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Mario C. Santi – (     - 1974) - CAAI

 

 

 

1909 - 13/14 agosto. Mario Santi e Vittorio Sigismondi realizzarono la traversata completa della Cresta di Rochefort scesero dalla Calotte de Rochefort per il Col des Grandes Jorasses seguendo la Cresta Est. Questo tratto viene percorso pressoché sul filo: dapprima in discesa libera, poi, dove le rocce si fanno più ripide, con una prima corda doppia che porta ad una spalla. Una seconda corda doppia, necessaria se la neve è abbondante, porta ad un salto roccioso quasi verticale, che si scende con un’ulteriore corda doppia di 25metri, continuando poi la discesa obliquamente a sinistra e raggiungendo il pendio nevoso che degrada sul Col des Grandes Jorasses. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1909 - 21 agosto. Cesare Negri, Mario Santi e Vittorio Sigismondi, salirono da Sud-Ovest per il canale del Col du Diable con un itinerario diretto ma un po’ esposto a caduta di sassi nel tratto inferiore. Dislivello dal ghiacciaio 350 m. Difficoltà PD. - Dal Rifugio Torino 3375 m. si oltrepassa il Col des Flambeaux 3407 m. e si scende sulla sinistra (in estate presso una sciovia) fino a passare a circa 3300 m. sotto il ripido scivolo Nord dell' Aiguille des Toules. Si prosegue verso Ovest (in direzione del Mont Maudit), passando a Nord della Tour Ronde e risalendo su pendii lievemente inclinati tutto il ramo del Glacier du Géant fino al suo bacino superiore, circa 3600 m, noto come Cirque Maudit o Combe Maudite.

Si supera la crepaccia (a volte aperta e difficile) e il pendio nevoso sottostante le Aiguilles du Diable, poi si sale verso destra per passare sotto lo sperone sottostante la Pointe Chaubert (su misto) fino a entrare in un canale con neve. Lo si sale direttamente e si sbuca al colle (se il canale è scarso di neve e quindi più soggetto alla caduta di pietre, lo si attraversa per rimontare le costole rocciose più a destra). - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1911 – Mario C. Santi compì il 27 luglio la prima salita italiana senza guide del Cervino per la cresta di Zmutt e della Leone con Giacomo Dumontel.

 

1920 – 7 agosto. Cesare Negri, Ettore Santi e Mario Santi salirono dal ghiacciaio della Brenva per lo sperone Nordest dell’Aiguille Noire de Peutérey con uscita dalla Cresta Est.

La via si svolge lungo lo sperone che dalla quota 3520 sulla Cresta Est si abbassa ben marcato a Nordest terminando nel ghiacciaio della Brenva a 2586 m. E’ stata ripercorsa solo una volta nella sua parte superiore. Dislivello dal ghiacciaio alla cima 1200 m. Difficoltà D. – Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1937 - 4 agosto. Jean Leininger, Raimond Leininger e Pierre Madeuf salirono alla Calotte de Rochefort dal Col des Grandes Jorasses seguendo la Cresta Est (dopo che il tratto decisivo, fra la prima torre e la vetta, era però già stato salito da Guido Alberto Rivetti con Adolphe Rey e Alphonse Chenoz (guida), 11 agosto 1928. Mentre il tratto iniziale era già stato salito da A. Brofferio in un suo tentativo del 1904.) La cresta presenta il suo passaggio chiave in corrispondenza della risalita del terzo torrione partendo da Nord: il quale ostenta uno strapiombo di quindici metri precisi che Mario Santi e Vittorio Sigismondi scesero a corda doppia «senza appoggio alcuno alla roccia.». Fin qui era giunto A. Brofferio nel suo menzionato tentativo, persuadendosi «che l'impresa fosse fattibile, ma in senso inverso, a causa di un gendarme strapiombante e impossibile a girarsi per l'impraticabilità dei suoi fianchi.». Di qui salirono per la prima volta i primi salitori Guido Alberto Rivetti con Adolphe Rey e Alphonse Chenoz (guida), per un itinerario diverso da quelli successivamente praticato. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.