1929
1929 - Viene inaugurato il Bivacco della Brenva che si trova a 3060 m. sul grande isolotto roccioso situato fra la screpacciatissima colata principale del Ghiacciaio della Brenva e la colata orientale (Ghiacciaio della Tour Ronde) in ambiente grandioso. Di proprietà del CAAI è del tipo a semibotte basso, coperto di lamiera zincata. E’ sempre aperto, con posto per 4 persone sul pavimento. Serviva un tempo per lo Sperone della Brenva e per la salita della Cresta di Peutérey passando per la parete Est dell’Aiguille Blanche di Peutérey. Attualmente è assai poco frequentato. Interessante è il percorso del dosso nevoso 3555 m. che sovrasta l’isolotto, con successiva ascensione della Tour Ronde per la cresta Sud-Ovest. - Contrafforti Italiani - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1929 - Luigi Amedeo di Savoia, (Duca degli Abruzzi), tornò in esplorazione sul fiume Uebi Shebeli dalla Somalia.
1929 - Hans Kiene e A. Kreil salirono il Piz Gallino partendo dalla Malga Spora seguendo il sentiero che sale alla Bacchetta del Gallino e poi, per il ripido canalone ghiaioso, raggiunsero la selletta dietro al Croz del Giovan. Di qui attaccarono la Cresta Nord facile e in gran parte detritica e la risalirono sul filo fino a un salto. Lo evitarono sulla parete a sinistra e, dopo 50 m, ritornarono in cresta, che si percorre ancora sul filo, superando alcuni gendarmi e raggiungendo la cima. – Sottogruppo della Gaiarda – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1929 – Renzo Videsott e Domenico Rudatis effettuarono la terza ripetizione dell’itinerario (Dibona) sulla parete Ovest del Croz dell’Altissimo, nel Sottogruppo Gaiarda e Altissimo. - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1929 – La guida Brunner salì la parete Sud del Crozzon della Spora ma non si hanno notizie di chi furono i compagni. – Sottogruppo Gaiarda e Altissimo. - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1929 - Eugenio Hurzeler e Walter Hurzeler, realizzano la 2° ascensione per lo spigolo Nord- Nordovest della Père Eternel, con una scalata aerea, molto esposta. Oltre alla pertica di legno, tuttora in posto e utilizzabile, si trovano i chiodi necessari, fra cui alcuni grossi ferri infissi da loro, primi salitori; calata in doppia di 40 m. Difficoltà IV, V e A0. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.
1929 - 15 marzo. Carl Colmus salì con le guide Caspar Grass e Ulrich Grass sul Biancograt al Pizzo Bernina in prima invernale.
1929 – 16 marzo. Viene effettuata la 1° ascensione invernale dell’Aiguille Noire de Peutérey della parete Est-Sudest per merito di H. Hoerlin, Erwin Schneider e H. Schröder. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.
1929 - 19 marzo. Armand Charlet e Roger Frison-Roche, realizzano la 1° traversata invernale del Col de Miage per il versante francese. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.
1929 - 20 marzo. H. Horlin, H. Schneider e H. Schroder, portano a compimento la 1° traversata invernale del Col de Miage per il versante italiano. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.
1929 - 20 marzo. Armand Charlet e Roger Frison-Roche; H. Horlin, Erwin Schneider e H. Schröder, realizzano la 1° invernale dalla parete Nord Ovest dell’Aiguille de Bionnassay. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.
1929 - 20 marzo. Armand Charlet e Roger Frison-Roche, realizzarono la 1ª invernale della Cresta Nord-Est delle Dômes de Miage con un percorso interessante e molto panoramico. Dalla Cabane Durier 3358 m. si segue il filo della cresta, che dopo una depressione risale regolare toccando prima la rocciosa quotata 3595 m. poi la cima 3672 m. dalla quale si abbassa a sinistra la cresta verso il Col Infranchissable e in piano la cima più alta. - Gruppo Miage - Massiccio del Monte Bianco.
1929 - 20/21 marzo. H. Horlin, Erwin Schneider e H. Schröder, realizzano la 1° invernale in traversata fino al Col du Midi. Percorso magnifico su creste in gran parte nevose, sempre aeree e affilate, tra le più eleganti del Monte Bianco. Non ripido tranne la salita in parte rocciosa all'Aiguille de Bionnassay, ma impegnativo sulla traversata della sottile cresta del colle, specialmente se di ghiaccio. Dislivello 1600 m, sulla distanza di quasi 6 km. Difficoltà D-. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.
1929 - 31 marzo. H. Hoerlin e Erwin Schneider salgono per la Cresta Sudest dell’Aiguille Blanche de Peutérey proveniendo delle Dames Anglaises. Percorso su ghiacciaio, rocce facili e terreno misto. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.
1929 - 29 giugno. Hans Kiene, R. Melchiori e U. Tomasi, salgono il Monte Fibbion per la parete Est, con un itinerario di interesse alpinistico, che si svolge circa nel mezzo della larga parete che fiancheggia la Valle dei Cavai. - Sottogruppo della Campa - Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1929 - 4 luglio. E. Reiner e W. Schaufler salgono il piccolo elegante gendarme che si eleva all'inizio della Cresta Ovest della Cima d'Ambiez, subito sopra alla Bocca dei Camosci chiamata Torre dei Gusti con una breve arrampicata, ma non si hanno particolari dell'ascensione. – Catena d’Ambiez – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1929 - 18 luglio. Ettore Castiglioni, solo, sale per la parete Sud dove l'arrampicata si svolge nel mezzo della bella parete dominante la Busa degli Armi, ed offre la via più logica e la più interessante per la Cima Baratieri. Dislivello circa 340 m. Difficoltà: III e IV. - Massiccio di Cima Brenta - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1929 - 18 luglio. Ettore Castiglioni, da solo, scende dalla Cima Baratieri da Nord-est. Questo itinerario che in salita avrebbe scarso interesse, è invece la via più sconsigliabile per la discesa, quando si voglia evitare il canalone sovente ghiacciato della via normale. Difficoltà: II. - Massiccio di Cima Brenta - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1929 - 18 luglio. Italo Neri e Virgilio Neri, salirono da Nord - (via normale) la Cima delle Palete.
Dalla Bocchetta delle Palete 2319 m. si scende alquanto sul versante Nord e con una traversata si raggiunge un breve costolone roccioso. Lo si risale e, superato un marcato canalone che scende dalla forcelletta più alta sulla Cresta Ovest delle Palete, lo si rimonta fino alla forcelletta. Di qui, per un ripido canalino, si vince l'ultima parete e si raggiunge la breccia tra le due punte sommitali. Piegando a sinistra si raggiunge la vetta più alta. Difficoltà: II grado. – Catena Settentrionale - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1929 – 20 luglio. Laurent Grivel con i fratelli Arturo Ottoz e Osvaldo Ottoz e Albino Pennard tutte guide di Courmayeur, scesero dalla Punta Bich e risalirono poi alla punta che oggi porta il nome di Punta Ottoz, nell’esplorazione per la conquista non riuscita della Cresta Sud dell’Aiguille Noire de Peutérey. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.
1929 - 20 luglio. M. A. Azema, André Migot e J. Rey, salgono il Dôme de Goûter per la parete Ovest che supera la grande parete ghiacciata alta 1100 m, che è all'origine del sottostante Glacier de Bionnassay. Bella via glaciale, con condizioni variabili sui seracchi. Difficoltà AD+/D-. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.
1929 - 21 luglio. Virgilio Neri, solo sale per il Canalone Nord (Canalone della Tosa) e raggiunse la vetta della Cima Tosa. - Massiccio della Tosa. - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1929 - 25 luglio. Bobi Arsandaux e G. Labour, percorsero in discesa l’Aiguille de Trélatête Orientale da Sud, ed è utile per chi intende poi scavalcare il Col de Trélatête. AD-. - Dalla vetta si scende per la cresta Nord-Est, poi a destra (Sud) lungo il ghiacciaio sospeso, tenendosi sulla destra. Dalla forcella sulla cresta Sud a monte della quota 3444, si scende a destra in uno stretto canale e sulle sue rocce laterali, raggiungendo il ghiacciaio della Lex Blanche a circa. 3270 m. Da qui si risale verso il Col de Trélatête. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.
1929 - 29 luglio Emanuele Andreis e Luigi Bon per salire sulla vetta dell’Aiguille Croux praticarono una variante per il camino. Giunti sotto la muraglia terminale, invece di seguire la rampa a destra salirono a sinistra per breve camino alla cresta secondaria Sudovest. Scavalcata la cresta, superarono un camino stretto e quasi verticale, spesso umido o ghiacciato (IV°-). Più sopra una cengia li riportò verso destra, sopra la gran placca. Discendendo poi tutta la parete Sudovest. dell’Aiguille Croux - Contrafforti Italiani – Massiccio del Monte Bianco.
1929 – 30 luglio. Ettore Castiglioni e S. Conci aprirono nella parte inferiore della Parete Nord-est del Crozzon di Brenta una Variante alla Via Preuss che ha reso la via più diretta e da allora più frequentata. – Massiccio della Tosa - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1929 - agosto. Silvio Agostini e Giorgio Graffer con un’arrampicata molto interessante salgono la Cima Ceda Orientale (2757 m.) - Alta - nel Massiccio della Tosa per la parete Nord-Est (via Agostini-Graffer), alta 250 m. Difficoltà: IV con l passo V. - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1929 - agosto. Silvio Agostini con Abba e M. Bonazzi salirono per la Parete Est il Campanile Basso (Via Comune) procedendo nella parte superiore dell'arrampicata, dopo lo Spallone, salirono per il lungo camino obliquo, che mette all'’Albergo al sole, solo fino al punto in cui il camino stesso si approfondisce. Di qui uscirono a sinistra in parete e salirono verticalmente per circa 18 m. al terrazzino del Re del Belgio, evitando cosi il giro sulla destra e la discesa dal Terrazzino Garbari (IV-). Questa Variante è comunemente nota come Variante Battistata, ma in realtà, prima ancora che da Ulisse Battistata, è stata percorsa da loro. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1929 - 3 agosto. Virgilio Neri e T. Amadesi per errore tracciarono una Variante sulla via Preuss sul Pic Gamba, da dove la via originale scende per 80-100 m, essi attaccarono a meno di 50 m sotto la spalla una specie di breve camino che li portò su una placca liscia e difficile sotto lo strapiombo, da dove uscirono a destra salendo alle rocce erbose. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.
1929 – 4 agosto. Notevolissima fu la via aperta sul Mont Maudit (parete Sud-Est) dal Versante della Brenva da Amilcare Crétier con Renato Chabod e Lino Binel, via Crétier, dove in stile assolutamente classico, ossia senza alcun chiodo da roccia e da ghiaccio fu vinto uno sperone roccioso e ghiacciato dove ancora oggi i pochissimi ripetitori si trovano impegnati assai seriamente.
La prima via aperta sulla parete Sud-Est; sale dapprima il bel pilastro rosso di ottima roccia che si trova a sinistra del nevaio centrale, quindi raggiunge a sinistra il gran crestone Sudest e lo segue verso la vetta. Bella via diretta su roccia e misto, con arrampicata entusiasmante sul pilastro rosso. Anche il crestone ha roccia solida; la sua parte finale su neve è invece spesso in cattive condizioni e delicata, come pure la cornice in uscita. La traversata del canale a metà della via è esposta alla caduta di sassi. I primi salitori non utilizzarono nessun chiodo. Dislivello 750 m dalla crepaccia terminale alla cima. Difficoltà D+, fino al IV grado. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.
1929 - 5 agosto. Silvio Agostini e Renzo Videsott effettuano da Sud la traversata delle tre Torri Prati, Bianchi e Nardelli nel complesso assai interessante e divertente. Difficoltà: IV. Dal Rifugio Brentei si percorre il «Sentiero dei Brentei» per circa 20 minuti, fino ad oltrepassare la cengia scavata nella roccia. Si sale il ripido ghiaione, poi si superano salti di buona roccia (150 m, III) salendo in direzione dell'esile Bimbo di Monaco. Si lascia questo sulla sinistra e si attraversa a destra, sotto le pareti Sud delle torri spiccatamente rosse e gialle, e per gradoni si entra verso destra alla base di un grande diedro. Si supera il diedro, si percorrono pochi metri a sinistra per una stretta cornice e da questa, prima di raggiungere lo spigolo, si monta sulla cornice superiore. Si gira lo spigolo e si sale direttamente per la parete, incisa da una fessura, poi si prosegue in linea quasi diritta fino all'intaglio tra la Torre Prati (a sinistra) e la Torre Bianchi (a destra). Si attraversa a sinistra e, raggiunto un camino, lo si sale sul lato destro, fin sotto uno strapiombo. Si attraversa a sinistra sullo spigolo molto aereo, lo si risale e, traversando infine a sinistra una placca levigata, si tocca la vetta della Torre Prati. Si scende con calata a corda nell'intaglio tra la Torre Prati e la Torre Bianchi e per la parete Nord si raggiunge in breve la vetta della Torre Bianchi. Da questa, scendendo per la cresta al prossimo intaglio, si raggiunge la Torre Nardelli. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1929 - 5 agosto. Gabriele Boccalatte e Renato Chabot, salgono il Torrione Nord-Ovest della Fourche de la Brenva (3741 m.), con una bella scalata di 50 m. interessante e non difficile. Dall’intaglio fra i due torrioni, raggiunto dal bivacco traversando sotto il torrione dal versante Brenva, si sale prima per la cresta, poi sulla destra dove placche e un camino portano in cima. DISCESA: Per la stessa via. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.
1929 - 10 agosto. H. Franz, R. Maix e compagni, salgono per la parete Nord-ovest della Cima Brenta Bassa nel Massiccio della Tosa. L'itinerario si svolge probabilmente su un’ampia parete gradinata che domina la testata della Val Brenta a sinistra della cresta Ovest-Nordovest. Non si hanno particolari dell'ascensione compiuta, che deve però presentare scarso interesse. - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1929 - 15 agosto. Robert Gréloz, H. Martin e la guida André Roch, raggiunsero la cima dell’Aiguille des Glaciers 3817 m. per la parete Ovest-Nordovest per la via diretta, tutta su ghiacciaio: pendii fino a 65°, zone di seracchi. In parte esposta alla caduta di ghiaccio. Dislivello dal ghiacciaio1100m. Difficoltà D/D+. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.
1929 – 17 agosto. Gabriele Boccalatte e Renato Chabot salgono per primi il Petit Capucin per la parete Sud (via normale, o Boccalatte). - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.
1929 – 18 agosto. Aimé Grivel e Eugène Hurzeler, realizzano la 2° ascensione del Grand Capucin da Ovest, per la Brèche du Grand Capucin. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.
1929 - 24 agosto. Guido De Rege e Virgilio Neri, superano sul bordo opposto (Ovest) la parete con seracchi salita da Paul Güssfeldt per lo Sperone della Brenva - (1892 16 agosto), molto pericolosa e in continua trasformazione. Raggiungendo poi la vetta del Monte Bianco. - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1929 - 24 agosto Silvio Agostini e Marcello Friederichsen, con un’arrampicata abbastanza elegante, che supera la stretta parete Ovest del Campanile Teresa rivolta verso al Rifugio Pedrotti raggiungono la vetta del Croz del Rifugio. Dislivello 120 m. Difficoltà: III, 1 passo di IV grado. - Sottogruppo del Monte Daino. – Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1929 - 26 agosto. A. Kreil e Hans Kiene, raggiunsero la vetta del Monte Ridont per la profonda gola della parete Sud (versante della Valle delle Seghe), con un'arrampicata non priva di difficoltà. – Sottogruppo della Gaiarda – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1929 - 30 agosto. Silvio Agostini e Giorgio Graffer salgono per il campanile che forma la vetta principale (mediana) del Croz del Rifugio per il Camino Ovest, sul lato rivolto verso il Rifugio Pedrotti. - Il maggiore interesse dell'arrampicata è il superamento del tetto con un passaggio in artificiale. - Sottogruppo del Monte Daino. – Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1929 - 31 agosto. Alexander Graven e Gottfried Perren (guida) con Thomas Graham Brown e T.Y. Kagami, realizzarono la 1° ascensione della Punta Moore partendo dal Col Moore. Dal colle 3525 m si segue la cresta nevosa. Al primo salto roccioso si piega a destra, dove per una crestina si arriva sulla prima delle tre punte che costituiscono la lunga cresta sommitale. Per cresta al monolito verticale, che è la punta più alta. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.
1929 - 1 settembre. Piero Filippi, Piero Ghiglione e Francesco Ravelli, salirono per la costola del Canalone Nord-Est del Mont Blanc du Tacul e superarono i 2/3 superiori della costola (durante un tentativo di salita, dal quale discesero un tratto e deviarono a causa del ghiaccio e del maltempo). Lunga costola rocciosa che forma rilievo fra il Couloir Jager e il Canalone Gervasutti, ma che più giustamente bisognerebbe forse chiamarlo “Canalone Ravelli”. Ascensione su rocce rotte e a blocchi, relativamente sicura ma di scarso interesse. 650 m. D-. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.
1929 - 6/7 settembre. Walter Stösser si spinge con l'amico Ludwig Hall sulla via Brown-Smythe (Sentinella Rossa), che raggiunge la vetta del Monte Bianco dal versante della Brenva realizzando la 2ª ascensione di quella via. - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1929 - 12 settembre. Il versante Nord dell’Aiguille Verte si suddivide nella parete Nord vera e propria e nella parete Nordest, su cui appare evidente il Couloir Couturier, scalato per la prima volta dal geografo americano H. Bradford Washburn con Georges Charlet, Alfred Couttet e André Devouassoux.
1929 - 16 settembre. Gottfried Perren (guida) con T.Y. Kagami salirono il Mont Maudit per lo Sperone Sudest alla spalla Nordest dal Versante della Brenva aprendo una nuova via che verrà chiamata (via Kagami). Bella via che segue lo stretto sperone roccioso Sudest che in basso si allarga notevolmente; roccia buona. Dislivello 650 m. Difficoltà D+, passaggi di IV grado e uscita difficile su ghiaccio. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.