1934 – 14/15 agosto. Bruno Detassis realizza la sua più notevole impresa, con Ulisse Battistata ed Enrico Giordani, vince la verticale e compatta parete Nord-est della Brenta Alta, certamente la più bella e difficile arrampicata, a tutt’oggi, del Gruppo di Brenta. - (via Detassis) - Questa via, che subito non ebbe la fama di difficoltà che giustamente meritava, in seguito ai giudizi dei ripetitori è senz’altro da porre, come livello di realizzazione tecnica, sullo stesso piano della via Carlesso alla Torre Trieste oppure della via Andrich sulla Punta Civetta o anche, con un paragone più moderno, della via Lacedelli alla Cima Scotoni. Superfluo dire che l’impiego dei chiodi fu scarsissimo. - Catena degli Sfulmini – Dolomiti di Brenta.
1934 - 23 agosto. Alvise Andrich con Ermani Faè, realizza il suo capolavoro, salendo la parete Nord-ovest della Punta Civetta.
1954 – Con Fausto Susatti, Armando Aste decide di andare in Civetta e fare qualcosa di nuovo. Sa che c’è ancora da salire la Nordovest della Punta Civetta lungo i diedri di destra, perché gliene ha parlato Mariano De Toni, dicendogli: “Se fate quella via ve la ripetono in mille”. Passando per Feltre, per incontrare Gabriele Franceschi, vengono a sapere da lui che la bella Cima di Terranova, sempre sul Civetta, attende ancora una prima realizzazione. Quindi ben decisi salgono al rifugio Vazzoler, dove il gestore li informa che Georges Livanos (Il Greco) con Robert Gabriel e Armando Da Roit sono già a buon punto proprio su quella cima. “Ripiegano” così sul bellissimo diedro della Punta Civetta che salgono in totale libera.
1970 – Sepp Mayerl e Leo Breitenberger aprono una via nuova sulla nota Punta Civetta.
1986 - Luigi Dal Pozzo, con Renato Panciera, Giovanni De Biasi e Pino Fontana sulla Punta Civetta superano 400 metri di parete affrontando passaggi di 5c e 6b; questa via viene aperta con l’uso di 20 chiodi di cui uno spit infisso sul passaggio più difficile.