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Carlo Claus

 

 

 

Carlo Claus – CAAI - (

 

 

1962 – 3/6 agosto. Carlo Claus e Cesare Maestri impiegarono 80 ore per salire il Castelletto dei Massodi salendo per la parete Sud-est con la sua caratteristica parete gialla strapiombante, che domina la Conca della Selvata. Altezza circa 160 m; tutti i chiodi (circa 100, a espansione) sono stati lasciati. Difficoltà: A2, A3, Ae. – Massiccio di Cima BrentaGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

196526/29 giugno. Carlo Claus e Cesare Maestri salgono per la parete Sud-ovest e aprono la via Donato Zeni alla Corna Rossa. La via supera in artificiale i grandi tetti gialli, poi prosegue a destra in libera. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta. – (c) Schizzo sopra.

 

1965 – 30/31 luglio. Carlo Claus e Cesare Maestri salirono per la Parete Nord al Campanile Basso tracciando la Via Maestri-Claus, una dura arrampicata mista che supera nel mezzo la parete, per una serie di diedri, nel solo tratto fra lo Stradone provinciale e la vetta. Altezza circa 110 m. Chiodi usati: 50 normali, 30 a espansione. Difficoltà: VI°, Al, Ae. - Catena degli SfulminiGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1967 – 16/20 luglio. Carlo Claus e Cesare Maestri impiegarono ben 90 ore per vincere la Cima della Farfalla salendo per la parete Nord-est, con una salita quasi interamente artificiale su bella parete levigata, di roccia per lo più solida. Altezza circa 380 m; usati 120 chiodi normali e 70 a espansione, quasi tutti lasciati. Difficoltà: A2, Ae, passo di VI-. - Sottogruppo dei FrancigliGruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.

 

1970 – dicembre. Cesare Maestri ritorna ancora al Torre con una spedizione trentina, armato di un compressore meccanico alimentato da un motore a scoppio del peso di 60 chili! Maestri, praticando in tal modo innumerevoli fori nella liscia roccia granitica, riesce a raggiungere la vetta del Cerro Torre e a percorrere la via dello Spigolo Sudest con Ezio Alimonta e Carlo Claus.

Come è facile immaginare, la salita suscitò una comune eco di disapprovazione e critiche a non finire sui metodi impegnati.