(Trento 1916 – palestra di roccia di Ragoli 1978).
Marino Stenico in quarant’anni di alpinismo, dagli anni Trenta, aprì nelle Dolomiti itinerari di grande impegno atletico e di sicura eleganza, soprattutto nel Gruppo di Brenta (Cima d’Ambiez con Pino Fox, Spigolo Nord-Ovest del Campanile Basso con Marco Franceschini) e nel Catinaccio (Parete Sud dei Mugoni, con Armando Aste; Pala della Ghiaccia nei Dirupi di Larsec, con Toni Gross e Rino Rizzi). Si dedicò con metodo anche alle prime ripetizioni di grandi vie (fra le altre, la via Soldà alla parete Sud della Marmolada, 1949). Fu ammesso nel CAAI nel 1943. Partecipò alla prima spedizione trentina in Patagonia (1957-1958). Stenico fu considerato un vero caposcuola dagli alpinisti trentini e trasmise direttamente a molti di loro, come direttore e istruttore della scuola di alpinismo «Giorgio Graffer», la sua esperienza e il suo esempio umano. Svolse anche un’intensa attività nel Soccorso Alpino e meritò l’Ordine del Cardo. Scrisse Cent’anni di alpinismo trentino per l’Annuario della SAT del 1972; uscirono postume due opere, Alpinismo perché (1981) e Una vita di alpinismo (1986), curate dalla moglie Annetta Stenico che tiene alti i valori più sinceri dell’alpinismo.
1935 - 19 luglio. Carlo Gadler, Luigi Golzer, Marino Stenico, salirono da Nord-est al Bimbo delle Fontane Fredde. Si tratta di quello snello campanile, che si stacca a sinistra (Est) della parete delle Fontane Fredde. L'itinerario si svolge per quello di sinistra dei due camini, che, partendo a circa un terzo d'altezza, portano sul campanile. Arrampicata difficile e poco attraente a causa della roccia friabile. Dislivello circa 300 m. - Sottogruppo del Monte Daino – Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1937 – 7/8/9 agosto. Giacomo Chiara e Bortolo Sandri; Luigi Perenni e Marino Stenico vincono la parete Sudest per la Via diretta alla Punta Bich dell’Aiguille Noire de Peutérey.
Ascensione grandiosa, con dislivello di 1000 m. Difficoltà sostenute, fino al VI° grado secondo i primi salitori. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.
1939 – agosto. Marino Stenico e Pino Fox aprono la direttissima per la parete Sud-est alla Cima d’Ambiez con l’impiego ripetuto di staffe cesellando una nuova via di 6° grado, (via Fox-Stenico). Nella guida di Ettore Castiglioni la relazione è un susseguirsi di passaggi definiti “estremamente difficili” ad indicare come i due primi salitori abbiano disdegnato facili scappatoie in nome della linea verticale. - Catena d’Ambiez – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1941 – 11/12 agosto. Mario Girardi e Marino Stenico salgono per la parete Est-sud-est della Cima d’Ambiez con un’arrampicata molto esposta e tracciano la via Stenico-Girardi, forse più difficile ma meno elegante della via Fox-Stenico. Mancano notizie di ripetizioni. Altezza circa 350 m; difficoltà di VI°, secondo i primi salitori. - Catena d’Ambiez – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1942 – 29 giugno. Marino Stenico con Carlo Furlani salgono per primi sul Pilastro Sud-Ovest dello Spallone (via Stenico) del Croz dell’Altissimo nel Sottogruppo Gaiarda e Altissimo - Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1943 – giugno. Gino Pisoni e Marino Stenico salirono alla Cima Sud delle Tose per la parete Est lungo una grande fessura che incide nel mezzo tutta l'alta parete. Arrampicata d'impegno e assai interessante. Altezza di circa 300 m. Difficoltà: V° nei primi 200 m, poi II°. – Catena d’Ambiez – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1943 - 25 giugno. Annetta Dalsass con Marino Stenico, A. Corn e L. Pedrolli volgono lungo l’ardito Spigolo giallastro a Ovest, un arrampicata molto elegante ed esposta fino, alla vetta della Punta dell’Ideale. – Massiccio della Tosa - – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1943 - 2 agosto. Gino Pisoni, Marino Stenico e A. Turri per lo spigolo Nord-est raggiungono la vetta del Terzo Campanile dei Campanili degli Armi. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1944 - 14 agosto. Guido Leonardi e Marino Stenico realizzano la 1° ripetizione della via Fedrizzi-Armani) al Campanile Basso per la Parete Sud. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1946 - 29 giugno. Gino Pisoni e Marino Stenico, V. Corradini e Marco Franceschini salgono al Campanile Basso per lo Spigolo Sud-ovest dello Spallone (via Graffer), realizzando la 2° ripetizione. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1946 - 23 agosto. Vitale Bramani e Marino Stenico raggiungono la vetta del Monte Daino salendo per la parete Sud-sud-ovest, incontrando difficoltà di III° grado, con un passaggio di IV°+. - Sottogruppo del Monte Daino – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1946 - 25 agosto. Vitale Bramani, Ettore Gasperini-Medaia, Gino Pisoni e Marino Stenico, con un’arrampicata di 300 m; salirono per la parete Ovest delle Tose, raggiungendo l’Anticima Nord e la Cima Principale. Incontrando difficoltà di IV° con 1 passaggio di V°; usati 8 chiodi. - Catena d’Ambiez – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1947 - 27 luglio. Bruno Detassis e Marco Franceschini; Carlo Sebastiani e Marino Stenico aprono sulla parete Est di Cima Brenta la via Detassis-Stenico. Chiodi adoperati 8, lasciati l. Dislivello fino alla Cengia Garbari: 450 m, fino in vetta: 600 m. Difficoltà: V° e 8 m. di VI° grado. - Massiccio di Cima Brenta - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1947 – 10/11 agosto. Marco Franceschini e Marino Stenico con una bella e interessante arrampicata per lo Spigolo Nord-ovest dello Spallone aprono la (via Cristina) al Campanile Basso, con difficoltà di VI° grado. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1952 - 3 luglio. Bruno Detassis e Catullo Detassis con Marino Stenico salgono la Parete Ovest della Cima Tosa. La via si svolge fra i due torrioni che caratterizzano la parete nella sua parte più settentrionale. Dislivello circa 450 m; chiodi usati 4. Difficoltà IV°. poi III° e II°. - Massiccio della Tosa - Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1954 - 11 agosto. Cesare Maestri e Marino Stenico in 1° ripetizione salgono alla Cima Sud di Pratofiorito, per la parete Est (via Aste-Susatti). - Catena d’Ambiez – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1955 – 9/10 agosto. Marino Stenico e Claudio Zeni effettuano la 1° ripetizione della via “Concordia” sulla parete Est della Cima d’Ambiez. - Catena d’Ambiez – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1962 - 22, 24-25 luglio. Milo Navasa e Marino Stenico sulla Parete Sud del Campanile Basso tracciano una nuova via Stenico-Navasa con la direttrice della salita data dalla evidente fessura-diedro che solca con leggero andamento da sinistra a destra, i primi due terzi della parete. Nella parte alta l'itinerario punta ad un'altra fessura breve e bagnata, ben visibile dal basso, ed esce in vetta per la parete Meade. Roccia compatta tranne nel breve tratto centrale, più facile. Altezza circa 380 m. Chiodi usati circa 100 normali e 10 cunei e, nell'ultimo terzo di parete, circa. 20 chiodi a espansione (lasciati); chiodi lasciati 15. Difficoltà: VI°, A2. - Catena degli Sfulmini – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1970 - 20 settembre. R. De Stefani e Marino Stenico realizzarono la 1° ripetizione del Gran Diedro Nord-ovest della Cima di Ghez, usando25 chiodi (lasciati 5 oltre a quelli di sosta); ne furono trovati 3 del primi salitori (tolti). Dislivello circa. 600 m. Difficoltà: V°+, 2 passaggi di VI° e A2. - Sottogruppo del Ghez – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1978 – Marino Stenico, in una esercitazione nella palestra di roccia di Ragoli cade banalmente e muore.