Eric Escoffier - (1951 -
Eric Escoffier è nato in Francia nel 1951, abita a Chamonix.
Alpinista completo pratica ai massimi livelli tutte le specialità: roccia, ghiaccio ed himalaismo.
Le sue maggiori imprese riguardano salite di grande impegno percorse in solitaria con tempi record.
Sulle Alpi è riuscito a concatenare, in meno di 24 ore in inverno, le pareti Nord delle Grandes Jorasses, del Cervino e dell’Eiger.
Più recentemente ha trasportato questa filosofia sugli 8000, salendo i colossi himalaiani con prestazioni che avevano come denominatore la velocità, una pratica criticata da altri personaggi.
Seguirono altre imprese audaci negli anni ’80.
Eric Escoffier, francese venticinquenne di Lione, in un pomeriggio salì da solo a tempo di record lungo lo Sperone Croz (tempo di percorrenza consueto 12 – 18 ore).
Sulla vetta lo attendeva il suo amico Christophe Vaillant con un deltaplano biposto. Insieme partirono alle 12 diretti allo sperone Walker. L’impresa fu portata a termine nel pomeriggio.
1983 - 11/12 gennaio. Eric Escoffier, Christophe Profit e Pierre Royer, realizzano la 2ª ascensione e la 1ª invernale per il gran canale Sud-Est (Hypercouloir del Brouillard). La via segue il fondo del gran canale esposto a Sud-Est, che solca diritto e regolare la parete tra lo Sperone del Brouillard e il Pilastro di Destra. Via grandiosa su ghiaccio di cascata, nel suo genere una delle più belle e severe del Gruppo del Monte Bianco e pure fra le più difficili. In ambiente isolato, esposta alla caduta di sassi, richiede condizioni particolari che si possono trovare in primavera o in inverno. Dislivello: 600 m. dall'attacco all'uscita in cresta, con sviluppo di quasi 800 m. Difficoltà ED+. - Massiccio del Monte Bianco.
1983 - 23/24 gennaio. Eric Escoffier, A. Estève, Pierre Royer, realizzano la 1ª ascensione invernale della via Frost-Harlin sul Pilone Nascosto o Pilier Dérobé. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1983 – estate. Eric Escoffier, Thierry Renault, D. Chambre e J. B. Tribout riescono finalmente a “liberare” la via Bonatti/Ghigo sulla Est del Grand Capucin, e realizzano il 1° percorso in libera. Uno dei primi itinerari su cui – a partire da Jean-Claude Droyer nell’estate del 1977 – si erano misurati gli arrampicatori della nuova scuola. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.
1985 - 24 febbraio. Eric Escoffier e Daniel Lacroix, lo stesso giorno che Benoît Grison, da solo, realizza la 1ª invernale di (Cascata Notre-Dame), salgono la stessa via per il canale tra il Pilastro Centrale del Brouillard e il Pilastro Rosso del Brouillard, ma raggiungono solo le cascate senza salire in vetta al Monte Bianco. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1985 - 25 febbraio. Eric Escoffier e Daniel Lacroix, realizzano la 2ª ascensione e la 1ª invernale, salendo per il canale fra il Pilastro di Destra del Brouillard e il Pilastro Centrale ripetendo (Hypergoulotte), ma solo la goulotte. La via segue una successione di strette gole di ghiaccio profondamente incassate, quasi camini, fra il pilastro di destra e quello centrale. Uno degli itinerari più ardui al Monte Bianco, con forti difficoltà su ghiaccio e terreno misto, in ambiente molto severo. Pericoloso, si trova raramente in condizioni favorevoli. Dislivello:600 m. fino al Picco Luigi Amedeo, di cui i primi 350 sono la strettissima goulotte. Difficoltà ED+/EX-, molto sostenute nella gola (fino a 90°). - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1985 – L’atleta francese Eric Escoffier sale e scende il Gasherbrun I in 21 ore complessive dal campo base avanzato, ma approfitta delle corde fisse di “Quota 8000”.
1985 - Eric Escoffier tenta di ripetere un altro exploit e si sposta sul K2 con Stéphane Schaffter e Daniel Lacroix. Giunge in vetta dopo due giorni, ma con lo svizzero Erhard Loretan a sua volta impegnato sullo Sperone degli Abruzzi; in discesa incrocia a passo di corsa il privatissimo compagno Daniel Lacroix, che morirà dopo poche ore in circostanze misteriose.