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Thomas Graham Brown – (

 

 

Thomas Graham Brown, professore di filosofia all’Università di Edimburgo.

Comincia ad andare in montagna solo dopo i trent’anni, è basso, bruttino, non particolarmente amato, ma lega per sempre la sua memoria al famoso trittico della Brenva, prima in compagnia di Frank Smythe (Sentinella e Major), poi con Alexander Graven e Alfred Aufdenblatten sulla Pera, la più difficile.

 

Il nome della Brenva è legato a quello di un inglese Thomas Graham Brown, l’ultimo grande personaggio dell’alpinismo inglese che agisce sulle Alpi prima del secondo confitto mondiale.

Fedele allo spirito dell’alpinismo classico, egli in pochi anni risolve in modo straordinariamente elegante tutti i problemi della grande parete.

L’1 ed il 2 settembre 1927, con Francis Sidney Smythe, supera lo sperone della Sentinella Rossa, cosiddetto per una torre di rosso protogino che sorge all’inizio della cresta. L’itinerario è diretto alla vetta del Monte Bianco, elegantissimo, una delle più belle salite di misto della catena alpina.

Il 6 e 7 agosto 1928, ancora con Francis Sidney Smythe, Thomas Graham Brown ritorna alla Brenva, e sale esattamente al centro della parete, dopo aver attraversato un pericolosissimo canalone costantemente battuto dalle scariche. La via segue un netto sperone, detto della Major, caratterizzato da una serie di affilatissime crestine di neve che poi vanno a morire contro una balza di rosso granito, liscia e verticale , sormontata da un muro di seracchi. E’ questo il passaggio chiave dell’intera salita, più difficile di quella della Sentinella Rossa, ma forse meno elegante dal punto del tracciato. Delle tre vie aperte da Thomas Graham Brown sulla Brenva, questa è certamente la più seguita dagli alpinisti.

Il 5 agosto 1933, Thomas Graham Brown completa il suo fantastico trittico, e con Alexander Graven e Alfred Aufdenblatten supera lo sperone posto più a sinistra, nel settore più selvaggio di tutta la parete, dove una curiosa torre rocciosa a forma di pera (“la Poire”) si incunea tra due gigantesche cascate di seracchi. La Pera è l’unica porta di accesso alla parte superiore della parete, anzi un piccolo Picciuolo di roccia permette proprio di innestarsi ai pendii di ghiaccio superiori.

E’ questa certamente la via più difficile e rischiosa del versante Brenva, in quanto per giungere alla base è necessario attraversare tutti i canaloni che servono da scarico alle valanghe. Ma è anche quella che offre l’ambiente più feroce e selvaggio, una salita che lascia emozioni e ricordi incancellabili.

Dunque Thomas Graham Brown con la sua azione dimostra indiscutibilmente che oramai l’alpinismo senza guida, anche sul ghiaccio e sul misto, non solo ha eguagliato i livelli raggiunti dalle guide, ma anzi, li ha ampiamente superati.

 

 

 


1927 - 30/31 luglio. Ludwig Obersteiner e Karl Schreiner, salirono per la cresta delle Dames Anglaises concretizzando la prima ascensione della «piccola» (via classica della Cresta di Peutérey). - Raggiunge l'Aiguille Blanche dal Ghiacciaio di Frèney. Itinerario grandioso su terreno misto, uno dei più classici delle Alpi. È lungo, vario, complesso; roccia facile ma piuttosto rotta. Creste nevose eleganti, ambiente magnifico; la cresta sommitale dell'Aiguille Blanche e specialmente la parte finale della ripida Cresta di Peutérey sono spesso di ghiaccio. Con partenza dal Rifugio Monzino si può prevedere un bivacco al Col de Peutérey sulle rocce del Grand Pilier d’Angle (ma con buone condizioni la via è stata compiuta più volte in giornata fino alla vetta del Monte Bianco). Dal Bivacco Craveri è normale compiere la salita in giornata. Se non si passa dal Bivacco Craveri, per raggiungere la rocciosa cresta Sud-Est dell'Aiguille Blanche si utilizza il Canale Schneider, che offre la via più breve e pratica. Questa possibilità venne scoperta da Erwin Schneider ed H. Hoerlin il 31 marzo 1929; seguita poi da H. Hoffmann, C. O. Koch e R. Rolfes il 6 agosto 1929 raggiungendo il canale per una cengia che inizia all'altezza dell'isolotto roccioso situato sotto la Punta Gugliermina; un ulteriore accesso di solito più agevole dal ghiacciaio venne percorso da Alexander Graven e Josef Knubel (guide) con Thomas Graham Brown il 30 luglio 1932, ed è l'itinerario che segue dal loro inizio le Cenge Schneider. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1927 - 1 settembre. Thomas Graham Brown e Frank Smythe, realizzano la traversata dal Colle Freshfield 3655 m, sulla cresta Sud-Est della Tour Ronde. Da qui si attraversarono in quota tutto il versante Sud di questa cima e arrivarono alla cresta Sud Ovest presso il Colle Orientale della Tour Ronde 3630 m. Attraversarono ancora, per poi si scende (crepaccia terminale) al pianeggiante ghiacciaio. Questo «Passo della Tour Ronde» consiste nella traversata in quota di tutto il versante Sud di questa montagna e permette un collegamento dal Rifugio Torino al bacino superiore della Brenva tecnicamente più facile di quelli soliti che devono valicare i ripidi colli della Fourche o del Trident, ma non più semplice. Non conviene quando poco innevato (caduta di sassi) e comunque non viene frequentato. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1927 – 1/2 settembre. Thomas Graham Brown e Francis Sidney Smythe salirono per la parete della Brenva bivaccando ai piedi della Sentinella Rossa, il grande roccione da cui la via prese il nome. Salendo poi da questo versante alla vetta del Monte Bianco. - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1928 - 6/7 agosto. Thomas Graham Brown e Francis Sidney Smythe, aprono la Via Major sulla parete della Brenva uscendo in vetta al Monte Bianco di Courmayeur. - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1929 - 31 agosto. Alexander Graven e Gottfried Perren (guida) con Thomas Graham Brown e T.Y. Kagami, realizzarono la 1° ascensione della Punta Moore partendo dal Col Moore. Dal colle 3525 m si segue la cresta nevosa. Al primo salto roccioso si piega a destra, dove per una crestina si arriva sulla prima delle tre punte che costituiscono la lunga cresta sommitale. Per cresta al monolito verticale, che è la punta più alta. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1931 - 13 luglio. B. R. Goodfellow e Thomas Graham Brown con Alexander Graven e Joseph Knubel, raggiunsero la vetta del Mont Mallet dal Glacier des Périades per la Cresta Nord praticando una variante d’attacco sulla sinistra della parte inferiore (3034 m.) della cresta di rocce rotte che, dalla spalla nevosa della Cresta Nord, scende in direzione Nord-ovest e fiancheggia la parte superiore del grande pendio nevoso. Per un piccolo colatoio di rocce rotte raggiunsero la sua cresta al disopra del primo tratto ripido. Seguirono la cresta fino a un gendarme a forma di onda. Traversarono il suo fianco destro e seguirono la cresta fino ad un salto. Traversarono sulla sinistra alla sua base e, per un colatoio, ritornarono sulla cresta, da cui si raggiunge la parte nevosa appoggiando a destra. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1931 - 27 luglio. Alexander Graven e Josef Knubel (guida) con Thomas Graham Brown, realizzano la 1° traversata del Col de la Calotte (3670 m.). Il pendio Nord Est è di neve, stretto a metà fra le rocce; quello Sud-Ovest è interamente nevoso. PD. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1932 - 27 luglio. Alexander Graven e Josef Knubel (guida) con Thomas Graham Brown realizzarono un’ascensione su ghiacciaio e terreno misto proveniendo da Est. Salirono in alto una crestina nevosa che riporta verso destra, fino a uscire diritto sulla Cresta Nord poco sopra il colle, fino alla cima del Mont Brouillard. PD+. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1932 - 1 agosto. Alexander Graven e Josef Knubel (guida) con Thomas Graham Brown,  realizzano la 1° traversata del Col Maudit per il versante Nord-Ovest tracciando la via Graham Brown. - È l'itinerario relativamente più si­curo e meno difficile su questo versante. Percorso su ghiaccio e misto. Disli­vello 1000 m. Difficoltà AD. -  Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1932 - 1 agosto. Alexander Graven e Josef Knubel (guida) con Thomas Graham Brown, praticano la 1° discesa del Col Maudit, nella prima traversata per la costola a lato del canale Sud-Est (via Graham Brown). - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 - 9 luglio. Alexander Graven e Alfred Aufdenblatten (guida) con Thomas Graham Brown, sono saliti per il Pilone Sud di Frêney. Questo percorso è stato realizzato in due tempi, dapprima dalla cordata di Josef Knubel nel 1928 in discesa e dalla cordata di Alexander Graven in salita. Ambedue le cor../../ hanno utilizzato per la parte inferiore la Cresta dell'Innominata. Questo percorso collega nella loro parte centrale le due creste vicine e parallele del Pilone Sud di Frêney e della Cresta dell'Innominata, permettendo di passare da una all'altra con interessanti combinazioni di itinerari. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 - 24 luglio. Alexander Graven e Alfred Aufdenblatten (guida) con Thomas Graham Brown e Michael Vyvyan effettuarono la 1° traversata del Col Moore da Nord a Sud. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 - 25 luglio. La cordata di Alexander Graven e Alfred Aufdenblatten (guida) con Thomas Graham Brown e Michael Vyvyan, , dopo la traversata del Col Moore salirono anche la vetta della Punta Moore per la Cresta Sudest. Scalata interessante su roccia e misto in ambiente fantastico. La cresta ha un dislivello di circa 270 m. AD. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 - 26 luglio. Alexander Graven e Alfred Aufdenblatten (guida) con Thomas Graham Brown, realizzano la 2ª ascensione della Via Major sulla parete della Brenva con la 1ª traversata del Col Major e discesa per la parete Sud-Ovest (o Gustl Kroner con un compagno?). - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 - 26 luglio. Alexander Graven e Alfred Aufdenblatten (guida) con Thomas Graham Brown, scesero per il contrafforte centrale del Monte Bianco nella Prima traversata del Col Major dopo la 2ª salita della Via Major. La discesa si svolse lungo il più marcato ed elegante dei tre contrafforti rocciosi. All'altezza della sua sommità, 4436 m, si trova la barriera di seracchi del ghiacciaio superiore, ma che proprio in corrispondenza della cresta dello sperone ha di solito uno spessore minimo ed è superabile senza problemi. Via su misto molto bella; con lo Sperone delle Tournette è la più sicura su questo versante. Dislivello dal ghiacciaio 1100 m, dei quali c. 700 per lo sperone roccioso. Difficoltà D. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 - 1 agosto. Alexander Graven e Alfred Aufdenblatten (guida) con Thomas Graham Brown, realizzarono la 2ª ascensione salendo per la Cresta del Brouillard, dal versante Est del Col Emile Rey. Itinerario classico, che offre il modo più vario e anche più pratico grazie ai Bivacchi Eccles per seguire la Cresta del Brouillard; i primi salitori giunsero al Col Emile Rey salendo per il Ghiacciaio del Brouillard con un percorso più complicato, ma l'accesso a questo colle rimane sempre impegnativo, da qualsiasi parte venga effettuato. Esposto alla caduta di sassi fin quasi sul Picco Luigi Amedeo; per questo motivo, almeno al Col Emile Rey è bene giungere prima del sorgere del sole. Dislivello dai Bivacchi Eccles alla cima circa. 1000 m. Difficoltà D su neve-ghiaccio, roccia (passaggi di III) e misto. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 – 5 agosto. Thomas Graham Brown, guidato da Alexander Graven e Alfred Aufdenblatten completa con la via della Poire (Pera) il suo “trittico” sulla Brenva.

Via dei primi salitori: Dal mezzo della Pera si raggiunge su placche di buona roccia lo spigolo a destra, per continuare nella parete Nord. Si sale per placche e fessure molto difficili. Si traversa a destra, si sale un diedro liscio, poi una fessura-camino di 10 m. e in seguito per rocce meno ripide si sale in cima alla Pera. - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 - 10 agosto. Alexander Graven e Alfred Aufdenblatten (guida) con Thomas Graham Brown, dal Refuge des Grands Mulets 3051 m. salirono dall’estremità del Grand Plateau, a circa 4100 m, sotto i primi seracchi, superando la parete terminale esposta a Nord-Nordoves con la via diretta alla cima del Monte Bianco. Raramente ripetuta in salita ma spesso discesa con gli sci. PD+. - Bacino dei Bossons - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 - l0 agosto. Alexander Graven e Alfred Aufdenblatten (guida) con Thomas Graham Brown,  realizzano la 2° discesa del Col Maudit, per la costola a lato del canale Sud-Est (via Graham Brown). - È l'itinerario relativamente più sicuro e sbrigativo sul versante orientale del colle; si svolge in prevalenza su roccia, ma in parte rotta; cadute di sassi. Utilizzato raramente anche per la discesa e in pratica abbandonato. 350 m. AD. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.