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Picco Luigi Amedeo (a sinistra della vetta innevata del monte Bianco e della vetta rocciosa del monte Bianco di Courmayeur)

 

Picco Luigi Amedeo – (4469 m.)

(Massiccio del Monte Bianco)

 

 

PICCO LUIGI AMEDEO 4470 m. - Sulla Cresta del Brouillard, a Sud del Monte Bianco.

Il rilievo sommitale è modesto ma il corpo roccioso della montagna forma un bastione massiccio: il crestone Sud-Ovest ha un dislivello di 1130 m, le pareti Est e Nord-Ovest di circa 650.

Il nome, che ricorda Luigi Amedeo di Savoia Duca degli Abruzzi, venne attribuito dai fratelli Giovanni Battista Gugliermina e Giuseppe Gugliermina in occasione della loro prima ascensione alla cima da Ovest, nel 1901: «... All’Augusto Principe, che, a nessuno secondo nell'amore di queste nostre Alpi, seppe portare a tanta gloria il nome d'Italia, lottando e vincendo colla costanza dei prodi fra i ghiacciai dell'Alaska lontana e nelle sconfinate tenebrose regioni del mare Artico... ».

Viene salito durante l'ascensione al Monte Bianco per la Cresta del Brouillard.

Dopo le scalate sui bei pilastri rocciosi situati sui suoi fianchi o nei canali ghiacciati, le discese vengono spesso effettuate per le stesse vie di salita in quanto il Picco Luigi Amedeo non presenta una discesa facile.

Il Picco Luigi Amedeo (4469 m.) da alcuni viene considerato un Quattromila indipendente, è però toccato quasi esclusivamente durante le traversate sulla Cresta del Brouillard.

 

 

 

 

 

 


1899 - 26 agosto. Giovanni Battista Gugliermina con Giuseppe Gugliermina e Natale Schiavi con Michele Motta effettuano la prima ascensione e traversata da Est a Ovest dell’aereo colle fra il Picco Luigi Amedeo e il Mont Brouillard che chiameranno Col Emile Rey (4027 m.) a ricordo della grande guida di Courmayeur, Emile (Emilio) Rey, caduta nel 1895 a soli 49 anni alla Gengiva del Dente del Gigante. Per 20 anni svolse un’attività alpinistica eccezionale, di alto livello tecnico e di esplorazione; fra le sue prime ascensioni assolute o vie nuove si annoverano: Aiguille Noire de Peutérey, Aiguille de Talèfre, Calotte de Rochefort, Aiguille Blanche de Peutérey, Charmoz (traversata), Dru (traversata), Monte Bianco (invernale), Aiguille de Bionnassay (Sud e Est), Castore (Nord), Grandes Jorasses (invernale), Ago di Sciora, Pizzo Badile (Est), Cima di Rosso (Nord), Dent d'Hérens (Ovest), Monte Bianco (Cresta de Peutérey). – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1901 – 18/20 luglio. Giuseppe Gugliermina e Giovanni Battista Gugliermina con la guida Joseph Brocherel raggiungono per primi la vetta del Picco Luigi Amedeo (4469 m.) nel Gruppo del Monte Bianco, per la Cresta del Brouillard. Il Picco Luigi Amedeo (4469 m.) da alcuni viene considerato un Quattromila indipendente, è però toccato quasi esclusivamente durante le traversate sulla Cresta del Brouillard. - Massiccio del Monte Bianco.

 

1901 - 18/20 luglio. Giovanni Battista Gugliermina e Giuseppe Gugliermina con la guida Joseph Brocherel, realizzando la prima ascensione per la parete Ovest della quota 4470 m. a cui diedero il nome di Picco Luigi Amedeo e il primo percorso della Cresta del Brouillard; trascorsero la successiva notte di maltempo fra 20 e 21 luglio nell'Osservatorio Janssen, che in quegli anni, ormai semi-inghiottito dal ghiaccio si trovava ancora proprio sulla vetta del Monte Bianco.

Via probabilmente non ripetuta. Sale sul bordo destro (idrografico) di una stretta gola-canale incisa al centro della parete di granito e visibile solo quando si giunge ai suoi piedi (i primi salitori evitarono la salita sul fondo della gola in quanto ghiacciata e soggetta alla caduta di sassi. Dislivello dalla crepaccia al Picco Luigi Amedeo 750 m. fino al Monte Bianco 1450 m. Difficoltà: probabilmente D+, su roccia e misto. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1905 - agosto. E. Franzelin e I. Heckenbleikner, salirono al Picco Luigi Amedeo raggiungendo poi la vetta del Monte Bianco per il contrafforte di destra. Questo contrafforte è il meno marcato e continuo dei tre che caratterizzano il versante Sud-Ovest. È separato dalla parete del Picco Luigi Amedeo da un largo canale nevoso ed è dominato da minacciosi seracchi. Via su roccia e ghiaccio, molto pericolosa. Dislivello 1100 m. Difficoltà probabilmente D+ specialmente su ghiaccio. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1911 - 11 agosto. Hans Pfann e Ugo di Vallepiana, realizzano la 2ª ascensione della Cresta del Brouillard dal versante Ovest del Col Emile Rey raggiungendo la vetta del Mont Brouillard e poi la cima del Monte Bianco. È stata per alcuni decenni la via classica della Cresta del Brouillard ma ora è quasi abbandonata, in quanto si preferisce raggiungere il Col Emile Rey al Rifugio Monzino e dai Bivacchi Eccles. Si svolge in luoghi appartati e solitari; qualche pericolo di caduta sassi nel canalone del colle e fin quasi sul Picco Luigi Amedeo. Il Ghiacciaio del Monte Bianco che si deve attraversare può essere molto crepacciato. Dislivello dal rifugio circa 1500 m. Difficoltà D, su ghiacciaio, roccia (III) e misto. Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1911 - 18 agosto. E. Pühn con Adolphe Rey e Ferdinand Melica, realizzano la 3ª ascensione della Cresta del Brouillard dal versante Ovest del Col Emile Rey raggiungendo la vetta del Mont Brouillard e poi la cima del Monte Bianco. È stata per alcuni decenni la via classica della Cresta del Brouillard ma ora è quasi abbandonata, in quanto si preferisce raggiungere il Col Emile Rey al Rifugio Monzino e dai Bivacchi Eccles. Si svolge in luoghi appartati e solitari; qualche pericolo di caduta sassi nel canalone del colle e fin quasi sul Picco Luigi Amedeo. Il Ghiacciaio del Monte Bianco che si deve attraversare può essere molto crepacciato. Dislivello dal rifugio circa 1500 m. Difficoltà D, su ghiacciaio, roccia (III) e misto. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1933 - 28 luglio. Victor Bressoud, René Dittert, Walter Marquart e Francis Marullaz, salirono per la Cresta del Brouillard, dal versante Est del Col Emile Rey, unendo almeno tre itinerari già percorsi: dai fratelli Gugliermina 1899 fino al colle, Josef Knubel 1911 fino al Picco Luigi Amedeo e i fratelli Gugliermina 1899 fino al Monte Bianco di Courmayeur. Itinerario classico, che offre il modo più vario e anche più pratico grazie ai Bivacchi Eccles per seguire la Cresta del Brouillard; i primi salitori giunsero al Col Emile Rey salendo per il Ghiacciaio del Brouillard con un percorso più complicato, ma l'accesso a questo colle rimane sempre impegnativo, da qualsiasi parte venga effettuato. Esposto alla caduta di sassi fin quasi sul Picco Luigi Amedeo; per questo motivo, almeno al Col Emile Rey è bene giungere prima del sorgere del sole. Dislivello dai Bivacchi Eccles alla cima circa. 1000 m. Difficoltà D su neve-ghiaccio, roccia (passaggi di III) e misto. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 - 28 luglio. Victor Bressoud, René Dittert, Walter Marquart e Francis Marullaz, salirono per la Cresta del Brouillard, dal versante Est del Col Emile Rey, unendo almeno tre itinerari già percorsi: dai fratelli Giovanni Battista Gugliermina e Giuseppe Gugliermina nel 1899 fino al colle, Josef Knubel 1911 fino al Picco Luigi Amedeo e Giovanni Battista Gugliermina e Giuseppe Gugliermina sempre nel 1899 fino al Monte Bianco di Courmayeur. Itinerario classico, che offre il modo più vario e anche più pratico grazie ai Bivacchi Eccles per seguire la Cresta del Brouillard; i primi salitori giunsero al Col Emile Rey salendo per il Ghiacciaio del Brouillard con un percorso più complicato, ma l’accesso a questo colle rimane sempre impegnativo, da qualsiasi parte venga effettuato. Esposto alla caduta di sassi fin quasi sul Picco Luigi Amedeo; per questo motivo, almeno al Col Emile Rey è bene giungere prima del sorgere del sole. Dislivello dai Bivacchi Eccles alla cima circa. 1000 m. Difficoltà D su neve-ghiaccio, roccia (passaggi di III) e misto. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 29 e 30 It.56 a

 

1940 - 17/18 agosto. Eliseo Croux e Arturo Ottoz (guida) con Titta Gilberti e Guido Alberto Rivetti, salirono per lo Sperone Sud-Ovest del Picco Luigi Amedeo e la Cresta del Brouillard. Supera dapprima l'elegante e possente sperone che ha la base a 3337 m. nel Ghiacciaio del Monte Bianco e che sale a formare il Picco Luigi Amedeo. La roccia è di solido granito nei 2/3 inferiori, ma molto rotta e instabile nella parte superiore dove è scura e scistosa. Scalata molto lunga e verosimilmente interessante, con dislivello di 1000 m. e sviluppo di circa 1550 m. dall'attacco alla vetta del Picco Luigi Amedeo. Ambiente grandioso. Alcuni passaggi aerei e delicati; usato 1 chiodo, levato. Difficoltà: probabilmente D/D+. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1944 - La cordata Codrig, Morini, Firmino Palozzi e Paolo Sivestrini, salirono per lo Sperone Sud-Ovest del Picco Luigi Amedeo e la Cresta del Brouillard realizzando la 2ª ascensione dal Versante del Miage e da allora probabilmente non è stata più ripetuta. - Difficoltà: probabilmente D/D+. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1947 - 25 luglio. Evaristo Croux, Eugenio Bron e Albino Pennard (guida) con Piero Ghiglione e C.E. Weber, salirono al Picco Luigi Amedeo raggiungendo poi la vetta del Monte Bianco per il contrafforte centrale e per quello di destra. Percorso vario ma inutilmente lungo, probabilmente non ripetuto. Esposto alla caduta di sassi. Dislivello dall'attacco 1100 m. Difficoltà D. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1959 - 5/6 luglio. Walter Bonatti e Andrea Oggioni, dopo diversi tentativi falliti per il maltempo (12/15 giugno e 3/4 luglio) trovano il sistema per tracciare una nuova via che porti in cima al Monte Bianco: (via Bonatti-Oggioni) per il Pilastro Rosso del Brouillard dal versante di Sud-Est. E realizzano la prima ascensione con un bivacco in parete. Il nome di Pilastro Rosso viene dato proprio da loro, per il suo granito rossastro e la sua caratteristica di enorme pilastro. E’ un grosso torrione slanciato che si alza dal tormentato Ghiacciaio del Brouillard per circa 450 metri e finisce ad una selletta, staccato da una parete meno difficile che porta sulla vetta del Picco Luigi Amedeo. Seguendo poi la complicata Cresta del Brouillard, raggiunsero la vetta del Monte Bianco. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1970 - 26 luglio. Louis Audoubert, realizza la 2ª solitaria della Cresta del Brouillard, dal versante Est del Col Emile Rey. Itinerario classico, che offre il modo più vario e anche più pratico grazie ai Bivacchi Eccles per seguire la Cresta del Brouillard; i primi salitori giunsero al Col Emile Rey salendo per il Ghiacciaio del Brouillard con un percorso più complicato, ma l'accesso a questo colle rimane sempre impegnativo, da qualsiasi parte venga effettuato. Esposto alla caduta di sassi fin quasi sul Picco Luigi Amedeo; per questo motivo, almeno al Col Emile Rey è bene giungere prima del sorgere del sole. Dislivello dai Bivacchi Eccles alla cima circa. 1000 m. Difficoltà D su neve-ghiaccio, roccia (passaggi di III) e misto. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 29 e 30 It.56 a

 

1971 - 13/14 agosto. Ryszard Kowalewski, Janusz Maczka e Wojciech Wroz, salirono per il Pilastro di Sinistra del Brouillard. Questo pilastro è più snello dei precedenti, ma è ben marcato nella sua parte bassa e forma poi uno sperone che sale fino al Picco Luigi Amedeo. Roccia in parte rotta. Dislivello 650m. fino al Picco Luigi Amedeo. Difficoltà TD+ per i primi 350 m. con 2 passaggi di VI, poi terreno misto. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 28 e 29 It.55 u

 

1972 - 21/23 gennaio. R. Ito e H. Ogawa, realizzano la 3ª ascensione e 1ª invernale della (via Bonatti-Oggioni) al Pilastro Rosso del Brouillard dal versante di Sud-Est fino a 200 m. sotto il Picco Luigi Amedeo e discesa per il canale a Sud del pilastro. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo 8 - Foto 28 29 It.55 r

 

1977 - luglio. Dave Wilkinson con Simon McCartney, realizzarono la 2ª ascensione del Pilastro di Sinistra del Brouillard. Questo pilastro è più snello dei precedenti, ma è ben marcato nella sua parte bassa e forma poi uno sperone che sale fino al Picco Luigi Amedeo. Roccia in parte rotta. Dislivello 650m. fino al Picco Luigi Amedeo. Difficoltà TD+ per i primi 350 m. con 2 passaggi di VI, poi terreno misto. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 28 e 29 It.55 u

 

1983 - 29 luglio. Gian Carlo Grassi e Jean-Noel Roche, salgono al Picco Luigi Amedeo da Ovest, per il Pilastro Rosso. Nel largo versante Ovest del Picco Luigi Amedeo spicca al centro un netto pilone delimitato da stretti canali, che per 3/4 è di ottimo granito rossastro e nella parte superiore è invece di roccia nerastra e rotta. Scalata molto bella, ambiente severo. Dislivello, dal ghiacciaio all'uscita in cresta: 650 m, di cui 350 per il pilone. Difficoltà TD-, con passo di V-. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1984 - 20 aprile. Benoît Grison e Lionel Mailly, per il canale fra il Pilastro di Destra del Brouillard e il Pilastro Centrale tracciano la (Hypergoulotte), una delle più difficili goulotte del massiccio. La via segue una successione di strette gole di ghiaccio profondamente incassate, quasi camini, fra il pilastro di destra e quello centrale. Uno degli itinerari più ardui al Monte Bianco, con forti difficoltà su ghiaccio e terreno misto, in ambiente molto severo. Pericoloso, si trova raramente in condizioni favorevoli. Dislivello:600 m. fino al Picco Luigi Amedeo, di cui i primi 350 sono la strettissima goulotte. Difficoltà ED+/EX-, molto sostenute nella gola (fino a 90°). - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1984 - 21/22 aprile. Gian Carlo Grassi e Enrico Tessera, salgono al Picco Luigi Amedeo per la gola Ovest e tracciano la (Fantacouloir) in una delle gole ghiacciate più belle e più nascoste del Monte Bianco. Limita a sinistra (Nord) il Pilastro Rosso. Le colate di ghiaccio si possono formare in primavera e fino all'inizio dell'estate, altrimenti il canale è roccioso. Forte pericolo di caduta sassi, anche in condizioni di freddo intenso. Le soste nella prima parte del canale sono sempre attrezzate sul lato sinistro. Dislivello 650 m. Difficoltà TD+, fino a 90°. DISCESA. - Attrezzata nel canale, con 17 calate a corda doppia. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1985 - 25 febbraio. Eric Escoffier e Daniel Lacroix, realizzano la 2ª ascensione e la 1ª invernale, salendo per il canale fra il Pilastro di Destra del Brouillard e il Pilastro Centrale ripetendo (Hypergoulotte), ma solo la goulotte. La via segue una successione di strette gole di ghiaccio profondamente incassate, quasi camini, fra il pilastro di destra e quello centrale. Uno degli itinerari più ardui al Monte Bianco, con forti difficoltà su ghiaccio e terreno misto, in ambiente molto severo. Pericoloso, si trova raramente in condizioni favorevoli. Dislivello:600 m. fino al Picco Luigi Amedeo, di cui i primi 350 sono la strettissima goulotte. Difficoltà ED+/EX-, molto sostenute nella gola (fino a 90°). - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1985 - 18 agosto. François Marsigny, realizza la 1ª solitaria della (via Bonatti-Oggioni) al Pilastro Rosso del Brouillard dal versante di Sud-Est fino sul pilastro. Che in seguito scese dalla Cresta dell'Innominata e risalì al Monte Bianco per il Pilone Centrale di Freney: 19ore in totale. Ripetuta molte volte ma quasi sempre solo fino alla sommità del pilastro, è ormai una grande classica del Monte Bianco. Via molto logica che supera la linea di diedri e fessure appena a sinistra del filo del pilastro più bello del Monte Bianco. Scalata splendida, atletica, paragonabile ai passaggi più belli del Pilastro Gervasutti al Tacul o della via classica al Pilastro a Tre Punte. Sulla via vi sono pochi chiodi, mentre le soste sono attrezzate, anche per la discesa. All'attacco qualche pericolo di caduta di sassi. Dislivello 400 m. per il pilastro, più 250 m. fino al Picco Luigi Amedeo. Difficoltà TD+ per il pilastro, sostenute; sono 15 lunghezze:3 di IV, le altre di V e V+ e brevi passaggi di A1 e A2. ED fino in cima al Monte Bianco. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1986 - 21 giugno. Patrick Gabarrou, Thierry Pastore e Dominique Radigue, salirono per la parete Ovest del Picco Luigi Amedeo tracciando la (via Lune de Miage). Bella linea evidente di goulottes ghiacciate nella parete rocciosa, che porta a Nord della vetta del Picco Luigi Amedeo. Ambiente isolato, severo. Dislivello dalla crepaccia all'uscita in cresta 700 m. Difficoltà TD, fino a 80°. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1989 - 18/19 gennaio. Patrick Gabarrou e Giorgio Passino, salirono al Picco Luigi Amedeo per la parete Ovest tracciando la (via Himalamiage). Ma a 40 m. sotto la vetta del Picco Luigi Amedeo discesero a causa del maltempo.

Strettissima gola-canale già attaccata dai primi salitori del Picco Luigi Amedeo (nel 1901 - 18/20 luglio), i quali poi l'evitarono in quanto ghiacciata e soggetta alla caduta di sassi. In questa prima salita invernale, il canale era tutto in ghiaccio vivo. Dislivello 750 m. Difficoltà TD + /ED- su ghiaccio e misto, fino a 85° e V grado. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1991 - 16 agosto. François Damilano, Rémy Heintz e Jean-Pierre Maurus, salirono per i seracchi del Picco Luigi Amedeo tracciando la (via Marius et Ophélie) che supera due grandi seracchi, con alcune lunghezze di alta difficoltà, trovando ghiaccio ottimo sul primo seracco, fragile e instabile sul secondo. Itinerario molto pericoloso. Dislivello dalla crepaccia 1100 m. Difficoltà ED, concentrate sui seracchi. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.