1924 - 24 luglio. I due fratelli Adolphe Rey e Henry Rey conquistano il Grand Capucin da Ovest, per la Brèche du Grand Capucin, con Enrico Augusto e Louis Lanier (Prima ascensione assoluta).
Per realizzare quest’impresa l’ingegno montanaro si scatena nel vero senso della parola: il piccolo Adolphe Rey più volte si innalza su una pertica sorretta in precaria posizione dai compagni (era un tronco che serviva da steccato in un prato…! E che essi avevano portato fin lassù), poi addirittura perfora la roccia con degli aghi da mina per superare una placca assolutamente levigata. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.
1924 – 1 agosto. Gianni Albertini e A. Fumagalli, a causa di un errore d’itinerario praticarono una Variante. Essi salirono il canale secondario situato tra il gran canale centrale della parete e il Couloir Rey, tentando a sinistra, fino a raggiungere l’itinerario originale all’estrema sinistra del risalto dell’Aiguille Noire de Peutérey, parete Sudest. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.
1924 - 5 agosto. K. Aichner, F. Bernardi, H. Buratti realizzano la 1° ripetizione della «Parete Preuss» del Campanile Basso di Brenta per la Parete Est. – Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1924 - 12 agosto. F. Bernardi e S. Buratti salirono la parete Est delle Tose, per un itinerario rimasto ignoto, non avendo essi lasciato alcun cenno dell'ascensione; sembra che essi abbiano pure percorso, in discesa, la Cresta Nord, che unisce le Tose alla Cima di Pratofiorito. – Catena d’Ambiez – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1924 - 12 agosto. F. Bernardi e S. Buratti effettuarono in discesa la traversata dalla Cima di Pratofiorito (2900 m.). Per una crestina sottile ma quasi orizzontale si raggiunge la Cima Sud delle Tose. Di qui si scende per facile cresta, prevalentemente detritica, verso Sud, fino alla larga insellatura 2760 m. che unisce la Cima di Pratofiorito alle Tose. Oltrepassate alcune curiose spaccature, che tagliano il filo della cresta, ci si porta al piede del primo grosso torrione della Cresta Nord delle Tose (quotato 2821 m.). Si sale per cresta fin sotto gli strapiombi, quindi si traversa a sinistra (sul lato d'Ambiez), per una stretta cornice e si entra nel diedro che scende dall'intaglio dietro al primo gendarme della cresta. Lo si rimonta, e si guadagna la vetta del torrione e la cima più alta. Questo itinerario è l'unico che consenta l'accesso alle Tose dal Rifugio XII Apostoli. Arrampicata facile, ma poco attraente a causa della friabilità della roccia. Difficoltà: II° grado. - Catena d’Ambiez – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1924 – settembre. M. Pederiva in solitaria sale per la parete Est (Camino Pederiva) della Cima Brenta Bassa nel Massiccio della Tosa. con un'arrampicata assai interessante (è forse la più bella via alla Brenta Bassa). Difficoltà fino alla terrazza: III° e fino in vetta IV° grado. - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1924 - 6 settembre. André Migot e R. Richard, salirono la Pointe des Périades per la Cresta Sud con un itinerario lungo e abbastanza difficile nel tratto finale. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.
1924 - 14 settembre. U. Frishauf e L. Gerold realizzano una bellissima arrampicata per la parete Nord-Nord-Est della Cima Ceda Orientale (2757 m.) - Alta - nel Massiccio della Tosa, forse la più interessante del massiccio delle Cede, con roccia ottima. Difficoltà: IV° con attacco di V°. - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.