(Massiccio
della Tosa) – (Gruppo di
Brenta) (Dolomiti di Brenta)
CIMA BRENTA BASSA 2809 m. - Cima rocciosa di aspetto
non troppo ardito, che si eleva a ridosso del Rifugio Pedrotti, al termine di quella breve cresta che si
dirama verso Est dal Massiccio
della Tosa.
Fiancheggia a Sud la Bocca
di Brenta, facendo riscontro alla ben più poderosa Brenta
Alta. Il fianco rivolto al Rifugio
Pedrotti (Est) e alla Bocca
di Brenta (Nord) è diviso in tre parti da due larghe terrazze
detritiche, che si prolungano in forma di cenge anche sul lato rivolto alla Pozza
Tramontana (Sud). Il lato che s'affaccia alla Val Brenta (Nord-Ovest)
è invece formato da una parete non tanto ripida di rocce gradinate.
L'ascensione della Brenta Bassa per la via
normale è facile, ma poco remunerativa; le sue ripide pareti sono divenute
invece, data l'ottima qualità della roccia e l'immediata vicinanza del rifugio,
una vera palestra per gli arrampicatori, che hanno moltiplicato le vie
d'ascensione e le varianti, specialmente nel tratto inferiore fino alla prima
terrazza.
Era
anticamente conosciuta anche col nome di Brentolina, ma il nome attuale
appare più appropriato, facendo opportuno riscontro alla vicina Brenta
Alta.
1882 - 21 luglio. La prima ascensione alla Cima Brenta Bassa nel Massiccio della Tosa, venne effettuata da Alberto De Falkner e Edward Theodore Compton con Matteo Nicolussi e Antonio Dallagiacoma, dalla Bocca di Brenta, per quella che è poi divenuta la via normale. - Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1896 - 9 luglio. H. Fohrer e Leon Treptow raggiungono la vetta della Cima Brenta Bassa salendo per la parete Est che poi chiamato (Camino Treptow). – Massiccio della Tosa - Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1911 - 8 agosto. Adolf Deye sale per la parete Est (Camino Deye) della Cima Brenta Bassa prendendo per quello di destra dei due caratteristici camini divergenti. Difficoltà: III. – Massiccio della Tosa – Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1913 – agosto. Vittorio Emanuele
Fabbro sale per lo Spigolo
Ovest - (Spigolo Fabbro). Lo spigolo è rivolto alla Cima
Margherita ed è formato da tre ripidi risalti separati da due terrazze
detritiche. La via supera i primi due risalti, mentre il terzo viene superato
da varianti. Arrampicata esposta ed elegante breve e discontinua, una delle più
divertenti alla Cima Brenta Bassa
nel Massiccio della
Tosa. Difficoltà: III, 2 passi di IV-. – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1924 – settembre. M. Pederiva in solitaria sale per la parete Est (Camino Pederiva) della Cima Brenta Bassa nel Massiccio della Tosa. con un'arrampicata assai interessante (è forse la più bella via alla Brenta Bassa). Difficoltà fino alla terrazza: III e fino in vetta IV grado. - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1926 - 12 agosto. Giuseppe Bianchi
e Pino Prati salgono sulla Cima Brenta Bassa nel Massiccio
della Tosa per la parete Ovest-sud-ovest. Arrampicata di
scarso interesse, faticosa nei camini, su rocce in gran parte friabili.
Difficoltà: III+. - Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1929 - 10 agosto. H. Franz, R. Maix e compagni, salgono per la parete Nord-ovest della Cima Brenta Bassa nel Massiccio della Tosa. L'itinerario si svolge probabilmente su un’ampia parete gradinata che domina la testata della Val Brenta a sinistra della cresta Ovest-Nordovest. Non si hanno particolari dell'ascensione compiuta, che deve però presentare scarso interesse. - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1931 - Silvio Agostini e Hans Steger sul versante Est-Sudest della Cima Brenta Bassa nel Massiccio della Tosa creano una Variante sulla grigia e compatta parete verticale, compresa tra il Camino Deye e il Camino Pederiva e fu superata con difficile arrampicata. - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1935 - Luisa Celotti e Giorgio Graffer tracciarono una Variante scalando
la parete 6 metri a sinistra del Camino Treptow, raggiungendo la Cima Brenta Bassa nel Massiccio
della Tosa. Versante Est-Sudest. - Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1935 - 31 luglio. Marcello Friederichsen e Desio Quarti raggiungono la Cima Brenta Bassa nel Massiccio della Tosa per la parete Sud-ovest con un’arrampicata di notevole interesse, apparentemente più difficile di quanto non lo sia in realtà, che supera il basamento della Brenta Bassa sul lato rivolto alla Vedretta della Tosa, al limite sinistro degli strapiombi, un poco a destra del punto dove la roccia da gialla diventa grigia. Roccia ottima. Difficoltà: IV, pass. IV+. - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1936 – Le guide
gardenesi Matteo Demetz
e Ferdinand Gluck scalarono la
sottilissima fessura obliqua, di circa 20 m a sinistra del Camino Pederiva,
superando tre strapiombi, di cui il terzo presenta difficoltà estreme sul
versante Est-sud-est della Cima Brenta Bassa nel Massiccio
della Tosa. Tutte le Varianti del versante Est-sud-est e
altre ancora possono interessare unicamente come esercitazione di palestra e
portano tutte sulla prima terrazza, donde per lo più si ritorna al Rifugio Pedrotti. Volendo invece
proseguire dalla prima terrazza fino in vetta, si potrà scegliere sia la via Treptow,
sia la via Deye, e sia la via Pederiva. - Gruppo di
Brenta – Dolomiti di Brenta.
1938 - Bruno Detassis tracciò una Variante per raggiungere la Cima Brenta Bassa nel Massiccio della Tosa, salendo per il Camino Treptow che è delimitato a destra da un pilastro sporgente, salì sia la fessura dietro il pilastro, sia il pilastro stesso del versante Est-sud-est. - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1938
- 25 luglio. Ulisse Battistata,
Rizieri Costazza e Bruno Detassis sulla Cima Brenta Bassa nel Massiccio
della Tosa salgono per la Parete Sud (via Dei Camini) che
si svolge per uno stretto camino verticale al margine destro (Est) della
grande fascia gialla strapiombante, sul lato rivolto alla Pozza Tramontana.
Difficoltà: III, con passaggi di IV. - Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1938
- 19 agosto. Rizieri Costazza e Sandro Disertori per la Parete
Nord della Cima Brenta Bassa nel Massiccio della
Tosa aprono una via con scarse attrattive, che si svolge su una parete
di rocce gradinate e bagnate che fiancheggia il nevaio terminale della Val
Brenta. Difficoltà: III. - Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1939
– agosto F. Astraldi, G. Baumgartner e A.
Giardini tracciano una Variante per lo Spigolo Ovest della Cima
Brenta Bassa nel Massiccio della
Tosa che sbocca sulla seconda grande terrazza della via Fabbro.
Roccia friabile. - Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1940
- 16 agosto. M. Bianchini e Marcello Friederichsen praticano sulla Cima Brenta Bassa nel Massiccio della Tosa la Variante
Diretta per lo Spigolo Ovest come logico complemento della via Fabbro,
poiché segue la cresta del terzo risalto. Da qui, per facili rocce, si sale
direttamente in vetta. Arrampicata elegante di IV con 1 passo di V. - Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1941 - 20 agosto. G. Atzani,
M. Baristelli, M.
Compagno, Bruno Detassis,
L.
Ferretti, G. Naxal
e G. Tropea aprono la Variante
del Diedro per lo Spigolo Ovest della Cima
Brenta Bassa nel Massiccio
della Tosa e si svolge nel diedro immediatamente a sinistra del
pilastro della Variante Diretta. Sulla seconda grande terrazza si
traversa verso sinistra (Nord) per circa 30 m, girando lo spigolo fino a
una nicchia. Se ne esce a sinistra per 2 m, si ritorna nella fessura al disopra
dello strapiombo e si prosegue per la fessura fino a una seconda nicchia. La si
supera direttamente spostandosi in fuori dopo 2 m e, superate alcune
strozzature e una fessura. si riesce a destra, su un terrazzino, donde per
facili rocce gradinate si guadagna la vetta. Difficoltà di IV. - Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1948 - Bruno Detassis,
Renzo Graffer e Cesare
Scotoni a scopo dimostrativo, in occasione di una scuola di roccia
superano con estrema difficoltà il grande strapiombo giallo tra la Parete
Steger e il Camino Pederiva sul versante Est-sud-est della Cima Brenta Bassa nel Massiccio della
Tosa. Tutte le Varianti del versante Est-sud-est e altre
ancora possono interessare unicamente come esercitazione di palestra e portano
tutte sulla prima terrazza, donde per lo più si ritorna al Rifugio Pedrotti. Volendo invece proseguire dalla prima
terrazza fino in vetta, si potrà scegliere sia la via Treptow, sia la
via Deye, e sia la via Pederiva. - Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1954 - 14 settembre. Luciano Eccher, Cesare Maestri e Marisa Moscon per lo spigolo Sud e Nord-est aprono (via Marisa) sulla Cima Brenta Bassa nel Massiccio della Tosa con un’arrampicata di 250 m; usando chiodi 3, lasciati 2. Difficoltà: IV, i primi 80 m V. - Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1965
- 15 luglio. Fortunato Domini
e Gioacchino Domini
aprono sulla parete Sud-ovest la (via Diretta) sulla Cima Brenta
Bassa nel Massiccio
della Tosa su roccia buona; chiodi usati 9, lasciati 8. Difficoltà: IV.
- Gruppo
di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1973 - 21 agosto. Geri Steve in solitaria sale
al Torrione Giulio per la
parete Nord della Cima Brenta Bassa nel Massiccio della
Tosa. Dal Rifugio Brentei
sono ben visibili due torrioni a sinistra della vetta della Brenta Bassa.
Sono facilmente salibili da Est deviando dalla via normale; Geri Steve il primo salitore
li ha chiamati Giulio e Livia (da sinistra a destra). La via al Torrione Giulio attacca quasi al
centro della parete Nord della Brenta Bassa, ha roccia ottima e
notevole esposizione; due cenge offrono possibilità di uscita a sinistra.
Altezza 200 m; chiodi usati 8, lasciati. Difficoltà: IV+. - - Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1986 – Nuovo esaltante concatenamento, l’autore è Ermanno Salvaterra: Partito dal Rifugio Brentei, sale la via Delle Guide al Crozzon di Brenta, lo Spigolo Fabbro alla Cima Brenta Bassa, la via Fehrmann e la via Preuss al Campanile Basso, concludendo con la Cresta Ovest al Campanile Alto e ritorno al rifugio, in tutto in 9 ore e 30 minuti. – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1998 – Tiberio Quecchia e Dario Ballerini sulla parete Nord della Cima Brenta Bassa tracciano la via Volare Oh-Oh, in stile classico su difficoltà “classiche”: VI+. - Massiccio della Tosa – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.