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1926

 

 

1926 - Eveline Carmichael scalò con le sue guide, Georges Charlet e Anatole Bozon l’Aiguille du Jardin nel gruppo del Monte Bianco.

Al di sopra del Col Armand Charlet la Pointe Eveline (così chiamata in suo onore) viene aggirata a sinistra sul lato dell’Argentière (scalata della Pointe Eveline: IV grado, tre quarti d’ora), lungo una stretta cresta nevosa. Ad Est dell’Eveline si procede su un’ulteriore cresta nevosa e su roccia fino alla vetta.

 

1926 - La parete Nordovest dell’Aiguille de Bionnassay completa, con i pendii ghiacciati superiori che avevano fermato la comitiva di Florence Craufurd Grove, fu scalata per la prima volta dal milionario uomo d’affari Robert Wylie Lloyd con le sue guide Adolph Pollinger e Joseph Pollinger. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1926 - Pino Prati termina la stesura della guida «Dolomiti di Brenta» opera pregevolissima pubblicata dalla S.A.T. - Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1926 - Armand Charlet, Antoine Ravanel con Emile Robert Blanchet e altri, scendendo dal Mont Blanc du Tacul riuscirono a trovare le vie d'accesso a tutte queste guglie di traversata delle Aiguilles du Diable. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1926 – estate. Guglielmo Ferrari-Spalla e Giangi Murari-Bra salgono per lo Spigolo Nord-ovest della Punta Massari. Essi superarono i 2/3 superiori dello spigolo, dopo aver salito il grande camino obliquo a sinistra raggiungendo la vetta. – Massiccio di Cima BrentaGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1926 - 12 luglio. R. Merle d'Aubigné e Marcel Sauvage, furono i primi a salire per il Col du Mont Mallet dal versante occidentale. Dopo avere costeggiato tutte le Périades, appoggiarono a destra (Ovest) e raggiungere facilmente la depressione del colle. Itinerario abbastanza difficile. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1926 - 12 luglio. R. Merle d'Aubigné e Marcel Sauvage, dopo aver raggiunto l’attacco del Col du Mont Mallet dal versante occidentale seguirono verso Nord il filo della cresta irta di piccoli gendarmi, aggirarli o scavalcarli per giungere all'intaglio a Sud della Pointe Auguste Cupelin, che da questo punto si innalza verticale per quaranta metri. Scendendo alcuni metri sul versante Est si perviene alla base del camino d'attacco compiendo nello stesso la salita alla cima. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1926 – 23 luglio. La prima ascensione della Pointe Mediane viene effettuata da Emile Robert Blanchet e Jean Chaubert con le guide Armand Charlet e Jean Devouassoux. - Aiguilles du Diable - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1926 - 24 luglio. M. Legrand e P. Roux, salirono per la Cresta Sud dell'Aiguille de Trélatête Meridionale tracciando una via su roccia, in parte buona e in parte rotta. Dislivello 500 m. Difficoltà AD+. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1926 - 26 luglio. La prima ascensione della Cima Bassa d’Ambiez venne effettuata da Giuseppe Chiesi, Marcello Chiesi e Saverio Chiesi con Valerio Graziadei dalla Bocca d'Agola per il versante Sud-ovest - (via normale) con una breve arrampicata di scarso interesse, con difficoltà di I. – Catena d’AmbiezGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1926 - 31 luglio. A. Jacquemart e M. de Prandières con Armand Charlet, salirono la Pointe François Simond da Sud che però raggiunsero l'attacco dal Nord, partendo dalla Brèche du Tacul. Breve salita di 4° grado. Lo spuntone secondario a Sud fu salito pure in quel giorno dal solo Armand Charlet. Lo Spigolo Nord degli spuntoni gemelli è ancora da salire. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1926 - 31 luglio. La signorina G. de Longchamp con A. Jacquemart, M Galichon, M. de Prandières e la guida Armand Charlet, praticarono una variante per salire alla Brèche du Tacul e per evitare il pericolo di pietre nel canalone, salirono la crestina secondaria della sua riva destra orografica. L'itinerario è però molto difficile e non semplice a trovarsi. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1926 - 31 luglio. La signorina G. de Longchamp con A. Jacquemart, M Galichon, M. de Prandières e la guida Armand Charlet, praticarono una variante in discesa dalla Brèche du Tacul - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1926 - agosto. La signora J. Picard con P. Gayet-Tancrède, salirono per la cresta Est dell’Aiguille des Lanchettes 3073 m. Dal Col des Glaciers 3063 m si percorre la cresta, sottile e frastagliata. Un intaglio si raggiunge da Sud, poi per un camino a Sud (III) si evita uno strapiombo e di nuovo in cresta si giunge sulla Pointe des Lanchettes. Si scende all'intaglio fra le due cime, da dove si risale a sinistra di una placca, la si attraversa per una lama staccata e la si supera sullo spigolo a destra. Per rocce rotte si arriva sull'Aiguille des Lanchettes. PD. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1926 - 4 agosto. M. Bernard e Pierre Chevalier, furono i primi a salire in vetta alla Pointe de Sisyphe. Dalla Brèche Supérieure des Périades raggiungere senza difficoltà la piccola e piatta punta Sud. La cima seguente è una curiosa lama sottile che si protende verso Ovest, perpendicolarmente alla cresta principale. Si arriva sulla cima superando, prima alla Dulfer poi a cavalcioni, la lama lunga circa 20 metri, molto aguzza; si ritorna alla base per la stessa via e con lo stesso sistema della salita. Salire in seguito facilmente alla punta centrale. Scendere con una corda doppia sul versante Est (o arrampicando, in un camino) su una cengia, che porta alla base della punta Nord. Questa è formata da tre blocchi sovrapposti, saldati fra loro da strati orizzontali di cristalli di quarzo. Superare i due primi blocchi ed affrontare il blocco sommitale, costituito da una lama affilata e sottile che si risale a cavalcioni, fino in cima. Nel complesso, 3° grado. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1926 - 7 agosto. M. Bernard e Pierre Chevalier, furono i primi a salire in vetta per la Cresta Nord della Pointe 3457 m. o Pointe Alfred Simond. - Dal Bivacco Chevalier, scendere sul Glacier du Mont Mallet e proseguire verso Nord, costeggiando sulla destra (Est) la Brèche des Périades e tutta la base della Pointe 3457 m. o Pointe Alfred Simond per salire alla larga forcella che separa questa punta dalla Pointe Nini. Salire senza difficoltà per il versante Ovest alla sommità Nord, la più bassa di tutte. Da questa, scendere al profondo e stretto intaglio che la separa dal successivo insieme di spuntoni. Mantenendosi sul versante Ovest salire verso la seconda punta, il cui vertice è costituito da un blocco somigliante a una grossa patata, che si raggiunge (5 metri; 4° grado). Scendere con una breve corda doppia e seguire la cresta principale tenendosi sul suo lato Ovest, fino alla base della terza sommità, costituita da tre enormi blocchi sovrapposti e saldati orizzontalmente; salirla dal fianco Ovest. Seguire in seguito, sempre sul lato Ovest, una cengia orizzontale che si mantiene a una dozzina di metri sotto il filo di cresta, e raggiungere il quarto gendarme salendo una fessura. Ridiscendere per la stessa, e riprendere la cengia orizzontale. Seguirla (passaggio delicato) in modo da giungere là dove si stacca dalla parete una lama rocciosa: arrampicando fra questa e la parete raggiungere la cima del sesto e più meridionale gendarme, dal quale si ritorna indietro, verso Nord, per la cresta molto esposta, fino alla sommità del quinto e più elevato di tutti. Scenderne a corda doppia (15 metri) sul versante Est. Da lì si può scendere direttamente al Glacier du Mont Mallet, oppure raggiungere l'itinerario di salita riportandosi verso la cresta, attraversandola in corrispondenza di un grosso foro nella roccia e raggiungendo la cengia orizzontale al livello del quarto spuntone. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1926 – 11 agosto. C. Tasin e Renzo Videsott per la parete Sud-Sudovest (via Videsott) della Cima Margherita seguono una fessura obliqua caratteristica che porta nel centro della parete, e da qui salirono diritti alla vetta. Classica arrampicata esposta, elegante e divertente, tra le più frequentate del gruppo del Massiccio della Tosa. Roccia ottima. Punti di sosta comodi. Dislivello circa 280 m; lasciati 8 chiodi in parete, compresi quelli di sosta. Difficoltà: III°+ e passaggi di IV. - Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1926 – 11 agosto. C. Tasin e Renzo Videsott dalla vetta della Cima Margherita scesero verso Est, forse più semplice e più sbrigativa, ma con un passaggio alquanto difficile. - Massiccio della Tosa - Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1926 - 12 agosto. Giuseppe Bianchi e Pino Prati salgono sulla Cima Brenta Bassa nel Massiccio della Tosa per la parete Ovest-Sudovest. Arrampicata di scarso interesse, faticosa nei camini, su rocce in gran parte friabili. Difficoltà: III°+. - Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1926 - 12 agosto. E. Capella e M. Gatto realizzano la 2° ascensione della Punta Castelnuovo (Dames Anglaises) con un accesso più breve del precedente di Gaetano Polvara, Vittorio Ponti e A. Rossi ed è stata ripetuta parecchie volte. Ambiente severo. D-, passaggio finale IV°+ e A0. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1926 - l3 agosto. Louis Delachat e Léon Orset (guida) con P. Langlois, salirono dal Glacier de Bionnassay per l'Aiguille de Bionnassay fino al Dôme du Goûter. Questa combinazione consiste nel superare dapprima la parete Nord-Nordovest dell'Aiguille de Bionnassay e percorrere in seguito le Creste di Bionnassay e delle Creste delle Bosses. Itinerario bellissimo, vario ed elegante, uno dei più classici del Monte Bianco, sempre su neve e ghiaccio; viene spesso seguito in quanto dispone di un comodo punto di partenza. Dislivello quasi 2000 m. Difficoltà D. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1926 - 14 agosto. Clément Blanc (guida) e J. Lasneret, salirono da Ovest raggiungendo la cima dell’Aiguille des Glaciers 3817 m, per il secondo sperone roccioso. Segue il marcato sperone roccioso che termina in alto al Dôme de Neige 3592 m. Via diretta, varia, su roccia instabile e neve. Dislivello dal ghiacciaio 1150 m. AD. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1926 - 18 agosto. Luigi Miori e Pino Prati salgono in vetta della Brenta Alta per lo Spigolo Sud. E’ lo spigolo affilato che s'innalza quasi verticale dalla Bocca di Brenta e che forma il marcato spallone Sud-Ovest della Brenta Alta. Esso è costituito da tre risalti, separati dalle terrazze della parete Sud, all'altezza della prima terrazza lo spigolo forma una sottile guglietta staccata, detta la Madonnina. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1926 - 19 agosto. I primi salitori della Punta Mezzena furono Giorgio Graffer, Luigi Miori, N. Prati e Pino Prati, L. Seiser e Renzo Videsott che salirono questa piccola e caratteristica cima senza nome, che si eleva poco sopra al Sentiero della Sega Alta, immediatamente ad Est della Punta Iolanda. I salitori intitolarono la Punta alla memoria dell'alpinista trentino Carlo Mezzena, perito nel Massiccio del Monte Bianco nel 1926. – Massiccio di Cima BrentaGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1926 – 19 agosto. Gino Battisti e U. Perini sulla Parete Est del Campanile Basso (Via Comune), procedettero dal Terrazzino del Re del Belgio, anziché traversare sulla parete Nord, salirono direttamente per lo spigolo Nord-Ovest, espostissimo e con forti difficoltà nel primo tratto, poi più articolato tracciando la Variante Perini-Battisti, molto conveniente, attribuita in seguito a M. Pederiva. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1926 - 19 agosto. I primi a raggiungere la cima del Clocher 3853 m, quindi realizzando la 1° ascensione in assoluto, furono, Tom de Lépiney, R. Picard e P. Tézenas du Montcel, da Nord-Est, i quali in salita seguirono dal basso tutto il Couloir des Aiguillettes, mentre in discesa passarono per la Brèche du Trident: con un percorso più sicuro. Dislivello dal ghiacciaio 400 m. Difficoltà D-. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1926 - 26 agosto. Armand Charlet, partendo dal terrazzino fra le due punte delle Pointe Carmen raggiunge la puntina Est, la più bassa, che termina con una lama di granito alta 6 m. - Aiguilles du Diable - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1926 - 27 agosto. Henry Bregeault e R. Herzog, realizzarono la 2° ascensione dell’Aiguille des Glaciers 3817 m, per il secondo sperone roccioso della parete Ovest. Via diretta, varia, su roccia instabile e neve. Dislivello dal ghiacciaio 1150 m. AD. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1926 - 27 agosto. Ottone Bron e Lucien Proment (guida) con Brassat salirono dalla Brèche Centrale des Dames Anglaises attraverso la Punta Casati e raggiunsero la Punta Jolanda (Dames Anglaises). Itinerario più volte ripetuto. Breve scalata, con passaggi fino a IV°+. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1926 - 8 settembre. Il pilastro Sud della Grande Rocheuse nel Gruppo del Monte Bianco venne scalato interamente da Georges Charlet e Anatole Bozon che guidavano la signora Carmichael e sua figlia Eveline. L’odierna via normale è una combinazione dei due percorsi, ma in condizioni favorevoli si può anche seguire il Couloir Whymper fino alla fine e scalare la montagna per la Cresta Ovest.