1935 – E’ un vero e proprio assedio alla Nord della Cima Ovest di Lavaredo.
Tentano due giovani e intraprendenti tedeschi, Hans Hintermeier e Sepp Meindl.
Tenta Emilio Comici. Debbono ripiegare tutti.
Ricardo Cassin e Vittorio Ratti, giocando d’anticipo, attaccano nel cuore della notte.
Il 30 agosto, dopo tre giorni di dura arrampicata e due bivacchi in parete sotto la pioggia, i due lecchesi raggiungono la vetta. Per la sostenutezza delle difficoltà e l’impressionante esposizione la via Cassin-Ratti è (e rimarrà per parecchi anni) una delle più difficili delle Alpi.
Alcuni giorni dopo, Hans Hintermeier e Sepp Meindl compiono la prima ripetizione.
1937 - Riccardo Cassin con Vittorio Ratti e Gino Esposito, che non conosce il granito, vince la parete Nord-Est del Pizzo Badile dopo una impegnativa scalata che mette in evidenza il suo notevole intuito.
Un difficilissimo passaggio tra gli strapiombi, che costituisce la chiave dell’arrampicata, resterà il suo insuperato capolavoro
1937 - Alla vigilia della storica ascensione della Nord-est del Badile, insieme alle due cordate italiane formate da Riccardo Cassin, Gino Esposito, Vittorio Ratti e da Mario Molteni e Giuseppe Valsecchi, alla Capanna Sciora c’erano due fra i più forti alpinisti tedeschi: Bertl Lehmann e Fred Kaiser, anch’essi diretti al Badile. Ma poiché la partita con la “Parete” era già ingaggiata dagli italiani, i tedeschi preferirono optare per la salita al grandioso Spigolo Nord-ovest del Cengalo, che riuscirono a scalare il 15 luglio.
1937 – 14/16 luglio. Riccardo Cassin, Gino Esposito, Vittorio Ratti, Mario Molteni e Giuseppe Valsecchi salgono la parete. Ma indeboliti dal maltempo Mario Molteni e Giuseppe Valsecchi muoiono di sfinimento sulla via del ritorno.
1939 – 18/19/20 agosto. Importantissima fu l’impresa di Vittorio Ratti e Gigi Vitali che salirono alla vetta dell’Aiguille Noire de Peutérey, dalla parete Ovest (Via Diretta Ratti). I due lecchesi, arrampicatori dalle capacità eccezionali, affrontarono la parete esattamente nel settore sotto la vetta, a differenza della cordata di Gabriele Boccalatte e Ninì Pietrasanta nel 1935, che invece avevano compiuto la prima ascensione di quel versante spostandosi notevolmente a destra. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.
1944 – Vittorio Ratti con Vitale Bramani (caduto poco dopo mentre combatteva per le vie di Lecco durante gli ultimi giorni della Resistenza) effettuarono la prima ripetizione della via Vinci al Ligoncio.
1949 – Armando Aste “entra in scena” ripetendo la via normale del Campanile Basso di Brenta. Fu il terzo, dopo Paul Preuss e Emilio Comici, a percorrere in solitaria la via Preuss alla parete Est.
Armando Manfredi, un calzolaio di Rovereto, che aveva fatto il soldato negli alpini e aveva conosciuto Vittorio Ratti, il famoso compagno di Riccardo Cassin, intuisce la passione di Armando Aste, e gli regala una corda di canapa di 30 metri portata via dalla naja. Ad Armando Aste confeziona per questa occasione anche il suo primo paio di pedule di pezza, con la suola di feltro. E’ così che inizia la carriera Armando Aste. Carriera che lo vede salire innumerevoli cime, dove da ciascuna porta alla sua bella un piccolo fiore. Sarà con enorme sorpresa che il giorno del matrimonio riceverà dalla futura moglie un album contenente tutti i fiori, con data e luogo di raccolta.
Dopo la normale al Campanile Basso, Armando Aste prende il volo: la sua straordinaria sensibilità a interpretare la roccia e l'arrampicata lo portano in breve tempo a confrontarsi con le vie classiche più famose di allora. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.