1940
1940 - Bruno Detassis e Natale Vidi sulla parete Ovest del Pulpito Secondo o Frate aprirono una Variante delle Guide, diretta. Essi attaccarono la parete nel centro, sotto l'evidente diedro superiore, e salirono direttamente con difficoltà di IV° e V° al diedro stesso e poi fino al strapiombo. - Catena Settentrionale – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1940 - 6 giugno. Eugène Bron, Renato Chabod e Louis Lanier, dall'alto bacino del Ghiacciaio des Toules presero sui 3500 m. la cresta Sud-Est dell’Aiguille d’Entrèves e la salirono fino a 100m. dalla vetta, quindi in traversata raggiunsero il Col d’Entrèves. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.
1940 - 6 giugno. Eugenio Bron, Renato Chabod e Luigi Lanier salirono in vetta al Grand Flambeau dal versante Sud che si alza sopra il Ghiacciaio des Toules per 350 m. ed è caratterizzato da due speroni rocciosi loro salirono dapprima un breve tratto del canale nevoso sotto il Col de Saussure, poi si portarono a sinistra e salirono su rocce rotte e placche sulla destra dello sperone destro, raggiungendo la sommità a una forcelletta. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.
1940 - 22 giugno. Francis Salluard e Leone Savoye (guida) con Flaminio Francisci, in azione di guerra, partendo dal Rifugio Gonella tracciarono una via diretta Sud-Ovest per la vetta del Monte Bianco. La via è dedicata all'alpino Alessandro Renato Berthod, (via Berthod) travolto da valanga nel 1940 nella zona del Monte Bianco durante l'offensiva sul fronte occidentale. La roccia è solida. Dislivello dal rifugio 1800 m. Difficoltà D. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1940 - 20 luglio. Le guide Laurent Grivel e Arturo Ottoz, realizzarono la Prima ascensione del Chat 3500 m, quella curiosa formazione di roccia che culmina con due specie di orecchie, nella parte inferiore dello sperone Est-Nordest del Col du Diable, sopra la Pyramide du Tacul. Bella arrampicata su roccia solida, che si sviluppa per circa 100 m. Difficoltà fino a VI°-. Raramente salito. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.
1940 - 20 luglio. Giusto Gervasutti e Emile Grange, realizzano la 1° ascensione della Pyramide des Aiguilles Grises salendo per la cresta Sud con passaggi interessanti, II° e III° grado. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.
1940 - 20 luglio. Henri Belfrond, Alidoro Boche, Giusto Gervasutti, Albino Pennard, salgono per spigolo e parete Est della Pyramide des Aiguilles Grises con passaggi abbastanza difficili di IV° e IV°+. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.
1940 - 20 luglio. Henri Belfrond, Arturo Fantolin, Giusto Gervasutti e Emile Grange, si arrampicano per parete Est (via diretta) della Pyramide des Aiguilles Grises salendo diritti su una placca quasi verticale. Sotto la punta uscirono a sinistra pochi metri sotto la cima e per rocce facili in vetta. Passaggi fino al IV° grado. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.
1940 - 29 luglio. Evaristo Croux (guida), Laurent Grivel (guida), Arturo Ottoz (guida), salgono per la cresta Est della Pyramide du Tacul con una bella scalata varia e divertente, su roccia solida; oggi molto frequentata. Dislivello 270 m. Difficoltà D, IV° e 2 passaggi di IV°+. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.
1940 – 13 agosto. Giusto Gervasutti forse concettualmente supera se stesso e realizza un’impresa di portata storica che aprirà all’alpinismo nuovi orizzonti dopo la guerra. Con Paolo Bollini de la Pedrosa sale il Pilone Nord o di Destra del Frêney, (poi chiamato anche Pilone Gervasutti) della parete Sud del Monte Bianco, la più cruda e selvaggia della catena alpina. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1940 - 13 agosto. Gianni Bonardi, Vittorio Comuni, Cesare Succini, salirono al Col Infranchissable 3344 m. da Nord-Est per il canalone ghiacciato alto 550 m. molto ripido nella parte finale. Difficoltà AD/D. - Gruppo Miage - Massiccio del Monte Bianco.
1940 - 13 agosto. Eugenio Bron (guida) con Franco Pedrotti e Carlo Sacchi, salgono per il canale-diedro e la cresta Nord-Est della Tour Ronde. La via supera il diedro che incide lo sperone Nord-Est ed esce sulla cresta Nord-Est. Tranne nel canale iniziale, dove vi sono pietre mobili, la via è sicura, interessante e con passaggi divertenti su roccia in genere buona; usati 5 chiodi. Dislivello 350 m, con sviluppo molto maggiore. Difficoltà D, fino a IV°+ e A0. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.
1940 - 16 agosto. M. Bianchini e Marcello Friederichsen praticano sulla Cima Brenta Bassa nel Massiccio della Tosa la Variante Diretta per lo Spigolo Ovest come logico complemento della via Fabbro, poiché segue la cresta del terzo risalto. Da qui, per facili rocce, si sale direttamente in vetta. Arrampicata elegante di IV° con 1 passo di V°. - Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1940 - 17 agosto. Mario Borri, Rudy Cavallini e Dante Cosi tracciano sulla parete Est della Cima degli Armi la (via Cavallini). La via si svolge a destra. delle via Kiene, per la parete ben gradinata fin sotto al salto terminale, che vien superato direttamente. Arrampicata di scarso interesse a causa della friabilità della roccia. Difficoltà: III° grado con un passo di V°. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1940 - 17/18 agosto. Eliseo Croux e Arturo Ottoz (guida) con Titta Gilberti e Guido Alberto Rivetti, salirono per lo Sperone Sud-Ovest del Picco Luigi Amedeo e la Cresta del Brouillard. Supera dapprima l'elegante e possente sperone che ha la base a 3337 m. nel Ghiacciaio del Monte Bianco e che sale a formare il Picco Luigi Amedeo. La roccia è di solido granito nei 2/3 inferiori, ma molto rotta e instabile nella parte superiore dove è scura e scistosa. Scalata molto lunga e verosimilmente interessante, con dislivello di 1000 m. e sviluppo di circa 1550 m. dall'attacco alla vetta del Picco Luigi Amedeo. Ambiente grandioso. Alcuni passaggi aerei e delicati; usato 1 chiodo, levato. Difficoltà: probabilmente D/D+. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1940 - 18 agosto. Marcello Friederichsen e Paolo Graffer con un’arrampicata elegante in grande esposizione, salgono per lo Spigolo Sud-sud-est della Cima delle Val Perse, ma l’ascensione resta un po' pericolosa per via della roccia in parte friabile. - Massiccio del Grostè – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1940 - 18 agosto. Marcello Friederichsen e Paolo Graffer scesero dalla Cima delle Val Perse verso Sud-ovest, dalla forcella tra la Cima delle Val Perse e la sommità dello Spigolo Sud- sud- est con un facile itinerario. - Massiccio del Grostè – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1940 - 19 agosto. F. V. Bianchi, Paolo Graffer, Giorgio Graffer e Sigerio Ruffo realizzano la prima ascensione per lo spigolo Nord del Torrione della Ceda nel Massiccio della Tosa, con una arrampicata di interesse puramente sportivo di circa 200 m. Difficoltà: IV° con 1 tratto V°. - Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1940 - 22 agosto. Pino Fox e Marcello Friederichsen salirono dalla parete Sud-sud-ovest raggiungendo la vetta della Cima delle Val Perse. Dislivello 400 m. Difficoltà di III° e due passaggi di V° grado. - Massiccio del Grostè – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1940 - 24 agosto. Paolo Graffer e F. V. Bianchi, con un’arrampicata, ardita ed elegante salgono attraverso la Fessura Ovest e raggiungono la vetta della Brenta Alta. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1940 - seconda metà di agosto. Giusto Gervasutti torna alla carica con Paolo Bollini a tentare di salire la Parete Est delle Grandes Jorasses, portandosi questa volta al Col des Hirondelles e di qui attraversando .per pendii ripidi all'altezza della base della parete con l'intenzione di salire direttamente fino alla gran cengia di neve, poi di piegare a sinistra in salita obliqua fino a raggiungere un diedro verticale che avrebbe dovuto permettere di superare la zona delle placche. Nella prima parte si arrampicarono veloci senza incontrare difficoltà notevoli, ma quando sbucarono sulla cengia la visione delle grandi placche rosse strapiombanti che incombono sulle loro teste smorzarono di colpo la loro baldanza Anche riuscendo ad aggirare le placche una linea di strapiombi che solca tutta la parete sembra chiudere ogni via. Non restava che provare lungo la linea obliqua di rocce rotte che portano al diedro incontrarono le prime difficoltà, costituite da due piccoli strapiombi. Alle 11 sono su un grande terrazzo, dove inizia il diedro. Ad un primo sommario esame, questi si presenta estremamente difficile ma percorribile, termina però con un tetto dal quale non si capisce bene come si possa uscire… I due salgono dunque per il diedro, con difficoltà estreme: ma il tetto si dimostra insormontabile, quindi ridiscendono al terrazzo e scoprono che una fessura verticale sull’estrema destra del terrazzo dovrebbe rappresentare la chiave della salita ma il tempo minaccioso li induce alla ritirata. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.
1940 - 1 settembre. Alberto Buffa, Marcello Friederichsen e Paolo Graffer salirono la bella parete Nord-est che sovrasta il Sentiero della Sega Alta, formata da due grandi diedri sovrapposti e separati da una terrazza detritica; essi segnarono la direttiva dell'ascensione alla Torre della Sega Alta. Arrampicata molto elegante alta circa. 400 m. Difficoltà: V° grado. - Massiccio di Cima Brenta – Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1940 - 2 settembre. Bruno Detassis, Paolo Graffer, Sigerio Ruffo aprono sulla parete Est-nord-est del Castello di Vallesinella una nuova via dedicata a Gabriella Ruffo. Arrampicata di grande difficoltà, di notevole interesse sportivo, che si svolge per un sottile diedro e un camino bagnato che incidono quella parete gialla, strapiombante sopra la Vedretta di Vallesinella Inferiore. Dislivello 230 m; usati 30 chiodi, di cui 10 lasciati. Difficoltà: V°+, con passaggi di VI° grado. - Massiccio del Grostè – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1940 – 20 novembre. Per Giorgio Graffer il suo volo s'interrompeva per sempre sopra il cielo di Santiquaranta sul fronte albanese nel corso di un impari scontro aereo con l’aviazione inglese.