SOTTOGRUPPO DELLA CAMPA
Col nome di Sottogruppo della Campa si suol designare tutta
quella parte della catena del Brenta che si sviluppa a Nord del Passo
della Gaiarda e della Conca della Malga Spora, tra la Valle di
Tovel, la Valle Sporéggio e la Val di Non. La Campa
costituisce dunque l'estremo settore Nord-Orientale del Gruppo di
Brenta e forma un gruppetto nettamente individuato e collegato da una breve
crestina al nodo della Gaiarda.
Il Gruppo è a sua volta costituito da due catene parallele,
dirette da Sud a Nord, separate dal profondo solco rettilineo
della Valle dei Cavai-Sella del Montoz - Valle dei Cadinei. La
più importante delle due catene è quella occidentale, che ha inizio sopra la
conca della Malga Spora col grandioso massiccio del Fibbion e che
si sviluppa uniforme e quasi rettilinea verso Nord con la Cima di
Santa Maria, la lunga cresta della Crozara della Campa (la più alta
del Gruppo, 2695 m.) e la Cima di Val Scura, che protende verso Est
il grosso sperone del Cimon della Campa. La cresta principale, dopo la Bocchetta
di Val Scura, si eleva nella Rocca (che dirama verso Nord-ovest
la breve cresta della Torre di Flavona e del Castellaz), poi
piega verso Est-nord-est col Passo di Val Strangola e la Cima
di Val Strangola, e termina con la piccola Cima degli Inferni e con
la Loverdina, che digrada con ampio pendio verdeggiante sopra il Passo
del Termoncello. Assai più breve è la catena orientale del Gruppo: s'inizia
sopra la Malga di Cavedago col costolone del Mular Basso e Alto,
si eleva nell'ardito Croz del Re, si sviluppa rettilinea fino al Monte
Corona e alla Cima della Sporata e piega infine verso Nord-est
con una crestina molto seghettata, che termina con la Cima Borcola e la Cima
Tréttel.
Tra i contrafforti secondari, il più notevole è quello del Monte
Bedolè, che si diparte verso Est dal Croz del Re e racchiude,
insieme al Monte Rocca, la conca superiore della Valle del Goslada.
A queste due catene si dovrebbe poi aggiungerne una terza, che non fa
parte propriamente del Gruppo della Campa, ma che è la naturale
continuazione della catena principale (occidentale), a Nord del Passo
del Termoncello, fino allo sbocco della Valle di Tovel. È formata
dalla lunga dorsale verdeggiante del Monte Alto, del Monte Corno
e del Monte Sabbionare, che, digradanti boscosi sul versante di Tovel,
presentano muraglie friabili.
Le due catene della Campa, per quanto vicine e parallele, hanno
aspetto alquanto differente: quella orientale, costituita da roccia dolomitica assai
articolata, si sviluppa con una crestina sottile e frastagliata, che ha quasi
aspetto di una serie di denti allineati sopra un'unica gengiva di pendii
detritici; quella occidentale, invece, un po' più alta, costituita da
calcari più compatti, è una colossale e massiccia bastionata uniforme con cime
poco rilevate e quasi eguali in altezza, tanto che da Ovest, si presenta
come un unico gigantesco muraglione. Entrambe le catene, poi, hanno un fianco
altissimo sul lato esterno (Val di Non e Valle di Tovel), mentre
elevano soltanto le loro creste rocciose sommitali al di sopra del solco che le
divide (Valle dei Cavai e Valle della Campa). Gli accessi alle
due catene sono pertanto brevi e agevoli da queste valli interne, mentre
riescono molto lunghi e faticosi dalle due vallate laterali.
Il Gruppo della Campa è uno dei meno frequentati e conosciuti delle Dolomiti di Brenta soprattutto a causa della mancanza di rifugi e della conseguente lunghezza degli approcci del fondovalle. Solo cosi si spiega come le più notevoli strutture rocciose siano ancora inaccesse, come per esempio le vaste pareti sopra la Malga Flavona e la Val Scura. Frattanto grande interesse offre all'alpinista il percorso per cresta dell'una o dell'altra catena, traversando con facile e piacevole arrampicata tutte le cime. Ben remunerativa è anche la comoda traversata per la Valle dei Cavai e la Valle dei Cadinei, che offre una visione completa del sottogruppo e del suo ambiente caratteristico di desolata solitudine. Uniche basi di accesso al sottogruppo sono i paesi del fondovalle (Andalo, Cavedago, Sporminore, Denno) o l'Albergo al Lago di Tovel. Per le ascensioni o le traversate per cresta è però consigliabile far capo ad una delle numerose malghe: Malga Spora, Malga di Sporminore, Malga Campa, Malga Flavona, Malga Termoncello, Malga d'Arza, che offrono ai passanti modesta ma cordiale ospitalità.
Fanno parte del
Sottogruppo della Campa:
Passo
della Gaiarda
– Monte
Fibbion – Passo
della Crozara o Bocchetta
del Fibbion
– Cima
di Santa Maria
– Bocchetta
delle Giare
– Crozara
della Campa
– Cima
di Val Scura
– Cimon
della Campa
– Bocchetta
di Val Scura
– La
Rocca – Torre
di Flavona
– Castellaz – Bocca
di Val Strangola
– Cima
di Val Strangola
– Bocchetta
degli Inferni
– Loverdina – Passo
del Termoncello
– Monte
Alto – Monte
Corno – Monte
Sabbionare
– Sella
del Montoz
– Monte
Corona – Passo
Corona – Croz
del Re – Passo
del Mular –
Mular – Passo
della Boccara
– Monte
Bedolé – Crozzon
della Sporata
– Bocchetta
della Sporata
– Cima
della Sporata
– Cima
Borcola – Cima
Trettel -
1893
- 14 agosto. La l°
ascensione nota al Monte
Fibbion è quella di Karl Schulz con Giuseppe Zeni (Pepaccio), che vi salirono per il versante Sud-sud-ovest
(via normale), dal Passo
della Gaiarda; ma già da molto tempo prima i vari versanti del Fibbion
erano stati percorsi dal cacciatori. Salita faticosa e di scarsa.
soddisfazione, che si svolge per lo più lungo canaloni detritici. – Sottogruppo
della Campa - Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1893
- 14 agosto. Karl Schulz con Giuseppe Zeni (Pepaccio) con una salita breve e del tutto facile
salirono alla Cima
di Santa Maria nella loro traversata per la cresta dal Fibbion.
- Sottogruppo della Campa - Gruppo
di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1904
- 24 agosto. Alfred von Radio-Radiis salì il Monte
Fibbion per il versante Sud-ovest molto meno faticoso della via
normale; difficoltà: I° grado. - Sottogruppo della Campa - Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1909
- 20 maggio. G. Dassati e T. Molk, salgono la Cima
di Val Scura per il versante Ovest. Salita lunga e in parte
faticosa ma non priva di interesse per la grandiosità dell'ambiente. È l'accesso
più diretto e anche il più consigliabile dal versante della Valle di Flavona
e della Valle di Tovel. Dislivello 550 m. Difficoltà: I°. - Sottogruppo
della Campa – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1929
- 29 giugno. Hans Kiene, R.
Melchiori e U. Tomasi, salgono il Monte
Fibbion per la parete Est, con un itinerario di interesse alpinistico, che si svolge circa
nel mezzo della larga parete che fiancheggia la Valle dei Cavai. - Sottogruppo
della Campa - Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1933
– 27 agosto. F. Deuss e Karl
Magdefrau fecero la 1°
traversata da Nord a Sud della Torre
di Flavona, ma bisogna fare attenzione alla roccia friabile. - Sottogruppo
della Campa – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1933
- 28 agosto. F. Deuss e Karl
Magdefrau salgono per la
parete Nord-nord-est della Cima
di Val Scura. La via si svolge nel mezzo della ripida parete che
fiancheggia la Val Scura, ed è una delle poche di interesse alpinistico
nella catena del Fibbion,
perché offre un'arrampicata abbastanza divertente. Dislivello circa 300 m.
Difficoltà: II° con passaggi di III° grado. – Sottogruppo della Campa – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1941
- 29 settembre. Fulvio Bergamo e Ivo
Bergamo tracciano una Variante
sul versante Ovest della Cima
di Val Scura; partendo dalla Malga Flavona ci si dirige,
percorrendo prima un breve tratto del sentiero che porta al Termoncello,
verso la serie di camini che solcano il versante Ovest. Sotto il grande
gendarme che si stacca a metà parete, si sceglie il camino di sinistra. e lo si
supera (III°), entrando poi in un colatolo che porta alla base del
campaniletto. - Sottogruppo della Campa – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1943
- 30 agosto. La prima
ascensione del Monte
Alto per il Campaniletto
Nives venne effettuata da Fulvio Bergamo e Ivo Bergamo, in 2 ore. Ardito pinnacolo che si innalza con parete verticale e strapiombante per 40 m dalla
strada che da Termon porta alla Malga Termoncello.
Venne salito direttamente da Sud; difficoltà: VI° con un tratto
in artificiale. Roccia friabilissima, escluso il terzo superiore; chiodi 6.
Discesa in corda doppia. – Sottogruppo della Campa – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1943
- 30 settembre. Fulvio Bergamo e Ivo Bergamo si arrampicarono sulla parete Ovest di
Cima
di Val Scura su roccia friabile; altezza 500 m; chiodi usati 6,
lasciati 1. Difficoltà discontinue: IV°, poi III° grado. - Sottogruppo
della Campa – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1943 - 28 novembre. Fulvio Bergamo e Ivo Bergamo tracciano un itinerario salendo la torre
(Anticima) del Cimon
della Campa che costeggia a destra, proveniendo da Malga Flavona
e oltrepassando la Bocchetta
di Val Scura superarono un camino che solca il fianco Ovest e
gira prima verso Nord, poi sul versante Est, per un grande
colatoio detritico arrivarono in vetta. Altezza130 m, 2 chiodi, difficoltà di
III° grado. – Sottogruppo della Campa – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1945
- 28 giugno. R. Demattè e Gino Pisoni raggiungono la vetta del Monte
Fibbion salendo per lo Spigolo
Sud. Difficoltà: II° con l passo di IV°. - Sottogruppo della Campa - Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1946
- 9 giugno. Carlo Furlani e Achille
Gadler per la parete Ovest
salgono alla Cima
di Val Scura tracciando una Variante con difficoltà di IV° con
tratti di V°. - Sottogruppo della Campa – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1947
– estate. Giordano Detassis e Tito
Zorat dal Passo
della Gaiarda per il versante Ovest salirono al Monte
Fibbion raggiungendo la Torre Luciana, alta circa 180 m; mancano particolari
dell’ascensione. - Sottogruppo della Campa - Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1947
– 30/31 agosto. Fulvio Bergamo e Ivo
Bergamo per la parete Nord-ovest
del Monte
Corno. La via si svolge al centro della parete rossastra alta circa 700
m. sopra il ghiaione «le Glare». Roccia molto friabile; chiodi usati 9,
lasciati 2. Difficoltà: V° e VI°. – Sottogruppo della Campa - Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1969
- 21 settembre. Carlo D'Accordi con Ottorino D'Accordi e Giorgio
Depaoli con
un’arrampicata per il pilastro Sud-est veramente interessante, su
roccia buona, che si svolge dove è più alta la parete rocciosa del Monte
Fibbion raggiungono la vetta. Dislivello 450 m. Difficoltà: III°
grado, con un passaggio di IV°. - Sottogruppo della Campa - Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1971
- 27 giugno. Bruno Casagranda, Carlo
D'Accordi e Ottorino D'Accordi, con un’arrampicata su roccia ottima che si
svolge all'estremità destra (settentrionale) della parete Est
raggiungono la vetta del Monte
Fibbion. Dislivello 350 m. Difficoltà dal II° al IV°
grado. - Sottogruppo della Campa - Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.