1980 - 18 agosto. Jean-Marc Boivin e Christophe Profit, sulla parete Sud del Clocher aprono la via Profiterole. La via sale al centro della parete Sud, attaccando sotto la sua più grande placca liscia. Stupenda arrampicata libera principalmente in fessure, eccezionalmente bella nei 2/3 superiori. Roccia ottima, corde da 45 m; usati 2 chiodi e 5 dadi. Dislivello 400 m. Difficoltà TD+ con un passaggio di VI°+. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.
1981 - 2 luglio. Jean-Marc Boivin e Christophe Profit, sulla parete Sud del Clocher aprono la via Caprice des Diables. Sale nella parete e sopra i pilastri superiori si unisce alla (via du Borithon). Scalata molto bella specialmente in fessura, roccia solida e compatta. In posto alcuni chiodi; corde da 45 m. Dislivello 400 m. Difficoltà TD+, passaggi di VI°. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.
1981 – agosto. Jean-Marc Boivin e Christophe Profit, sulla parete Sud del Clocher aprono la via Yosemitac Ethics. La via sale sulla sinistra della parete Sud, passando a destra della grande quinta verticale che sporge a spigolo. Si sviluppa per 8 lunghezze, per 20 m. non riesce a raggiungere la (via Profiterole) alla nona lunghezza e viene ripercorsa in discesa (per questo motivo il nome).
Bella arrampicata in fessura su roccia ottima. Chiodi in posto, utili due serie di dadi e un grosso friend; corde da 45 m. Difficoltà ED, con passaggi di VI+ e 1 passaggio di A2 (VII° se in libera). - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.
1982 - 30 giugno Christophe Profit, un giovane di 21 anni in servizio presso la Gendarmerie de Haute Montagne di Chamonix, si inoltra sulla straordinaria via di Hemming e Robbins al Petit Dru.
Sono già le 13 e lo attendono i 1100 metri della Parete Ovest, riscaldata dal sole del pomeriggio. Una cordata veloce difficilmente riesce a superarli in giornata. Christophe Profit, che arrampica senza corda con uno zainetto da passeggiata e un sacchetto di magnesite alla cintura, raggiunge la cima alle 16 e 10, cioè in poco più di tre ore. Ha battuto perfino i canonici 300 metri all’ora, degli escursionisti!
Il mondo alpinistico è sbalordito, come se fossero atterrati i marziani, ma Christophe Profit candidamente dichiara alla stampa: “Non avevo intenzione di battere un tempo, né per l’exploit né per la gloria: questa gara era soltanto con me stesso”.
1983 - 11/12 gennaio. Eric Escoffier, Christophe Profit e Pierre Royer, realizzano la 2ª ascensione e la 1ª invernale per il gran canale Sud-Est (Hypercouloir del Brouillard). La via segue il fondo del gran canale esposto a Sud-Est, che solca diritto e regolare la parete tra lo Sperone del Brouillard e il Pilastro di Destra. Via grandiosa su ghiaccio di cascata, nel suo genere una delle più belle e severe del Gruppo del Monte Bianco e pure fra le più difficili. In ambiente isolato, esposta alla caduta di sassi, richiede condizioni particolari che si possono trovare in primavera o in inverno. Dislivello: 600 m. dall'attacco all'uscita in cresta, con sviluppo di quasi 800 m. Difficoltà ED+. - Massiccio del Monte Bianco.
1984 - 17/18 febbraio. Christophe Profit, realizza la 1 solitaria invernale della Cresta Integrale di Peutérey: la prima notte al Bivacco Craveri, la seconda al Refuge Vallot. Il tutto in 32 ore. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.
1984 - 10 marzo. Christophe Profit, realizza la 1ª invernale solitaria per il gran canale Sud-Est (Hypercouloir del Brouillard). La via segue il fondo del gran canale esposto a Sud-Est, che solca diritto e regolare la parete tra lo Sperone del Brouillard e il Pilastro di Destra. Via grandiosa su ghiaccio di cascata, nel suo genere una delle più belle e severe del Gruppo del Monte Bianco e pure fra le più difficili. In ambiente isolato, esposta alla caduta di sassi, richiede condizioni particolari che si possono trovare in primavera o in inverno. Dislivello: 600 m. dall'attacco all'uscita in cresta, con sviluppo di quasi 800 m. Difficoltà ED+. - Massiccio del Monte Bianco.
1984 - 25 aprile. Christophe Profit con sua moglie Sylviane Tavernier e Patrick Gabarrou, salgono per il canale Sud-Est la Goulotte a Sinistra del Pilone Sud di Frêney e tracciano la (via Abominette). È il canale situato tra la Cresta dell'Innominata e il Pilone Sud di Frêney, ma più vicino a quest'ultimo. Il canale ha andamento irregolare, con diversi restringimenti rocciosi; esposto a Est e soggetto alla caduta di sassi, la sua salita necessita condizioni della montagna particolarmente favorevoli. Bella ascensione di media difficoltà, con passaggi vari e interessanti e tre difficili lunghezze da 50 m: due su ghiaccio e una su roccia (ma anche questa in primavera può essere di ghiaccio). Dislivello quasi 800 m: Difficoltà TD-. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1984 - 9 luglio. Christophe Profit e Thierry Renault, salgono per la parete Sud del Pilone Centrale del Frêney (via Jöri Bardill), realizzando la 2 ª ascensione ma con variante centrale che evita il tratto in artificiale: 6b - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1984 - 21 luglio. Christophe Profit e Thierry Renault, ancora loro salgono per la parete Sud del Pilone Centrale del Frêney (via Jöri Bardill), realizzando la 3 ª ascensione concatenando in giornata i Quattro Piloni del Frêney. (Pilier Dérobé - Pilone Gervasutti - Pilone Sud) - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1985 - 25 luglio. Christophe Profit riapre la corsa sulle tre grandi Nord e realizza il suo progetto da fantascienza di concatenarle in giornata: - 4 ore per il Cervino, 6 ore e 45 minuti per Eiger, poco più di 4 ore per il Linceul delle Grandes Jorasses. Per gli spostamenti usa l’elicottero.
Fenomenale l’impresa della guida ventiquattrenne Christophe Profit di Chamonix.
La Parete Nord del Cervino in solitaria partendo a mezzanotte ed impiegando quattro ore.
Accanto alla Hörnlihütte attende un elicottero.
Il «velocista» vola verso la Kleine Scheidegg, per affrontare la parete Nord dell’Eiger.
In appena 8 ore Christophe Profit supera con condizioni avverse l’Eigerwand e poi prosegue verso la zona del Monte Bianco.
Inizio della scalata delle Grandes Jorasses alle 19,30.
Il «velocista» non dorme da quattordici ore. Mezz’ora prima di mezzanotte avviene l’uscita.
Questo è il resoconto: tre lunghe vie su pareti Nord in 24 ore.
Impresa che la rivista francese Vertical giudicò «Il crimine del secolo».
1986 - Christophe Profit ripeté la tripletta in inverno e in senso contrario.
1987 – marzo. Christophe Profit e Eric Escoffier si inseguono sulle stesse pareti in pieno inverno, seguendo il rituale di una nuova sfida. La spunta Christophe Profit, che in 42 ore liquida lo Sperone Croz alle Grandes Jorasses, l’Eiger e il Cervino. Eric Escoffier, leggermente in ritardo, non riesce a completare il trittico.
1989 - 10 febbraio. Christophe Profit attacca di nuovo in solitaria la Cresta Integrale di Peutérey e in 19 ore giunge in vetta al Monte Bianco. - Contrafforti Italiani – Massiccio del Monte Bianco.
1991 – 14 agosto – Giunge finalmente la salita in stile alpino della cresta Nord-ovest del K2, un problema molto corteggiato. Il compagno di Pierre Béghin è Christophe Profit, con cui ha già tentato nel 1990 la parete Sud del Lhotse.
Christophe Profit nei primi anni Ottanta lo ritroviamo con Jean Marc Boivin e Dominique Radigue sulla parete Nord delle Droites.