(Sottogruppo Centrale)
La
parte centrale del Gruppo
di Brenta, compresa fra la Bocca
di Brenta a Sud e la Bocca
di Tuckett a Nord e che si sviluppa lungo una dorsale
rettilinea, viene qua suddivisa in due settori diversi come caratteristiche,
delimitati nel mezzo dalla Bocchetta
Bassa dei Massodi. Quello Sud prende il nome di Catena
degli Sfulmini, quello a Nord Massiccio
di Cima Brenta.
La
Catena degli Sfulmini è costituita da un’unica cresta molto
frastagliata formante torri, campanili e pinnacoli detti, per le loro forme
ardite, Fulmini o Sfulmini di Brenta. Le singole cime emergono da
un unico basamento roccioso e sorgono ben distinte e isolate, separate l'una
dall'altra da profondi intagli e forcelle (bocchette) da cui scendono
sui due versanti stretti e profondi canali in parte nevosi. È una delle parti
più note e frequentate del Gruppo
di Brenta, tanto dagli alpinisti quanto dagli escursionisti, grazie ai
suoi celebri campanili che per l'arditezza dei profili hanno pochi eguali nelle
Dolomiti. Alla poderosa mole della Brenta
Alta fanno seguito, infatti, il famoso Campanile
Basso, lo slanciato Campanile
Alto, le esili guglie degli Sfulmini
veri e propri, l'elegante Torre
di Brenta. La Cima
degli Armi e la Cima
Molveno hanno invece l'aspetto di complessi castelli, con torri e
merlature. Una crestina secondaria irta di pinnacoli si stacca dagli Sfulmini
verso Ovest e fiancheggia la Vedretta degli Sfulmini: essa
comprende anche le tre ardite Torri
Prati, Bianchi e Nardelli e la curiosa guglia isolata del Bimbo
di Monaco. Brevissima e di scarso rilievo è la cresta che si protende
verso Ovest-Nordovest dalla Cima
Molveno e termina con l'ardito roccione bicuspide detto i Gemelli.
Agli
escursionisti la Catena degli Sfulmini offre uno dei percorsi
dolomitici più interessanti e spettacolari tramite il noto “Sentiero delle
Bocchette” che, sfruttando tratti di cenge e grazie a notevoli opere di
adattamento e ad attrezzature artificiali, attraversa in quota i fianchi di
tutte le cime ora su un versante ora sull'altro, toccando quasi tutte le
bocchette della catena. La roccia è dolomia principale regolarmente
stratificata, in genere solidissima e ricca di appigli.
I
Rifugi
alla Tosa, Brentei e Alimonta sono ottime basi per le ascensioni
di questo settore.
Fanno parte
della Catena degli Sfulmini:
Bocca
di Brenta – Brenta
Alta – Bocchetta
del Campanile Basso – Campanile
Basso – Bocchetta
del Campanile Alto – La
Sentinella – Torre
Cagliari-Parma – Torrione
Comici – Campanile
Alto – Bocchetta
Bassa degli Sfulmini – Sfulmini
– Bocchetta
Alta degli Sfulmini – Torre
Prati – Torre
Bianchi – Torre
Nardelli – Torre
Frisanco – Bimbo
di Monaco – Castei
di Val Brenta – Spuntoni
di Val Brenta – Torre
Laura – Torre
di Brenta – Torre
Trento – Torre
Trieste – Bocca
degli Armi – Torre
Olandese – Cima
degli Armi – Cima
degli Armi Bassa – Campanili
degli Armi – Bocchetta
Molveno – Spallone
Nord-Ovest della Cima Molveno – I
Gemelli –
1864 - 22 luglio. John Ball, fu primo ad attraversare la Bocca di Brenta - (Catena degli Sfulmini), nel tentativo di raggiungere la Cima Tosa – (Massiccio della Tosa) con i fratelli cacciatori-guide Matteo Nicolussi e Bonifacio Nicolussi. – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1864 - 28 luglio. L’alpinista bolzanino Albrecht Wachtler dopo sei giorni della prima attraversata della Bocca di Brenta, ad opera di John Ball, con i fratelli cacciatori-guide Bonifacio Nicolussi e Matteo Nicolussi, portò a termine la prima ripetizione. – Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1864 - 4 settembre. Julius Payer compie la terza attraversata della Bocca di Brenta, nella Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta, sulla via di conquistare l’Adamello.
1864 - Non riuscì invece la traversata a Douglas William Freshfield con la sua guida Francois Devouassod della Bocca di Brenta, nella Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta, che dopo aver conquistato il 25 agosto la Presanella si persero nella nebbia lungo la Vedretta dei Camosci e ritornarono a Pinzolo dalla Val di Nardis.
1880 - 19 agosto. La prima ascensione nota
della Brenta
Alta è quella di Annibale Apollonio
e G.
Rossaro con Bonifacio Nicolussi e Matteo Nicolussi, per il
versante meridionale. - Catena degli
Sfulmini – Gruppo di Brenta
- Dolomiti
di Brenta.
1882
- Edward Theodore
Compton e Alberto De Falkner
tentano senza riuscirci la vetta della Cima
Molveno (2917 m.). - Catena
degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
- Dolomiti
di Brenta.
1882 - 24 giugno. Edward
Theodore Compton con Matteo Nicolussi realizzarono la prima ascensione della Torre
di Brenta per il versante Nord - (via normale). L'itinerario si
svolse per i camini obliqui che incidono la parte destra della parete Nord
ed offre una facile arrampicata, abbastanza varia e divertente, su roccia
ottima e ricca di appigli. - Catena
degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
- Dolomiti
di Brenta.
1884 - 16 luglio. F. Vogl con
Matteo Nicolussi fecero la prima ascensione della Cima
degli Armi salendo dalla Vedretta
degli Sfulmini per il contrafforte Nord-ovest, con un itinerario
facile ma privo di interesse e in parte pericoloso per la caduta di sassi. – Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1884 - 10 agosto. Alberto De Falkner, Orazio De Falkner e G.
Pigozzi con Antonio Dallagiacoma
e Matteo Nicolussi raggiungono
per la prima volta la vetta della Cima
Molveno (2917 m.) salendo dalla Vedretta degli Sfulmini per lo Spallone
Ovest. - Catena degli Sfulmini
– Gruppo
di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1885 - 27 luglio. Gottfried Merzbacher scopre la via più agevole per scalare il superbo Campanile Alto di Brenta e accompagnato dalla guida Bonifacio Nicolussi, egli poteva raggiungere la vergine vetta per il Gran Camino del versante Nord. – Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1887 - 20 agosto. Matteo Nicolussi e M. Schulz con un itinerario di scarso interesse salgono la parete Est-Nordest della Cima degli Armi. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1893 - 24 agosto. A. Gstirner con L. Caola salirono per primi la Punta Nord degli Sfulmini nel Gruppo di Brenta, dalla Bocchetta Alta degli Sfulmini per le ripide rocce gradinate del versante Est. – Catena degli Sfulmini – Dolomiti di Brenta.
1896 - 12 luglio. H. Meynow e Leon Treptow con H. Fohrer e H. Unterwurzbacher salgono per la parete Nord e cresta Est della Torre di Brenta tracciando la via Treptow che si svolge nella parte più a sinistra della parete Nord, su roccia ottima. Solo in seguito la sua metà superiore è stata molto ripetuta, anche perché scambiata con la via Adang. Difficoltà: III, passo III+. – Catena degli Sfulmini - - Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1896 - 6 settembre. Carlo Garbari e Nino Pooli aprono una via diretta al Campanile Alto per la parete Sud, (via Garbari). La via si svolge nella parte destra della bella parete rivolta verso il Campanile Basso, ed è più diretta, ma più difficile e meno divertente. Difficoltà: III+, 1 passo IV. - Catena degli Sfulmini - - Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1897 - Carlo Garbari sale la Torre di Brenta da Sud che poi diventerà la via normale da Sud - (via Garbari). Questa via da Sud è più difficile (III grado) ma più interessante della via normale da Nord. - Catena degli Sfulmini - - Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1897 - 12 agosto. Coraggioso tentativo di Nino Pooli al Campanile Basso che vinse la difficile parete iniziale giungendo fino a pochi metri dalla vetta con Carlo Garbari e la guida Antonio Tavernaro di Primiero. - Catena degli Sfulmini - - Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1897 - 14 settembre. W. von Frerichs e Wilhelm Paulcke salirono per la bella parete Sud del Campanile Alto, rivolta verso il Campanile Basso, che si eleva quasi verticale dal terrazzo detritico della Sentinella ed aprirono la (via Paulcke), che è caratterizzata da numerose strette cenge che la tagliano orizzontalmente. Arrampicata elegantissima, molto esposta e di grande soddisfazione: non è solo la via più frequentata _ al Campanile Alto, ma anche una delle più ripetute di tutto il Gruppo di Brenta. Altezza circa 200 m. Difficoltà: III. - Catena degli Sfulmini - Dolomiti di Brenta.
1899 - 18 agosto Otto Ampferer e Kart Berger studenti austriaci di Innsbruck raggiunsero per primi la vetta e realizzare quindi la prima ascensione assoluta del Campanile Basso di Brenta. Otto Ampferer e Kart Berger individuarono il passaggio chiave – la «Parete Ampferer» - dopo che Carlo Garbari, Nino Pooli e Antonio Tavernaro avevano aperto gran parte della via nel 1897. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1901 - 6 settembre. G. Adang e Keller aprono sulla parete Nord della Torre di Brenta un nuovo tracciato - «camino Adang», con un’arrampicata su roccia ottima e ricca d'appigli, che si svolge per due successivi camini al centro della parete Nord. Difficoltà: III, passo III+. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1902 – 26 settembre. Tita Piaz con Franz Wenter conquistano la 1° salita italiana del Campanile Basso di Brenta. E così si espresse Piaz nel suo libro Mezzo secolo di alpinismo: “La scalata ci impressionò davvero per la sua eccezionale esposizione, poiché in quei tempi pareti libere di quel genere non erano ancora state fatte; ma ciò nonostante raggiungemmo la vetta in un tempo più breve di tutti i nostri predecessori. La vostra vittoria ci sembrò assai grande e trovammo che per difficoltà la guglia era di molto superiore alle Torri del Vajolet”. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1903 - 9 agosto. Vineta Mayer e Alfred Mayer con Franz Wenter per la parete e la Cresta Est salgono sulla Brenta Alta, per una serie di camini che portano sulla cresta e quindi lungo tutta la cresta fino in vetta. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1903 – 11 agosto. Vineta Mayer si aggiudica la 1° femminile del Campanile Basso di Brenta, salito con Josef Ostler e Franz Wenter. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1903 - 17 agosto. Michele Bettega, Beatrice Tomasson e Bortolo Zagonel aprono una via nuova per il camino Sud-Sudest (Camino Bettega) al Campanile Alto con un itinerario logico e diretto ma poco attraente come arrampicata. Altezza circa 200 m. Difficoltà: II+. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1903 – 30 agosto. Josef Ostler realizza la 1° solitaria del Campanile Basso di Brenta. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1904 - 22 luglio. F. Barth, L. Hahn, Hans Lorenz, R. Oesterrelcher e A. Stradal raggiungono la vetta della Cima degli Armi salendo per la parete Est con un’arrampicata varia e divertente, un poco più difficile e assai preferibile alla via normale, che rappresenta la via più interessante tra le molte tracciate sul versante orientale. L'itinerario si svolge su una ripida parete gradinata, rivolta alla Cima degli Armi Bassa. Difficoltà: II grado. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1904 - 31 luglio. Nino Pooli ritornò al Campanile Basso al famoso “Terrazzino Garbari” con Riccardo Trenti, superando lo strapiombo e raggiungere finalmente la vetta che nel 1897 l'aveva respinto. Sapeva di farcela, e di forza raggiunse la cima, dopo 35 metri valutati oggi di V grado superiore. Nel sacco Pooli aveva una grande bandiera di Trento, gialla e azzurra, lunga tre metri. Raggiunta la cima la issò su un palo di cinque metri che si era trascinato dietro e la fece sventolare sul Brenta, tanto che il vessillo fu visto a lungo da tutta la Valle delle Seghe. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1904
- 28 agosto. Alfred von Radio-Radiis
e Gaston von Radio-Radiis
con un itinerario abbastanza semplice
come orientamento ma privo d'interesse alpinistico, salgono da Nord-est
sulla vetta della Cima
degli Armi. – Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1904
- 30 agosto. Josef Ostler in solitaria sale
la parete Nord-Nordovest con un’arrampicata un po' complessa, non
difficile alla Brenta
Alta nel Gruppo di Brenta. Difficoltà: II e III grado. - Catena
degli Sfulmini – Dolomiti di Brenta.
1905
- 8 agosto. Giovanni Nones e Mario
Scotoni, attaccarono dalla Bocchetta del Campanile Alto per la Parete
Est del Campanile
Basso salendo per pochi metri su rocce facili, poi
attraversarono a sinistra, verso uno spigolo poco pronunciato. Si innalzarono
direttamente su esili e scarsi appigli fino all'altezza di un masso incastrato
nella caratteristica fessura strapiombante e rovesciata, che solca la parete
obliquamente da destra a sinistra. Sotto al masso, attraversarono a destra
verso un terrazzino e proseguirono con grande difficoltà lungo la fessura, che
non da alcun aiuto fino al suo termine, su una cengia. Di qui salirono direttamente
con minore difficoltà per un breve camino e rocce gradinate e raggiunsero i due
camini divergenti della Via Comune. Questa Variante Scotoni è
poco attraente a causa della friabilità della roccia; circa 50 m; difficoltà di
V°+. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
- Dolomiti
di Brenta.
1905 - 8 settembre. Giovanni Nones e Mario
Scotoni raggiunsero la vetta del Campanile
Basso per il Camino Est
- (Camino Scotoni). La loro via si svolse in quel gran camino che
solca sulla sinistra la Parete Est nel suo terzo medio, sotto lo «Stradone
provinciale.». Difficoltà: IV°+. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
- Dolomiti
di Brenta.
1907 - 7 settembre. A. Baum, H.
Holzgruber, A. Seidl
e F.
Schosser, partendo dalla Bocchetta
Bassa degli Sfulmini, salirono all'intaglio tra la Punta Sud e la Punta
Centrale, dove scalarono le singole cime degli Sfulmini.
- Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
- Dolomiti
di Brenta.
1908
– 28 giugno. G. Lubich e Luigi Scotoni si
aggiudicano la 1° salita senza guide del Campanile
Basso. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
- Dolomiti
di Brenta.
1908
- 27 agosto. Rudolf Fehrmann e Oliver Perry-Smith
salirono per il Diedro Sud-ovest tracciando la (via Fehrmann) al Campanile
Basso. L’itinerario supera il Gran diedro ad angolo retto
formato dall'incontro della stretta Parete Ovest del Campanile con
lo Spallone. Classica arrampicata, tecnica ed elegante, tra le più note
e belle delle Dolomiti. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
- Dolomiti
di Brenta.
1909 - 29 luglio. Gabriel Haupt e Karl Lompel effettuarono il l° percorso in discesa dal versante Est degli Sfulmini, dall'intaglio si scende sul versante Est per quella profonda gola che sbocca nella Busa degli Sfulmini, senza incontrare serie difficoltà, perché tutti i passaggi disagevoli si possono girare comodamente sulla parete a destra della Bocchetta Alta degli Sfulmini. – Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1909
- 19 agosto. Pierre Blanc e Charles Francis Meade
salirono al Campanile
Basso tracciando per la parte finale dello Spigolo Sud-ovest la
( Via Meade), con un’arrampicata di circa 50 m. di eccezionale eleganza
e massima esposizione; difficoltà: V°-. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
- Dolomiti
di Brenta.
1910 - Gabriel Haupt percorse in discesa la Torre
di Brenta dal versante Sud (via Haupt). Naturalmente la via
Haupt è percorribile anche in salita, ma riesce meno diretta e meno
interessante della via Garbari. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
- Dolomiti
di Brenta.
1910 - l0 agosto. K.
Holzhammer, Karl Ibscher, August Schuster salirono la Punta Principale degli Sfulmini
per il versante Est, per una via che dapprima si svolge lungo la gola
che dalla Bocchetta
Alta degli Sfulmini scende nella Busa degli Sfulmini, poi lungo
la cresta Est della punta più alta. Arrampicata abbastanza varia e
interessante, ma con roccia friabile. Difficoltà: III grado. – Catena
degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1910 - 19 agosto. Ernst Kiene e Kurt Keine salgono per la parete Sud della Cima degli Armi e aprono la (via Kiene) con un’arrampicata interessante, forse la più bella della Cima degli Armi. Difficoltà: III, passo III+. – Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1911
- 11 luglio. Vittorio Emanuele
Fabbro e Italo Lunelli
raggiungono la vetta del superbo Campanile
Alto di Brenta per la parete Nord-est. L’itinerario si svolse
per un camino verticale e poco profondo che scende dall’intaglio fra le due
cime del campanile e che solca nel mezzo la parete, con un’arrampicata assai
interessante e divertente. Altezza circa 200 m. Difficoltà: III+ con un 1 passo
IV. Curiosità: La
Sentinella è un curioso obelisco senza importanza, cui ben si appropria il
nome datogli da Italo Lunelli e Vittorio Emanuele
Fabbro in occasione della loro salita al Campanile
Alto per la parete Est. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1911
- 28 luglio. Paul Preuss, in solitaria
conquista la prima assoluta del Campanile
Basso di Brenta per la Parete
Est - (Parete Preuss). Arrampicata di eccezionale eleganza e
della massima esposizione, su roccia ideale, che percorre quella stretta parete
grigia, stupenda muraglia alta 110 m, che si alza verticale sopra la cengia
dello «Stradone provinciale». - Qualche chiodo. Difficoltà: V, poi IV+. - Catena
degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1911
- 31 luglio Paul Preuss e Paul
Relly realizzano la prima traversata salendo per il Diedro Sud-ovest
- (via Fehrmann) al Campanile
Basso. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1911 – 6 agosto. Hans Pfann sale il Campanile Basso di Brenta, lungo la Parete Est. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1911 – 7 agosto. Paul Preuss in solitaria sale il Campanile Basso di Brenta, lungo la Parete Est. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1912 - 9 agosto. L. Weghorn e B. Wolf praticarono una Variante sulla Parete Est del Campanile Basso. (Via Comune). Dal Terrazzino Garbari, anziché scendere al piccolo pulpito dello Spigolo Nord-Ovest, salirono direttamente per rocce fessurate lungo la gialla parete sovrastante (Parete Pooli-Trenti) fino a trovarsi circa all'altezza del terrazzino dello spigolo ove si scende dalla vetta con la prima calata a corda. Da qui attraversarono a sinistra su roccia strapiombante, con piccoli ma solidi appigli per le mani e senza appoggi per i piedi, fino ad afferrare lo spigolo che si percorre fino alla vetta. Questo itinerario in seguito sarà chiamato: Variante Wolf-Weghorn. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1923 – estate. Vittorio Cesa, Frova, Giovanni Strobele salgono in vetta della Cima Molveno per la cresta Sud con una breve arrampicata, abbastanza varia e divertente. Difficoltà: II, passo III. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1923
– 22 luglio. Vittorio Emanuele
Fabbro, Luigi Scotoni, Giovanni Strobele
e Giuseppe Vagliani discesero - e fu la
prima volta – direttamente in corda doppia dal Campanile Basso fino all’Albergo al Sole) per la Parete
Est (Via Comune.) - Catena
degli Sfulmini – Gruppo
di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1923 – 19 agosto. Vittorio Emanuele Fabbro e Luigi Scotoni, in occasione della l° salita italiana del Diedro Sud-Ovest del Campanile Basso iniziarono l'arrampicata alquanto più in alto, a destra. dell’attacco Fehrmann, salirono per pochi metri per una stretta fessura umida, chiusa in alto da un masso, uscirono a sinistra con una traversata di 4.5 m. su scarsi ed esilissimi appigli e proseguirono, sempre con difficoltà, fino a una cengia coperta, che li portò verso sinistra, aggirando uno spigolo, all’'inizio del Gran diedro della via Fehrmann. (Questo attacco è più breve ma più difficile dell'attacco originale Fehrmann), realizzando così la Variante d’attacco Fabbro-Scotoni. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1924 - 5 agosto. K. Aichner, F. Bernardi, H. Buratti realizzano la 1° ripetizione della «Parete
Preuss» del Campanile
Basso di Brenta per la Parete
Est. – Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1925 - J. Mair, E. Muller e H. Niesner prendendo per la Via delle Bocchette tracciano sulla parete Nord-Ovest un itinerario non privo di interesse, che attraverso una serie di camini porta in cima della Brenta Alta. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1925 - 31 agosto. Pino Prati, Giovanni Videsott e M. Vidotto salirono per la prima volta per il versante Sud-ovest poi diventata la (via normale) della Cima degli Armi. La via si svolge per una ripida rampa rocciosa che dal contrafforte Sud-Ovest scende verso la Vedretta degli Sfulmini fiancheggiando a destra il gran torrione centrale della parete Ovest e offre un'arrampicata di circa 200 m. di un certo interesse. Difficoltà: II grado. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1925 - 6 settembre. August Schlaak con F. Bernard aprono una via a Sud-est per il camino che chiameranno Camino Bernard sulla Brenta Alta, con difficoltà di III grado. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1926 - 18 agosto. Luigi Miori e Pino Prati salgono in vetta della Brenta Alta per lo Spigolo Sud. E’ lo spigolo affilato che s'innalza quasi verticale dalla Bocca di Brenta e che forma il marcato spallone Sud-Ovest della Brenta Alta. Esso è costituito da tre risalti, separati dalle terrazze della parete Sud, all'altezza della prima terrazza lo spigolo forma una sottile guglietta staccata, detta la Madonnina. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1926 – 19 agosto. Gino Battisti e U. Perini sulla Parete Est del Campanile Basso (Via Comune), procedettero dal Terrazzino del Re del Belgio, anziché traversare sulla parete Nord, salirono direttamente per lo spigolo Nord-Ovest, espostissimo e con forti difficoltà nel primo tratto, poi più articolato tracciando la Variante Perini-Battisti, molto conveniente, attribuita in seguito a M. Pederiva. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1927 - 22 luglio. Mario Agostini e Remo Platter salgono per la parete Sud della Brenta Alta. Questo itinerario è probabilmente il più interessante sul versante meridionale. Difficoltà: III grado. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1927 – 24 luglio. Giorgio Graffer con Renzo Videsott (capocordata) salgono il Campanile Alto: Parete Sud – V grado. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1927 - 30 luglio. Giorgio Graffer e Renzo Videsott aprirono una loro via al Campanile Alto per la Parete Sud (via Graffer-Videsott). Questa via supera interamente il versante Sud del Campanile Alto, attaccando alla base delle rocce nella Val Brenta. Il basamento venne scalato per mezzo di uno stretto e profondo camino verticale, alto quasi 200 m, che separa il Campanile Alto dal Torrione Comici; la parete vera e propria venne poi scalata nel mezzo, incrociando quindi la via Paulcke. Arrampicata di notevole interesse, lunga e molto impegnativa, specialmente nella prima parte. Altezza circa 500 m. fino in cima. Difficoltà V grado. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1927 - 8 agosto. H. Hartmann e G. von Krauss salgono per la Cresta Ovest del Campanile Alto con un itinerario che si volge lungo un affilato crestone che dalla Cima Nord e scende ripido fin sui ghiaioni della Val Brenta. Arrampicata a tratti elegante e molto divertente, una tra le più frequentate del Gruppo di Brenta. Buoni i punti di sosta. Altezza 550 m. Difficoltà: IV, 2 passi di IV+. - Catena degli Sfulmini - Dolomiti di Brenta.
1927 – 12 agosto. Pino Prati con Giuseppe Bianchi tentano la prima ripetizione italiana della via Preuss al Campanile Basso. Un appiglio cede, Pino Prati vola, annaspa nell’aria in un disperato quanto inutile gesto di salvezza, la corda si tende, il compagno non regge lo strappo ed è trascinato nella caduta. Quello schianto sui ghiaioni della Val Brenta dopo un volo di trecento metri, portava via appena venticinquenne una promessa dell’alpinismo italiano. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
NOTA: Sotto la Bocchetta Alta degli Sfulmini alla base della parete Sud-Ovest della Torre di Brenta ha origine una sottile crestina assai frastagliata che si sviluppa verso Ovest, irta di piccoli campanili e di arditi pinnacoli. Essa fiancheggia a Sud il terrazzo della Vedretta degli Sfulmini e termina con un salto verticale sopra al «Sentiero dei Brentei». I tre maggiori pinnacoli di questa cresta, riuniti da un unico zoccolo roccioso, sono stati dedicati alla memoria dei noti alpinisti trentini Pino Prati, Giuseppe Bianchi ed Enrico Nardelli, tragicamente periti il 12 agosto 1927 sulla parete Preuss del Campanile Basso i primi due e sullo spigolo di Valbona, nel Gruppo del Catinaccio, il terzo.
1928 – luglio. Silvio Agostini e Hans Steger salgono per la Parete Ovest della Brenta Alta. - Gruppo di Brenta con un’arrampicata varia e interessante, che si svolge nel centro dell’alta parete grigia, dominante la testata della Val Brenta. - Catena degli Sfulmini - Dolomiti di Brenta.
1928 - 21 luglio. Mario Agostini e Silvio Agostini con Bruno Detassis e Giorgio Kahn fecero la prima traversata di tutte quattro le punte degli Sfulmini, da Sud a Nord. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1928 - 24 luglio. E. Holzner e Hans Steger realizzarono la 1° ascensione all’esile e curioso monolito che sorge isolato tra i detriti, a Sud-Ovest della Torre Prati che battezzarono col simbolo della città natale di Hans Steger, Bimbo di Monaco, salendo per il versante Sud. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1928 - 30 luglio. Emil Solleder salì un curioso e ardito pinnacolo senza nome e intitolò quella torre alla patria dei suoi compagni di cordata: H. F. Fontein e J. W. Laavman. (Olandesi). - La scalata si effettua lungo lo spigolo Est-Sudest della Torre Olandese salendo da una specie di selletta per una piccola fessura obliqua da sinistra a destra. Al termine della fessura si traversa a sinistra con grande difficoltà su una placca con piccoli appigli spioventi e si sale per un'altra fessuretta fino ad un terrazzo, donde per le facili rocce si raggiunge la vetta (35 m; V grado. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1928 - 30 luglio. Ettore Castiglioni e Giorgio Kahn salgono per la parete Est, certamente fra le più interessanti della Cima Molveno, con un’arrampicata di 300 m., anche se la roccia è friabile. Difficoltà: III. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1928 – l agosto. A. Klein e O. Ottahal con un itinerario serio e impegnativo anche se non difficile, salgono per la Gola Nord-est che offre scarse attrattive a causa della friabilità della roccia, della neve e del ghiaccio che ingombrano il canalone; è questa tuttavia la via più evidente e forse anche la più logica per salire alla Brenta Alta dal versante Nord. Altezza circa 300 m. Difficoltà: II. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1929 - agosto. Silvio Agostini con Abba e M. Bonazzi salirono per la Parete Est il Campanile Basso (Via Comune) procedendo nella parte superiore dell'arrampicata, dopo lo Spallone, salirono per il lungo camino obliquo, che mette all'’Albergo al sole, solo fino al punto in cui il camino stesso si approfondisce. Di qui uscirono a sinistra in parete e salirono verticalmente per circa 18 m. al terrazzino del Re del Belgio, evitando cosi il giro sulla destra e la discesa dal Terrazzino Garbari (IV°-). (Questa Variante è comunemente nota come Variante Battistata, ma in realtà, prima ancora che da Ulisse Battistata, è stata percorsa da loro. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1929 - 5 agosto. Silvio Agostini e Renzo Videsott effettuano da Sud la traversata delle tre Torri Prati, Bianchi e Nardelli nel complesso assai interessante e divertente. Difficoltà: IV. Dal Rifugio Brentei si percorre il «Sentiero dei Brentei» per circa 20 minuti, fino ad oltrepassare la cengia scavata nella roccia. Si sale il ripido ghiaione, poi si superano salti di buona roccia (150 m, III) salendo in direzione dell’esile Bimbo di Monaco. Si lascia questo sulla sinistra e si attraversa a destra, sotto le pareti Sud delle torri spiccatamente rosse e gialle, e per gradoni si entra verso destra alla base di un grande diedro. Si supera il diedro, si percorrono pochi metri a sinistra per una stretta cornice e da questa, prima di raggiungere lo spigolo, si monta sulla cornice superiore. Si gira lo spigolo e si sale direttamente per la parete, incisa da una fessura, poi si prosegue in linea quasi diritta fino all'intaglio tra la Torre Prati (a sinistra) e la Torre Bianchi (a destra). Si attraversa a sinistra e, raggiunto un camino, lo si sale sul lato destro, fin sotto uno strapiombo. Si attraversa a sinistra sullo spigolo molto aereo, lo si risale e, traversando infine a sinistra una placca levigata, si tocca la vetta della Torre Prati. Si scende con calata a corda nell'intaglio tra la Torre Prati e la Torre Bianchi e per la parete Nord si raggiunge in breve la vetta della Torre Bianchi. Da questa, scendendo per la cresta al prossimo intaglio, si raggiunge la Torre Nardelli. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1930 – agosto. Cornelio Fedrizzi e Giorgio Graffer salgono direttamente per il primo risalto dello Spigolo Sud che porta in vetta alla Brenta Alta. L'arrampicata lungo il filo riesce aerea, elegante e di soddisfazione se si tiene in gran parte sullo spigolo, mentre la via del primi salitori si svolge costantemente un poco a destra di esso. Le difficoltà sono comprese fra II e il III grado. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1931 - Silvio Agostini e T. Gessmann impostano una Variante che consente un accesso diretto alla via Paulcke ed offre un'arrampicata assai interessante sulla Parete Est del Campanile Alto. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1931 - 24 luglio. Silvio Agostini e S. Conci salirono per la parete Ovest della Cima degli Armi. L'arrampicata si svolse per una serie di fessure che incidono la gialla parete del torrione centrale, rivolta verso la Vedretta degli Sfulmini. Altezza 200 m. Difficoltà: V grado. Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1931 – agosto. Silvio Agostini e I. Battisti salgono per la parete Ovest della Cima Molveno tracciando la via Agostini. Classica arrampicata elegante e divertente, su roccia ottima, di circa 200 m; posti di fermata comodi; 9 chiodi, compreso alcuni di sosta. Difficoltà: III, 2 passo IV. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1932 - Ricardo Cassin e compagni salgono in vetta del Campanile Basso di Brenta per la Parete Est - (Parete Preuss). - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1932 - Silvio Agostini effettuò la l° ascensione per il Camino Ovest (via normale) del Gemello Inferiore. Difficoltà: III°+. Nelle Dolomiti di Brenta. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta.
1932 - 14 agosto. Bruno Detassis e Gino Corrà salgono per il Diedro della parete Sud della Brenta Alta sormontarono un grande diedro obliquo da sinistra a destra, seguito da alti strapiombi gialli con difficoltà di V°-. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1932 - 4 settembre. Matteo Armani e Renzo Salvadei salgono per primi alla Torre Prati per lo spigolo Ovest aprendo la via Armani. - Nel gruppo Torri Prati, Bianchi e Nardelli. Bellissima arrampicata, molto esposta ed elegante, che supera l'ardito spigolo Ovest, alto circa 140 m. Roccia ottima. Difficoltà: IV grado sostenuto. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1933 - Anderl Heckmair con Maria Casè e S. Emmer salirono il Campanile Basso per il Diedro Sud-Ovest impostando una Variante terminale Heckmair. Invece di salire la lunga fessura terminale della via Fehrmann, si tennero più a destra, sullo spigolo Sud-Ovest, fino all'altezza dello spallone. Qui giunti, aggirarono verso destra lo spigolo e, traversando ancora un tratto sulla parete strapiombante, raggiunsero una fessura gialla che li portò direttamente all'Albergo al sole, nel punto dove ha inizio la via Meade. Per questa via raggiunsero quindi la vetta, tracciando cosi un itinerario molto diretto, ma, in parte, di estrema difficoltà. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1933 - A. Larsimont e Antonio Miotto crearono una Variante d’attacco Miotto-Larsimont. Attaccarono il Diedro Sud-Ovest del Campanile Basso sulla direttiva del Gran diedro a destra dell'attacco Fehrmann e a sinistra dell'attacco Fabbro, salirono per rocce biancastre e frastagliate in direzione di un grande masso che pare incollato alla parete e, giunti a un punto di sosta, traversarono a destra un po' più in basso, per 3 m, quindi salirono al sovrastante terrazzino e attraversando a sinistra, in alto, tra il masso e la parete, giunsero su un altro ripiano più ampio. Da qui, per un facile diedro, poterono. salire all'inizio del Gran diedro della via Fehrmann. (È pertanto questo l'attacco più diretto a questa via). - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1933 – Bruno Detassis e Gino Corrà salgono il Diedro diretto della parete Est, sotto il tetto sporgente della via Originale Preuss, al Campanile Basso, che Paul Preuss aveva evitato. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1933 – agosto. Bruno Detassis e compagni tracciarono una Variante sul vasto terrazzo detritico che si stende al piede della Parete Sud del Campanile Alto, che conduce all'inizio della cengia della via Paulcke, proseguendo poi per questa via fino in vetta. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1933 - 13 agosto. Matteo Armani e G. Giuliano salgono per la cresta Ovest-Nordovest della Torre di Brenta. L'itinerario si svolge su quella lunga cresta, frastagliata da numerosi pinnacoli, che termina con un gran salto strapiombante sopra la parte più bassa della Vedretta degli Sfulmini. Arrampicata elegante e divertente, una delle più interessanti della Torre di Brenta. Attualmente, a causa dell'abbassamento di alcuni metri del livello del nevaio, l'attacco originale è diventato impossibile. Altezza circa 300 m. Difficoltà: IV grado. – Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1933
- 24 agosto. Giorgio Graffer
e Rita Graffer salirono per lo Spigolo
Nord-est - (Spigolo Graffer) del Campanile
Basso. Il loro itinerario si svolge lungo lo spigolo che delimita a
destra la «Parete Preuss» ed offre un’arrampicata di 110 m. un po' più
difficile ed altrettanto esposta ed elegante della vicina via Preuss.
Chiodi usati 7. Difficoltà: V. - Catena
degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1933 - 2 settembre. Adriano Dallago e Marcello Friederichsen raggiungono la vetta del Campanile Basso dalla Parete Est (via Comune), attaccando il basamento strapiombante del Campanile Basso, esattamente ove si trova la targa in memoria di Giuseppe Bianchi e Pino Prati. Salirono verso sinistra lungo un'esile fessura e, con piramide umana, superarono faticosamente uno strapiombo di grande difficoltà. Proseguirono ancora direttamente per una lunghezza di corda fino a ricongiungersi con la via normale. (Variante Friederichsen) di scarso interesse. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1934
– estate. Giorgio Graffer,
T.
Larsimont, Paolo Graffer, Antonio
Miotto e C. Ricci salgono per successive Varianti
per salire alla vetta della Brenta Alta, per lo Spigolo Sud. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1934
– estate. Giorgio Graffer,
Paolo Graffer e Rita
Graffer raggiungono la vetta della
Brenta Alta per la parete
Est-Nordest (via Dei Camini). Arrampicata abbastanza varia e
interessante, che attacca nei camini situati sulla sinistra del grande diedro Nord-Est.
Altezza circa 450 m. Difficoltà: III. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1934
- 22 luglio. Matteo Armani ed Ettore Gasperini-Medaia
salirono per la Parete Nord (Via Armani) al Campanile
Basso con un’arrampicata poco attraente e in parte estremamente
difficile nel primo tratto, molto elegante nel tratto superiore. Difficoltà: V
con passaggi di VI°. - Catena degli
Sfulmini – Gruppo
di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1934
– agosto. Giorgio Graffer
con Antonio Miotto, un compagno dell'accademia aeronautica, apre
la famosa via “Graffer-Miotto” sullo Spallone del Campanile
Basso spigolo Sud-Ovest. Ascensione che Graffer compie a piedi nudi nei suoi tratti più
impegnativi, ancor oggi valutato V e VI°. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1934 – 14/15 agosto. Bruno Detassis realizza la sua più notevole impresa, con Ulisse Battistata ed Enrico Giordani, vince la verticale e compatta parete Nord-est della Brenta Alta, certamente la più bella e difficile arrampicata, a tutt’oggi, del Gruppo di Brenta. - (via Detassis) - Questa via, che subito non ebbe la fama di difficoltà che giustamente meritava, in seguito ai giudizi dei ripetitori è senz’altro da porre, come livello di realizzazione tecnica, sullo stesso piano della via Carlesso alla Torre Trieste oppure della via Andrich sulla Punta Civetta o anche, con un paragone più moderno, della via Lacedelli alla Cima Scotoni. Superfluo dire che l’impiego dei chiodi fu scarsissimo. - Catena degli Sfulmini – Dolomiti di Brenta.
1934 - 23 agosto. Ulisse Battistata, Bruno Detassis, Enrico Giordani e Pompeo Marimonti salgono per la parete Sud-ovest della Torre di Brenta aprendo la (via Detassis). Arrampicata esposta, molto elegante e di soddisfazione, su roccia ottima, che si svolge per quella bella parete verticale a destra della cresta Ovest-Nord-Ovest. Difficoltà: IV+, la prima lunghezza V. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1935 - 30 giugno. Matteo Armani e Luigi Scartezzini salgono per la parete Sud-est della Torre di Brenta aprendo un nuovo itinerario (via Armani). La via si svolge nel mezzo della gialla parete strapiombante, sopra al gran cengione detritico che forma lo spallone Est della Torre di Brenta. Arrampicata molto esposta, alta circa 220 m. Difficoltà: V grado. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1935 - 7 luglio. Bruno Detassis, Marcello Friederichsen e Enrico Giordani realizzano la 1° ascensione e la traversata dei primi tre campanili dei Campanili degli Armi (2660 m.) con un’arrampicata assai varia e divertente, su buona roccia. Difficoltà: IV, passo di V. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1935 - agosto. Pino Fox e B. Robol completano la traversata dei campanili con la scalata anche del quarto dei Campanili
degli Armi (2660 m.). – Descrizione del percorso dei
Quattro Campanili:
Dal Rifugi alla Tosa si percorre il Sentiero della Sega Alta e, oltrepassata la gialla parete dei Campanili degli Armi, da uno spiazzo erboso si sale in pochi minuti all'attacco. Questo si trova sulla direttiva del grande e caratteristico diedro grigio che solca il fianco Nord-Est del Primo Campanile. Per una parete di bella roccia grigia si raggiunge il diedro che si risale interamente, superando alla fine un forte strapiombo (molto difficile). Da una comoda cengia si procede ancora direttamente per una fessura obliqua a sinistra (molto difficile all'inizio), che porta alla parete terminale del Primo Campanile. Si scende per il versante Nord-Ovest verso una forcelletta e, per lo spigolo Sud, si sale alla sommità del Secondo Campanile. Si scende al successivo intaglio con calata a corda doppia e, per lo spigolo Est, si guadagna l'apice del Terzo Campanile. Ci si abbassa a un'altra forcella, sotto l'alto spigolo successivo. Si attacca lo spigolo verticale per un camino situato un poco a sinistra e, dove questo è chiuso da un grande strapiombo, si esce a destra. Si traversa su una breve cengetta verso un altro camino, lo si risale interamente superando un passaggio difficile ed esposto e si esce su una larga cengia. La si percorre a destra sotto una parete gialla e s'infila il camino terminale, che porta in cima al Quarto Campanile. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1935 - 22 agosto. Matteo Armani e Cornelio Fedrizzi salgono per la Parete Sud (via Fedrizzi-Armani) al Campanile Basso. Arditissima arrampicata libera, che non poteva risolvere meglio il problema della giallastra Parete Sud. Altezza circa 260 m. (altezza del nuovo percorso: circa 120 m.). Difficoltà: VI°. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1935 - 31 agosto. Scipio Antonini e Mario Brovelli raggiungono per la Parete Est attaccando alla base delle rocce nella Busa degli Sfulmini il Campanile Alto con un arrampicata varia e interessante, in parte assai esposta, di quasi 450 m; chiodi usati 11, lasciati 5. Difficoltà: IV e V. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1935 - 2 settembre. Scipio Antonini e A. Giardini salgono alla Punta Sud degli Sfulmini per la parete Sud-est. La via si svolge direttamente dalla Busa degli Sfulmini per la parete della Punta Sud degli Sfulmini. Dislivello: circa 450 m. Difficoltà: IV con 1 passaggio di V. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1935 - 8 settembre. Carlo Negri e M. Prati sul Diedro Sud-Ovest del Campanile Basso tracciarono una Variante mediana Negri-Prati. Quando giunsero sotto gli strapiombi gialli della parte mediana, invece di spostarsi verso la parete a destra, salirono direttamente per una fessura strapiombante verso uno stretto camino, lungo il quale, superando altri strapiombi, uscirono all'inizio della lunga fessura camino, raggiungendo poi la vetta. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1935 - 12 settembre. Karl Schmitt, L. Ingelfinger e H. Leonhardt aprono sulla parete Sud della Cima degli Armi la Variante Schmitt, che per giungere all'attacco del Camino Kiene, invece di salire con una deviazione a destra per i canaloni detritici, scalarono direttamente lo zoccolo della parete, attaccando da un cono di ghiaia che si spinge più in alto, nel centro della parete stessa. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1936 - 24 luglio. B. Bianchini, G. Faraci, Marcello Friederichsen, G. Perez, Desio Quarti e M. Quarti salgono per la parete Est e raggiunsero la vetta del Primo Campanile dei Campanili degli Armi. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1936 – agosto. Emilio Comici compie la 1° solitaria del Campanile Basso per il Diedro Sud-ovest - (via Fehrmann) in un’ora e quattordici minuti e la Preuss in venti minuti. Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1936 – 28 agosto. Alice Damesme e Micheline Morin realizzano la 1° salita di una cordata femminile salendo per la via Preuss al Campanile Basso di Brenta, lungo la Parete Est. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1936 - 29 agosto. Bruno Detassis, Paolo Graffer e V. Larcher salgono per la parete Nord-est del Bimbo di Monaco. È la parete strapiombante che viene discesa in corda doppia. Circa 30 m. di arrampicata: V°grado con passi di VI°, usando 3 chiodi. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1937 - 26 giugno. Matteo Armani, Ettore Gasperini-Medaia e R. Zust salirono alla Torre Bianchi per il camino Nord. Difficoltà: III° con attacco di IV°.(nel gruppo Torri Prati, Bianchi e Nardelli). Si attacca lungo il camino. Dopo circa 60 m, dove questo si divide, si prende il ramo di sinistra continuando per la gola che porta in cresta in tutta prossimità della vetta della Torre Bianchi. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1937 - 3 agosto. Giorgio Graffer e Paolo Graffer sulla parete Sud della Cima degli Armi praticano la Variante Graffer che evita in parte il Camino Kiene, che ancora oggi può essere consigliabile quando il camino è ghiacciato. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1937 - 7 agosto. Rizieri Costazza, Sandro Disertori, Pino Fox e Luigi Golser compiono la prima salita per lo Spigolo Sud-est del Campanile Basso. (Spigolo Fox). Arrampicata di 180 m. arditissima e di eccezionale eleganza, che segue lo spigolo verticale da poco sopra la «Parete Pooli» fino in vetta. Chiodi usati 9. Difficoltà: V°+. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1937
– 9 agosto. Giorgio Graffer
e il fratello Paolo Graffer salirono La
Sentinella del Campanile Basso nel Sottogruppo Centrale della Catena
degli Sfulmini (Gruppo di Brenta)
per la Parete Est dell’anticima, tracciando una via che si svolge
lungo un diedro verticale che solca tutta la parte superiore della parete e
offre un’arrampicata assai interessante, alta circa 220 m, usando 7 chiodi e
con difficoltà di IV grado. - Dolomiti di Brenta.
1938 – estate. Bruno Detassis e Natale Vidi salgono alla Torre Prati per il camino Nord. Altezza 170 m; difficoltà: III°. Dalla base della parete Nord si supera tutto quel gran caminone nero che sale diritto fino alla forcella fra Torre Bianchi e Torre Prati. Si gira a destra (versante Nord) su cengia fino a prendere il camino-diedro della via Armani che porta in cima. Nel Gruppo Torri Prati, Bianchi e Nardelli. – Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1938
- 20 luglio. Rizieri Costazza e Bruno Detassis
aprono sulla parete Sud-ovest della
Torre
di Brenta la via Detassis-Costazza, con una breve ma
interessante arrampicata di circa 180 m; che si svolge su quella stretta parete
rossastra, che s'innalza verticale sopra al canalone che scende verso Ovest
dalla Bocchetta Alta degli Sfulmini. Essa è delimitata a sinistra da una
costola a guisa di colonna che la separa dalla parete Ovest, e a destra
da altre due colonne e da due grandiosi
canaloni. Difficoltà: V, 1 tratto VI-. – Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1938
- 30 luglio. C. Stauner e B. Zwuckstàtter
compiono la 1° ripetizione della via Graffer allo Spallone per Spigolo Sud-Ovest al Campanile Basso. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1938 - 30 luglio. Raffaele Vidi e Elena
Curtin salgono
dall'estremità degli Spuntoni
di Val Brenta per una parete rocciosa esposta a Sud-Ovest da
occidente del crestone che separa i terrazzi dei Brentei dalla Val
Brenta. - Catena
degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1939 - 27 giugno. Bruno Detassis, Enrico
Giordani, Guido Pagani, W. Sgorbati salgono per la cresta Nord
della Cima
Molveno scavalcando tutti i
curiosi pinnacoli che si elevano su di essa, con un arrampicata abbastanza
originale e divertente, ma di interesse puramente sportivo. - Catena degli Sfulmini – Gruppo
di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1939 - 1 agosto. Bruno Detassis, Zisa De Grandi; Paolo
Graffer e Vittorio Tranquillini con elegante arrampicata molto esposta su
roccia ottima, salgono al Quarto Campanile per lo spigolo Nord-est dei Campanili
degli Armi. - Catena
degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1939
- 3 settembre. Matteo Armani e Gino
Pisoni con un'arrampicata di notevole interesse raggiungono la vetta
del Campanile
Alto salendo per la parete Nord-nord-ovest, incontrando passaggi
molto eleganti e difficili, su una roccia ottima. Dislivello circa 450 m.
Difficoltà: V, l passo VI-. - Catena
degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1940 - 17 agosto. Mario Borri, Rudy
Cavallini e Dante Cosi tracciano sulla parete Est della Cima
degli Armi la (via
Cavallini). La via si svolge a destra. delle via Kiene, per la
parete ben gradinata fin sotto al salto terminale, che vien superato
direttamente. Arrampicata di scarso interesse a causa della friabilità della
roccia. Difficoltà: III grado con un passo di V. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1940 - 24 agosto. Paolo
Graffer e F. V. Bianchi, con
un’arrampicata, ardita ed elegante salgono attraverso la Fessura Ovest e
raggiungono la vetta della Brenta
Alta. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1941 - 29 luglio. Michele
Rivero e G. Venturello tracciano una Variante
per la Parete Est del Campanile
Alto al termine dell'esile cengia che seguirono verso sinistra anziché
traversare allo spuntone, procedettero diagonalmente in salita in modo da
raggiungere direttamente la fessura gialla di 8 m. e quindi la vetta. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1941 – 10/11 agosto. Guido
Leonardi e Gino Pisoni compiono la 1°
ripetizione della Via Detassis sulla parete Nord-est della Brenta
Alta, apportando due Varianti dirette che costituiscono il
logico completamento dell'itinerario. – Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1941 - 24 agosto. Bruno Detassis, Sandro Disertori, Rita Graffer, Cesare Scotoni e W. Sgorbati, salirono un altissimo pulpito sporgente a Sud-Ovest del Campanile Alto, sopra il “Sentiero del Brentei”, per la Parete Ovest di questo Torrione senza nome, che dedicarono alla memoria del grande arrampicatore triestino Emilio Comici chiamandolo Torrione Comici. Fu un’arrampicata divertente e di soddisfazione. La parete è alta 250 m. con difficoltà di V°+. – Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1942 - 27 luglio. Ettore Castiglioni e Gino Pisoni salgono per lo Spigolo Est
della Torre
di Brenta L'itinerario si svolge per il grosso spigolo giallastro che
dallo spallone orientale della Torre di Brenta scende verticale nel
canalone dalla Bocca degli Armi, e prosegue poi dallo spallone per
l'affilatissima cresta Est fino in vetta. Arrampicata varia, elegante e
molto interessante. Dislivello circa 350 m. Difficoltà; IV, l passo V. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1942 - 28 luglio. Bruno Detassis e Renata Sutter salgono per
la Cresta Est della Cima
degli Armi Bassa (2706 m.) con un’arrampicata abbastanza varia e
divertente, in ambiente solitario. Altezza circa 220 m. Difficoltà: III, con
passi di IV-. - Catena degli
Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1942 - 29 luglio. Bruno Detassis e G. Moggiali effettuano per la prima volta in scalata la traversata delle due Torri
Trento e Trieste,
arrivando dallo sbocco del canalone che scende dalla Bocca degli Armi.
Attaccarono le rocce della Torre
Trento (la prima delle due quinte), all'inizio del canalone e di fronte
allo zoccolo della Torre
Olandese. Salirono per paretine verso un esile e aereo spigoletto, che
rimontarono fin sotto a uno strapiombo. Passarono a destra su un terrazzo e
presero un camino con un fantastico finestrone, da cui ci si affaccia verso la
parete della Brenta
Alta. Superarono il camino per una breve paretina a sinistra e
toccarono l'apice della Torre
Trento - (120 m. dall'attacco; IV grado. Scendendo lungo la cresta
superarono due gendarmi e giunsero a un intaglio, dove per paretine e facili
rocce, uscirono in breve sulla sommità della Torre
Trieste - (35 m; III grado. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1942 - 4 agosto. Paolo
Graffer e Renzo Graffer tracciano sulla parete Nord della Torre
di Brenta una nuova via (Spigolo Graffer). Breve
arrampicata, esposta e divertente, di circa 120 m, tracciata nella metà
superiore della parete, su quel grosso torrione che fiancheggia il Camino Adang.
Difficoltà: III+. - Catena degli
Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1942 - 5 agosto. Ettore Castiglioni e M. Delle Piane salgono con una facile arrampicata su ottima
roccia articolata per la parete Nord-nord-est della Cima
degli Armi. Altezza circa
380 m. Difficoltà: II°+. - Catena
degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1942
- 11 agosto. R. Barzaghi e Ettore Castiglioni
aprono sulla parete Nord della Torre
di Brenta una nuova via (via Castiglioni). Dal gran
cengione la via sale nel profondo camino immediatamente a destra del «camino
Adang». Il camino è più difficile e più faticoso del «camino Adang»,
avendo le pareti piuttosto levigate, ma offre un'interessante arrampicata.
Difficoltà: IV° grado. - Catena
degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1942 - 12 agosto. Ettore Castiglioni, R.
Barzaghi raggiungono la
vetta della Cima
degli Armi Bassa (2706 m.) per il versante Nord-est che offre
un'arrampicata su roccia ottima e articolata. Altezza 250 m. Difficoltà: II°. -
Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1943 - 2 agosto. Giuseppe Bonucci e A. Corn, con una breve arrampicata molto esposta salgono per lo spigolo Nord-est
al Secondo Campanile
dei Campanili
degli Armi. - Catena
degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1943 - 2 agosto. Gino Pisoni, Marino Stenico e A. Turri per lo spigolo Nord-est raggiungono la
vetta del Terzo Campanile dei Campanili
degli Armi. - Catena
degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1943 - 18 agosto. L.
De Ferrari, Guido Leonardi, Cesare
Scotoni e Lidia Scotoni aprono sulla
parete Nord della Torre
di Brenta una nuova via chiamata in seguito (via Leonardi),
sulla bella parete compresa tra il canalino della via normale e il pilastro più
a destra della parete, con un’arrampicata
elegantissima e molto esposta Difficoltà: IV°+. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1944 - 14 agosto. Guido
Leonardi e Marino Stenico
realizzano la 1° ripetizione della via Fedrizzi-Armani) al Campanile
Basso per la Parete Sud. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1945 - 15 agosto. Giordano Detassis e G. Gius
salgono per la parete Est-nord-est della
Brenta Alta. Roccia all'inizio
friabile; altezza circa 450 m. Difficoltà: V, l passo VI°. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1945 - 24 agosto. Giulio Giovannini e C.
Zanini eseguono un arrampicata dalla direttiva perfetta sulla Brenta Alta per la Parete Ovest, tracciando
appunto la Via Diretta. Un arrampicata che segue una serie di
fessure e camini. Altezza c. 400 m. Difficoltà: IV°+ con passaggi di V°+. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1946
- 26 giugno. Catullo Detassis e Carlo Sebastiani
realizzarono la 1° ripetizione per la Parete Ovest del Torrione
Comici. La via si svolge per quel sottile ed elegante diedro-camino
poco marcato che incide l'alta parete verticale soprastante il “Sentiero dei
Brentei”. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1946
- 29 giugno. Gino Pisoni e Marino Stenico, V.
Corradini e Marco Franceschini salgono
al Campanile Basso per lo Spigolo Sud-ovest dello Spallone
(via Graffer), realizzando la 2° ripetizione. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1947 - 6 agosto. Bruno Detassis e Gian
Vittorio Fossati Bellani
effettuano la prima ascensione agli Spuntoni
di Val Brenta e vennero dati i nomi rispettivamente di Maria
Claudia, Anna, Cristiana.
Il Primo Spuntone viene attaccato dal «Sentiero dei Brentei», salendo per un tratto il
ghiaione sotto il Bimbo
di Monaco e superando poi lo spigolo che fiancheggia a sinistra
(guardando) il canalone che separa gli Spuntoni
di Val Brenta dalla Torre
Laura; la paretina terminale alta 10 m, scarsa d'appigli, si supera con
3 chiodi (dalla base: 150 m).
Il Secondo Spuntone si raggiunge scendendo dal primo, attaccando lo spigolo Sud-Est
e, da una terrazza, per la parete terminale (dallo zoccolo: 40 m).
Il Terzo Spuntone viene raggiunto scendendo dapprima alla suddetta terrazza, traversando
orizzontalmente la parete sul versante Est (ometto) e salendo, prima
dello spigolo dello spuntone, una serie di diedri che offrono il tratto più
difficile della via (dalla forcella: 50 m); IV° grado. - Catena degli
Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1947 – 10/11 agosto. Marco Franceschini e Marino Stenico
con una bella e interessante arrampicata per lo Spigolo Nord-ovest dello
Spallone aprono la (via Cristina) al Campanile
Basso, con difficoltà di VI° grado. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1948 – estate. Con gli amici del “Gruppo
Ezio Polo”, Armando Aste
riuscì a spingersi finalmente fino in
Brenta per la normale al Campanile
Basso, la guglia mitica, simbolo dell’intero Gruppo di Brenta, meta obbligata di ogni scalatore di
rispetto «Eravamo in otto divisi in tre cordate. Mi pareva di aver toccato il
cielo con un dito.» Andare in roccia gli riusciva facile e liberava in lui
l’ansia di libertà, il desiderio di creatività, la ricerca dell’eleganza dei
movimenti; Armando Aste,
soprattutto aspirava al piacere, tutto estetico, di trovare la via ideale. - Catena degli Sfulmini – Dolomiti
di Brenta.
1948 - 28 giugno. Giordano Detassis e Carlo Furlani salgono per la parete Sud delle Torri
Trento e Trieste con 190 m. di arrampicata, sulla ripida parete
rivolta alla Busa degli Sfulmini. Attaccando nel centro della parete, per una
fessura che scende fino alla
base. Dopo circa 60 m. la fessura porta su una cengia, che taglia
orizzontalmente tutta la parete. Questa fessura porta a un terrazzino proprio
sullo spigolo, dal quale si prosegue, tenendosi sulla parete a sinistra dello
spigolo, fino a un altro terrazzino e poi si segue tutto il filo dello spigolo
fino in vetta. IV° grado. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1949 – Armando
Aste “entra in scena” ripetendo la via normale del Campanile
Basso di Brenta. Fu il terzo, dopo Paul Preuss e Emilio Comici, a
percorrere in solitaria la via Preuss alla parete Est.
Armando Manfredi, un calzolaio di Rovereto, che aveva fatto il soldato negli alpini e aveva conosciuto Vittorio Ratti, il famoso compagno di Riccardo Cassin, intuisce la passione di Armando Aste, e gli regala una corda di canapa di 30 metri portata via dalla naja. Ad Armando Aste confeziona per questa occasione anche il suo primo paio di pedule di pezza, con la suola di feltro. E’ così che inizia la carriera Armando Aste. Carriera che lo vede salire innumerevoli cime, dove da ciascuna porta alla sua bella un piccolo fiore. Sarà con enorme sorpresa che il giorno del matrimonio riceverà dalla futura moglie un album contenente tutti i fiori, con data e luogo di raccolta.
Dopo la normale al Campanile Basso, Armando Aste
prende il volo: la sua straordinaria sensibilità a interpretare la roccia e
l'arrampicata lo portano in breve tempo a confrontarsi con le vie classiche più
famose di allora. - Catena degli
Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1949 – Il “re del Brenta” Bruno Detassis
festeggia con lo spumante proprio in vetta al Campanile
Basso di Brenta la sua centesima salita dello stesso. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1949 – 24 febbraio. Bruno Detassis
e Serafino Serafini
realizzano la 1° salita invernale per la via Normale del Campanile
Basso di Brenta. - Catena
degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1949 - 13 luglio. Bruno Detassis e Catullo Detassis con Serafino Serafini salgono alla Punta Sud degli Sfulmini
per il versante Sud-ovest. - Catena
degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1949 - 13 luglio. Bruno Detassis e Catullo Detassis con Serafino Serafini salgono alla Punta Nord degli Sfulmini
dal versante Sud-ovest. - Catena
degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1949 - 26 luglio. Marco Franceschini e Carlo Sebastiani salgono per
la Via Detassis sulla parete Nord-est della Brenta
Alta realizzando la 2° ripetizione di quella stupenda
muraglia verticale. - Catena degli
Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1950
- Cesare
Maestri, a soli 21 anni, si rivela al mondo alpinistico, scalando da
solo la via Preuss al Campanile
Basso. - “Arrampicare da solo mi entusiasmava e, nello stesso tempo, il
farlo perché non trovavo compagni mi avviliva profondamente.” - Catena degli Sfulmini. – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1950 – 9 luglio Andrea Oggioni, Iosve Aiazzi e Giovanni Perego nelle Dolomiti di Brenta salgono il Campanile Basso per la via Ferhmann per il Diedro Sud-ovest di 4° e 5° grado. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta.
1950
- 24 luglio. Giulio Benedetti e Antonio
Vellat tracciano una nuova via sulla parete Nord (via Benedetti)
della Torre
di Brenta, salendo il primo pilastro a sinistra dello spigolo
che delimita la parete sulla quale si svolge la via Leonardi (cioè il
pilastro di mezzo), è solcarono sulla parete destra da una fessura che,
partendo dal gran cengione ed obliquando leggermente da sinistra a destra,
raggiunsero la cresta sommitale a pochi metri dalla vetta. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1950 - 25 luglio. Giulio Benedetti e Antonio Vellat
aprono sulla parete Est della Cima
degli Armi la (via
Benedetti), con difficoltà di
III° grado. - Catena degli
Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1951 – estate. Catullo Detassis e Clemente
Maffei realizzano la 1° ripetizione della Torre
di Brenta per la parete Sud-ovest - (via Detassis).
- Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta– Dolomiti
di Brenta.
1951 – 6 agosto. Hermann Buhl e compagni realizzano la 1° ripetizione della via Cristina per lo Spigolo Nord-ovest dello Spallone al Campanile Basso. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta– Dolomiti di Brenta.
1951 - 4 settembre. Clemente Maffei e Enzo
Vidi salgono per la
parete Ovest al Gemello
Superiore con un’arrampicata molto elegante e divertente, su roccia
ottima. Dislivello 150 m; chiodi usati 6, lasciati 2. Difficoltà: IV°+. - Catena
degli Sfulmini – Gruppo di Brenta– Dolomiti
di Brenta.
1952 - 2 settembre. Clemente Maffei e Enzo Vidi salgono per la parete Ovest al Gemello
Inferiore. Arrampicata su roccia ottima. Dislivello circa 150 m; chiodi
usati 13,lasciati 12. Difficoltà: IV°+. - Catena degli Sfulmini –
Gruppo
di Brenta– Dolomiti di Brenta.
1953 - Armando Aste effettua la
prima solitaria della via Graffer-Miotto dello Spallone del Campanile Basso Spigolo
Sud-Ovest con la Variante Pooli-Trenti
e discesa per la via Preuss. - Catena degli Sfulmini – Gruppo
di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1953
- 25/26 luglio. Andrea Oggioni con l’amico Josve Aiazzi aprì sulla Brenta
Alta parete Nord Est la via del “Gran Diedro” – 6° grado
superiore realizzando la 1° ascensione, una magnifica via,
caratterizzata da un’arrampicata “mista”. - Catena degli Sfulmini – Gruppo
di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1953 - 8 agosto. Bruno Detassis,
Catullo Detassis e Ada
Gizzi salgono alla Torre
Nardelli per la parete Nord. La via supera il profondo camino
nero che caratterizza la parete. Roccia ottima. Altezza 170 m; chiodi usati 4,
lasciati 2. Difficoltà: IV e V. Nel Gruppo Torri
Prati, Bianchi e Nardelli. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1953 – 20/22 agosto. Armando Aste e Fausto Susatti realizzano la 1° ripetizione del Gran Diedro Nord Est della Brenta Alta via “Oggioni-Aiazzi” Questa via, in seguito molto ripetuta perché molto attraente dal punto di vista estetico, non lo è invece per la bellezza dell'arrampicata: questa è mista (libera e artificiale) e si svolge in parte in camini e fessure con roccia friabile. – Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1953 - 23 agosto. Cesare Maestri
realizza la 1° solitaria sulla parete Nord-est della Brenta
Alta (Via Detassis), con un’arrampicata in libera
arditissima, molto esposta ed elegante. - Catena degli Sfulmini – Gruppo
di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1953 - 28 agosto. Armando Aste sale
per lo Spigolo Sud-ovest dello
Spallone (via Graffer) al Campanile Basso in 1° solitaria.
- Catena degli Sfulmini – Gruppo
di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1953 - 8 settembre. Giuseppe
Bonucci, Giordano Detassis e Enzo Violi creano una Variante d’attacco sulla
parete Sud della Cima
degli Armi. Dallo zoccolo
si stacca un caratteristico spuntone che si attacca per lo spigolo Sud.
Salirono per facili rocce fino alla base di due fessure strapiombanti. Si
innalzarono nel centro fra le due fessure (2 chiodi) e giunsero a un comodo
punto di sosta. Superarono con elegante arrampicata il diedro soprastante (12
m.), fino a una larga cengia. Quindi proseguirono per lo spigolo con
arrampicata esposta (2 chiodi). Dopo un terrazzo giunsero per facili rocce alla
sommità dello spuntone, dove si incontra la via Kiene e la vetta.
Dislivello 180 m; chiodi usati 7, lasciati l. Difficoltà: IV° grado. - Catena
degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1953 - 10 settembre. B. Feil
effettua la 1° solitaria della Torre
di Brenta per la parete Sud-ovest - (via Detassis).
- Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1953 - 13 settembre. Andrea Oggioni e Francesco Faccini nelle Dolomiti di Brenta salgono la Cima Molveno per la via Agostini di 4° grado. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta.
1954 - 27 giugno. Claudio
Corti e Arnaldo Tizzoni compiono la 2°
ripetizione della via Cristina per lo Spigolo Nord-ovest dello
Spallone al Campanile
Basso. - Catena degli
Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1954 – 28/29 giugno. Gaetano Maggioni e Carlo
Rusconi compiono la 2° ripetizione sulla Brenta
Alta del Gran Diedro Nord Est via “Oggioni-Aiazzi”. Altezza: 460 m, di cui i primi 280 con
difficoltà continue. Difficoltà: V°+, A2. -
Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1954 - 31 agosto. Andrea
Oggioni con Iosve Aiazzi
e Giordano Detassis, salgono
per il Gemello
Inferiore la via Maffei di 4° e 5° grado, nella Catena degli Sfulmini. – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1954 - 1 settembre. Andrea Oggioni con Iosve Aiazzi salgono la Torre Prati per lo Spigolo Armani di 4° grado, nelle Dolomiti di Brenta, Gruppo Torri Prati, Bianchi e Nardelli. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta.
1954 - 2 settembre. Andrea Oggioni
con Iosve Aiazzi
e Giordano Detassis, in prima
ascensione salgono il Gemello
Superiore e aprono la via Carla Greco di 5° grado
superiore, nella Catena degli
Sfulmini. – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1954 - 5 settembre. Scipio Antonini, Camillo Gaifas e Agnese Pedrotti attraversarono dalla Vedretta degli Sfulmini sino alla parete Ovest della Torre di Brenta passando per la Bocchetta Alta degli Sfulmini. – Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1954 - 8 settembre. Andrea Oggioni e
Giordano Detassis in prima
ascensione salgono la Torre
Trento per lo Spigolo Sud e aprono lo “Spigolo Giovanni
Rossi” di III° e IV° grado. La via è stata dedicata alla memoria di Gianni Rossi, caduto dal Torrione
Fiorelli in Grigna
Meridionale, nell'estate del 1944. - Catena degli Sfulmini – Gruppo
di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1954 - 11 settembre. Andrea Oggioni e
Iosve Aiazzi
in prima ascensione salgono il Campanile
Alto per il Diedro Nord-ovest e aprono la via Maria e Alberto
Fossati, con una bella arrampicata libera, su roccia abbastanza buona.
Altezza della via: 500 m; chiodi usati 12, lasciato l. Difficoltà: IV e V
grado. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1954 - 11 settembre. Bruno Detassis, Catullo
Detassis e Giordano Detassis effettuano la prima ascensione di un’ardita torre,
salendo per il versante Sud-ovest, situata nell'anfiteatro delimitato dai Castei di Val Brenta e dalla Cresta
Ovest del Campanile
Alto, che chiameranno Torre
Frisanco, a ricordo di Franco Frisanco, promettente arrampicatore di Lavis,
caduto dalla parete Est del Catinaccio
che tentava in solitaria, nell'agosto 1954. La Torre è caratteristica per un grande
tetto giallo a metà della parete Sud-Ovest (esposta verso la Val
Brenta), a destra del quale arriva dal basso una ripida rampa obliqua. - Catena
degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1955 - 2 agosto. Filippo Bozzi, Bruno Detassis e Giovanni
Ventura arrampicano al Figlio
del Gemello Inferiore per il Camino Sud-ovest. Altezza 130 m;
chiodi 10, lasciati 2. Difficoltà: attacco di VI°, poi IV°. - Catena
degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1955 - 10 agosto. S. Lusa
e Francesco Suklan realizzano
la 1° ripetizione per la parete Nord-nord-ovest del Campanile
Alto, nel Gruppo
di Brenta. - Catena degli
Sfulmini –– Dolomiti di Brenta.
1955 - 16 agosto. Clemente
Maffei e Oreste Viganò salgono per
il Diedro Ovest della Cima
degli Armi dove l'itinerario si svolge in un diedro nella parte
centrale della parete. Roccia ottima, bagnata nel diedro. Chiodi usati 15,
lasciati 8. Altezza 230 m. Difficoltà: V con un passo di V+. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1955 - 24 agosto. Gilio Alimonta, Claudia
Baroni, Alberto Fossati Bellani, Laura Fossati Bellani, Bruno Detassis e Catullo
Detassis realizzano la
prima ascensione, per lo spigolo Est della Torre
Laura con un’arrampicata elegante di 110 m, con difficoltà di III° grado. – Catena degli Sfulmini
– Gruppo
di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1955 - 28 agosto H. Autel
e S.
Lird praticano una Variante sullo Spigolo Nord-ovest dello
Spallone al Campanile
Basso da dove la via piega a destra sotto il primo salto giallo,
salirono il diedro giallo strapiombante su roccia con buoni appigli (30 m.) fin
sotto il tetto che lo chiude. Da qui per blocchi verso destra alla via
originale. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1955 - 3 settembre. Francesco Redi e Gino Tonelli con le guide Bruno Detassis
e Catullo
Detassis salirono
questa Torre che dedicarono alle città di origine di due degli alpinisti
che l'hanno salita la prima volta appunto: Torre
Cagliari-Parma. - Catena
degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1958 - giugno. M. Colombo,
G.
Ferranti, Roberto Osio e Annibale
Zucchi in 1° ripetizione salgono il Campanile
Alto per il Diedro Nord-ovest (via Maria e Alberto Fossati)
aperta da Andrea Oggioni e
Iosve Aiazzi
nel 1954. La via supera il diedro
più a destra (è il più evidente) della parete Nord Ovest, che in alto
termina sulla terza spalla della cresta Ovest. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta– Dolomiti
di Brenta.
1958 - 31 agosto. Luciana
Rossi con G. Rossi realizza la1° salita
femminile dello Spigolo Sud-ovest
dello Spallone (via Graffer)
al Campanile Basso. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta– Dolomiti
di Brenta.
1959 - Romano Perego con Casimiro Ferrari ripetono la via “Oggioni-Aiazzi” al Gran
Diedro della Brenta
Alta, parete Nord Est.
- Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta– Dolomiti
di Brenta.
1959 - 17 settembre. Nausen
Defendi, Bruno Detassis e Sergio Petrolati impostano sullo Spallone
Nord-Ovest della Cima Molveno la via Detassis. Salgono dove la parete forma un rientramento ed ha
alla sommità un fungo di roccia. Difficoltà: III°, 1 passo IV°. - Catena
degli Sfulmini – Gruppo di Brenta– Dolomiti
di Brenta.
1960
– 21/22 giugno. Romano
Merendi con Luciano Tenderini, Gigi Alippi e Annibale Zucchi
compiono la prima assoluta al Gran Diedro Nord della Brenta
Alta. La via si svolge su un rilievo a sinistra del fondo solitamente
bagnato del Gran Diedro. Arrampicata bella e divertente, di
soddisfazione su roccia ottima. Dislivello circa 430 m, di cui i primi 200 m.
nel diedro con difficoltà sostenute; chiodi usati 31. Difficoltà: VI°-. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta– Dolomiti
di Brenta.
1960 - 25 giugno. Pericle
Sacchi e Gianni Treu aprono sullo Spallone
Nord-Ovest della Cima Molveno la via Sacchi su roccia
ottima. Dislivello 150 m. Difficoltà dal III° al IV°+. - Catena degli
Sfulmini – Gruppo di Brenta– Dolomiti
di Brenta.
1961 - 9 agosto. Lella
Cesarin si aggiudica la 1° femminile, con Giangiacomo Mazzenga
sulla Brenta
Alta del Gran Diedro Nord Est via “Oggioni-Aiazzi”. - Catena degli Sfulmini – Gruppo
di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1961 - 14 agosto. Lella
Cesarin con Giangiacomo Mazzenga
realizza la 1° salita femminile della Via Detassis alla Brenta
Alta per la parete Nord-est, nel Gruppo
di Brenta. - Catena degli Sfulmini - Dolomiti di Brenta.
1961 – 10/11 settembre. Armando Aste
e Angelo Miorandi aprono sulla Parete
Ovest dello Spallone al Campanile Basso, una
nuova via che chiameranno (via Rovereto). La via si svolge al centro
della parete, fra i due spigoli dello Spallone. Dislivello circa 380 m;
chiodi usati 40 e l cuneo; roccia solida, anche dove è gialla. Difficoltà: VI°,
sostenute; Al, A2 nella giallastra fascia centrale. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1962 - 8 luglio. Bruno Detassis e Sergio Petrolati; Raffaele Cozzi, Catullo Detassis e C. Zanini raggiungono la vetta della Cima Molveno per la Cresta Sud dell’Anticima Sud
Dalla Bocchetta Molveno
2729 m. Si attacca spostandosi sul versante Sud-Est. Superati
direttamente alcuni salti di roccia, si raggiunge la cresta, che si segue fino
all'esile vetta del campanile soprastante. Con calata a corda doppia di 20 m si
scende all'intaglio successivo. Si prosegue salendo direttamente la parete e
raggiungendo un primo terrazzo (sulla sinistra) e poi un secondo più largo
(sulla destra). Si attraversa 5 metri a destra abbassandosi leggermente e,
superato un tipico strapiombo giallo (difficile), si entra in un marcato
camino. Dopo 10 m. lo si lascia, spostandosi sulla parete di destro, e con una
lunghezza si giunge a un grande terrazzo detritico. Da qui si punta ad una
forcelletta, a sinistra della quale si alza una torre, denominata dai primi
salitori Torre dei 5 Signori. Se ne raggiunge la vetta, si
ridiscende, e per gradoni detritici si arriva all' Anticima Sud. Dislivello
circa 200 m. Difficoltà: III° e IV°. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1962 - 22, 24-25 luglio. Milo
Navasa e Marino Stenico
sulla Parete Sud del Campanile
Basso tracciano una nuova via Stenico-Navasa con la direttrice
della salita data dalla evidente fessura-diedro che solca con leggero andamento
da sinistra a destra, i primi due terzi della parete. Nella parte alta
l'itinerario punta ad un'altra fessura breve e bagnata, ben visibile dal basso,
ed esce in vetta per la parete Meade. Roccia compatta tranne nel breve
tratto centrale, più facile. Altezza circa 380 m. Chiodi usati circa 100
normali e 10 cunei e, nell'ultimo terzo di parete, circa. 20 chiodi a
espansione (lasciati); chiodi lasciati 15. Difficoltà: VI°, A2. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1962 - 18 agosto. Valentino Giacomuzzi, Massimo
Sperotti e Alba Zamboni tracciano sullo Spallone
Nord-Ovest della Cima Molveno la via Giacomuzzi su roccia
ottima. Difficoltà: III° con passo di IV°. - Catena degli Sfulmini
– Gruppo
di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1962 - 26 agosto. Paolo
Melucci e Milo Navasa salgono alla Torre
Prati per la parete Sud-ovest con una breve ma ardita e
difficile arrampicata mista, che supera la parete rossastra ben visibile dal
«Sentiero del Brentei». Altezza circa 160 m; numerosi chiodi. Difficoltà: VI°,
A3. (Nel Gruppo Torri
Prati, Bianchi e Nardelli). - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1963 - 26 giugno. Aldo
Anghileri, Bruno Ferrario. Giuseppe Fumagalli, Pino
Negri e Ernesto Panzeri realizzano la
1° ripetizione della Via Rovereto sulla Parete Ovest dello
Spallone al Campanile Basso. - Catena degli Sfulmini – Gruppo
di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1963 - 25 luglio. Giuseppe Lafranconi e Gianni Ribaldone aprono
sulla parete Ovest della Cima
Molveno la via diretta superando una fessura incisa poco a
sinistra del centro della gran macchia gialla che caratterizza la parete Ovest.
Dislivello: circa 220 m; chiodi usati 14, lasciati 4. Difficoltà continue di
IV°, una lunghezza di Al e A2. - Catena
degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1963 - 28 luglio. Richard Harris e Colin
Mortlock salgono per la
parete Sud-ovest della Torre
di Brenta tracciando la (via dell’Errore). La via attacca alla
base della cresta alla destra del canale a destra della parete Sud-ovest,
su cui sale la via Detassis-Costazza. Via aperta per errore, con
difficoltà estreme (passaggi di VI°) su roccia buona; usati 3 chiodi. - Catena
degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1963 - 4 agosto. Mario
Burini, G. Castagna e Giuseppe Fumagalli
realizzano la 1° ripetizione al Gran Diedro Nord della Brenta
Alta. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di
Brenta – Dolomiti di Brenta.
1963 - 5 agosto. Mario
Burini, E. Rudello e G. Castagna compiono
la 2° ripetizione della Via Rovereto sulla Parete Ovest dello
Spallone al Campanile Basso. - Catena degli Sfulmini – Gruppo
di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1963 - 7 settembre. Marco
Pisetta e Heinz Steinkotter salirono
per lo Spigolo Nord-ovest del Torrione
Comici con un dislivello di 250 m. e difficoltà di IV con passo di V. – Catena degli Sfulmini
- Gruppo
di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1964 - 5/6 febbraio. T.
Mastellaro, Giangiacomo Mazzenga e Gianni Ribaldone attuano la 1°
salita invernale dello Spigolo
Sud-ovest dello Spallone
(via Graffer) al Campanile Basso. - Catena
degli Sfulmini - Gruppo
di Brenta– Dolomiti di Brenta.
1964 – 28/29 giugno. Marino Frizzera e Graziano Maffei (Feo)
realizzano la 1° ripetizione della via Stenico-Navasa sulla Parete
Sud del Campanile Basso. -
Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1964 - 19 luglio. Luciana
Rossi e Claude Vinche è la 1°
cordata femminile a salire per il Diedro Sud-ovest del Campanile Basso.
- Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1964 - 26 luglio. Michel
Vaucher con la moglie Yvette Vaucher; Claude Barbier
con Marco Dal Bianco
effettuano la 2° ripetizione al Gran Diedro Nord della Brenta
Alta. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di
Brenta – Dolomiti di Brenta.
1964 - 3 settembre. Bruno Detassis,
Catullo Detassis, Claudio Detassis e Melchiorre Foresti
realizzano la 2° salita del Diedro Ovest della Cima
degli Armi seguendo direttamente tutto il diedro. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1964 - 9 settembre. Bruno Detassis,
Catullo Detassis e Claudio Detassis aprirono la
(via diretta) della Cima
degli Armi per il versante Sud-sud-ovest con
un’arrampicata libera sostenuta, su roccia ottima. Dislivello 220 m; chiodi
usati 22, lasciati 7. Difficoltà: dal IV° al V°+. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1964 - 13 settembre. Raffaele Cozzi, Bruno Detassis, Catullo
Detassis e Claudio Detassis aprono per la parete Sud-ovest della
Cima
Molveno la via Quintavalle dedicandola all'alpinista milanese Umberto Quintavalle. Salita molto divertente su roccia sicura, consigliabile. Numerosi
ometti. Chiodi usati 5, tutti lasciati. Altezza; circa 250 m. Difficoltà: III°,
passaggi III°+, 1 lunghezza di IV°. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1965
- 25 luglio. Silvano Huber e Gianfranco Rizzi salgono per
la Cresta Nord del Campanile
Alto con un’arrampicata che sale a destra della via Normale e
supera la cresta soprastante un grande tetto caratteristico, ben visibile già
da Molveno o da Campiglio. La via è stata dedicata alla memoria
di Rosario Cacciari e Valentino Giacomuzzi.
(via Cacciari-Giacomuzzi). Usati 8 chiodi e l cuneo; lasciati 5 chiodi e
l cuneo. Altezza: 140 m. Difficoltà: III, con attacco di V grado. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1965 – 30/31 luglio. Carlo Claus e Cesare Maestri salirono per la Parete Nord al Campanile Basso tracciando la Via Maestri-Claus, una dura arrampicata mista che supera nel mezzo la parete, per una serie di diedri, nel solo tratto fra lo Stradone provinciale e la vetta. Altezza circa 110 m. Chiodi usati: 50 normali, 30 a espansione. Difficoltà: VI°, Al, Ae. – Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1965
- 8 agosto. O. Bernardi e Marco Dal Bianco, in 2 ore
realizzano la 1° ripetizione della via Maestri-Claus sulla Parete
Nord al Campanile
Basso. - Catena degli
Sfulmini – Gruppo
di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1965
- 26 agosto. Georges Livanos,
Alain Rebreyend e Martial
Robert tracciano una bella via, specialmente nella prima parte del Pilastro
Nord-est alla Brenta
Alta che chiameranno Via Livanos nel Gruppo di Brenta. Altezza circa 400 m; usati 45 chiodi
soste comprese. Difficoltà: V°+, passo VI° - e A2. - Catena degli Sfulmini – Dolomiti
di Brenta.
1966 – inverno. Pietro Vidi in
solitaria sale per la Cresta Ovest del Campanile
Alto, nella Catena
degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1966 - 7 agosto. Giustino Crescimbeni e Mario
Verin attuano una Variante diretta terminale sul Gran Diedro
Nord Est, via “Oggioni-Aiazzi”
della Brenta
Alta; Usciti dagli strapiombi finali, continuarono
ancora diritto nel diedro. Superarono anche il tratto dove si trasforma in
camino strapiombante (VI° - 3 chiodi), poi, sempre nel diedro-camino (III°)
proseguirono fino in cresta. - Catena
degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1967 - 17 agosto. Claudio Detassis, Renato Valentini e Franco Vidi salgono al IV° Torrione dei Castei
di Val Brenta da Nord, aprendo una via che dedicano alla memoria
dello sciatore azzurro Walter Mussner, deceduto nel luglio 1965 a Cervinia durante le prove del
chilometro lanciato. (via W. Mussner). Dislivello 150 m; chiodi usati 8,
lasciati 4. Difficoltà: IV, l passaggio di V grado. - Catena degli
Sfulmini – Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1967 – 22/23 dicembre. Angelo Pinciroli e A.
Redaelli in 1° invernale salgono per il Gran Diedro Nord Est
via “Oggioni-Aiazzi” della Brenta
Alta. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1968 – 19/20 luglio. Pit Schubert e Klaus Werner salirono per lo Spigolo
Sud-ovest del Campanile
Basso. Lo spigolo è formato dall'incontro fra la parete a destra del Diedro
Fehrmann e la Parete Sud. La via non risulta ancora ripetuta. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1968 - 22 agosto. Klaus
Stauner e Jurgen Vogt con una bella
arrampicata libera su roccia solida raggiungono la vetta della Cima
degli Armi per lo Spigolo Nord-est. Dislivello circa 400
m. Difficoltà: 3 lunghezze di V e VI°. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1969 - 29 giugno. Mario
Burini e Giuseppe Fumagalli
effettuano la seconda salita della via Livanos, salendo per il Pilastro
Nord-est della Brenta
Alta nel Gruppo
di Brenta. La via
percorre dapprima le placche a Est del pilastro, poi il pilastro stesso
fino in cima. - Catena degli
Sfulmini - Dolomiti di Brenta.
1969 – 9/10 agosto. Ezio
Alimonta e Cesare Maestri
realizzarono la 1° ascensione per la Parete Sud dello Spallone
del Campanile
Basso con un’arrampicata principalmente libera, con alcuni
tratti in artificiale. Roccia quasi sempre buona. Altezza circa 350 m; chiodi
normali 17 e alcuni a espansione, tutti lasciati; posti di fermata buoni.
Difficoltà dal IV° al VI°, A2. - Catena
degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1969 - 17 agosto. G.
Bianchi e Sergio Martini effettuarono la
1° ripetizione della via Alimonta-Maestri al Campanile
Basso per la Parete
Sud dello Spallone. La via supera la stretta parete compresa fra il Diedro
Fehrmann e lo Spigolo Sud-Ovest dello Spallone. Da allora non
risultano altre ripetizioni. - Catena
degli Sfulmini – Gruppo
di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1969 - 25 agosto. Ezio
Alimonta e Fiore Alimonta raggiungono la Torre
Prati per la parete Nord, denominandola «Via degli Astronauti».
Altezza 170 m, chiodi 25, roccia buona. Difficoltà: VI°-Dalla base della torre
si sale direttamente per fessure e paretine, al centro della stretta parete,
fin sulla cima. (Nel Gruppo Torri
Prati, Bianchi e Nardelli). - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1969 – 26/28 dicembre. F.
Lorenzi e Sergio Martini compiono la 2°
ripetizione e la 1° invernale sulla Parete Sud della via
Stenico-Navasa al Campanile
Basso. - Catena
degli Sfulmini – Gruppo
di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1970 - 25 luglio. Tino
Donarini e Roberto Fragale salgono il Campanile
Alto tracciando la via Donarini-Fragale sulla Parete
Sud, che ha un dislivello di 550 m, usando 5 chiodi e lasciandone in parete
3, trovando difficoltà di IV°+. - Catena
degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1970 - 25 agosto. Bruno Detassis,
Catullo Detassis, Melchiorre Foresti e Riccardo Tabarelli de
Fatis salgono alla Torre
Nardelli per la parete Sud, dedicando la via alla memoria degli
alpinisti Ettore Castiglioni
e Vitale Bramani. Chiodi usati
10, lasciati 5. Nel Gruppo Torri
Prati, Bianchi e Nardelli. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1970 - 21 dicembre. Andrea Andreotti, P.
Franceschini e Tarcisio Pedrotti effettuano la 1° invernale della
via Fehrmann per il Diedro Sud-ovest del Campanile
Basso. - Catena
degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1970 - 21 dicembre. Andrea Andreotti, P.
Franceschini, Tarcisio Pedrotti realizzano la 1° invernale della
«Parete Preuss» del Campanile
Basso di Brenta
per la Parete Est. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1971 – luglio. Ezio Alimonta da solo, sale sullo Spallone
Nord-Ovest della Cima Molveno tracciando la via Ezio Alimonta.
La via sale nel rientramento della parete, a destra, sul tratto più nero.
Arrampicata esposta e molto elegante, su roccia ottima. Difficoltà: IV+, 2
passi di V, lasciati 2 chiodi. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1971
– luglio. Marcello Andreolli, Roberto
Bazzi e Jacques Casiraghi praticano
una Variante salendo per il Diedro Nord-ovest (via Maria e
Alberto Fossati) al Campanile
Alto. Seguirono interamente il diedro superando anche il grande tetto
centrale. Invece di traversare a destra, salirono 3 m. dal chiodo ad anello e
girarono con delicata traversata a sinistra fino a raggiungere il diedro.
Salirono fino sotto il tetto, che superarono sulla sinistra sfruttando una lama
strapiombante (VI°, l chiodo lasciato), fino a un buon punto di sosta. Poco
sopra ripresero la via originale. Roccia ottima, chiodi usati 6, lasciato l.
Lunghezza della variante circa 60 m. Difficoltà: V, l passo di VI° grado. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1971
– agosto. Ezio Alimonta, Gilio Alimonta e Gianluigi
Vido salgono a un'altra sommità più a Est delle Torri
Prati, Bianchi e Nardelli a cui diedero il nome di Torre Rosanna, per ricordare la moglie di Gianluigi
Vido. Salirono per la parete Nord su roccia solida, un pò
bagnata nel camino. Altezza 170 m. Difficoltà dal III° al IV°+. - Catena degli Sfulmini – Gruppo
di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1972 - Ezio
Alimonta e compagni
salgono per lo spigolo Sud giallo e arrotondato, dominante lo sbocco dello stretto canale che
separa la dorsale della Cima
Molveno dal Gemelli,
raggiungendo la vetta. Arrampicata mista: IV° grado. - Catena degli
Sfulmini – Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1972 - 19/20 luglio. Aldo
Anghileri, Alessandro Gogna e Piero
Ravà salgono per lo Spigolo Nord-nord-est della Brenta
Alta con un’ arrampicata mista (libera e
artificiale) per circa. 470 m, di cui i primi 300 con difficoltà sostenute.
Chiodi usati: 85 più quelli di sosta, tutti lasciati. Difficoltà: VI, A3. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1972 – agosto. Ezio Alimonta e Fiore
Alimonta tracciano sullo Spallone
Nord-Ovest della Cima Molveno la via Rosina utilizzando 8
chiodi, più 21 a espansione, tutti lasciati. Difficoltà: III° e IV°, l
lunghezza Al. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1972 – 21/24 dicembre. Valentino
Chini, V. De Gasperi, R.
Nicolini, Ruggero Pellegrini, E. Pizzocolo e Marco
Pilati compiono la 1° invernale della parete Nord-est
(via Detassis) della Brenta
Alta. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1972 - 25 dicembre. Franco
Gadotti, R. Nesler e F. Tait effettuano la 1°
invernale per lo Spigolo
Sud-est del Campanile
Basso, (Spigolo Fox).
- Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1973 - 30 giugno. Franco
Gadotti e D. Janes compiono la 1°
ripetizione della Brenta
Alta per lo Spigolo Nord-nord-est, nel Gruppo di Brenta. - Catena degli Sfulmini –– Dolomiti di Brenta.
1973 – luglio. Ezio Alimonta e Riccardo
Collini aprono sullo Spallone
Nord-Ovest della Cima Molveno la via Alimonta-Collini,
seguendo lo spigolo a sinistra del rientramento della parete. Roccia buona; chiodi 13, lasciati. Difficoltà:
dal III al V, Al. - Catena
degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1973 - 5 settembre. Franco
Gadotti e Mario Zandonella praticano
una Variante d’attacco sulla parete Nord-est (via Detassis) della
Brenta
Alta nel Gruppo
di Brenta, trovando roccia
ottima, tranne nella traversata della seconda lunghezza; usati chiodi solo ai
punti di sosta (lasciato uno alla fine della traversata). - Catena degli Sfulmini – Dolomiti
di Brenta.
1974 – agosto. Ezio Alimonta e Fiore Alimonta aprono sul pilastro Nord della Torre
di Brenta una nuova via che dedicarono alla memoria del giovane
sciatore di Borzago Renato
Collini, deceduto sul Dos del Sabbion nel febbraio 1973. Seguirono lo sperone giallastro che divide a
metà la parete Nord. Arrampicata libera divertente, su roccia solida.
Chiodi usati 6, lasciati. Difficoltà: IV, passo di V e l passo di VI°. - Catena
degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1975 - 20 agosto. Ezio Alimonta e Fiore
Alimonta tracciano sulla
la parete Ovest della Cima
Molveno la via Alimonta dedicandola a Maurizio Felicetti, giovane tragicamente scomparso. L'itinerario
sale direttamente e incrocia la via Agostini a circa metà del suo
sviluppo. Arrampicata divertente, tranne nella prima lunghezza, che è molto
dura. Roccia ottima fino all'incrocio con la via Agostini, poi un po’
friabile sotto gli strapiombi gialli. Lunghezza della via: circa 200 m.
Difficoltà fino al VI° grado. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1975 - 8 settembre. Cesare Bettoni e Catullo
Detassis salgono al II°
Torrione da Nord dei Castei
di Val Brenta aprendo una via che supera un'evidente fessura diretta
che offre un'arrampicata breve ma assai interessante, su buona roccia, alta
circa 120 m. Difficoltà di III° con l passo di IV°. - Catena degli
Sfulmini – Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1976 - 2 agosto Ezio Alimonta e Fiore Alimonta salgono alla Torre Nardelli per la parete Nord, dedicando la via a ricordo di Riccardo Violi, caduto pochi giorni prima dalla Cima Molveno. Altezza circa 160 m, usati 4 chiodi e l cuneo; difficoltà: IV, V, passo di VI°.
Si attacca la torre dalla Vedretta e si supera una parete di roccia gialla e strapiombante (pass. di VI°). Si prosegue con bella arrampicata lungo una fessura-camino (IV e V) e da ultimo per rocce più facili si arriva sulla cima di quell'aguzzo torrione subito a Est della Torre Nardelli. Nel Gruppo Torri Prati, Bianchi e Nardelli. – Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.