(Sottogruppo Centrale – Catena
degli Sfulmini)
(Gruppo
di Brenta) – (Dolomiti di
Brenta)
CAMPANILE ALTO 2938 m. - Superbo e ardito campanile, che si eleva isolato sulla Catena degli Sfulmini a Nord del Campanile Basso, fra la Bocchetta del Campanile Alto e la Bocchetta Bassa degli Sfulmini.
Non ha la simmetrica regolarità, né la tipica forma squadrata del Campanile Basso, ma ha lo stesso slancio e proporzioni più grandiose. Alla sua vetta acuminata e bicuspide convergono tre pareti quasi verticali: quella orientale che domina la Busa degli Sfulmini; quella meridionale che si appoggia sul terrazzo della Sentinella; quella nord-occidentale che strapiomba sopra il canalone scendente dalla Bocchetta degli Sfulmini. Tra le varie creste e spigoli è particolarmente pronunciata l'affilata Cresta Ovest, che con un dislivello di 600 m affonda il suo zoccolo direttamente nelle ghiaie della Val Brenta.
Delle due cime del campanile, quella Sud è più alta di pochi metri della cima Nord - Il Campanile Alto è una delle cime più ardite ed eleganti del Gruppo di Brenta e la sua scalata è tra le più attraenti e remunerative.
La via normale è facile, ma tutt'altro che banale; la parete Sud offre un'arrampicata brillante consigliata; la cresta Ovest è una scalata di soddisfazione, anche gli altri itinerari però non sono privi di interesse. Stupendo e impressionante il panorama dalla vetta. - La via più agevole per scalare il superbo campanile venne individuata nel 1884 da Gottfried Merzbacher, stando sulla cima della Torre di Brenta. Nell'anno successivo, infatti, il 27 luglio, accompagnato da Bonifacio Nicolussi, egli poteva raggiungere la vergine vetta per il gran camino del versante Nord.
1885 - 27 luglio. Gottfried Merzbacher scopre la via più agevole per scalare il superbo Campanile Alto di Brenta e accompagnato dalla guida Bonifacio Nicolussi, egli poteva raggiungere la vergine vetta per il Gran Camino del versante Nord. – Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1896 - 6 settembre. Carlo Garbari e Nino Pooli aprono una via diretta al Campanile Alto per la parete Sud, (via Garbari). La via si svolge nella parte destra della bella parete rivolta verso il Campanile Basso, ed è più diretta, ma più difficile e meno divertente. Difficoltà: III+, 1 passo IV°. - Catena degli Sfulmini - - Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1897 - 14 settembre. W. von Frerichs e Wilhelm Paulcke salirono per la bella parete Sud del Campanile Alto, rivolta verso il Campanile Basso, che si eleva quasi verticale dal terrazzo detritico della Sentinella ed aprirono la (via Paulcke), che è caratterizzata da numerose strette cenge che la tagliano orizzontalmente. Arrampicata elegantissima, molto esposta e di grande soddisfazione: non è solo la via più frequentata al Campanile Alto, ma anche una delle più ripetute di tutto il Gruppo di Brenta. Altezza circa 200 m. Difficoltà: III. - Catena degli Sfulmini - Dolomiti di Brenta.
1903 - 17 agosto. Michele Bettega, Beatrice Tomasson e Bortolo Zagonel aprono una via nuova per il camino Sud-sud-est (Camino Bettega) al Campanile Alto con un itinerario logico e diretto ma poco attraente come arrampicata. Altezza circa 200 m. Difficoltà: II+. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1911 - 11 luglio. Vittorio Emanuele
Fabbro e Italo
Lunelli raggiungono la vetta del superbo Campanile Alto di Brenta
per la parete Nord-est. L’itinerario si svolse per un camino verticale e
poco profondo che scende dall'intaglio fra le due cime del campanile e che
solca nel mezzo la parete, con un’arrampicata assai interessante e divertente.
Altezza circa 200 m. Difficoltà: III+ con un 1 passo IV. Curiosità: La
Sentinella è un curioso obelisco senza importanza, cui ben si appropria il
nome datogli da Italo
Lunelli e Vittorio Emanuele
Fabbro in occasione della loro salita al Campanile
Alto per la parete Est. - Catena degli
Sfulmini – Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1927 – 24 luglio. Giorgio Graffer con Renzo Videsott (capocordata) salgono il Campanile Alto: Parete Sud – V grado. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1927 - 30 luglio. Giorgio Graffer e Renzo Videsott aprirono una loro via al Campanile Alto per la Parete Sud (via Graffer-Videsott). Questa via supera interamente il versante Sud del Campanile Alto, attaccando alla base delle rocce nella Val Brenta. Il basamento venne scalato per mezzo di uno stretto e profondo camino verticale, alto quasi 200 m, che separa il Campanile Alto dal Torrione Comici; la parete vera e propria venne poi scalata nel mezzo, incrociando quindi la via Paulcke. Arrampicata di notevole interesse, lunga e molto impegnativa, specialmente nella prima parte. Altezza circa 500 m. fino in cima. Difficoltà V grado. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1927 - 8 agosto. H. Hartmann e G. von Krauss salgono per la Cresta Ovest del Campanile Alto con un itinerario che si volge lungo un affilato crestone che dalla Cima Nord e scende ripido fin sui ghiaioni della Val Brenta. Arrampicata a tratti elegante e molto divertente, una tra le più frequentate del Gruppo di Brenta. Buoni i punti di sosta. Altezza 550 m. Difficoltà: IV, 2 passi di IV+. - Catena degli Sfulmini - Dolomiti di Brenta.
1931 - Silvio Agostini e T. Gessmann impostano una Variante che consente un accesso diretto alla via Paulcke ed offre un'arrampicata assai interessante sulla Parete Est del Campanile Alto. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1933 – agosto. Bruno Detassis e compagni tracciarono una Variante sul vasto terrazzo detritico che si stende al piede della Parete Sud del Campanile Alto, che conduce all'inizio della cengia della via Paulcke, proseguendo poi per questa via fino in vetta. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1935 - 31 agosto. Scipio Antonini e Mario Brovelli raggiungono per la Parete Est attaccando alla base delle rocce nella Busa degli Sfulmini il Campanile Alto con un arrampicata varia e interessante, in parte assai esposta, di quasi 450 m; chiodi usati 11, lasciati 5. Difficoltà: IV e V. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1939 - 3 settembre. Matteo Armani e Gino Pisoni con un'arrampicata di
notevole interesse raggiungono la vetta del Campanile Alto
salendo per la parete Nord-nord-ovest, incontrando passaggi molto eleganti
e difficili, su una roccia ottima. Dislivello circa 450 m. Difficoltà: V, l
passo VI-. - Catena degli
Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1941
- 29 luglio. Michele Rivero
e G. Venturello tracciano
una Variante per la Parete Est del Campanile Alto
al termine dell'esile cengia che seguirono verso sinistra anziché traversare
allo spuntone, procedettero diagonalmente in salita in modo da raggiungere
direttamente la fessura gialla di 8 m. e quindi la vetta. - Catena degli
Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1941 - 24 agosto. Bruno Detassis, Sandro Disertori, Rita Graffer, Cesare Scotoni e W. Sgorbati, salirono un altissimo pulpito sporgente a Sud-Ovest del Campanile Alto, sopra il “Sentiero del Brentei”, per la Parete Ovest di questo Torrione senza nome, che dedicarono alla memoria del grande arrampicatore triestino Emilio Comici chiamandolo Torrione Comici. Fu un’arrampicata divertente e di soddisfazione. La parete è alta 250 m. con difficoltà di V°+. – Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1954 - 11 settembre. Andrea Oggioni e
Iosve Aiazzi
in prima ascensione salgono il Campanile Alto per il Diedro
Nord-ovest e aprono la via Maria e Alberto Fossati, con una bella
arrampicata libera, su roccia abbastanza buona. Altezza della via: 500 m;
chiodi usati 12, lasciato l. Difficoltà: IV e V grado. - Catena degli
Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1954 - 11 settembre. Bruno Detassis,
Catullo Detassis e Giordano Detassis
effettuano la prima ascensione di un’ardita torre, salendo per il versante Sud-ovest, situata nell'anfiteatro delimitato dai Castei di Val Brenta e dalla Cresta
Ovest del Campanile Alto, che chiameranno Torre
Frisanco, a ricordo di Franco
Frisanco, promettente
arrampicatore di Lavis, caduto dalla parete Est del Catinaccio che tentava in
solitaria, nell'agosto 1954. La Torre è caratteristica per un grande
tetto giallo a metà della parete Sud-Ovest (esposta verso la Val
Brenta), a destra dalla quale arriva dal basso una ripida rampa obliqua. - Catena degli
Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1955
- 10 agosto. S. Lusa e Francesco Suklan realizzano la 1° ripetizione per
la parete Nord-nord-ovest del Campanile
Alto, nel Gruppo di
Brenta. - Catena
degli Sfulmini –– Dolomiti di Brenta.
1958
- giugno. M. Colombo, G. Ferranti, Roberto Osio e Annibale Zucchi in 1°
ripetizione salgono il Campanile Alto per il Diedro
Nord-ovest (via Maria e Alberto Fossati) aperta da Andrea Oggioni e
Iosve Aiazzi
nel 1954. La via supera il diedro più a destra (è il più evidente) della
parete Nord Ovest, che in alto termina sulla terza spalla della cresta Ovest.
- Catena
degli Sfulmini – Gruppo di Brenta– Dolomiti
di Brenta.
1965 - 25 luglio. Silvano Huber e Gianfranco Rizzi salgono per
la Cresta Nord del Campanile Alto con un’arrampicata che
sale a destra della via Normale e supera la cresta soprastante un grande
tetto caratteristico, ben visibile già da Molveno o da Campiglio.
La via è stata dedicata alla memoria di Rosario Cacciari e Valentino Giacomuzzi.
(via Cacciari-Giacomuzzi). Usati 8 chiodi e l cuneo; lasciati 5 chiodi e
l cuneo. Altezza: 140 m. Difficoltà: III, con attacco di V grado. - Catena
degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1966
– inverno. Pietro Vidi in
solitaria sale per la Cresta Ovest del Campanile Alto, nella Catena
degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1970
- 25 luglio. Tino Donarini
e Roberto Fragale
salgono il Campanile Alto tracciando
la via Donarini-Fragale sulla Parete Sud, che ha un dislivello di
550 m, usando 5 chiodi e lasciandone in parete 3, trovando difficoltà di IV°+.
- Catena degli
Sfulmini – Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1971 – luglio. Marcello Andreolli, Roberto Bazzi e Jacques Casiraghi praticano
una Variante salendo per il Diedro Nord-ovest (via Maria e
Alberto Fossati) al Campanile Alto. Seguirono
interamente il diedro superando anche il grande tetto centrale. Invece di
traversare a destra, salirono 3 m. dal chiodo ad anello e girarono con delicata
traversata a sinistra fino a raggiungere il diedro. Salirono fino sotto il
tetto, che superarono sulla sinistra sfruttando una lama strapiombante (VI°, l
chiodo lasciato), fino a un buon punto di sosta. Poco sopra ripresero la via
originale. Roccia ottima, chiodi usati 6, lasciato l. Lunghezza della variante
circa 60 m. Difficoltà: V, l passo di VI° grado. - Catena
degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1986 – Nuovo esaltante concatenamento, l’autore è Ermanno Salvaterra: Partito dal Rifugio Brentei, sale la via Delle Guide al Crozzon di Brenta, lo Spigolo Fabbro alla Brenta Bassa, la via Fehrmann e la via Preuss al Campanile Basso, concludendo con la Cresta Ovest al Campanile Alto e ritorno al rifugio, in tutto in 9 ore e 30 minuti. – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.