(Grenoble 1929) - Pierre Mazeaud colto, brillante e influente uomo politico e ex ministro francese.
Fu un fortissimo alpinista, uno dei migliori esponenti della stagione «eroica» degli anni Cinquanta e Sessanta, che dalle regioni del Monte Bianco e del Delfinato si spinse anche in Dolomiti.
Con René Desmaison fece la prima ascensione della via sugli strapiombi Nord della Cima Ovest di Lavaredo, che fu dedicata alla memoria di Jean Couzy. Ancora in Dolomiti che frequentò a più riprese – partecipò come interprete al film Una cordata europea di Lothar Brandler, che rievoca appunto l’impresa della Cima Ovest. Nel 1961 sopravvisse alla terribile avventura sul Pilone Centrale del Frêney nel Monte Bianco.
1958 - 4/5 agosto. A. Focquete, Pierre Mazeaud e due compagni, realizzano la 2° ascensione salendo per lo sperone Sud sino alla cima dell’Isolée. Bella scalata aerea, principalmente in libera; si svolge su roccia molto buona nella parte superiore dello sperone, ma rotta e mobile in quella inferiore. Dislivello 500 m. Difficoltà TD, fino a V°+ e A2. - Aiguilles du Diable - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.
1959 – E’ l’anno della corsa alla direttissima sugli strapiombi della Parete Nord della Cima Ovest di Lavaredo.
Mentre gli svizzeri Albin Schelbert e Hugo Weber, in rocambolesca gara con gli Scoiattoli di Cortina, superano gli strapiombi centrali lungo un itinerario comune solo nella prima metà, i francesi René Desmaison e Pierre Mazeaud (seguiti da Pierre Kohlmann e Bernard Lagesse) tracciano la loro direttissima, dedicata a Jean Couzy.
Su entrambi gli itinerari il ricorso all’arrampicata artificiale è massiccio, anche se i chiodi a espansione sono usati in misura limitatissima (5 sulla via Degli Scoiattoli, 30 su quella dei Francesi). - Dal punto di vista tecnico le vie segnano un balzo in avanti nella scala dell’arrampicata artificiale: si parla ormai di A3 e, per la via Jean Couzy, secondo alcuni, anche di A4.
1960 - Anche i francesi René Desmaison, Georges Payot, Louis Audoubert, Bernard Lagesse e Pierre Mazeaud hanno adocchiato il Pilone Centrale del Frêney, ma il loro tentativo è bloccato per due giorni dalla tempesta sui Rochers Gruber. Tornano indietro senza neppur aver toccato il pilastro. - Contrafforti Italiani – Massiccio del Monte Bianco.
1961 - La Nord-est del Pizzo Badile via Cassin in invernale viene tentata da Pierre Kohlmann, Pierre Mazeaud, Habib e La Fouine riescono a portarsi in cima al Diedro Rébuffat.
Ricorda Mazeaud: “L’indomani passiamo il tempo a organizzarci in quell’oceano bianco. Faccio solo un tentativo e torno giù, demoralizzato. Il Diedro Rébuffat è ricoperto di ghiaccio
1961 - 10/16 luglio. Durante un tentativo di prima ascensione al Pilone Centrale del Frêney, si consumò una delle più drammatiche tragedie alpine. Dopo due bivacchi per il maltempo ai piedi della Chandelle, le cordate di tre italiani e quattro francesi iniziarono insieme la ritirata, con altri due bivacchi nella bufera. Sul Ghiacciaio di Frêney morirono per sfinimento Antoine Vieille, Robert Guillaume e Andrea Oggioni e sul ghiacciaio di Châtelet si spense Pierre Kohlman Si salvarono Walter Bonatti che guidò la ritirata, Roberto Gallieni e Pierre Mazeaud. - Contrafforti Italiani – Massiccio del Monte Bianco.
1962 - Dal 7 al 9 gennaio, compì la salita della parete Nord del Cervino con Toni Hiebeler, Toni Kinshofer e Erich Krempke.
1962 – Walter Bonatti e Pierre Mazeaud salgono la parete Sud delle Petites Jorasses.
1963 - 21 luglio. André Contamine (guida) e Pierre Mazeaud, salirono dal Col du Midi sotto il pendio di destra della parete del Mont Blanc du Tacul. (Triangle du Tacul) tracciando la via Contamine-Mazeaud. - Sopra il pendio iniziale si supera una ripida strettoia di ghiaccio fra le rocce e in seguito tutto il largo pendio-canale soprastante. In alto si piega a destra, per uscire su misto lungo la Cresta Nord-Ovest alla sommità del Triangle, proseguirono poi per la Cresta Nord fino alla vetta. - Ascensione varia e interessante su neve e misto, quasi sempre in buone condizioni. Inclinazione 50°-55°, qualche tratto a 60°. Dislivello per il Triangle 400 m. Difficoltà D-. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.
1963 - 29-31 luglio. Pierre Mazeaud e Antoine Tsinant, con una scalata bella e interessante, molto dura, per metà su terreno misto e metà su roccia compattissima raggiungono per la parete Ovest e la cresta Nord la vetta della Pointe Durier dove l’accesso è lungo e complicato. Dislivello 400 m. Difficoltà ED, fino a VI e A3. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.
1965 - Pierre Mazeaud, Ignazio Piussi e Roberto Sorgato salgono la Punta Tissi. (Civetta).
1971 - 17/18 agosto. Pierre Mazeaud e Roberto Sorgato, salgono per i pilastri a Sud della Major.
Grande via su terreno misto e roccia difficile, esposta, tecnicamente interessante e in ambiente severo; pericolosa per caduta di ghiaccio. Non risulta ripetuta. Dislivello1300m. Difficoltà ED, numerosi passaggi di V+. - Dalla Sentinella Rossa si attraversa il gran canale centrale (pericoloso). Si continua la traversata ascendente su roccia (delicato) e oltre un pendio nevoso si giunge allo sperone che precede quello della Pera. Si sale questo sperone per numerose lunghezze (V e V+, 30 chiodi.). Alla sua sommità i primi salitori hanno traversato a destra sulla Major per bivaccare a metà della seconda cresta di neve. Si seguono le creste della Major fin sotto il risalto terminale, dove si traversa a sinistra fino alla sua estremità, situata sotto l'enorme seracco sommitale. Si sale per 2 lunghezze (V+ ) e per altre 3 (IV), eccezionali per l'imponenza del seracco e molto pericolose. Si supera la fascia di seracchi superiore presso l'uscita della via Major e per il pendio terminale si sale alla cima del Monte Bianco. - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1978 - Pierre Mazeaud scalò l’Everest dalla via del Colle Sud: ascensione che lo vide come il più anziano alpinista (49 anni) a compiere tale impresa.