1961
1961 - Walter Bonatti assieme ad Andrea Oggioni scala il “Pilastro Rosso di sinistra” – oggi una stimata scalata su roccia ad alta quota.
1961 - Cesare Gex e Franco Salluard, salirono per la parete Nord del Pic Adolphe aprendo la (via di Courmayeur). La via si dovrebbe svolgere nel settore destro della parete Nord. Mancano particolari. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.
1961 - Romano Merendi con Luciano Tenderini, salgono per lo Spigolo Nord-Est del Crozzon di Brenta. - Massiccio della Tosa – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1961 - Armando Aste con Milo Navasa, effettuano la prima ascensione del Gran Diedro Nord del Crozzon di Brenta e una variante sulla via Aste all'Anticima del Piz Serauta nel Gruppo della Marmolada. - Massiccio della Tosa – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1961 - 12/13 febbraio. Mario Mazzoleni e Ottorino Pianta, realizzano la 1° invernale della via (Pianta-Mazzoleni) sulla parete Sud-Ovest del Croz dell’Altissimo. - Sottogruppo della Gaiarda e dell’Altissimo - Gruppo di Brenta– Dolomiti di Brenta.
1961 – Dal 13 al 17 febbraio, i sassoni Peter Siegert, Rolf Jager, Werner Bittner e Reiner Kauschke compiono la prima invernale della via Hasse-Brandler alla Cima Grande di Lavaredo
1961 – febbraio. Pressoché in contemporanea ha luogo una vera e propria gara per la prima invernale della via Couzy alla Cima Ovest di Lavaredo. Giorgio Ronchi e Roberto Sorgato arrivano a buon punto ma, dopo un pauroso volo di Sorgato a causa della fuoriuscita di un chiodo, devono essere tratti in salvo. Alla fine la spuntano i lecchesi Giuseppe Alippi, Pier Lorenzo Acquistapace e Giuseppe Lanfranconi.
1961 - 2 marzo. Robert Guillaume e Antoine Vieille, realizzano la 1° invernale della bellissima via Gervasutti, sulla parete Sud-Est del Pic Adolphe. Arrampicata molto bella di 250 m. spesso poi ripetuta. I chiodi occorrenti sono in posto (una trentina). Difficoltà TD+, 1 passaggio di VI°. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.
1961 - 9 marzo. Walter Bonatti con Gigi Panei, realizzano la Prima salita invernale del Monte Bianco per la via della “Sentinella Rossa”, dal versante della Brenva. - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1961 - 12 marzo. Marc Martinetti e Georges Payot, realizzano la 1° invernale della (via Contamine) della Pointe Lachenal. Via che nel tempo e diventata una classica, con arrampicata molto bella su roccia eccellente, la più frequentata della parete. In posto circa 40 chiodi, utile una serie di dadi. Dislivello 250 m. Difficoltà di IV°, V° e V°+ sostenute; A1 sul muro di 45 m. (o VII°- se in libera). - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.
1961 – 18 marzo. Laurent Belfrond e Alessio Ollier realizzano la 1° invernale salendo per la parete Nord dell’Aiguille Blanche de Peutérey (via originale). – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.
1961 - 28 marzo. Walter Bonatti realizza la 1° solitaria, in salita e discesa del Col de la Brenva, dalla Brenva per il versante Sudest. - Dal Bivacco della Fourche 3684 m si scende sul pianeggiante bacino superiore del ghiacciaio della Brenva, che si attraversa. Si risale il gran pendio inferiore su resti di valanghe, poi si obliqua a destra per superare la fascia di rocce che taglia il pendio e si prosegue diritto (cornice) fino al colle. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.
1961 –estate. Erich Abram e Sepp Schrott riescono a portare a termine la prima salita del grande diedro a destra della via Comici-Dimai alla Nord della Cima Grande di Lavaredo, già salita per circa metà, cinque anni prima, da Morandi e Leone che poi, a causa di un incidente, avevano dovuto ripiegare sulla via Stosser.
1961 – estate. Egbert Eidher e Erich Vanis, salgono per il Canalone Nord-Est (via classica) del Mont Blanc du Tacul praticando una variante terminale, uscendo diritti lungo la linea centrale del canale superando in ultimo una spessa cornice verticale. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.
1961 – luglio. Michel Bastien e Philippe Laffon, effettuano la 3° ascensione del Pilastro Est (Pilastro Gervasutti) del Mont Blanc du Tacul. - Il pilastro Est, di magnifica roccia rossastra, si erge superbo a sinistra del pilastro centrale. La via lo segue quasi interamente, quindi si porta sotto la Torre Rossa e termina come la Boccalatte. Sul pilastro l'arrampicata è molto bella e su roccia ottima, a parte la traversata obliqua finale su rocce rotte e neve, passaggio-chiave della salita. Buoni i punti di sosta; in posto circa 15 chiodi di via. L'attacco è esposto alla caduta di sassi. Dislivello 800 m, con sviluppo di circa 1000 m. Difficoltà TD+ sostenute sui 450 m. del pilastro, di IV°, V° e passo di V°+ e A2. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.
1961 - luglio. Walter Bonatti e compagni, realizzano la 2° ascensione della via Kagami sullo Sperone Sudest alla spalla Nordest dal Versante della Brenva del Mont Maudit. Bella via che segue lo stretto sperone roccioso Sudest che in basso si allarga notevolmente; roccia buona. Dislivello 650 m. Difficoltà D +, passaggi IV° e uscita difficile su ghiaccio. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.
1961 - 10/16 luglio. Durante un tentativo di prima ascensione al Pilone Centrale del Frêney, si consumò una delle più drammatiche tragedie alpine. Dopo due bivacchi per il maltempo ai piedi della Chandelle, le cordate di tre italiani e quattro francesi iniziarono insieme la ritirata, con altri due bivacchi nella bufera. Sul Ghiacciaio di Frêney morirono per sfinimento Antoine Vieille, Robert Guillaume e Andrea Oggioni e sul ghiacciaio di Châtelet si spense Pierre Kohlman Si salvarono Walter Bonatti che guidò la ritirata, Roberto Gallieni e Pierre Mazeaud. - Contrafforti Italiani – Massiccio del Monte Bianco.
1961 - 23 luglio. Christian Mollier e Georges Payot, salgono per il pilastro Ovest e tracciano la (via Mollier-Payot) sulla Tour Ronde. Salita classica, con arrampicata molto bella principalmente in libera, sostenuta, con passaggi atletici e tecnici. Roccia ottima; in posto circa 20 chiodi. Dislivello 270 m; sono 9 lunghezze su roccia, più 4 di misto fino in vetta. Difficoltà TD, V° e V°+, sostenuto. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.
1961 - 26 luglio. P. Bonnenfant e M. Simonet salirono per il canalone Est e la cresta Sud raggiungendo dal Versante della Brenva la vetta del Mont Maudit. È il canalone nevoso che dalla sella 4356 m. (tra il Mont Maudit e la sua spalla Sudovest) scende diritto e regolare fin sul bacino superiore del ghiacciaio della Brenva. Esposto a Est è soggetto alla caduta di sassi e delle cornici sommitali. Dislivello 700 m, con sviluppo di 900 m. Difficoltà AD+. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.
1961 – 26/27 luglio. Roger Lepage, Georges Livanos e Marc Vaucher aprono al Crozzon di Brenta nel Massiccio della Tosa per la parete Ovest la Via Diretta, usando 75 chiodi compresi i posti di sosta. Difficoltà: VI°-, con passi di A2. - Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1961 - 1/3 agosto. Il Pilone Centrale del Frêney viene attaccato nuovamente da una cordata italo-francese. Erano Pierre Julien, istruttore dell’Ecole Nationale di Chamonix e Ignazio Piussi, un forte alpinista italiano che era ospite di un convegno internazionale organizzato dall’Ecole. I due scalatori scendono sulla vetta del Monte Bianco, posati lassù da un elicottero, poi si calano lungo la Cresta di Peutérey, fino al colle omonimo, e assaltano il Pilone Centrale del Frêney. Sono costretti al rientro tre giorni dopo avendo lasciarono cadere in un crepaccio lo zaino con tutta l’attrezzatura e anche perché il tempo cominciava a guastarsi. - Contrafforti Italiani – Massiccio del Monte Bianco.
1961 – 3 agosto. Sei cordate dell’ENSA condotte da J. Bouvier, F. Bozon e André Contamine salgono per il Roi du Siam, da Est (via dell’ENSA). - Discesi poi con una calata di 30 m. alla Brèche du Roi du Siam, per la via normale salirono in cima al Petit Capucin - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.
1961 - 9 agosto. Lella Cesarin si aggiudica la 1° femminile, con Giangiacomo Mazzenga sulla Brenta Alta del Gran Diedro Nord Est via “Oggioni-Aiazzi”. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1961 - 14 agosto. Lella Cesarin con Giangiacomo Mazzenga realizza la 1° salita femminile della Via Detassis alla Brenta Alta per la parete Nord-est, nel Gruppo di Brenta. - Catena degli Sfulmini - Dolomiti di Brenta.
1961 - 14 agosto. Piero Nava e G. Sena, salgono per lo spigolo Sud delle Pyramides Calcaires, con un’arrampicata breve e divenente di circa160 m, roccia discreta. PD, passaggi di III grado. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.
1961 – 14/16 agosto. Claude Barbier e Toni Masè, tracciano un itinerario nuovo per la parete Est della Cima d’Ambiez - (via Barbier-Masè), che dedicarono alla memoria di Helmut Albrecht, deceduto il 15 giugno-1961 nelle Ande, che effettuò un tentativo nel 1960. Dislivello circa 350 m; chiodi usati 50, esclusi quelli di sosta. Arrampicata mista (libera e artificiale) sostenuta. Difficoltà: VI°-. A2. - Catena d’Ambiez – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1961 - 24 agosto. Il belga Claude Barbier (caduto nel maggio 1977 durante una esercitazione di palestra nelle Ardenne), è certamente uno degli scalatori solitari più audaci e preparati che mai siano esistiti.
Di lui si ricorda soprattutto un’impresa che ha del fantastico e dell’incredibile: nel 1961, in un solo giorno, egli superò da solo, una dietro l’altra Le vie Cassin sulla Ovest di Lavaredo, Comici alla Grande, Preuss sulla Piccolissima, Dulfer sulla Punta di Frida e Innerkofler sulla Cima Piccola.
Claude Barbier concatena in giornata 5 vie nella zona delle Tre Cime di Lavaredo.
Le motivazioni che sospingono a tanto non sono solo le necessità di emergere per soldi o sponsor (come per le attuali generazioni), ma anche la casualità, la fantasia.
Claude Barbier intende fare la prima ripetizione solitaria di una via alla Cima Grande di Lavaredo.
Purtroppo Bepi Reider, il custode del Rifugio Locatelli, lo informa che quella solitaria è appena stata portata a termine.
Claude, con il suo carattere introverso, facilmente rattristabile, imprevedibile ed anticonformista, profonda deluso in una nera meditazione. Solo più tardi annuncia trionfante: «Se è così, vi faccio vedere qualcosa di nuovo, qualcosa che non avete mai visto»
Ecco il resoconto fatto dalla sua compagna, Anna Lauwaert: «Come sempre era senza soldi e la sua grande preoccupazione era di riuscire a capire se poteva arrischiare i suoi ultimi spiccioli per offrire il caffè. Col suo tipico spirito ironico, decise di concedersi ogni capriccio, perché se avesse fallito nella sua impresa non avrebbe più avuto bisogno di soldi, mentre se l’avesse portata a termine avrebbe riscosso untale successo da non avere più il problema del denaro.
Quindi, il 24 agosto 1961 Claudio attaccò e mandò più tardi a Marino Stenico una cartolina con questo eloquente orario:
Cima Ovest, Via Cassin seconda solitaria ore 5,20/8,18 discesa 8,30/9,30.
Cima Grande, Via Comici, ore 10,10/13,10.
Piccolissima, Via Preuss, 14,45/15,55.
Punta di Frida, Via Dülfer, 16,30/17,30.
Cima Piccola, Via Innerkofler, 17,55/18,25.
Vale a dire che aveva percorso, in sette ore e cinque minuti, millesettecentocinquanta metri di arrampicata, anzi tremilacinquecento, se si contano le salite e le discese… Questo fu il primo grande enchainement – concatenamento – della storia dell’alpinismo».
1961 – 27/28 agosto. John Harlin e Gary Hemming realizzano la 1° traversata passando per il Col de Peutérey nel senso Brenva-Freney. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.
1961 – 27/29 agosto. Chris Bonington con Don Whillans, Jan Clough ed il polacco Jan Duglosz, vincono in prima ascensione il difficile Pilone Centrale di Frêney, (via classica), dove si era svolta la tragica ritirata in cui perirono Andrea Oggioni, Antoine Vieille, Robert Guillaume e Pierre Kohlmann. Durante l’ultimo tratto di scalata Christian Bonington e Don Whillans vinsero un paio di lunghezze di corda veramente difficili e complesse, rese ancora più delicate dal fatto che essi si trovavano sprovvisti di cunei e dovettero sopperire a questa mancanza con alcuni sassi incastrati nelle fessure! (Tecnica comunque assai cara agli alpinisti di scuola britannica).
Essi precedono di poco un folto gruppo di altri alpinisti: René Desmaison, Pierre Julien, Yves Pollet-Villard e l’italiano Ignazio Piussi, che per superare l’ultimo tratto di scalata si serviranno di una corda fissa lasciata appositamente dagli inglesi. TD+, 500 m. - Contrafforti Italiani – Massiccio del Monte Bianco.
1961 – 28/29 agosto. René Desmaison, Pierre Julien, Yves Pollet-Villard e Ignazio Piussi, realizzano la seconda ascensione del Pilone Centrale di Frêney preceduti di poco dalla cordata composta da Christian Bonington con Don Whillans, Jan Clough ed il polacco Jan Duglosz.
La cordata anglo-italo-francese per superare l’ultimo tratto di scalata si serviranno di una corda fissa lasciata appositamente dagli inglesi. - Contrafforti Italiani – Massiccio del Monte Bianco.
1961 - 1/3 settembre. M. Gryczynski e J. Micholski, realizzano la prima ripetizione del Pilone Centrale di Frêney (via classica). - Contrafforti Italiani – Massiccio del Monte Bianco.
1961 – 10/11 settembre. Armando Aste e Angelo Miorandi aprono sulla Parete Ovest dello Spallone al Campanile Basso, una nuova via che chiameranno (via Rovereto). La via si svolge al centro della parete, fra i due spigoli dello Spallone. Dislivello circa 380 m; chiodi usati 40 e l cuneo; roccia solida, anche dove è gialla. Difficoltà: VI°, sostenute; Al, A2 nella giallastra fascia centrale. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1961 - 20/22 settembre. Walter Bonatti e Cosimo Zappelli, salgono la vergine parete Sud, tra i Piloni e la Cresta di Peutérey, che s’innalza direttamente alla cima del Monte Bianco di Courmayeur e tracciano la (via diretta Bonatti-Zappelli). Itinerario grandioso su misto, molto bello, esposto, in parete aperta. È la via più diretta dal Bacino di Freney alla cima del Monte Bianco. Nelle ore calde c'è scivolamento di neve nel canalone e sulle fasce rocciose. Dislivello, dal Bacino superiore di Freney al Monte Bianco di Courmayeur: 850 m. Difficoltà TD. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.