1876 - 31 luglio. Henry Cordier, Thomas Middlemore, Oakley Maund con Jakob Anderegg, Johann Jaun e Andreas Maurer salgono l’Aiguille Verte per il “couloir” di destra, certamente il più ripido e difficile, che in seguito verrà poi detto appunto il Couloir Cordier.
A proposito di questa salita, Lucien Devies sulla (Guida Vallot) commenta: “La prima ascensione di questo itinerario è una grande data della storia dell’alpinismo, in quanto segnò un passo avanti per l’audacia della sua concezione e il livello delle difficoltà superate. Furono la guida dell’Oberland Johann Jaun e l’alpinista inglese Thomas Middlemore ad avere per primi la convinzione che l’Aiguille Verte potesse essere salita dal versante di Argentière.
1876 - 7 agosto. Thomas Middlemore e John Oakley Maund, guidati da Henry Cordier di Chamonix e da Johann Jaun e Andreas Maurer di Grindelwald, scalarono Les Droites (4000 m.) per il pilastro Est fino alla cima principale, la terza ascensione importante in una settimana (avevano già scalato l’Aiguille Verte e le Courtes). L’ascensione fu senza imprevisti, ma durante la discesa si verificò un incidente che Oakley Maund ha così descritto in un articolo sul vol. VIII dell’Alpine Journal: «…udimmo un boato proveniente dall’alto, guardammo su e vedemmo due enormi macigni che con grandi balzi precipitavano dritti su di noi. Attraversammo il canalone più velocemente possibile perché se solo ci avesse sfiorato saremmo stati spazzati via all’istante.
Henry Cordier scivolò e cadde trascinando giù Middlemore. Io mi ancorai e mi appiattii sulla parete, e così fece Andreas Maurer che era quasi di fronte a me. Ci fu una raffica di vento seguita da una scarica di neve, e i macigni erano vicini!. Un masso che doveva pesare una tonnellata batté proprio nel punto in cui Cordier era scivolato e passò sopra di lui, poco lontano dalla sua testa. Mi guardai attorno e vidi Jaun sulla schiena con gambe e braccia divaricate, mentre il suo cappello stava volando giù per il canalone. Pensai che fosse morto … ma un attimo dopo … si guardò attorno e, tirandosi su, gridò a Maurer: “Schnell zu den Felsen!”. Non occorre dire che non impiegammo molto tempo a mettere in pratica il suo consiglio».