PUNTA BICH 3746 m. - Vetta Meridionale dell’Aiguille Noire de Peutérey, solo 27 metri più bassa di quella.
Il nome, dato da Enrico
Augusto, ricorda la guida Edoardo
Bich caduta il 13 maggio 1923
alla Becca d’Aran (2952 m.) (Alpi Pennine) - (Ma questa cima può
ricordare anche un’altra guida di Valtournenche, Jean-Baptiste Bich, che con Emile
Rey e Lord Wentworth fu uno dei
primi salitori dell’Aiguille
Noire de Peutérey.
Dall'intaglio Punta Bich-vetta scende a Est un canale con neve. Dalla zona di cenge a Sudest della vetta dell’Aiguille Noire de Peutérey si attraversa verso sinistra questo canale per circa 100 m. sotto l'intaglio e si sale a prendere la Cresta Est a pochi passi dalla cima.
1879 – 4 agosto. Il Marchese E. Del Carretto con Emile Rey e G. Proment effettuano la 3° ascensione dell’Aiguille Noire de Peutérey della parete Sudest (Couloir Rey).
La parete Sudest è interamente rocciosa. Sotto la vetta ha un dislivello di 1000 m. e alla base, sopra la Conca del Combalet, è larga pure 100 m. Oltre alle vie notevoli che raggiungono la vetta o la vicina Punta Bich, altre scalate belle e interessanti su roccia buona salgono alle singole punte che costituiscono la Cresta Sud: alla Punta Brendel, alla Punta Welzenbach e, di minor interesse alla Punta Bifida e al Pic Gamba, punte che verranno trattate separatamente. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.
1923 - 13 maggio. La guida Edoardo Bich nuore per una caduta alla Becca d’Aran (2952 m.) Alpi Pennine. In suo onore viene dedicata da Enrico Augusto la vetta meridionale dell’Aiguille Noire de Peutérey (3773 m.) che verrà chiamata Punta Bich (3746 m.) di solo 27 metri più bassa. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.
1923 – 21 luglio. Adolphe Rey e Henry Rey con Enrico Augusto compiono la prima ascensione alla Punta Bich dell’Aiguille Noire de Peutérey per la cresta terminale Est. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.
1929 – 20 luglio. Laurent Grivel con i fratelli Arturo Ottoz e Osvaldo Ottoz e Albino Pennard tutte guide di Courmayeur, scesero dalla Punta Bich e risalirono poi alla punta che oggi porta il nome di Punta Ottoz, nell’esplorazione per la conquista non riuscita della Cresta Sud dell’Aiguille Noire de Peutérey. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.
1935 – 1° agosto. E’ di Gabriele Boccalatte
la prima salita della difficilissima parete Ovest e la Cresta Sud
della Punta Bich dell’Aiguille
Noire de Peutérey,
(via Boccalatte) realizzata con Ninì Pietrasanta e ritenuta unanimemente come il suo
capolavoro.
La Parete Ovest è severa, più selvaggia della Sudest a causa del ghiaccio di Frêney, sconvolto da crepacci, che ne lambisce la base. Tutta la fascia inferiore sopra il ghiacciaio è strapiombante ed è superabile solo in alcuni punti, ma con elevata difficoltà. Sotto la vetta la parete è alta 650 m. ma nell’insieme è molto larga e vi sono state aperte alcune vie che sono fra le più dure del gruppo. Lungo la via Ratti è attrezzata una via di discesa della parete. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.
1937 – 7/8/9 agosto. Giacomo Chiara e Bortolo Sandri; Luigi Perenni e Marino Stenico vincono la parete Sudest per la Via diretta alla Punta Bich dell’Aiguille Noire de Peutérey.
Ascensione grandiosa, con dislivello di 1000 m. Difficoltà sostenute, fino al VI° grado secondo i primi salitori. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.
1957 – 3/4 agosto. Jean Couzy e René Desmaison, tracciano la diretta alla Punta Bich sulla parete Ovest dell’Aiguille Noire de Peutérey (non ancora ripetuta).
Già considerata come variante
(centrale e superiore) della via Boccalatte. Nella parte centrale segue
la linea di fessure a sinistra e parallele alla «fessura Boccalatte», mentre
sopra le cenge affronta arditamente la parete superiore giallastra alta 200m.
Roccia in genere buona. Dura scalata, soprattutto artificiale, che non risulta
ripetuta. Usati 20 chiodi e cunei per la parte centrale, 50 per quella superiore.
Difficoltà ED+, A3 e 2 passi di VI° grado. - Contrafforti
Italiani – Massiccio
del Monte Bianco.
1970 – 1° agosto. Esattamente 35 anni dopo la 1° ascensione di Gabriele Boccalatte e Ninì Pietrasanta realizzata il 1° agosto del 1935, - Louis Audoubert, Marc Galy e Guy Panozzo vincono la difficilissima parete Ovest e la Cresta Sud della Punta Bich dell’Aiguille Noire de Peutérey, (via Boccalatte), aggiudicandosi la 2° ascensione assoluta.
Nella parte superiore la scalata è molto bella, su roccia ottima. I primi salitori utilizzarono 24 chiodi (3 lasciati), i secondi 20. Le difficoltà maggiori si incontrano nel terzo centrale della via lungo la «fessura Boccalatte», grande fessura-camino. Dislivello 500 m. dal ghiacciaio alla Cresta Sud, 650 m. fino in cima. Difficoltà TD+, passaggi da VI° grado. - Contrafforti Italiani – Massiccio del Monte Bianco.
1973 – 3/4/5 luglio. Giorgio Bertone e René Desmaison vincono la Parete Ovest dell’Aiguille Noire de Peutérey, per la (Via dei Diedri) - (non ancora ripetuta).
La via percorre i due enormi
diedri paralleli situati nella depressione della parete fra la Punta Bich e la vetta. Scalata
decisamente rischiosa, di grande impegno anche psichico, molto dura in libera e
in artificiale, su roccia rotta. Non risulta ripetuta. Utilizzati 150 chiodi,
dai micro ai bong da 18 cm. Dislivello 650 m. Difficoltà probabile EX, VI°
grado e A3. - Contrafforti
Italiani – Massiccio
del Monte Bianco.
1975
– estate. Viene effettuata da parte di Rab Carrington e Alan Rouse
la 2° ascensione della parete Sudest per la via Diretta
alla Punta Bich dell’Aiguille
Noire de Peutérey.
- Contrafforti
Italiani – Massiccio
del Monte Bianco.
1983
– agosto. Giovanni Bassanini e Pascal
Gravante dopo 48 anni dalla prima di Boccalatte/Pietrasanta, realizzano
la 3° ascensione della parete Ovest e la Cresta Sud della Punta Bich dell’Aiguille
Noire de Peutérey,
(via Boccalatte). - Contrafforti
Italiani – Massiccio
del Monte Bianco.