1984
1984 – Himalaya – L’impresa dell’anno è di due norvegesi quasi sconosciuti – Hans Chistian Doseth e Finn Doehli, accompagnati da Dag Kolsrud e Stein Assheim – che scalano l’incredibile parete Sud-est della Gran Torre di Trango e precipitano durante la discesa. Questi 20 giorni sulla Torre, quelle venti notti sulle piattaforme sospese, quei 1000 metri di vertigine senza requie con passaggi di A4 e protezioni volutamente aleatorie, rendono presto leggendaria la via “Senza ritorno” e aprono entusiasmanti prospettive all’arrampicata d’alta quota.
1984 - E. Grison, scende in solitaria il Couloir Jager sul versante orientale della Spalla Nord del Mont Blanc du Tacul. - Bella discesa su neve-ghiaccio, in ambiente grandioso. Inclinazione abbastanza regolare (tra 45° e 50°), con alcune strozzature che formano brevi risalti di ghiaccio e misto. Esposto alla caduta della cornice sommitale. Dislivello 650 m. Difficoltà TD +. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.
1984 - A. Cherzac, C. Framarin, S. Epiney e M. Fiou, al pilastro Est del Pic Adolphe tracciano la via Super Lionel con una piacevole scalata non estrema, che supera la parete del pilastro Est e per la cresta Est-Nordest si raggiunge la vetta. Via molto bella di 350 m. Difficoltà TD-, fino al V°+. Si attacca nel canale nevoso fra i due spigoli più marcati del Pic Adolphe. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.
1984 – 1 gennaio. Gérard Hopfgartner, Michel Piola e Pierre-Alain Steiner compiono la 1° invernale sulla parete Sud del Grand Capucin ripetendo la via Sourire de l’été. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.
1984 - 10 gennaio. C. Delachat e G. Imbert, realizzano la 1ª invernale salendo la cima centrale per la parete Nord-Ovest alle Dômes de Miage. Dal Chalet de Miage 1559 m si rimonta il vallone del Miage in direzione del ghiacciaio sospeso del Col des Dômes. Circa 200-300 m. prima di arrivare sotto, si prende a destra un evidente canale poco ripido (misto, delicato) che porta alla punta 2640 m. (sulla Pointe de Covagnet secondo la relazione originale.). Scendere 20 m. e prendere il ghiacciaio, poi attraversarlo a sinistra fin sotto la cima centrale. Un pendio di ghiaccio porta alla cresta terminale alta 250 m. di roccia prima marcia, poi migliore, fino in cima. - Gruppo Miage - Massiccio del Monte Bianco.
1984 - 16 febbraio. M. Fleischackl realizza la 1° invernale solitaria della Brèche Sud de Dames Anglaises per il Canale del Freney da Sudovest. Dal Rifugio Monzino si arriva sul ghiacciaio di Freney e verso destra allo sbocco del canale innevato lo si sale direttamente fino alle rocce terminali di III° grado. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.
1984 - 17/18 febbraio. Christophe Profit, realizza la 1 solitaria invernale della Cresta Integrale di Peutérey: la prima notte al Bivacco Craveri, la seconda al Refuge Vallot. Il tutto in 32 ore. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.
1984 – marzo. Laurent Schneitter, si aggiudica la 1° invernale solitaria salendo per Pilastro Est (Pilastro Gervasutti) del Mont Blanc du Tacul. - Nella stessa giornata sempre nel versante orientale sale anche il Supercouloir - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.
1984 - 8 marzo. Mario Mochet, Cosimo Zappelli e Marco Zappelli, realizzarono la 1° invernale dell’Aiguille de la Brenva per la cresta Nord. Salirono dalla Brèche du Père Eternel prima con due salti verticali, poi con cresta accidentata. Scalata di 150 m. Difficoltà TD - in parte sostenute, passaggi di V e V+. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.
1984 - 10 marzo. Christophe Profit, realizza la 1ª invernale solitaria per il gran canale Sud-Est (Hypercouloir del Brouillard). La via segue il fondo del gran canale esposto a Sud-Est, che solca diritto e regolare la parete tra lo Sperone del Brouillard e il Pilastro di Destra. Via grandiosa su ghiaccio di cascata, nel suo genere una delle più belle e severe del Gruppo del Monte Bianco e pure fra le più difficili. In ambiente isolato, esposta alla caduta di sassi, richiede condizioni particolari che si possono trovare in primavera o in inverno. Dislivello: 600 m. dall'attacco all'uscita in cresta, con sviluppo di quasi 800 m. Difficoltà ED+. - Massiccio del Monte Bianco.
1984 - 13 marzo. Dario Brocherel, Sergio Favre e Mario Mochet realizzano la 1° invernale salendo la Cresta Sud del Pic Gamba per la via Gobbi. Scendendo poi con corde doppie lungo la via Gobbi fino alla Spalla Sud. Da qui 2 doppie verso Sudest portano alle cenge e alle soste della via per la Sud della Aiguille Noire de Peutérey e quindi al Combalet.- Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.
1984 - 14 marzo Patrick Gabarrou e François Marsigny, realizzano la 1ª ripetizione e la 1ª invernale dell’itinerario di Bernardi-Grassi- Luzi, che forza l'uscita diretta dal Canalone di Frêney, superando direttamente la Cascata del Freney. (Supercouloir del Frêney). La cascata, alta circa 80 m, si trova alla quota di circa 4500 m. Data l'esposizione a Est le condizioni del ghiaccio di colata sono molto variabili, quasi sempre cattive. Forti pericoli oggettivi. Difficoltà: ED per i primi salitori, TD-/TD per i ripetitori. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1984 - 20 aprile. Benoît Grison e Lionel Mailly, per il canale fra il Pilastro di Destra del Brouillard e il Pilastro Centrale tracciano la (Hypergoulotte), una delle più difficili goulotte del massiccio. La via segue una successione di strette gole di ghiaccio profondamente incassate, quasi camini, fra il pilastro di destra e quello centrale. Uno degli itinerari più ardui al Monte Bianco, con forti difficoltà su ghiaccio e terreno misto, in ambiente molto severo. Pericoloso, si trova raramente in condizioni favorevoli. Dislivello:600 m. fino al Picco Luigi Amedeo, di cui i primi 350 sono la strettissima goulotte. Difficoltà ED+/EX-, molto sostenute nella gola (fino a 90°). - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1984 – 20/21 aprile. Patrick Gabarrou e Francois Marsigny, dipanano il vertiginoso sistema di goulottes a destra del Pilone Centrale del Frêney nel canale tra il Pilone Nord e tracciano la (via Frêneysie Pascal). Via magnifica, dal tracciato logico. Rivolta a Est necessita di condizioni particolari, altrimenti è molto esposta alla caduta di sassi. È più problematica di Notre-Dame e dell'Hypercouloir. Dislivello 800 m. dalla crepaccia fino all'uscita in cresta. Difficoltà ED+, con alcune colate di ghiaccio sottile e verticale alte fino a 40 m. - Contrafforti Italiani – Massiccio del Monte Bianco.
1984 – 21/22 aprile. Michel Piola e Pierre-Alain Steiner salgono per il pilastro Sud-Sudovest aprendo la via O sole mio sul Grand Capucin. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.
1984 - 21/22 aprile. Gian Carlo Grassi e Enrico Tessera, salgono al Picco Luigi Amedeo per la gola Ovest e tracciano la (Fantacouloir) in una delle gole ghiacciate più belle e più nascoste del Monte Bianco. Limita a sinistra (Nord) il Pilastro Rosso. Le colate di ghiaccio si possono formare in primavera e fino all'inizio dell'estate, altrimenti il canale è roccioso. Forte pericolo di caduta sassi, anche in condizioni di freddo intenso. Le soste nella prima parte del canale sono sempre attrezzate sul lato sinistro. Dislivello 650 m. Difficoltà TD+, fino a 90°. DISCESA. - Attrezzata nel canale, con 17 calate a corda doppia. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1984 - 25 aprile. Christophe Profit con sua moglie Sylviane Tavernier e Patrick Gabarrou, salgono per il canale Sud-Est la Goulotte a Sinistra del Pilone Sud di Frêney e tracciano la (via Abominette). È il canale situato tra la Cresta dell'Innominata e il Pilone Sud di Frêney, ma più vicino a quest'ultimo. Il canale ha andamento irregolare, con diversi restringimenti rocciosi; esposto a Est e soggetto alla caduta di sassi, la sua salita necessita condizioni della montagna particolarmente favorevoli. Bella ascensione di media difficoltà, con passaggi vari e interessanti e tre difficili lunghezze da 50 m: due su ghiaccio e una su roccia (ma anche questa in primavera può essere di ghiaccio). Dislivello quasi 800 m: Difficoltà TD-. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1984 - 14 giugno. Stefano De Benedetti e Giorgio Passino salirono per la parete Est dell’Aiguille Blanche de Peutérey. In basso e fino a metà parete, circa a 3450 m, segue all'incirca la via Gussfeldt. In seguito questa via del 1984 prosegue a sinistra e parallela allo Sperone Nordest. Stefano De Benedetti è disceso in seguito con gli sci per la stessa via. Questo itinerario è stato seguito con condizioni di innevamento particolari in estate: rocce instabili. Dislivello 1300 m, da 45° a 55°, 60° gradi fra le rocce. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.
1984 – luglio. Jean Marc Boivin realizza la 1° solitaria al Grand Pilier d’Angle dalla parete Nord (via giapponese o della Roulette Russa). - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1984 - 5 luglio. A. Faré, Gian Carlo Grassi e C. Longhi, salgono per la goulotte a sinistra del Terzo pilastro del Col Maudit per il versante Est aprendo la via Filo di Arianna. Ascensione che richiede condizioni favorevoli e la presenza di ghiaccio. TD secondo i primi salitori.
Dalla crepaccia si supera il pendio che con 5 lunghezze da 50 m. (50°-55°) che porta sotto la goulotte, stretta e tortuosa. La si sale interamente (quasi 100 m, 65°-70°). In ultimo si supera il diedro di 30 m. roccioso ma dal fondo di ghiaccio stretto fino a 10-20 cm. (80°-90°, difficoltà sostenute). Oltre la cornice si esce sui pendii del colle. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.
1984 – 5/6/7/8 luglio. Patrick Gabarrou e Francois Marsigny per lo “Scudo rosso” della parete Est del Grand Pilier d’Angle, in artificiale, aprono una via di difficoltà estreme (via Divine Providence), che diventerà un severo banco di prova per la generazione dei super arrampicatori in quota. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1984 – 7/8 luglio. Daniele Caneparo, L. Casetta, E. Ciavattini, Isidoro Meneghin e Maurizio Oviglia, questa cordata numerosa si arrampica sulla parete Est del Pilastro a Tre Punte, (Mont Blanc du Tacul), tracciando la (via Puzzle). La via si svolge al centro del pilastro piegando in alto verso la (via classica Perego), della quale segue le ultimi due lunghezze in artificiale; segue per tre lunghezze anche la (via degli Alsaziani). Arrampicata molto bella con varietà di passaggi, su roccia ottima; in posto qualche chiodo, utili chiodi e dadi. Dislivello 400 m. Difficoltà ED-, fino a VI° obbligato. e A1 (VII°- se in libera). - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.
1984 - 9 luglio. Christophe Profit e Thierry Renault, salgono per la parete Sud del Pilone Centrale del Frêney (via Jöri Bardill), realizzando la 2 ª ascensione ma con variante centrale che evita il tratto in artificiale: 6b - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1984 - 17 luglio. Pascal Camison e Philippe Ranzoni, sulla parete Sud-Est della Pointe Lachenal tracciano la (via EI Choucas), che sale sulla sinistra della parete. Via con predominanza di fessure, parzialmente attrezzata. V°+ e VI°. Mancano particolari. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.
1984 – 19/20/21/22 luglio. Rudolf Haidučik, Jaroslav Jaško e Ondrej Pochyly sulla parete Est del Grand Pilier d’Angle aprirono la via diretta Cecoslovacca. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1984 - 21 luglio. Christophe Profit e Thierry Renault, ancora loro salgono per la parete Sud del Pilone Centrale del Frêney (via Jöri Bardill), realizzando la 3 ª ascensione concatenando in giornata i Quattro Piloni del Frêney. (Pilier Dérobé - Pilone Gervasutti - Pilone Sud) - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1984 - 22 luglio. Gianni Caronti, Maurizio Fasano e Marcello Ricotti, sulla parete Sud-Est della Pointe 3664 m, tracciano la (via Marcello si è perso). Via su roccia ottima. Dislivello 150 m, sviluppo circa 200 m. Difficoltà D+. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.
1984 – 28/29 luglio. Jean Marc Boivin, F. Diaferia e Martial Moioli aprono la via Eau et gaz à tous les étages sulla parete Est del Grand Capucin. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.
1984 - 3 agosto. Fabio Delisi e Marco Forcatura, hanno salito una parte della parete Sud-Est del pilastro del Mont Blanc du Tacul fino a una prima torre e chiameranno la via (Federica al Monte Bianco), scendendo poi in doppia per la stessa via. Difficoltà fino al VI. Mancano particolari. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.
1984 - 16/18 agosto. Fabio Delisi e Marco Forcatura, salgono dal versante orientale la parete Sud-Est del pilastro del Mont Blanc du Tacul aprendo la (via Joe's garage). L’itinerario sale direttamente al centro della parete del Pilastro Gervasutti. - Arrampicata stupenda in fessure e placche di ottima roccia, attrezzata (chiodi e spit). Sviluppo di 400 m. Difficoltà fino al 6c. Inizia dalla parte più bassa del pilastro, in fessura strapiombante con chiodi e spit. DISCESA lungo la via. Mancano particolari. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.
1984 - 19 agosto. Gian Carlo Grassi e Isidoro Meneghin, salirono per lo Spigolo Est del Terzo pilastro del Col Maudit, realizzando una via molto bella, con arrampicata varia su spigolo, paretine e fessure. Roccia buona, di colore grigio; utilizzati circa 30 dadi e friend. Discesa per la stessa via. Dislivello 350 m. Difficoltà TD+, sostenute, 1 passo di VI+. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.
1984 - 19/20 agosto. Patrick Gabarrou e Carlo Stratta, salgono per la parete Sud-Ovest del Monte Bianco e tracciano la (via Mario Marone). Via diretta, molto pericolosa per la caduta di ghiaccio. Il superamento della fascia mediana di seracchi, con passaggi strapiombanti e molto atletici, costituisce il passaggio-chiave della salita. La via è dedicata a Mario Marone, che un mese prima rimase travolto da una caduta di seracchi sulla via della Pera - (Brenva). Dislivello 1100 m. dal ghiacciaio. Difficoltà ED-, a causa dei seracchi. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1984 - 20 agosto. Bernard Domenech, Claude Remy e Yves Remy, salgono per la parete Sud-Est del pilastro dal versante orientale del Mont Blanc du Tacul tracciando la via Anubis. - Questa via supera direttamente tutta la bella parete che il Pilastro Gervasutti espone a Sud-Est, sopra il Supercouloir, fin sul blocco sommitale (da dove, con una calata in doppia, si può raggiungere la via Fornelli-Mauro alla rampa obliqua di rocce rotte e neve). Magnifica arrampicata interamente libera, aerea, su roccia eccellente. Utile una serie completa di dadi (in posto 2 chiodi e fettucce); corde da 45 m. Dislivello 450 m. Difficoltà TD + sostenuto, 1 passo di VI. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.
1984 - 21 agosto. Bernard Domenech, Claude Remy e Yves Remy, salendo per la parete Nord-Est tracciano sulla Pyramide du Tacul la (via Armes égales). La via, in arrampicata libera, supera un’evidente linea di fessure tra le rocce rotte (a destra) e la zona di roccia grigia chiara (a sinistra); in alto può coincidere con la (via Perroux-Guelpa). Usati solo dadi, qualche fettuccia in posto. Dislivello 250 m (gli ultimi 50 m sulla cresta Est). Difficoltà TD-, fino al VI. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.
1984 - 22 agosto. Bernard Domenech, Claude Remy e Yves Remy, sulla parete Nord-Est della Pyramide du Tacul tracciano la (via le ronfleur paradoxal). Via in arrampicata libera, protetta solo con dadi. Sale a destra della zona di roccia chiara. Dislivello 250 m. (dei quali 50 sulla cresta Est). Difficoltà D+, fino a V. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.
1984 - 14/15 ottobre. Patrick Gabarrou e François Marsigny, salgono per il canale tra il Pilastro Centrale del Brouillard e il Pilastro Rosso del Brouillard seguendo la grande linea di cascate e tracciano l’incredibile (Cascata Notre-Dame). La via segue le colate di ghiaccio di alcune cascate sul fondo del canale tra i due pilastri. Itinerario di gran classe, dal tracciato particolarmente diritto ed elegante. «La più bella, la più pura e la più rettilinea delle cascate del Monte Bianco». Canale pericoloso, la cui risalita richiede condizioni particolari della montagna che di solito non si riscontrano in estate. Raccomandabili corde da 50 m. Dislivello 350 m, 600 m fino alla Cresta del Brouillard, con sviluppo di almeno 700 m. Difficoltà ED, fino a 90°. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.