambeau da Sud-Est, con una salita su neve e rocce mobili. Molto sgradevole e pericolosa. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1917 - 6 giugno. Aldo Bonacossa con Julien Rey dal Ghiacciaio di Pré de Bar per il versante Sud-ovest raggiunsero la vetta del Mont Dolent. Bella salita, difficile. I pendii di ghiaccio sono ripidi. Qualche pericolo di caduta di sassi. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1917 - 27 luglio. Rita Berla e Aldo Bonacossa dal Ghiacciaio di Triolet per la parete Sud raggiunsero la cima della Petite Aiguille Orientale 3808 m. delle Petites Aiguille de Triolet con un’arrampicata su rocce poco solide ma che migliorano verso l'alto. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1917 - fine agosto. Agostino Ferrari con César Meynet dal Col Savoie salirono per la Cresta Nord-Nordest raggiungendo la cima Nord-Est dell’Aiguille de Talèfre. Va detto che la Cresta Nord-Nordest è poco inclinata ma irta di piccoli spuntoni. Questo itinerario di media difficoltà si svolge su rocce sfasciate, mantenendosi sotto il filo di cresta. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1919 - 31 luglio. A. Héraud e R. Puisieux con Edouard Favret salirono dal Glacier de Talèfre per lo sperone Nord-ovest della Pointe Supérieure de Pierre Joseph e la Cresta Ovest della Petite Aiguille de Talèfre per la Cresta Ovest apportando una variante che si svolge su terreno misto abbastanza difficile. - Raggiunta l'insenatura del ghiacciaio a Ovest dello sperone settentrionale e della Pointe Supérieure de Pierre Joseph traversarono a destra e superarono la crepaccia terminale a Ovest della costola rocciosa poco appariscente. Subito sopra salirono direttamente, rimontando dapprima rocce miste a neve e in seguito un ripido pendio nevoso o ghiacciato che porta sulla cresta, nei pressi della gobba di neve della Pointe Inférieure de Pierre Joseph. Seguirono la cresta verso sinistra, dove diviene subito rocciosa ma rimane sempre poco inclinata e facile, fino alla Pointe Supérieure de Pierre Joseph. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1919 - 7 agosto. R. L. Graham Irving da solo sale da Sud, per la cresta del contrafforte della Calotte des Aiguilles Grises. Lungo percorso su neve, misto e cresta. Può essere una buona alternativa, più lunga ma sicura, al corrispondente percorso sul Ghiacciaio del Dôme quando questo fosse troppo crepacciato, ma in pratica non viene seguito. Dislivello 750 m. Difficoltà PD-. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1919 - 7 agosto. R. L. Graham Irving, da solo, sale per la Cresta des Aiguilles Grises, dalla Cresta di Bionnassay e delle Bosses, fino al Dôme du Goûter. Questo itinerario si svolge sempre in cresta. Permette di evitare il percorso del crepacciato Ghiacciaio del Dôme, ed è da tenere presente anche per la discesa quando, specialmente a fine stagione, i numerosi crepacci possono ostacolare troppo il passaggio sul ghiacciaio. La via nell'insieme risulta più varia della via normale e anche più sicura, ma di solito richiede più tempo e non viene quasi mai seguita. Si può considerare una sua variante. La parte iniziale rocciosa e di misto ha un dislivello di 750 m. con sviluppo di quasi 2000 m. Difficoltà PD+. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1919 - 14 agosto. Il milionario uomo d’affari Robert Wylie Lloyd con le sue guide Adolf Pollinger e Joseph Pollinger, compiono la 1° traversata dal Col de Bionnassay da Sud, provenienti dal Col de Miage, attraversarono su neve e sfasciumi per portarsi sul Ghiacciaio di Bionnassay, che risalirono fino al colle. Questa traversata sembra essere sgradevole e esposta alla caduta di sassi. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

191919/20 agosto. Viene realizzata la prima ascensione della Cresta dell’Innominata al Monte Bianco ad opera di S. L. Courtauld, E. G. Oliver con Adolf Aufdenblatten, Adolphe Rey e Henry Rey. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1919 - 12 settembre. Alice Damesme, Maurice Damesme e Jacques De Lépiney, aprirono una nuova via raggiungendo la vetta della Dent de Jetoula rispetto alla Prima ascensione di Adolfo Hess, Flavio Santi con César Ollier del 1898, perché nel 1905 si verificò un terremoto o altra causa, producendo il crollo di un lastrone sporgente a metà salita: ne risultò uno strapiombo e la conseguente nuova via. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1919 - 13 settembre. Alice Damesme, Maurice Damesme e Jacques De Lépiney, realizzano la 1° ascensione e tracciarono sul Trident del Mont Blanc du Tacul la via Lépiney, superando un passaggio di trenta metri di V e V grado superiore senza alcun chiodo. Ma essi non conoscevano l’uso dei chiodi e dei moschettoni. La via sale obliqua da Ovest a Sud e raggiunge la cima da Est. È più difficile di altre aperte in seguito, con bellissima arrampicata nella metà superiore, su roccia ottima. Il passaggio nella fessura sopra il diedro-camino a Sud, effettuato allora senza nessun chiodo, risulta tuttora (3 chiodi in posto) molto difficile: V+ ; altri chiodi in posto. Dislivello 180 m. dall'attacco nel canale. Difficoltà D, passaggi IV+ e un passo di V+. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1919 - 18 settembre. Alfred Ravanel, Arthur Ravanel, Camille Ravanel, Giuseppe Ravanel e Jules-Félicien Ravanel insieme con il sacerdote del villaggio, abate Alexis Couttin riuscirono a portare sulla cima del Petit Dru la statua della Madonna di Lourdes, abbandonarla a quota 3000 m, negli anfratti di una roccia il 4 settembre del 1913 a causa delle pessime condizioni meteorologiche dei Les Drus,ed era la fine della Prima Guerra Mondiale. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1920Etienne Henriot con Camille Simond e Camille Ravanel, fecero un 1° tentativo di traversata delle Aiguilles du Diable del Mont Blanc du Tacul senza riuscirci. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1920 - agosto. La signorina Jasmine e Georges Casella con Alfred Couttet scesero per la Cresta Nord delle Pointe des Papillons al Col du Piolet. A tutt’oggi questa cresta non è stata percorsa che in discesa e forse una sola volta. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1920 - agosto. La signorina Jasmine e Georges Casella con Alfred Couttet dal Col du Piolet per la Cresta Sud-ovest salirono alla Cima Sud 3758 m. della Punta Isabella. Salita varia e interessante, sicura, difficile. È stata forse percorsa una sola volta. Scesero poi per la Cresta Nord delle Pointe des Papillons al Col du Piolet. A tutt'oggi questa cresta non è stata percorsa che in discesa e forse una sola volta. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1920 – 7 agosto. Cesare Negri, Ettore Santi e Mario Santi salirono dal ghiacciaio della Brenva per lo sperone Nordest dell’Aiguille Noire de Peutérey con uscita dalla Cresta Est.

La via si svolge lungo lo sperone che dalla quota 3520 sulla Cresta Est si abbassa ben marcato a Nordest terminando nel ghiacciaio della Brenva a 2586 m. E’ stata ripercorsa solo una volta nella sua parte superiore. Dislivello dal ghiacciaio alla cima 1200 m. Difficoltà D. – Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1920 - 29 agosto. Gaetano Polvara, Vittorio Ponti e A. Rossi dalla Brèche Centrale des Dames Anglaises superarono la parete soprastante salendo prima un po' a destra a una spalletta, poi verso sinistra al colletto sotto il pinnacolo sommitale e quindi in cima alla Punta Casati da Nordovest proseguendo fino alla Punta Castelnuovo. AD. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1921 - Etienne Henriot con Camille Simond e Camille Ravanel, fecero un 2° tentativo di traversata delle Aiguilles du Diable del Mont Blanc du Tacul senza riuscirci. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1921 - 12 giugno. R. Bicknell, C. A. Elliot, H. E. L. Porter e L. G. Shadbolt, praticarono una variante per raggiungere la cima dell’Aiguille des Glaciers 3817 m. partendo dal Glacier de Trélatête salirono per il primo sperone roccioso del Col des Glaciers, per raggiungere la cresta Sud-Ovest a metà del suo sviluppo. Senza particolare interesse. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1921 - 22 luglio. Tom De Lépiney e Jean Morin dalla vetta dell’Aiguille Savoie scesero per la Cresta Sud-ovest al Col Savoie. Questa cresta non è stata percorsa che in discesa, forse una sola volta, e si descrive perciò in questo senso. Delicata e difficile. L’Aiguille Savoie è separata dal Col Savoie Supérieur (3515 m.) da un grande gendarme a sommità piatta e squadrata, dal quale si abbassa a Sud-est, un possente contrafforte di placche rocciose. Al di là di questo Col Savoie Supérieur la cresta si rialza su sfasciumi e culmina al Gendarme 3543 m, poi si abbassa di nuovo fino al Col Savoie. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1921 - 26 luglio. Giovanni Battista Gugliermina e Giuseppe Gugliermina, Gustavo De Petro e Francesco Ravelli, salirono per il canale Sud-Est  del Col Maudit, aprendo la (via Ravelli). Con questa via veniva scoperto un nuovo accesso alla vetta del Monte Bianco in partenza dal Colle del Gigante, senza dover passare dal Col du Midi. Itinerario su terreno misto esposto alla caduta di ghiaccio dal grande seracco. Dislivello 350 m. Difficoltà AD. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1921 - 26 luglio. Giovanni Battista Gugliermina e Giuseppe Gugliermina con Gustavo De Petro e Francesco Ravelli, salgono per la Crestina Sud-Ovest del Mont Blanc du Tacul dopo la salita da Est al Col Maudit 4035 m, prendendo la roccia nei pressi del seracco e salendo alla cresta, che si segue su rocce innevate e porta sulla Cima Ovest del Mont Blanc du Tacul. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1921 – 31 luglio–1 agosto. Giovanni Battista Gugliermina, Giuseppe Gugliermina, Francesco Ravelli e Lucien Proment compiono la seconda ascensione della Cresta dell’Innominata al Monte Bianco. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1921 - l° agosto. E. Ghiglione, F. Grottanelli e Zenone Ravelli, realizzarono la 2ª ascensione salendo per la cresta a Sud-Ovest delle Bosses (via dei Rochers). e il giorno successivo ripercorsero la via in discesa. Questa cresta di roccia e neve assai poco marcata, si abbassa dalla Petite Bosse verso Sud-Ovest per oltre 500 m. a un'aerea selletta 3955 m, oltre la quale la cresta si rialza nell'esile Punta Pfann e si allunga poi a formare i Rochers del Monte Bianco (da cui il nome della via), possente insieme di crestoni che separano il Ghiacciaio del Monte Bianco da quello del Dome. Bella via varia e di piacevole percorso, interessante anche per l'ambiente poco conosciuto e solitario nel quale si svolge (a parte la cresta finale). Dislivello dal bacino superiore del ghiacciaio 1000 m. Difficoltà AD+ /D-. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1921 - 1/2 agosto. Giovanni Battista Gugliermina, Giuseppe Gugliermina, Francesco Ravelli e Lucien Proment compiono la seconda ascensione della Cresta dell’Innominata al Monte Bianco e tracciano la variante Ravelli che invece di traversare a sinistra il largo canale sui 4250 m, si sale ancora su misto lungo il suo bordo, riprendendo a seguire la cresta sopra il secondo risalto. Il canale si attraversa quasi alla sua estremità superiore dove è molto largo, quindi si sale su rocce rotte e una rampa nevosa obliqua a sinistra che porta sullo sperone dove passa la via classica. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1921 - 7/8 agosto. Adolf Aufdenblatten e Alfred Aufdenblatten (guida) con S. L. Courtauld, E. G. Oliver e G.I. Finch, salirono per il Couloir Eccles che è lo stretto canale nevoso situato tra le rocce più orientali del versante Sud del Monte Bianco di Courmayeur e il roccioso versante meridionale del Grand Pilier d’Angle. È stata la prima via aperta sull'allora inesplorato versante Sud del Monte Bianco, realizzata attraverso il Ghiacciaio del Brouillard, il Pic Eccles e il Col Eccles, l'alto bacino del Ghiacciaio di Freney, il Couloir Eccles e la parte superiore della Cresta di Peutérey. (Realizzando la 2ª salita di questa cresta). È un po' tortuosa ma varia e interessante e si svolge quasi interamente su neve-ghiaccio. Il percorso originale nel suo insieme non viene però più seguito in quanto è stato rettificato da altri itinerari più diretti. Dislivello dai Bivacchi Eccles 1100 m. Difficoltà D. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1921 - 15 agosto. Francesco Ravelli e Giuseppe Fortunato Gugliermina con G. Quaglia, R. Locchi e S. Locchi ripetono dal Ghiacciaio di Pré de Bar per il versante Sud-ovest la salita alla vetta del Mont Dolent con la pia illusione che la parete fosse ancora vergine. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1921 - 24 agosto. L’itinerario classico della traversata dell’Aiguille Ravanel (via normale di ritorno) è stata tracciata da Paul Chevalier e Jacques De Lépiney. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1922 - Etienne Henriot con Camille Simond e Camille Ravanel, fecero un 3° tentativo di traversata delle Aiguilles du Diable del Mont Blanc du Tacul anche questa volta senza riuscirci. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1922 - 3 agosto. P. Borchers e P. Reuschel, scesero da Nord-Ovest dell’Aiguille des Toules 3538 m, che consiste in un breve percorso su neve ripida, vario e interessante; è la via migliore alla cima.

Dislivello dal ghiacciaio 130m. Difficoltà PD. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1922 - 20 agosto. Evaristo Croux (guida) con Francesco Ravelli e Guido Alberto Rivetti, salirono per il versante Nordest dell'anticima Sud della Punta Innominata raggiungendo la vetta. Scalata di 350 m. Probabilmente AD. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1922 - 8 settembre. I Fratelli Hadamard, J. Le Bec e Tom De Lépiney affrontano la Cresta Nord nella traversata La Nonne - L'Evêque Attualmente si percorre la Cresta Nord prevalentemente nel senso della discesa, e la si completa spesso con la salita dell’L'Evêque, con una bella e frequentata ascensione classica. Realizzando così la traversata La Nonne-L'Evêque. Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1923 – Viene costruita la prima Capanna della Noire, situata a 2316 m. in un anfratto roccioso ai piedi della verticale parete Sud del Mont Noir de Peutérey, affacciato sopra la Val Veni, al margine orientale della conca sospesa nota come Fauteuil des Allemands.

Chiamata anche Rifugio Borelli-Pirovano. Venne ingrandita e rifatta nel 1937, 1950, 1969, 1981. Attualmente dispone di 20-30 posti letto su tavolati, con materassi e coperte. E’ sempre aperto.

Inizialmente dedicato a Lorenzo Borelli (1878-1936), socio fondatore del CAAI e suo Presidente nel 1922-23. Ricorda dal 1969 anche Carlo Pirovano, alpinista biellese caduto nel 1963 sulle Ande Peruviane. E’ utile per le ascensioni che iniziano dal Fauteuil des Allemands: dal Mont Rouge de Peutérey al Pic Gamba, all’Aiguille Noire de Peutérey (cresta Sud, parete Est e via normale) e la Mont Noir de Peutérey. La grande conca sospesa sopra una ripida soglia basale al cui margine si trova il rifugio, ha ricevuto dagli alpinisti il nome di Fauteuil des Allemands in quanto si presenta come il sedile di un’enorme poltrona avente per schienale la parete Sud dell’Aiguille Noire de Peutérey e per braccioli il Mont Rouge de Peutérey e il Mont Noir de Peutérey. La conca è indicata anche col nome locale di Combalet, più rispondente al suo aspetto che ne rivela l’origine glaciale. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1923 - Jacques De Lépiney, Paul Chevalier e Henry Bregeault, scendendo dal Mont Blanc du Tacul riuscirono a trovare in parte le vie di traversata delle Aiguilles du Diable. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1923 - 13 maggio. La guida Edoardo Bich nuore per una caduta alla Becca d’Aran (2952 m.) Alpi Pennine. In suo onore viene dedicata da Enrico Augusto la vetta meridionale dell’Aiguille Noire de Peutérey (3773 m.) che verrà chiamata Punta Bich (3746 m.) di 27 metri più bassi. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1923 - 10 luglio. Zenone Ravelli, Michele Baratono, Mario Borelli, Pietro Ravelli e Mario Schiagno, salirono per la parete Ovest del Mont Noir de Peutérey partendo sotto al quarto canale (neve). Salirono nel canale per 20 m. e superarono a sinistra uno strapiombo. Dopo pochi metri attraversarono a destra il canale e continuando obliquamente a destra attraversarono il terzo canale e sui 2750 m. si raggiunge il secondo. Lo salirono fin dove si restringe e per la costa a destra arrivarono in cima. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1923 – 21 luglio. Adolphe Rey e Henry Rey con Enrico Augusto compiono la prima ascensione alla Punta Bich dell’Aiguille Noire de Peutérey per la cresta terminale Est. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1923 - 22 luglio. Robert Wylie Lloyd, Joseph Pollinger e Lagger, scesero dal Col Infranchissable 3344 m. seguendo il crestone a destra (scendendo)del canalone. Rocce molto rotte. AD.

Dal colle 3344 m. si sale un poco verso la Tête Carrée e dalla sommità rocciosa 3403 m. si scende per la cresta a destra del canalone. A metà della discesa, a un risalto, si piega a destra oltre uno stretto canale e si giunge ai resti di una capanna di miniera: la Capanna del Bedalün. Si scende a destra in un camino (a suo tempo attrezzato, gradini) e si prosegue fin sopra un grande nevaio molto ripido. Si obliqua a sinistra fino nel canalone nevoso, per il quale si scende al Ghiacciaio del Miage. - Gruppo Miage - Massiccio del Monte Bianco.

 

1923 - 23 luglio. Francesco Ravelli e Guido Alberto Rivetti con Evaristo Croux salirono alle Aiguilles de Pra Sec. La cordata scalò soltanto l’Aiguille Meridionale, girando l’Aiguille Centrale e l’Aiguille Settentrionale sul versante Ovest e riprendendo il filo nel tratto compreso fra la forcella a monte e la vetta dell’Aiguille Settentrionale (che non raggiunsero, perché continuarono subito verso la forcella). - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1923 - 23/24 luglio. Francesco Ravelli e Guido Alberto Rivetti con Evaristo Croux, salirono le Grandes Jorasses per il Contrafforte di Pra Sec e il Versante di Tronchey. Il complesso Contrafforte di Pra Sec (che divide in basso il ramo orientale del Ghiacciaio delle Grandes Jorasses dal Ghiacciaio di Pra Sec) in alto è poco evidenziato e costituisce l'estremo bordo orientale delle roccette finali dell'itinerario normale che battezzarono molto opportunamente «Aiguilles de Pra Sec», IGM reca due quote - 3549-3438 - che corrispondono rispettivamente alla settentrionale ed alla meridionale: ma non quota la centrale, pur evidenziandone il disegno. Queste tre Aiguilles de Pra Sec sono ben visibili da Entrèves, e diventano particolarmente evidenti quando un po’ di nebbia sulla retrostante parete, o un favorevole contrasto di sole ed ombra le distacca nettamente dalle retrostanti due torri superiori della Cresta di Tronchey (seconda e terza), contro le quali restano altrimenti schiacciate, ad eccezione dell’estrema vetta dell’Aiguille Meridionale, che si profila sul cielo. La cordata di Francesco Ravelli scalò soltanto l’Aiguille Meridionale, girando l’Aiguille Centrale e l’Aiguille Settentrionale sul versante Ovest e riprendendo il filo nel tratto compreso fra la forcella a monte e la vetta dell’Aiguille Settentrionale (che non raggiunsero, perché continuarono subito verso la forcella). - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1923 - 28 luglio. Angelo Abrate, Francesco Ravelli, Guido Alberto Rivetti furono i primi a raggiungere il Col des Petites Jorasses dal versante italiano del Ghiacciaio di Fréboudze per il versante Est. Itinerario mediocremente difficile, quasi interamente su neve. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1923 - 28 luglio. Angelo Abrate, Francesco Ravelli e Guido Alberto Rivetti dal Col des Petites Jorasses raggiunsero la vetta dell’Aiguille de Leschaux. La cresta è aerea e molto frastagliata, formata da fantastici torrioni giallastri; dislivello di soli 240 metri. Arrampicata difficile, roccia eccellente. La cresta non termina propriamente sul colle, ma cade con un balzo precipitoso sul Ghiacciaio di Leschaux. È stata percorsa pochissime volte nonostante l'indubbio interesse. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1923 - agosto. M. Averton, G. H. Bullock, H. A. Hopworth e R. L. Graham Irving, salirono il Col de la Lex Blanche da Ovest alla quota 3569 IGN, superando uno sperone roccioso poco marcato, situato a metà tra il Col de la Lex Blanche e il Col de Trélatête. È l’accesso più facile alla cresta principale dal versante francese ma è comunque poco frequentato. Dislivello 800m. Difficoltà AD. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1923 - agosto. P. Logeais e R. Rheims con Arthur Ravanel e Alphonse Couttet, salirono per il versante Ovest della Pointe des Périades fino alla cresta principale. - Itinerario sconsigliabile; nella sua prima metà (dove il canale è stretto) è obbligato, difficile ed esposto al pericolo della caduta di sassi. Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1923 - 5/6 agosto. La prima ascensione completa delle Grandes Jorasses, fino alla Punta Walker, venne compiuta da Alfred Horeschowky e Franz Piekielko. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1923 - 8 agosto. Jacques Lagarde e Jacques De Lépiney per primi scendono per la Cresta Sudest dell’Aiguille Blanche de Peutérey. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1923 - 10 agosto. Lucien Proment (guida) e Gratien Bareaux (guida) con Amerigo Comin effettuarono la 2° ascensione della via Ravelli nel canale Sud-Est del Col Maudit. - Dal Cirque Maudit 3600 m. si supera la crepaccia spesso alta e difficile (i primi salitori dovettero aggirarla molto a destra) e si sale tutto il canale dominato dal grande seracco. Dalla base di questo portarsi a destra sulle rocce e seguirne il bordo verso destra. Dove diventano ripide si scalano con bella arrampicata, quindi si attraversa a sinistra ai nevai del colle (i primi salitori impiegarono 2 ore per superare-aggirare la crepaccia e ore 2.50 per uscire al colle; i ripetitori ore 2.30). - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1923 - 13 agosto. Henry Bregeault, Paul Chevalier e Jacques De Lépiney, realizzano la 1° ascensione della Pointe Carmen fin sulla puntina Ovest, la più alta. Prende il nome della moglie del capocordata, Jacques De Lépiney. - Aiguilles du Diable - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1923 - 21/22 agosto. La prima traversata del Col du Brouillard venne effettuata dal versante Est da Henry Bregeault, Paul Chevalier, Jacques Lagarde, Jacques De Lépiney, Tom De Lépiney e André Migot, che salivano da Est per l'ascensione al Monte Bianco; dopo un bivacco al Col Emile Rey, a causa del maltempo ritornarono al colle e da questo scesero verso il Miage. Dal colle magnifica visione sul versante Sud del Monte Bianco. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1923 - 30 agosto. Jacques De Lépiney e Tom De Lépiney salirono il Mont Rouge de Peutérey per la Cresta Est-Sudest, su rocce abbastanza solide, con erba. È la via migliore per il Mont Rouge de Peutérey. Dislivello 600 m, con sviluppo di circa 850 m. Difficoltà PD+. Dal Rifugio della Noire 2316 m. si attraversa in piano tutta la conca del Combalet, per attaccare le rocce di uno sperone sotto la cresta a circa 2350 m. Si sale a prendere la cresta, che poi si segue. Dopo un dente si continua a sinistra sul versante Sud per un canale obliquo parallelo alla cresta, che si riprende sotto il salto terminale. Per la cresta sino in cima. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1923 - 30 agosto. Jacques De Lépiney e Tom De Lépiney scesero per la Cresta Nord dalla vetta del Mont Rouge de Peutérey dopo essere saliti per la Cresta Est-Sudest. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1923 - 11 settembre. Le signorine M. Picard e Decker con C. Delachat, salirono per la cresta Sud del Mont Tondu 3196 m. Partendo dal Glacier des Lanchettes si sale per un terzo il gran canale nevoso che scende dalla Brèche de Bellaval, per cengia si passa sulla sua riva sinistra e si continua la salita lungo uno stretto canale di rocce rotte fino alla Brèche de Bellaval, poco a Nord della guglia omonima. Si segue la cresta su placche di buona roccia. Dall’intaglio tra le cime Sud e Centrale si supera un difficile passaggio (III+) e si arriva in cima. PD. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1924 - 25 giugno. La cordata composta da Francesco Ravelli e Guido Alberto Rivetti con Evaristo Croux furono i primi a salire la Pointe des Hirondelles dal Ghiacciaio di Fréboudze per la Cresta Est-Sudest della Cima Sud. Dal Col des Hirondelles fino alla base della cresta seguirono detto crestone che, pur non opponendo particolari difficoltà, diverte sempre con passaggi interessanti su roccia sovente ottima, vincono rapidamente d'altezza. La roccia, divenuta verso l'alto solida e nuda di detriti, offre assoluta sicurezza e permette di procedere svelti, che in due ore e mezza dalla base, fermate comprese, guadagnano la Cima Sud. Ripartirono alla conquista della Cima Nord, distante un cento metri e di qualche metro più bassa. Passarono lungo il filo dell’aerea cresta, che dal lato di Savoia è precipite nel vuoto, mentre dal versante nostro la parete balza giù a salti, rotti da frequenti ripiani: ed in ultimo per una stretta fessura rimontarono la ripida placca che costituisce la Cima Nord. Per lo stesso percorso ritornarono sulla prima punta in due ore riguadagnando il ghiacciaio ed un'altra ora di veloce discesa ci fa trovar di ritorno. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1924 - 7 luglio. Emile Robert Blanchet, Jean Chaubert con Armand Charlet e Antoine Ravanel scesero per la Cresta del Jardin (Est) dell’Aiguille Verte con un itinerario splendido, vario, molto interessante, che se fatto in salita presenta una bella arrampicata su roccia, un magnifico passaggio su ghiaccio, e del bel terreno di alta montagna. Riserva vedute stupende. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1924 - 24 luglio. I due fratelli Adolphe Rey e Henry Rey conquistano il Grand Capucin da Ovest, per la Brèche du Grand Capucin, con Enrico Augusto e Louis Lanier (Prima ascensione assoluta).

Per realizzare quest’impresa l’ingegno montanaro si scatena nel vero senso della parola: il piccolo Adolphe Rey più volte si innalza su una pertica sorretta in precaria posizione dai compagni (era un tronco che serviva da steccato in un prato…! E che essi avevano portato fin lassù), poi addirittura perfora la roccia con degli aghi da mina per superare una placca assolutamente levigata. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1924 – 1 agosto. Gianni Albertini e A. Fumagalli, a causa di un errore d’itinerario praticarono una Variante. Essi salirono il canale secondario situato tra il gran canale centrale della parete e il Couloir Rey, tentando a sinistra, fino a raggiungere l’itinerario originale all’estrema sinistra del risalto dell’Aiguille Noire de Peutérey, parete Sudest. – Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1924 - 8 agosto. G. e W. de Meyendorff e Jean Morin realizzano la prima traversata dal versante francese a quello italiano del Col Savoie dal Glacier de Talèfre per il versante Ovest. Itinerario molto difficile nel tratto compreso fra il ghiacciaio e il colle; si svolge su rocce poco solide, ghiacciate ed esposte. Cadute di sassi, specie nel pomeriggio. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1924 - 6 settembre. André Migot e R. Richard, salirono la Pointe des Périades per la Cresta Sud con un itinerario lungo e abbastanza difficile nel tratto finale. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1925 - 8 luglio. Armand Charlet e Antoine Ravanel effettuarono la prima ascensione dell’Isolée con scarponi ferrati e senza nessun chiodo da roccia, attaccando da sotto la Brèche de l’Isolée. Un passo di V. - Aiguilles du Diable - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1925 – 14 luglio. Le due guide Armand Charlet e Antoine Ravanel con Emile Robert Blanchet realizzarono la seconda ascensione dell’Isolée, attaccando da sotto la Brèche de l’Isolée. Un passo di V. - Aiguilles du Diable - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1925 - 18 luglio. Antonio Polvara e Gaetano Polvara, tracciarono una variante per raggiungere la vetta del Dôme de Rochefort. Abbandonarono la Cresta Sud-Sudest a mezza altezza ed effettuarono una lunga salita obliqua verso sinistra (Ovest), per poi elevarsi direttamente alla cima. Questo tracciato non segnato sullo schizzo 16/1 per la mancanza di più precisi dati. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1925 - 24 luglio. Eugen Allwein e Willy Welzenbach, per la Cresta Sud salgono la Terza Torre dell’Aiguille Noire de Peutérey che prenderà il nome di uno dei salitori: Punta Welzenbach (3355 m.), realizzando la 1° ascensione della stessa. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1925 - 28 luglio. R. Puiseux e V. Puiseux con Alfred Couttet, furono i primi a salire per la Brèche Supérieure des Périades o Brèche Puiseux da Ovest. La salita da questo versante (dal Glacier des Périades) costituisce la più breve via di accesso a Les Périades ed alla parte alta del Glacier du Mont Mallet per chi proviene dal Refuge du Requin e dal Rifugio Torino: ma il percorso del ghiacciaio è abbastanza complesso e difficile. L'accesso da Est (Glacier du Mont Mallet) è più frequentato e vi è così la probabilità di trovarlo segnato da piste. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1925agosto. L. Bergera e R. Ghizzetti scesero dall’Aiguille Blanche de Peutérey alla Punta Jones calandosi poi per lo Sperone Sudovest. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1925 - 4/5 agosto. Leon Bron (guida) con Abraham Muller e H. Muller scendono per lo Sperone Nordest dell’Aiguille Blanche de Peutérey. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1925 - 9/10 agosto. Pierre Dalloz, Jacques Lagarde e Henry de Segogne salirono per la prima volta la turrita Arête des Grands Montets, (o) Cresta dei Grands Montets che divide la parete Nord dalla Nordovest o parete del Nant Blanc de Aiguille Verte. La parete mista sopra il Ghiacciaio del Nant Blanc è costellata di vie impegnative che portano alla cima dell’Aiguille Verte e ai suoi satelliti occidentali. Itinerario grandioso, lungo e vario. La parte iniziale della salita, su roccia cattiva, è molto lunga. La parte interessate della via va dall’inizio della Pointe Farrar al Col du Nant Blanc. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1925 - 9/10 agosto. Carlo Mezzena, Oliviero Olivo e Giuseppe Vagliani dal Ghiacciaio di Triolet per la Cresta Nord-Nordest raggiunsero la cima del Mont Rouge de Greuvetta, scendendo poi per il versante Sud. Non si ha notizia di ripetizioni. Altezza 650 metri circa. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1925 - 17 agosto. Ettore Calcagno e Mario Bordone, salgono per la Cresta Sud-Sudest del Petit Greuvetta tracciando la via normale ancora oggi abbastanza difficile. Scendendo poi per il canalone Ovest che non risulta mai percorso in salita. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

192517/18 agosto. T. Buràttini e F. Falchi, salirono per la dentellata Cresta Nord del Mont Rouge de Peutérey, molto aerea, con tre risalti. Sui fianchi la roccia è rotta, a volte pessima, sulla cresta è migliore. Sviluppo circa 300 m. Difficoltà D. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1925 - 25 agosto. L. A. Bergera e I. Brosio, raggiunsero la cima dell’Aiguille des Glaciers per la cresta Sud-Est per il percorso integrale molto lungo, vario e interessante per l'ambiente, ma che si svolge su rocce rotte; nell’insieme è comunque meritevole. Dislivello della cresta 700 m, con sviluppo di circa 1200 m. Difficoltà AD+, anche su neve e passaggi fino al IV. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1925 - 1 settembre. Armand Charlet e Antoine Ravanel (guida) con Jean Chaubert, realizzano la prima ascensione della Corne du Diable e della Pointe Chaubert nella stessa giornata. - Aiguilles du Diable - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1925 - 1 settembre. Armand Charlet e Antoine Ravanel (guida) con Jean Chaubert, salirono da Sud-Ovest per il canale dopo il Clocher del Col du Diable ed è l'itinerario più sicuro per la discesa; è bene reperirlo in salita, per non perdere tempo sul pendio di pietrame. Dislivello 350 m. Difficoltà PD. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1926 - Armand Charlet, Antoine Ravanel con Emile Robert Blanchet e altri, scendendo dal Mont Blanc du Tacul riuscirono a trovare le vie d'accesso a tutte queste guglie di traversata delle Aiguilles du Diable. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1926 - La parete Nordovest dell’Aiguille de Bionnassay completa, con i pendii ghiacciati superiori che avevano fermato la comitiva di Florence Craufurd Grove, fu scalata per la prima volta dal milionario uomo d’affari Robert Wylie Lloyd con le sue guide Adolph Pollinger e Joseph Pollinger. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1926 - 12 luglio. R. Merle d'Aubigné e Marcel Sauvage, furono i primi a salire per il Col du Mont Mallet dal versante occidentale. Dopo avere costeggiato tutte le Périades, appoggiarono a destra (Ovest) e raggiungere facilmente la depressione del colle. Itinerario abbastanza difficile. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1926 - 12 luglio. R. Merle d'Aubigné e Marcel Sauvage, dopo aver raggiunto l’attacco del Col du Mont Mallet dal versante occidentale seguirono verso Nord il filo della cresta irta di piccoli gendarmi, aggirarli o scavalcarli per giungere all'intaglio a Sud della Pointe Auguste Cupelin, che da questo punto si innalza verticale per quaranta metri. Scendendo alcuni metri sul versante Est si perviene alla base del camino d'attacco compiendo nello stesso la salita alla cima. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1926 – 23 luglio. La prima ascensione della Pointe Mediane viene effettuata da Emile Robert Blanchet e Jean Chaubert con le guide Armand Charlet e Jean Devouassoux. - Aiguilles du Diable - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1926 - 24 luglio. M. Legrand e P. Roux, salirono per la Cresta Sud dell'Aiguille de Trélatête Meridionale tracciando una via su roccia, in parte buona e in parte rotta. Dislivello 500 m. Difficoltà AD+. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1926 - 31 luglio. A. Jacquemart e M. de Prandières con Armand Charlet, salirono la Pointe François Simond da Sud che però raggiunsero l'attacco dal Nord, partendo dalla Brèche du Tacul. Breve salita di 4° grado. Lo spuntone secondario a Sud fu salito pure in quel giorno dal solo Armand Charlet. Lo Spigolo Nord degli spuntoni gemelli è ancora da salire. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1926 - 31 luglio. La signorina G. de Longchamp con A. Jacquemart, M Galichon, M. de Prandières e la guida Armand Charlet, praticarono una variante per salire alla Brèche du Tacul e per evitare il pericolo di pietre nel canalone, salirono la crestina secondaria della sua riva destra orografica. L'itinerario è però molto difficile e non semplice a trovarsi. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1926 - 31 luglio. La signorina G. de Longchamp con A. Jacquemart, M Galichon, M. de Prandières e la guida Armand Charlet, praticarono una variante in discesa dalla Brèche du Tacul - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1926 - agosto. La signora J. Picard con P. Gayet-Tancrède, salirono per la cresta Est dell’Aiguille des Lanchettes 3073 m. Dal Col des Glaciers 3063 m si percorre la cresta, sottile e frastagliata. Un intaglio si raggiunge da Sud, poi per un camino a Sud (III) si evita uno strapiombo e di nuovo in cresta si giunge sulla Pointe des Lanchettes. Si scende all'intaglio fra le due cime, da dove si risale a sinistra di una placca, la si attraversa per una lama staccata e la si supera sullo spigolo a destra. Per rocce rotte si arriva sull'Aiguille des Lanchettes. PD. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1926 - 3 agosto. Gustavo Gaia, Francesco Ravelli e Guido Alberto Rivetti con Adolphe Rey e Lucien Proment dal Ghiacciaio di Triolet per la Cresta Sud-est salirono alla vetta dell’Aiguille de Talèfre con un itinerario abbastanza sicuro, molto lungo (quasi 900 metri di dislivello), poco difficile. Percorsero dal punto più basso la cresta a sinistra (guardando) della parete nevosa triangolare che il contrafforte espone a Est. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1926 - 4 agosto. M. Bernard e Pierre Chevalier, furono i primi a salire in vetta alla Pointe de Sisyphe. Dalla Brèche Supérieure des Périades raggiungere senza difficoltà la piccola e piatta punta Sud. La cima seguente è una curiosa lama sottile che si protende verso Ovest, perpendicolarmente alla cresta principale. Si arriva sulla cima superando, prima alla Dulfer poi a cavalcioni, la lama lunga circa 20 metri, molto aguzza; si ritorna alla base per la stessa via e con lo stesso sistema della salita. Salire in seguito facilmente alla punta centrale. Scendere con una corda doppia sul versante Est (o arrampicando, in un camino) su una cengia, che porta alla base della punta Nord. Questa è formata da tre blocchi sovrapposti, saldati fra loro da strati orizzontali di cristalli di quarzo. Superare i due primi blocchi ed affrontare il blocco sommitale, costituito da una lama affilata e sottile che si risale a cavalcioni, fino in cima. Nel complesso, 3° grado. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1926 - 7 agosto. M. Bernard e Pierre Chevalier, furono i primi a salire in vetta per la Cresta Nord della Pointe 3457 m. o Pointe Alfred Simond. - Dal Bivacco Chevalier, scendere sul Glacier du Mont Mallet e proseguire verso Nord, costeggiando sulla destra (Est) la Brèche des Périades e tutta la base della Pointe 3457 m. o Pointe Alfred Simond per salire alla larga forcella che separa questa punta dalla Pointe Nini. Salire senza difficoltà per il versante Ovest alla sommità Nord, la più bassa di tutte. Da questa, scendere al profondo e stretto intaglio che la separa dal successivo insieme di spuntoni. Mantenendosi sul versante Ovest salire verso la seconda punta, il cui vertice è costituito da un blocco somigliante a una grossa patata, che si raggiunge (5 metri; 4° grado). Scendere con una breve corda doppia e seguire la cresta principale tenendosi sul suo lato Ovest, fino alla base della terza sommità, costituita da tre enormi blocchi sovrapposti e saldati orizzontalmente; salirla dal fianco Ovest. Seguire in seguito, sempre sul lato Ovest, una cengia orizzontale che si mantiene a una dozzina di metri sotto il filo di cresta, e raggiungere il quarto gendarme salendo una fessura. Ridiscendere per la stessa, e riprendere la cengia orizzontale. Seguirla (passaggio delicato) in modo da giungere là dove si stacca dalla parete una lama rocciosa: arrampicando fra questa e la parete raggiungere la cima del sesto e più meridionale gendarme, dal quale si ritorna indietro, verso Nord, per la cresta molto esposta, fino alla sommità del quinto e più elevato di tutti. Scenderne a corda doppia (15 metri) sul versante Est. Da lì si può scendere direttamente al Glacier du Mont Mallet, oppure raggiungere l'itinerario di salita riportandosi verso la cresta, attraversandola in corrispondenza di un grosso foro nella roccia e raggiungendo la cengia orizzontale al livello del quarto spuntone. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1926 - 12 agosto. E. Capella e M. Gatto realizzano la 2° ascensione della Punta Castelnuovo (Dames Anglaises) con un accesso più breve del precedente di Gaetano Polvara, Vittorio Ponti e A. Rossi ed è stata ripetuta parecchie volte. Ambiente severo. D-, passaggio finale IV+ e A0. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1926 - l3 agosto. Louis Delachat e Léon Orset (guida) con P. Langlois, salirono dal Glacier de Bionnassay per l'Aiguille de Bionnassay fino al Dôme du Goûter. Questa combinazione consiste nel superare dapprima la parete Nord-Nordovest dell'Aiguille de Bionnassay e percorrere in seguito le Creste di Bionnassay e delle Creste delle Bosses. Itinerario bellissimo, vario ed elegante, uno dei più classici del Monte Bianco, sempre su neve e ghiaccio; viene spesso seguito in quanto dispone di un comodo punto di partenza. Dislivello quasi 2000 m. Difficoltà D. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1926 - 14 agosto. Clément Blanc (guida) e J. Lasneret, salirono da Ovest raggiungendo la cima dell’Aiguille des Glaciers 3817 m, per il secondo sperone roccioso. Segue il marcato sperone roccioso che termina in alto al Dôme de Neige 3592 m. Via diretta, varia, su roccia instabile e neve. Dislivello dal ghiacciaio 1150 m. AD. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1926 - 19 agosto. I primi salitori della Punta Mezzena furono Giorgio Graffer, Luigi Miori, N. Prati e Pino Prati, L. Seiser e Renzo Videsott che salirono questa piccola e caratteristica cima senza nome, che si eleva poco sopra al Sentiero della Sega Alta, immediatamente ad Est della Punta Iolanda. I salitori intitolarono la Punta alla memoria dell'alpinista trentino Carlo Mezzena, perito nel Massiccio del Monte Bianco nel 1926. – Massiccio di Cima BrentaGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1926 - 19 agosto. I primi a raggiungere la cima del Clocher 3853 m, quindi realizzando la 1° ascensione in assoluto, furono, Tom de Lépiney, R. Picard e P. Tézenas du Montcel, da Nord-Est, i quali in salita seguirono dal basso tutto il Couloir des Aiguillettes, mentre in discesa passarono per la Brèche du Trident: con un percorso più sicuro. Dislivello dal ghiacciaio 400 m. Difficoltà D-. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1926 - 26 agosto. Armand Charlet, partendo dal terrazzino fra le due punte delle Pointe Carmen raggiunge la puntina Est, la più bassa, che termina con una lama di granito alta 6 m. - Aiguilles du Diable - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1926 - 27 agosto. Henry Bregeault e R. Herzog, realizzarono la 2° ascensione dell’Aiguille des Glaciers 3817 m, per il secondo sperone roccioso della parete Ovest. Via diretta, varia, su roccia instabile e neve. Dislivello dal ghiacciaio 1150 m. AD. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1926 - 27 agosto. Ottone Bron e Lucien Proment (guida) con Brassat salirono dalla Brèche Centrale des Dames Anglaises attraverso la Punta Casati e raggiunsero la Punta Jolanda (Dames Anglaises). Itinerario più volte ripetuto. Breve scalata, con passaggi fino a IV°+. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1926 - 27 agosto. W. B. Carslake e G. C. Markbreiter con Evariste Croux salirono dal Col des Petites Jorasses per la Cresta Nord-Est (via normale). È l'itinerario più facile e sicuro delle Petites Jorasses, ma anche il più lungo. Spesso le rocce sono innevate. Viene usato quasi esclusivamente come via di discesa. Poco difficile. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1926 - 8 settembre. Il pilastro Sud della Grande Rocheuse nel Gruppo del Monte Bianco venne scalato interamente da Georges Charlet e Anatole Bozon che guidavano la signora Charmichael e sua figlia Eveline Charmichael. Al di sopra del Col Armand Charlet la Pointe Eveline (4026 m.) - (così chiamata in suo onore) viene aggirata a sinistra sul lato dell’Argentière. (Scalata della Pointe Eveline: IV grado, tre quarti d’ora), lungo una stretta cresta nevosa. Ad Est della Pointe Eveline si procede su un’ulteriore cresta nevosa e su roccia fino alla vetta dell’Aiguille du Jardin. L’odierna via normale è una combinazione dei due percorsi, ma in condizioni favorevoli si può anche seguire il Couloir Whymper fino alla fine e scalare la montagna per la Cresta Ovest. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1926 - 21 settembre. La signorina G. de Longchamp con la guida Armand Charlet e Marcel Bozon salirono per la Cresta Sans Nom da Ovest per il più bell’itinerario di cresta dell’Aiguille Verte. Il canalone d’accesso all’intaglio della Brèche Sans Nom è ripido. Non è pericoloso nelle primissime ore del mattino quando è ben innevato. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1927 - 18 febbraio. Il trio H. von Allmen, F. Barth e H. Barth, realizza la 1 salita invernale raggiungendo la vetta del Monte Bianco per la cresta Nord-Est, attraverso lo spallone occidentale del Mont Blanc du Tacul e il Col du Mont Maudit - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco. (Vedi itinerario: Bianco - Dal Col du Midi (NE)).

 

1927 - 20 aprile. A. Arnaud e H. Fournier, realizzano la Prima salita invernale dell’Aiguille de Rochefort per il Ghiacciaio del Mont Mallet, che diventerà in seguito la via classica di discesa. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1927 - 11 luglio. Piero Ghiglione, Alberto Rand Herron, Ottorino Mezzalama, Francesco Ravelli, E. Scalvedi, dalla parete Ovest raggiunsero la vetta dell’Aiguille de la Brenva seguendo la via normale fin sotto il grande gendarme appuntito, da dove si raggiunge la cresta Sud-Ovest. La seguirono per un poco e a un breve risalto, scesero a Ovest. Risalirono lungo un canale fin dove termina nella parete. Raggiunto a sinistra un altro canale, lo risalirono fin dove si esaurisce sotto due pareti contrapposte. Proseguirono per la parete di destra superando tre gradini (IV) che portano a un camino liscio. Aggirarono lo spigolo a destra utilizzando due massi sporgenti ed uscirono sulla cresta terminale. Dislivello 400 m. Difficoltà AD, 3 passaggi di IV. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1927 - 26 luglio. Clement Blanc e P. Gayet-Tancrède, salirono l’Aiguille de Trélatête Settentrionale per la parete Sud-Ovest, per una via esposta nella prima parte alla caduta di ghiaccio; roccia rotta. Dislivello dal ghiacciaio circa 1000 m. Difficoltà D. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1927 - 27 luglio. W. Amstutz e P. von Schumacher, realizzano la 1° traversata del Col du Trident 3680 m. Qualche decina di metri a Est del colle e poco più in alto, sul lato italiano (Brenva), si trova il Rifugio-Bivacco Ghiglione. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1927 - 27 luglio. W. Amstutz e P. von Schumacher, dal versante Nord salgono il ripidissimo scivolo di neve ghiaccio, alto 200 m. A sinistra di un gendarme roccioso, per incontrare sopra il ghiacciaio pianeggiante del Colle Occidentale della Tour Ronde 3658 m. Difficoltà AD-. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1927 - 27 luglio. Sulla Cresta Nordovest dell’Aiguille du Jardin si innalza un altro rilievo degno di nota: la Pointe Eveline, 4026 m., esattamente 37 metri al di sopra del Col Armand Charlet che la separa dalla Grande Rocheuse. Questa forcella fu raggiunta per un canalone che sale dal Glacier de Talèfre, da Josef Knubel e dall’ingegnere di Manchester Eustace Thomas (che scalò tutti i Quattromila, comprese molte cime secondarie, nell’arco di soli sei anni). Il canalone con una pendenza massima di 53 gradi, comportò una salita difficile valutata AD+ quando si trova in eccezionali condizioni favorevoli. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1927 - 30 luglio. Eugen Allwein e F. Göbler, tracciano una variante per raggiungere la Punta Innominata partendo dal Colle dell'Innominata 3205 m. salirono qualche metro sulla cresta (IV), poi verso sinistra su placche e ripresero la cresta più sopra. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1927 - 30/31 luglio. Ludwig Obersteiner e Karl Schreiner, salirono per la cresta delle Dames Anglaises concretizzando la prima ascensione della «piccola» (via classica della Cresta di Peutérey). - Raggiunge l'Aiguille Blanche dal Ghiacciaio di Frèney. Itinerario grandioso su terreno misto, uno dei più classici delle Alpi. È lungo, vario, complesso; roccia facile ma piuttosto rotta. Creste nevose eleganti, ambiente magnifico; la cresta sommitale dell'Aiguille Blanche e specialmente la parte finale della ripida Cresta di Peutérey sono spesso di ghiaccio. Con partenza dal Rifugio Monzino si può prevedere un bivacco al Col de Peutérey sulle rocce del Grand Pilier d’Angle (ma con buone condizioni la via è stata compiuta più volte in giornata fino alla vetta del Monte Bianco). Dal Bivacco Craveri è normale compiere la salita in giornata. Se non si passa dal Bivacco Craveri, per raggiungere la rocciosa cresta Sud-Est dell'Aiguille Blanche si utilizza il Canale Schneider, che offre la via più breve e pratica. Questa possibilità venne scoperta da Erwin Schneider ed H. Hoerlin il 31 marzo 1929; seguita poi da H. Hoffmann, C. O. Koch e R. Rolfes il 6 agosto 1929 raggiungendo il canale per una cengia che inizia all'altezza dell'isolotto roccioso situato sotto la Punta Gugliermina; un ulteriore accesso di solito più agevole dal ghiacciaio venne percorso da Alexander Graven e Josef Knubel (guide) con Thomas Graham Brown il 30 luglio 1932, ed è l'itinerario che segue dal loro inizio le Cenge Schneider. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1927 - 31 luglio. Eugen Allwein e F. Gobler, per il Canale del Freney da Sudovest raggiunsero Brèche Sud de Dames Anglaises. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1927 - 31 luglio. Gustavo Gaia, Francesco Ravelli e Guido Alberto Rivetti con Adolphe Rey e Alphonse Chenoz salirono alla vetta dell’Aiguille de Leschaux dal Col de Leschaux per la Cresta Nord-ovest. Ascensione classica e interessante. Vince i tre risalti della caratteristica cresta superandoli: il primo sulla sinistra, il secondo sul filo, il terzo sulla destra. 330 metri di altezza, un lungo tratto di 4° grado sul secondo salto. Viene ormai frequentemente percorso. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1927 - 3 agosto. R. Ogier Ward con Joseph Georges le skieur e un portatore furono i primi a salire partendo dal Glacier de Leschaux per la parete Ovest e la Cresta Nordovest. È il migliore percorso per raggiungere l’Aiguille de Leschaux dal versante francese Via normale. Itinerario abbastanza frequentato; ha diversi passaggi di 3° grado e il lungo passaggio di 4° della Cresta Nord-ovest. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1927 - 4 agosto. André Migot e J. Savard, salgono al Col Maudit per il versante Nord-Ovest tracciando la via Migot-Savard. - Attaccarono il cono nevoso sotto il nevaio di destra e per roccia presero a sinistra il canalone sopra la sua seraccata inferiore. Superato il canalone e alcuni seracchi uscirono sui pendii superiori. Pericolosa. AD/D. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1927 – 4 agosto. Adolphe Rey e Alfonso Chenoz in una ricognizione alla Cresta des Hirondelles alle Grandes Jorasses avevano però già trovato e superato diverse difficoltà come la fessura che poi sarà chiamata “Fessura Rey”. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1927 - 4 agosto. Umberto Balestreri, Italo Brosio, G. Carron Ceva e Erminio Piantanida, dal Ghiacciaio di Fréboudze per il Crestone Sud-ovest salirono il Mont Greuvetta su roccia solida e arrampicata piacevole, di media difficoltà. Circa duecento metri prima della sommità si innesta la cresta che congiunge il Petit Greuvetta al Mont Greuvetta: poi non si incontrano più ostacoli di sosta. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1927 - 6/7 agosto. Laurent Grivel, Arturo Ottoz, Osvaldo Ottoz e Albino Pennard, realizzano la 1° salita della Père Eternel, con una scalata aerea, molto esposta. Oltre alla pertica di legno, tuttora in posto e utilizzabile, si trovano i chiodi necessari, fra cui alcuni grossi ferri infissi da loro, primi salitori; calata in doppia di 40 m. Difficoltà IV, V e A0. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1927 - 7 agosto. Laurent Grivel, Arturo Ottoz, Osvaldo Ottoz e Albino Pennard, nella 1° salita della Père Eternel praticarono una variante terminale dal versante Est del Brèche de la Brenva 3134 m. perché il canale era battuto dalle pietre; salirono lungo la difficile cresta a destra del canale stesso, raggiungendo la cresta verso il Pic de la Brenva alquanto più in alto dell’intaglio, dal quale si scende per rocce facili. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1927 – 10 agosto. Gustavo Gaja con Francesco Ravelli, Guido Alberto Rivetti, Sergio Matteoda e le guide Adolphe Rey e Alfonso Chenoz, contribuiscono alla conquista della Cresta des Hirondelles alle Grandes Jorasses. La cresta all’epoca era il “grande problema” del Monte Bianco e sappiamo che nomi famosi si erano arrestati di fronte all’intaglio a “V”: Albert Frederick Mummery, Josef Knubel, Geoffrey Winthrop Young e il Duca degli Abruzzi.

Quella fessura di trenta metri fu certamente il capolavoro del piccolo (di statura) e grande Adolphe Rey, che vi salì aiutandosi solo con tre chiodi e destando l’incredulità di molti alpinisti del tempo, i quali erano stati battuti dalle difficoltà. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1927 - 13 agosto. Etienne Bruhl con Armand Couttet e Raymond Claret-Tournier, furono i primi a raggiungere la vetta della Pointe Bruhl 3505 m. a cui diedero il nome. Con manovra complicata riuscirono dopo aver compiuto dalla forcella 3420 m, quasi un giro a spirale attorno alla montagna, superando difficoltà di 4° grado. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1927 - 13 agosto. Etienne Bruhl con Armand Couttet e Raymond Claret-Tournier, furono i primi a raggiungere la vetta della Pointe Armand Couttet 3455 m. a cui diedero il nome. Salirono diagonalmente a sinistra, sulle facili rocce del versante Sud-ovest della punta, poi girarono a destra per raggiungere la cresta principale nel punto in cui questa si spiana per dar luogo a una vasta terrazza. A Nord-ovest il blocco sommi tale si presenta con una larga placca alta circa quattro metri, verticale, che si supera direttamente con la piramide umana. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1927 - 14 agosto. G. Macphee e Frank Smythe, effettuarono la 3° ascensione della via Ravelli nel canale Sud-Est del Col Maudit. - Dal Cirque Maudit 3600 m. si supera la crepaccia spesso alta e difficile (i primi salitori dovettero aggirarla molto a destra) e si sale tutto il canale dominato dal grande seracco. Dalla base di questo portarsi a destra sulle rocce e seguirne il bordo verso destra. Dove diventano ripide si scalano con bella arrampicata, quindi si attraversa a sinistra ai nevai del colle (i primi salitori impiegarono 2 ore per superare-aggirare la crepaccia e ore 2.50 per uscire al colle; i ripetitori ore 2.30). - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1927 - 14 agosto. Il torrione inferiore a forma di pala dentellata dei Gendarmi Inferiori della Cresta Nord del Mont Mallet è stato salito per la prima volta da Raymond Barbier e Guy Labour. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1927 - 14 agosto. Raymond Barbier, M. Bernard, Pierre Chevalier e Guy Labour, dal Bivacco Chevalier scesero sul Glacier du Mont Mallet e rimontandolo verso Sud fino all'altezza della Pointe Auguste Cupelin superarono la complessa crepaccia terminale e salirono obliquamente verso destra (Nord-ovest) su rocce rotte fino all'intaglio che separa la Pointe Auguste Cupelin dal Gendarme Bifido. Salirono la cresta di quest'ultimo fino a metà percorso fra l’intaglio e la vetta, quindi traversarono a destra (versante Est) verso una duplice fessura, già visibile dall'intaglio suddetto. Salirono la fessura di destra e il successivo camino e raggiunsero la forcella fra le due punte terminali. La punta meridionale si raggiunge direttamente. Per salire la settentrionale, la contornarono dapprima sulla destra, quindi superarono una fessura e un grosso masso poco stabile sulla vetta del Gendarme Bifido a Nord della Pointe Cupelin. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1927 - 17 agosto. Umberto Balestreri e Erminio Piantanida, salirono da Nord la Calotte de la Brenva percorrendo la nervatura di destra e continuando fino in vetta. (Via Balestreri). Salita su misto. Dislivello 200 m. AD+. Dal ghiacciaio si sale alla nervatura rocciosa, che a causa delle sue rocce lisce si prende poco sopra e si segue interamente. Poi una crestina di neve porta sulla cima - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1927 - 1 settembre. Thomas Graham Brown e Frank Smythe, realizzano la traversata dal Colle Freshfield 3655 m, sulla cresta Sud-Est della Tour Ronde. Da qui si attraversarono in quota tutto il versante Sud di questa cima e arrivarono alla cresta Sud Ovest presso il Colle Orientale della Tour Ronde 3630 m. Attraversarono ancora, per poi si scende (crepaccia terminale) al pianeggiante ghiacciaio. Questo «Passo della Tour Ronde» consiste nella traversata in quota di tutto il versante Sud di questa montagna e permette un collegamento dal Rifugio Torino al bacino superiore della Brenva tecnicamente più facile di quelli soliti che devono valicare i ripidi colli della Fourche o del Trident, ma non più semplice. Non conviene quando poco innevato (caduta di sassi) e comunque non viene frequentato. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1927 - 1 settembre. Armand Couttet e Roland Simond (guida) con Henry Bregeault e J. Naville, salirono dal Glacier de Bionnassay per l'Aiguille de Bionnassay fino in cima al Monte Bianco. Questa combinazione consiste nel superare dapprima la parete Nord-Nordovest dell'Aiguille de Bionnassay e percorrere in seguito le Creste di Bionnassay e delle Creste delle Bosses. Itinerario bellissimo, vario ed elegante, uno dei più classici del Monte Bianco, sempre su neve e ghiaccio; viene spesso seguito in quanto dispone di un comodo punto di partenza. Dislivello quasi 2000 m. Difficoltà D. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1927 – 1/2 settembre. Thomas Graham Brown e Francis Sidney Smythe salirono per la parete della Brenva bivaccando ai piedi della Sentinella Rossa, il grande roccione da cui la via prese il nome. Salendo poi da questo versante alla vetta del Monte Bianco. - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1927 - 21 settembre. William Charmichael con Georges Charlet, salirono l’acuto gendarme Clocher du Tacul con una breve ma bella arrampicata, molto difficile con passaggi di 5°grado. La discesa si effettua con quattro calate a corda doppia. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1928 - Robert Jonquière con Marcel Bozon scesero dalle Les Droites per il versante Sud dalla Brèche des Droites. E’ l’itinerario più diretto in caso di ritirata dalla cresta spartiacque delle Droites, ma pericoloso d’estate; non si utilizza che in discesa. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1928 - 9/10 febbraio. Raymond Lambert (guida) con Erika Stagni e M. Gally, realizzano la 1° traversata invernale delle Aiguilles du Diable (Cresta del Diavolo) del Mont Blanc du Tacul, ma senza salire la Corne du Diable né l’Isolée. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1928 – luglio. Armand Charlet compie il primo tentativo alla Punta Walker per lo Sperone Walker delle Grandes Jorasses. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1928 - 3 luglio. André Migot e J. Savard, intraprendono un’interessante salita, che supera dal basso il complesso e magnifico ghiacciaio esposto a Nord-Ovest del Mont Blanc du Tacul.

Dal Refuge des Grands Mulets 3051 m. si scende a Est e si attraversa il ghiacciaio abbassandosi di almeno 100 m. Si riprende a salire dopo la zona di rocce, tra queste e un isolotto roccioso. Si rimonta tutto il ghiacciaio soprastante, cercando il passaggio migliore fra i seracchi. Dopo i primi 450 m. le difficoltà diminuiscono e si prosegue diritto per arrivare alla Spalla Ovest 4086 m, dove passa la via normale per la cima del Mont Blanc du Tacul. Dislivello 1300 m. Difficoltà AD/D-. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1928 - 5 luglio. Josef Knubel (guida) con Eustace Thomas con un breve percorso su misto dal Col Emile Rey 4027 m. superano o aggirano i piccoli risalti della Cresta Nord raggiunsero il punto più alto del Mont Brouillard. AD-. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1928 - 9 luglio. Josef Knubel e Lucien Proment (guida) con Eustace Thomas, realizzarono la 1° traversata da Est a Ovest del Col Eccles al Col du Freney. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1928 - 9/10 luglio. Jacques Lagarde e André Migot, dopo essere saliti alla vetta del Monte Bianco per la Cresta di Peutérey, scesero per il versante Est dell’Aiguille Blanche de Peutérey. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1928 - 16 luglio. Laurent Grivel, Arturo Ottoz e Osvaldo Ottoz, Albino Pennard praticarono sul Pic Gamba una Variante per raggiungere la vetta, attaccando per la Cresta Sud dell'Aiguille Noire de Peutérey le prime 4 lunghezze e ancora, già in comune, sulle cenge erbose verso destra, fin sotto lo Sperone Est. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1928 - 18 luglio. Armand Charlet e Alphonse Chenoz (guida) con L. Brincard, salirono per la cresta delle Dames Anglaises realizzando la 2ª ascensione della via classica dell’Aiguille Blanche per la Cresta di Peutérey. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1928 - 18/19 luglio. André Migot e Robert Tézenas du Montcel, scesero dal Col du Brouillard con un percorso lungo, interessante per l'ambiente ma monotono fino al colle. Questa prima volta era stato seguito in discesa per evitare le cadute di pietre nei due canali del Col Emile Rey, in effetti, pericolosi durante le ore calde. Difficoltà D. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1928 - 22/23 luglio. Rand Herron con le guide Evaristo Croux e Eliseo Croux miravano alla Cresta di Tronchey alle Grandes Jorasses che raggiunsero ma dal Versante di Tronchey per la supposta impraticabilità del camino fra la seconda e la terza torre. La via seguita dalla cordata di Rand Herron è certamente molto difficile, perché Evaristo Croux dovette impegnarsi a fondo e piantare parecchi chiodi. Non ci risulta che la salita sia stata ripetuta ne pensiamo che debba esserlo, data la maggiore attrazione e la maggior sicurezza della vicina Aiguille de Tronchey. Resta ancora da fare la prima ascensione completa della parete. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1928 - 25 luglio. Josef Knubel e Franz-Josef Biner (guida) con Eustace Thomas e Robert Underhill, hanno disceso la sua più bella parte superiore il Pilone Sud di Frêney utilizzando per la parte inferiore la Cresta dell'Innominata. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1928 - 25 luglio. Gabriele Boccalatte e Guglielmo Parmeggiani, dal Col du Diable 3955 m. seguirono in discesa la cresta principale, arrivando sulla punta Nord-Ovest dell’Aiguillette du Tacul. Scesero poi alla forcella successiva e per ripide rocce risalirono alla punta Sud-Est dell’Aiguillette du Tacul. Realizzando durante la giornata la conquista delle due gugliette dell’Aiguillettes du Tacul. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1928 - 4 agosto. Lino Binel e Amilcare Crétier realizzano la 1° ascensione della Punta Cretier salendo per lo Spigolo Nordest. Per raggiungere la vetta venne utilizzata anche una pertica lunga 3 metri e 45 centimetri per superare due passaggi successivi all'inizio dello spigolo. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1928 - 4 agosto. Armand Charlet e Georges Cachat (guida), assunti dagli americani Miriam O'Brien e Robert Underhill (futuro marito della O’Brien) realizzano la prima traversata completa delle cinque guglie delle Aiguilles du Diable (Cresta del Diavolo) del Mont Blanc du Tacul, per la Cresta Sud-Est. - Il passaggio chiave della scalata risultò l’Isolée, un passaggio di V grado che Armand Charlet ritenne poco più facile della Fessura Knubel sul Grépon (sebbene sia 700 m. più alto). Nei punti critici (ora attrezzati con chiodi) Armand Charlet si aiutò incastrando la piccozza. Infatti, non fu utilizzato un solo chiodo in tutta la scalata. Miss O’Brien ha scritto: «Non ho mai visto Armand, in tutte le scalate che abbiamo fatto insieme, utilizzare un solo chiodo se non nelle calare a corda doppia». Chi ha seguito questa via (oggi ben attrezzata con chiodi) ha messo in dubbio questa affermazione. (Il libro di M. Underhill, Give me the Hill, 1956, mostra quattro foto di Charlet mentre conduce sul tiro difficile senza chiodi). Il resto dell’arrampicata si svolge al di sopra del limite dei quattromila metri. Dislivello 650 m. dal ghiacciaio ma con sviluppo di circa 1000 m, dei quali almeno 250 sono di bella arrampicata. Difficoltà D/D+ con tratti di IV e un passaggio di V, evitabile. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1928 - 6/7 agosto. Thomas Graham Brown e Francis Sidney Smythe, aprono la Via Major sulla parete della Brenva uscendo in vetta al Monte Bianco di Courmayeur. - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1928 - 7 agosto. Adolphe Rey e Alphonse Chenoz (guida) con Guido Alberto Rivetti realizzarono la 2° ascensione della Brèche Sud de Dames Anglaises per il Canale del Freney da Sudovest. Il canale è alto 300 m. e spesso a estate inoltrata è quasi spoglio di neve. Caduta di sassi. AD. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1928 – 8 agosto. Adolphe Rey e Alfonso Chenoz con Guido Alberto Rivetti vinsero la parete Nord dell’Aiguille Noire de Peutérey, una via che attende ancora oggi i primi ripetitori.

La via aggira a sinistra il risalto inferiore della Cresta Nord-Nordovest e supera poi nel mezzo la parete terminale Nord. Scalata in ambiente severo, spesso in cattive condizioni a causa del vetrato e in parte su rocce mobili. Non è stata ripetuta. Dislivello dalla Brèche Sud des Dames Anglaises 350 m., con sviluppo di 450 m. Difficoltà D+. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1928 - 8 agosto. Laurent Grivel e Osvaldo Ottoz salgono per lo Sperone Nordest Aiguille Blanche de Peutérey. I primi salitori partirono dal Bivacco della Brenva e attraversarono il ghiacciaio, crepacciatissimo. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1928 - 10 agosto. Il primo vero tentativo compiuto per la parete Nord dello Sperone Walker delle Grandes Jorasses venne effettuato da Leopoldo Gasparotto, Alberto Rand Herron e Piero Zanetti con Armand Charlet ed Evariste Croux: raggiungendo la massima altezza raggiungibile senza chiodare. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1928 - 10 agosto. G. Clavel (guida) con Abraham Muller e H. Müller, traversarono dal Col Eccles per il Col de Peutérey, dal versante Freney (Sud-Sudovest). Questo itinerario in salita è poco seguito, anche valicando il più agevole Colle dell'Innominata. Ambiente glaciale grandioso che porta in vetta al Monte Bianco. Difficoltà D+. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1928 - 11 agosto. Guido Alberto Rivetti con Adolphe Rey e Alphonse Chenoz (guida), furono i primi a raggiungere la vetta della Calotte de Rochefort salendo dal Ghiacciaio di Plampincieux per il versante Sud e la Cresta Est. - Salita laboriosa, dura e interessante, su roccia quasi sempre buona con appigli saldi e passaggi di 4° e 5° grado. Sale per il primo costolone della parete Sud alla prima torre (partendo dal Col des Grandes Jorasses) della Cresta Est, e di qui continua fino in vetta. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1928 - 11 agosto. Pierre Chevalier e Marcel Sauvage, con un bell’itinerario vario e interessante, scalano lo Sperone Nord-Ovest della Calotte de Rochefort del Dôme de Rochefort, bello e inaccessibile, molto difficile. Le rocce sotto la calotta sommitale sono quasi sempre coperte di vetrato, partendo dal Glacier du Mont Mallet. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1928 - 23 agosto. Luigi Bon ed Ernesto Denina con Luigi Carrel salendo dal Ghiacciaio di Triolet per la Cresta Est raggiunsero la vetta dell’Aiguille de Talèfre tracciando una variante meno logica del percorso del 15 luglio 1882 di Carus D. Cunningham, Emile Rey e Joseph Rey - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1928 - 24 agosto. J. Choisy e J. Paris, salirono i Gendarmi Mediani partendo dal Bivacco Chevalier, scesero alla Brèche Supérieure des Périades e innalzarsi per alcuni metri direttamente verso Sud aggirarono un primo gendarme giallastro (Gendarme Nord) sulle placche del suo fianco sinistro (Est), e successivamente un secondo (Mediano) fino a un camino. Rimontarono questo camino (25 metri, grado) che mette in cresta, fra le due punte dei Gendarmi Mediani del gruppo Les Périades. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1928 - 2 settembre. William Charmichael con Georges Charlet, salirono l’ardito gendarme Chandelle du Tacul con una breve ma molto bella arrampicata, su roccia magnifica. Passaggi di 5°grado. La discesa si effettua con due corde doppie da 18 metri. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1928 - 2 settembre. Etienne Bruhl e Lucine Valluet, con le guide Arthur Ravanel e Fernand Bellin, salgono la Cresta Sud (via classica) dell’Aiguille du Moine dell’Aiguille Verte. Interessante salita, molto frequentata; si incontrano solo 2 passaggi delicati. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1929 - Viene inaugurato il Bivacco della Brenva che si trova a 3060 m. sul grande isolotto roccioso situato fra la screpacciatissima colata principale del Ghiacciaio della Brenva e la colata orientale (Ghiacciaio della Tour Ronde) in ambiente grandioso. Di proprietà del CAAI è del tipo a semibotte basso, coperto di lamiera zincata. E’ sempre aperto, con posto per 4 persone sul pavimento. Serviva un tempo per lo Sperone della Brenva e per la salita della Cresta di Peutérey passando per la parete Est dell’Aiguille Blanche di Peutérey. Attualmente è assai poco frequentato. Interessante è il percorso del dosso nevoso 3555 m. che sovrasta l’isolotto, con successiva ascensione della Tour Ronde per la cresta Sud-Ovest. - Contrafforti Italiani - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1929 - Eugenio Hurzeler e Walter Hurzeler, realizzano la 2° ascensione per lo spigolo Nord- Nordovest della Père Eternel, con una scalata aerea, molto esposta. Oltre alla pertica di legno, tuttora in posto e utilizzabile, si trovano i chiodi necessari, fra cui alcuni grossi ferri infissi da loro, primi salitori; calata in doppia di 40 m. Difficoltà IV, V e A0. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1929 – 16 marzo. Viene effettuata la 1° ascensione invernale dell’Aiguille Noire de Peutérey della parete Est-Sudest per opera di H. Hoerlin, Erwin Schneider e H. Schröder. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1929 - 19 marzo. Armand Charlet e Roger Frison-Roche, realizzano la 1° traversata invernale del Col de Miage per il versante francese. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1929 - 20 marzo. H. Horlin, H. Schneider e H. Schroder, portano a compimento la 1° traversata invernale del Col de Miage per il versante italiano. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1929 - 20 marzo. Armand Charlet e Roger Frison-Roche; H. Horlin, Erwin Schneider e H. Schröder, realizzano la 1° invernale dalla parete Nord Ovest dell’Aiguille de Bionnassay. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1929 - 20 marzo. Armand Charlet e Roger Frison-Roche, realizzarono la 1ª invernale della Cresta Nord-Est delle Dômes de Miage con un percorso interessante e molto panoramico. Dalla Cabane Durier 3358 m. si segue il filo della cresta, che dopo una depressione risale regolare toccando prima la rocciosa quotata 3595 m. poi la cima 3672 m. dalla quale si abbassa a sinistra la cresta verso il Col Infranchissable e in piano la cima più alta. - Gruppo Miage - Massiccio del Monte Bianco.

 

1929 - 20/21 marzo. H. Horlin, Erwin Schneider e H. Schröder, realizzano la 1° invernale in traversata fino al Col du Midi. Percorso magnifico su creste in gran parte nevose, sempre aeree e affilate, tra le più eleganti del Monte Bianco. Non ripido tranne la salita in parte rocciosa all'Aiguille de Bionnassay, ma impegnativo sulla traversata della sottile cresta del colle, specialmente se di ghiaccio. Dislivello 1600 m, sulla distanza di quasi 6 km. Difficoltà D-. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1929 - 31 marzo. H. Hoerlin e Erwin Schneider salgono per la Cresta Sudest dell’Aiguille Blanche de Peutérey proveniendo delle Dames Anglaises. Percorso su ghiacciaio, rocce facili e terreno misto. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1929 - 16/17 luglio. Octave Crouan-Schaub e André Migot con Armand Charlet salirono alle Petites Jorasses dal Glacier de Leschaux per il versante Nord-Ovest. Partirono dal Montenvers a mezzogiorno con l'intenzione di bivaccare alla base della parete, ma poi l'attaccarono nel pomeriggio e prima di notte furono in vetta, dove si fermarono a bivaccare. Questo versante domina il Glacier de Leschaux con una larga muraglia di roccia, alta circa 700 metri in corrispondenza della vetta, percorsa da colatoi ghiacciati alternati a costole rocciose. Poco a Nord del punto culminante si abbassa verso Nord-ovest un grande colatoio che termina su un caratteristico ghiacciaio sospeso, adagiato sull'enorme sperone roccioso che più si abbassa nel ghiacciaio e fa da basamento alla parete. L'itinerario dei primi salitori, raggiunge il ghiacciaio sospeso dalla destra e rimonta il gran colatoio con un percorso straordinariamente difficile e molto esposto alla caduta di sassi. È stato corretto da due successive varianti con pericoli ridotti e difficoltà inferiori, anche se queste ultime sono sempre varie e sostenute. La più consigliabile è la variante tracciata da René Dittert e Francis Marullaz e percorsa alcune volte anche in discesa dalle cordate che, volendo ritornare nel bacino di Leschaux dopo la salita alle Petites Jorasses, trovano in questa via il percorso più breve e meno difficile. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1929 - 17 luglio. Octave Crouan-Schaub e André Migot con Armand Charlet scesero dall’Aiguille de Leschaux dal Glacier de Leschaux per lo parete Ovest (via normale francese) al ritorno dalla prima salita alla parete Nord-ovest delle Petites Jorasses, effettuata il giorno precedente, tracciando una variante che utilizzarono in discesa. - Percorso più diretto ma sconsigliabile perché molto esposto alle cadute di sassi. Superato il camino nella fascia rocciosa e raggiunto il limite inferiore del nevaio sospeso proseguire direttamente risalendone tutto il pendio e il grande canale che lo segue, per arrivare sul minuscolo nevaio triangolare al centro della parete. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1929 – 20 luglio. Laurent Grivel con i fratelli Arturo Ottoz e Osvaldo Ottoz e Albino Pennard tutte guide di Courmayeur, scesero dalla Punta Bich e risalirono poi alla punta che oggi porta il nome di Punta Ottoz, nell’esplorazione per la conquista non riuscita della Cresta Sud dell’Aiguille Noire de Peutérey. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1929 - 20 luglio. Marc-Antoin Azema, André Migot e Julien Rey, salgono il Dôme de Goûter per la parete Ovest che supera la grande parete ghiacciata alta 1100 m, che è all'origine del sottostante Glacier de Bionnassay. Bella via glaciale, con condizioni variabili sui seracchi. Difficoltà AD+/D-. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1929 - 25 luglio. Bobi Arsandaux e Guy Labour, percorsero in discesa l’Aiguille de Trélatête Orientale da Sud, ed è utile per chi intende poi scavalcare il Col de Trélatête. AD-. - Dalla vetta si scende per la cresta Nord-Est, poi a destra (Sud) lungo il ghiacciaio sospeso, tenendosi sulla destra. Dalla forcella sulla cresta Sud a monte della quota 3444, si scende a destra in uno stretto canale e sulle sue rocce laterali, raggiungendo il ghiacciaio della Lex Blanche a circa. 3270 m. Da qui si risale verso il Col de Trélatête. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1929 - 29 luglio Emanuele Andreis e Luigi Bon per salire sulla vetta dell’Aiguille Croux praticarono una variante per il camino. Giunti sotto la muraglia terminale, invece di seguire la rampa a destra salirono a sinistra per breve camino alla cresta secondaria Sudovest. Scavalcata la cresta, superarono un camino stretto e quasi verticale, spesso umido o ghiacciato (IV°-). Più sopra una cengia li riportò verso destra, sopra la gran placca. Discendendo poi tutta la parete Sudovest. dell’Aiguille Croux - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1929 - 3 agosto. Virgilio Neri e T. Amadesi per errore tracciarono una Variante sulla via Preuss sul Pic Gamba, da dove la via originale scende per 80-100 m, essi attaccarono a meno di 50 m sotto la spalla una specie di breve camino che li portò su una placca liscia e difficile sotto lo strapiombo, da dove uscirono a destra salendo alle rocce erbose. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

19294 agosto. Notevolissima fu la via aperta sul Mont Maudit (parete Sud-Est) dal Versante della Brenva da Amilcare Crétier con Renato Chabod e Lino Binel, via Crétier, dove in stile assolutamente classico, ossia senza alcun chiodo da roccia e da ghiaccio fu vinto uno sperone roccioso e ghiacciato dove ancora oggi i pochissimi ripetitori si trovano impegnati assai seriamente.

La prima via aperta sulla parete Sud-Est; sale dapprima il bel pilastro rosso di ottima roccia che si trova a sinistra del nevaio centrale, quindi raggiunge a sinistra il gran crestone Sudest e lo segue verso la vetta. Bella via diretta su roccia e misto, con arrampicata entusiasmante sul pilastro rosso. Anche il crestone ha roccia solida; la sua parte finale su neve è invece spesso in cattive condizioni e delicata, come pure la cornice in uscita. La traversata del canale a metà della via è esposta alla caduta di sassi. I primi salitori non utilizzarono nessun chiodo. Dislivello 750 m dalla crepaccia terminale alla cima. Difficoltà D+, fino al IV grado. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1929 - 5 agosto. Gabriele Boccalatte e Renato Chabot, salgono il Torrione Nord-Ovest della Fourche de la Brenva (3741 m.), con una bella scalata di 50 m. interessante e non difficile. Dall’intaglio fra i due torrioni, raggiunto dal bivacco traversando sotto il torrione dal versante Brenva, si sale prima per la cresta, poi sulla destra dove placche e un camino portano in cima. DISCESA: Per la stessa via. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1929 - 15 agosto. Robert Gréloz, H. Martin e la guida André Roch, raggiunsero la cima dell’Aiguille des Glaciers 3817 m. per la parete Ovest-Nordovest per la via diretta, tutta su ghiacciaio: pendii fino a 65°, zone di seracchi. In parte esposta alla caduta di ghiaccio. Dislivello dal ghiacciaio1100m. Difficoltà D/D+. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1929 – 17 agosto. Gabriele Boccalatte e Renato Chabot salgono per primi il Petit Capucin per la parete Sud (via normale, o Boccalatte). - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1929 – 18 agosto. Aimé Grivel e Eugène Hurzeler, realizzano la 2° ascensione del Grand Capucin da Ovest, per la Brèche du Grand Capucin. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1929 - 24 agosto. Guido De Rege e Virgilio Neri, superano sul bordo opposto (Ovest) la parete con seracchi salita da Paul Güssfeldt per lo Sperone della Brenva - (1892 16 agosto), molto pericolosa e in continua trasformazione. Raggiungendo poi la vetta del Monte Bianco. - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1929 - 26 agosto. Robert Jonquière con Marcel Bozon e Fernand Ravanel dalla vetta del Mont Dolent realizzarono la prima discesa dalla Pointe de Pré de Bar per la Cresta Ovest-Sudovest. Il percorso non è difficile perché il crinale è costituito essenzialmente da grossi massi e rocce instabili, ma è sinuoso e quindi relativamente più lungo di quanto non sembrerebbe a prima vista. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1929 - 26 agosto. Robert Jonquière con Marcel Bozon e Fernand Ravanel dalla vetta della Pointe de Pré de Bar scesero con due corde doppie nella parte bassa e difficile del canale arrivando così sul versante Argentière poco più in basso del Col du Dolent che si raggiunge effettuando una breve traversata verso sinistra. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1929 - 26/27 agosto. Robert Jonquière con Marcel Bozon e Fernand Ravanel dal Col du Dolent per la Cresta Nord-est raggiunsero la cima della Pointe du Domino nella traversata dal Mont Dolent all'Aiguille de Triolet. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1929 - 27 agosto. Robert Jonquière con Marcel Bozon e Fernand Ravanel salirono dal Ghiacciaio di Pré de Bar per la Cresta Nord-est raggiungendo l’Aiguille de Triolet dal Col du Dolent. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1929 - 31 agosto. Alexander Graven e Gottfried Perren (guida) con Thomas Graham Brown e T.Y. Kagami, realizzarono la 1° ascensione della Punta Moore partendo dal Col Moore. Dal colle 3525 m si segue la cresta nevosa. Al primo salto roccioso si piega a destra, dove per una crestina si arriva sulla prima delle tre punte che costituiscono la lunga cresta sommitale. Per cresta al monolito verticale, che è la punta più alta. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1929 - 1 settembre. Piero Filippi, Piero Ghiglione e Francesco Ravelli, salirono per la costola del Canalone Nord-Est del Mont Blanc du Tacul e superarono i 2/3 superiori della costola (durante un tentativo di salita, dal quale discesero un tratto e deviarono a causa del ghiaccio e del maltempo). Lunga costola rocciosa che forma rilievo fra il Couloir Jager e il Canalone Gervasutti, ma che più giustamente bisognerebbe forse chiamarlo “Canalone Ravelli”. Ascensione su rocce rotte e a blocchi, relativamente sicura ma di scarso interesse. 650 m. D-. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1929 - 6/7 settembre. Walter Stösser si spinge con l'amico Ludwig Hall sulla via Brown-Smythe (Sentinella Rossa), che raggiunge la vetta del Monte Bianco dal versante della Brenva realizzando la 2ª ascensione di quella via. - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1929 - 12 settembre. Il versante Nord dell’Aiguille Verte si suddivide nella parete Nord vera e propria e nella parete Nordest, su cui appare evidente il Couloir Couturier, scalato per la prima volta dal geografo americano H. Bradford Washburn con Georges Charlet, Alfred Couttet e André Devouassoux. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1929 - 16 settembre. Gottfried Perren (guida) con T.Y. Kagami salirono il Mont Maudit per lo Sperone Sudest alla spalla Nordest dal Versante della Brenva aprendo una nuova via che verrà chiamata (via Kagami). Bella via che segue lo stretto sperone roccioso Sudest che in basso si allarga notevolmente; roccia buona. Dislivello 650 m. Difficoltà D+, passaggi IV e uscita difficile su ghiaccio. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1930 – La Cresta Sud-Ovest dell’Aiguille du Fou rimase a lungo inviolata più a causa dell’aspetto arcigno che per la reale difficoltà, e fu percorsa dapprima in discesa a scopo ricognitivo nel 1930. - Settore delle Aiguilles de Chamonix - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1930 - 6 luglio. W. Brunschwiller e Octave Crouan Schaub dal Glacier de Talèfre per il versante Nord-ovest (via diretta) raggiunsero la vetta dell’Aiguille de Talèfre con una bella salita molto seria e impegnativa, che con il suo tracciato supera i 600metri di parete seguendo in parte il colatoio che scende a Ovest della sommità Sud-ovest dell’Aiguille de Talèfre e, in parte, le rocce vetrate delle sue vicinanze. Poiché i primi salitori non lasciarono una relazione, l'itinerario è ricavato esclusivamente dalla Guida Vallot. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1930 - 26 luglio. Micheline Morin, Tom De Lépiney e R. Picard, salgono per la cresta Sud-Ovest dell’Aiguille de la Brenva che si alza diritta e regolare, elegante, con brevi ma netti risalti. La roccia appare buona, ma mancano particolari. Dislivello 450 m; probabilmente IV. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1930 - 26 luglio. Jacques De Lépiney e L. Nelter, praticarono salendo dalla spalla nevosa a 4450 m. una variante superiore attraversando obliquamente verso sinistra tutto il pendio nevoso sottostante le rocce dello Sperone della Tournette, per raggiungere la Cresta delle Bosses. Esposto a Ovest, il suddetto pendio è facilmente soggetto a valanghe-. Senza scopo pratico. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1930 - 30 luglio. Jacques De Lépiney e Tom De Lépiney, Micheline Morin e Miriam O'Brien raggiunsero la cima del Pic Gamba per la Cresta Sud e le pareti Ovest e Est con una scalata aerea di 300 m, bella solo nella parte superiore. AD +, con un passo di IV. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1930 - 31 luglio. C. Dumont e H. Fioroli dal Glacier de Talèfre per il canalone occidentale del versante Nord-ovest raggiunsero la cima Nord-est, punto culminante dell’Aiguille de Talèfre. Questo itinerario percorre il largo canale nevoso che scende dalla sella 3580 m. tra la quota 3672 e la Petite Aiguille de Talèfre. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1930 - 31 luglio. I primi ad avere successo sulla Parete Nord delle Droites che sorge a circa 1.600 metri dal bacino di Argentière, furono i francesi Bobi Arsandaux e Jacques Lagarde: in 11 ore e mezzo di arrampicata. Sedici tentativi avevano preceduto la vittoria di Jacques Lagarde. Via di ghiaccio molto bella, decisamente classica; è una grande ascensione, seria, esposta alle cadute di sassi e di ghiaccio. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1930 - 31 luglio-1 agosto. T. Beeringer, H. Huber e Gustl Kröner, salirono alla vetta del Monte Bianco per la parete complessa e pericolosa della Brenva aggiudicandosi la 3ª ascensione della via della Sentinella Rossa. - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1930 - 10 agosto. Antonio Polvara con Gaetano Polvara e Mario Zappa furono i primi a salire la sesta guglia dell’Aiguilles Rouges du Brouillard dal versante Sud, scendendo poi dallo stesso. Roccia discreta. Una guglietta che si incontra a 2/3 della costola venne salita e chiamata Aiguillette de Roc. AD, con un passaggio di III grado. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1930 - 11 agosto. Gabriele Boccalatte e Renato Chabod realizzarono l’intera traversata delle guglie dell’Aiguilles Rouges du Brouillard dal versante Est e la Cresta Sud, salendo anche la terza e la quinta guglia. Traversata varia e piacevole. Difficoltà AD, passaggi di II e III grado. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1930 - 12 agosto. Pierre Chevalier e Guy Labour salirono per il Grande Pendio Nord-Est delle Les Courtes tracciando una bellissima via di ghiaccio, una delle più grandi classiche del bacino d’Argentière. 750 m. dalla crepacciata terminale. Dato l’orientamento della parete è indispensabile salirla molto presto al mattino. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1930 - 17 agosto. Frederic Oblat, Georges Vernet e Jean Vernet, realizzano la 2° ascensione della via Farrar del versante Sud del Mont Blanc du Tacul, evitando all'inizio sulla destra il canale e raggiungendo la Cresta Sud-Est sui 4150 m. Dislivello 600 m. Difficoltà D-. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1930 - 17 agosto. Giovanni Enriques, Leopoldo Gasparotto e Ettore Guidetti, attaccarono all'estremità sinistra della parete Nord della Tour Ronde, lungo il bordo a sinistra (costola centrale) sopra la crepaccia, e con salita decisamente obliqua a destra raggiunsero la costola rocciosa al centro della parete; la seguirono più o meno lungo il filo, con passaggi molto difficili e vetrato. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1930 - 17 agosto. Robert Gréloz e Francis Marullaz, salirono da Ovest, per la seraccata dell’Aiguille de Trélatête Centrale, tracciando una via su ghiaccio, per uno stretto canale ghiacciato (60°), situato fra la cascata di ghiaccio e la parete rocciosa a destra. Uscendo sui nevai superiori, con passaggi pericolosi. Difficoltà D/D+. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1930 - 18 agosto. P. Gayet-Tancrède con E. Monod-Herzen, salirono il Col de la Scie 3615 m. dal versante Ovest. La parete ghiacciata è alta circa 900 m. Salita esposta alla caduta di ghiaccio. AD/D. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1930 - 21 agosto. Bobi Arsandaux, Pierre Chevalier ed E. Stofer fecero un tentativo dal Glacier d'Argentière di salita per la parete Nord dell’Aiguille de Triolet ma furono respinti nella parte alta, da un impossibile muro di ghiaccio. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1930 – 22 agosto. La guida Roger Devouassoux con Lucien Devies raggiungono la vetta del Petit Capucin per la parete Sud (via diretta). Ripetuta più volte. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1930 - 26 agosto. Karl Brendel e Hermann Schaller della Scuola di Monaco nel loro riuscito tentativo di salita della Cresta Sud dell’Aiguille Noire de Peutérey del 27 agosto, salirono per la Quarta Torre che poi verrà chiamata Punta Brendel, che onora uno dei due primi salitori che hanno realizzato la ascensione della Punta Brendel (3498 m.), ovvero, il versante italiano del Monte Bianco con difficoltà di sesto grado. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1930 - 26/27 agosto. I tentativi di salita per la Cresta Sud dell’Aiguille Noire de Peutérey furono avvincenti e ricchi di storia, la salita riuscì finalmente a due giovani alpinisti di Monaco Karl Brendel e Hermann Schaller.

I tentativi iniziarono con l’ascensione del Pic Gamba di Paul Preuss con il Conte Ugo di Vallepiana nel 1913, e sempre nel 1913 la cordata Angelo Dibona, Guido Mayer e Max Mayer salirono fino alla parete della 2° Torre (Punta Bifida) da dove scesero per maltempo; E. Allwein e Willy Welzenbach nel 1925 salirono fin sulla 3° Torre (Punta Welzenbach). Poi si spinsero più in alto le guide di Courmayeur: Laurent Grivel, Arturo Ottoz e Osvaldo Ottoz, i primi due anni anche con Albino Pennard (nel 1928, 1929 e 1930) fino all’ultimo risalto della Punta Brendel; essi scesero anche dalla vetta esplorando fino alla 5° Torre (Punta Ottoz). Nel 1930, senza tentativi, la salita riuscì a Karl Brendel e Hermann Schaller. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1930 - 27 agosto. Eugenio Hurzeler e Walter Hurzeler tracciarono una variante sulla via normale di Gugliermina-Ravelli realizzando la 2° ascensione alla Punta Gugliermina. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1930 - 28 agosto. Eugenio Hurzeler e Walter Hurzeler partendo dalla Brèche Nord des Dames Anglaises tracciarono una Variante scendendo per 40 m nel canale Est, quindi attraversando per 100 m. fra le rocce fino a un canale obliquo che porta, risalendolo poi verso sinistra, alla sommità del ripido risalto della Cresta Sudest dell’Aiguille Blanche de Peutérey raggiungendo la vetta. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1930 - 28/29 agosto. S. Krenslehner e O. Ruby, compiono per la prima volta la discesa della Cresta del Brouillard dal versante Ovest del Col Emile Rey scendendo dalla vetta del Monte Bianco. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1930 - 29 agosto. Eugenio Hurzeler, da solo, realizza la 1° ascensione raggiungendo la vetta a punta dell’Epée dall’intaglio a Nordovest salendo per ripide fessure. Discesa in corda doppia. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1930 - 30/31 agosto. Bobi Arsandaux, Raymond Gaché, Jacques Jonquière e Robert Jonquière salgono per il versante Ovest (dal Ghiacciaio dei Nantillons) al Col du Fou con un complicato itinerario che permette di raggiungere la base della Cresta Sudovest dell’Aiguille du Fou. - Settore delle Aiguilles de Chamonix - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1930 - 31 agosto. Guido Antoldi, Gabriele Boccalatte, Renato Chabod, Matteo Gallo e Piero Ghiglione, salgono il Mont Blanc du Tacul per il canalone Est-Nordest (Couloir du Diable). - Il canalone è situato tra i Pilastri Nord-Est del Mont Blanc du Tacul e la cresta che scende a Nord-Est dal gruppo inferiore delle Aiguilles du Diable. Ascensione su neve-ghiaccio classica, in ambiente molto bello; dal sorgere del sole è però esposta alla caduta di sassi. Dislivello fino in cima 800 m. Difficoltà D/D+, fino a 55° - 60° e misto nella parte finale. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1930 - 31 agosto. La prima traversata delle Grandes Jorasses da Ovest a Est (Col des Grandes Jorasses-Col des Hirondelles) è di Miss Gerardine Habel e Fitz Gerald con Alfred Couttet e Anatole Bozon. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1930 - 1 settembre. Ettore Zapparoli, da solo, sale al Torrione Sud-Est della Fourche de la Brenva (3730 m.). All’intaglio fra i due torrioni, aggirato a sinistra un gendarme secondario si sale nella paretina Nord del torrione a qualche metro dallo spigolo Nord-Ovest, che poi si raggiunge nella sua parte superiore per una placca in cima. DISCESA: prima per la cresta Est, poi nella parete Nord e con una doppia si scende alla base del torrione. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1930 - 6 settembre. Gabriele Boccalatte, Luigi Bon e Piero Ghiglione, salirono da Nord-Est, per il Couloir des Aiguillettes, raggiungendo la cima del Trident del Mont Blanc du Tacul, chiamata in seguito la via normale o via di Boccalatte. È la variante più diretta e meno difficile per raggiungere, nella parte superiore della parete Est, la via dei primi sali tori e viene seguita di solito anche per la discesa. È però percorribile solo con la crepaccia del Couloir des Aiguillettes in buone condizioni (a volte la crepaccia è alta e strapiombante) e quando dal suddetto canale non cadono sassi. Dislivello 180 m. Difficoltà AD+, fino a IV+. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1931 - Angelo Abrate, J. Passerin d'Entrèves, Francesco Ravelli; Massimo Strumia con Evariste Croux salirono per la seconda volta la Cresta Sud-est raggiungendo la vetta dell’Aiguille Savoie. Salita lunga e sicura, di soddisfazione, la più bella tra quelle di media difficoltà che si possono effettuare dal Rifugio Dalmazzi. Roccia ottima. È possibile attaccare la cresta anche aggirandone il primo terzo a destra, sul ghiacciaio; tuttavia è consigliabile percorrerla integralmente dal basso, data la buona qualità della roccia. Da allora ha avuto moltissime ripetizioni. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1931 - 1° luglio. I tedeschi Anderl Heckmair e Gustl Kröner attaccano le Grandes Jorasses nella gola centrale della parete Nord della Punta Walker e vi si innalzano per un centinaio di metri sopra la più alta crepaccia ma poi dovettero desistere per le difficoltà incontrate. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1931 - 5 luglio. Laurent Grivel e Osvaldo Ottoz salgono la parete Sudest del Mont Rouge de Peutérey aprendo la via Grivel-Ottoz. La parete ha un dislivello di 1200 m. ed è larga alla base oltre 1 km; è caratterizzata da enormi strapiombi rossastri, chiamati «le arcate del Freney.». La via Grivel-Ottoz sale lungo la nervatura situata a destra della più grande arcata centrale; è discontinua e la roccia è abbastanza friabile specie nella parte alta ma ad eccezione dei due tratti di IV. Negli anni del 1970 è stata interessata da una grande frana nella parte superiore, dove è tutt'ora visibile la zona di distacco. Ascensione con tratti delicati, ma interessante per l'ambiente e la visuale sugli strapiombi a sinistra. Difficoltà D, con 2 tratti di IV grado. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1931 - 6 luglio. Anderl Heckmair e Gustl Kröner, salgono dal Glacier du Mont Mallet per la parete Nord della Calotte de Rochefort con percorso severo e molto difficile su rocce vetrate e ghiaccio. Non risulta ripetuto. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1931 - 13 luglio. La signorina Guillemin con Tom de Lépiney, L. Nelter e R. Picard salirono con un percorso vario, sicuro e anche pratico sebbene aggiri prima a Ovest, poi a Nord e quindi a Est il Trident du Tacul, ed è quello che ha la scalata su roccia più breve. Altra via normale. È preferibile alla più diretta (via normale) da Nord-Est quando il Couloir des Aiguillettes è soggetto alla caduta di sassi o quando il superamento della sua crepaccia si presenta troppo difficile o problematico. Dislivello dal ghiacciaio 220 m. Difficoltà PD+, poi la parete Est finale della (via Lépiney): IV+ . - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1931 - 13 luglio. B. R. Goodfellow e Thomas Graham Brown con Alexander Graven e Joseph Knubel, raggiunsero la vetta del Mont Mallet dal Glacier des Périades per la Cresta Nord praticando una variante d’attacco sulla sinistra della parte inferiore (3034 m.) della cresta di rocce rotte che, dalla spalla nevosa della Cresta Nord, scende in direzione Nord-ovest e fiancheggia la parte superiore del grande pendio nevoso. Per un piccolo colatoio di rocce rotte raggiunsero la sua cresta al disopra del primo tratto ripido. Seguirono la cresta fino a un gendarme a forma di onda. Traversarono il suo fianco destro e seguirono la cresta fino ad un salto. Traversarono sulla sinistra alla sua base e, per un colatoio, ritornarono sulla cresta, da cui si raggiunge la parte nevosa appoggiando a destra. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1931 - 22 luglio. Corrado Alberico e Massimo Mila, salgono per la cresta Sud del Torrione d’Entrèves tracciando una bella via di 250 m, su roccia solida e compatta. Ripetuta più volte. Difficoltà AD-. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1931 - 27 luglio. Alexander Graven e Josef Knubel (guida) con Thomas Graham Brown, realizzano la 1° traversata del Col de la Calotte (3670 m.). Il pendio Nord Est è di neve, stretto a metà fra le rocce; quello Sud-Ovest è interamente nevoso. PD. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1931 - 30 luglio. Jean Moro, Jean-Marie Pruvost e Charles Roch salirono l’Aiguille de l’Eboulement dal Glacier de Leschaux per il versante Nord-ovest. - Il ghiacciaio sospeso sul versante Nord-ovest, compreso tra la Cresta Ovest dell’Aiguille de l’Eboulement e il canale del Col de Pierre Joseph a Nord, si rompe a destra e a sinistra in blocchi di ghiaccio mentre la sua fronte si restringe e si abbassa su un basamento roccioso a forma di mezzaluna, nella parte alta del Glacier de Pierre Joseph. Questo itinerario risale il ghiacciaio sospeso attaccando la sua fronte da Nord. Percorso logico ma molto difficile; attualmente le cattive condizioni della parte mediana del ghiacciaio sospeso ne rendono problematica la salita. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1931 - 31 luglio. Raymond Gaché, P. Gayet-Tancrède e Robert Jonquière, salgono l’Aiguille de la Lex Blanche 3686 m, per la parete Ovest-Nordovest con ripidi tratti ghiacciati. Ascensione molto bella se con buone condizioni di innevamento; negli ultimi anni si vanno però scoprendo zone rocciose, con relative cadute di sassi. Dislivello 800 m. Difficoltà AD+ D. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1931 - 1 agosto. G. Arnaud, R. Liotier e L. Mazouiller, scesero dal Col Maudit per il versante Nord-Ovest tracciando la via Arnaud. - La via, molto pericolosa, percorre il fianco destro (idrografico) del canalone seraccato passando sotto l'Aiguille de Saussure e traversando verso il nevaio di sinistra. - NOTA; prima del nevaio si scende con alcune corde doppie per prendere il ca­nalone nella sua parte bassa. AD. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1931 - 5 agosto. Renato Chabod e Piero Zanetti, Gabriele Boccalatte e Guido De Rege di Donato sono stati i primi salitori della Tour des Jorasses per la cresta Sud e il versante Sud-Ovest. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1931 - 8 agosto. Vi fu un tentativo di Hans Brehm e Leo Rittler allo spaventoso colatoio centrale delle Grandes Jorasses alla parete Nord della Punta Walker giunsero fino alle rocce e vi piantano un chiodo ma la loro salita si concluse tragicamente con la morte, travolti dalle scariche di sassi, i corpi furono trovati alla crepaccia. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1931 - 13 agosto. George Bonjean, Gerald Hakin, Jean Vernet e Georges Vernet, tracciarono una variante nel raggiungere la vetta del Mont Mallet dal Glacier des Périades per la Cresta Nord dovuto ad un ripiegamento da un tentativo all’Aiguille de Rochefort: assolutamente sconsigliabile. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1931 - 17 agosto. Francesco Ravelli e Ettore Calcagno salirono le tre guglie delle Petites Aiguilles de Pra Sec, partendo dai Casolari di Pra Sec risalirono i dossi erbosi morenici verso Nord sino a raggiungere l'inizio del crestone roccioso che costituisce la sponda destra orografica del Ghiacciaio di Pra Sec. Seguirono la cresta per circa 200 metri d’altezza, fino a che si giunge a costeggiare quasi il ghiacciaio predetto, poggiando a destra. Risalirono quindi verso sinistra un canalone che adduce al colletto alla base delle guglie (m 2900 circa). Dal colletto si attacca la prima guglia (Meridionale) per placche, camini a destra, e cresta. Dislivello 80 metri circa, altezza m. 2980 circa. Scesero all'intaglio sotto la seconda guglia, e risalirono per placche ripide poggiando sovente a destra; proseguirono poi per cresta fino al culmine (dislivello m. 50 circa, altezza m 3030 circa. Scesero per circa 50 metri al colletto sottostante la terza guglia risalendola poggiando sovente a destra per vincere poi a zig zag la facciata della guglia verso il Ghiacciaio di Pra Sec fino al culmine (altezza m. 3097). In sostanza, il percorso si svolge soltanto in qualche piccola porzione sulla cresta delle guglie. La maggior parte si snoda nella fiancata prospiciente il Ghiacciaio di Pra Sec, non visibile da Ovest. Dalla guglia Settentrionale scendere alla forcella a monte, da cui inizia il crestone. Dalla forcella scendere al sottostante gran nevaio persistente sul versante Ovest per mezzo di canali e placche che costringono ad alcuni zig-zag da un pianerottolo all'altro. Raggiunto il nevaio ai piedi delle nostre guglie, le contorniamo alla base, spostandoci continuamente alla nostra sinistra e scendendo, ci troviamo di bel nuovo all'altezza del colletto di 2900 m. circa. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1931 - 20 settembre. Robert Gréloz e la guida André Roch, svizzeri, dal Glacier d'Argentière superano la ripidissima parete Nord dell’Aiguille de Triolet e vincono numerosi tratti inclinati a 60 gradi (e forse qualcosa in più) solo servendosi dell’uso dei ramponi e della piccozza, senza ricorrere all’aiuto dei chiodi da ghiaccio per assicurarsi. Nel contesto dell’arrampicata su ghiaccio, bisogna ricordare la realizzazione di questa impresa che forse resta un esempio insuperato di purezza di stile e di eleganza. In seguito questo itinerario verrà chiamato Via Gréloz-Roch. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1931 - 27 settembre. Jean Deudon e Marcel Ichac, salirono dal Glacier du Mont Mallet per il versante Nord-est e la Cresta Nord del Mont Mallet. È molto difficile il superamento della parete prima di giungere sulla Cresta Nord. Itinerario poco interessante, e per niente elegante. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1932 - Annata eccezionalmente sfavorevole per gli attacchi alla Nord della Punta Walker delle Grandes Jorasses, ci provano gli italiani Lino Binel e Amilcare Cretier ma arrivano fino all’inizio dello Sperone Walker - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1932 - Annata eccezionalmente sfavorevole per gli attacchi alla Nord della Punta Walker delle Grandes Jorasses, ci provano gli italiani Gabriele Boccalatte e Renato Chabod ma arrivano fino all’inizio dello Sperone Walker raggiunto dalla gola centrale - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1932 - Annata eccezionalmente sfavorevole per gli attacchi alla Nord della Punta Walker delle Grandes Jorasses, ci provano gli italiani Enzo Benedetti e Amilcare Cretier con Luigi Carrel e Pietro Maquignaz per la gola centrale, ma anche questo tentativo non ha esito positivo. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1932 Quando il problema della Nord de Les Drus pareva veramente irrisolvibile, Robert Gréloz assieme a André Roch si calano in ricognizione lungo la Nord del Petit Dru valendosi di 260 m. di corde, pur sapendo di non avere alcuna possibilità di risalita, in caso di ritirata, a causa dei forti strapiombi e dei molti tetti. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1932 - 29 gennaio. Il conte di Tocqueville con G. Orset e L. Chappeland, realizzano la 1° invernale passando per la cresta Nord-Ovest o Cresta delle Bosses. Dal Refuge du Goûter 3817 m. si segue la cresta quasi orizzontale scavalcando la sommità dell'Aiguille du Goûter 3863 m, poi si salgono pendii più ripidi verso l'ampia cupola del Dôme du Goûter 4304 m, cima che normalmente si aggira appena a sinistra (o a destra) in quanto si deve poi scendere alla larga sella del Col du Dôme 4240 m. Per pendio ripido si sale al pianoro presso il Refuge Vallot 4362 m. Si prosegue quindi lungo la cresta più ripida e stretta toccando le due sommità nevose della Grande Bosse 4513 m. e della Petite Bosse 4547 m, si sfiorano le rocce dello Sperone della Tournette 4677 m. e lungo la cresta che diviene più aerea e sottile si arriva in vetta al Monte Bianco. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1932 - 28 giugno. Lino Binel e Amilcare Cretier dal Glacier de Leschaux salirono per lo Sperone Nord sulla sponda sinistra orografica del Gran Canalone. Dalla Cresta des Hirondelles, a circa metà distanza ed un terzo di altezza fra la sella nevosa del colle e l'intaglio a V, scende sul Ghiacciaio di Leschaux un robusto marcato sperone che si immerge nel ghiacciaio alla quota 3072 m. ed è costituito: da un tratto inferiore prevalentemente roccioso che termina con una spalla 3359 m.; da un tratto mediano con cresta interamente nevosa, andamento prima Sud-est e poi Sud-ovest e conseguente nettissimo angolo nevoso; da un tratto superiore, interamente roccioso, che si appiattisce contro la Cresta des Hirondelles ed è quindi assai meno marcato dei menzionati tratti inferiore e mediano. L'itinerario, certamente difficile, segue più o meno lo sperone, traversando da ultimo il muro roccioso sotto la Cresta des Hirondelles e così raggiungendo la cresta stessa a monte della sella nevosa del Col des Hirondelles. Mancano peraltro maggiori particolari e quindi il suo tracciato deve considerarsi come meramente indicativo. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1932 - 1° luglio. La via diretta per il Couloir Couturier dell’Aiguille Verte fu aperta da Marcel Couturier con Armand Charlet e Jules Simond, ed è oggi una delle salite più amate dalla conca d’Argentière. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1932 - luglio. Hermann Bratschko, Emil Rupilius, Karl Rupilius e Karl Schreiner, partiti dai Bivacchi della Fourche si raggiunge il Col Moore 3525 m. Dopo un primo pendio si attraversano a sinistra in lieve salita due canali, pendii di neve al margine inferiore delle rocce e un altro profondo canale, quindi si sale diritto su blocchi affioranti fino a un torrione monolitico di roccia rossastra: la Sentinella Rossa della Brenva, circa 3800 m. (ore 1.15 dal colle; alla sua base, sotto un lastrone, posto da bivacco al sicuro dalle scariche).

Salire a sinistra, scavalcando su terreno misto la parte inferiore della Costola Mummery e portandosi sul pendio nevoso del largo canale che in seguito si dovrà attraversare (molto esposto alla caduta di ghiaccio). Salirlo presso la costola, un po' al riparo, fino a un ripido salto roccioso. Da qui attraversarlo verso sinistra per raggiungere a 4073 m. la crestina sotto uno sperone di rocce rossastre detta Costola sinuosa. Scalare questa costola prima sulla destra, poi presso la sua cresta; evitare a destra un risalto di 40 m. e riprendere la cresta ghiacciata soprastante. Più a destra si supera un tratto roccioso dirupato, l'escalier, e si raggiungono i pendii superiori di neve con affioramenti rocciosi. Superarli, uscendo su un dosso nevoso a sinistra della barriera di seracchi, circa 4570 m. Per i facili pendii terminali si sale alla cima del Monte Bianco (ore 6; ore 8.30 dai bivacchi). - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1932 - 19 luglio. Nini Pietrasanta, Gabriele Boccalatte, Renato Chabod, Piero Ghiglione e Piero Zanetti, partendo dal Rifugio Leschaux rimontarono il ghiacciaio fino al pianoro dei Périades e salirono un bel gendarme di circa 50 metri senza nome, fra questo e la Pointe François Simond e raggiunta la vetta non trovando tracce di precedenti salitori la battezzarono Pointe Ninì, in onore della loro compagna Nini Pietrasanta. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1932 - 22 luglio. Il versante Nord dell’Aiguille du Jardin non fu oggetto d’attenzione fino a quando Paul Dillemann, Armand Charlet e Jules Simond dal ghiacciaio dell’Argentière salirono al Col Armand Charlet. E’ oggi una delle salite più amate dalla conca d’Argentière - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1932 - 22 luglio. Il versante d’Argentiere (Nordest) dell’Aiguille du Jardin su salito da Paul Dillemann, Armand Charlet e Jules Simond ed è una grande via di ghiaccio. E’ stata ripetuta il 27 luglio 1932 da Karl Blodig, solo, all’età di 74 anni, che è poi sceso il giorno dopo per la stessa via. Il colatoio ha subito un’evoluzione dal tempo delle prime salite: oggi presenta un forte bombardamento nella prima parte. La pendenza è molto forte: circa 56° nella parte utilizzata del colatoio principale (inclinazione media di questo colatoio dalla crepaccia terminale alla cima 54°), e 51° per il colatoio propriamente detto del Col Armand Charlet. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1932 - 25 luglio. Hermann Bratschko, Emil Rupilius, Karl Rupilius e Karl Schreiner, salirono dal Glacier des Périades per la parete Nord-ovest dell’Aiguille de Rochefort. Itinerario su terreno misto particolarmente complesso e pericoloso, con forti difficoltà glaciali. Usati 25 chiodi, quasi tutti da ghiaccio. Tecnicamente di livello superiore. Si svolge dapprima sul ripido sdrucciolo iniziale di neve con rocce affioranti, poi risale il ghiacciaio pensile inferiore e si sposta a sinistra del ghiacciaio pensile superiore, sulle rocce mobili e ghiacciate sotto la verticale della vetta. È l'unica via di salita su questo grandioso versante, alto circa 800 m. Non si ha notizia di ripetizioni. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1932 - 27 luglio. Solamente cinque giorni dopo la prima ascensione del versante Nord dell’Aiguille du Jardin dal ghiacciaio dell’Argentière, per merito di Armand Charlet, Paul Dillemann e Jules Simond; Karl Blodig all’età di 73 anni, fece le ascensioni in solitaria in salita ed in discesa della Grande Rocheuse e dell’Aiguille du Jardin – numero sessantacinque e sessantasei del suo elenco personale di “Quattromila”. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1932 - 27 luglio. Alexander Graven e Josef Knubel (guida) con Thomas Graham Brown realizzarono un’ascensione su ghiacciaio e terreno misto proveniendo da Est. Salirono in alto una crestina nevosa che riporta verso destra, fino a uscire diritto sulla Cresta Nord poco sopra il colle, fino alla cima del Mont Brouillard. PD+. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1932 - 1 agosto. Alexander Graven e Josef Knubel (guida) con Thomas Graham Brown, realizzano la 1° traversata del Col Maudit per il versante Nord-Ovest tracciando la via Graham Brown. - È l'itinerario relativamente più sicuro e meno difficile su questo versante. Percorso su ghiaccio e misto. Dislivello 1000 m. Difficoltà AD. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1932 - 1 agosto. Alexander Graven e Josef Knubel (guida) con Thomas Graham Brown, praticano la 1° discesa del Col Maudit, nella prima traversata per la costola a lato del canale Sud-Est (via Graham Brown). - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1932 - 7 e 13 agosto. La Cresta Sud integrale dell’Aiguille du Moine dell’Aiguille Verte con una magnifica scalata esterna venne vinta dai Polacchi W. Birkenmajer, Jakub Bujak, B. Chwacsinski e Wictor Ostrowski, oggi diventata molto classica con roccia e assicurazioni eccellenti. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1932 – 9 agosto. Corrado Alberico, Guido De Rege e Massimo Mila salgono la vetta del Petit Capucin per il Canalino Est. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1932 - 11 agosto. Ernest Brun (guida) con Georges Franck, salirono alla Tour des Aiguilles Grises scendendo dal Monte Bianco. La cima della Tour des Aiguilles Grises si raggiunge in 10 minuti dalla Calotte des Aiguilles Grises. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1932 - 11 agosto. Ernest Brun (guida) con Georges Franck, in discesa. Scesero dalla vetta del Monte Bianco seguendo la sottile cresta verso Ovest e Nordovest. A un breve pianoro si lascia a destra il Rifugio Vallot 4362 m, si scende alla larga sella del Col du Dôme 4240 m. e si risale per lieve pendio all'ampia cupola del Dôme du Goûter 4304 m. (Attenzione con scarsa visibilità: le tracce più numerose portano di solito verso Nordovest, al Refuge du Goûter). Si riprende verso Sudovest la Cresta di Bionnassay, prima larga e poi stretta e aerea (cornici) fino alle poche rocce del Piton des Italiens 4003 m, dalle quali si dirama verso Sud un'altra ripida cresta in parte nevosa. Si segue questa cresta per breve tratto, quindi si scende a sinistra (Est, ripido) nella conca del Ghiacciaio del Dôme. Si scende lungo il ghiacciaio prima circa nel'mezzo, poi sulla destra (zone di crepacci). A un piccolo pianoro si trova a destra il passaggio che porta al Rifugio Gonella (non visibile dal ghiacciaio). - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1932 - 13 agosto. Alphonse Chenoz (guida) e Ernest Derriard con Gustavo Gaia e Guido Alberto Rivetti, salgono per il versante Est e Sud-Est raggiungendo la cima della Tête Carrée con un itinerario su ghiacciaio e canali nevosi, esposto dal primo sole alla caduta di pietre. Dislivello dal Miage 1250 m. Difficoltà D-. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1932 - 20 agosto. Enzo Benedetti e Amilcare Cretier con Luigi Carrel e Piero Maquignaz salirono dal Ghiacciaio di Plampincieux per il versante Sud, ramo orientale del gran canalone e i quattro raggiunsero Entrèves e successivamente la malga di Pra Sec dove pernottarono. Per raggiungere la Capanna Leschaux, e da qui la base della parete Nord decisero di passare attraverso il Col des Grandes Jorasses con una traversata impegnativa per i continui pericoli di cadute di ghiaccio e di sassi. Nel tardo pomeriggio i quattro arrivarono alla Capanna Leschaux. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

193225/26 agosto. E. Brauner e Rudolf Fraissl realizzarono la 2° ascensione dell’Aiguille Blanche de Peutérey (via Jones), per lo Sperone Sudovest fino alla Punta Nordovest o Punta Jones. È lo sperone irregolare che scende per 650 m dalla Punta Nordovest. La via è relativamente poco esposta alla caduta di sassi. Ambiente interessante. Difficoltà AD+/D-. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1932 – 3 settembre. Amilcare Cretier e Basilio Ollietti sulla parete Sudest dell’Aiguille Noire de Peutérey aprono una nuova via - (Via Diretta Cretier).

La via segue le grandi linee oblique di minor resistenza della parete. Via logica e interessante; a metà inferiore è esposta alla caduta di sassi. Dislivello 1000 m. Difficoltà D+, fino al IV grado. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1932 - 3 settembre. Laurent Grivel (guida) con Lucien Devies, compiono la terza ascensione della Cresta dell’Innominata al Monte Bianco che è formata da ripidi risalti rocciosi e nell'insieme è solo di poco la più rilevata fra i vari crestoni che caratterizzano la parete Sud. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 - Aime Grivel e Francis Salluard salirono da Ovest l’Isolee (Dames Anglaises). Dalla Brèche Nord des Dames Anglaises 3491 m. attraversarono in salita su rocce rotte verso il centro della parete Ovest, raggiungendo uno spigolo arrotondato. Lo scalarono su gradini e da una terrazza inclinata continuarono sulle placche a destra di un grande diedro aperto. Poco sotto la cima si incontra la parte terminale e la vetta. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1933 - Arturo Ottoz e Osvaldo Ottoz aprirono un itinerario per la parete Nordest (via Ottoz), sul Mont Rouge de Peutérey, partendo dal Rifugio della Noire si sale ai piedi della parete, sotto il canale che scende tra il secondo e il terzo risalto della Cresta Nord. All'inizio il canale è molto stretto, con rocce lisce (50 m. IV grado). Superata una zona erbosa di 50 m, si presentano due stretti canali. Si inizia per quello di sinistra, poi si segue tutto lo sperone che li divide. Senza toccare l'intaglio ai suoi piedi si arriva sul terzo risalto e per la Cresta Nord in cima. Scalata di 400 m. con 3 chiodi. D. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 - luglio. P. Gayet-Tancrède, P. Keller e J Monsaingeon, salirono per la larga parete Est del Mont Tondu 3196 m. che si alza in gran parte rocciosa per circa 300 m. sopra il Glacier des Lanchettes. Alla base si giunge in meno di 1 ora traversando in quota dal Refuge Blanc. Prima per un ripido pendio di neve (caduta di sassi), poi per un canale incassato obliquo a sinistra, che presto si lascia per proseguire su rocce facili fino in cima. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 - 9 luglio. Alexander Graven e Alfred Aufdenblatten (guida) con Thomas Graham Brown, sono saliti per il Pilone Sud di Frêney. Questo percorso è stato realizzato in due tempi, dapprima dalla cordata di Josef Knubel nel 1928 in discesa e dalla cordata di Alexander Graven in salita. Ambedue le cordate hanno utilizzato per la parte inferiore la Cresta dell'Innominata. Questo percorso collega nella loro parte centrale le due creste vicine e parallele del Pilone Sud di Frêney e della Cresta dell'Innominata, permettendo di passare da una all'altra con interessanti combinazioni di itinerari. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 - 18 luglio. Gabriele Boccalatte e Ninì Pietrasanta; Giusto Gervasutti con Piero Zanetti, compiono la traversata dei Rochers della Brenva con la salita alla Tour de la Brenva - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 - 24 luglio. Victor Bressoud, René Dittert, Francis Marullaz e Walter Marquart salgono il Mont Maudit per la Pointe de l'Androsace. Questa variante che scavalca la punta viene a volte percorsa, anche se richiede più tempo del suo aggiramento, sia perché rende la salita più completa ed elegante, sia per evitare la neve quando questa é instabile sul passaggio a Sudovest. Arrampicata su roccia solida, con passaggi di IV. – Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 - 24 luglio. Alexander Graven e Alfred Aufdenblatten (guida) con Thomas Graham Brown e Michael Vyvyan effettuarono la 1° traversata del Col Moore da Nord a Sud. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 - 24 luglio. Gabriele Boccalatte e Ninì Pietrasanta; Giusto Gervasutti con Piero Zanetti, alle Aiguilles du Diable salgono la Pointe Chaubert, la Pointe Médiane e Pointe Carmen con traversata al Mont Blanc du Tacul. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 - 25 luglio. La cordata di Alexander Graven e Alfred Aufdenblatten (guida) con Thomas Graham Brown e Michael Vyvyan, dopo la traversata del Col Moore salirono anche la vetta della Punta Moore per la Cresta Sudest. Scalata interessante su roccia e misto in ambiente fantastico. La cresta ha un dislivello di circa 270 m. AD. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 - 26 luglio. Alexander Graven e Alfred Aufdenblatten (guida) con Thomas Graham Brown, realizzano la 2ª ascensione della Via Major sulla parete della Brenva con la 1ª traversata del Col Major e discesa per la parete Sud-Ovest (o Gustl Kroner con un compagno?). - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 - 26 luglio. Alexander Graven e Alfred Aufdenblatten (guida) con Thomas Graham Brown, scesero per il contrafforte centrale del Monte Bianco nella Prima traversata del Col Major dopo la 2ª salita della Via Major. La discesa si svolse lungo il più marcato ed elegante dei tre contrafforti rocciosi. All'altezza della sua sommità, 4436 m, si trova la barriera di seracchi del ghiacciaio superiore, ma che proprio in corrispondenza della cresta dello sperone ha di solito uno spessore minimo ed è superabile senza problemi. Via su misto molto bella; con lo Sperone delle Tournette è la più sicura su questo versante. Dislivello dal ghiacciaio 1100 m, dei quali c. 700 per lo sperone roccioso. Difficoltà D. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 - 28 luglio. Victor Bressoud, René Dittert, Walter Marquart e Francis Marullaz, salirono per la Cresta del Brouillard, dal versante Est del Col Emile Rey, unendo almeno tre itinerari già percorsi: dai fratelli Giovanni Battista Gugliermina e Giuseppe Gugliermina nel 1899 fino al colle, Josef Knubel 1911 fino al Picco Luigi Amedeo e Giovanni Battista Gugliermina e Giuseppe Gugliermina sempre nel 1899 fino al Monte Bianco di Courmayeur. Itinerario classico, che offre il modo più vario e anche più pratico grazie ai Bivacchi Eccles per seguire la Cresta del Brouillard; i primi salitori giunsero al Col Emile Rey salendo per il Ghiacciaio del Brouillard con un percorso più complicato, ma l’accesso a questo colle rimane sempre impegnativo, da qualsiasi parte venga effettuato. Esposto alla caduta di sassi fin quasi sul Picco Luigi Amedeo; per questo motivo, almeno al Col Emile Rey è bene giungere prima del sorgere del sole. Dislivello dai Bivacchi Eccles alla cima circa. 1000 m. Difficoltà D su neve-ghiaccio, roccia (passaggi di III) e misto. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 - 30 luglio. Osvaldo Ottoz e Francois Thomasset (guida) con Severina Olivetti, realizzano la 3° ascensione per lo spigolo Nord- Nordovest della Père Eternel, con una scalata aerea, molto esposta. Oltre alla pertica di legno, tuttora in posto e utilizzabile, si trovano i chiodi necessari, fra cui alcuni grossi ferri infissi da loro, primi salitori; calata in doppia di 40 m. Difficoltà IV, V e A0. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 - 31 luglio. Osvaldo Ottoz e Francois Thomasset (guida) con Severina Olivetti, salirono per primi la cresta Nord dell’Aiguille de la Brenva e utilizzarono alcuni cunei quali appoggi e infissero 8 rudimentali chiodi a pressione, tuttora in posto con altri chiodi aggiunti in seguito. Scalata di 150 m. Difficoltà TD - in parte sostenute, passaggi di V e V+ . - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 - 31 luglio P. L. Edwards con Leopoldo Gasparotto e G. Graham Macphee con un itinerario difficile ma diretto dal Ghiacciaio di Fréboudze per il versante Sud salirono in vetta alle Petites Jorasses fin quasi all’estremità superiore del ripido pendio di neve, compreso fra lo Spigolo Sud e la Cresta Sud-ovest. Spostandosi a sinistra attaccarono le rocce sotto la verticale della cima, in un punto dove la parete forma una specie di camino. Superarono un primo risalto verticale lungo una fessura che solca un rigonfiamento della parete e per rocce molto ripide si portarono in uno stretto e lungo colatoio dal fondo ghiacciato che conduce direttamente nei pressi della cima. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 – agosto. Pierre Allain e Robert Latour sullo spigolo Sud-Ovest dell’Aiguille du Fou concretizzarono la loro prima salita importante. Breve ma bellissima via di 135 m. atletica e sostenuta. Salirono la Cresta Sud-Ovest effettuando la traversata delle Aiguilles de Chamonix, ma questo itinerario può essere effettuato anche fine a se stesso salendo dal ghiacciaio dei Nantillons. TD-. Settore delle Aiguilles de Chamonix - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 - 1 agosto. Alexander Graven e Alfred Aufdenblatten (guida) con Thomas Graham Brown, realizzarono la 2ª ascensione salendo per la Cresta del Brouillard, dal versante Est del Col Emile Rey. Itinerario classico, che offre il modo più vario e anche più pratico grazie ai Bivacchi Eccles per seguire la Cresta del Brouillard; i primi salitori giunsero al Col Emile Rey salendo per il Ghiacciaio del Brouillard con un percorso più complicato, ma l'accesso a questo colle rimane sempre impegnativo, da qualsiasi parte venga effettuato. Esposto alla caduta di sassi fin quasi sul Picco Luigi Amedeo; per questo motivo, almeno al Col Emile Rey è bene giungere prima del sorgere del sole. Dislivello dai Bivacchi Eccles alla cima circa. 1000 m. Difficoltà D su neve-ghiaccio, roccia (passaggi di III) e misto. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 – 2/3 agosto. Giusto Gervasutti e Piero Zanetti realizzarono la 2° ascensione della Cresta Sud dell’Aiguille Noire de Peutérey.

La Cresta Sud ha un dislivello di 1100 m. ed è formata da una successione di cinque torri, con uno sviluppo in arrampicata di 1400 m. La via evita una torre più staccata (il Pic Gamba) e quindi segue fedelmente il filo della cresta (tanto che la sua relazione tecnica potrebbe essere espressa così: si segue tutto il filo della cresta lungo la linea più logica, nei tratti più difficili i chiodi indicano la via). - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 – 5 agosto. Thomas Graham Brown, guidato da Alexander Graven e Alfred Aufdenblatten completa con la via della Poire (Pera) il suo “trittico” sulla Brenva.

Via dei primi salitori: Dal mezzo della Pera si raggiunge su placche di buona roccia lo spigolo a destra, per continuare nella parete Nord. Si sale per placche e fessure molto difficili. Si traversa a destra, si sale un diedro liscio, poi una fessura-camino di 10 m. e in seguito per rocce meno ripide si sale in cima alla Pera. - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 - 6 agosto. Mario De Benedetti con Arturo Ottoz dal Rifugio Dalmazzi realizzarono il Percorso Integrale della Cresta Sud-est (o dei Monts Rouges de Triolet) raggiungendo la vetta dell’Aiguille de Triolet. Segue integralmente tutta la cresta, superando i gendarmi e percorrendo il filo del grande risalto. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 - 6 agosto. Leopoldo Gasparotto realizza la 1ª solitaria salendo dallo Sperone della Brenva e raggiungendo la vetta Monte Bianco. - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 - 9 agosto. I coniugi Golay - Schonenberger dal Glacier de la Neuve per il versante Nord (via di sinistra, per il dosso nevoso della Cresta Est-Nordest), con un itinerario molto esposto, con forti difficoltà di ghiaccio raggiungendo la vetta del Mont Dolent. Partirono da un bivacco alla base dei contrafforti della Maya, a circa 2300metri. Risalirono tutto il Glacier de la Neuve incontrando crepacci larghissimi che superarono grazie a residui di valanghe. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 - 10 agosto. Alexander Graven e Alfred Aufdenblatten (guida) con Thomas Graham Brown, dal Refuge des Grands Mulets 3051 m. salirono dall’estremità del Grand Plateau, a circa 4100 m, sotto i primi seracchi, superando la parete terminale esposta a Nord-Nordoves con la via diretta alla cima del Monte Bianco. Raramente ripetuta in salita ma spesso discesa con gli sci. PD+. - Bacino dei Bossons - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 - l0 agosto. Alexander Graven e Alfred Aufdenblatten (guida) con Thomas Graham Brown, realizzano la 2° discesa del Col Maudit, per la costola a lato del canale Sud-Est (via Graham Brown). - È l'itinerario relativamente più sicuro e sbrigativo sul versante orientale del colle; si svolge in prevalenza su roccia, ma in parte rotta; cadute di sassi. Utilizzato raramente anche per la discesa e in pratica abbandonato. 350 m. AD. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 - 12 agosto. Josef Knubel e H. Lochmatter (guida) con Alfred Zürcher, percorsero in discesa la via della Cresta del Brouillard, dal versante Est del Col Emile Rey. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 - 13 agosto. Gabriele Boccalatte, Michele Rivero ed Ervedo Zanotti, Partendo dalla Capanna delle Grandes Jorasses per fare la traversata della Cresta Ovest delle Grandes Jorasses raggiungono il Col des Grandes Jorasses e praticano una variante seguendo la via Knubel per abbreviare il percorso. Raggiunto l'intaglio a Est della Punta Young, scesero per il canale che ne solca il versante Sud, per circa 30 m, e contorna poi lo sperone che è interposto tra questo “couloir” e il canalone proveniente dalla forcella a Ovest della Punta Margherita, con arrampicata trasversale per placca e fessure. Con la loro variante si raggiunge invece il canalone stesso con il seguente percorso, assai più evidente e probabilmente più spedito: salire il primo gendarme che segue l'intaglio (576 m; 4° superiore) e proseguire per la Cresta Ovest per breve tratto, fino all'altezza dell'unico, marcato canalino che, partendo dal pilastro Sud della Punta Margherita, poco al di sotto della stessa, raggiunge il letto sabbioso e poco inclinato del canalone su indicato. Scendere le rocce del fianco Sud della Cresta Ovest e raggiungere il canalone presso l'imbocco del canalino ora descritto (breve corda doppia). Salire questo interamente, indi proseguire a sinistra (poche decine di metri) fino alla vetta (2°/3° grado). Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 - 13/14 agosto. Robert Gréloz e André Roch, salirono per la Cresta del Brouillard, dal versante Est del Col Emile Rey e in seguito risalirono al Monte Bianco per la Cresta dell'Innominata. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 – 14 agosto. Giusto Gervasuti e Piero Zanetti tentano lo Sperone Croz delle Grandes Jorasses raggiungendo la base della prima torre: ma sono costretti dal maltempo a ripiegare.

Mentre Piero Zanetti propendeva per scegliere come linea di salita il Costone della Walker - certamente il più bello e il più importante, che porta direttamente alla vetta principale, anche in omaggio al suo precedente tentativo - incominciavo a convincermi, come risultato delle mie osservazioni, che quello della Sperone Croz fosse più accessibile: e i fatti mi diedero poi ragione. Ma più che su una differenza di difficoltà, le mie considerazioni si basavano sul fatto che questo era più libero di neve e di ghiaccio, prendendo più sole nel pomeriggio, essendo meglio esposto a ponente…Mentre raggiungevamo la base della prima torre e la contornavamo per entrare nel couloir che porta alla seconda, un colpo di tuono ci fece alzare repentinamente la testa.....sul momento sperammo che fosse una finta ma dopo neppure un'ora le prime raffiche di grandine ci fecero comprendere che questa volta faceva proprio sul serio. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 - 14 agosto. Robert Gréloz e André Roch, compiono la quarta ascensione della Cresta dell’Innominata al Monte Bianco. La via non segue interamente la cresta, ma nella parte mediana si porta a sinistra sul vicino Sperone del Brouillard. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 - 19 agosto. Attilio Chenoz, Gustavo Gaia, Francesco Ravelli e Guido Alberto Rivetti, salirono la parete Nordest dell’Aiguille de Trélatête Settentrionale con una bella ascensione di neve e misto su terreno vario. Dislivello dal Ghiacciaio del Miage 1400 m. Difficoltà D-, passo di IV. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 - 4 settembre. Renato Chabod e dal suo portatore Aimé Grivel realizzano la 1° ascensione della splendida parete Nord dell’Aiguille Blanche de Peutérey, una delle più belle pareti di ghiaccio della catena alpina, partendo dal Bivacco della Brenva. Nel 1952 il 6 luglio fu aggiunta una nuova via alternativa a destra di quella di Renato Chabod. E’ una delle più belle pareti di ghiaccio della catena alpina. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 - 4 settembre. Gabriele Boccalatte, Piero Ghiglione e Mario Piolti, realizzano la 1° ascensione diretta per la parete Est dell’Aiguille des Glaciers (via centrale). La via di circa 500 m. supera lo sperone al centro della parete Est. Non si hanno notizie di ripetizioni. Probabilmente D. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1934 - 25 febbraio. Raymond Lambert e Walter Marquart realizzano la 1° salita invernale dell’Aiguille de Triolet salendo dal Ghiacciaio di Pré de Bar per il versante Est e la Cresta Nord-est. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1934 - 20 maggio. Lucien Devies e Jacques Lagarde realizzarono la 2° ascensione del Col du Plan salendo per il Couloir del Versante Nord-Ovest. Bell’itinerario su ghiaccio con una sezione molto ripida nella parte superiore del couloir. E’ oggi una via classica. Altezza: 600 m. Difficile. - Settore delle Aiguilles de Chamonix - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1934 - 10 giugno. Marcel Couturier con Armand Charlet e Alfred Simond dal Glacier d'Argentière per il versante Nord-ovest raggiunsero la vetta del Mont Dolent. Salita molto difficile, alta circa seicento metri; da attaccare molto presto e da salire rapidamente perché esposta col sole alle cadute di sassi, scendendo poi dalla Brèche de l'Amône per la Cresta Nord-Nordovest. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1934 - 2 luglio. Renato Chabod e Massimo Mila, realizzano la 1° ascensione della Pyramide du Tacul 3468 m. da Nord. - Dal Rifugio Torino si sale nella conca sotto i pilastri Est del Mont Blanc du Tacul, costeggiando a Nord la Pyramide. A sinistra un ripido pendio nevoso porta verso la selletta Pyramide-Chat, dal quale traversando a sinistra si raggiunge il dosso nevoso della cresta Nord nella sua parte superiore. La cresta Nord si presenta tondeggiante e principalmente rocciosa fino in cima. Il maggior risalto, alto 15 m. e sovrastato da un tetto, viene attaccato da sinistra; poi si sale per un lastrone sotto il tetto e si esce verso destra (IV). Per la cresta di misto in vetta. Breve scalata (circa 100 m) su rocce spesso innevate e terreno misto ripido. Difficoltà AD, 1 passaggio di IV. – Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1934 - 5 luglio. Laurent Grivel (guida) con Lucien Devies, realizzano la 2° ascensione per il canalone Est-Nordest (Couloir du Diable) del Mont Blanc du Tacul. Ascensione su neve-ghiaccio classica, in ambiente molto bello; dal sorgere del sole è però esposta alla caduta di sassi. Dislivello fino in cima 800 m. Difficoltà D/D+, fino a 55° - 60° e misto nella parte finale. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1934 - 5 luglio. Armand Charlet con Robert Gréloz opera un altro tentativo per la parete Nord dello Sperone Walker delle Grandes Jorasses riprendono l'itinerario di Giusto Gervasuti e Piero Zanetti: superano la seconda torre e poi si innalzano sul filo dello Sperone Croz fin sui 3600 m, più in alto dell'inizio della traversata del nevaio medio. Però Armand Charlet non aveva visto il diedro, perché si era lasciato attirare da quella cengia invitante che porta verso sinistra, a metà del nevaio medio, ed era così andato a finire proprio sullo spigolo, dove non sembra che ci sia da stare molto allegri. Questa volta Armand Charlet non aveva ceduto ad alcun sortilegio: ma dovette fermarsi, arrampicando in scarponi ferrati e senza piantar chiodi, di fronte ad «une paroi extremement abrupte, infranchissable sans procédés artificiels.». - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1934 - 5 luglio. Armand Charlet e Robert Gréloz percorsero per la prima volta una Variante scappatoia per il Couloir Face Aux Périades nella ritirata dalle Grandes Jorasses dal loro tentativo di salita alla Pointe Croz per lo Sperone Croz. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1934 - 11 luglio. Renato Chabod e Oreste Palumbo Mosca, dal Rifugio Boccalatte per la Cresta Sud e il versante Est sono stati i primi a salire la vetta della Bouteille 3301 m.

«Molto sportivamente abbiamo attaccato dal basso, anzi dall'estremo inferiore dello sperone roccioso, all'altezza cioè del Rifugio Boccalatte m 2804, di modo che avevamo da fare un’arrampicata di circa 500 m. di dislivello su ottimo granito.». Meno sportivamente, dopo di aver superato un primo passo alquanto difficile per la roccia assai liscia (perché non se ne poteva proprio fare a meno, trattandosi di un passaggio obbligato), ed un camino piuttosto facile, abbiamo poi aggirato tutte le difficoltà della cresta sul versante orientale, per placche poco inclinate e comode cenge. Dal Rifugio Boccalatte in circa tre ore: discesa per la via normale delle Grandes Jorasses, che si raggiunge poco sotto il Reposoir. - Gruppo des Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1934 - 12/13 luglio. Ferdinand Krobath e O. Warta, fecero un tentativo non semplice salendo sull’Aiguille Blanche de Peutérey e utilizzando la cresta Sud dell’Aiguille Noire de Peutérey di percorrere la Cresta Integrale di Peutérey. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1934 - 14 luglio. Ferdinand Krobath e O. Warta, dopo due notti di bivacco in cima alla Punta Brendel e dopo aver tentato invano di forzare il passaggio del diedro della Punta Ottoz ingombro di ghiaccio, scesero dalla cima all'intaglio a monte da Sudest. Con una successione di corde doppie sotto l'intaglio nei camini verticali del versante Sudest. Poi proseguirono lungo il canale obliquo della via Cretier verso il centro della parete e infine nel canalone centrale che porta ai nevai di base (la prima discesa ore 10). Mancano notizie di discese recenti. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1934 - 15 luglio. Fallisce un altro tentativo di salita alla Pointe Croz per lo Sperone Croz alle Grandes Jorasses da parte di Martin Meier e Ludwig Steinauer, ma intanto si studia l’itinerario più logico di salita. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1934 - 19 luglio. Corrado Alberico con Luigi Borgna e Paolo Ceresa furono i primi salitori della Punta Centrale delle Pointes de Fréboudze che chiamarono Punta Antoldi in ricordo di Guido Antoldi, caduto nel 1932 alla Rocca Castello. Salirono dal Ghiacciaio di Fréboudze per la parete e la Cresta Sud. Il percorso del ghiacciaio è piuttosto laborioso, tra grosse crepe. Sul lato di Fréboudze le tre guglie si ergono al sommo dell’alta conca glaciale compresa tra il Crestone Est della Cima Nord della Pointe des Hirondelles e l’arditissima Cresta Sud delle Petites Jorasses. - Pointes de Fréboudze - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1934 - 20 luglio. Lucien Devies e Jacques Lagarde, creano una Variante d’accesso per la Cresta Kuffner raggiungendo la vetta del Mont Maudit salendo dal pendio Sudovest. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1934 - 27 luglio. Renato Chabod e Giusto Gervasutti, salgono per il canale Ovest della Tour Ronde. La via che sale nel canale nevoso regolare e incassato rivolto al Mont Maudit. Ascensione piacevole e interessante, frequentata; canale con pendio meno ripido della parete Nord, talvolta seguito in discesa (corde doppie) dopo la salita di quella parete. Dislivello 300 m. dalla crepaccia alla vetta. Difficoltà AD. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

193428 luglio. La cordata Adolf Gottner, Ferdinand Krobath e Ludwig Schmaderer con un itinerario non semplice dalla Brèche Sud des Dames Anglaises (percorso basso), seguito in alternativa a quello alto, raggiungono la Brèche Nord des Dames Anglaises per il percorso integrale della Cresta di Peutérey. Rocce rotte. Difficoltà AD. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1934 - 28/31 luglio. Adolf Gottner, Ferdinand Krobath e Ludwig Schmaderer, salirono per primi dall'Aiguille Noire, via normale (Cresta Integrale di Peutérey), iniziando dal Mont Noir e portando seco tutti i viveri e il materiale. - Come effettuato dai primi salitori, il percorso comporta quasi 6000 m. di scalata ma su terreno non molto difficile a parte la discesa in corde doppie dall'Aiguille Noire. Questa discesa di circa 400 m, con 14 calate anche complicate o su strapiombi, è molto impegnativa. La presente combinazione, anche iniziando dalla via normale dell'Aiguille Noire con esclusione del Mont Noir, è stata però ripresa rare volte. La salita all'Aiguille Noire per la cresta Sud è molto più attraente. Il percorso dall'Aiguille Noire alla Brèche Sud des Dames Anglaises viene perciò descritto con un capitolo proprio. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1934 - 29 luglio. Gabriele Boccalatte e Michele Rivero furono i primi salitori della Punta Sud delle Pointes de Fréboudze a cui diedero il nome di Punta Alberico. (Ecco il loro racconto.) - Tempo perfetto. Alle 5, partiamo alla volta di una delle tre guglie fra le Petites Jorasses e la Pointe des Hirondelles. Caldo soffocante. Siamo storditi dall’eccessivo riverbero. Per la Via Alberico andiamo fino all’intaglio fra la Punta Antoldi e la cima di sinistra. (Variante di passaggio prima del colletto: camino con strapiombo e spigolo; passaggio di 25 metri, 4° superiore). Dall’intaglio, si segue prima il filo di cresta, per qualche metro, poi la placca di destra ripidissima. Ma con buoni appigli (4°), fino a riprendere la cresta. Poi, si va nuovamente in parete a destra su placche. (Traversata di 5 metri su placca, salita diretta per 5 metri, nuova traversata, camino svasato, strapiombo; passaggio complessivo di 30 metri, 5° grado). Segue un pezzo facile. Prima della vetta passaggio esposto su lame strapiombanti, sul filo di cresta. Scendiamo con due corde doppie, poiché non abbiamo il cordino lungo. Con le ultimissime luci, rientriamo al Bivacco di Fréboudze.

I primi salitori seguirono tutti, per salire alla cresta di confine, lo stesso itinerario che, partendo dal Ghiacciaio di Fréboudze e superando la ripida bastionata basale, raggiunge l’intaglio 3421 m. fra la Punta Alberico e Punta Antoldi. - Pointes de Fréboudze - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1934 – 29 luglio. Rudolf Peters, che ha alle sue spalle un’eccellente preparazione sulle Alpi Calcaree, attacca la parete Nord delle Grandes Jorasses con Peter Haringer e viene raggiunto il 30 luglio dagli italiani Renato Chabod e Giusto Gervasutti. Poi giunge anche il velocissimo Armand Charlet che supera tutti con Fernand Bellin e sale molto in alto, fino a circa 3500 metri di quota. Però improvvisamente si scatena una bufera e tutte le cordate decidono di ritirarsi, ad esclusione di Rudolf Peters e Peter Haringer che continuano imperterriti, superano il passaggio chiave fra nevaio medio e nevaio superiore, risalgono il nevaio superiore, bivaccano sulle rocce sovrastanti che però restano bloccati in parete dal maltempo, la tormenta li costringe alla ritirata. Solo il 2 agosto Rudolf Peters riesce a ritornare incolume alla base della parete, dopo di avervi passato cinque giorni e quattro notti dopo una tragica ritirata in cui Peter Haringer perse la vita. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1934 – 29 luglio. Adolf Gottner, Ferdinand Krobath e Ludwig Schmaderer, partendo dal Aiguille Noire de Peutérey realizzano il primo percorso integrale della Cresta de Peutérey. Non risulta ripetuta.

Dal Mont Noir de Peutérey 2928 m. si segue la cresta sommitale fino a un primo intaglio. I due rilievi successivi si aggirano a sinistra su cenge giungendo a un intaglio che precede un grande gendarme. Questo gendarme si sale dal fianco Sudovest, poi in cresta si raggiunge la via normale presso il gendarme quadrato. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1934 - 30 luglio. Renato Chabod e Giusto Gervasutti raggiunti da Armand Charlet e Fernand Bellin percorsero la Variante scappatoia per il Couloir Face Aux Périades nella ritirata dal loro tentativo di salita sulle Grandes Jorasses alla Pointe Croz per lo Sperone Croz. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1934 – 30/31 luglio. Adolf Gottner, Ferdinand Krobath e Ludwig Schmaderer nella prima ascensione della Cresta Integrale di Peutérey scesero per la parete Nord – Nordovest dell’Aiguille Noire de Peutérey.

Percorso in corda doppia molto arduo, che necessita manovre complicate e calate nel vuoto, non semplice da individuare. Sono 14 le calate presso la cresta Nord Nordovest fino al canale Sudovest della Brèche Sud des Dames Anglaises, per un dislivello di 500 m.; in particolare, per 200 m. si effettuano in un colossale camino-diedro in parte strapiombante, esposto alla caduta di sassi. Le calate sono lunghe fino a 45 m. e attualmente risultano ben attrezzate. Difficoltà D+. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1934 - 10 agosto. Gabriele Boccalatte, Ninì Pietrasanta e Michele Rivero, realizzano la 4° ascensione per lo spigolo Nord- Nordovest della Père Eternel, con una scalata aerea, molto esposta. Oltre alla pertica di legno, tuttora in posto e utilizzabile, si trovano i chiodi necessari, fra cui alcuni grossi ferri infissi da loro, primi salitori; calata in doppia di 40 m. Difficoltà IV, V e A0. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1934 -13 agosto. Renato Chabod e Giusto Gervasutti, salgono per il versante orientale della Spalla Nord del Canalone Nord-Est e tracciano la via Gervasutti al Mont Blanc du Tacul. - Grandioso canalone di ghiaccio noto poi come Canalone Gervasutti, dall'inclinazione di 48°-50° e fino a 58° nella parte superiore, con possibili muri fra i seracchi dove il passaggio d'uscita può variare molto. In alto, dove è assai largo perché aperto a imbuto, il canalone è sovrastato da una fascia di seracchi e dall'enorme cornice sommitale. - Bella ascensione su neve-ghiaccio in ambiente grandioso, non molto ripetuta; tutto il percorso è però sempre esposto alla caduta di ghiaccio. Dislivello 800 m. Difficoltà D+/TD-. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1934 - 16 agosto. Gabriele Boccalatte e Ninì Pietrasanta, aprono una nuova via sulla parete Est e cresta Sud-Est dell’Aiguille de la Brenva. (via Boccalatte '34), che ripercorsero anche in discesa. E’ la prima via aperta sulla parete, la meno difficile ma dal tracciato più tortuoso. È stata spesso ripetuta per congiungersi da Est alla via normale in quanto questo accesso (rispetto a quello che sale da Entrèves) è agevolato dalla funivia, anche se non è né semplice né bello. Difficoltà D-, passaggi di IV e IV+. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1934 - 17 agosto. Durante un tentativo di salita al Col de la Brenva, Corrado Alberico e Luigi Borgna vennero travolti da una caduta di ghiaccio. – Il pendio del colle è ripido di neve e ghiaccio con seracchi, pericoloso nella metà inferiore. Dislivello dal ghiacciaio 700 m, con inclinazione di 50% e risalti più ripidi. Difficoltà D-. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1934 - 20 agosto. A. de Chatellus con Georges Charlet e Alfred Simond dal Col du Dolent traversarono pochi metri sulle rocce a sinistra, verso un sistema di fessure che forma la riva sinistra orografica di un canale ripidissimo sbucante sulla spalla della Pointe de Pré de Bar (ben visibile dal Refuge d'Argentière). Rimontarono queste fessure (3° grado) fin sulla spalla. Da questa seguirono una cengia ascendente che porta nel versante Est dalla quale si sale direttamente, e senza particolari difficoltà, alla vetta. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1934 - 1° settembre. Raymond Barbier e Camille Fontaine furono i primi salitori del Capucin du Tacul da cui stralciamo la seguente nota sull’originalissima salita: «Il Père Eternel ha trovato un concorrente ancora più assurdo nel Capucin du Tacul, il monolito grottesco che orna la cresta frastagliata dell'Aiguille du Tacul.» Ha una forma unica nel suo genere: 50 m. di altezza, strapiombante nel suo centro, la base strozzata, più sottile del corpo, dà al monolito la forma di un'aringa. È l'espressione più decisa dell’impossibilità di scalata eppure la tenacia di due alpinisti, Camille Fontaine e Raymond Barbier ha avuto ragione anche di questa vergine guglia: e il metodo adottato per la scalata è di un’ingegnosità meravigliosa, assolutamente nuovo ed originale. Camille Fontaine è uno specialista del genere: ha al suo attivo parecchie conquiste artificiali di guglie famose. Per il Capucin du Tacul egli ha studiato un nuovo sistema, reso possibile dalle condizioni speciali della cresta su cui si erge il monolito e dalla recisa riluttanza a ricorrere al lancio di funi mediante balestre o simili. I primi tentativi risalgono all'anno 1932; l'esperimento decisivo fu iniziato l’8 agosto 1934 e la vittoria arrise 1° settembre. Ventitré giorni di lavoro che purtroppo si conclusero con una tragedia: Raymond Barbier, scendendo dalla vetta, precipitava per motivi ignoti, sfracellandosi ai piedi del monolito conquistato. La salita richiese l'impiego di 1400 metri di corda.

La (Guida Vallot) cosi descrive il menzionato nuovo sistema: «Bisogna dapprima circondare il Capucin du Tacul con una V di filo che passa dall'uno all'altro lato del Capucin du Tacul stesso.». Ogni ramo di questa V misura 500 metri. La punta della V è fissata 150 metri a valle del Capucin du Tacul; gli estremi di ogni ramo sono fissati circa 300 metri a monte del Capucin du Tacul. Sistemare un terzo filo perpendicolarmente alla V e fissare uno dei suoi estremi un poco a monte e all'altezza del Capucin du Tacul. Tendere la V in modo da portare il terzo filo sul Capucin du Tacul, dietro un intaglio situato sul versante Nord-est 8 metri sotto la cima, mentre tale terzo filo scende poi sulla parete Sud. Sostituire il terzo filo, successivamente, con uno spago, un cordino, una prima corda. Fissare questa corda a ciascuno dei suoi estremi: uno sulla cresta a monte e all'altezza del Capucin du Tacul, l'altro al piede Sud del Capucin du Tacul. Salire lungo la corda con il metodo dei nodi Prusik (42 metri) fino all'intaglio, vicino al quale si trova un terrazzo. Fissare una seconda corda che scende nella parete Sud, al chiodo piantato nell'intaglio. Con l'aiuto del compagno rimasto sulla cresta a monte del Capucin du Tacul, circondare più in alto il Capucin du Tacul con la prima corda, dopo avervi legato una terza corda. Con questa terza corda, salire per 2,30 m. lungo la cresta Nord-est. Innalzarsi sulla prima corda e salire in seguito a sinistra della cresta con due chiodi, e poi a destra con altri due chiodi. Lanciare una quarta corda su un intaglio a un metro dalla cima e arrampicarsi per essa. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1934 – 3/4/5 settembre. Gabriele Boccalatte e Ninì Pietrasanta salirono la Cresta Sud dell’Aiguille Noire de Peutérey, effettuando la 3° ascensione assoluta.

Scalata fra le più celebri delle Alpi, con tratti molto belli; la roccia è solida ma con licheni, magnifica nei tratti giallastri superiori. Difficoltà TD+ con molto IV e V grado, passaggi di V+, concentrate sulle Punta Brendel e Punta Ottoz. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1934 – 4/5 settembre. Laurent Grivel con Lucien Devies ripercorrono l’itinerario degli amici Gabriele Boccalatte e Ninì Pietrasanta effettuando la 4° ascensione della Cresta Sud dell’Aiguille Noire de Peutérey. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 - Viene costruito il Bivacco della Fourche, situato a 3684 m. al Col de la Fourche, sull’aerea cresta spartiacque e di confine. E’ stato rifatto nel 1985 ed è di proprietà del CAAI: E’ di legno rivestito di lamiera, dispone di 12 - 15 posti su tavolati con materassi ed è sempre aperto. Dedicato a due alpinisti torinesi Corrado Alberico e Luigi Borgna, sepolti da valanga il 17 agosto 1934 nel canalone sotto il Col de la Brenva, che sta proprio di fronte.

Il Bivacco serve per tutte le impegnative ascensioni che attaccano dal Ghiacciaio della Brenva: dal Mont Maudit al Monte Bianco, al Grand Pilier d’Angle, al Col de Peutérey a all’Aiguille Blanche de Peutérey. Per praticità nel testo verrà sempre indicato, con il vicino Rifugio Ghiglione, con il nome di Bivacchi della Fourche. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 - Luigi Binaghi e Giusto Gervasutti, salgono per lo sperone Est il Contrafforte dello Sperone Centrale in un tentativo allo Sperone Centrale Est-Nordest del Mont Blanc du Tacul. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 - La Punta Allobrogia sembra sia stato percorso in partita di caccia dalla guida Maurice Crettez, salì probabilmente per lo sperone che scende dalla vetta verso la lingua orientale del Glacier du Mont Dolent per il versante Nord-est. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 - estate. Eliseo Croux ritorna all’attacco della Cresta di Tronchey alle Grandes Jorasses con Titta Gilberti, e per quanto costretto alla ritirata dal maltempo, risolve sostanzialmente il problema della cresta, perché raggiunge la sommità della Terza Torre dell’Aiguille de Tronchey. «Dal colletto (fra la seconda e la terza torre) si attacca il terzo torrione spostandosi un po’ verso sinistra, fino a guadagnare un camino non troppo largo che permette di raggiungere una zona di placche, distinguibili per il loro colore rossiccio. Superate le placche, ci si può dirigere verso una verticale spaccatura, strapiombante in alto, nella quale si entra con la spalla e che sbocca su un largo pianerottolo inclinato, a pochi metri dalla vetta del terzo torrione. Questa via, seguita da noi l’anno precedente, non era possibile quest’anno, a causa delle cattive condizioni della montagna; infatti, e spaccature e le placche inclinate erano coperte da uno spesso strato di ghiaccio.». - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 – 28/29 giugno. La lotta per la parete Nord delle Grandes Jorasses fu legata ad eventi tragici e a eventi felici. Dopo quaranta tentativi falliti di varie cordate nel corso di cinque anni. La prima fase della «corsa alla Nord delle Grandes Jorasses » si conclude con la vittoria dei tedeschi Martin Meier e Rudolf Peters che superarono il Pilastro Centrale salendo alla Pointe Croz per lo Sperone Croz. Nel corso di uno dei tentativi precedenti Rudolf Haringer, compagno di cordata di Rudolf Peters, trovò la morte. Poi iniziò la lotta per lo Sperone Walker, a cui parteciparono i più abili alpinisti di quel periodo. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 - 30 giugno. Eduad Frendo, Chaix, Robert Gréloz e André Roch percorsero la Variante scappatoia per il Couloir Face Aux Périades nella loro ritirata per un incidente occorso a Robert Gréloz dal loro tentativo di salita sulle Grandes Jorasses alla Pointe Croz per lo Sperone Croz. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 - 1/2 luglio. Renato Chabod e Giusto Gervasutti seguiti da Raymond Lambert e Loulou Boulaz effettuano la prima ripetizione della Nord delle Grandes Jorasses che supera il Pilastro Centrale salendo alla Pointe Croz che aveva visto pochi giorni prima la vittoria dei tedeschi Martin Meier e Rudolf Peters - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 - 5 luglio. Arturo Ottoz (guida) con Eugenio Hurzeler, salgono per la parete Sudest e la Cresta Sud dell’Aiguille Croux aprendo la (via Ottoz-Hurzeler). La via sale nella lieve depressione al centro della parete. Bella arrampicata classica e frequentata, su roccia buona o discreta. In posto 15 chiodi, escluse le soste, quasi tutte attrezzate; la parete ha ancoraggi per la discesa in doppia. Dislivello circa 350 m. Difficoltà D+, 2 passaggi di V. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1935 - 7 luglio. Enrico Adami e Stefano Ceresa furono i primi a salire in vetta alla Punta Borgna salendo dal Ghiacciaio di Fréboudze per lo parete Sud e la Cresta Sud-Sudovest fino alla grande cengia spiovente, 50 metri sotto la cresta. Percorsero tutta la cengia, con una traversata esposta su placche povere d'appigli e raggiunsero un’altra grande cengia, ben visibile dal basso, che traversa tutta la parete Est della Punta Antoldi (La traversata su placche, si può evitare, perché la cengia è comodamente raggiungibile scendendo dal colletto fra la Punta Alberico e la Punta Antoldi). Dapprima è larga e pianeggiante, poi si restringe e prosegue in lunga salita, indi ritorna piuttosto larga e orizzontale, ma sempre facile. Al suo termine salire per pochi metri e raggiungere il profondo intaglio, 3468 m. fra la Punta Antoldi e la Punta Borgna. Quest'ultima si presenta con tre salti verticali, collegati da aeree crestine. Da questo punto la salita diventa veramente interessante. Il susseguirsi di passaggi esposti e delicati tiene l’animo in continua tensione, senza però impegnare a fondo. La roccia solida dà un senso di sicurezza e di velocità. - Pointes de Fréboudze - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 - 7/9 luglio. Toni Mehsmer e Ludwig Steinauer effettuano la seconda ripetizione della Nord delle Grandes Jorasses che supera il Pilastro Centrale salendo alla Pointe Croz che aveva visto pochi giorni prima la vittoria dei tedeschi Martin Meier e Rudolf Peters - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 - 12/13 luglio. Gabriele Boccalatte e Ninì Pietrasanta, sulla parete Est dell’Aiguille de la Brenva realizzano la 1° ascensione direttissima e tracciano la (via Boccalatte '35) con una scalata abbastanza bella sopra il primo tratto poco gradevole, soste in genere scomode. La roccia è solida ma con licheni e un pò di terra ed erba (fiori) nelle fessure; alcuni chiodi in posto. Dislivello 430 m. Difficoltà TD, fino al V+. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 - 14 luglio. P. Blanc ed E. Cruchon tracciarono una variante nel raggiungere la Brèche de l'Amône. Prima di raggiungere lo Sperone Kugy continuarono in direzione del Mont Dolent e risalirono la grande gola del Glacier de la Neuve tenendosi molto a sinistra dello sperone suddetto. Raggiunta la crepaccia superiore alla base della muraglia di seracchi si spostarono a destra e afferrarono la Cresta Nord-Nordovest del Mont Dolent molto più in alto della Brèche de l'Amône. Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 - 15/16 luglio. Francesco Ravelli con Mario De Benedetti, salgono la difficile e complessa via sul versante Sudest dell’Aiguille de Rochefort. Itinerario lungo, non semplice, a tratti difficile. Arrampicata in alcuni punti delicata a causa del ghiaccio o della roccia cattiva, pericolosa per la caduta di sassi. Bivaccarono sul contrafforte che divide il Ghiacciaio di Rochefort «nonostante sia un pò lontano» perché il progettato più vicino bivacco su uno spiazzo della Cresta Ovest del Mont de Rochefort avrebbe richiesto «un paio di passaggi di non so che grado.». Altezza della parete: 900 m. circa. La salita non risulta ripetuta. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 – 16 1uglio. Gabriele Boccalatte e Ninì Pietrasanta; Renato Chabod e Giusto Gervasutti, realizzarono la 1° ascensione del Pic Adolphe salendo per lo spigolo Ovest e la parete Nord, con una bella scalata, varia ed originale in quanto inizia con una discesa. Spesso rimane neve sulla parete Nord. Difficoltà D, con passaggi di V. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 – 16/17 luglio. Matin Mayer e Rudolf Peters salgono la Cresta Sud dell’Aiguille Noire de Peutérey aggiudicandosi la 5° ascensione assoluta. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 - 18 luglio. Edouard Frendo, André Roch e Henri Sarthou, salirono per il canalone Est, fra il colle e lo Sperone della Brenva., fino in cima al Monte Bianco Ardua via glaciale che passa fra impressionanti seracchi, molto esposta alla caduta di ghiaccio. Dislivello, fin sopra il Mur de la Côte: 900 m; circa 1250 fino in cima. Difficoltà D / D+. - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 - 21/23 luglio. R. Schinks, H. Stangl e K. Wallentels accoppiarono la traversata delle Grandes Jorasses con la Cresta di Rochefort. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 - 23/24 luglio. Pierre Allain, Raymond Leininger e J. Charignon effettuano la Prima ripetizione in salita della Cresta des Hirondelles alle Grandes Jorasses nella loro prima traversata delle Grandes Jorasses da Est a Ovest (Col des Grandes Jorasses-Col des Hirondelles). - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 - 23/24 luglio. Christian Authenac con Fernand Tournier e Michel Ducroz scendono dal versante Est del Col du Fou, oggi itinerario normalmente utilizzato per tornare dall’Aiguille du Fou e dalla Pointe de Lépiney sull’Envers des Aiguilles. - Settore delle Aiguilles de Chamonix - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 - 23/26 luglio. Fred Gaiser e A. Lehmann, realizzarono la 2ª ascensione dall'Aiguille Noire, (Cresta Integrale di Peutérey), iniziando dal Mont Noir. - Come effettuato dai primi salitori, il percorso comporta quasi 6000 m. di scalata ma su terreno non molto difficile a parte la discesa in corde doppie dall'Aiguille Noire. Questa discesa di circa 400 m, con 14 calate anche complicate o su strapiombi, è molto impegnativa. La presente combinazione, anche iniziando dalla via normale dell'Aiguille Noire con esclusione del Mont Noir, è stata però ripresa rare volte. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 - 24 luglio. André Roch (guida) con H. Hotz e R. Hotz salirono per lo Sperone Nordest dell’Aiguille Blanche de Peutérey. La cordata di André Roch parti dalla Fourche e discese il ghiacciaio passando a Est della Punta Moore: passaggio pure crepacciatissimo, a volte impraticabile. Dislivello 950 m. D-. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 - 24/25 luglio. La prima traversata delle Grandes Jorasses da Est a Ovest (Col des Grandes Jorasses-Col des Hirondelles) è di Pierre Allain, Raymond Leininger e J. Charignon. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 - 25 luglio. Pierre Allain, Raymond Leininger e J. Charignon traversata delle Grandes Jorasses da Est a Ovest (Col des Grandes Jorasses-Col des Hirondelles) praticarono delle varianti nella discesa della Punta Margherita e della Punta Young. Dalla Punta Margherita, con due corde doppie di 20 m. su grandi placche (un chiodo lasciato, la seconda corda doppia è pendolare, corda di 60 m. utile) raggiungere una forcelletta. Girare sul Nord un ripido muro. Seguire il filo di cresta fino alla Punta Young. Continuare a seguirlo fino al punto in cui si abbassa bruscamente sul Col des Grandes Jorasses. Con tre corde doppie di 20 m. raggiungere il canale che non bisogna prendere in salita: questo canale porta alle nevi del colle. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 - 25/26 luglio. Gabriele Boccalatte e Ninì Pietrasanta dopo una ricognizione del giorno 23, compiono il primo tentativo di conquista della parete Ovest dell’Aiguille Noire de Peutérey, concluso con una drammatica ritirata a causa di una tremenda tempesta che li blocca in parete. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 - 26 luglio. Giusto Gervasutti, Mario Piolti e Michele Rivero effettuano la Seconda ripetizione in salita della Cresta des Hirondelles alle Grandes Jorasses. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 - 28 luglio. Herbert Burgasser e Rudolf Leisz, tracciano sulla parete Sud del Dente del Gigante la via Burgasser / Leisz. La via si svolge al centro della breve giallastra parete; nella metà superiore segue la depressione formata dal grande diedro. Corta ma bella scalata, frequentemente percorsa, al limite inferiore del 6° grado. Molti tratti in artificiale, roccia ottima. Questo itinerario è classico ma oggi relativamente poco percorso; l’arrampicata è bella ma a volte faticosa. Dovrebbe essere possibile passare in libera. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 - 31 luglio - 1 agosto. Pierre Allain e Raymond Leininger compirono la Prima ascensione della Parete Nord del Petit Dru aprendo la Via Allain-Leininger, considerata una delle sei classiche pareti Nord delle Alpi. Il Dru è una magnifica ascensione di 850 m. Nel tratto difficile esistono 2 passaggi: la Fessura Allain della via originale, e la Fessura Martinetti, meno difficile, scoperta durante la sesta ascensione. Attualmente la via è attrezzata, anche più del necessario. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 – 1° agosto. E’ di Gabriele Boccalatte la prima salita della difficilissima parete Ovest e la Cresta Sud della Punta Bich dell’Aiguille Noire de Peutérey, (via Boccalatte) realizzata con Ninì Pietrasanta e ritenuta unanimemente come il suo capolavoro.

La Parete Ovest è severa, più selvaggia della Sudest a causa del ghiaccio di Frêney, sconvolto da crepacci, che ne lambisce la base. Tutta la fascia inferiore sopra il ghiacciaio è strapiombante ed è superabile solo in alcuni punti, ma con elevata difficoltà. Sotto la vetta la parete è alta 650 m. ma nell’insieme è molto larga e vi sono state aperte alcune vie che sono fra le più dure del gruppo. Lungo la via Ratti è attrezzata una via di discesa della parete. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 - 1 agosto. Armand Charlet e Joseph Ravanel (guida) con Paul Dillemann salirono da Nordovest per il glacier des Bossons raggiungendo la vetta del Mont Maudit. La via sale verso la Pointe Durier e passa poi alla sua sinistra, uscendo al margine Ovest della conca tra il Mont Maudit e il Mont Blanc du Tacul. Costeggia la Cresta Nordovest, la raggiunge per un camino a una spalla sopra la Pointe Durier e la percorre, lasciando a destra la Pointe Mieulet, fino a toccare il Col du Mont Maudit e la vetta. - Via su terreno misto, raramente seguita. 1000 m, D con passaggi di IV grado. – Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 - agosto. F. Königer, A. Münch, W. Schwabe e Ludwig Steinauer scesero per lo Spigolo dell’Young dopo essere stati bloccati dal maltempo, per tre giorni, sulla Punta Young delle Grandes Jorasses. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 - 10 agosto. Aldo Laus e Carlo Negri salirono l’Isolee (Dames Anglaises) da Nord su rocce poco sicure. AD. Usando 5 chiodi. Dalla Brèche Nord des Dames Anglaises 3491 m. per rocce friabili si raggiunge una spaccatura verticale al centro della parete Nord. Salirla per tutta la sua lunghezza superando con difficoltà uno strapiombo, fino a una terrazza. Una seconda fessura porta a un'altra terrazza, in breve all'anticima e per l'aerea cresta in vetta. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1935 - 11 agosto. René Dittert e Francis Marullaz salirono alle Petites Jorasses dal Glacier de Leschaux per il versante Nord-Ovest in seconda ascensione di questo versante, di cui effettuarono altresì la prima discesa. Questa variante evita sia il tratto più difficile dell'itinerario di Octave Crouan-Schaub e André Migot con Armand Charlet nella salita da destra al ghiacciaio pensile, sia i pericolosi attraversamenti del grande colatoio. Ne risulta un’ascensione varia, molto difficile in alcuni passaggi rocciosi, abbastanza sicura. II ghiacciaio che conduce all’attacco è molto crepacciato e il suo percorso è straordinariamente tortuoso. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 - 12 agosto. La prima ripetizione che raggiunse la vetta dell’Aiguille de Leschaux dal Col de Leschaux per la Cresta Nord-ovest è della Signora Fournier e A. de Chatellus con le guide Georges Charlet e Alfred Simond. Ascensione classica e interessante. Vince i tre risalti della caratteristica cresta superandoli: il primo sulla sinistra, il secondo sul filo, il terzo sulla destra. 330 metri di altezza, un lungo tratto di 4° grado sul secondo salto. Viene ormai frequentemente percorso. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 - 15 agosto. Gustavo Gaia, Guido Alberto Rivetti e Mario Sella, raggiungono la vetta del Petit Mont Blanc salendo per la Cresta Sud-Sudovest con un’ascensione interessante su roccia quasi ovunque solida. Dislivello della cresta 550 m., con sviluppo di circa 900 m. Difficoltà AD, 1 passo di IV grado. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 - 18 agosto. Alfonso Castelli e Michele Rivero salirono dal Ghiacciaio di Fréboudze per lo Spigolo Sud raggiungendo la vetta delle Petites Jorasses. Lo spigolo limita a sinistra le immense placche della parete Est. Dopo un inizio di rocce accidentate, si innalza affilato, arditissimo ed elegante, per poi coricarsi gradualmente e terminare in un’aerea cresta nevosa. Salita classica e molto bella, su ottimo granito. Buoni posti di assicurazione. Dislivello di quasi 500 metri dall’attacco alla vetta. Difficoltà di 4° e 5° grado con un passaggio di 5° superiore. Il percorso del ghiacciaio per giungere all'attacco è spesso tormentato da enormi crepe. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 - 22 agosto. Armand Charlet e Dimitri Platonov salirono da Nordovest dal versante del Nant Blanc de Aiguille Verte, che sale direttamente in vetta dell’Aiguille Verte. (Via classica) che è una delle più belle scalate miste delle Alpi. Superbo itinerario misto di 900 m. (dalla crepacciata terminale all’uscita), in un ambiente severo e selvaggio, il più elegante di questo versante. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1936 - luglio. Jacques Lagarde e Jacques De Lépiney tracciano una nuova variante sul versante Nord-Ovest che porta alle Petites Jorasses che evita il difficile tratto iniziale dei primi salitori e l’arrampicata difficile della variante di Octave Crouan-Schaub e André Migot con Armand Charlet. Con la variante precedente portarsi sul pendio nevoso che fiancheggia a Nord il grande sperone; invece di obliquare a sinistra, salire un poco verso destra in modo da montare sul ghiacciaio sospeso, risalirlo e raggiungere allo sbocco del gran colatoio per il quale si continua fino alla vetta. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1936 - luglio. Robert Gréloz, Robert Jonquière, con C. Rondet e R. Valluet dal Glacier de Talèfre per lo parete Nord-ovest raggiunsero il punto culminante della Cima Nord 3641 m. delle Pointe des Papillons con una breve salita su terreno misto. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1936 - 13 luglio. Robert Gréloz e J. Meilhan dal Glacier de Leschaux per il canalone Sud-ovest raggiunsero la vetta dell’Aiguille de l’Eboulement con un itinerario che risale il canalone nevoso che con buone condizioni offre il percorso più rapido per giungere sulla vetta del versante francese. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1936 - 14 luglio. Robert Gréloz e J. Meilhan salirono dal Glacier de Leschaux per il versante Sud raggiunsero la vetta dell’Aiguillon per la Cresta Sud-est con una salita molto difficile, su rocce in apparenza solide ma che si rompono facilmente. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1936 - 19 luglio. Marcel Kurz e Gerald Leinweber, raggiunsero il Col de Saussure da Sud-Ovest. Dal Ghiacciaio des Toules salirono nel canale nevoso di destra (Sud), superando ripide strettoie. PD. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1936 - 8 agosto. Robert Gréloz e André Roch, partiti per ripetere la via della Sentinella Rossa, a causa del pericolo di valanghe salirono invece per la Costola Mummery che è uno sperone più sicuro della Brenva , uscendo in linea diretta dai seracchi sommitali. Sopra, sempre diritto si arriva in cima al Monte Bianco (ore 8-10 dal Ghiacciaio della Brenva). - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1936 - 19/20 agosto. Ninì Pietrasanta, Gabriele Boccalatte, Alfonso Castelli e Renzo Ronco raggiungono lo spallone dell'Aiguille de l'Evêque fra detta Aiguille de Tronchey ed il Bivacco Jachia, ed esservi fermati dalle 10 alle 10.30, proseguirono «per il filo di cresta. Alle 11.30 siamo alla pertica portata nel 1928 da Rand Herron e dalle sue guide.». Una crestina di neve conduce sulla vetta della Cresta di Tronchey, magnifico belvedere sul bacino di Fréboudze e sull'incombente Cresta delle Grandes Jorasses: vista di qui, sembra formidabile, con i suoi tre salti lisci e verticali. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1936 - 22/23 agosto. Titta Gilberti e la guida Eliseo Croux realizzano la prima salita completa della splendida Cresta di Tronchey delle Grandes Jorasses. «Bellissima e grandiosa salita, forse superiore per difficoltà complessiva alla vicina Cresta des Hirondelles, quasi del tutto esente da pericoli obiettivi.».

Questa scalata viene ripetuta raramente, ma offre bei passaggi su roccia solida che raggiungono il massimo sulla cruciale terza torre, una splendida posizione ad alta quota tra le vertiginose pareti Sud ed Est. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1936 - 24 agosto. René Aubert, Victor Bressoud, René Dittert e Francis Marullaz, salirono dal Ghiacciaio di Plampincieux per il versante Sud, ramo orientale del gran canalone raggiungendo il Col des Grandes Jorasses. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1936 - 24 agosto. Gabriele Boccalatte e Ninì Pietrasanta tracciano sulla parete Sudovest dell’Aiguille Blanche de Peutérey una grande via, in ambiente severo, (via Boccalatte) con roccia in genere poco solida o molto rotta, con pericolo di caduta sassi. Dislivello 750 m, con sviluppo di circa 900 m. Difficoltà TD-, passaggi di IV e V. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1936 - 28 agosto. Gabriele Boccalatte e Ninì Pietrasanta, aprirono una via attraverso lo splendido pilastro della parete Est-Nordest del Mont Blanc du Tacul, alto 800 metri, che ora porta il suo nome. (via Boccalatte). - Itinerario grandioso, serio e impegnativo, con arrampicata per lunghi tratti su roccia ottima ma anche su roccia discreta o rotta e su terreno misto ghiacciato. Ambiente severo. Dislivello 850 m. Difficoltà TD, passaggi di V e V+. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1936 - 1° settembre. Ninì Pietrasanta e Gabriele Boccalatte partendo dal Rifugio Dalmazzi salgono per l’inviolato Spigolo Est raggiungendo la vetta della Quota 3236 dei Monts Rouges de Triolet la vetta minore della Aiguille Rouge de Triolet con un’arrampicata esposta, interessante. Molto difficile. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1936 - settembre. G. Inaudi con Eliseo Croux scendono dalla vetta dell’Aiguille de Leschaux dal Col de Leschaux per la Cresta Nord-ovest. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1937 - Giusto Gervasutti già da tempo i suoi occhi guardavano una parete rossa come il sangue, verticale, compatta, che si alza prepotente sopra un caos di blocchi di ghiaccio ammonticchiati. Nessuno ha mai pensato di salirla. Questa è la “sua” parete, la Parete Est delle Grandes Jorasses e con Leo Dubosc, salirono al Bivacco di Fréboudze, decisi di andare a controllare sul luogo se la bastionata della Parete Est delle Grandes Jorasses avesse qualche punto di minor resistenza, dove far breccia. Ma il tentativo alla parete si tramutò in un tentativo di giungere solamente all'attacco perché avevano avuto la malaugurata idea di prendere direttamente il ramo destro orografico del Ghiacciaio di Fréboudze. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1937 - Pierre Allain e Edouard Frendo tentano per la prima volta lo strapiombante Sperone Nord della Punta Walker delle Grandes Jorasses ma riescono a salire solo la parte bassa della parete poi il tempo incerto li costringe alla ritirata. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1937 - giugno. W. Diehl, A. Fleuti, K. Heitz ed E. Studer tracciarono una variante nel raggiungere la Brèche de l'Amône. Seguirono la via normale fino sotto lo Sperone Kugy di qui volsero a destra (salendo) per la ripida gola nevosa fiancheggiante lo sperone sulla destra, raggiunsero e risalirono il nevaio quadrangolare e l'ultima barriera rocciosa sotto la Brèche de l'Amône. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1937 - 18 giugno. La prima traversata, nel senso Triolet - Pré de Bar passando dalla Brèche des Monts Rouges de Triolet venne compiuta da un reparto della Scuola Militare di Alpinismo di Aosta, comandato dal capitano Attilio Sabbadini, con il tenente Toni Usmiani ed il sottotenente Renato Chabod. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1937 - luglio. Richard Hechtel, realizza la 1ª solitaria in 36 ore partendo da Entrèves utilizzando per salire il Canale Schneider, che offre la via più breve e pratica della via classica dell’Aiguille Blanche per la Cresta di Peutérey. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1937 - 2 luglio. Armand Charlet (guida) con Marc-Antoin Azema, dal bacino superiore del Ghiacciaio della Brenva seguirono dapprima la Variante Güssfeldt fin sullo Sperone della Brenva. Proseguirono obliquando a sinistra la via Diagonale attraverso tutto il gran pendio superiore, per raggiungere a circa 4300 m. la sommità della costola rocciosa che costituisce la sponda sinistra del gran canale centrale che scende da sotto la vetta del Monte Bianco. Traversarono ancora a sinistra ripidi pendii minacciati da seracchi fino a raggiungere sulle rocce la parte superiore della via della Sentinella Rossa, poco prima della sua uscita sui pendii superiori. Itinerario esposto alla caduta di ghiaccio, raramente percorso. D. - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1937 - 5 luglio. G. Sonnier con A. Chappeland, raggiunsero le Dômes de Miage salendo la parete Ovest della cima 3670 m. Accesso lungo, parete ripida ed esposta, alta 650m. D. - Gruppo Miage - Massiccio del Monte Bianco.

 

1937 - 18 luglio. Aprono la via “Voie des Genevois” sulla Parete Sud dell’Aiguille du Fou, René Aubert, René Dittert, Marcel Grütter e Francis Marullaz, con una salita molto bella 500 m. II/D. - Settore delle Aiguilles de Chamonix - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1937 - 20/21 luglio. Fernand Tournier e Christian Authenac superarono il pilastro Nord-Est delle Les Droites della via originale nella parte inferiore, utilizzando la via Lagarde. Itinerario grandioso, uno dei più belli della catena. Nessun passaggio è di difficoltà tecnica estrema, la continuità dei passaggi rocciosi e di ghiaccio, severi, ne fanno un’ascensione molto impegnativa. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1937 - 23 luglio. Gabriele Boccalatte, Ettore Castiglioni e Titta Gilberti realizzano la Prima ascensione del Mont Greuvetta per lo parete Nord. - La parete Nord del Mont Greuvetta, una fra le più importanti della catena del Monte Bianco, è simile, come conformazione, alla parete Nord delle Grandes Jorasses; meno alta di questa, ma ancora più ripida, è costituita da grandi placche e da costoni arrotondati e poco accennati, che hanno un andamento leggermente obliquo da destra a sinistra. La via di salita si svolge su questi costoni appena a destra della verticale calata dalla vetta, e si mantiene abbastanza al sicuro dalla caduta di sassi, mentre questo pericolo è molto forte nelle zone laterali alla linea di ascensione. L'ascensione di questa parete, di quasi 800 metri di altezza, è interessantissima e di particolare bellezza, a motivo della roccia molto compatta e solida e della varietà del suo percorso. Il genere e lo stile dell'arrampicata sono particolarmente attraenti per l'eleganza dei passaggi e per la continuità delle difficoltà, forti, ma ben distribuite. Esclusi l'ultima parte della parete e pochi altri tratti lungo il resto del percorso, le difficoltà tecniche sono quasi esclusivamente di 5° grado e in qualche tratto, se superato in arrampicata libera, di 6°. La presenza di ghiaccio rende, inoltre, l'ascensione molto completa; poco pericolo di caduta di pietre, se la parete è in buone condizioni. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1937 - 24 luglio. Robert Gréloz e André Roch, realizzarono la 2ª ascensione del Monte Bianco sulla parete della Brenva per la via della Poire (Pera). Dai Bivacchi Ghiglione e della Fourche si giunge al Col Moore 3525 m. Si attraversa prima orizzontalmente, poi anche abbassandosi sotto canali di scarico e risalti rocciosi, quindi risalendo su pendii con blocchi di ghiaccio fino a raggiungere dalla destra a circa 3650 m. le rocce inferiori del contrafforte sotto la Pera. Per queste rocce innevate (o per il pendio ghiacciato a destra) si sale alla base della Pera, circa 3900 m. (fin qui sempre molto pericoloso). Si arrampica su gradini e brevi risalti, poi per 2 lunghezze in un canale-camino passando a destra di pilastri affiancati. Si continua nel mezzo della Pera su buona roccia (qui i primi salitori sono andati a destra), obliquando un po' a sinistra. Si supera a destra per placche fessurate una gran placca con neve visibile già dalla Fourche della Brenva (III e IV), uscendo a un intaglio situato 30 m sotto la cima del risalto: questi 30 m sono molto vicini al seracco di sinistra. Dopo qualche metro a sinistra (fino a 5-6 m. dal seracco) si supera un breve muro (IV) e verso destra (III e IV) si esce in cima alla Pera, 4196 m. Si prosegue su crestina e neve, poi si scalano le rocce a sinistra dell'Aiguille de la Belle Etoile (4354 m, salita nel 1933, 26 luglio dal colletto a monte). Ancora per 100 m. su neve (possibilità di uscire a sinistra verso la Cresta di Peutérey) fino all'altezza dei seracchi a destra. Sopra questi si prendono a destra facili pendii (salita lunga e faticosa) che portano sulla cresta sommitale e quindi in vetta. - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1937 - 24 luglio. Hermann Steuri (guida) con Arthur Bauer, realizzano la 3ª ascensione della Via Major sulla parete della Brenva salendo sulla fascia nevosa si piega a sinistra e si scala un camino verticale alto 20 m. (chiodi). Se questo è ghiacciato si può salire una placca 5 m. più a sinistra e il soprastante camino. - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1937 - 27 luglio. Gabriele Boccalatte e Agostino Cicogna salgono dal Ghiacciaio di Triolet per la parete Nord-est e la Cresta Nord-ovest dell’Aiguille de Leschaux. Ascensione molto difficile, compiuta nel corso di un tentativo per realizzare una via diretta sulla parete Nord-est. Itinerario non ripetuto, via nuova di mero interesse storico. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1937 - 28 luglio. René Aubert, René Dittert e Francis Marullaz salgono per il Gran Crestone Sudest del Mont Maudit dal Versante della Brenva. Questo itinerario, dato come lunga variante della via aperta il 4 agosto del 1929 da Amilcare Crétier, Renato Chabod e Lino Binel, si può considerare via a sé dato che supera interamente il gran crestone Sudest; detto crestone si stacca da poco a Sud della cima ed è ben delimitato a sinistra dal canalone Est e a destra dalla gola-canale.

Via su misto con brevi risalti di roccia ottima, abbastanza sicura da cadute di sassi; la parte nevosa superiore può essere in condizioni non buone. Dislivello 750 m. (dei quali gli ultimi 300 m. in comune con la via Cretier). Difficoltà D. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1937 - 30 luglio. Arthur Bauer con Hermann Steuri (guida), dalla Capanna delle Jorasses oggi Rifugio Gabriele Boccalatte e Mario Piolti salirono al Col des Grandes Jorasses e quindi alla Walker per la Cresta Ovest. Orario velocissimo: partenza rifugio ore 2,30, al Colle verso le 6,30, in vetta alla Walker alle l0 o 10,30. Salirono al colle sempre per il canale, trovato in neve, senza grandi difficoltà. Trovato comunque difficile il passaggio di 20 m. sulla parete della Young. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1937 - 2 agosto. Massimo Strumia con Francis Salluard e Camille Salluard salirono per la parete Sud raggiungendo la vetta della Punta Margherita alle Grandes Jorasses. Partendo dal Rifugio Boccalatte seguirono la Via Normale per le Grandes Jorasses fin sotto il Reposoir, indi raggiunsero per il Ghiacciaio di Plampincieux la base del canalone nevoso che scende dalla forcella di Punta Elena e Punta Margherita. -- Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1937 - 4 agosto. Jean Leininger, Raimond Leininger e Pierre Madeuf salirono alla Calotte de Rochefort dal Col des Grandes Jorasses seguendo la Cresta Est (dopo che il tratto decisivo, fra la prima torre e la vetta, era però già stato salito da Guido Alberto Rivetti con Adolphe Rey e Alphonse Chenoz (guida), 11 agosto 1928. Mentre il tratto iniziale era già stato salito da A. Brofferio in un suo tentativo del 1904.) La cresta presenta il suo passaggio chiave in corrispondenza della risalita del terzo torrione partendo da Nord: il quale ostenta uno strapiombo di quindici metri precisi che Mario Santi e Vittorio Sigismondi scesero a corda doppia «senza appoggio alcuno alla roccia.». Fin qui era giunto A. Brofferio nel suo menzionato tentativo, persuadendosi «che l'impresa fosse fattibile, ma in senso inverso, a causa di un gendarme strapiombante e impossibile a girarsi per l'impraticabilità dei suoi fianchi.». Di qui salirono per la prima volta i primi salitori Guido Alberto Rivetti con Adolphe Rey e Alphonse Chenoz (guida), per un itinerario diverso da quelli successivamente praticato. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1937 - 6 agosto. André Roch (guida) con Paul Hagenbach, realizzano la 4ª ascensione della Via Major sulla parete della Brenva salendo sulla fascia nevosa che piega a sinistra e si scala un camino verticale alto 20 m. (chiodi). Se questo è ghiacciato si può salire una placca 5 m. più a sinistra in una fessura, per piegare a destra nel camino. - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1937 – 7/8/9 agosto. Giacomo Chiara e Bortolo Sandri; Luigi Perenni e Marino Stenico vincono la parete Sudest per la Via diretta alla Punta Bich dell’Aiguille Noire de Peutérey.

Ascensione grandiosa, con dislivello di 1000 m. Difficoltà sostenute, fino al VI grado secondo i primi salitori. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1937 - 11 agosto. M. Duboc, Jacques Martin e G. Sonnier, salirono alle Dômes de Miage da Sud-Est alla cima 3670 m. (la quinta). La via supera la costola Sud-Est di roccia e misto, alta 350 m. sopra il ghiacciaio. Difficoltà AD, discontinue, con passaggi di IV. - Gruppo Miage - Massiccio del Monte Bianco.

 

1937 - 11 agosto. Edouard Frendo e Maurice Fourastier effettuarono la seconda salita del pilastro Nord-Est delle Les Droites per la prima volta direttamente in 13 ore. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1937 - 19 agosto. M. Goldstein con Georges Charlet, salirono per il versante Ovest della Pointe François Simond fino alla base Sud della punta. - Itinerario difficile di circa 450 metri su rocce in gran parte sgretolate. Nella parte inferiore c'è la possibilità di caduta di sassi. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1937 - 5 settembre. Raymond Levy e Robert Gréloz con una salita molto difficile dal Glacier de Talèfre per il versante Nord-ovest raggiunsero la cima dell’Aiguille Savoie. Lo sbocco di un canale molto incassato che scende dalla cresta di frontiera, a mezza distanza fra il Col de Talèfre e la vetta dell’Aiguille Savoie è l'evidente punto di attacco. Il canale ha rocce con prese lisce, arrotondate e ghiacciate. Risalirlo è difficile, poi uscirne a destra e raggiungere una specie di dosso arrotondato dal quale si traversa ancora a destra, in piena parete, fin sotto la verticale della cima. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1938 – I cronisti hanno segnalato la svizzera Sylvia D’Albertas quale prima donna sul pilastro Nordest delle Les Droites, accompagnata da Raymond Lambert e André Roch. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1938 - 25 febbraio. Armand Charlet e Camille Devouassoux realizzano la Prima attraversata invernale delle Les Drus salendo dal Petit Dru proseguendo poi sino al Grand Dru con una lunga ascensione non certamente raccomandabile in inverno per quei tempi. Armand Charlet salì nella sua carriera 22 volte Aiguille du Dru. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1938 - 16 luglio. J. Duchosal e Robert Gréloz, realizzano la 2° ascensione salendo dal versante Ovest dell’Aiguille des Glaciers 3817 m. - Dal Glacier de Trélatête si raggiunge l'isolotto roccioso sottostante il secondo sperone. Dalla sua sommità si supera il ramo del ghiacciaio compreso fra i due speroni. Si prosegue diritto per una costola rocciosa e, oltre un canale a sinistra, per una seconda costola che presenta in alto un tratto di 40 m. ripido e di buona roccia rossastra. Si esce quindi sulla cresta Sud-Ovest poco sotto il Dôme de Neige. Via senza particolare interesse. AD. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1938 - 18 luglio. Paul Aschenbrenner, Wastl Mariner, T. Plattner, realizzano la 2° ascensione della via Gervasutti al Mont Blanc du Tacul. - Grandioso canalone di ghiaccio noto come Canalone Gervasutti, dall'inclinazione di 48°-50° e fino a 58° nella parte superiore, con possibili muri fra i seracchi dove il passaggio d'uscita può variare molto. In alto, dove è assai largo perché aperto a imbuto, il canalone è sovrastato da una fascia di seracchi e dall'enorme cornice sommitale. - Bella ascensione su neve-ghiaccio in ambiente grandioso, non molto ripetuta; tutto il percorso è però sempre esposto alla caduta di ghiaccio. Dislivello 800 m. Difficoltà D+/TD-. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1938 - 20 luglio. Paul Aschenbrenner, K. Dentelmoser, Wastl Mariner e T. Plattner realizzarono la 1° discesa dal Mont Maudit per la Cresta Sudest e Nordest. (Cresta Kuffner). - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1938 - 22/23 luglio. Arnaldo Adami, Candido Paradisi e Leone Savoye (guida), salirono il Dente del Gigante (4013 metri) con una variante d’attacco per il Ghiacciaio di Rochefort con un lungo itinerario esposto alla caduta di sassi nella sua metà superiore, specie nelle ore calde. Dovettero bivaccare, per questo motivo, sulle rocce del contrafforte che divide il ghiacciaio. È una alternativa per salire all'attacco del Dente del Gigante da un versante selvaggio ed estremamente solitario. Non risulta ripercorso. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1938 - 26 luglio. Gabriele Boccalatte, Mario Piolti e A. Sarfatti, meno di un mese prima dal giorno in cui (23 agosto) Gabriele Boccalatte e Mario Piolti cadevano all’Aiguille de Triolet. Salendo dal Ghiacciaio di Fréboudze per la Cresta Sud-Ovest delle Petites Jorasses tracciarono un bell'itinerario molto lungo, non difficile, vario e interessante, specialmente dal punto di vista ambientale. L'intaglio all'inizio della Cresta Sud-Ovest viene raggiunto traversando la Punta Borgna per cresta. Salita molto panoramica con visioni stupende sulla sottostante parete Ovest e sulle Grandes Jorasses. Non si hanno notizie di salite successive, mentre meriterebbe di essere frequentemente ripetuta. - Pointes de Fréboudze - Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1938 - 28 luglio. M. Burghartwieser, H. Lobenhoffer, F. Punz e V. Surrer, realizzarono la 2ª ascensione salendo da quel rilievo roccioso irregolare che fa da bordo sinistro (idrografico) al tratto più largo del Gran canale centrale della Brenva che fu chiamato la Costola Mummery uscendo a sinistra della vetta del Monte Bianco. - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1938 - 30 luglio. Gabriele Boccalatte accompagna la signorina Averone e A. Scarfatti sulla parete Ovest dell’Aiguille de la Brenva, che con una facile arrampicata raggiunsero la cima. Dislivello 200 m. Probabilmente PD. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1938 - 31 luglio. J. Duchosal e Robert Gréloz, salirono per la parete Sud-Sudovest dell'Aiguille de Trélatête Meridionale, tracciando una via varia e interessante ma esposta alla caduta di sassi.AD+. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1938 - 31 luglio. Ch. Cornaz e R. Mathey tracciano sulla parete Nord-Nordest de Les Courtes la Via degli Svizzeri, una delle grandi classiche tra le salite di ghiaccio, in itinerario magnifico alto 800 m. La pendenza media è di 54°, con 2 tratti a 60°/65° variabile a seconda degli anni. E’ uno degli itinerari più frequentati del bacino d’Argentière. Dato l’orientamento leggermente ad Est occorre attaccare molto presto. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1938 – 1° agosto. Fu Pierre Allain il primo a portare un serio tentativo allo Sperone della Walker alla Punta Walker delle Grandes Jorasses con Jean Leininger, il parigino riesce a scoprire la via di salita nel primo terzo della parete, dopo aver superato con l’aiuto dei chiodi una difficile fessura che ora porta il suo nome. Ma i due decisero di ritirarsi perché a loro la parete pareva in cattive condizioni. E fu qui che Pierre Allain peccò di presunzione e si lasciò sfuggire di mano il successo. Forte della scalata compiuta al Petit Dru, Pierre Allain sapeva di essere allora il migliore scalatore di Francia ed aveva pure capito durante il suo tentativo che al momento nessun altro al di fuori di lui (almeno in Francia) era in grado di superare simili difficoltà. Egli dorme quindi i suoi sonni tranquilli e può anche permettersi di attendere che le condizioni migliorino, in quanto considera lo sperone ormai un affare suo. Ma Pierre Allain non sa che proprio lo stesso giorno sta discendendo dal Colle del Gigante, diretto verso lo Sperone Walker, un uomo come Riccardo Cassin, affiancato da Ugo Tizzoni e Gino Esposito. La “macchina per arrampicare” di Lecco non conosce il Monte Bianco e nemmeno ha mai visto la Parete Nord delle Grandes Jorasses. Riccardo Cassin sa che lo Sperone della Walker è il più grande problema alpinistico del momento, ma la parete l’ha vista soltanto su una cartolina che alcuni amici gli hanno mostrato prima di partire. Riccardo Cassin non sa assolutamente nulla dei tentativi precedenti e tanto meno dove gli altri siano già saliti. Per lui quella parete non ha una storia particolare, è una parete di roccia e di ghiaccio come tante altre che lui ha già salito. Infatti, attacca la parete e sale direttamente, superando una fessura di estrema difficoltà, che in seguito non verrà quasi mai più ripetuta. Egli, infatti, non sa nulla del tracciato di Pierre Allain, certamente più facile, che si svolge invece più a sinistra. Ma Riccardo Cassin è l’uomo che non si arresta di fronte a nulla: arriva, studia la parete e sale fino in vetta senza esitazione alcuna. Per vincere lo sperone i tre lecchesi impiegarono tre giorni e due bivacchi, superando difficoltà di ordine decisamente superiore. Più volte Riccardo Cassin, forte del suo intuito leggendario, seppe trovare la giusta soluzione in settori di parete che si presentavano come estremamente problematici.

In questo stile assolutamente fantastico, con questa decisione ed anche con questa semplicità, senza inibizioni alcuna e senza timori inconsci a cui erano soggette le altre cordate, il gruppo lecchese guidato da Riccardo Cassin realizzò quella che fu definita come una delle più grandi imprese della storia dell’alpinismo. Ed è proprio questa estrema aderenza alla realtà, questa capacità di lottare in parete isolando il cervello, questo non considerare i giudizi altrui, che permise a Riccardo Cassin di passare vittorioso alla Nord della Lavaredo, al Badile e allo Sperone Walker. La via aperta presentava un concentrato di difficoltà di roccia e di misto da farne a quel tempo la più difficile salita della catena alpina. E tale rimarrà molto a lungo, praticamente fino agli anni Sessanta. Ma anche se la via Cassin è stata superata come difficoltà da altri itinerari, essa rimane pur sempre una salita eccezionale, dove l’alpinista si trova impegnato sotto tutti gli aspetti. In caso di cattivo tempo, la ritirata sovente è impossibile e non sono poche le cordate (anche di alpinisti fortissimi) che hanno dovuto combattere al limite delle loro forze e delle loro possibilità per uscire dalla parete.

Purtroppo oggi i molti chiodi presenti sulla via hanno addomesticato parecchio i tratti più duri. Ma chiunque percorra questa via non può che restare ammirato di ciò che i lecchesi seppero fare nel 1938 e soprattutto del modo in cui essi lo fecero. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1938 - 3 agosto. Gabriele Boccalatte con il Conte Ugo di Vallepiana e la Guida Laurent Grivel salirono la magnifica Cresta dell’Innominata che a Gabriele Boccalatte in precedenza aveva dato le gioie e gli entusiasmi delle sue imprese migliori. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1938 – 4/5/6 agosto. Un’impresa davvero eccezionale viene realizzata dalla cordata Riccardo Cassin, Ugo Tizzoni e Gino Esposito.

Lo strapiombante Sperone Nord della Punta Walker nelle Grandes Jorasses viene superarto dopo un’impegnativa scalata e due bivacchi in parete. Questa impresa è talmente importante nella storia dell’alpinismo che con essa si può considerare chiusa l’epoca dell’alpinismo tradizionale.

La via Cassin allo Sperone Walker resta comunque ancora oggi una delle mete più ambite dagli alpinisti di tutto il mondo. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco. (Alpi Graie).

 

1938 - 17 agosto. Arturo Ottoz (guida) con Sylvia D'Albertas salgono per la parete Ovest del Mont Rouge de Peutérey con una scalata di 450 m, a tratti esposta. Difficoltà D, con passo di V. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

193817/18 agosto. Gabriele Boccalatte e Giusto Gervasutti, salgono per il Pilastro Sud-Sudovest della Punta Gugliermina aprendo la via Gervasutti-Boccalatte. Scalata molto bella ed esposta su roccia solida, ottima nei tratti più impegnativi del pilastro. Via classica, è stata per molti anni la salita in libera più difficile e verticale nel gruppo del Monte Bianco. In posto 25 chiodi, sufficienti. Dislivello 650 m. dal ghiacciaio. Difficoltà TD +, fino a V+, 1 passaggio di A1 (VII°- se in libera). - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1938 - 18 agosto. J. A. Carrel, R. Faure, Edouard Frendo e R. Grière compiono la 1° Traversata Aiguille de Roc - Aiguille du Grépon, che presenta oggi un’arrampicata interessante. Diventata Classica dopo la guerra, è oggi molto percorsa. Se la si combinasse oggi con uno dei grandi itinerari recentemente aperti sull’Aiguille de Roc, potrebbe costituire un’ascensione senza uguali nell’Envers des Aiguilles. L’altezza totale dell’itinerario è di 800 m. dall’attacco della via normale de l’Aiguille de Roc; di 900 m. se si comincia per esempio dalla via Pyramid. - Settore delle Aiguilles de Chamonix - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1938 - 24 agosto. Gabriele Boccalatte con Mario Piolti in un tentativo alla allora inviolata parete Sud (via diretta) dell’Aiguille de Triolet concludevano tragicamente la loro corsa esistenziale; infatti, colpiti da una scarica di sassi, persero la vita. Ma il loro spirito, liberato dalla schiavitù della carne ritorna dove furono più volte; sulle loro montagne. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1938 - 24 agosto. Gabriele Boccalatte trova la morte in montagna, travolto da una scarica di sassi: con Mario Piolti mentre sull’Aiguille de Triolet apriva una nuova via. Di lui rimane un poetico diario postumo “Piccole grandi ore alpine” in cui alterna la cronaca e considerazioni personalistiche a preziosi medaglioni di compagni di cordata. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1938 - 25 agosto. Arturo Ottoz (guida) con Sylvia D'Albertas realizzano la 2° ascensione della (via Ottoz-Hurzeler) sulla parete Sudest e la Cresta Sud dell’Aiguille Croux aperta tre anni prima dallo stesso Arturo Ottoz - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1938 - 2/3 settembre. Paolo Gazzana Priaroggia e Gianpaolo Guidobono Cavalchini, realizzano la 5ª ascensione della Via Major sulla parete della Brenva salendo sulla fascia nevosa che piega a sinistra e si scala un camino verticale alto 20 m. (chiodi). Se questo è ghiacciato si può salire una placca 5 m. più a sinistra in una fessura, per piegare a destra nel camino. - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1939 - 12 luglio. Robert Jonquière, A. Maillol, M. Villarem con Edouard Frendo e André Tournier salirono lo Sperone Centrale Nord-Nordest de Les Courtes con un bell’itinerario, interessante, oggi ripetuto frequentemente. Difficoltà essenzialmente di ghiaccio per la via originale, di roccia per la variante della Tour Rouge. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1939 - agosto. Alfonso Castelli e Giulio Castelli, Sebastiano Gay e Mario Maino scesero dal versante Sud del Grand Flambeau il tratto di cresta tra la sommità dello sperone di destra e la vetta. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1939 - 3 agosto. Arnaldo Adami, Giuseppe Cunale e Luigi Gaspard, salirono per la parete Sud-Sudest raggiungendo la cima dell’Aiguille des Glaciers. Roccia in parte solida ma con rischio di caduta di sassi. Dislivello 600 m. Difficoltà AD. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1939 - 13 agosto. Fernand Tournier (guida) con Charles Authenac, partendo dal Refuge des Grands Mulets salirono il Glacier des Bossons per lo Sperone Nord-Ovest fino alla vetta del Mont Blanc du Tacul. Bella via su ghiaccio e misto, in ambiente solitario e grandioso ma in parte esposta alla caduta di ghiaccio. Dislivello 1200 m. Difficoltà AD+. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1939 - 14/15 agosto. Riccardo Cassin e Ugo Tizzoni realizzano la Prima ascensione della parete Nord-est dell’Aiguille de Leschaux o (Guglia di Leschaux) partendo dal Ghiacciaio di Triolet. Questo itinerario supera arditamente il settore più ripido della parete, sbucando sulla spalla superiore della Cresta Nord-ovest a destra della vetta. Dopo il ripidissimo pendio di neve iniziale e la zona di rocce rotte, segue una serie di diedri e fessure alti 250 metri dove sono concentrate le forti difficoltà. In totale 800 metri. Bella scalata estremamente difficile, con difficoltà molto sostenute di 5° e 5° superiore, qualche passaggio di scalata artificiale, 30chiodi. È una delle più severe e difficili ascensioni del Gruppo del Monte Bianco. È stata ripetuta due volte: la prima dalla cordata Robert Gabriel e Georges Livanos, con una variante d’attacco. La seconda, integralmente, dai fratelli inglesi J. J. S. Allison e J. P. Allison. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

193915/16 agosto. Guido Giva, Emilio Parato e Emilio Riva, fecero 2° traversata del Col du Brouillard con ascensione fino alla Punta Baretti in un canale stretto e ripido che scende dal colle e sbocca a 3050 m. circa sul ghiacciaio del Brouillard, con dislivello di 230 m. Soggetto alla caduta di sassi. PD/ AD. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1939 – 18/19/20 agosto. Importantissima fu l’impresa di Vittorio Ratti e Gigi Vitali che salirono alla vetta dell’Aiguille Noire de Peutérey, dalla parete Ovest (Via Diretta Ratti). I due lecchesi, arrampicatori dalle capacità eccezionali, affrontarono la parete esattamente nel settore sotto la vetta, a differenza della cordata di Gabriele Boccalatte e Ninì Pietrasanta nel 1935, che invece avevano compiuto la prima ascensione di quel versante spostandosi notevolmente a destra. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1939 - 11 settembre. Luigi Frachey e Gigi Panei dal Ghiacciaio di Triolet per la parete Sud (via diretta) dell’Aiguille de Triolet con una salita interessante, abbastanza sicura, su roccia ottima; non risulta ancora ripetuta. Altezza 400 metri, difficoltà di 4° e 5° grado. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1940 - 6 giugno. Eugène Bron, Renato Chabod e Louis Lanier, dall'alto bacino del Ghiacciaio des Toules presero sui 3500 m. la cresta Sud-Est dell’Aiguille d’Entrèves e la salirono fino a 100m. dalla vetta, quindi in traversata raggiunsero il Col d’Entrèves. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1940 - 6 giugno.  Eugenio Bron, Renato Chabod e Luigi Lanier salirono in vetta al Grand Flambeau dal versante Sud che si alza sopra il Ghiacciaio des Toules per 350 m. ed è caratterizzato da due speroni rocciosi loro salirono dapprima un breve tratto del canale nevoso sotto il Col de Saussure, poi si portarono a sinistra e salirono su rocce rotte e placche sulla destra dello sperone destro, raggiungendo la sommità a una forcelletta. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1940 - 22 giugno. Francis Salluard e Leone Savoye (guida) con Flaminio Francisci, in azione di guerra, partendo dal Rifugio Gonella tracciarono una via diretta Sud-Ovest per la vetta del Monte Bianco. La via è dedicata all'alpino Alessandro Renato Berthod, (via Berthod) travolto da valanga nel 1940 nella zona del Monte Bianco durante l'offensiva sul fronte occidentale. La roccia è solida. Dislivello dal rifugio 1800 m. Difficoltà D. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1940 - 20 luglio. Le guide Laurent Grivel e Arturo Ottoz, realizzarono la Prima ascensione del Chat 3500 m. quella curiosa formazione di roccia che culmina con due specie di orecchie, nella parte inferiore dello sperone Est-Nordest del Col du Diable, sopra la Pyramide du Tacul. Bella arrampicata su roccia solida, che si sviluppa per circa 100 m. Difficoltà fino a VI°-. Raramente salito. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1940 - 20 luglio. Giusto Gervasutti e Emile Grange, realizzano la 1° ascensione della Pyramide des Aiguilles Grises salendo per la cresta Sud con passaggi interessanti, II e III grado. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1940 - 20 luglio. Henri Belfrond, Alidoro Boche, Giusto Gervasutti, Albino Pennard, salgono per spigolo e parete Est della Pyramide des Aiguilles Grises con passaggi abbastanza difficili di IV e IV+. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1940 - 20 luglio. Henri Belfrond, Arturo Fantolin, Giusto Gervasutti e Emile Grange, si arrampicano per parete Est (via diretta) della Pyramide des Aiguilles Grises salendo diritti su una placca quasi verticale. Sotto la punta uscirono a sinistra pochi metri sotto la cima e per rocce facili in vetta. Passaggi fino al IV grado. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1940 - 29 luglio. Emanuele Andreis con Francois Thomasset e G. Frachey salirono dalla Val Ferret per la parete Sud-est e la Cresta Est raggiungendo la “Comba dell'Evêque”. Dal colletto 2950 m. si aggirano i primi tre torrioni sul versante di Fréboudze, per rocce scarse di appigli miste a neve e ghiaccio (tratto difficile), poi si segue pressappoco il filo di cresta badando in qualche tratto ai grossi blocchi mobili. Dopo un torrione, ben visibile dal piano del Lavachey, si percorre una cresta nevosa di una cinquantina di metri e con un ultimo tratto leggermente sul versante di Fréboudze, per buona roccia, si raggiunge la vetta dell'Aiguille de l’Evêque. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1940 - 29 luglio. Evaristo Croux (guida), Laurent Grivel (guida), Arturo Ottoz (guida), salgono per la cresta Est della Pyramide du Tacul con una bella scalata varia e divertente, su roccia solida; oggi molto frequentata. Dislivello 270 m. Difficoltà D, IV e 2 passaggi di IV+. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1940 – 13 agosto. Giusto Gervasutti forse concettualmente supera se stesso e realizza un’impresa di portata storica che aprirà all’alpinismo nuovi orizzonti dopo la guerra. Con Paolo Bollini de la Pedrosa sale il Pilone Nord o di Destra del Frêney, (poi chiamato anche Pilone Gervasutti) della parete Sud del Monte Bianco, la più cruda e selvaggia della catena alpina. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1940 - 13 agosto. Gianni Bonardi, Vittorio Comuni, Cesare Succini, salirono al Col Infranchissable 3344 m. da Nord-Est per il canalone ghiacciato alto 550 m. molto ripido nella parte finale. Difficoltà AD/D. - Gruppo Miage - Massiccio del Monte Bianco.

 

1940 - 13 agosto. Eugenio Bron (guida) con Franco Pedrotti e Carlo Sacchi, salgono per il canale-diedro e la cresta Nord-Est della Tour Ronde. La via supera il diedro che incide lo sperone Nord-Est ed esce sulla cresta Nord-Est. Tranne nel canale iniziale, dove vi sono pietre mobili, la via è sicura, interessante e con passaggi divertenti su roccia in genere buona; usati 5 chiodi. Dislivello 350 m, con sviluppo molto maggiore. Difficoltà D, fino a IV°+ e A0. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1940 - 17/18 agosto. Eliseo Croux e Arturo Ottoz (guida) con Titta Gilberti e Guido Alberto Rivetti, salirono per lo Sperone Sud-Ovest del Picco Luigi Amedeo e la Cresta del Brouillard. Supera dapprima l'elegante e possente sperone che ha la base a 3337 m. nel Ghiacciaio del Monte Bianco e che sale a formare il Picco Luigi Amedeo. La roccia è di solido granito nei primi 2/3 inferiori, ma molto rotta e instabile nella parte superiore dove è scura e scistosa. Scalata molto lunga e verosimilmente interessante, con dislivello di 1000 m. e sviluppo di circa 1550 m. dall'attacco alla vetta del Picco Luigi Amedeo. Ambiente grandioso. Alcuni passaggi aerei e delicati; usato 1 chiodo, levato. Difficoltà: probabilmente D/D+. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1940 - seconda metà di agosto. Giusto Gervasutti torna alla carica con Paolo Bollini a tentare di salire la Parete Est delle Grandes Jorasses, portandosi questa volta al Col des Hirondelles e di qui attraversando .per pendii ripidi all'altezza della base della parete con l'intenzione di salire direttamente fino alla gran cengia di neve, poi di piegare a sinistra in salita obliqua fino a raggiungere un diedro verticale che avrebbe dovuto permettere di superare la zona delle placche. Nella prima parte si arrampicarono veloci senza incontrare difficoltà notevoli, ma quando sbucarono sulla cengia la visione delle grandi placche rosse strapiombanti che incombono sulle loro teste smorzarono di colpo la loro baldanza Anche riuscendo ad aggirare le placche una linea di strapiombi che solca tutta la parete sembra chiudere ogni via. Non restava che provare lungo la linea obliqua di rocce rotte che portano al diedro incontrarono le prime difficoltà, costituite da due piccoli strapiombi. Alle 11 sono su un grande terrazzo, dove inizia il diedro. Ad un primo sommario esame, questi si presenta estremamente difficile ma percorribile, termina però con un tetto dal quale non si capisce bene come si possa uscire… I due salgono dunque per il diedro, con difficoltà estreme: ma il tetto si dimostra insormontabile, quindi ridiscendono al terrazzo e scoprono che una fessura verticale sull’estrema destra del terrazzo dovrebbe rappresentare la chiave della salita ma il tempo minaccioso li induce alla ritirata. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1941 - 1 luglio. Etienne Livacic e Felix Martinetti, realizzano un’ascensione grandiosa per la parete Nord dell’Aiguille du Goûter, che supera tutto lo scivolo ghiacciato della parete. A causa del lungo accesso è quasi sempre necessario bivaccare. Dislivello 1300 m. Difficoltà D+. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1941 - 11 luglio. Édouard Frendo e René Rionda effettuano la prima salita per la Parete Nord dell’Aiguille du Midi tracciando sul 4° Sperone la via Sperone Frendo. E’ lo sperone parallelo e a sinistra dello Sperone Centrale, il solo che si ricongiunge alla Cresta Est-Nordest (a 3700 m.). E’ anche il più bello, al di sopra di una base massiccia. Bellissima via di misto in quota, di grande levatura (1100 m.) in un scenario magnifico. E’ ripetuta di sovente. Le difficoltà su roccia, nella prima parte sono moderate; i principali ostacoli sono su ghiaccio e si trovano all’uscita; sempre più frequentemente si usa oggi uscire per i pendii ghiacciati, di preferenza alla schiena rocciosa superiore. D. - Settore della Vallée Blanche - Massiccio del Monte Bianco - Alpi Graie.

 

1941 - 31 agosto. L. Donvito e S. Quartara salgono per la parete Est dell’Aiguille de la Brenva e tracciano il (gran diedro Donvito) con una bella scalata nel diedro, su roccia in gran parte buona; altezza del diedro 150 m; alcuni chiodi in posto. Difficoltà IV e IV+, un passaggio di V. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1941 - 1 settembre. Alberto Bruno e Vittorio Rosina, salgono per la parete Sud dell’Aiguille de la Brenva che supera la ripida metà superiore della parete Sud su roccia in parte ottima, a placche. Usati 16 chiodi, 1 lasciato; via probabilmente non ripetuta. Dislivello della via 280 m. Difficoltà V e A0. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1942 - Carlo Ramella con un compagno fecero il percorso integrale per la Cresta Nord-est del Mont Greuvetta, senza incontrare speciali difficoltà; non abbiamo notizie più precise su questo percorso. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1942 - 5/6 luglio. Agostino Cicogna, Leo Dubosc e N. Mussa salirono dal Petit Greuvetta per la Cresta Sud-Sudest raggiungendo la vetta del Mont Greuvetta con una scalata lunga e faticosa, su roccia eccellente. Molti passaggi di 4° grado, alcuni di 5°. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1942 - 12 luglio. Loulou Boulaz e Pierre Bonnant dal Glacier du Mont Dolent per il versante Est raggiunsero la vetta del Mont Dolent con una salita molto difficile, su roccia in gran parte friabile. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1942 - 14 luglio. 30 alpini della Scuola Militare di Alpinismo di Aosta dal Rifugio Dalmazzi raggiunsero il pendio di neve sotto il Col du Piolet praticando una variante per raggiungere la Punta Isabella. Rimontarono uno stretto canale di neve alto 250 metri e inclinato a 45°, proveniente dalla Cresta Sud-ovest (di frontiera) della Punta Isabella, un centinaio di metri a destra del canale del Col du Piolet. A due terzi del suo sviluppo si incontra un salto roccioso che si aggira a destra (salendo). Nella parte superiore il canale si divide: seguire il ramo di destra che più sopra svanisce fra le rocce, e per queste raggiungere uno stretto intaglio della Cresta Sudovest, sul 3690 m. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1942 - 9 agosto. Giusto Gervasutti e Giuseppe Gagliardone al loro secondo tentativo di salire la Parete Est delle Grandes Jorasses si portarono sotto il canale che forma il braccio inferiore dell'Y e lì sono costretti a fermarsi per una continua gragnola di ghiaccioli e di sassi… rinunciamo così all'attacco di due anni fa e cercano di raggiungere la via di salita più in alto, traversando il canale sotto uno strapiombo dal quale scende dell'acqua, ma che protegge abbastanza dalle scariche. Raggiunto il gran terrazzo alla base del diedro, vincono la fessura alla sua estrema destra e s’innalzano forzando «la “porta proibita” dell'ingresso alla zona centrale della parete…» Continuano con difficoltà estreme, bivaccano su un terrazzino, riprendono la salita. fino a raggiungere una rientranza della roccia sotto la “torre”, una specie di sperone roccioso. Ma il tempo si mette al brutto e debbono ridiscendere, ritornando al Bivacco di Fréboudze poco dopo la mezzanotte. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

194216/17 agosto. Giusto Gervasutti ripete la Parete Est delle Grandes Jorasses (tre ripetizioni in quarant’anni!) dove si avvalse, delle straordinarie capacità fisiche e tecniche di Giuseppe Gagliardone.

(Riportiamo il loro racconto della salita): Domenica 16 agosto 1942 partenza dal Bivacco di Fréboudze alle 3 alle 6.30 siamo sul colle… Alle 8 attacchiamo, alle 11 siamo al terrazzo del grande diedro. Più oltre, i chiodi rimasti infissi ci favoriscono notevolmente. Alle 13 siamo al terrazzino del bivacco, alle 14.30 sotto la torre, al punto estremo raggiunto sette giorni fa… Sopra la torre la roccia si inclina per tre lunghezze di corda, ma poi si drizza nuovamente formando una larga fascia strapiombante che attraversa la parete in tutta la sua larghezza. E’ l'ultimo ostacolo, quello che da sotto faceva più paura…: superato questo durissimo muro, dobbiamo ancora affrontare altre forti difficoltà ed un penoso bivacco prima di uscire sui più agevoli pendii sommitali…. Continuiamo per una cengia di rocce rotte fino a raggiungere la contropendenza fra la Cresta di Tronchey e la Cresta des Hirondelles. Raggiungiamo la vetta alle 11 del 17 agosto. La meritata conquista. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1942 - 17 agosto. Edouard Frendo (guida) con Sylvia D'Albertas, scesero dal versante orientale del Mont Blanc du Tacul per la Cresta Sud-Est e oltre l’Isolée aggirarono le 4 punte inferiori dell’Aiguilles du Diable abbassandosi nel versante Sud-Ovest (Maudit), su terreno misto. AD. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1942- 23 agosto. Paolo Bollini con Antonio Longo salgono per la cresta Sud dell’Aiguille Noire de Peuterey per la via aperta nel 1930 da Karl Brendel e Hermann Schaller. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1942 - 27 agosto. Emilio Carlini, Isidoro De Lazzer e Arno De Monte, salgono per lo spigolo Sud-Sudovest della Père Eternel e dedicano la via all’Alpino Pierino Derriard, caduto in esercitazione su roccia nel 1942. Scalata finale molto aerea. Usati circa 30 chiodi, alcuni lasciati. Altezza dello spigolo 35 m. Difficoltà A1 e passaggi di VI. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1942 - 31 agosto-1 settembre. Francesco Ravelli e Adolfo Vecchietti, realizzano il Percorso Integrale della Cresta Sud-Sudest. Salirono all’Aiguille Rouge de Rochefort e proseguirono fino al Mont de Rochefort, scendendo poi alla forcella a Nord del Mont de Rochefort, e continuarono fino alla vetta dell’Aiguille de Rochefort. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1942 - 9 settembre. Isidoro De Lazzer e Arno De Monte, realizzano la 1° ascensione della parete Nord dal canale dell'Aiguille de Trélatête Meridionale. Sia la “Guida Vallot che la CAI-TCI” ne hanno indicato il tracciato con una linea diretta che segue lo stretto canale Nord-Est, mentre il percorso originale si svolge in realtà sulla parete rocciosa a sinistra e supera il seracco. La via indicata sulle due guide è stata perciò in seguito percorsa più volte, ma non se ne conoscono i primi salitori. - Ascensione lunga su ghiaccio, diretta e interessante ma esposta nel tratto centrale alla caduta di ghiaccio dai seracchi. Sopra il gran canale Nord-Est la via supera la ripida parete di roccia e misto e la soprastante seraccata. Grandiosa ed ardua, esposta alla caduta di ghiaccio; il punto d'uscita dalla seraccata varia a seconda delle condizioni. Dislivello della parete 1100 m. (dal Ghiacciaio del Miage 1450 m). Difficoltà TD. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1942 - 17/18 settembre. Emilio Carlini, Isidoro De Lazzer e Arno De Monte (dopo di avere, in un precedente tentativo superato le levigate rocce basali in 6 ore di arrampicata. Raggiunsero la vetta del Mont Greuvetta per lo Spigolo Est-Sudest che è inciso per tre quarti della sua altezza da uno stretto canalone che scende poco a Sud della vetta e forma, alla sua sinistra orografica uno spigolo compatto e molto elegante, lungo il quale si svolge questo itinerario; fra la base dello spigolo ed il ghiacciaio sottostante vi sono rocce basali levigatissime. Bella arrampicata di 550 metri, estremamente difficile. I primi salitori usarono 45 chiodi, dei quali 13 rimasti in parete. Prevedere un bivacco: sulle rocce ai margini del ghiacciaio o, meglio, sulla cengia all'altezza dell'inizio dello spigolo, come fecero i primi salitori. Questa via non è ancora stata ripetuta. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1943 - 5 luglio. Edouard Frendo e Gaston Rebuffat tentarono la Nord dello Sperone Walker della Punta Walker alle Grandes Jorasses ma dovettero desistere dal maltempo, anche loro praticarono una variante che è meno diretta dell'itinerario di Riccardo Cassin, ma costituisce il percorso più frequentemente seguito nelle successive ripetizioni. (Variante per le fessure Allain-Rebuffat). - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1943 - 8 agosto. Georges Charlet (guida) con A. de Chatellus, compiono la 2° ascensione del Clocher 3853 m, salendo da Nord-Est, per il Couloir des Aiguillettes (canale rivolto a Est il cui sbocco è situato tra il Grand Capucin e il Trident; questo sbocco si evita perché pericoloso e a volta difficile a causa della crepaccia) e quindi le rocce a Nord della cima. Ascensione varia, su neve-ghiaccio e roccia, esposta nel canale alla caduta di sassi. Dislivello dal ghiacciaio 400 m. Difficoltà D-. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1943 - 17 agosto. Toni Gobbi, A. Miotti, B. Nicolino e S. Troi salendo la Cresta des Hirondelles alle Grandes Jorasses tracciano una Variante mediana dal pianerottolo sopra la Fessura Rey, salirono al ripiano che lo sovrasta di un palo di metri. Di qui traversarono orizzontalmente a destra sotto grossi blocchi aggettanti e raggiunsero la base del grande diedro di 35 m. che si innalza sul versante Nord a circa 15-20 m. dallo spigolo della cresta. Sul fondo di tale diedro risalirono una fessura, alta circa 25 m, in opposizione (4°), fino ad un salto che si evita sulla destra con una bella spaccata (1 chiodo). Continuarono direttamente per una specie di fessura-diedro che si restringe fino a sparire in un facile e magnifico passaggio su roccia cristallina che porta ad una piattaforma sul filo di cresta. Superarono un po’ a sinistra un muro di blocchi sovrapposti, poi continuarono per il filo di cresta. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1943 - 12 settembre. Robert Gréloz e R. Saulnier, praticano una variante finale della Pointe des Périades. Il blocco sommitale si può anche scalare passando sul versante Ovest mediante l'attraversamento della Cresta Sud a qualche metro dal blocco sommitale stesso. Scendere di 3 metri e, con una traversata esposta, entrare in un camino che conduce alla cima. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1944 - La cordata Codrig, Morini, Firmino Palozzi e Paolo Sivestrini, salirono per lo Sperone Sud-Ovest del Picco Luigi Amedeo e la Cresta del Brouillard realizzando la 2ª ascensione dal Versante del Miage e da allora probabilmente non è stata più ripetuta. - Difficoltà: probabilmente D/D+. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1944 - 13 giugno. Toni Gobbi e N. Serralunga con una scalata di 400 m, per la parete Nordest del Mont Rouge de Peutérey aprirono la (via diretta). Scalata con l'uso di 12 chiodi. D. fino a IV+. - Si attacca la parete in corrispondenza della vetta, dove un marcato camino indica la via. Si sale per 40 m. sul suo bordo destro (IV grado). Dove si allarga a canalino si continua sul suo fondo per 150 m. superando brevi salti (III), fin dove si stringe in una caverna umida. Si sale sulla parete a sinistra per 4 m. e si traversa a sinistra fino a una cresta (IV+). Si segue questa cresta di buona roccia per oltre 100 m, poi rocce erbose e un canale di rocce rotte portano in cima. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1944 - estate. Firmino Palozzi e Paolo Silvestrini, realizzano la 2ª ascensione per il contrafforte centrale raggiungendo la vetta del Monte Bianco. Ripetuta in seguito parecchie volte. Si svolge lungo il più marcato ed elegante dei tre contrafforti rocciosi. All'altezza della sua sommità, 4436 m, si trova la barriera di seracchi del ghiacciaio superiore, ma che proprio in corrispondenza della cresta dello sperone ha di solito uno spessore minimo ed è superabile senza problemi. Via su misto molto bella; con lo Sperone delle Tournette è la più sicura su questo versante. Dislivello dal ghiacciaio 1100 m, dei quali circa 700 per lo sperone roccioso. Difficoltà D. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1944 - 2 luglio. Augusto Frattola e Toni Gobbi salirono per la Cresta Sud il Pic Gamba aprendo la via Gobbi, una bella via di 300 m, aerea, spesso ripetuta; 15 chiodi in posto. Difficoltà D+, fino a V. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1944 - agosto. Giulio Castelli, Michele Rivero e G. Robino, salirono con una variante d’attacco la parete Nord-Ovest del Dente del Gigante che evita gran parte della discesa sul pendio ghiacciato che porta all'inizio del canale roccioso scendente dalla Cresta Nord. Utile sia nel caso di cattive condizioni del pendio ghiacciato, sia in quello di forte innevamento dei versanti Nord. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1944agosto. Giusto Gervasutti e Gigi Panei, aprono una via di gran classe sulla parete Sud-Est del Pic Adolphe. La bellissima via Gervasutti che segue un diedro situato tra il settore di roccia grigia a sinistra e quello di roccia rossastra a destra. Per l’attacco si arriva sotto la parete, al suo centro. Arrampicata molto bella di 250 m, in seguito spesso ripetuta. I chiodi occorrenti sono in posto (una trentina). Difficoltà TD+, 1 passaggio di VI. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1944 - 15 agosto. Gaston Rébuffat e Lionel Terray (guida) con Maurice Herzog e Gérard Herzog salgono da Nordest, per il Ghiacciaio della Brenva raggiungendo il Col de Peutérey. Buona combinazione per la Cresta di Peutérey, con un percorso vario; ha il vantaggio del punto di partenza già elevato (Bivacco della Fourche) e comporta l’attraversamento del Ghiacciaio della Brenva. E’ però esposto alla caduta di ghiaccio sotto la parete della Brenva e di sassi durante la salita al colle. Difficoltà D+. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1945 - 12 giugno. Le guide Jean-Paul Charlet e Gaston Rébuffat dal Glacier d'Argentière per lo sperone Nord-Nordovest con un’ascensione interessante, alta più di 600 metri raggiunsero la cima della Pointe du Domino. I pendii nevosi sono molto ripidi, la parte rocciosa è molto difficile. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1945 - 21 giugno. Le guide Jean-Paul Charlet e Etienne Livacic salirono dal Glacier d'Argentière per lo parete Nord dell’Aiguille de Triolet tracciando un itinerario estremamente difficile ed esposto, (via Charlet-Livacic) alto quasi 800 m. - Supera la zona più rocciosa della parete attaccandola nel punto dove più si abbassa verso il ghiacciaio: non è stato ancora ripetuto. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1945 - 6 luglio. Marc-Antoin Azema con Armand Charlet realizzano la 1° ripetizione dal Glacier d'Argentière della parete Nord dell’Aiguille de Triolet (via Gréloz-Roch). - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1945 - 14-15 e 16 luglio. Avveniva la prima ripetizione dello strapiombante Sperone Nord della Punta Walker nelle Grandes Jorasses ad opera delle guide Edouard Frendo e Gaston Rebuffat, per la variante inferiore delle fessure Allain-Rebuffat. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1945 - 23 agosto. Giuseppe Gagliardone e Achille Testore, aprono sulla parete Est dell’Aiguille de la Brenva la (via Gagliardone) che giunge più direttamente alle terrazze, poi prosegue in un diedro con una bella arrampicata e si unisce più in alto alla (via Boccalatte'35); usati 14 chiodi, 2 lasciati. Probabilmente passaggi di V+ e A1. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1945 - 6 settembre. La signora Vergne con Etienne Livacic dal Glacier de Pierre Joseph per la Cresta Sud-ovest salirono alla Petite Aiguille de Talèfre. Partirono dal Rifugio di Leschaux fin sopra l'isolotto roccioso sottostante la Cresta Sud-ovest della Petite Aiguille de Talèfre. Presero questa cresta e si innalzarono su di essa, scalando i gendarmi e contornandoli vicino alla loro cima (alcuni passaggi di 3° e 4° grado), fino alla Petite Aiguille de Talèfre. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1945 - 6 settembre. La signora Vergne con Etienne Livacic dal Glacier de Pierre Joseph per la Cresta Sud-ovest salirono alla Petite Aiguille de Talèfre. Partirono dal Rifugio di Leschaux fin sopra l'isolotto roccioso sottostante la Cresta Sud-ovest della Petite Aiguille de Talèfre. Presero questa cresta e si innalzarono su di essa, scalando i gendarmi e contornandoli vicino alla loro cima (alcuni passaggi di 3° e 4° grado), fino alla Petite Aiguille de Talèfre. Scendendo poi dalla Pointe Inférieure de Pierre Joseph. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1946 - Il pilastro Nordest della Grande Rocheuse venne scalato da Marc-Antoin Azema e G. Fraissinet, offre una via mista molto lunga, con alcuni passaggi di VI° grado e un tiro di corda di V°, situata in una posizione splendida che dà sul Couloir Couturier. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1946 - 3 giugno. Marc-Antoin Azema con Armand Charlet dal Glacier de Talèfre per il canale orientale del versante Nord-ovest raggiunsero la cima dell’Aiguille de Talèfre. Il superamento di questo canale offre una difficile scalata su terreno misto, da effettuare solo se la montagna è in buone condizioni. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1946 - estate. Edouard Frendo con la Signora Plovier praticarono una variante d’attacco per salire l’Aiguille de Leschaux per lo parete Ovest (via normale francese). Giunti sopra la zona crepacciata nel ramo orientale del Glacier de Leschaux, traversarono a destra e rimontarono l’insenatura nevosa sottostante al canale scendente dal Col des Petites Jorasses. Costeggiarono così sulla destra lo sperone dell'Aiguille de Leschaux fino oltre la sua metà, poi si portarono a sinistra sulle sue rocce e raggiunsero il filo dove si incontra l'itinerario normale per la vetta. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1946luglio. Giuseppe Dionisi e Giorgio Rosenkrantz superano lo Spigolo Sudest breve ma verticale della Punta Ottoz raggiungendo la vetta, con arrampicata molto difficile ed esposta. Alcuni passi in artificiale; usati 10 chiodi, 3 lasciati. VI°+ secondo i primi salitori. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1946 - 30 luglio. Piero Filippi e Giusto Gervasutti, tracciano una breve variante che sale nel modesto avancorpo a sinistra del canale-camino ghiacciato del Trident del Mont Blanc du Tacul da Nord-Est, per il Couloir des Aiguillettes. 1 passaggio di IV+ e termina alla terrazza di sfasciumi. Senza interesse. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1946 – 1 agosto. Giusto Gervasuti e Giulio Salomone, realizzano la 3° ascensione del Grand Capucin da Ovest, per la Brèche du Grand Capucin. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1946 - 4/5 agosto. Pierre Allain, René Ferlet, Jacques Poincenot, Guy Poulet, portarono a compimento la seconda ripetizione dello strapiombante Sperone Nord della Punta Walker nelle Grandes Jorasses - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1946 - 7 agosto. Gaston Rébuffat (guida) con R. Michon del Campo, realizzano la 2° ascensione dello splendido pilastro della parete Est-Nordest del Mont Blanc du Tacul, (via Boccalatte), che originariamente segue con intuito la linea di minor resistenza della complessa parete. Gaston Rébuffat pratica una notevole variante diretta di circa 200 m. che supera la Torre Rossa a destra del suo Spigolo Est che ne deriva una via logica e diretta, in quanto segue sul filo i tre pilastri che formano lo Sperone Centrale. Difficoltà TD, V e V+. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1946 - 8 agosto. Paolo Bollini e Giusto Gervasutti, effettuano la 3° ascensione dello splendido pilastro della parete Est-Nordest del Mont Blanc du Tacul, (via Boccalatte). Dove questo si appiattisce si alza parallela e a sinistra la vicina Tour Carrée, mentre lo sperone riprende imponenza con la Torre Rossa e il successivo Pilastro Terminale. La via originale Boccalatte segue con intuito la linea di minor resistenza della complessa parete; con la successiva rettifica di Gaston Rébuffat sulla Torre Rossa. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1946 - 9 agosto. Paolo Bollini e Giusto Gervasutti effettuarono la 2° ascensione della (via Cretier) sulla parete Sudest del Mont Maudit per il Versante della Brenva. Dislivello 750 m. dalla crepaccia terminale alla cima. Difficoltà D+, fino al IV grado. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1946 - 9 agosto. Robert Gréloz, André Roch e Ruedi Schmid, salgono per il canale Sud-Ovest del Monte Bianco. La via segue il canale aperto e superficiale situato a sinistra (Ovest) della seraccata centrale. Itinerario interessante, su terreno misto, neve e roccia, ma esposto nella metà inferiore alla caduta di ghiaccio. Dislivello dal ghiacciaio 1100 m. Difficoltà D, con inclinazione a 50°-55°. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1946 - 10 agosto. C. Brière, A. Cerisey e Jean-Marie Pruvost a distanza di 80 anni ripercorsero la via dei primi salitori dell’Aiguille de l’Eboulement dal Glacier de Leschaux per la Cresta Sud-ovest. Percorso molto lungo e di scarso interesse, quasi interamente su terreno roccioso o misto; ha il vantaggio di evitare la parte più fastidiosa e crepacciata del ramo orientale del Glacier de Leschaux. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1946 - 10/11 agosto. Le guide Louis Lachenal e Lionel Terray, portarono a compimento la terza ripetizione dello strapiombante Sperone Nord della Punta Walker nelle Grandes Jorasses, aprendo per errore, nella nebbia, la Variante alta. - In sostanza, le due guide lasciarono lo spigolo dello sperone alla cengia del secondo bivacco Cassin e così furono costrette, dopo un penoso bivacco, a terminare per il tratto sommitale della Gran Gola Centrale, sbucando un po’ ad oriente della sella Punta Walker e Punta Whymper. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1946 – 16 agosto. Carlo Arnoldi con Giuseppe Gagliardone e Giusto Gervasutti vincono la parete Est-Nordest del Petit Capucin aprendo una nuova via (via Gervasuti). - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1946 - 25 agosto. Le guide André Contamine, K. Gurékian, F. Perrin, J. Piegay e R. Simonet, salirono il Gendarme Sud o Pointe de la Fenetre, partendo dal Bivacco Chevalier scesero sul Glacier du Mont Mallet e lo risalirono verso Sud per alcune decine di metri, fino all’altezza della Pointe 3517 m. Superarono la crepaccia, rimontando le facili rocce che seguono e, salendo in diagonale verso sinistra, portandosi alla forcella fra il Gendarme Bifido situato a Nord della Pointe Auguste Cupelin e la Pointe 3517 m. Traversarono in leggera salita il fianco Est della Pointe 3517 m. (alla fine grado), poi seguirono la cresta principale verso Nord fino a un terrazzo sovrastante un ultimo intaglio. Dal terrazzo si calarono a corda doppia (25 metri) sul versante Ovest, poi traversarono qualche metro fino a un’apertura nella roccia simile a una finestra. Continuarono a traversare verso Nord per circa 12 metri, poi risalirono un camino di 30 m. (4° grado). Proseguirono su rocce rotte per una lunghezza di corda (4° grado) fino allo stretto intaglio che divide le due punte terminali di questo gendarme Sud. La punta Sud si può raggiungere con un lancio di corda. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1946 - 16 settembre. Durante un’ennesima ascensione, concludeva tragicamente a 37 anni la vita Giusto Gervasutti, detto il «fortissimo», mentre scendeva a corda doppia per sfuggire al maltempo sul Pilastro Est del Mont Blanc du Tacul che oggi porta il suo nome. (Pilastro Gervasutti). - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1946 - 16 settembre. Giuseppe Gagliardone era con Giusto Gervasutti nel tentativo al Mont Blanc du Tacul, in cui "il fortissimo" trovò la morte in un incidente. Il suo resoconto dell'accaduto fu pubblicato sul Corriere delle Alpi del 16 gennaio 1947. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1947 – Viene costruito il Bivacco Gervasutti, ai piedi della parete Est delle Grandes Jorasses. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1947 - Jean Franco, Gaston Rébuffat e compagni, salirono la Via Major al Monte Bianco per la parete della Brenva, dalla fascia nevosa che piega a sinistra e si scala un camino verticale alto 20 m. (chiodi). Se questo è ghiacciato si può salire una placca 5 m. più a sinistra in una fessura, per piegare a destra nel camino. Dalla sommità del canale piegarono un po' sulla sinistra: 15 m, III+ e IV, praticando una Variante- e poi continuare sul fondo del canalino superiore: con le rocce non innevate. - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1947 - 6 luglio. Giuseppe Gagliardone con Carlo Arnoldi durante un tentativo di salita sulla Cresta Sud dell'Aiguille Noire de Peuterey trovarono la morte nello stesso incidente. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1947 - 10 luglio. D. Hartmann solo dal Rifugio di Leschaux per il versante Sud-ovest raggiunse la vetta della Pointe Superiore de Pierre Joseph. - Salire per il canale sovrastante il nevaio che dà accesso al rifugio, poi per il nevaio triangolare che lo segue. Superare la crepaccia superiore a sinistra di un profondo colatoio che non si dovrà in seguito mai raggiungere ma che serve come punto di riferimento. Salire per le rocce mobili della sua riva destra orografica fino a una cresta che ben presto si perde in parete. Traversare il prolungamento inferiore di qualche canale poco accentuato, su belle placche. Continuare per una cresta o per la riva destra del colatoio suddetto fino a 50 metri dalla spalla della Pointe Inférieure de Pierre Joseph: spalla che sembra, da questo punto, un colle dal quale avrebbe origine il colatoio. Non avvicinarsi a quest’ultimo ma arrampicare direttamente per diedri e fessure (3° grado) fino a due brevi fessure-camino. Superarle (4° grado), per raggiungere prima la spalla e quindi la vetta. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1947 - 25 luglio. Evaristo Croux, Eugenio Bron e Albino Pennard (guida) con Piero Ghiglione e C.E. Weber, salirono al Picco Luigi Amedeo raggiungendo poi la vetta del Monte Bianco per il contrafforte centrale e per quello di destra. Percorso vario ma inutilmente lungo, probabilmente non ripetuto. Esposto alla caduta di sassi. Dislivello dall'attacco 1100 m. Difficoltà D. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1947 - 27 luglio. C. Gay, Robert Gréloz e Francis Marullaz, salirono per la parete Sud-Ovest dell’Aiguille de Bionnassay più direttamente, con un itinerario di scarso interesse, su roccia mediocre, esposto alla caduta di sassi. 1200 m. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1947 - agosto. Guido Alberto Rivetti con Adolphe Rey e Henri Rey dal Ghiacciaio di Pré de Bar per il versante Nord-est realizzarono la prima traversata, nel senso Pré de Bar - Triolet passando dalla Brèche des Monts Rouges de Triolet. Va ricordato che questa prima salita del versante Pré de Bar, Adolphe Rey compirà la rispettabile età di 69 anni. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1947 - agosto. Lionel Terray (guida) con Tom De Lépiney, realizzano la 2° ascensione salendo per lo spigolo Ovest e la parete Nord del Pic Adolphe, con una bella scalata, varia ed originale in quanto inizia con una discesa. Spesso rimane neve sulla parete Nord. Difficoltà D, con passaggi di V. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1947 - 2/3 agosto. Le guide K. Gurekian, M. Malet e P. Revel, realizzano la quarta ripetizione dello strapiombante Sperone Nord della Punta Walker nelle Grandes Jorasses. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1947 - 13 settembre. Le guide André Contamine e Louis Lachenal in occasione della terza salita della parete Nord dell’Aiguille de Triolet (via Gréloz-Roch) invece di addentrarsi a destra, fra i seracchi, salirono diritti per lo stretto colatoio, estremamente ripido, che passa a sinistra del secondo grande seracco superiore. Lasciarono sulla destra anche il Col Supérieur de Triolet e raggiunsero la vetta attraverso un piccolo colatoio di rocce innevate. Spesso considerato come variante superiore della via classica, questo colatoio presenta una sua individualità precisa sia come tracciato che come difficoltà. E’ l’itinerario più elegante e più diretto del versate Nord ed è interamente su ghiaccio. Il colatoio ha una pendenza di 57° per 200 m. con un bombardamento più ripido. Anche questo itinerario è diventato classico. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1947 - 2 ottobre. Gigi Panei e la signorina L. Chiornio percorrevano la Cresta Sud della Dent de Jetoula scavalcando le torri che la costituiscono, ma senza risalire il torrione sommitale. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1948 - 14/15 marzo. Arnaldo Adami, realizza la 1° invernale e 1° solitaria, dell’Aiguille des Glaciers 3817 m, per la parete Sud-Sudest raggiungendo la cima con roccia in parte solida ma soggetta a caduta di sassi. Dislivello 600 m. Difficoltà AD. E scendendo poi dalla stessa via. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1948 - 24 marzo. Toni Gobbi e François Thomasset, realizzano la Prima invernale salendo la Cresta des Hirondelles alle Grandes Jorasses. - La cresta è ormai stata ripetuta diecine e diecine di volte; ai primi tre indispensabili chiodi di Adolphe Rey e Alfonso Chenoz se ne sono aggiunti altri, alle loro scarpe ferrate si sono sostituite le “vibram”, alla gran placca trasversale si sono sostituite tre varianti, col conseguente inevitabile «declassamento» della salita, che la Guida Vallot valuta di 4° con un passaggio di 5°, mentre Michele Rivero parlava nel 1935 il 26 luglio, tenendo naturalmente conto della valutazione di Giusto Gervasutti, di due passaggi di 6° (fessura Rey e grande placca trasversale). - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1948 - 30 marzo. H. Boucher, G. Carré, P. Courtin, Lelièvre, J. Tricart salirono dal Glacier de Leschaux per il versante Sud-Ovest e la Cresta Sud-Sudovest all’Aiguille de l’Eboulement con un itinerario mediocremente difficile. Dal Rifugio di Leschaux salirono al Col de l’Eboulement fino al pendio situato a destra (Est) dello sperone roccioso che fa da sponda orografica al canalone Sud-ovest dell’Aiguille de l’Eboulement. Salirono direttamente questo pendio passando fra un piccolo isolotto roccioso situato sopra lo sperone e le rocce della Cresta Sud-Sudovest. All’altezza della sommità dell’isolotto traversarono a destra sulle rocce raggiungendo il dorso che seguirono fino alla vetta. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1948maggio. Louis Lachenal e Lionel Terray, salgono per il Canalone Nord-Est (via classica), dove l’ascensione si svolge lungo il grande canale nevoso a imbuto (Canalone Gervasutti), il maggiore sul versante Nord-Est del Mont Blanc du Tacul, uscendo in alto sulla destra. - Bella ascensione su neve-ghiaccio in canale aperto, frequentata quasi in ogni stagione. È da compiere nelle prime ore del giorno, in quanto al primo sole cadono sassi dall'alto della costola rocciosa a destra; esposta alla caduta di ghiaccio dalla cornice sommitale. Dislivello dalla crepaccia quasi 700 m. Difficoltà D/D+, con inclinazione in alto fino a 58°; a volte il passaggio più difficile è dato dalla crepaccia terminale. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1948 - 18/19 maggio. Gaston Rébuffat (guida) con Jean Deudon e Bernard Pierre, tracciano sulla parete Est dell’Aiguille de la Brenva la (via Rébuffat), con un tratto iniziale poco piacevole che tocca uno sperone al centro della parete; nella parte superiore sale su lame e pilastrini, dove la via non è facilmente individuabile e dove perciò sono possibili alcune varianti. In posto 10 chiodi. Dislivello 430 m. Difficoltà TD, V e 2 passaggi di V+. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1948 - 21 luglio. B. Denjoy e N. Kristoffovitch, furono i primi salitori del Tour inférieure e Tour Ovest due delle cinque cime dei Tours de Leschaux - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1948 - 24 luglio. Arturo Ottoz (guida) con Piero Ghiglione, salgono il Pic de la Brenva per la parete Sud-Ovest incisa nel mezzo da un canale lungo e stretto. Arrampicata piacevole su roccia buona, salvo in un tratto all'inizio. Dislivello500m. Difficoltà D+, V e un passaggio di V+. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1948 - 27 luglio. Gross e Passini con Louis Lachenal praticarono una variante in discesa dal Col Savoie. Dal colle si calarono per rocce rotte, facili, verso le placche imbricate della riva destra del canale e scesero sul ghiacciaio sfruttando il fondo del canale stesso. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1948 - 1 agosto. Le guide Marcel Bareux e Sergio Viotto, realizzano la Prima ripetizione della via Burgasser / Leisz sulla parete Sud del Dente del Gigante la via si svolge al centro della breve giallastra parete; nella metà superiore segue la depressione formata dal grande diedro. Corta ma bella scalata, frequentemente percorsa, al limite inferiore del 6° grado. Molti tratti in artificiale, roccia ottima. Questo itinerario è classico ma oggi relativamente poco percorso; l’arrampicata è bella ma a volte faticosa. Dovrebbe essere possibile passare in libera. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1948 - 9 agosto. Auguste Fix sale la piccola e affilata lama rocciosa che sta vicino al Clocher du Tacul, l’Epée - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1948 - 11 agosto. Hermann Buhl con Louis Vigl realizzano la 3° ripetizione dal Glacier d'Argentière della parete Nord dell’Aiguille de Triolet (via Gréloz-Roch). Dopo di allora è stata salita una quarantina di volte ed è quindi ormai abbastanza frequentata. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1948 - 17 agosto. Gigi Panei questa volta con N. Serralunga e Carlo Ramella ripercorse la Cresta Sud della Dent de Jetoula per la stessa via dell’anno prima, portando un blando tentativo alla torre finale, ma senza successo, poiché l'unica fessura percorribile avrebbe richiesto alcuni cunei di legno. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1948 - 20 agosto. Gigi Panei, con la signorina L. Chiornio e Giulio Salomone, risolvono il problema della salita del Dent de Jetoula aggirando le prime torri della cresta, raggiungendo la vetta salendo la torre terminale per lo Spigolo Sud, dando una logica soluzione a un elegante itinerario. Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1948 - 25 agosto. Arturo Ottoz (guida) con Piero Ghiglione e G. G. Macphee salgono il Mont Maudit per la parete Est della spalla Nordest aprendo la (via Ottoz) con una bella scalata su roccia dal Cirque Maudit poi su cresta di neve. Dislivello della parete Est, 500 m. dalla crepaccia. Difficoltà probabili TD, con passaggi di V+ e VI, secondo i primi salitori. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1948 - 1 settembre. E. Gamna ed Ettore Sisto salirono in vetta alle Petites Jorasses dal Ghiacciaio di Fréboudze per lo Spigolo Sud praticando una variante iniziale che raggiunge la Cresta Sud nel punto dove essa si raddrizza sensibilmente, evitandone così la parte inferiore. Giunti all’attacco dell'itinerario non attaccarono le rocce, ma proseguirono sul ripido pendio di neve alla loro sinistra (salendo). Lo rimontarono per due terzi del suo sviluppo (circa 140 metri), per poi traversare orizzontalmente a destra, su una ripida fascia nevosa, verso lo Spigolo Sud. Quando la neve finisce traversarono ancora e, scalando piccoli canalini e facili costole rocciose, raggiungere la base della parte affilata dello spigolo. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1948 - 2 settembre. Jean-Paul Charlet (guida) con Y. Bettembourg, J. Celeyron e F. Celeyron, realizzarono la 1° ascensione del Petit Clocher salendo da Nord. Dal Rifugio Torino si segue fino alla zona di terrazze sotto lo spigolo Nord del Clocher, dove si attraversa a sinistra su rocce innevate. La sommità del Petit Clocher presenta una profonda fessura. Evitarla e salire per il ripido spigolo a destra. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1948 - 20 settembre. Piero Ghiglione con Arthur Ottoz salirono dal ramo orientale del Ghiacciaio delle Grandes Jorasses per il Pilastro del Ghiacciaio Sospeso. Diventando poi in seguito la Via Ghiglione alle Grandes Jorasses. - Partendo dal Rifugio Boccalatte dall'alto ramo orientale del Ghiacciaio delle Grandes Jorasses risalirono la costola rocciosa che costituisce la sponda destra orografica del gran nevaio e guadagnarono il pilastro ad Ovest del canale. Traversarono a sinistra, in discesa, verso la base del suo primo salto, e poi affrontarono le rocce del suo fianco. Compiuti due passaggi delicatissimi, su cenge lisce, ripide ed esposte, si alzarono per una serie di camini (alcuni sono strapiombanti), diedri lisci e placche verticali. Superarono un passaggio di 6° grado poco prima della sommità del pilastro: dalla sommità stessa raggiunsero, superando un muro di ghiaccio, il pianoro orientale del ghiacciaio sospeso, più o meno in corrispondenza delle roccette finali. Il pilastro ardito e ben marcato, si innalza a circa mezza via tra lo spallone3936 della Cresta di Pra Sec e la gran gola, rocciosa in alto, nevosa in basso, che collega il punto più basso del ghiacciaio sospeso (immediatamente ad Est della Tour des Jorasses) al sottostante ramo orientale del Ghiacciaio delle Grandes Jorasses. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1949 - Francis Salluard ripete la parete Sud della Punta Margherita alle Grandes Jorasses con F. Busi, da lui già salita il 2 agosto del 1937. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1949 – 26/27 febbraio. Toni Gobbi e Henry Rey realizzano la 1° invernale della Cresta Sud dell’Aiguille Noire de Peutérey. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1949 - 23 marzo. Arturo Ottoz (guida) con Lanfranco Pozzi e Leonardo Pozzi effettuano la 1° ascensione della spalla Nordest del Mont Maudit. (Cresta Kuffner). - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1949 - estate. Gigi Panei percorse ancora la Cresta Sud della Dent de Jetoula con M. Marazzi. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1949 - 1° luglio. Le aspiranti guide J. Brechu, G. Michel, A. Muller, P. Revel, G. Vergez con Louis Lachenal e Gaston Rebuffat salgono dalla Nord delle Grandes Jorasses che supera il Pilastro Centrale salendo alla Pointe Croz tracciando alla fine una variante d’uscita. - Salita mista di grande impegno, con tratti di ghiaccio da ripido a ripidissimo (pendio iniziale, nevaio medio e nevaio superiore). Quanto alla roccia, nessun passaggio superiore al 4° grado e nessun chiodo fino al nevaio medio: i passi più difficili fra nevaio medio e nevaio superiore (due lunghezze di corda: 60 m circa) si possono valutare, se in perfette condizioni, di 5° grado superiore. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1949 – 4/5 luglio. Gaston Rébuffat e Bernard Pierre compiono la 2° ascensione dell’Aiguille Noire de Peutérey, della parete Ovest (Via Diretta Ratti), con variante sopra i diedri.

Scalata grandiosa. Negli anni ’40 era considerata dal punto di vista tecnico come una delle più difficili delle Alpi Occidentali. Durante la seconda ascensione è stata seguita una variante alta che evita due lunghezze originali di VI grado, variante da allora sempre seguita. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1949 - 31 luglio. Pierre Bonnant e Loulou Boulaz, realizzarono la 3ª ascensione del Monte Bianco sulla parete della Brenva per la via della Poire (Pera). - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1949 - 31 luglio. Marcel Bareux e Sergio Viotto attuano la 1° discesa dal Col de Peutérey da Nordest. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1949 – 31 luglio, 1° agosto. Giuseppe Dionisi e Giorgio Rosenkrantz in un tentativo di ripetizione della parete Nord dell’Aiguille Noire de Peutérey praticarono una variante a causa della caduta di sassi nel canale-camino obliquo, essi dalla fine della rampa nevosa scesero con corde doppie al pendio nevoso sottostante, che risalirono con difficili passaggi sulle fasce di roccia (V e VI grado, 10 chiodi lasciati) Raggiunsero la Cresta Est alla base del bastione sommitale e quindi la vetta. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1949 - 31 luglio-1° agosto. Jean Gourdain con Lionel Terray effettua la Prima ripetizione con Variante alta della Cresta di Tronchey alle Grandes Jorasses. - L'itinerario di Lionel Terray per il superamento dell’ultima torre, descritto dalla Guida Vallot come principale, dovrebbe essere considerato come variante all'itinerario base dei primi salitori, se non altro perché: a) non è logico superare con grandi difficoltà un breve tratto della cresta (la torre in questione), quando poche decine di metri più in là esiste un passaggio più agevole; b) non v'è ragione di superare le torri sottostanti lungo le pareti laterali, dove la via è più facile, per poi affrontare l’ultimo tratto della terza torre (sono poi due tiri di corda) dove esso è più difficile (Lionel Terray conosceva l'itinerario dei primi salitori? Non sarà stata, la sua, una variante involontaria?) - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1949 - l° agosto. Enzo Pasi con un compagno effettuarono una variante sulle Grandes Jorasses quando raggiunsero il filo del costone che scende dalla Punta Whymper (rocce Whymper), anziché proseguire per la normale via Walker risalirono i pendii ghiacciati sul lato Est del citato costone, passando sulla sinistra del seracco sospeso e traversando successivamente a destra al di sopra di questo. Raggiunta la crepaccia terminale la superarono sull’estremità destra pervenendo alla vetta per i facili pendii della calotta sommitale. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1949 – agosto. Lionel Terray (guida) con Tom De Lépiney, realizzano la 4° ascensione del Grand Capucin da Ovest, per la Brèche du Grand Capucin. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1949 - 5 agosto. Pierre Allain, Francis Aubert, Auguste Fix, J. Rousseau sulla parete Sud-Ovest de Il Cardinal 3647 m. tracciano la (via Alain) con un’arrampicata molto bella, esposta e sostenuta con un passaggio di 5°+ ed uno di A1. La via si sviluppa lungo la parte destra della parete Sud-Ovest, poi sulla Cresta Sud-Ovest del Cardinal; altezza 350 metri circa. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1949 - 5/6 agosto. Robert Gabriel e Georges Livanos effettuano la Prima ripetizione della parete Nord-est dell’Aiguille de Leschaux o (Guglia di Leschaux) vinta il 14/15 agosto del 1939 dalla cordata Riccardo Cassin e Ugo Tizzoni praticando una variante d’attacco, effettuarono un bivacco in salita e uno anche in discesa, perché la cordata fu sorpresa dal maltempo sulla Cresta Nord-ovest. E’ conveniente per le cordate che pervengono all'attacco dal versante francese evitare l'intero pendio di ghiaccio riducendo però la grandiosità della salita integrale. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1949 - 10 agosto. Hermann Buhl e Martin Schliessler salirono per la parete Nord dell’Aiguille Blanche de Peutérey (via originale). Magnifica combinazione, che offre il modo più elegante per salire la Cresta di Peutérey volendo tenersi quasi sempre su neve-ghiaccio, proseguendo poi fino alla vetta del Monte Bianco. La bella via sale la parete al centro e il superamento del grande seracco può essere un'incognita. Itinerario classico su ghiaccio, molto vario ed elegante; nella parte inferiore è però esposto alla caduta di sassi e ghiaccio. Dislivello 750 m. Difficoltà D+. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1949 – 13/14 agosto. Walter Bonatti, Andrea Oggioni e Emilio Villa compiono la 3° ripetizione dell’Aiguille Noire de Peutérey per la Parete Ovest - via Ratti/Vitali di 6° grado superiore.

Attualmente è una via classica, abbastanza frequentata, su roccia buona; chiodata a sufficienza e attrezzata per la discesa a corde doppie. Dislivello 650 m. Difficoltà TD+, concentrate nei due diedri superiori: V+ e A2. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1949 - 14/15 agosto. George Lucien e Jacques Isbérie salirono dal Glacier de Leschaux per lo Sperone Ovest raggiungendo la vetta della Punta Antoldi. Tracciato elegante, con un’arrampicata esposta, di soddisfazione, poco faticosa. Roccia buona. Si svolge in ambiente grandioso, fra la giallastra parete Ovest delle Petites Jorasses e l'imponente versante Nord delle Grandes Jorasses. Altezza quasi 600 metri, difficoltà di 4° grado con passaggi di 5°. Il percorso del ghiacciaio che porta all’attacco è piuttosto semplice, tranne l'ultimo tratto prima dello sperone. Scesero poi verso Nord la cresta ripida e affilata di rocce solide (3° grado) fino all'intaglio 3468 m. tra le Punta Antoldi e Punta Borgna. - Di qui scesero per il canale del versante Ovest, calandosi con molte corde doppie fino ad un centinaio di metri sopra la crepaccia terminale. Traversarono a sinistra fino a raggiungere sotto il primo diedro. - Pointes de Fréboudze - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1949 - 17 agosto. Evaristo Croux (guida) con Piero Ghiglione e Adolf Huber, tracciarono la variante Croux salendo per la Cresta dell'Innominata. Dopo la traversata del canale, dalla seconda costola rocciosa non presero la rampa a sinistra, continuarono invece diritti per uscire lungo la gola sul fondo del canale soprastante (misto). - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1949 - 17/19 agosto. Mario Bianchi, Walter Bonatti, Andrea Oggioni e Emilio Villa compiono la 5° ripetizione della parete Nord, Sperone Walker, via Cassin (1200 m, VI° e A1), alla Punta Walker delle Grandes Jorasses. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1949 - 4 settembre. Jean-Paul Charlet e Jean-Pierre Payot, salgono per la parete Sud del Clocher 3853 m, con una scalata interessante su roccia in gran parte buona anche a blocchi, ma esposta in basso alla caduta di pietre; usati 20 chiodi, soste buone. Dislivello 400 m. Difficoltà TD-, fino a V e A2. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1950 - Albino Pennard e compagni, salgono dal versante Sud raggiungendo la vetta del Petit Mont Blanc 3424 m. dove due itinerari superano il facile versante Sud, ma richiedono la traversata del Ghiacciaio della Lex Bianche, molto crepacciato. PD. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1950 - Albino Pennard e Edoardo Pennard con compagni, salgono da Sud-Ovest tracciando una via sui due ghiacciai che attorniano la vetta del Petit Mont Blanc 3424 m. PD/AD. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1950 - giugno. Paul-Gilbert Blanc e Paul Dujon, salirono per la parete Nord-Nordovest della cima centrale delle Dômes de Miage. Supera la ripida parete terminale, che in estate non è più coperta di ghiaccio. D. - Gruppo Miage - Massiccio del Monte Bianco.

 

1950 - 29 giugno. M. Coutin, Pierre Julien e A. Richermoz, realizzarono la 4ª ascensione del Monte Bianco sulla parete della Brenva per la via della Poire (Pera). - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1950 - 30 giugno. Paul-Gilbert Blanc, Paul Dujon e Robert Conseth, furono i primi a salire la parete Nord dell’Aiguille de Tricot 3665 m, con una via su ghiaccio molto bella; segue la splendida traversata delle Creste di Bionnassay. La parete ghiacciata è alta 650 m. crepacciata nella parte inferiore, liscia e regolare in quella superiore. All'attacco possibile caduta di ghiaccio. Difficoltà D-. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1950 - 12 luglio. Lucien Bérardini, René Ferlet, M. Dufranc e Maurice Lenoir raggiunsero la vetta dell’Aiguille de Leschaux per il più classico degli itinerari aperti su questa bella parete caratteristica ed inconfondibile per i tre grandi salti della Cresta Nord-ovest che la limitano a sinistra. Un canale che scende dall’intaglio fra il secondo e il terzo salto si abbassa fino all'altezza del primo salto, poi piega verso il centro della parete separando due grandi zone di placche, accoglie un piccolo nevaio triangolare e quindi cala diritto verso il gran nevaio sospeso del tratto inferiore della parete. L'itinerario segue sostanzialmente questo canale, di cui va peraltro ricordato che era già stato percorso fino all'altezza del primo salto della Cresta Nord-ovest dai primi salitori il 3 agosto 1927 R. Ogier Ward con Joseph Georges le skieur e un portatore. Scalata di 700 metri d'altezza, con passaggi di 3° e 4°. È il migliore percorso per raggiungere l’Aiguille de Leschaux dal versante francese Via normale. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1950 - 17 luglio. La Signora Lonjon accompagnata da Marc-Antoin Azema e G. Fraissinet dal Glacier de Leschaux per la parete Ovest (via diretta) raggiunsero la vetta dell’Aiguille de Leschaux. - Questo itinerario supera il ripido tratto superiore della parete, poco a sinistra dalla verticale della cima. E’ il percorso più elegante e difficile tracciato su questo versante. Molti passaggi di 4° grado, un passaggio di 6° superiore e uno di A1. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1950 - 13/15 luglio. Le Guide Michel Bastien e Pierre Julien nella loro prima ripetizione della Parete Est delle Grandes Jorasses tracciarono una variante mediana che si ritiene che la sia stata aperta per errore; che l'arrampicata libera vi sarebbe leggermente più facile, ma i passaggi artificiali più lunghi e le difficoltà più numerose - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1950 - 16 luglio. Louis Dubost e Louis Gevril dal Glacier de la Neuve per il versante Nord (via della gola destra) tracciarono la via più diretta sul magnifico versante Nord del Mont Dolent. Ascensione su ghiaccio difficilissima, con tratti di arrampicata artificiale. La salita non è sempre possibile e dipende dal modo con cui si presentano i muri di ghiaccio. Non è stata ancora ripetuta. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1950 – 17 luglio. Riccardo Cassin e Carlo Mauri salgono l’Aiguille Noire de Peutérey per la Parete Ovest - via Ratti/Vitali, compiendo la 4° ripetizione. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1950 - 17 luglio. E. Barral e R. Duplat scesero il canale Nordest della Brèche Sud de Dames Anglaises fino al ghiacciaio sospeso, da dove, impossibilitati a scendere per mancanza di materiale, essi risalirono alla Cresta Est dell'Aiguille Noire. Stretto e aspro canale alto circa 700 m, inclinato a 50°-55°; molto pericoloso per caduta di sassi. Difficoltà D+, con passo IV+. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1950 24 luglio. Walter Bonatti e Camillo Barzaghi effettuano il primo tentativo alla parete Est del Grand Capucin per l’attacco diretto. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1950 - 24 luglio. J. Busio con Robert Gréloz e C. Troillet dal Glacier de Talèfre per il versante Sud-ovest raggiunsero la vetta della Cima Nord della Punta Isabella. Salirono allo sbocco di uno stretto canale che solca il versante Sud-ovest che conduce sulla spalla a Ovest della cima. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1950 - 28 luglio. Sergio Viotto, N. Borio, Giulio Salomone ed Ettore Russo, ripetono il percorso per la Cresta Sud della Dent de Jetoula, i quali effettuarono comunque il primo percorso continuo. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1950 - 28/29 luglio. Le guide Hermann Buhl e Kuno Rainer compiono la 5° ripetizione della parete Nord, Sperone Walker, via Cassin (1200 m, VI° e A1), della Punta Walker sulle Grandes Jorasses. Dopo di che, le ripetizioni si sono moltiplicate ed hanno ormai superato il centinaio: con questa incresciosa conseguenza, che lo sperone ha ormai subito «una chiodatura eccessiva, e non è pertanto più quello che era.». - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1950 - 1 agosto. Gilgert Garrigou e M. Legris con André Contamine con una lunga ascensione, oggi classica, che riserva delle belle vedute e che si sviluppa quasi interamente sul filo dello Sperone Sud-Ovest de L'Evêque (via classica). Roccia eccellente e assicurazione ottima. Altezza 700 m. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1950 - 12 agosto. Andrea Oggioni e Iosve Aiazzi nel Gruppo del Monte Bianco salgono il Dente del Gigante per la parete Sud, via Burggasser/Leitz, valutata di grado, realizzando la 3° ripetizione. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1950 14 agosto. Walter Bonatti con Luciano Ghigo compiono il secondo tentativo alla parete Est del Grand Capucin per l’attacco diretto. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1950 - 30 agosto. Le guide Arthur Ottoz e Sergio Viotto, realizzano la 1ª ascensione della Est del Dente del Gigante salendo per lo Spigolo Sudest. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

19516/7 luglio. Michel Bastien e Pierre Julien realizzano la 2° ascensione della via Gervasutti-Boccalatte per il Pilastro Sud-Sudovest della Punta Gugliermina. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1951 – 20/21/22/23 luglio. E’ l’anno in cui il nome di Walter Bonatti entra nel novero dei grandi alpinisti internazionali. E’ l’anno in cui, con Luciano Ghigo, vince la stupenda parete Est del Grand Capucin. “Via Bonatti/Ghigo”. - L’impresa ha un grande valore storico perché, per la prima volta, si è vista l’applicazione tecnica dell’arrampicata artificiale, tipica del calcare delle Orientali, nel granito delle Occidentali e si è aperta la strada ad una serie di altre scalate fino a quel momento ritenute irrealizzabili. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1951 - 29/30 luglio. Piero Fornelli e Giovanni Mauro, salgono per il Pilastro Est Pilastro Gervasutti del Mont Blanc du Tacul. Il pilastro Est, di magnifica roccia rossastra, si erge superbo a sinistra del pilastro centrale. La via lo segue quasi interamente, quindi si porta sotto la Torre Rossa e termina come la Boccalatte. Sul pilastro l'arrampicata è molto bella e su roccia ottima, a parte la traversata obliqua finale su rocce rotte e neve, passaggio-chiave della salita. Buoni i punti di sosta; in posto circa 15 chiodi di via. L'attacco è esposto alla caduta di sassi. Dislivello 800 m, con sviluppo di circa 1000 m. Difficoltà TD+ sostenute sui 450 m. del pilastro, di IV, V e passo di V+ e A2. - In quell’occasione trovarono la piccozza di Giusto Gervasutti, morto mentre scendeva nel 1946 a corda doppia per sfuggire al maltempo sul Pilastro Est che oggi porta il suo nome. (Pilastro Gervasutti) - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

195118/19 agosto. Luigi Ghedina e Lino Lacedelli compiono la 2° ascensione alla stupenda parete Est del Grand Capucin, via Bonatti/Ghigo. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1952 – 17/19 luglio. Il grande problema di quegli anni sul Monte Bianco era costituito dalla parete Ovest del Petit Dru. Vi furono comunque tentativi: importante quello di Gilbert Vignes, che nel tratto inferiore della parete superò una durissima fessura in arrampicata libera, che ora appunto porta il suo nome. Ma il tentativo più serio ebbe luogo nei primi giorni di luglio (1/5) 1952, quando Lucien Berardini, Guido Magnone e Adrien Dagory riuscirono a vincere più di metà parete, superando lunghi tratti in esclusiva arrampicata artificiale, come il muro di 40 metri, il tetto del “Bloc coincé” e soprattutto il famoso “diedro di 90 metri”, forse il passaggio più impressionante e caratteristico di tutta la parete. L’uso dei chiodi e dei cunei si era rivelato assolutamente indispensabile, ma sopra il diedro di 90 metri, la stanchezza, la sete e una placca insuperabile li costrinsero alla ritirata. Proseguire sarebbe stato possibile solo con un’ampia pendolata a destra su una immensa lastra inclinata, ma in tal modo essi si sarebbero tagliati ogni possibilità di ritirata, rischiando seriamente di perire per sfinimento.

Due settimane dopo appunto il (17 luglio 1952) essi sono nuovamente alla base dei Les Dru, ma invece di ripercorrere la parte bassa della parete, per risparmiare tempo e fatica essi salgono la via Allain della parete Nord fino ad un terrazzino posto ad una quarantina di metri più in alto e a sinistra del punto massimo che essi avevano raggiunto sopra il diedro di 90 metri.

Con una traversata assai problematica, ricorrendo anche all’uso di alcuni chiodi ad espansione piantati in una placca assolutamente levigata, Guido Magnone, Lucien Berardini, Adrien Dagory e Marcel Laine riescono a portarsi al punto di fermata sopra il diedro.

Poi compiono la pendolata, lasciando in loco una corda fissa per poter avere una ritirata sicura verso la parete nord in caso di abbandono.

Dopo un bivacco abbastanza tranquillo, i quattro, guidati da un Lucien Berardini in splendida forma, raggiungono la vetta arrampicando sempre in libera e superando difficoltà un po’ inferiori a quelle che essi avevano previsto in quel tratto. La salita richiede l'uso di tecniche ad alta intensità di arrampicata. Pertanto, un nuovo episodio nella storia del Il Dru era iniziato. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1951 - 29 agosto. Arturo Ottoz con Piero Ghiglione, salirono per la Cresta Nord-Est dell’Aiguille de l’Aigle raggiungendo la vetta con un’ascensione lunga e roccia poco solida. Dislivello1000 m. Difficoltà D-, con passaggi di III e IV e un passo di V grado. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1951 - 5 settembre. Piero Ghiglione con Arturo Ottoz salirono dal Ghiacciaio di Triolet per lo parete Sud raggiungendo la vetta dell’Aiguille Savoie. La parete a destra (Sud-est) della cima è articolata da una nervatura molto evidente, che segna la linea di salita. 450 metri di dislivello. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1951 - 6 settembre. Francis Salluard (guida) con T. Busi, salgono per lo spigolo Est del Pic Adolphe e tracciano la via Salluard, che segue il filo dello spigolo e poi della cresta Nord-Nordest fino sulla cima, tenendosi spesso sul suo fianco sinistro. Arrampicata molto bella e divertente, classica, su roccia ottima; in posto circa. 30 chiodi. Dislivello quasi 300 m, con sviluppo di circa 350 m. Difficoltà TD, fino al V°+ . - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1951 - 12 settembre. Arturo Ottoz (guida) con Piero Nava, effettuano la 2° ascensione della Punta Cretier salendo per lo Spigolo Nordest. Dalla Brèche Centrale des Dames Anglaises 3500 m. salirono obliquamente verso sinistra (Brenva) su sfasciumi e placche, e per ripido canalino ghiacciato e una fessura di 3 m. raggiunsero la spalla del «quasi affilato ponte» che collega la base della Punta Casati alla Punta Cretier. Per la cresta giunsero proprio sotto la Punta Cretier, dove si scende a Nord per 12 m. (corda doppia). Attraversarono per 15-20 m. su placche nel versante Nord. Per un camino, una lama staccata e placche salirono all'aereo Spigolo Nordest e lo seguirono per 25 m. (V e VI, A0; con 7 chiodi oltre a l lasciato da Amilcare Crétier) fino a una spalletta. Per fessura e strapiombo raggiunsero la vetta. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

195116/17 settembre. Jean Couzy, S. Feigelson e André Vialatte salgono per il Pilastro Sud-Sudovest della Punta Gugliermina realizzando la 3° ascensione della via Gervasutti-Boccalatte. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1952 - Viene inaugurato il Rifugio Torino nuovo che si trova a 3375 m, sullo sperone a Sud-Est della Punta Helbronner, circa all’altezza del vicino Colle del Gigante. Panorama aperto verso le Alpi Pennine e sui monti della Val d’Aosta e più ravvicinato sulla Cresta di Peutérey del Monte Bianco. Allo stesso livello e unito alla stazione della funivia. Dispone di 215 posti letto. Aperto e custodito dal 15 maggio al 30 settembre con servizio d’alberghetto (il sottostante Rifugio Torino vecchio funge da locale invernale). E’ stato costruito in rafforzamento e sostituzione del Rifugio Torino vecchio che si trova 53 m. più in basso. Eretto nel 1898 dalla Sezione di Torino del CAI e in seguito ingrandito più volte, ha 50 posti letto. E’ sempre aperto, anche d’inverno, ma custodito con servizio d’alberghetto solo durante l’estate.

I due Rifugi del CAI sono in comproprietà fra le Sezioni di Aosta e di Torino e sono collegati fra loro, oltre che da un sentiero esterno, da un ripido tunnel con montacarichi e scalinata (222 gradini). Costituiscono buon punto di partenza per tutte le ascensioni sulle numerose cime che attorniano il Glacier du Géant: dall’Aiguille d’Entrèves alla Tour Ronde, dal Mont Maudit al Mont Blanc du Tacul e a tutti i suoi satelliti (Clocher, Grand Capucin, Pic Adolphe, Pyramide du Tacul, ecc.), oltre agli accessi ai due Bivacchi della Fourche (Alberico e Borgna e Rifugio Bivacco Ghiglione). - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1952 - André Simond e compagni, salirono alle Dômes de Miage da Nord-Ovest al Col des Domes superando il lungo costone e piegando decisamente a sinistra portarsi su un ghiacciaio sospeso, sotto la parete del colle (caduta sassi). La parete si supera obliquando a sinistra, fino ad uscire sulla cresta del colle. - Gruppo Miage - Massiccio del Monte Bianco.

 

1952 luglio. Arturo Ottoz (guida) con G. Baume e L. Baume, realizzarono la 1° ascensione del Roi du Siam, accertato dal libretto guida di Ottoz, ma non è noto da dove salirono alla cima. A volte è stato scalato lungo itinerari che terminano al Petit Capucin ma alcune belle vie si svolgono solo sulle pareti del suo largo basamento, di comodo accesso e di roccia magnifica. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1952 - 1/5 luglio. Quattro alpinisti parigini, Lucien Berardini, Adrien Dagory, Guido Magnone e Marcel Lainé, riuscirono a vincere la Parete Ovest del Petit Dru ma l’hanno dovuta tentare due volte: la prima erano riusciti a superare in pochi giorni i due terzi della parete, ma le incessanti difficoltà, la sete e il maltempo li avevano costretti a tornare indietro. Due settimane dopo (17 luglio 1952) essi sono nuovamente alla base de Les Drus. Durante il secondo tentativo raggiungeranno la vetta ma per non perdere tempo in quell’estate particolarmente tempestosa, avevano evitato di ripercorrere la prima parte della salita, già compiuta nel primo tentativo e passarono sulla parete Nord fino a un terrazzo fra la Nord e la Ovest, un po’ sopra la fine del diedro di novanta metri e separato da quest’ultimo da una trentina di metri. Allora avevano pensato e realizzato una traversata audace utilizzando chiodi a pressione (quindi bucando la roccia) su una placca assolutamente levigata. L’atto di bucare la roccia non era mai stato fatto prima da nessun arrampicatore, è quindi facile immaginare che la salita fu criticata assai duramente dagli ambienti alpinistici internazionali, e inoltre fu totalmente disapprovato il metodo di realizzazione (infatti, i quattro alpinisti, durante il loro secondo tentativo, ritornarono al punto precedentemente raggiunto passando da un’altra via sulla parete Nord per assicurarsi la ritirata in caso di maltempo) ed i mezzi impiegati. In realtà si trattava di un’impresa di valore eccezionale. Secondo alcuni è stata la più importante e significativa scalata di roccia aperta sulle Alpi nel dopoguerra, in quanto dette origine ad una nuova concezione dell’alpinismo. Giustamente Guido Magnone (alpinista e scultore francese) giunse ad affermare che «in ogni attività dell’uomo, chi cerca di creare qualcosa di nuovo che vada contro la tradizione vigente, deve aspettarsi una reazione di questo tipo».

Quei chiodi, rimasti nel granito, hanno poi permesso ad altre cordate di salvarsi dalla parete e sono stati d’importanza capitale nel salvataggio di due alpinisti tedeschi: Heinz Ramisch e Hermann Schriddel incrodati sul Il Drus nel 1966. Salvati poi da Gary Hemming e René Desmaison che scavalcarono tutta la complessa e farraginosa macchina dei soccorsi. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1952 - 6 luglio. Michel Bastien, M. Coutin, G. Gaudin e Pierre Julien salgono per la parete Nord (via di destra) raggiungendo la vetta dell’Aiguille Blanche de Peutérey. – Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1952 - 6 luglio. Michel Bastien, M. Coutin, Claude Gaudin e Pierre Julien realizzano la 2ª ascensione del Pilone Nord o di Destra del Frêney, (da quel momento in poi chiamato anche Pilone Gervasutti) della parete Sud del Monte Bianco, raggiungendo la vetta dell’Aiguille Blanche de Peutérey. – Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1952 - 7 luglio. Marcel Bron e Eric Gauchat realizzano la 4° ascensione della via Gervasutti-Boccalatte per il Pilastro Sud-Sudovest della Punta Gugliermina. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1952 - 14/15 luglio. Il parigino Salson con Jean Couzy, aprono una nuova via sul pronunciato Pilastro Nord della Cima Ovest della Les Droites in 14 ore di arrampicata. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1952 - 17 luglio. Enrico Peyronel con Walter Bonatti salirono per la parete Sud della Punta Young alle Grandes Jorasses. - La parete è alta fra i 400 ed i 500 m. reca la curva di livello dei 3500 m. sotto la sua base e presenta alla base un ripidissimo zoccolo di circa 80 m, che i primi salitori superarono direttamente, per la fessura che continua fino alla cresta sommitale, incontrando difficoltà molto forti e ricorrendo largamente all’artificiale. Superato lo zoccolo (dove si dovrebbe poter salire con minori difficoltà sulla sinistra della fessura), i primi salitori abbandonarono la fessura (forse possibile, ma con difficoltà estrema) e salirono sulla sua destra per rocce più praticabili, incontrando un solo passaggio molto duro nel tratto sommitale. Cosi come venne realizzata la salita presenta dunque difficoltà discontinue, concentrate nello zoccolo e nell'uscita. I primi salitori impiegarono 12 ore e 30 minuti dal rifugio (di cui ore 1.30 per raggiungere l'attacco ed altre 11 per la parete) ed usarono 30 chiodi: l’itinerario venne valutato, nel suo insieme, di 5° superiore. Roccia ottima. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1952 – 17/19 luglio. Il grande problema di quegli anni sul Monte Bianco era costituito dalla parete Ovest del Petit Dru. Vi furono comunque tentativi: importante quello di Gilbert Vignes, che nel tratto inferiore della parete superò una durissima fessura in arrampicata libera, che ora appunto porta il suo nome. Ma il tentativo più serio ebbe luogo nei primi giorni di luglio (1/5) 1952, quando Lucien Berardini, Guido Magnone e Adrien Dagory riuscirono a vincere più di metà parete, superando lunghi tratti in esclusiva arrampicata artificiale, come il muro di 40 metri, il tetto del “Bloc coincé” e soprattutto il famoso “diedro di 90 metri”, forse il passaggio più impressionante e caratteristico di tutta la parete. L’uso dei chiodi e dei cunei si era rivelato assolutamente indispensabile, ma sopra il diedro di 90 metri, la stanchezza, la sete e una placca insuperabile li costrinsero alla ritirata. Proseguire sarebbe stato possibile solo con un’ampia pendolata a destra su una immensa lastra inclinata, ma in tal modo essi si sarebbero tagliati ogni possibilità di ritirata, rischiando seriamente di perire per sfinimento.

Due settimane dopo appunto il (17 luglio 1952) essi sono nuovamente alla base dei Les Dru, ma invece di ripercorrere la parte bassa della parete, per risparmiare tempo e fatica essi salgono la via Allain della parete Nord fino ad un terrazzino posto ad una quarantina di metri più in alto e a sinistra del punto massimo che essi avevano raggiunto sopra il diedro di 90 metri.

Con una traversata assai problematica, ricorrendo anche all’uso di alcuni chiodi ad espansione piantati in una placca assolutamente levigata, Guido Magnone, Lucien Berardini, Adrien Dagory e Marcel Laine riescono a portarsi al punto di fermata sopra il diedro.

Poi compiono la pendolata, lasciando in loco una corda fissa per poter avere una ritirata sicura verso la parete nord in caso di abbandono.

Dopo un bivacco abbastanza tranquillo, i quattro, guidati da un Lucien Berardini in splendida forma, raggiungono la vetta arrampicando sempre in libera e superando difficoltà un po’ inferiori a quelle che essi avevano previsto in quel tratto. La salita richiede l'uso di tecniche ad alta intensità di arrampicata. Pertanto, un nuovo episodio nella storia del Il Dru era iniziato. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1952 - 19 luglio. J. Buzio e Robert Gréloz, salgono dal versante Sud-Ovest dell’Aiguille de la Lex Blanche 3686 m, tracciando una via su ghiaccio interessante ma esposta nella parte inferiore alla caduta di seracchi. Dislivello 900 m. Difficoltà D. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1952 - 20 luglio. J. Buzio e Robert Gréloz, raggiunsero la cima dell'Aiguille de Trélatête Meridionale per il Versante Sud, con una via diretta su terreno misto, esposta alla caduta di sassi. Dislivello dal ghiacciaio 600 m. AD+. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1952 - 31 luglio. Arturo Ottoz (guida) con Piero Nava, salgono per lo parete Sud-Ovest e Sud del Pic Adolphe. All'inizio superarono il gran camino percorso in discesa dai primi salitori della cima, (Gabriele Boccalatte e Ninì Pietrasanta; Renato Chabod e Giusto Gervasutti il 161uglio 1935), poi diedri e placche. Scalata delicata, 17 chiodi. Dislivello 180 m. Difficoltà TD, passaggi di V°+ e A1. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1952 - 31 luglio. Lionel Terray (guida) con G. H. Francis e G. J. Sutton, realizzano la 3ª ascensione del Pilone Nord o di Destra del Frêney, (o Pilone Gervasutti) della parete Sud del Monte Bianco, raggiungendo la vetta dell’Aiguille Blanche de Peutérey. – Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1952 - 9 agosto. Arturo Ottoz (guida) con Piero Nava, realizzano la 2° ascensione della (via Rébuffat) sulla parete Est dell’Aiguille de la Brenva apportando la variante Ottoz-Nava che passa a destra del marcato sperone centrale poco sotto la via originale, cioè in alto al canale di 60 m. e traversarono a destra su cengette erbose, superando due brevi salti proprio sotto lo sperone (3-6 m: III°+). Salirono per 70 m. alla destra dello sperone (passi di III) e giunsero alla sommità. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1952 - 11 agosto. Lucien Bérardini e Dufranc Michel salgono lo Sperone Walker delle Grandes Jorasses (via Cassin) una grande via di eccezionale valore alpinistico. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1952 - 17 agosto. Francis Salluard (guida) con Maria Teresa Busi e T. Busi; Franco Salluard (guida) con Maria Fuselli e C. Fuselli, salgono per la parete Ovest dell’Aiguille d’Entrèves e tracciarono la (via Salluard). La via, piuttosto breve, supera la ripida parete alta 120 m. sopra il ghiacciaio. Via classica, con bella arrampicata su buona roccia; in posto 17chiodi e cunei, ben proteggibile con dadi e friend. Difficoltà D+, passaggi di V. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1953 - Serge Coupé e Jean Couzy, effettuano la 3° ascensione della via Gervasutti al Mont Blanc du Tacul. - Grandioso canalone di ghiaccio noto come Canalone Gervasutti, dall'inclinazione di 48°-50° e fino a 58° nella parte superiore, con possibili muri fra i seracchi dove il passaggio d'uscita può variare molto. In alto, dove è assai largo perché aperto a imbuto, il canalone è sovrastato da una fascia di seracchi e dall'enorme cornice sommitale. - Bella ascensione su neve-ghiaccio in ambiente grandioso, non molto ripetuta; tutto il percorso è però sempre esposto alla caduta di ghiaccio. Dislivello 800 m. Difficoltà D+/TD-. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1953 - primavera. Lionel Terray (guida) con B. Dunaway, realizzano la 1° ascensione alla vetta del Monte Bianco superando la parete terminale esposta a Nord-Nordoves per la via diretta alla cima. - Bacino dei Bossons - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1953 - 23 marzo. Toni Gobbi e Arturo Ottoz, salgono sulla parete della Brenva per la Via Major al Monte Bianco. Superato lo zoccolo, si sale diritto fin sotto una rientranza della parete, con diedro. Da una lama 5 m. a destra (III)si entra nel diedro, che si sale (IV) superando anche uno strapiombo (V, chiodi), poi un camino porta a sinistra della sommità del risalto. - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1953 - 25 marzo. Gigi Panei e Sergio Viotto raggiungono la vetta del Monte Bianco salendo per la Cresta dell'Innominata. Ascensione varia, molto bella e interessante; fra le classiche sul versante Sud è seconda solo alla Cresta di Peutérey. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1953 – 8/9/10 luglio. Lucien Bérardini e Robert Paragot realizzano la 3° ascensione alla parete Est del Grand Capucin, via Bonatti/Ghigo. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1953 – 15/16/17 luglio. Jean Couzy, Adrien Dagory, Guido Magnone e André Vialatte effettuano la 4° ascensione alla parete Est del Grand Capucin, via Bonatti/Ghigo. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1953 - 28 luglio. Lucien Bérardini e Robert Paragot, salirono dal Glacier des Périades per la parete Ovest del Mont Mallet con un’ardua scalata che si svolge in gran parte su roccia niente affatto solida, tranne nei tratti più difficili. Itinerario molto esposto alla caduta di sassi, con difficoltà complessive di 5° grado. Non risulta ripetuta. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

195324/26 luglio. Viene attuato il percorso più difficile e più bello sull’Aiguille Blanche de Peutérey che utilizza la cresta Sud dell’Aiguille Noire de Peutérey (V e VI° grado) ad opera di Richard Hechtel e Günther Kittelmann. Questa è probabilmente la scalata più impegnativa delle Alpi, in termini di capacità di resistenza, difficoltà e lunghezza per quei tempi. (Cresta Integrale di Peutérey). - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1953 - 4 agosto. Arturo Ottoz (guida) con Piero Nava, salgono per la parete Sud-Sudest della Pyramide du Tacul e aprono la (via Ottoz-Nava), che sale quasi sempre per fessure, con brevi traversate per passare da una all'altra. Salita molto interessante, su roccia solida; in posto 12-14 chiodi. Dislivello circa 180 m. Difficoltà TD-, fino a V e A1. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1953 - 4 agosto. Arturo Ottoz (guida) con Piero Nava, in discesa, percorrono la paretina Ovest della Pyramide du Tacul. Dalla cima calata di 25 m. su placche inclinate, dove si attraversa, scendendo, l0 m. verso sinistra. Una seconda calata di 30 m. porta a una terrazza e una terza di 20 m. alla cresta nevosa Pyramide-Chat. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1953 - 8/11 agosto. Mauro Maccagno e Giuseppe Marchese, realizzano la 2° ascensione del Pilastro Est (Pilastro Gervasutti) del Mont Blanc du Tacul. - Il pilastro Est, di magnifica roccia rossastra, si erge superbo a sinistra del pilastro centrale. La via lo segue quasi interamente, quindi si porta sotto la Torre Rossa e termina come la Boccalatte. Sul pilastro l'arrampicata è molto bella e su roccia ottima, a parte la traversata obliqua finale su rocce rotte e neve, passaggio-chiave della salita. Buoni i punti di sosta; in posto circa 15 chiodi di via. L'attacco è esposto alla caduta di sassi. Dislivello 800 m, con sviluppo di circa 1000 m. Difficoltà TD+ sostenute sui 450 m. del pilastro, di IV, V e passo di V+ e A2. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1953 – 12/13/14 agosto. Gaston Rébuffat con P. Habram, portano a compimento la 5° ascensione alla parete Est del Grand Capucin, via Bonatti/Ghigo. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1953 – 15/16/17/18 agosto. Walter Bonatti, e Carlo Mauri, compiono un primo tentativo sul Pilastro Sudovest del Petit Dru, ma dopo tre giorni di maltempo all’altezza del ramarro decidono di tornare indietro. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1953 - 30/31 agosto. Bertrand Kempf e Claude Laurendeau realizzano la 1° ascensione della parete Nord dell’Aiguille de Bionnassay, (via centrale di destra), che si annovera fra le pareti più difficili del Gruppo del Monte Bianco e non ha presentato ancora una dozzina di ripetizioni. Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1953 - 5 settembre. Pierre Souriac effettua la 1° solitaria della Cresta Kuffner del Mont Maudit. L'itinerario segue la netta cresta spartiacque Sudest, che dal Col de la Fourche sale con roccia e neve alla spalla Nordest, e in seguito per la nevosa Cresta Nordest raggiunge la vetta. La cresta è nota anche come: «Cresta della Tour Ronde». Percorso di cresta fra i più belli e classici del Monte Bianco, in ambiente magnifico d'alta montagna. Vario, su terreno misto e con tratti nevosi assai affilati e aerei; abbastanza frequentato, è preferibile effettuarlo all'inizio di stagione in quanto con scarsità di neve può diventare in un punto pericoloso per la caduta di sassi. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1953 – 6/7 settembre. Luigi Glarey e Sergio Viotto vincono la parete Nord del Petit Capucin. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1954 - Albino Pennard (guida) con un compagno salgono il ghiacciaio sospeso del versante Sud dell’Aiguille de Trélatête Orientale dove si trova questo ghiacciaio, collegato a Sud-Est tramite una fascia nevosa al ghiacciaio del Petit Mont Blanc. Percorso piacevole e vario su ghiacciai, più conveniente in partenza dal Rifugio Elisabetta; dal Bivacco Rainetto per raggiungere la fascia nevosa bisogna “infatti” scendere sul ghiacciaio per 200 m. Dislivello dal Rifugio Elisabetta 1700 m. Difficoltà: PD+/AD. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1954 - estate. Y. Besson e G. Guiot, ripetono lo Spigolo Sudest del Dente del Gigante aggiudicandosi la 2ª ascensione della Est e poi in seguito da diverse altre cordate. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1954 - 14/15 luglio. T. Bourdillon, A. K. Rawlinson e R. M. Viney sino alla Guglia Meridionale per il ramo orientale del contrafforte alle Aiguilles de Pra Sec. Venne seguito dalla cordata anche in discesa. - Come risulta dalla relazione di Ottavio Bastrenta ivi trascritta, questa salita non venne riconosciuta (se non in qualche punto particolarmente caratteristico) ma la via venne trovata. Abbastanza evidente: le difficoltà maggiori si aggirano fra il 4° ed il 5° grado, la presenza di lichene sulla roccia e la possibilità di contornare sul fianco Est alcune difficoltà della cresta diminuiscono un poco l’interesse dell’arrampicata. In sostanza, la via segue la cresta, con la menzionata possibilità di girare sul suo lato orientale. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1954 - 25 luglio. André Contamine con Pierre Labrunie aprono la via diretta sulla parete Est dell’Aiguille du Moine dell’Aiguille Verte. Tre itinerari percorrono la parete Est dell’Aiguille du Moine. Questo è il più bello, (Diretta Contamine) ed è decisamente classico. La roccia è eccellente, il tracciato elegante. I passaggi più duri si trovano nel diedro d’attacco. La via è attrezzata. Altezza 400 m. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1954 - 2 agosto. Italo Gamboni e C. Morel, salgono il Pic Adolphe per lo spigolo Ovest, che era già stato percorso in discesa con corde doppie da Guido Lorenzi e Henry Rey Jr. il 20 agosto 1951. Breve scalata (circa 80 m.) su spigolo aereo e in parete verticale, su roccia compatta; usati 16 chiodi e cunei. Difficoltà fino a VI° e Al. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1954 - 5 agosto. Arturo Ottoz (guida) con Piero Nava, realizzano la 2° ascensione del Pic Adolphe per lo spigolo Ovest apportando una variante che aumenta le difficoltà fino a VI e A1, A2. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1954 - 16 agosto. Arturo Ottoz (guida) con Piero Nava salirono da Ovest l'intaglio fra la Punta Bifida e il Pic Gamba, durante un tentativo da Ovest alla cima. Roccia mediocre. AD, fino a IV. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1955 - 24 luglio. Arturo Ottoz (guida) con Piero Nava, realizzano la 2° ascensione del Clocher per la parete Sud, dove la via sale nel canale-camino situato tra il settore più compatto della parete Sud e il Pilier Rouge. Dislivello 400 m. Difficoltà TD-, fino a V e A2. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1955 - 24 luglio. Arturo Ottoz (guida) con Piero Nava, scesero per il canale Ovest del Clocher, all'inizio con 2 calate in doppia ma con cadute di sassi nel canale stesso, che porta al Cirque Maudit. Sconsigliabile. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1955 – 24/25 luglio. Lucien Bérardini e Robert Paragot salgono per primi la severa e repulsiva parete Nord del Grand Capucin. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1955 - 30 luglio. Maurice Davaille e B. Denjoy, furono i primi salitori del Gardien, Le Donjon e La Cime:, dopo avere salito le due precedenti nella loro traversata completa delle cinque torri dei Tours de Leschaux. - La traversata completa offre un’arrampicata molto varia e divertente, con un passaggio di difficoltà estrema. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1955 - 25/26/27 luglio. Walter Bonatti, Carlo Mauri, Andrea Oggioni e Iosve Aiazzi nel Gruppo del Monte Bianco e precisamente sul Petit Dru effettuano un secondo tentativo allo Spigolo Sud Sudovest ma vengono ostacolati ancora dalla tormenta. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1955 - 17/22 agosto. Walter Bonatti con cinque bivacchi in parete, in sei giorni di durissima arrampicata al limite della tecnica e dell’audacia, scala per la prima volta, in Solitaria il Pilastro Sudovest del Petit Dru suscitando enorme entusiasmo ed incondizionata ammirazione. Questa ascensione è considerata come uno dei più grandi exploit della storia dell'alpinismo, oggi chiamato Pilastro Bonatti. La realizzazione della prima ascensione, in solitaria, ha costituito uno dei più straordinari exploit della storia dell’alpinismo. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1955 – 20/21 agosto. Marcel Bron con André Contamine e Pierre Labrunie superano la parete Ovest delle Petites Jorasses. Questa stretta parete si affaccia sul Glacier de Leschaux con una successione di immense placche rossastre intervallate da grandi e netti strapiombi. Scalata molto bella in arrampicata libera, spesso molto esposta, che si svolge su roccia eccellente ma in due punti difficilmente chiodabile. Un solo e breve passaggio in artificiale, numerose traversate su placche. I posti di fermata sono rari ed esigui. I primi salitori usarono 45 chiodi compresi quelli di assicurazione; allo stato attuale di chiodatura, una ventina saranno sufficienti. Prevedere un bivacco in salita o in discesa. Altezza circa 700 metri; difficoltà estreme, molto sostenute. Il ghiacciaio che porta all'attacco è di facile percorso. La discesa venne fatta per la paretina Sud-Est della Cresta Sud-Ovest, da allora, molto frequentata. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1955 – 22 agosto. Viene effettuata la 1° solitaria della Cresta Sud dell’Aiguille Noire de Peutérey per opera di Marco May. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1955 - 3 settembre. Arturo Ottoz (guida) con Piero Nava, salirono per lo Sperone Est-Nordest dell’Aiguille Croux tracciando la (via Ottoz-Nava). Bella scalata su roccia solida, esposta, spesso ripetuta. In posto furono lasciati circa 13 chiodi. Lungo la via è attrezzata un'aerea discesa in doppie. Dislivello circa 200 m. Difficoltà TD, passaggi V+ e un passo di VI con un tratto di A2. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

19555/10 settembre. Philippe Corneau e Maurice Davaille in sei giorni di arrampicata realizzarono la Prima ascensione della Parete Nord de Les Droites e fu un grandissimo exploit. E’ una delle più belle pareti delle Alpi. Si tratta della via su terreno misto più difficile delle Alpi. La sua concezione è stata notevole sia per l’audacia che per la scelta del periodo in cui affrontarla. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1955 – 26/27 settembre. La parete Est del Grand Capucin per l’attacco diretto tentato due volte da Bonatti-Barzaghi e Bonatti-Ghigo, viene ripetuta da Eric Abram e Toni Egger durante la 16° salita. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1956 - Toni Gobbi e compagni, realizzano la 2° ascensione del canale-diedro e la cresta Nord-Est della Tour Ronde. La via supera il diedro che incide lo sperone Nord-Est ed esce sulla cresta Nord-Est. Tranne nel canale iniziale, dove vi sono pietre mobili, la via è sicura, interessante e con passaggi divertenti su roccia in genere buona. Dislivello 350 m, con sviluppo molto maggiore. Difficoltà D, fino a IV°+ e A0. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1956 - Presumibilmente la cordata di Arturo Ottoz (guida), salì il curioso gendarme monolitico Roi du Siam dall’intaglio Nord-Est. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1956 - 26 febbraio. Jean Couzy e André Vialatte, realizzano la 1ª  salita invernale dello Sperone della Brenva e raggiungendo la vetta Monte Bianco. - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1956 - 14 marzo. Marco May e U. Prato, realizzano la Prima invernale della via Burgasser / Leisz sulla parete Sud del Dente del Gigante la via si svolge al centro della breve giallastra parete; nella metà superiore segue la depressione formata dal grande diedro. Corta ma bella scalata, frequentemente percorsa, al limite inferiore del 6° grado. Molti tratti in artificiale, roccia ottima. Questo itinerario è classico ma oggi relativamente poco percorso; l’arrampicata è bella ma a volte faticosa. Dovrebbe essere possibile passare in libera. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1956giugno. François Sennelier, realizza la 1° solitaria dal versante orientale della Spalla Nord del Canalone Nord-Est (via classica) del Mont Blanc du Tacul, uscendo in alto sulla destra, ma in discesa spari in un crepaccio. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1956 - 8 luglio. Maurice Lenoir (guida) con P. Peria, con un’ascensione varia, bella ed elegante, nel Canalone Est-Nordest del Couloir du Diable proseguono la scalata del pilastro terminale della via Boccalatte sino alla cima del Mont Blanc du Tacul. Dislivello 800 m. Difficoltà D+/TD-. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1956 - 11 luglio. J. Théron (guida) con M. Marty, salgono per il Couloir du Diable nel canalone e dove la costola forma i due rami si prosegue in quello più ripido di sinistra, che porta diritto alla Brèche de l'lsolée 4078 m. Da questa, per la Cresta Sud-Est di roccia facile e misto si sale fino in cima al Mont Blanc du Tacul. Ascensione su ghiaccio e misto. Il tratto finale del canalone è molto ripido. Dislivello 800 m. Difficoltà D/D + . - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1956 – 13 luglio. Maurice Bacquet e Gaston Rébuffat aprono sulla parete Sudest dell’Aiguille du Midi la via Rébuffat la prima ad essere aperta su questa parete, ed è di gran lunga la più classica. Data la vicinanza della funivia è estremamente frequentata; parte del tempo occorre spesso trascorrerlo in lunghe attese all’attacco o alle soste. Magnifica arrampicata aerea, su roccia eccellente, alta quasi 200 m. Aperta con un po’ d’artificiale, si supera oggi in libera (il passaggio più duro è 6a). L’uscita classica, che oggi si raccomanda, non utilizza il tratto originale che raggiunge la spalla della via Contamine, ma il Passaggio Cretton che sbocca in prossimità della cima. TD+. - Settore della Vallée Blanche - Massiccio del Monte Bianco - Alpi Graie.

 

1956 – 23/24/25 luglio. Jean Couzy e René Desmaison vincono l’affilato Spigolo Nord Nordovest dell’Aiguille Noire de Peutérey (non ancora ripetuto).

La cresta presenta due ripidi salti collegati da una spalla con neve. Si alza dalla Brèche Sud des Dames Anglaises alla vetta solo per350 m. ma oltre alle difficoltà tecniche anche la severità dell’ambiente e l’isolamento rendono la scalata molto seria. La via non risulta ripetuta. Esposta, molto dura specialmente in artificiale; usati 85 chiodi e 4 cunei; roccia in genere buona ma difficile da chiodare. Difficoltà ED. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1956 – 24/25/26 luglio. Claude Asper, Marcel Bron, Mario Grossi e Marcel Morel, aprono per il Diedro e la parete Sud del Grand Capucin la via degli Svizzeri. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1956 – 31 luglio, 1 e 2 agosto. Jean Alzetta, André Capel e Jean Duchesne, realizzano la 2° ascensione della parete Sud del Grand Capucin, per la via degli Svizzeri. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1956 - 10 agosto. Piero Ghiglione e Alfred Gregory con Arthur Ottoz scalarono la Gran parete Est della Tour des Jorasses. - Dall’insenatura orientale del Ghiacciaio delle Grandes Jorasses per il versante Est. Dopo aver doppiato la quota 2800, attaccarono dall’insenatura orientale del Ghiacciaio delle Grandes Jorasses. All'inizio della scalata le difficoltà da superare si alternavano fra il 3° e il 4° grado, mentre nell'ultimo tratto di ottanta metri la parete richiese l'uso di 5 chiodi, di cui uno rimasto (5°). Impegnativa fu trovata la discesa verso la Via normale delle Grandes Jorasses, compiuta a corda doppia.

Non segnato su alcuno schizzo per mancanza di maggiori notizie o di un preciso tracciato originale. Sul libretto da guida di Arthur Ottoz trovasi soltanto la seguente tacitiana nota di Piero Ghiglione: «11 agosto 1956, scalato con l'ineguagliabile Arthur Ottoz, sempre più abile, calmo, e sicuro; 1) il 4 agosto, la Nord-ovest della Punta Nord delle Aiguilles Marbrées in condizioni quasi invernali; prima ascensione; 2) il 10 agosto, la Gran parete Est della Tour des Jorasses. Partecipava anche l'inglese Alfred Gregory, che fu della spedizione 1953 all'Everest, giungendo a 8300 m. Non ho per conto mio bastanti parole per elogiare la veramente grandissima guida Arturo Ottoz» Sette giorni dopo, alle 5 del 17 agosto 1956, Arturo Ottoz veniva travolto dalla valanga nel gran canalone della via Major. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1956 – 13 agosto. Bernard Pierre e Gaston Rébuffat raggiunsero la base del versante Sud-Est dell’Aiguille du Midi salendo per lo Sperone dei Cosmiques alto circa 120 m. che scende dal secondo gendarme della Cresta dei Cosmiques (3760 m.) Tra le 4 vie aperte sullo sperone, la via Rébuffat è la più classica. Si tratta di una bella ascensione percorsa molto spesso. E’ attrezzata. D+. - Settore della Vallée Blanche - Massiccio del Monte Bianco - Alpi Graie.

 

1956 – 16 agosto. Mario Bisaccia e Gino Buscaini salgono il Petit Capucin per il Diedro Est. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1956 – 17 agosto. Alle ore 5 Arturo Ottoz fu travolto da una valanga ai piedi della via Major sulla parete della Brenva. - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1956 - 19 agosto. In un’ora e 20 minuti Hermann Buhl effettua la 2° solitaria del Canalone Nord-Est (via classica) del Mont Blanc du Tacul, uscendo in alto sulla destra. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1956 - 8 dicembre. Corradino Rabbi e Giorgio Rossi, si aggiudicano la 3° ascensione della via Salluard che si trova sullo spigolo Est del Pic Adolphe. Arrampicata molto bella e divertente, classica, su roccia ottima; in posto circa. 30 chiodi. Dislivello quasi 300 m, con sviluppo di circa 350 m. Difficoltà TD, fino al V°+ . - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1956 - 26 dicembre. Francois Henry e Jean Vincendon percorsero in discesa l'Ancien Passage Inférieur. Già nota come «via Paccard» perché ritenuta, fino al 1985, la via dei primi salitori del Monte Bianco. Non sono tuttavia note altre ascensioni e dovrebbe di conseguenza cadere anche il nome di «Ancien Passage Inférieur.». La via era indicata in salita obliqua a sinistra, in una zona di pericolosi seracchi, fra le due fasce rocciose dei Rochers Rouges Inferiori e Rochers Rouges Superiori. - Francois Henry e Jean Vincendon. - (Vedi ricostruzione della tragedia). - Bacino dei Bossons - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1957 - Le guide Albino Pennard e Edoardo Pennard sulla parete Sud-Est delle Pyramides Calcaires, molto articolata con speroncini e canali, situata proprio sotto la cima, tracciano i primi itinerari di arrampicata, che sfruttano le zone di roccia migliore. AD - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1957 - 3 febbraio. Marco Gay, Giovanni Miglio e Ettore Russo, compiono la 1° salita invernale della bella parete Nord della Tour Ronde che è caratterizzata da due ripidi scivoli di neve-ghiaccio collegati da una strettoia al centro della parete. E’ oggi una piacevole ascensione in parete aperta, classicissima e molto frequentata. Inclinazione sui 50°-55°. Dislivello 450m. dalla base del pendio alla cima. Difficoltà D-; il passaggio più difficile può trovarsi alla crepaccia terminale. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1957 - 17 marzo. Enrico Cavalieri e Euro Montagna, realizzano la 1° invernale della Vierge da Sud. Raggiunsero la sommità del Petit Flambeau e scesero lungo la sua cresta Nord fino alla selletta 3215 m, che precede la cuspide sommitale. Dalla selletta circa 50 m. di rocce ripide e solide permettono di salire in cima. AD. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1957 – 19 marzo. Enrico Cavalieri e Euro Montagna realizzano la 1° invernale al Petit Capucin per la parete Sud (via normale, o Boccalatte). - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1957 - 7 giugno. André Contamine, Pierre Labrunie e Michel Vaucher; Pierre Julien e Yves Pollet-Villard, praticarono una variante d’accesso sulla parete Nord dell’Aiguille du Goûter, partendo già in quota dal Refuge de Tete Rousse, eliminando il lungo accesso dal basso e superando cosi solo i 700 m. superiori della parete. D. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1957 - 1/2 luglio. Michel Vaucher e Robert Wohlschlag salirono dal Glacier de Leschaux per lo parete Ovest-Sudovest raggiungendo la vetta della Punta Antoldi. La via si svolge sulla stretta parete che lo Sperone Ovest presenta a Ovest-Sudovest. Ascensione estremamente difficile; le forti difficoltà sono concentrate negli ultimi duecento metri, il terzo centrale è facile. Altezza totale: 600 metri. Buona la roccia e i posti di assicurazione. Usati circa 60 chiodi e 20 cunei. - Pointes de Fréboudze - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1957 - 24 luglio. L. Utracki e J. Warteresiewicz, con un bel percorso per la cresta Nord-Nordovest raggiunsero la cima dell’Aiguille du Goûter. Difficoltà D, 1 passaggio di V. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1957 - 31 luglio - 4 agosto. A. Pietsch, L. Utracki, J. Warteresiewicz, S. Worwa, realizzano la 2ª salita per la cresta Sud dell’Aiguille Noire con la Cresta Integrale di Peutérey - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1957 - 31 luglio, 1-2 agosto. Adrien Billet, Maurice Davaille e Emile Troksiar dal Glacier de Talèfre per il canalone centrale della parete Nord-ovest raggiungendo la cima dell’Aiguille de Talèfre. L’itinerario supera direttamente, con una salita molto difficile su terreno misto, lo stretto e ripido colatoio che scende fra le due cime dell’Aiguille de Talèfre. Via molto diretta con quasi 600 metri di dislivello, con 66° di pendenza media. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

19571/2/3 agosto. Il Grand Pilier d’Angle è venuto alla ribalta nel mondo alpinistico, quando Walter Bonatti e Toni Gobbi superarono la parete Est-Nordest, un pilastro alto 900 metri affacciato sul Bacino della Brenva. (via Bonatti-Gobbi), in realtà è solo una elevazione della Cresta di Peutérey. Gli alpinisti che la scalarono per secondi necessitarono ancora di 17 ore e mezzo. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1957 - 3 agosto. B. Grillon e J. Denis, salirono per la parete Nord-Ovest della cima 3670 m. delle Dômes de Miage che supera il Glacier de Covagnet e la sua parte alta molto ripida. Accesso lungo ma bello, via glaciale in ambiente grandioso. Dislivello del ghiacciaio:1000 m. di cui i 400 terminali sono ripidissimi. Difficoltà: TD-. - Gruppo Miage - Massiccio del Monte Bianco.

 

1957 – 3/4 agosto. Jean Couzy e René Desmaison, tracciano la diretta alla Punta Bich sulla parete Ovest dell’Aiguille Noire de Peutérey (non ancora ripetuta).

Già considerata come variante (centrale e superiore) della via Boccalatte. Nella parte centrale segue la linea di fessure a sinistra e parallele alla «fessura Boccalatte», mentre sopra le cenge affronta arditamente la parete superiore giallastra alta 200m. Roccia in genere buona. Dura scalata, soprattutto artificiale, che non risulta ripetuta. Usati 20 chiodi e cunei per la parte centrale, 50 per quella superiore. Difficoltà ED+, A3 e 2 passi di VI grado. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1957 – 1 settembre. Marcel Bron, Charles Bozon e André Contamine, Jean Juge e Pierre Labrunie con una bellissima salita, atletica, percorsa già in apertura con un ricorso minimo all’artificiale aprono sulla parete sudest dell’Aiguille du Midi la via Contamine, che oggi il muro d’uscita si passa in libera, ciò che fa della via Contamine una delle vie più tecniche dell’Aiguille du Midi. Il materiale in posto permette tuttavia di salire questo tratto in artificiale. La difficoltà varia dunque a seconda del modo di superare questo tratto di 40 m. Tutta la via è ben attrezzata. ED+ (o TD+ con dell’artificiale). - Settore della Vallée Blanche - Massiccio del Monte Bianco - Alpi Graie.

 

1958 - Albino Pennard e Edoardo Pennard (guide), con un itinerario lungo e difficile salirono da Nord al Col d’Estellette 2922 m, ma è una via senza scopo per la salita al colle ma utile quale accesso al ghiacciaio. Da percorrere semmai in discesa. Difficoltà PD+, passaggi di III grado. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1958 - Romano Perego con Angelo Galbusera e Casimiro Ferrari, ripetono la via Bonatti al Grand Capucin, per la parete Est. - E’ la scalata che gli fa conoscere Andrea Mellano. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1958Kurt Diemberger sale la Parete Nord delle Grandes Jorasses per lo Sperone Walker alla Punta Walker. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1958 - 15 luglio. Giuseppe Conti e Giorgio Redaelli realizzarono la 1° ripetizione della (via Ottoz-Nava) per lo Sperone Est-Nordest dell’Aiguille Croux. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1958 - 31 luglio-1 agosto. Marcel Bize e F. Zbinden, raggiungono la cima dell’Isolée salendo per lo sperone Sud, con una bella scalata aerea, principalmente in libera; si svolge su roccia molto buona nella parte superiore dello sperone ma rotta e mobile in quella inferiore. Dislivello 500 m. Difficoltà TD, fino a V+ e A2. - Aiguilles du Diable - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1958 - 4/5 agosto. A. Focquete, Pierre Mazeaud e due compagni, realizzano la 2° ascensione salendo per lo sperone Sud sino alla cima dell’Isolée. Bella scalata aerea, principalmente in libera; si svolge su roccia molto buona nella parte superiore dello sperone ma rotta e mobile in quella inferiore. Dislivello 500 m. Difficoltà TD, fino a V°+ e A2. - Aiguilles du Diable - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1958 - 5 agosto. Carlo Alberto Pinelli e Carlo Sabbadini, salgono la Pyramide du Tacul per la parete Nord-Nordest, tracciando la (via Pinelli-Sabbadini). La via sale tra il massiccio pilastro Nord e il settore più compatto della parete Nord-Est. Roccia ottima dopo le due prime lunghezze; usati l0 chiodi e 4 cunei, lasciati 4 e 2. Dislivello 230 m. Difficoltà D, passaggi V e A1. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1958 – 5/6 agosto. Jean Couzy e René Desmaison superano lo Sperone Margherita sulla Nord delle Grandes Jorasses per la nervatura della Punta Margherita. - La parete Nord della Punta Margherita presenta in realtà due nervature, di cui la prima scende direttamente dalla Punta Ovest e la seconda da una spalla a Ovest della stessa Punta Ovest, fra questa e la Punta Young: l'itinerario sfrutta questa seconda e più occidentale nervatura. Altezza della salita circa 800 m, di cui la prima metà su ghiaccio e su misto, la seconda interamente su roccia, con difficoltà di 5° grado e uso di 35 chiodi. Poiché la metà inferiore è esposta alle cadute di pietre conviene attaccare prestissimo. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1958 - 6 agosto. C. Dufourmantelle con le guide Claude Jaccoux e Maurice Lenoir dal Glacier d’Argentière salirono per lo Sperone Nord della Quota 3719 del Plateau du Triolet. Salita molto difficile, alta circa 700 metri, su terreno misto, con vedute eccezionali sull’attigua parete Nord dell’Aiguille de Triolet. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1958 - 13 agosto. Il grande scalatore tedesco Fritz Wiessner scalò il Mont Brouillard con la guida Eugenio Bron, in salita al Monte Bianco, a causa del ghiaccio nel canale sotto il Col Emile Rey e della caduta di sassi, ha preferito spostarsi a destra sulla Cresta Ovest (a destra del canalone d’approccio) che porta alla vetta del Mont Brouillard. Altezza della cresta 150 m. D, con un passaggio di V. Questa costola può essere utilizzata per l’ascensione quando il canalone è in pessime condizioni e giunti in cima può servire come via di discesa. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1958 – 13/14 agosto. Andrea Mellano con Enrico Cavalieri furono i primi a salire per lo Spigolo Nord della Punta Young alle Grandes Jorasses. Il miglior punto di partenza è il Bivacco Chevalier alle Périades, evitando cosi la faticosissima e laboriosa risalita del Ghiacciaio del Mont Mallet. L'itinerario è stato felicemente completato dalla traversata (per la Cresta Ovest) delle Grandes Jorasses, con discesa alla Capanna Boccalatte. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1958 - 30 agosto. Pietro Ferraris e Giorgio Glarey con Ubaldo Rey salirono per lo Spigolo Sud (via diretta) raggiungendo la vetta della Quota 3236 m. dei Monts Rouges de Triolet la vetta minore della Aiguille Rouge de Triolet. Lo spigolo è quello al margine sinistro della bella e ripida parete Sud-est. Scalata molto difficile. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1958 – settembre. Kurt Diemberger in compagnia di Franz Lindner, realizzano la 3ª salita della Cresta Integrale di Peutérey al Monte Bianco, filmando: questo è tuttora l’unico documento esistente sulla traversata di cinque giorni della più lunga cresta delle Alpi, ed il film ottenne il primo premio al Festival Internazionale del Cinema di Montagna di Trento del 1962. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1958 - 15 settembre. Lionel Terray (guida) con Robert Guillaume, raggiungono la cima del Pic Adolphe per lo sperone Est-Nordest. La via supera dalla base tutto lo sperone, che più sopra si trasforma in cresta ancora ripida e con alti gendarmi. Scalata tecnica molto bella e principalmente in libera, su roccia solidissima; usati 22 chiodi. Dislivello 330 m, con sviluppo di circa 400 m. Difficoltà TD+. V e V+ . - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1959 - Walter Bonatti e compagni, realizzano la 3° ascensione della (via Cretier) sulla parete Sudest del Mont Maudit per il Versante della Brenva. Dislivello 750 m dalla crepaccia terminale alla cima. Difficoltà D +, fino al IV grado. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1959 - La storia del Pilone Centrale del Frêney ha inizio con un tentativo da parte di Walter Bonatti e Roberto Gallieni. I due scalano la prima parte del pilastro poi, devono rinunciare per mancanza di materiale. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1959 - 4 febbraio. J. Sanseverino realizza la Prima salita invernale dal Glacier de la Neuve per la Cresta Est-Nordest raggiungendo la vetta del Mont Dolent con un itinerario bello e difficile, vario e interessante; consigliabile. - Gruppo Triolet-Dolent - Settore dell'Aiguille Verte - Massiccio del Monte Bianco.

 

1959 - 26 febbraio. Andrea Oggioni con Carlo Mauri e Roberto Gallieni salgono la parete Sud del Dente del Gigante per la via Burgasser / Leisz - realizzando la 2ª ascensione invernale. Scalata esposta e difficile. Molto atletica. Gran parte della salita è in artificiale due passaggi di 6° grado. Attualmente tutti i chiodi occorrenti sono già infissi. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1959 – 27/28/29 febbraio. Gigi Alippi, Romano Merendi e Luciano Tenderini compiono la 1° invernale della parete Est del Grand Capucin, per la via Bonatti/Ghigo. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1959 - giugno. Jean Alzetta e Pierre Mazeaud fecero un tentativo di salita per la parete Est delle Petites Jorasses dal Ghiacciaio di Fréboudze ma trovarono tempo brutto e grandi difficoltà nella prima parte artificiale che li costrinse a bivaccare e poi scendere. Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1959 - 19 giugno. Gino Buscaini, da solo, sale la parete Nord, per il settore sinistro della Tour Ronde con una via che supera sulla sinistra tutto lo scivolo inferiore della parete e la zona rocciosa soprastante. Dislivello 400 m. Difficoltà D, fino a IV+ su misto. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1959 - 19 giugno. Walter Bonatti, Bruno Ferrario e Andrea Oggioni nel (Gruppo del Monte Bianco) Sottogruppo del Gruetta salgono il Petit Greuvetta parete Ovest (3230 m.) realizzando la prima ascensione. Bella arrampicata di 650 metri; 3° e 4° grado con un passaggio di 5°. Chiodi usati 10, lasciati 1, tutti di assicurazione. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1959 - estate. Albino Pennard e Marino Pennard con un compagno, salirono per la parete Sud-Est e la cresta Est dell’Aiguille d’Estellette. Ascensione di 400 m. su rocce con erba, interessante solo sulla cresta. PD. - Dal Rifugio Elisabetta 2197 m si segue il sentiero per il Bivacco Hess fin dove supera a zig-zag i pendii erbosi sotto la parete Sud-Est, a circa 2600 m. Qui si sale obliquamente a destra allo sbocco di un marcato e ripido canale di erba e rocce. Lo si supera interamente, poi si sale diritto a prendere l'aerea cresta Est per la quale si arriva in cima. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1959 – 23/24/25 giugno. Gino Buscaini effettua la 1° solitaria della parete Est del Grand Capucin, per la via Bonatti/Ghigo. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1959 - 5 luglio. Ercole Martina, da solo, sale e scende dall’Aiguille d’Entrèves da Est, per una via su neve e misto. PD. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1959 - 5/6 luglio. Walter Bonatti e Andrea Oggioni, dopo diversi tentativi falliti per il maltempo (12/15 giugno e 3/4 luglio) trovano il sistema per tracciare una nuova via che porti in cima al Monte Bianco: (via Bonatti-Oggioni) per il Pilastro Rosso del Brouillard dal versante di Sud-Est. E realizzano la prima ascensione con un bivacco in parete. Il nome di Pilastro Rosso viene dato proprio da loro, per il suo granito rossastro e la sua caratteristica di enorme pilastro. E’ un grosso torrione slanciato che si alza dal tormentato Ghiacciaio del Brouillard per circa 450 metri e finisce ad una selletta, staccato da una parete meno difficile che porta sulla vetta del Picco Luigi Amedeo. Seguendo poi la complicata Cresta del Brouillard, raggiunsero la vetta del Monte Bianco. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1959 - 15/17 luglio. L’Aiguille Blanche è stata raggiunta anche da altre vie con successiva salita al Monte Bianco, ma le combinazioni ottenute non sono tali da poter essere considerate quali ascensioni al Monte Bianco per la Cresta di Peutérey. W. Grosz e M. Sturm, salgono anche dall'Aiguille Noire per la parete Ovest. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1959 - 15/17 luglio. Helmut Albrecht, M. Jordan e G. Wolf, realizzano la 4ª salita per la cresta Sud dell’Aiguille Noire con la Cresta Integrale di Peutérey - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1959 - 17 luglio. Ercole Martina, solo, ripete da Sud-Ovest il Col de Saussure. Per raggiungerlo supera il canale nevoso alto circa 300 m. (il suo fondo diventa roccioso a estate inoltrata). - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1959 - 19 luglio. Ercole Martina, da solo, raggiunge la cima della Tête Carrée, salendo per il canale Est e la cresta Nord. - Canale nevoso lungo e regolare, che con andamento obliquo collega il Ghiacciaio del Miage con la cresta Nord. Bella via, la migliore dal versante italiano e utile anche per la discesa. Inclinazione sui 40°, in alcuni tratti fino a 45°; caduta di sassi nelle ore calde. Dislivello 1200 m. Difficoltà AD-. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1959 - 20 luglio. Le guide Enrico Rey e Franco Salluard salirono per la Cresta Nord Integrale del Dente del Gigante che percorre totalmente il filo della cresta, dalla spalla superiore alla vetta massima. Bella arrampicata aerea ed a tratti molto elegante, su roccia solidissima. Difficoltà di 4° con un tratto di 5° grado e Al. Posti di assicurazione ottimi. Le varie possibilità di uscita sulla parete Nordovest diminuiscono il valore alpinistico di questa ascensione ma non l’eleganza del suo tracciato. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1959 – agosto. Alessandro Giorgetta e Franco Giorgetta salgono il Petit Capucin per il Diedro Sud. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1959 - 5/6/7 agosto. Andrea Oggioni con Roberto Gallieni e Walter Bonatti partendo dal Bivacco della Fourche (3680 m.) aprono una nuova via per il Contrafforte centrale Sudest (4465 m.) al Mount Maudit, dal Versante della Brenva, compiendo la 1° ascensione (via Bonatti). Via su roccia e misto molto varia e interessante ma in parte esposta alla caduta di pietre. Usati 50 chiodi dai primi salitori, lasciati 5. Dislivello 750 m. Difficoltà TD-, passaggi di IV e V grado. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1959 – 13/14 agosto. Enrico Cavalieri e Romano Perego; Andrea Mellano e Beppe Tron, salgono per il versante Est del Mont Blanc du Tacul realizzando la 1° ascensione del Pilastro a Tre Punte, sbucando sotto il blocco che costituisce la punta più alta del pilastro che in seguito sarà chiamata (via Perego, classica). I componenti chiamarono il pilastro Pilone Leonessa alla memoria di Lionello Leonessa, caduto sulla parete Sud del Castore. - (“Quando Renato Chabod aggiornò la guida del Monte Bianco ci chiese se poteva chiamarlo Pilastro a Tre Punte, per la caratteristica struttura della sua cuspide. Noi acconsentimmo”.) - Arrampicata elegante, sostenuta, in libera e con tratti di artificiale, su roccia magnifica ma con qualche blocco mobile. Via poco attrezzata, utili chiodi vari; l'attacco è esposto alla caduta di sassi, crepaccia difficile. Dislivello 400 m. Difficoltà TD: 60 m. poco impegnativi, 270 m di V e V+, l0 m. VI, 55 m. A1 e A2. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1959 - 28 agosto. Maurice Lenoir (guida) con la signora Dudognon e Jacques Martin, salgono per la parete Nord-Nordest la Pyramide du Tacul e tracciano la (via Lenoir) attaccando a sinistra della (via Pinelli-Sabbadini), che poi incrocia e con la quale ha in comune la parte superiore. Difficoltà D, con una lunghezza di V e A1. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1959 - 30 agosto. André Contamine (guida) con Pierre Labrunie e R. Wohlschlag, tracciano sullo sperone Est della Pointe Lachenal la (via Contamine). Via che nel tempo è diventata una classica, con arrampicata molto bella su roccia eccellente, la più frequentata della parete. In posto circa 40 chiodi, è utile portarsi una serie di dadi. Dislivello 250 m. Difficoltà di IV, V e V+ sostenute; A1 sul muro di 45 m. (o VII- se in libera). - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1959 - 4/5 settembre. Christian Mollier e Georges Payot, salgono per la parete Nord della Vierge e tracciano la (via Mollier-Payot). Arrampicata molto bella su roccia eccellente, in parete ripida; usati 36 chiodi e 10 cunei. Dislivello 200 m. Difficoltà TD, passaggi di V+ e A2. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1959 - 12 settembre. Edoardo Pennard (guida) con compagni, salirono e scesero per la parete Sud-Est dell’Aiguille de la Lex Blanche 3686 m. Via diretta, breve (150 m.), su terreno misto. AD.

Dal Bivacco Hess 2958 m. si sale obliquamente il ghiacciaio passando sotto la parete Est dell’Aiguille des Glaciers ed arrivando sotto la parete. Superata la crepaccia, la si sale al centro (su roccia: III) e dopo un ripido pendio di 80 m. si esce (cornice) proprio in cima. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1959 - 13 settembre. Walter Bonatti, realizza la Prima ascensione della Major al Monte Bianco, in solitaria. - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1959 - 13 settembre. Carlo Mauri, realizza la 1ª Solitaria salendo per la parete della Brenva al Monte Bianco per la via della Poire (Pera). - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1959 - 19 settembre. Walter Bonatti e I. Guargaglia, realizzano la 2° ascensione salendo per il canalone Est, fra il colle e lo Sperone della Brenva, fino in cima al Monte Bianco. Ardua via glaciale che passa fra impressionanti seracchi, molto esposta alla caduta di ghiaccio. Dislivello, fin sopra il Mur de la Côte: 900 m; circa 1250 fino in cima. Difficoltà D / D+ . - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1959 - 19/20 settembre. Andrea Oggioni con Bruno Ferrario e Walter Bonatti, dal Bivacco della Fourche (3680 m.), salgono lo Spallone Sud Ovest del Mount Maudit (4468 m.), per lo Sperone Est, dal Versante della Brenva, realizzando la prima ascensione in un terreno misto e aprono la via Giannina. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

 

Vedi Massiccio del Monte Bianco in File 2.

 

Massiccio del Monte Bianco dal 1960