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1890

 

 

1890 - Lo scrittore Antonio Fogazzaro salì da Molveno con la guida Giordani, e definì la Cima Tosa «cinta di morte e di spavento e di gelo». - Massiccio della Tosa - Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1890Karl Blodig, (che è stato lo scalatore che per primo si è proposto e ha reso popolare l’obiettivo di scalare tutte le cime di oltre 4000 metri nelle Alpi, un obiettivo che nel tempo ha suscitato l’interesse di molti esperti alpinisti europei), sale la Barre des Ecrins e il Monte Bianco (entrambi con Ludwig Purtscheller).

 

1890luglio. F. Schulz e Karl Schulz e A. Gstirner con Matteo Nicolussi raggiunsero la vetta del Sasso Alto per quella che è attualmente la via comune per la Bocchetta dei Tre Sassi e il Passo di Val Gelada. Non si hanno notizie di ascensioni per altri versanti. - Catena Settentrionale - Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1890 - luglio. E. Carr, George Morse e J. H. Wichs, tracciarono una variante per l’intera Cresta Nord della Pointe des Périades. Questa variante è più lunga e più difficile della via originale. - Segue dapprima la riva sinistra orografica del colatoio della Brèche du Tacul, poi si innalza sulle rocce del versante Ovest in direzione della cima fino ai piedi di grandi placche rosse. Deviare allora a sinistra e raggiungere la Cresta Nord nel punto dove si raddrizza con un salto di placche rossastre. Continuare per la cresta, pressoché direttamente. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1890 - 28 luglio. Hans Helversen e le guide Sepp Innerkofler e Veit Innerkofler salgono la Cima Piccola per la parete Nord, lungo un elegante sistema di camini che oppone difficoltà (secondo alcuni) fino al IV° superiore. Oltre all’elevato livello tecnico dell’arrampicata, paragonabile forse alla più famosa via di Georg Winkler sull’omonima Torre, (la prima Torre del Vajolet) affrontata nel 1887 e superata per di più in scarpe chiodate. E’ da segnalare che si tratta della prima scalata sul versante settentrionale delle Tre Cime.

 

1890 - 1 agosto. Giovanni Bonin, Luigi Grasselli e Achille Ratti futuro Papa Pio XI, con Joseph Gradin e Alexis Proment, dopo aver raggiunto la vetta del Monte Bianco scesero per il Ghiacciaio del Dôme e le Creste di Bionnassay e delle Cresta delle Bosses (via normale da Courmayeur). Questa via segue dapprima il ramo occidentale del Ghiacciaio del Dôme, quindi si svolge sulle aeree creste nevose di Bionnassay e delle Bosses. Il ghiacciaio è in genere molto crepacciato, specialmente a estate inoltrata, e sebbene si trovi quasi sempre la traccia pistata nella neve, il suo percorso non è mai banale e richiede attenzione; in particolare nella discesa, quando la neve è più cedevole. Possibilità di cornici sulla Cresta di Bionnassay. Dal Dôme du Goûter il percorso coincide con la frequentatissima via normale francese, sulla quale a 4362 m. si trova quale ricovero d'emergenza il Refuge Vallot costruito nel 1892. Via molto bella, varia, che grazie alla sua modesta difficoltà tecnica permette di apprezzare l'ambiente grandioso dei ghiacciai e le eccezionali vedute panoramiche dalle alte creste. Dislivello 1800 m, con sviluppo di c. 5800 m. Difficoltà PD/PD+. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1890 - l0 agosto. Con un itinerario in parte diverso dai primi salitori, ma più o meno vicino alla linea di cresta, A. Gstirner con la guida A. Collini attraversando dalla Cima Vagliana raggiunsero la vetta della Pietra Grande. - Catena SettentrionaleGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.