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1937

 

 

1937 - Giusto Gervasutti già da tempo i suoi occhi guardavano una parete rossa come il sangue, verticale, compatta, che si alza prepotente sopra un caos di blocchi di ghiaccio ammonticchiati. Nessuno ha mai pensato di salirla. Questa è la “sua” parete, la Parete Est delle Grandes Jorasses e con Leo Dubosc, salirono al Bivacco di Fréboudze, decisi di andare a controllare sul luogo se la bastionata della Parete Est delle Grandes Jorasses avesse qualche punto di minor resistenza, dove far breccia. Ma il tentativo alla parete si tramutò in un tentativo di giungere solamente all'attacco perché avevano avuto la malaugurata idea di prendere direttamente il ramo destro orografico del Ghiacciaio di Fréboudze. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

Nel 1937, in uno di quei giorni “grandi” in cui gli alpinisti vogliono riscattarsi da amare delusioni esistenziali, Emilio Comici scala da solo, in tre ore e tre quarti, la “sua via” sulla Nord della Grande di Lavaredo, realizzando un exploit che lascerà ammirati e sconcertati gli ambienti alpinistici. Quest’ultima scalata solitaria lo porta ancor più alla ribalta del mondo anche non alpinistico e si crea una fama di “Comici uomo-mosca”.

 

1937 – I cronisti hanno segnalato la svizzera S. D’Albertas quale prima donna sul pilastro Nordest della Droites, accompagnata da Raymond Lambert e André Roch.

 

1937 – E’ di Gabriele Boccalatte la prima salita della difficilissima parete Ovest dell’Aiguille Noire de Peutérey, realizzata con Ninì Pietrasanta e ritenuta unanimemente come il suo capolavoro.

 

1937 - Riccardo Cassin con Gino Esposito e Vittorio Ratti, che non conosce il granito, vince la parete Nord-Est del Pizzo Badile dopo una impegnativa scalata che mette in evidenza il suo notevole intuito.

Un difficilissimo passaggio tra gli strapiombi, che costituisce la chiave dell’arrampicata, resterà il suo insuperato capolavoro.

 

1937 - Matteo Armani, A. Giuliano e G. Lubich salirono le due pareti Est del Crozzon dei Mandrini con arrampicata abbastanza difficile (III°) e per paretine e caminetti raggiunsero la cima. – Sottogruppo della GaiardaGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1937 - Silvio Agostini nota Guida Alpina del Gruppo di Brenta sulla parete Sud della Cima Brenta Occidentale per un banale incidente perse la vita. - Massiccio di Cima Brenta - Dolomiti di Brenta.

 

1937 - 26 giugno. Matteo Armani, Ettore Gasperini-Medaia e R. Zust salirono alla Torre Bianchi per il camino Nord. Difficoltà: III° con attacco di IV°.(nel gruppo Torri Prati, Bianchi e Nardelli). Si attacca lungo il camino. Dopo circa 60 m, dove questo si divide, si prende il ramo di sinistra continuando per la gola che porta in cresta in tutta prossimità della vetta della Torre Bianchi. - Catena degli SfulminiGruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.

 

1937 - luglio. Richard Hechtel, realizza la 1ª solitaria in 36 ore partendo da Entrèves utilizzando per salire il Canale Schneider, che offre la via più breve e pratica della via classica dell’Aiguille Blanche per la Cresta di Peutérey. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1937 - 2 luglio. Armand Charlet (guida) con M. A. Azema, dal bacino superiore del Ghiacciaio della Brenva seguirono dapprima la Variante Güssfeldt fin sullo Sperone della Brenva. Proseguirono obliquando a sinistra la via Diagonale attraverso tutto il gran pendio superiore, per raggiungere a circa 4300 m. la sommità della costola rocciosa che costituisce la sponda sinistra del gran canale centrale che scende da sotto la vetta del Monte Bianco. Traversarono ancora a sinistra ripidi pendii minacciati da seracchi fino a raggiungere sulle rocce la parte superiore della via della Sentinella Rossa, poco prima della sua uscita sui pendii superiori. Itinerario esposto alla caduta di ghiaccio, raramente percorso. D. - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1937 - 5 luglio. G. Sonnier con A. Chappeland, raggiunsero le Dômes de Miage salendo la parete Ovest della cima 3670 m. Accesso lungo, parete ripida ed esposta, alta 650m. D. - Gruppo Miage - Massiccio del Monte Bianco.

 

1937 - 11 luglio. Ettore Gasperini-Medaia e A. Miori attraversando le ghiaie della Valle d'Ambiez si portarono all'imbocco del canale che separa il Crozzet dalla parete dei Castei. Per le buone rocce gradinate a destra del canale raggiunsero la prima terrazza detritica. Seguendo tutto lo spigolo, affilatissimo, con una arrampicata brillante e molto esposta guadagnarono la vetta del Crozzet del Rifugio. - Massiccio della Tosa - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.

 

1937 - 12 luglio. Bruno Dallagiacoma ed E. Leale salirono la parete Ovest del Figlio del Castelletto seguendo il sentiero che conduce al Rifugio Graffer, si risale il ghiaione che porta alla base della parete, limitata da due grandi camini. Si trascura quello di destra., percorso da un rivolo d'acqua e quello di sinistra perché esposto al pericolo di sassi e si procede in parete, utilizzando qualche caminetto, fino a raggiungere un grande cengione. Di qui si prosegue direttamente verso la parete del Figlio del Castelletto e la si rimonta, superando nella parte mediana un tratto assai esposto fino in vetta. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1937 – 14/16 luglio. Riccardo Cassin, Gino Esposito, Vittorio Ratti, Mario Molteni e Giuseppe Valsecchi salgono la parete Nord-Est del Pizzo Badile. Ma indeboliti dal maltempo Mario Molteni e Giuseppe Valsecchi muoiono di sfinimento sulla via del ritorno.

 

1937 - 15 luglio. Alla vigilia della storica ascensione della Nord-est del Pizzo Badile, insieme alle due cordate italiane formate da Riccardo Cassin, Gino Esposito, Vittorio Ratti e da Mario Molteni e Giuseppe Valsecchi, alla Capanna Sciora c’erano due fra i più forti alpinisti tedeschi: Bertl Lehmann e Fred Kaiser, anch’essi diretti al Pizzo Badile. Ma poiché la partita con la “Parete” era già ingaggiata dagli italiani, i tedeschi preferirono optare per la salita al grandioso Spigolo Nord-ovest del Pizzo Cengalo, che riuscirono a scalare.

 

1937 – 20/21 luglio. Fernand Tournier e Christian Authenac superarono il pilastro Nordest delle Droites. Nella parte inferiore utilizzarono la via Lagarde.

 

1937 - 24 luglio. Robert Gréloz e André Roch, realizzarono la 2ª ascensione del Monte Bianco sulla parete della Brenva per la via della Poire (Pera). Dai Bivacchi Ghiglione e della Fourche si giunge al Col Moore 3525 m. Si attraversa prima orizzontalmente, poi anche abbassandosi sotto canali di scarico e risalti rocciosi, quindi risalendo su pendii con blocchi di ghiaccio fino a raggiungere dalla destra a circa 3650 m. le rocce inferiori del contrafforte sotto la Pera. Per queste rocce innevate (o per il pendio ghiacciato a destra) si sale alla base della Pera, circa 3900 m. (fin qui sempre molto pericoloso). Si arrampica su gradini e brevi risalti, poi per 2 lunghezze in un canale-camino passando a destra di pilastri affiancati. Si continua nel mezzo della Pera su buona roccia (qui i primi salitori sono andati a destra), obliquando un po' a sinistra. Si supera a destra per placche fessurate una gran placca con neve visibile già dalla Fourche della Brenva (III e IV), uscendo a un intaglio situato 30 m sotto la cima del risalto: questi 30 m sono molto vicini al seracco di sinistra. Dopo qualche metro a sinistra (fino a 5-6 m. dal seracco) si supera un breve muro (IV) e verso destra (III e IV) si esce in cima alla Pera, 4196 m. Si prosegue su crestina e neve, poi si scalano le rocce a sinistra dell'Aiguille de la Belle Etoile (4354 m, salita nel 1933, 26 luglio dal colletto a monte). Ancora per 100 m. su neve (possibilità di uscire a sinistra verso la Cresta di Peutérey) fino all'altezza dei seracchi a destra. Sopra questi si prendono a destra facili pendii (salita lunga e faticosa) che portano sulla cresta sommitale e quindi in vetta. - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1937 - 24 luglio. Hermann Steuri (guida) con Arthur Bauer, realizzano la 3ª ascensione della Via Major sulla parete della Brenva salendo sulla fascia nevosa si piega a sinistra e si scala un camino verticale alto 20 m. (chiodi). Se questo è ghiacciato si può salire una placca 5 m. più a sinistra e il soprastante camino. - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1937 - 25 luglio. Non si può ritenere una via nuova quella di Hans Graaz e Walter Kurtze al Corno di Denno che salirono dalla Bocchetta delle Palete al Corno di Denno e scendendo dal Corno di Flavona alla Bocchetta dei Tre Sassi. - I primi salitori furono i cacciatori, che vi giunsero sia traversando per cresta dal Corno di Denno e sia salendo direttamente dalla Bocchetta delle Palete per la cresta Nord-est, ma i due alpinisti la pubblicarono come loro l° ascensione sulle riviste tedesche. – Catena SettentrionaleGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1937 - 28 luglio. René Aubert, René Dittert e Francis Marullaz salgono per il Gran Crestone Sudest del Mont Maudit dal Versante della Brenva. Questo itinerario, dato come lunga variante della via aperta il 4 agosto del 1929 da Amilcare Crétier, Renato Chabod e Lino Binel, si può consi­derare via a sé dato che supera interamente il gran crestone Sudest; detto cre­stone si stacca da poco a Sud della cima ed è ben delimitato a sinistra dal ca­nalone Est e a destra dalla gola-canale.

Via su misto con brevi risalti di roccia ottima, abbastanza sicura da cadute di sassi; la parte nevosa superiore può essere in condizioni non buone. Disli­vello 750 m. (dei quali gli ultimi 300 m. in comune con la via Cretier). Difficoltà D. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1937 - 30 luglio. Arthur Bauer con Hermann Steuri (guida),dalla Capanna delle Jorasses oggi Rifugio Gabriele Boccalatte e Mario Piolti salirono al Col des Grandes Jorasses e quindi alla Walker per la Cresta Ovest. Orario velocissimo: partenza rifugio ore 2,30, al Colle verso le 6,30, in vetta alla Walker alle l0 o 10,30. Salirono al colle sempre per il canale, trovato in neve, senza grandi difficoltà. Trovato comunque difficile il passaggio di 20 m. sulla parete della Young. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1937 – agosto. Rizieri Costazza, Bruno Detassis e Pino Fox tracciarono una variante sulla Cresta Sud-sud-est della Cima Tosa. Dalla seconda forcella di cresta raggiunsero direttamente dalla Vedretta della Tosa, salendo per quello di destra dei due camini che incidono la parete alla testata della Vedretta Superiore. Il camino (III°) porta su una buona cengia, che percorsero verso sinistra fino alla forcelletta di cresta. Per le facili rocce gradinate, raggiunsero la quota 3082 e il calottone sommitale. Il torrione fu battezzato Torrione Gottstein con il nome di Otto Gottstein, appassionato alpinista e benefattore del Gruppo di Brenta. - Massiccio della Tosa - Dolomiti di Brenta.

 

1937 – agosto. Rizieri Costazza e Bruno Detassis realizzarono la 1° ascensione del Castelletto Basso di Mezzo per il versante Sud-ovest, con un’arrampicata di circa 180 m. e con difficoltà di III° con passaggi di IV°grado. – Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1937 - agosto Rizieri Costazza, Zisa (Zita) De Grandi e Bruno Detassis, salgono per la parete Nord del punto culminante del Monte Daino. L'itinerario è abbastanza bello e interessante se la roccia non fosse eccessivamente friabile, si svolge sulla breve e ripida parete della Cima Sud, rivolta alla Busa del Daino. Dislivello 180 m. Difficoltà: III e passaggi di IV. - Sottogruppo del Monte DainoGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1937 - 2 agosto. Massimo Strumia con Francis Salluard e Camille Salluard salirono per la parete Sud raggiungendo la vetta della Punta Margherita alle Grandes Jorasses. Partendo dal Rifugio Boccalatte seguirono la Via Normale per le Grandes Jorasses fin sotto il Reposoir, indi raggiunsero per il Ghiacciaio di Plampincieux la base del canalone nevoso che scende dalla forcella di Punta Elena e Punta Margherita. -- Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1937 - 3 agosto. Giorgio Graffer e Paolo Graffer sulla parete Sud della Cima degli Armi praticano la Variante Graffer che evita in parte il Camino Kiene, che ancora oggi può essere consigliabile quando il camino è ghiacciato. - Catena degli SfulminiGruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.

 

1937 - 4 agosto. Jean Leininger, Raimond Leininger e Pierre Madeuf salirono alla Calotte de Rochefort dal Col des Grandes Jorasses seguendo la Cresta Est (dopo che il tratto decisivo, fra la prima torre e la vetta, era però già stato salito da Guido Alberto Rivetti con Adolphe Rey e Alphonse Chenoz (guida), 11 agosto 1928. Mentre il tratto iniziale era già stato salito da A. Brofferio in un suo tentativo del 1904.) La cresta presenta il suo passaggio chiave in corrispondenza della risalita del terzo torrione partendo da Nord: il quale ostenta uno strapiombo di quindici metri precisi che Mario Santi e Vittorio Sigismondi scesero a corda doppia «senza appoggio alcuno alla roccia.». Fin qui era giunto A. Brofferio nel suo menzionato tentativo, persuadendosi «che l'impresa fosse fattibile, ma in senso inverso, a causa di un gendarme strapiombante e impossibile a girarsi per l'impraticabilità dei suoi fianchi.». Di qui salirono per la prima volta i primi salitori Guido Alberto Rivetti con Adolphe Rey e Alphonse Chenoz (guida), per un itinerario diverso da quelli successivamente praticato. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1937 - 5 agosto. Giorgio Graffer e Paolo Graffer con una bella arrampicata dell'ardito Spigolo Est salgono la Cima Polsa, con passaggi di V° e VI°, usando 8 chiodi. – Massiccio della Tosa - Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1937 - 6 agosto. André Roch (guida) con Paul Hagenbach, realizzano la 4ª ascensione della Via Major sulla parete della Brenva salendo sulla fascia nevosa che piega a sinistra e si scala un camino verticale alto 20 m. (chiodi). Se questo è ghiacciato si può salire una placca 5 m. più a sinistra in una fessura, per piegare a destra nel camino. - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1937 - 6 agosto. Pino Fox e Marcello Friederichsen effettuano la 1° ripetizione del Crozzon di Brenta salendo dalla Parete Est-Nord-Est - la cosiddetta Via Delle Guide aperta da Bruno Detassis con Enrico Giordani nel 1935. - Massiccio della Tosa - Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1937 - 7 agosto. Rizieri Costazza, Sandro Disertori, Pino Fox e Luigi Golser compiono la prima salita per lo Spigolo Sud-est del Campanile Basso. (Spigolo Fox). Arrampicata di 180 m. arditissima e di eccezionale eleganza, che segue lo spigolo verticale da poco sopra la «Parete Pooli» fino in vetta. Chiodi usati 9. Difficoltà: V°+. - Catena degli SfulminiGruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.

 

1937 – 7/8/9 agosto. Giacomo Chiara e Bortolo Sandri; Luigi Perenni e Marino Stenico vincono la parete Sudest per la Via diretta alla Punta Bich dell’Aiguille Noire de Peutérey.

Ascensione grandiosa, con dislivello di 1000 m. Difficoltà sostenute, fino al VI° grado secondo i primi salitori. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1937 - 9 agosto. Bruno Detassis, Pino Fox, Marcello Friederichsen e Enrico Giordani salirono il terzo dei Campanili di Fracingli da Nord, - (Campanile Agostini) più esile e ardito degli altri due e lo intitolarono alla memoria della nota guida trentina Silvio Agostini. Sottogruppo dei FracingliGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1937 – 9 agosto. Giorgio Graffer e il fratello Paolo Graffer salirono La Sentinella del Campanile Basso nel Sottogruppo Centrale della Catena degli Sfulmini (Gruppo di Brenta) per la Parete Est dell’anticima, tracciando una via che si svolge lungo un diedro verticale che solca tutta la parte superiore della parete e offre un’arrampicata assai interessante, alta circa 220 m, usando 7 chiodi e con difficoltà di IV° grado. - Dolomiti di Brenta.

 

1937 - 11 agosto. In occasione della seconda salita da parte di Edouard Frendo e Maurice Fourastier il pilastro Nordest della Droites fu percorso per la prima volta direttamente in 13 ore.

 

1937 - 11 agosto. M. Duboc, Jacques Martin e G. Sonnier, salirono alle Dômes de Miage da Sud-Est alla cima 3670 m. (la quinta). La via supera la costola Sud-Est di roccia e misto, alta 350 m. sopra il ghiacciaio. Difficoltà AD, discontinue, con passaggi di IV. - Gruppo Miage - Massiccio del Monte Bianco.

 

1937 - 13 agosto. Bruno Detassis e Giorgio Graffer aprirono un ardito itinerario che si svolse sulla parete Est, per il Pilastro di Destra dei due grossi pilastri (via Detassis-Graffer) della Cima Tosa, con una bella arrampicata libera di notevole interesse, con tratti di estrema difficoltà. Altezza circa 300 m; chiodi usati circa 20. Difficoltà: VI°-. E’ certamente l’impresa tecnicamente più difficile compiuta da Bruno Detassis. All’inizio di questa scalata, esattamente nei primi cento metri, furono vinte difficoltà di assoluto sesto grado in libera; arrampicata che ancora oggi questa salita è assai temuta dai più forti arrampicatori dolomitici. - Massiccio della Tosa - Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1937 - 16 agosto. Matteo Armani, Ettore Gasperini-Medaia e M. Lubich, salirono un arditissimo torrione giallastro a forma di campanile che battezzarono col soprannome della nota guida Silvio Agostini - Campanile Caigo, caduto quello stesso anno sulla vicina parete Sud della Cima Brenta Occidentale. - Massiccio di Cima Brenta - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.

 

1937 - 19 agosto. M. Goldstein con Georges Charlet, salirono per il versante Ovest della Pointe François Simond fino alla base Sud della punta. - Itinerario difficile di circa 450 metri su rocce in gran parte sgretolate. Nella parte inferiore c'è la possibilità di caduta di sassi. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1937 - 6 settembre. Gabriele Boccalatte, Vitale Bramani, Ettore Castiglioni sulla Cima Ceda Occidentale arrampicano per la parete Sud-Sud-Ovest su ottima roccia, in parte esposta e di notevole interesse, che si svolge sul poderoso torrione squadrato che forma la cima più alta della Cima Ceda Bassa Occidentale. (via Castiglioni), nel Massiccio della Tosa. - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.

 

1937 - 6 settembre. Gabriele Boccalatte, Vitale Bramani, Ettore Castiglioni per il versante Ovest salgono la Cima Ceda Occidentale con un’arrampicata di un certo interesse, preferibile alla via normale, che si svolge su quella parete gradinata che fiancheggia a sinistra il grosso torrione della vetta, costituendo l'accesso più diretto e più facile alla cima. – Massiccio della Tosa. - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.