(Monte
Bianco - Versante della Brenva)
La
via non segue linee naturali molto marcate, ma ne sfrutta abilmente singoli
tratti per ottenere un percorso diretto e relativamente sicuro in una parete
così complessa e pericolosa come questa della Brenva.
Tuttavia la traversata per giungere alla Sentinella Rossa e
quella del largo canale fino al piede della costola sinuosa sono esposte alla
caduta di ghiaccio e di valanghe.
Splendido,
grandioso itinerario su terreno misto, uno dei più belli al Monte
Bianco. Dislivello dal Col
Moore alla cima 1300 m. Difficoltà D+, con i tratti più ripidi nella parte
superiore.
1927 – 1/2 settembre. Thomas Graham Brown e Francis Sidney Smythe salirono per la parete della Brenva
bivaccando ai piedi della Sentinella Rossa, il grande
roccione da cui la via prese il nome. Salendo poi da questo versante alla vetta
del Monte
Bianco. - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo
del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1929 - 6/7 settembre. Walter
Stösser si spinge con l'amico Ludwig Hall sulla via Brown-Smythe (Sentinella
Rossa), che raggiunge la
vetta del Monte
Bianco dal versante della Brenva
realizzando la 2ª ascensione di quella via. - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo
del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1930
- 31 luglio-1 agosto. T. Beeringer,
H. Huber e Gustl
Kröner, salirono alla vetta del Monte
Bianco per la parete complessa e pericolosa della Brenva aggiudicandosi la 3ª
ascensione della via della
Sentinella Rossa. - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo
del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1932 - luglio. Hermann Bratschko, Emil Rupilius, Karl Rupilius e Karl Schreiner, partiti dai Bivacchi. della Fourche si raggiunge il Col Moore 3525 m. Dopo un primo pendio si attraversano a sinistra in lieve salita due canali, pendii di neve al margine inferiore delle rocce e un altro profondo canale, quindi si sale diritto su blocchi affioranti fino a un torrione monolitico di roccia rossastra: la Sentinella Rossa della Brenva, circa 3800 m. (ore 1.15 dal colle; alla sua base, sotto un lastrone, posto da bivacco al sicuro dalle scariche).
Salire a sinistra, scavalcando su
terreno misto la parte inferiore della Costola
Mummery e portandosi sul pendio nevoso del largo canale che in seguito
si dovrà attraversare (molto esposto alla caduta di ghiaccio). Salirlo presso
la costola, un po' al riparo, fino a un ripido salto roccioso. Da qui
attraversarlo verso sinistra per raggiungere a 4073 m. la crestina sotto uno
sperone di rocce rossastre detta Costola sinuosa. Scalare questa
costola prima sulla destra, poi presso la sua cresta; evitare a destra un
risalto di 40 m. e riprendere la cresta ghiacciata soprastante. Più a destra si
supera un tratto roccioso dirupato, l'escalier, e si raggiungono i pendii superiori di neve con affioramenti
rocciosi. Superarli, uscendo su un dosso nevoso a sinistra della barriera di
seracchi, circa 4570 m. Per i facili pendii terminali si sale alla cima del Monte
Bianco (ore 6; ore 8.30 dai bivacchi). - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo
del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1936 - 8 agosto. Robert Gréloz e André
Roch, partiti per ripetere la via della Sentinella Rossa,
a causa del pericolo di valanghe salirono invece per la Costola
Mummery che è uno sperone più sicuro della Brenva
, uscendo in linea diretta dai seracchi sommitali. Sopra, sempre diritto si
arriva in cima al Monte
Bianco (ore 8-10 dal Ghiacciaio della Brenva). - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo
del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1937
- 2 luglio. Armand
Charlet (guida) con Marc-Antoin
Azema, dal bacino superiore del Ghiacciaio della Brenva seguirono
dapprima la Variante Güssfeldt fin
sullo Sperone
della Brenva. Proseguirono obliquando a sinistra la via Diagonale attraverso tutto il gran pendio
superiore, per raggiungere a circa 4300 m. la sommità della costola rocciosa
che costituisce la sponda sinistra del gran canale centrale che scende da sotto
la vetta del Monte
Bianco. Traversarono ancora a sinistra ripidi pendii minacciati da seracchi
fino a raggiungere sulle rocce la parte superiore della via della Sentinella
Rossa, poco prima della sua uscita sui pendii superiori. Itinerario
esposto alla caduta di ghiaccio, raramente percorso. D. - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo
del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1961 - 9 marzo. Walter Bonatti
con Gigi
Panei, realizzano la Prima salita
invernale del Monte
Bianco per la via della “Sentinella Rossa”, dal versante della Brenva.
- Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo
del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1971
- gennaio. Patrick Cordier e Andrzej Mroz, realizzano
la 1ª invernale
della via Diagonale partendo dal
bacino superiore del Ghiacciaio della Brenva seguirono dapprima la Variante Güssfeldt
fin sullo Sperone
della Brenva. Proseguirono obliquando a sinistra attraverso tutto il
gran pendio superiore, per raggiungere a circa 4300 m. la sommità della costola
rocciosa che costituisce la sponda sinistra del gran canale centrale che scende
da sotto la vetta del Monte
Bianco. Traversarono ancora a sinistra ripidi pendii minacciati da seracchi
fino a raggiungere sulle rocce la parte superiore della via della Sentinella
Rossa, poco prima della sua uscita sui pendii superiori. Itinerario
esposto alla caduta di ghiaccio, raramente percorso. D. - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo
del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1971
- 17/18 agosto. Pierre Mazeaud
e Roberto Sorgato,
salgono per i pilastri a Sud della
Major.
Grande via su terreno misto e
roccia difficile, esposta, tecnicamente interessante e in ambiente severo;
pericolosa per caduta di ghiaccio. Non risulta ripetuta. Dislivello1300m.
Difficoltà ED, numerosi passaggi di V+. - Dalla Sentinella Rossa
si attraversa il gran canale centrale (pericoloso). Si continua la traversata
ascendente su roccia (delicato) e oltre un pendio nevoso si giunge allo sperone
che precede quello della Pera.
Si sale questo sperone per numerose lunghezze (V e V+, 30 chiodi.). Alla sua
sommità i primi salitori hanno traversato a destra sulla Major
per bivaccare a metà della seconda cresta di neve. Si seguono le creste della Major
fin sotto il risalto terminale, dove si traversa a sinistra fino alla sua
estremità, situata sotto l'enorme seracco sommitale. Si sale per 2 lunghezze (V+
) e per altre 3 (IV), eccezionali per l'imponenza del seracco e molto
pericolose. Si supera la fascia di seracchi superiore presso l'uscita della via
Major
e per il pendio terminale si sale alla cima del Monte
Bianco. - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo
del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1971
- 3 settembre. Jean Afanassieff,
realizza la Prima salita solitaria del
Monte
Bianco per la via della “Sentinella Rossa”, dal versante della Brenva.
- Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo
del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1974
- 7 luglio. Marc Batard, realizza la 1ª solitaria della
via Diagonale partendo dal
bacino superiore del Ghiacciaio della Brenva seguì dapprima la Variante Güssfeldt
fin sullo Sperone
della Brenva. Proseguì obliquando a sinistra attraverso tutto il
gran pendio superiore, per raggiungere a circa 4300 m. la sommità della costola
rocciosa che costituisce la sponda sinistra del gran canale centrale che scende
da sotto la vetta del Monte
Bianco. Traversò ancora a sinistra ripidi pendii minacciati da seracchi
fino a raggiungere sulle rocce la parte superiore della via della Sentinella
Rossa, poco prima della sua uscita sui pendii superiori. Itinerario
esposto alla caduta di ghiaccio, raramente percorso. D. - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo
del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1976
- 27/29 dicembre. Bertrand Dubois, Michel Flouret e Victor Laut e un compagno, salgono per il canalone a destra (Nord) della
Costola
Mummery. Canalone poco
marcato che si trova fra il gran pendio a Sud
dello Sperone
della Brenva e la rocciosa Costola
Mummery. Via di scarso interesse, pericolosa per valanghe. D. La via
sale nel canale proprio soprastante il torrione della Sentinella Rossa.
In alto, sotto la barriera di seracchi, piega a sinistra ed esce come la via
della Sentinella Rossa. - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo
del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1977
- 17 giugno. Jacky Bessat,
realizza la 1° discesa con sci dal Monte
Bianco per la via della “Sentinella Rossa”, dal versante della Brenva.
(ma sulla cima si fa portare con l’elicottero). - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo
del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1978 - aprile. Toni Valeruz, viene deposto in cima del Monte Bianco da elicottero e scende con gli sci dal Gran canale centrale della Brenva che scende diritto dalla calotta del Monte Bianco, tra il crestone della Via Major e la via della Sentinella Rossa. Molto esposto alla caduta di seracchi, questo canale è il più lungo e repulsivo del massiccio: solo l'attraversamento alla sua base ha già provocato numerose vittime. - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1979
- 18/19 gennaio. Akiko Shigi
e il marito Mitsunori Shigi,
salirono per il Gran
canale centrale della Brenva che scende diritto dalla calotta del Monte
Bianco, tra il crestone della Via
Major e la via della Sentinella Rossa. Molto esposto alla
caduta di seracchi, questo canale è il più lungo e repulsivo del massiccio:
solo l'attraversamento alla sua base ha già provocato numerose vittime.
Dislivello 1300 m. Difficoltà TD, fino a 70°. Dal roccione della Sentinella
Rossa, 3800 m. si entra a sinistra nel lungo canale e lo si sale
interamente. In alto, sotto i grandi seracchi che lo dominano, si esce a
destra, poi diritto in cima. - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo
del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1983
- 11 febbraio. S. Deweze,
realizza la 1° solitaria invernale
del Monte
Bianco per la via della “Sentinella Rossa”, dal versante della Brenva.
- Bianco
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del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.