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Dôme du Goûter – (4304 m.)

(Gruppo Bionnassay-Gouter)

(Massiccio del Monte Bianco)

 

 

Montagna massiccia dalla cupola ampia e tondeggiante, interamente ammantata di ghiaccio.

Funge da poderosa spalla a Nordovest della cima del Monte Bianco e di solito viene frequentemente scavalcata nella salita a questo. Infatti, a parte le due creste Ovest (via normale italiana) e Nordovest (via normale francese) gli altri itinerari sui suoi fianchi ghiacciati non vengono in pratica ripetuti.

Per due modeste elevazioni sull’esteso dosso Nord, la carta IGN indica una Pointe Bayeux (4528 m.), che da Chamonix nasconde il punto culminante e una Pointe Bravais (4057 m.); questa ricorda Auguste Bravais, che nel 1844, con Le Pileur, vi compì un’ascensione a scopi scientifici. Fra le carte IGM e IGN si nota pure una differenza di tracciato della linea di confine, che secondo la carta italiana passa per la cresta spartiacque sulla cima del Dôme e sul Col du Dôme, mentre secondo quella francese passa sul versante meridionale.

 

1775 – 14 luglio. Viene effettuata la prima ascensione dalla Cresta Nord o dai pendii vicini a Nordovest, della Dôme de Goûter da parte di Jean Nicolas Couteran di Chamonix, con François Paccard, Michel Paccard e Victor Tissai. Essi pernottarono alla Montagne de la Côte, ultimo luogo erborato, poi proseguono superando i Grands Mulets, e giungendo molto in alto fin sotto la cima del Dôme de Goûter, ma sono respinti dal maltempo. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

178417 settembre. Vede un nuovo tentativo per la conquista della vetta del Monte Bianco da parte di Marc-Theodore Bourrit che, con alcuni montanari e G. B. Lombard, detto «Jorasse», risale il Ghiacciaio di Bionnassay. Giunto sotto il Dôme de Goûter, Marc-Theodore Bourrit, stremato, desiste ma fa proseguire le sue guide. A tarda sera queste ritornano. I risultati dell’ascensione sono notevoli: viene raggiunta una sella tra il Dôme de Goûter e la cresta che porta alla vetta del Monte Bianco a circa 4400 m. di quota; Marc-Theodore Bourrit esulta e pubblica una dettagliata relazione. Per la prima volta si dà la notizia certa che il Monte Bianco non è inaccessibile.

Horace Benedict de Saussure leggendo il racconto di Marc-Theodore Bourrit si sente rimescolare il sangue… ma oramai l’autunno è alle porte e la stagione è troppa inoltrata per affrontare l’impresa. Il ginevrino predispone meticolosamente una spedizione per l’anno successivo inviando a Chamonix i materiali che ritiene necessari. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1784 – 17 settembre. Secondo altre fonti più attendibili aggiudicano la prima ascensione della vetta del Dôme de Goûter a Jean Marie Coutter e François Cuidet. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1786 - 8 giugno. Viene effettuato un altro tentativo per raggiungere la vetta del Monte Bianco dalla cordata composta da Joseph Carrier, François Paccard, Jean-Michel Tournier e Jacques Balmat. Dal Bacino dei Bossons salirono da Nord per il dosso Nord del Dôme du Goûter fino al Col du Dôme. Pare anzi che una volta raggiunto il Col du Dôme, Jacques Balmat, si sia inoltrato, solo, sulla Cresta delle Bosses. Attardandosi nel ritorno, bivacca da solo sul ghiacciaio. L’assedio all’alta cima del Monte Bianco si fa sempre più stretto, ormai i tempi sono maturi per la vittoria finale. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

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1865 - 7 agosto. Edward-North Buxton, Florence Craufurd Grove e Reginald John Somerled MacDonald con Jacob Anderegg, Jean-Pierre Cachat e Peter Taugwalder Jr., scesero per il versante Sud del Dôme du Goûter dopo aver raggiunto la vetta Monte Bianco. Itinerario dapprima abbastanza ripetuto in salita, ma che in seguito alla scoperta nel 1890 (1 agosto) della via Ratti e compagni è stato completamente abbandonato. La via supera il pendio nevoso a Sud del Dôme du Goûter, ripido e alto 600 m. con seracchi nella parte inferiore, questo pendio può essere valangoso e, data l'esposizione a Sud, spesso in condizioni non buone. Dislivello 1800 m. Difficoltà AD-. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1868 - 25 luglio. Frederick Augustus Yeats Brown con Julien Grange, Daniel Chabod e Joseph-Ferdinand Lalle, salirono per il versante Sud del Dôme du Goûter raggiungendo la vetta Monte Bianco. Itinerario dapprima abbastanza ripetuto in salita , ma che in seguito alla scoperta nel 1890 (1 agosto) della via Ratti e compagni è stato completamente abbandonato. La via supera il pendio nevoso a Sud del Dôme du Goûter, ripido e alto 600 m. con seracchi nella parte inferiore, questo pendio può essere valangoso e, data l'esposizione a Sud, spesso in condizioni non buone. Dislivello 1800 m. Difficoltà AD-. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1874 - 21 luglio. Fredrick Morshead, realizza la 1° solitaria dell’odierna via normale o via delle Bosses per la vetta del Monte Bianco. Itinerario lungo, che percorre tutto il ramo superiore del Bacino dei Bossons fino al Grand Plateau, tocca il Col du Dôme e per la cresta Nord Ovest sale alla cima. - Per un centinaio d'anni (dal 1874) è stata la via più frequentata al Monte Bianco e ancora attualmente viene molto seguita, anche in primavera con gli sci. Percorso molto bello in ambiente glaciale grandioso, fantastico. Di solito si trova un’evidente traccia nella neve e non vi sono difficoltà particolari. Su tutto il ghiacciaio si incontrano però numerosi crepacci e ponti di neve che richiedono molta attenzione, soprattutto in discesa, con neve molle. Nel tratto centrale vi sono zone esposte alla caduta di ghiaccio dai seracchi del Dôme du Goûter. Dislivello1750 m, con sviluppo di circa 5 km. Difficoltà PD. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1886 - 13 agosto. I coniugi Vallot con Alphonse Payot e Michel Savioz, dalla vetta dell’Aiguille du Goûter scesero da Est-Nordest attraversando obliquamente verso destra tutto il vasto ghiacciaio a Nord del Dôme du Goûter (circa 3 km). Alla fine passarono alla base del suo dosso Nord, arrivando all’altezza del Refuge des Grands Mulets. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1888 - 13 agosto. Miss Katharine Richardson con Emile Rey e Jean-Baptiste Bich, scesero per la cresta Est dell’Aiguille de Bionnassay con un percorso aereo, magnifico, su una sottilissima cresta di neve-ghiaccio fino al Dôme du Goûter. Dal Col de Bionnassay la cresta è lunga circa 700 m, con dislivello di 160 m. Difficoltà AD. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1890 - 1 agosto. Giovanni Bonin, Luigi Grasselli e Achille Ratti futuro Papa Pio XI, con Joseph Gradin e Alexis Proment, dopo aver raggiunto la vetta del Monte Bianco scesero per il Ghiacciaio del Dôme e le Creste di Bionnassay e delle Cresta delle Bosses (via normale da Courmayeur). Questa via segue dapprima il ramo occidentale del Ghiacciaio del Dôme, quindi si svolge sulle aeree creste nevose di Bionnassay e delle Bosses. Il ghiacciaio è in genere molto crepacciato, specialmente a estate inoltrata, e sebbene si trovi quasi sempre la traccia pistata nella neve, il suo percorso non è mai banale e richiede attenzione; in particolare nella discesa, quando la neve è più cedevole. Possibilità di cornici sulla Cresta di Bionnassay. Dal Dôme du Goûter il percorso coincide con la frequentatissima via normale francese, sulla quale a 4362 m. si trova quale ricovero d'emergenza il Refuge Vallot costruito nel 1892. Via molto bella, varia, che grazie alla sua modesta difficoltà tecnica permette di apprezzare l'ambiente grandioso dei ghiacciai e le eccezionali vedute panoramiche dalle alte creste. Dislivello 1800 m, con sviluppo di c. 5800 m. Difficoltà PD/PD+. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1893 - 14/17 agosto. Il berlinese Paul Güssfeldt con Emile Rey, Chistian Klucker e César Ollier tentarono la vetta del Aiguille Blanche de Peutérey salendo un canalone molto pericoloso sul Versante della Breva, attraversarono la cima principale, scesero per la via Henry Seymour King fino al colle e poi continuarono salendo la Cresta di Peutérey, bivaccando a 4400 metri. Sul Versante della Breva la comitiva di Paul Güssfeldt fu certamente fortunata perché una grossa scarica di sassi si abbatté nel canalone poco dopo che lo avevano lasciato. Paul Güssfeldt aveva 53 anni quando fece questa ascensione che richiese quattro giorni. La scalata comportò due bivacchi e una notte la passarono nel rifugio allora esistente sui Rochers Rouges, dopo di che scesero al Grand Plateau, attraversarono il Dôme du Goûter e tornarono a Courmayeur per il Ghiacciaio del Dôme. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1905 - 23/25 dicembre. Graziadio Bolaffio con Joseph Croux e Alexis Croux, Ciprien Savoye e Albert Savoye con Laurent Petigax, realizzano la 1ª invernale salendo per il Ghiacciaio del Dôme e le Creste di Bionnassay e delle Cresta delle Bosses (via normale da Courmayeur). Questa via segue dapprima il ramo occidentale del Ghiacciaio del Dôme, quindi si svolge sulle aeree creste nevose di Bionnassay e delle Bosses. Il ghiacciaio è in genere molto crepacciato, specialmente a estate inoltrata, e sebbene si trovi quasi sempre la traccia pistata nella neve, il suo percorso non è mai banale e richiede attenzione; in particolare nella discesa, quando la neve è più cedevole. Possibilità di cornici sulla Cresta di Bionnassay. Dal Dôme du Goûter il percorso coincide con la frequentatissima via normale francese, sulla quale a 4362 m. si trova quale ricovero d'emergenza il Refuge Vallot. Via molto bella, varia, che grazie alla sua modesta difficoltà tecnica permette di apprezzare l'ambiente grandioso dei ghiacciai e le eccezionali vedute panoramiche dalle alte creste. Dislivello 1800 m, con sviluppo di c. 5800 m. Difficoltà PD/PD+. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1919 - 7 agosto. R. L. Graham Irving, da solo, sale per la Cresta des Aiguilles Grises, dalla Cresta di Bionnassay e delle Bosses, fino al Dôme du Goûter. Questo itinerario si svolge sempre in cresta. Permette di evitare il percorso del crepacciato Ghiacciaio del Dôme, ed è da tenere presente anche per la discesa quando, specialmente a fine stagione, i numerosi crepacci possono ostacolare troppo il passaggio sul ghiacciaio. La via nell'insieme risulta più varia della via normale e anche più sicura, ma di solito richiede più tempo e non viene quasi mai seguita. Si può considerare una sua variante. La parte iniziale rocciosa e di misto ha un dislivello di 750 m. con sviluppo di quasi 2000 m. Difficoltà PD+. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1926 - l3 agosto. Louis Delachat e Léon Orset (guida) con P. Langlois, salirono dal Glacier de Bionnassay per l'Aiguille de Bionnassay fino al Dôme du Goûter. Questa combinazione consiste nel superare dapprima la parete Nord-Nordovest dell'Aiguille de Bionnassay e percorrere in seguito le Creste di Bionnassay e delle Creste delle Bosses. Itinerario bellissimo, vario ed elegante, uno dei più classici del Monte Bianco, sempre su neve e ghiaccio; viene spesso seguito in quanto dispone di un comodo punto di partenza. Dislivello quasi 2000 m. Difficoltà D. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1929 - 20 luglio. Marc-Antoin Azema, André Migot e Julien Rey, salgono il Dôme de Goûter per la parete Ovest che supera la grande parete ghiacciata alta 1100 m, che è all'origine del sottostante Glacier de Bionnassay. Bella via glaciale, con condizioni variabili sui seracchi. Difficoltà AD+/D-. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 15 It.42 a

 

1932 - 29 gennaio. Il conte di Tocqueville con G. Orset e L. Chappeland, realizzano la 1° invernale passando per la cresta Nord-Ovest o Cresta delle Bosses. Dal Refuge du Goûter 3817 m. si segue la cresta quasi orizzontale scavalcando la sommità dell'Aiguille du Goûter 3863 m, poi si salgono pendii più ripidi verso l'ampia cupola del Dôme du Goûter 4304 m, cima che normalmente si aggira appena a sinistra (o a destra) in quanto si deve poi scendere alla larga sella del Col du Dôme 4240 m. Per pendio ripido si sale al pianoro presso il Refuge Vallot 4362 m. Si prosegue quindi lungo la cresta più ripida e stretta toccando le due sommità nevose della Grande Bosse 4513 m. e della Petite Bosse 4547 m, si sfiorano le rocce dello Sperone della Tournette 4677 m. e lungo la cresta che diviene più aerea e sottile si arriva in vetta al Monte Bianco. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1932 - 11 agosto. Ernest Brun (guida) con Georges Franck, in discesa. Scesero dalla vetta del Monte Bianco seguendo la sottile cresta verso Ovest e Nordovest. A un breve pianoro si lascia a destra il Rifugio Vallot 4362 m, si scende alla larga sella del Col du Dôme 4240 m. e si risale per lieve pendio all'ampia cupola del Dôme du Goûter 4304 m. (Attenzione con scarsa visibilità: le tracce più numerose portano di solito verso Nordovest, al Refuge du Goûter). Si riprende verso Sudovest la Cresta di Bionnassay, prima larga e poi stretta e aerea (cornici) fino alle poche rocce del Piton des Italiens 4003 m, dalle quali si dirama verso Sud un'altra ripida cresta in parte nevosa. Si segue questa cresta per breve tratto, quindi si scende a sinistra (Est, ripido) nella conca del Ghiacciaio del Dôme. Si scende lungo il ghiacciaio prima circa nel'mezzo, poi sulla destra (zone di crepacci). A un piccolo pianoro si trova a destra il passaggio che porta al Rifugio Gonella (non visibile dal ghiacciaio). - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.