Monte
Bianco - Versante della Brenva
...«The
via della Pera»... (Brenva,
London 1944) ... «le
ho attribuito il nome in italiano perché la via conduce direttamente alla
sommità italiana ». Via grandiosa su terreno misto, che percorre una cresta
poco marcata nel settore più severo del versante Brenva;
nella parte centrale supera una conformazione rocciosa alta circa 270 m. dalla
forma di una pera, sui cui fianchi incombono due immani seracchi strapiombanti
dello spessore di almeno 100 m. La via è estremamente esposta alla caduta di
ghiaccio, dal Col
Moore fino a metà della Pera stessa. È quindi utile
raggiungere le rocce della Pera già prima del levar del sole.
Nella parte superiore della Pera si possono seguire due percorsi.
Quello dei primi salitori si porta a destra, in parete Nord. Qui viene descritta in primo luogo la via dei secondi
salitori, che si tiene a sinistra dello spigolo ed è meno difficile ma negli
ultimi metri è esposta alla caduta di ghiaccio. Dislivello dal Col
Moore 1300 m, ma con sviluppo ben superiore (circa 600 m. di traversata
fin sotto la Pera). Difficoltà TD; la scalata sulla Pera
è di IV ma spesso le rocce sono innevate.
1933 – 5 agosto. Thomas Graham Brown, guidato da Alexander Graven e Alfred Aufdenblatten completa con la via della Poire (Pera) il suo “trittico” sulla Brenva.
Via dei primi salitori: Dal mezzo della Pera si raggiunge su
placche di buona roccia lo spigolo a destra, per continuare nella parete Nord. Si sale per placche e fessure
molto difficili. Si traversa a destra, si sale un diedro liscio, poi una
fessura-camino di 10 m. e in seguito per rocce meno ripide si sale in cima alla
Pera. - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo
del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1937
- 24 luglio. Robert Gréloz e André Roch, realizzarono la 2ª ascensione del Monte
Bianco sulla parete della Brenva
per la via della Poire (Pera).
Dai Bivacchi Ghiglione
e della Fourche si giunge al Col
Moore 3525 m. Si
attraversa prima orizzontalmente, poi anche abbassandosi sotto canali di
scarico e risalti rocciosi, quindi risalendo su pendii con blocchi di ghiaccio
fino a raggiungere dalla destra a circa 3650 m. le rocce inferiori del
contrafforte sotto la Pera. Per queste rocce innevate (o per il
pendio ghiacciato a destra) si sale alla base della Pera, circa
3900 m. (fin qui sempre molto pericoloso). Si arrampica su gradini e brevi
risalti, poi per 2 lunghezze in un canale-camino passando a destra di pilastri
affiancati. Si continua nel mezzo della Pera su buona roccia (qui
i primi salitori sono andati a destra), obliquando un po' a sinistra. Si supera
a destra per placche fessurate una gran placca con neve visibile già dalla Fourche
della Brenva (III e IV), uscendo a un intaglio situato 30 m sotto la
cima del risalto: questi 30 m sono molto vicini al seracco di sinistra. Dopo qualche
metro a sinistra (fino a 5-6 m. dal seracco) si supera un breve muro (IV) e
verso destra (III e IV) si esce in cima alla Pera, 4196 m. Si prosegue su crestina e
neve, poi si scalano le rocce a sinistra dell'Aiguille de la Belle Etoile
(4354 m, salita nel 1933, 26 luglio dal
colletto a monte). Ancora per 100 m. su neve (possibilità di uscire a sinistra verso
la Cresta
di Peutérey) fino all'altezza dei seracchi a destra. Sopra
questi si prendono a destra facili pendii (salita lunga e faticosa) che portano
sulla cresta sommitale e quindi in vetta. - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo
del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1949
- 31 luglio. Pierre Bonnant e Loulou Boulaz, realizzarono la 3ª ascensione del Monte
Bianco sulla parete della Brenva
per la via della Poire (Pera).
- Bianco
- Versante della Brenva
- Gruppo
del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1950
- 29 giugno. M.
Coutin, Pierre
Julien e A. Richermoz, realizzarono la 4ª ascensione del Monte
Bianco sulla parete della Brenva
per la via della Poire (Pera).
- Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo
del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1959
- 13 settembre. Carlo
Mauri, realizza la 1ª
Solitaria salendo per la parete della
Brenva
al Monte
Bianco per la via della Poire
(Pera). - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo
del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1965
- 8/9 febbraio. Alessio Ollier
e Attilio Ollier con Franco Salluard, realizzano
la 1ª Invernale
salendo per la parete della
Brenva
al Monte
Bianco per la via della Poire
(Pera). - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo
del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1971
- 17/18 agosto. Pierre Mazeaud
e Roberto Sorgato,
salgono per i pilastri a Sud della
Major.
Grande via su terreno misto e
roccia difficile, esposta, tecnicamente interessante e in ambiente severo;
pericolosa per caduta di ghiaccio. Non risulta ripetuta. Dislivello1300m.
Difficoltà ED, numerosi passaggi di V+. - Dalla Sentinella
Rossa si attraversa il gran canale centrale (pericoloso). Si continua
la traversata ascendente su roccia (delicato) e oltre un pendio nevoso si
giunge allo sperone che precede quello della Pera. Si sale questo
sperone per numerose lunghezze (V e V+, 30 chiodi.). Alla sua sommità i primi
salitori hanno traversato a destra sulla Major
per bivaccare a metà della seconda cresta di neve. Si seguono le creste della Major
fin sotto il risalto terminale, dove si traversa a sinistra fino alla sua
estremità, situata sotto l'enorme seracco sommitale. Si sale per 2 lunghezze (V+
) e per altre 3 (IV), eccezionali per l'imponenza del seracco e molto
pericolose. Si supera la fascia di seracchi superiore presso l'uscita della via
Major
e per il pendio terminale si sale alla cima del Monte
Bianco. - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo
del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1976
- marzo. Mitsunori Shigi,
realizza la 1ª Solitaria
Invernale salendo per la parete della Brenva
al Monte
Bianco per la via della Poire
(Pera). - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo
del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1979 - notte tra 10/11 agosto. Gianni Comino e Gian Carlo Grassi, salgono al Monte
Bianco dal seracco a sinistra
della Pera con un ardua
ascensione in ambiente eccezionalmente severo, pericolosissima per la caduta di
ghiaccio. Ma loro l'hanno effettuata con condizioni ambientali ben studiate. Sale
al margine sinistro dell'immane seracco sospeso tra la Pera e la Cresta
di Peutérey. Difficoltà TD +. - Si segue la via giapponese nel canale incassato fra la parete Nord del Grand
Pilier d'Angle e la Pera
e per questo canale (55°) fino alla radice del seracco. Si costeggia verso
sinistra la base del seracco su pendii ghiacciati (55°). Si supera il ripido
canalino che ne limita il fianco sinistro (circa 120 m.) e a destra si monta
sopra il seracco. Per questi pendii, come per la via della Pera, si sale in cima. - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo
del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1984 - 19/20 agosto. Patrick Gabarrou e Carlo Stratta, salgono per la parete Sud-Ovest del Monte Bianco e tracciano la (via Mario Marone). Via diretta, molto pericolosa per la caduta di ghiaccio. Il superamento della fascia mediana di seracchi, con passaggi strapiombanti e molto atletici, costituisce il passaggio-chiave della salita. La via è dedicata a Mario Marone, che un mese prima rimase travolto da una caduta di seracchi sulla via della Pera - (Brenva). Dislivello 1100 m. dal ghiacciaio. Difficoltà ED-, a causa dei seracchi. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.