1775 – 14 luglio. Viene effettuata la prima ascensione dalla Cresta Nord o dai pendii vicini a Nordovest, della Dôme de Goûter da parte di Jean Nicolas Couteran di Chamonix, con François Paccard, Michel Paccard e Victor Tissai. Essi pernottarono alla Montagne de la Côte, ultimo luogo erborato, poi proseguono superando i Grands Mulets, e giungendo molto in alto fin sotto la cima del Dôme de Goûter, ma sono respinti dal maltempo. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.
1786 - 8 agosto. Jacques Balmat e Michel-Gabriel Paccard, furono i primi salitori del Monte Bianco; salirono dal Grand Plateau per l'Ancien Passage Supérieur e la cresta Nord-Nordest (via Paccard). - Bacino dei Bossons - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
La storia della
conquista:
Nell’estate
del 1786
il dottore Michel-Gabriel
Paccard si accorda con Jacques Balmat e
il 7 agosto i due partono da Chamonix.
Prima
tappa la Montagne
de la Côte (2500 m.), dove bivaccano. L’8 agosto alle prime luci gli
alpinisti affrontano il ghiacciaio, superano i Grands Mulets e
vincendo difficoltà sempre maggiori, raggiungono il Petit
Plateau (3900 m.). Qui Michel-Gabriel
Paccard prende decisamente il comando della cordata e attraversano il Grand
Plateau, affronta i vergini pendii sotto i Rochers
Rouges Superiori.
L’ora
è oramai avanzata ma non v’è neanche da pensare a un bivacco a tale altitudine.
Jacques Balmat
tentenna e propone il ritorno. Michel-Gabriel
Paccard insiste con fermezza e, seguito dalla guida, risale i lunghi
pendii resi faticosi dalla neve crostosa che cede sotto i passi. Giungono sulla
calotta terminale… ancora pochi passi affannosi e toccano la vetta! Sono le ore
18 dell’8 agosto 1786.
A
Chamonix l’ascensione è stata seguita con trepidazione, tutti i
cannocchiali sono rivolti ai due puntini che risalgono l’ultima cresta. Appena
la notizia della vittoria è data, scoppia incontenibile l’entusiasmo
sottolineato dalle campane del priorato che suonano a distesa.
I
vincitori intanto piantano il barometro nella neve della vetta e Michel-Gabriel
Paccard compie alcuni esperimenti scientifici.
Alle
sette di sera i due lasciano la cima e scendono rapidamente fino al Petit
Plateau. Al chiaro di luna proseguono, aiutati dal freddo che rassoda
la neve, e verso mezzanotte si addormentarono sfiniti sulle rocce della Montagne
de la Côte.
La
mattina dopo Jacques
Balmat dovrà aiutare Michel-Gabriel
Paccard a scendere il sentiero verso la valle perché il dottore è
febbricitante e gravemente colpito dall’oftalmia della neve.
Per
l’invidia di Marc Theodore Bourrit, che tentò in ogni modo di togliere la
gloria della vittoria a Michel-Gabriel
Paccard, la storia dell’ascensione fu traviata. Tutto il merito
dell’impresa fu dato a Jacques Balmat,
che naturalmente non chiese di meglio lasciando intendere chiaramente che senza
il suo aiuto Michel-Gabriel
Paccard non avrebbe mai raggiunto la vetta.
Purtroppo
Jacques Balmat
e Marc Theodore Bourrit ebbero buon gioco e le accorate difese
di Michel-Gabriel
Paccard caddero nell’oblio.
Qualche
anno dopo la salita, quando ormai Michel-Gabriel
Paccard era morto, Jacques Balmat
raccontò ancora la sua inesatta versione al famoso romanziere Alessandro
Dumas che in un suo libro rese nota la storia in tutto il mondo. Solo
recentemente accurati studi condotti da Thomas Graham Brown hanno ridato a Michel-Gabriel
Paccard il pieno merito della grande impresa.
1859 – 29 luglio. Il terzo itinerario storico per salire al Monte Bianco è l’odierna via normale o via delle Bosses. Gli storici fanno risalire la prima ascensione di questa via alla comitiva – E. Headland, George Hodgkinson, Rev Charles Hudson, G. C. Joad con le guide Melchior Anderegg, François Couttet e due portatori. Salirono dal Bacino dei Bossons dai Grands Mulets per il Grand Plateau e le Creste delle Bosses (via normale da Chamonix). - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.
1872 - 19 agosto. La Signora A. Millot e Signor A. Millot con Michel Payot, Henry Charlet e Alphonse Payot, dal Bacino dei Bossons con una via su ghiacciaio, più elegante e ben più al sicuro da cadute di ghiaccio della via normale dai Grands Mulets, ma un pò più lunga, raggiungono la cima del Monte Bianco. Dislivello1800 m, con sviluppo di circa 6 km. Difficoltà PD. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.
1876 - 31 gennaio. Mary Isabella Straton con Jean Charlet, Sylvain Couttet e Michel Balmat, realizzano la 1° ascensione invernale raggiungendo la vetta del Monte Bianco dai Grands Mulets per il Grand Plateau e le Bosses. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.
1888 - 5 gennaio. Corradino Sella, Erminio Sella, Gaudenzio Sella e Vittorio Sella con Emile Rey, Jean-Joseph Maquignaz e Daniele Maquignaz, realizzarono la 1ª salita invernale per lo Sperone delle Tournette da Sud-Ovest, con discesa ai Grands Mulets: È la prima via aperta sul versante Sud-Ovest del Monte Bianco e su questo lato è rimasta la più classica ed elegante, anche se un po' esposta alla caduta di pietre nella parte inferiore. Un tempo era molto frequentata quale via d'accesso italiana al Monte Bianco e questo giustificò anche la costruzione di un primo rifugio a quota 3107 m, dimostratosi ben presto insufficiente e sostituito (nel 1885) dall'attuale Capanna Quintino Sella, eretta poco più sopra. Dopo la scoperta nel 1890 (1 agosto) della più comoda e facile via per il Ghiacciaio del Dôme, questa per lo Sperone delle Tournette è stata trascurata ma rimane tuttora la via più seguita del versante Sud-Ovest. A volte viene indicata, erroneamente, come «via dei Rochers». Segue lo sperone in gran parte roccioso che dalle rocce della Tournette 4740 m. sulla Cresta delle Bosses si abbassa verso Sud-Ovest fino a immergersi a 3750 m. nel Ghiacciaio del Monte Bianco. Dislivello dal ghiacciaio circa 1100 m. Difficoltà D-, II e passaggi di III grado. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.