1925 – La vita di Hans Fiechtl fu troncata da un tragico incidente sul Totenkirchlsockel.
1925 - J. Mair, E. Muller e H. Niesner prendendo per la Via delle Bocchette tracciano sulla parete Nord-Ovest un itinerario non privo di interesse, che attraverso una serie di camini porta in cima della Brenta Alta. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1925 - 8 luglio. Armand Charlet e Antoine Ravanel effettuarono la prima ascensione dell’Isolée con scarponi ferrati e senza nessun chiodo da roccia, attaccando da sotto la Brèche de l’Isolée. Un passo di V. - Aiguilles du Diable - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.
1925 – 14 luglio. Le due guide Armand Charlet e Antoine Ravanel con Emile Robert Blanchet realizzarono la seconda ascensione dell’Isolée, attaccando da sotto la Brèche de l’Isolée. Un passo di V. - Aiguilles du Diable - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.
1925 - 18 luglio. Antonio Polvara e Gaetano Polvara, tracciarono una variante per raggiungere la vetta del Dôme de Rochefort. Abbandonarono la Cresta Sud-Sud-est a mezza altezza ed effettuarono una lunga salita obliqua verso sinistra (Ovest), per poi elevarsi direttamente alla cima. Questo tracciato non segnata sullo schizzo 16/1 per la mancanza di più precisi dati. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.
1925 - 24 luglio. Eugen Allwein e Willy Welzenbach, per la Cresta Sud salgono la Terza Torre dell’Aiguille Noire de Peutérey che prenderà il nome di uno dei salitori: Punta Welzenbach (3355 m.), realizzando la 1° ascensione della stessa. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.
1925 - 28 luglio. R. Puiseux e V. Puiseux con Alfred Couttet, furono i primi a salire per la Brèche Supérieure des Périades o Brèche Puiseux da Ovest. La salita da questo versante (dal Glacier des Périades) costituisce la più breve via di accesso a Les Périades ed alla parte alta del Glacier du Mont Mallet per chi proviene dal Refuge du Requin e dal Rifugio Torino: ma il percorso del ghiacciaio è abbastanza complesso e difficile. L'accesso da Est (Glacier du Mont Mallet) è più frequentato e vi è così la probabilità di trovarlo segnato da piste. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.
1925 - 1 agosto. Due vittorie porgono l’alpinismo tedesco al vertice: la guida Emil Solleder con Fritz Wiessner vince la Nord della Furchetta (V+), già tentata inutilmente da Hans Dulfer.
1925 – agosto. La turrita Arête des Montets, dell’Aiguille Verte viene scalata per la prima volta da, Pierre Dalloz, Jacques Lagarde e Henri de Segogne , divide la parete Nord dalla Nordovest o parete del Nant Blanc. La parete mista sopra il ghiacciaio del Nant Blanc è costellata di vie impegnative che portano alla cima dell’Aiguille Verte e ai suoi satelliti occidentali.
1925 – agosto. L. Bergera e R. Ghizzetti scesero dall’Aiguille Blanche de Peutérey alla Punta Jones calandosi poi per lo Sperone Sudovest. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.
1925 - 4/5 agosto. Leon Bron (guida) con A. Muller e Hans Muller scendono per lo Sperone Nordest dell’Aiguille Blanche de Peutérey. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.
1925 - 7 agosto. Emil Solleder traccia la via che lo renderà celebre con Gustav Lettenbauer: La direttissima alla parete Nord-ovest della Civetta, alta più di 1.000 m. Emil Solleder impiegò decisamente la tecnica dell’arrampicata artificiale, usò dodici chiodi e piantò nella fessura iniziale un cuneo di legno, il primo della storia dell’alpinismo moderno, e venne considerata la prima ascensione di VI° grado delle Alpi.
1925 – 17/18 agosto. T. Buràttini e F. Falchi, salirono per la dentellata Cresta Nord del Mont Rouge de Peutérey, molto aerea, con tre risalti. Sui fianchi la roccia è rotta, a volte pessima, sulla cresta è migliore. Sviluppo circa 300 m. Difficoltà D. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.
1925 - 25 agosto. L. A. Bergera e I. Brosio, raggiunsero la cima dell’Aiguille des Glaciers per la cresta Sud-Est per il percorso integrale molto lungo, vario e interessante per l'ambiente, ma che si svolge su rocce rotte; nell’insieme è comunque meritevole. Dislivello della cresta 700 m, con sviluppo di circa 1200 m. Difficoltà AD+, anche su neve e passaggi fino al IV. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.
1925 - 31 agosto. Pino Prati, Giovanni Videsott e M. Vidotto salirono per la prima volta per il versante Sud-ovest poi diventata la (via normale) della Cima degli Armi. La via si svolge per una ripida rampa rocciosa che dal contrafforte Sud-Ovest scende verso la Vedretta degli Sfulmini fiancheggiando a destra il gran torrione centrale della parete Ovest e offre un'arrampicata di circa 200 m. di un certo interesse. Difficoltà: II° grado. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1925 - 1 settembre. Armand Charlet e Antoine Ravanel (guida) con Jean Chaubert, realizzano la prima ascensione della Corne du Diable e della Pointe Chaubert nella stessa giornata. - Aiguilles du Diable - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.
1925 - 1 settembre. Armand Charlet e Antoine Ravanel (guida) con Jean Chaubert, salirono da Sud-Ovest per il canale dopo il Clocher del Col du Diable ed è l'itinerario più sicuro per la discesa; è bene reperirlo in salita, per non perdere tempo sul pendio di pietrame. Dislivello 350 m. Difficoltà PD. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.
1925 - 6 settembre. August Schlaak con F. Bernard aprono una via a Sud-est per il camino che chiameranno Camino Bernard sulla Brenta Alta, con difficoltà di III° grado. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.