(Sottogruppo Centrale – Catena
degli Sfulmini)
(Gruppo
di Brenta) – (Dolomiti di
Brenta)
CIMA MOLVENO 2917 m. - Elegante cima rocciosa che
si eleva a Nord della Cima
degli Armi.
Due profondi intagli, la Bocchetta
Molveno a Sud e la Bocchetta
Bassa del Massodi a Nord, la
separano nettamente dalle cime vicine. Verso Est forma una ripida parete
giallastra, alquanto movimentata, culminante con un ardito corpo roccioso in
corrispondenza con la vetta e con le creste frastagliate da curiosi pinnacoli.
Una marcata sommità è l'Anticima Sud, con libro vetta. Sul versante Ovest
invece si mostra con una breve parete che si eleva ripida sopra la Vedretta
degli Sfulmini, e un grosso spallone detritico da cui appena si elevano i
curiosi pinnacoli delle creste. Questo spallone però si sviluppa in seguito
verso Nord-Ovest, formando una bassa dorsale arrotondata che separa la Vedretta
degli Sfulmini dalla Vedretta dei Brentei e termina bruscamente con
un caratteristico doppio torrione, spaccato nel mezzo da una gran fenditura,
detto “I Gemelli”. La cima,
nonostante l'eleganza delle forme del versante Est, è poco frequentata,
soprattutto a causa della friabilità della roccia; fanno eccezione alcune
arrampicate sulla parete Sud e Ovest, fra cui la classica via
Agostini.
1882 - Edward
Theodore Compton e Alberto De Falkner
tentano senza riuscirci la vetta della Cima Molveno (2917 m.). - Catena degli
Sfulmini – Gruppo di Brenta
- Dolomiti di Brenta.
1884 - 10 agosto. Alberto De Falkner, Orazio De Falkner e G.
Pigozzi con Antonio
Dallagiacoma e Matteo Nicolussi raggiungono
per la prima volta la vetta della Cima Molveno (2917 m.) salendo
dalla Vedretta degli Sfulmini per lo Spallone Ovest. - Catena degli
Sfulmini – Gruppo di Brenta
- Dolomiti di Brenta.
1923 – estate. Vittorio Cesa, Frova, Giovanni Strobele salgono in vetta della Cima Molveno per la cresta Sud con una breve arrampicata, abbastanza varia e divertente. Difficoltà: II, passo III. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1928 - 30 luglio. Ettore Castiglioni e Giorgio Kahn salgono per la parete Est, certamente fra le più interessanti della Cima Molveno, con un’arrampicata di 300 m., anche se la roccia è friabile. Difficoltà: III. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1931 – agosto. Silvio Agostini e I. Battisti salgono per la parete Ovest della Cima Molveno tracciando la via Agostini. Classica arrampicata elegante e divertente, su roccia ottima, di circa 200 m; posti di fermata comodi; 9 chiodi, compreso alcuni di sosta. Difficoltà: III, 2 passo IV. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1939 - 27 giugno. Bruno Detassis, Enrico
Giordani, Guido Pagani, W. Sgorbati salgono per la cresta Nord
della Cima Molveno scavalcando
tutti i curiosi pinnacoli che si elevano su di essa, con un’arrampicata
abbastanza originale e divertente, ma di interesse puramente sportivo. - Catena
degli Sfulmini – Gruppo
di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1953 - 13 settembre. Andrea Oggioni e Francesco Faccini nelle Dolomiti di Brenta salgono la Cima Molveno per la via Agostini di 4° grado. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta.
1962 - 8 luglio. Bruno Detassis e Sergio Petrolati; Raffaele Cozzi, Catullo Detassis e C. Zanini raggiungono la vetta della Cima Molveno per la Cresta Sud dell’Anticima Sud.
Dalla Bocchetta Molveno
2729 m. Si attacca spostandosi sul versante Sud-Est. Superati
direttamente alcuni salti di roccia, si raggiunge la cresta, che si segue fino
all'esile vetta del campanile soprastante. Con calata a corda doppia di 20 m si
scende all'intaglio successivo. Si prosegue salendo direttamente la parete e
raggiungendo un primo terrazzo (sulla sinistra) e poi un secondo più largo
(sulla destra). Si attraversa 5 metri a destra abbassandosi leggermente e,
superato un tipico strapiombo giallo (difficile), si entra in un marcato
camino. Dopo 10 m. lo si lascia, spostandosi sulla parete di destro, e con una
lunghezza si giunge a un grande terrazzo detritico. Da qui si punta ad una
forcelletta, a sinistra della quale si alza una torre, denominata dai primi
salitori Torre dei 5 Signori. Se ne raggiunge la vetta, si
ridiscende, e per gradoni detritici si arriva all'Anticima Sud.
Dislivello circa 200 m. Difficoltà: III e IV. - Catena
degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1963 - 25 luglio. Giuseppe Lafranconi e Gianni Ribaldone aprono
sulla parete Ovest della Cima Molveno la via diretta
superando una fessura incisa poco a sinistra del centro della gran macchia
gialla che caratterizza la parete Ovest. Dislivello: circa 220 m; chiodi
usati 14, lasciati 4. Difficoltà continue di IV, una lunghezza di Al e A2. - Catena degli
Sfulmini – Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1964 - 13 settembre. Raffaele Cozzi, Bruno Detassis, Catullo
Detassis e Claudio Detassis aprono per la parete Sud-ovest della
Cima Molveno la via
Quintavalle dedicandola
all'alpinista milanese Umberto Quintavalle. Salita molto divertente su roccia sicura, consigliabile. Numerosi
ometti. Chiodi usati 5, tutti lasciati. Altezza; circa 250 m. Difficoltà: III,
passaggi III+, 1 lunghezza di IV. - Catena
degli Sfulmini – Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1972 - Ezio
Alimonta e compagni
salgono per lo spigolo Sud giallo e arrotondato, dominante lo sbocco dello stretto canale che
separa la dorsale della Cima Molveno dal Gemelli,
raggiungendo la vetta. Arrampicata mista: IV grado. - Catena degli
Sfulmini – Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1975 - 20 agosto. Ezio Alimonta e Fiore
Alimonta tracciano sulla
parete Ovest della Cima Molveno la via Alimonta dedicandola a Maurizio
Felicetti, giovane
tragicamente scomparso. L'itinerario sale direttamente e incrocia la via
Agostini a circa metà del suo sviluppo. Arrampicata divertente, tranne nella
prima lunghezza, che è molto dura. Roccia ottima fino all'incrocio con la via
Agostini, poi un po’ friabile sotto gli strapiombi gialli. Lunghezza della
via: circa 200 m. Difficoltà fino al VI° grado. - Catena degli
Sfulmini – Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1976 - 2 agosto Ezio Alimonta e Fiore Alimonta salgono alla Torre Nardelli per la parete Nord, dedicando la via a ricordo di Riccardo Violi, caduto pochi giorni prima dalla Cima Molveno. Altezza circa 160 m, usati 4 chiodi e l cuneo; difficoltà: IV, V, pass. di VI°.
Si attacca la torre dalla Vedretta e si supera una parete di roccia gialla e strapiombante (pass. di VI°). Si prosegue con bella arrampicata lungo una fessura-camino (IV e V) e da ultimo per rocce più facili si arriva sulla cima di quell'aguzzo torrione subito a Est della Torre Nardelli. Nel Gruppo Torri Prati, Bianchi e Nardelli. – Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.