Christian John Storey Bonington, nato a Londra nel 1934, è in assoluto uno dei più grandi alpinisti del dopoguerra.
Ha compiuto un’infinità di ascensioni in Gran Bretagna, sulle Alpi, in Himalaya e in Patagonia, ha risolto problemi di alto rilievo dal Pilier del Freney sul Monte Bianco alle pareti dell’Annapurna e dell’Everest, e ha guidato molte spedizioni sulle montagne più alte del mondo.
Nel 1996 è stato insignito del titolo di baronetto per meriti alpinistici.
Scrittore di successo, ha pubblicato numerosi libri autobiografici e storici, alcuni tradotti anche in italiano.
Annapurna parete sud, Milano1973;
Everest parete sud-ovest, Milano 1977;
Mountaineer, Milano 1989;
Ho scelto di arrampicare è il suo primo libro, pubblicato in Inghilterra nel 1966.
Si tratta di un alpinista molto preparato su ogni terreno, dotato di una sicurezza interiore eccezionale, che nella pratica si trasforma in un’assoluta calma di fronte a qualsiasi situazione.
In arrampicata su roccia granitica è assai abile, soprattutto nel superamento delle strette e lisce fessure dove è necessario ricorrere alla tecnica di incastro.
Non solo cominciò a ripetere i grandi itinerari delle Alpi Occidentali (e anche delle Dolomiti), sovente in tempi incredibilmente brevi, ma poi dimostra la sua bravura aprendo numerosi itinerari di alta difficoltà.
Con Don Whillans forma una cordata affiatatissima e formidabile, come poi sarà anche dimostrato in numerose spedizioni in Himalaya ed in Sudamerica, dove ai due britannici toccherà un ruolo di primissimo piano e di importanza determinante.
1961 – 27/29 agosto. Chris Bonington con Don Whillans, Jan Clough ed il polacco Jan Duglosz, vincono in prima ascensione il difficile Pilone Centrale di Frêney, (via classica), dove si era svolta la tragica ritirata in cui perirono Andrea Oggioni, Antoine Vieille, Robert Guillaume e Pierre Kohlmann. Durante l’ultimo tratto di scalata Christian Bonington e Don Whillans vinsero un paio di lunghezze di corda veramente difficili e complesse, rese ancora più delicate dal fatto che essi si trovavano sprovvisti di cunei e dovettero sopperire a questa mancanza con alcuni sassi incastrati nelle fessure! (Tecnica comunque assai cara agli alpinisti di scuola britannica).
Essi precedono di poco un folto gruppo di altri alpinisti: René Desmaison, Pierre Julien, Yves Pollet-Villard e l’italiano Ignazio Piussi, che per superare l’ultimo tratto di scalata si serviranno di una corda fissa lasciata appositamente dagli inglesi. TD+, 500 m. - Contrafforti Italiani – Massiccio del Monte Bianco.
1961 – 28/29 agosto. René Desmaison, Pierre Julien, Yves Pollet-Villard e Ignazio Piussi, realizzano la seconda ascensione del Pilone Centrale di Frêney preceduti di poco dalla cordata composta da Christian Bonington con Don Whillans, Jan Clough ed il polacco Jan Duglosz.
La cordata anglo-italo-francese per superare l’ultimo tratto di scalata si serviranno di una corda fissa lasciata appositamente dagli inglesi. - Contrafforti Italiani – Massiccio del Monte Bianco.
1961 – agosto. Gli inglesi Don Whillans e Christian Bonington tentano la Parete Nord dell’Eiger, ma come quasi sempre il brutto tempo li respinse.
1965 - 14 agosto. Robert Baillie e Chris Bonington, fecero un tentativo precedente di pochi giorni la loro prima salita al Pilastro di Destra del Brouillard dove aprirono la (via Bonington). Tracciarono una Variante nel Diedro Rosso salendo la prima parte del pilastro fino alle terrazze al centro della parete. Traversarono ancora a sinistra fin quasi sotto il gran diedro rosso situato sul fianco sinistro del pilastro compatto, per placche salirono al diedro e lo scalarono per alcune lunghezze (da IV, V a VI° e A1) fin sotto netti strapiombi (impossibile uscire a sinistra a causa di una colata d'acqua). Aggirarono a destra uno spigolo e salirono per fessura-camino fin sotto gli ultimi tetti, a 10 m. dall'uscita. Da qui effettuarono il ritorno. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1965 - 21/22 agosto. Chris Bonington e John Harlin; Robert Baillie e Brian Robertson, salirono per il Pilastro di Destra del Brouillard tracciando la (via Bonington). Usarono 40 tra chiodi e dadi. Essi discesero da poco sopra la sommità del pilastro a causa del maltempo. Dislivello del pilastro 300 m, circa 600 fino all'uscita sulla Cresta del Brouillard. Difficoltà TD+ ED-, fino al VI° grado e A2. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.