Renato Chabot, valdostano, forse in virtù del suo spirito montanaro, fu veramente l’uomo del misto e del ghiaccio. Anche durante le imprese realizzate con il “fortissimo” Giusto Gervasutti, il suo compito era appunto quello di superare i tratti di ghiaccio. D’altronde le imprese giungono a conferma di quanto si è detto. Degna di menzione è anche l’attività culturale che Renato Chabot seppe esprimere nell’ambiente alpinistico italiano.
Ottimo scrittore, pittore di montagna e profondo conoscitore della storia dell’alpinismo, ha collaborato attivamente alla pubblicazione delle due importantissime guide del Monte Bianco e del Gran Paradiso. Con Giusto Gervasutti scrisse il manuale “Alpinismo” accurato ed efficace trattato di tecnica.
1929 – 4 agosto. Notevolissima fu la via aperta sul Mont Maudit (parete Sud-Est) dal Versante della Brenva da Amilcare Crétier con Renato Chabod e Lino Binel, via Crétier, dove in stile assolutamente classico, ossia senza alcun chiodo da roccia e da ghiaccio fu vinto uno sperone roccioso e ghiacciato dove ancora oggi i pochissimi ripetitori si trovano impegnati assai seriamente.
La prima via aperta sulla parete Sud-Est; sale dapprima il bel pilastro rosso di ottima roccia che si trova a sinistra del nevaio centrale, quindi raggiunge a sinistra il gran crestone Sudest e lo segue verso la vetta. Bella via diretta su roccia e misto, con arrampicata entusiasmante sul pilastro rosso. Anche il crestone ha roccia solida; la sua parte finale su neve è invece spesso in cattive condizioni e delicata, come pure la cornice in uscita. La traversata del canale a metà della via è esposta alla caduta di sassi. I primi salitori non utilizzarono nessun chiodo. Dislivello 750 m dalla crepaccia terminale alla cima. Difficoltà D +, fino al IV° grado. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.
1929 - 5 agosto. Gabriele Boccalatte e Renato Chabot, salgono il Torrione Nord-Ovest della Fourche de la Brenva (3741 m.), con una bella scalata di 50 m. interessante e non difficile. Dall’intaglio fra i due torrioni, raggiunto dal bivacco traversando sotto il torrione dal versante Brenva, si sale prima per la cresta, poi sulla destra dove placche e un camino portano in cima. DISCESA: Per la stessa via. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.
1929 – 17 agosto. Gabriele Boccalatte e Renato Chabot salgono per primi il Petit Capucin per la parete Sud (via normale, o Boccalatte). - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.
1930 - Prima ascensione della parete Nord del Gran Paradiso.
1930 - 11 agosto. Gabriele Boccalatte e Renato Chabod realizzarono l’ intera traversata delle guglie dell’Aiguilles Rouges du Brouillard dal versante Est e la Cresta Sud, salendo anche la terza e la quinta guglia. Traversata varia e piacevole. Difficoltà AD, passaggi di II° e III° grado. - Contrafforti Italiani – Massiccio del Monte Bianco.
1930 - 31 agosto. Guido Antoldi, Gabriele Boccalatte, Renato Chabod, Matteo Gallo e Piero Ghiglione, salgono il Mont Blanc du Tacul per il canalone Est-Nordest (Couloir du Diable). - Il canalone è situato tra i Pilastri Nord-Est del Mont Blanc du Tacul e la cresta che scende a Nord-Est dal gruppo inferiore delle Aiguilles du Diable. Ascensione su neve-ghiaccio classica, in ambiente molto bello; dal sorgere del sole è però esposta alla caduta di sassi. Dislivello fino in cima 800 m. Difficoltà D/D+, fino a 55° - 60° e misto nella parte finale. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.
1931- 5 agosto. Renato Chabod e Piero Zanetti, Gabriele Boccalatte e Guido De Rege di Donato sono stati i primi salitori della Tour des Jorasses per la cresta Sud e il versante Sud-Ovest.
1932 - Annata eccezionalmente sfavorevole per gli attacchi alla Nord della Punta Walker delle Grandes Jorasses, ci provano gli italiani Gabriele Boccalatte e Renato Chabod ma arrivano fino all’inizio dello Sperone Walker raggiunto dalla gola centrale - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.
1932 - 19 luglio. Nini Pietrasanta, Gabriele Boccalatte, Renato Chabod, Piero Ghiglione e Piero Zanetti, partendo dal Rifugio Leschaux rimontarono il ghiacciaio fino al pianoro dei Périades e salirono un bel gendarme di circa 50 metri senza nome, fra questo e la Pointe François Simond e raggiunta la vetta non trovando tracce di precedenti salitori la battezzarono Pointe Ninì, in onore della loro compagna Nini Pietrasanta. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.
1933 - 4 settembre. Renato Chabod e dal suo portatore Aimé Grivel realizzano la 1° ascensione della splendida parete Nord dell’Aiguille Blanche de Peutérey, una delle più belle pareti di ghiaccio della catena alpina, partendo dal Bivacco della Brenva. Nel 1952 il 6 luglio fu aggiunta una nuova via alternativa a destra di quella di Renato Chabod. E’ una delle più belle pareti di ghiaccio della catena alpina. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.
1934 - 2 luglio. Renato Chabod e Massimo Mila, realizzano la 1° ascensione della Pyramide du Tacul 3468 m. da Nord. - Dal Rifugio Torino si sale nella conca sotto i pilastri Est del Mont Blanc du Tacul, costeggiando a Nord la Pyramide. A sinistra un ripido pendio nevoso porta verso la selletta Pyramide-Chat, dal quale traversando a sinistra si raggiunge il dosso nevoso della cresta Nord nella sua parte superiore. La cresta Nord si presenta tondeggiante e principalmente rocciosa fino in cima. Il maggior risalto, alto 15 m. e sovrastato da un tetto, viene attaccato da sinistra; poi si sale per un lastrone sotto il tetto e si esce verso destra (IV°). Per la cresta di misto in vetta. Breve scalata (circa 100 m) su rocce spesso innevate e terreno misto ripido. Difficoltà AD, 1 passaggio di IV. – Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.
1934 - 27 luglio. Renato Chabod e Giusto Gervasutti, salgono per il canale Ovest della Tour Ronde. La via che sale nel canale nevoso regolare e incassato rivolto al Mont Maudit. Ascensione piacevole e interessante, frequentata; canale con pendio meno ripido della parete Nord, talvolta seguito in discesa (corde doppie) dopo la salita di quella parete. Dislivello 300 m. dalla crepaccia alla vetta. Difficoltà AD. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.
1934 – 29 luglio. Rudolf Peters, che ha alle sue spalle un’eccellente preparazione sulle Alpi Calcaree, attacca la parete Nord delle Grandes Jorasses con Peter Haringer e viene raggiunto il 30 luglio dagli italiani Renato Chabod e Giusto Gervasutti. Poi giunge anche il velocissimo Armand Charlet che supera tutti con Fernand Bellin e sale molto in alto, fino a circa 3500 metri di quota. Però improvvisamente si scatena una bufera e tutte le cordate decidono di ritirarsi, ad esclusione di Rudolf Peters e Peter Haringer che continuano imperterriti, superano il passaggio chiave fra nevaio medio e nevaio superiore, risalgono il nevaio superiore, bivaccano sulle rocce sovrastanti che però restano bloccati in parete dal maltempo, la tormenta li costringe alla ritirata. Solo il 2 agosto Rudolf Peters riesce a ritornare incolume alla base della parete, dopo di avervi passato cinque giorni e quattro notti dopo una tragica ritirata in cui Peter Haringer perse la vita. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.
1934 - 30 luglio. Renato Chabod e Giusto Gervasutti raggiunti da Armand Charlet e Fernand Bellin percorsero la Variante scappatoia per il Couloir Face Aux Périades nella ritirata dal loro tentativo di salita sulle Grandes Jorasses alla Pointe Croz per lo Sperone Croz. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.
1934 -13 agosto. Renato Chabod e Giusto Gervasutti, salgono per il versante orientale della Spalla Nord del Canalone Nord-Est e tracciano la via Gervasutti al Mont Blanc du Tacul. - Grandioso canalone di ghiaccio noto poi come Canalone Gervasutti, dall'inclinazione di 48°-50° e fino a 58° nella parte superiore, con possibili muri fra i seracchi dove il passaggio d'uscita può variare molto. In alto, dove è assai largo perché aperto a imbuto, il canalone è sovrastato da una fascia di seracchi e dall' enorme cornice sommitale. - Bella ascensione su neve-ghiaccio in ambiente grandioso, non molto ripetuta; tutto il percorso è però sempre esposto alla caduta di ghiaccio. Dislivello 800 m. Difficoltà D+/TD-. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.
1935 - 1/2 luglio. Renato Chabod e Giusto Gervasutti seguiti da Raymond Lambert e Loulou Boulaz effettuano la prima ripetizione della Nord delle Grandes Jorasses che supera il Pilastro Centrale salendo alla Pointe Croz che aveva visto pochi giorni prima la vittoria dei tedeschi Martin Meier e Rudolf Peters - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.
1935 – 16 1uglio. Gabriele Boccalatte e Nini Pietrasanta; Renato Chabod e Giusto Gervasutti, realizzarono la 1° ascensione del Pic Adolphe salendo per lo spigolo Ovest e la parete Nord, con una bella scalata, varia ed originale in quanto inizia con una discesa. Spesso rimane neve sulla parete Nord. Difficoltà D, con passaggi di V°. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.
1940 - 6 giugno. Eugène Bron, Renato Chabod e Louis Lanier, dall'alto bacino del Ghiacciaio des Toules presero sui 3500 m. la cresta Sud-Est dell’Aiguille d’Entrèves e la salirono fino a 100m. dalla vetta, quindi in traversata raggiunsero il Col d’Entrèves. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.
1940 - 6 giugno. Eugenio Bron, Renato Chabod e Luigi Lanier salirono in vetta al Grand Flambeau dal versante Sud che si alza sopra il Ghiacciaio des Toules per 350 m. ed è caratterizzato da due speroni rocciosi loro salirono dapprima un breve tratto del canale nevoso sotto il Col de Saussure, poi si portarono a sinistra e salirono su rocce rotte e placche sulla destra dello sperone destro, raggiungendo la sommità a una forcelletta. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.
1952 - 31 luglio. Arturo Ottoz (guida) con Piero Nava, salgono per lo parete Sud-Ovest e Sud del Pic Adolphe. All'inizio superarono il gran camino percorso in discesa dai primi salitori della cima, (Gabriele Boccalatte e Nini Pietrasanta; Renato Chabod e Giusto Gervasutti il 161uglio 1935), poi diedri e placche. Scalata delicata, 17 chiodi. Dislivello 180 m. Difficoltà TD, passaggi di V°+ e A1. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.
1959 – 13/14 agosto. Enrico Cavalieri e Romano Perego; Andrea Mellano e Beppe Tron, salgono per il versante Est del Mont Blanc du Tacul realizzando la 1° ascensione del Pilastro a Tre Punte, sbucando sotto il blocco che costituisce la punta più alta del pilastro che in seguito sarà chiamata (via Perego, classica). I componenti chiamarono il pilastro Pilone Leonessa alla memoria di Lionello Leonessa, caduto sulla parete Sud del Castore. - (“Quando Renato Chabod aggiornò la guida del Monte Bianco ci chiese se poteva chiamarlo Pilastro a Tre Punte, per la caratteristica struttura della sua cuspide. Noi acconsentimmo”.) - Arrampicata elegante, sostenuta, in libera e con tratti di artificiale, su roccia magnifica ma con qualche blocco mobile. Via poco attrezzata, utili chiodi vari; l'attacco è esposto alla caduta di sassi, crepaccia difficile. Dislivello 400 m. Difficoltà TD: 60 m. poco impegnativi, 270 m di V° e V°+, l0 m. VI°, 55 m. A1 e A2. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.