Sir Leslie Stephen – (1832 – 1904)

 

 

Leslie Stephen è doveroso ricordare la figura di questo eccezionale alpinista britannico.

Fu una delle figure più eminenti in seno all’Alpine Club, dove espresse un’attività culturale universalmente apprezzata.

Fu anche esploratore assiduo di tutta la catena alpina, che amava in ogni suo aspetto.

Esplicò la sua attività soprattutto nell’Oberland Bernese che percorse in ogni stagione, realizzando anche escursioni notevolmente difficili.

 

Sir Leslie Stephen nacque nel 1832 a Londra, figlio di un professore dell’università di Cambridge, che per molti anni aveva diretto l’Ufficio Colonie del governo inglese.

Laureato in matematica a Cambridge, all’età di 22 anni ebbe un incarico di insegnamento alla Trinità Hall e prese gli ordini sacerdotali.

Tuttavia, dopo alcuni anni, le sue opinioni in materia religiosa subirono un mutamento così radicale che cessò di considerarsi un ecclesiastico, abbandonò l’insegnamento e, infine, si stabilì a Lontra, dove cominciò a collaborare prima con il Saturday Review e poi con la Pall Mall Gazette.

Sir Leslie Stephen tra il 1859 e il 1862, insieme a Edward Shirley Kennedy, curò la pubblicazione di Peaks, Passes and Glaciers, in tre volumi, che raccoglieva le relazioni dei soci dell’Alpine Club.

Sir Leslie Stephen, fu eletto presidente dell’Alpine Club nel 1865, mantenne la carica fino al 1868.

 

 

 

 


1857 - Sir Leslie Stephen, aveva già percorso le Dolomiti negli anni ‘50 e la sua più bella vittoria l’aveva ottenuta con la conquista del Pelmo.

 

1859 - 13 agosto. Leslie Stephen, accompagnato dalle guide Anton Siegen, Johann Siegen e Joseph Ebener fu il Primo a riuscire a scalare il Bietschhorn (3934 m.) definito (il “Re del Vallese”), una delle montagne più alte delle Alpi Bernesi nelle Alpi Nord-Occidentali. - Gruppo del Bietschhorn.

 

1861 - 18 luglio. Leslie Stephen e Francis Fox Tuckett con Melchior Anderegg, Johann-Josef Bennen e Peter Perren, salirono per la cresta Nord-Ovest o Cresta delle Bosses, dall’Aiguille du Goûter (via normale), per raggiungere la vetta del Monte Bianco. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1862 - 24 agosto. Leslie Stephen (uno dei pochi che seppe spaziare con la sua attività dalle Alpi Occidentali fino alle Dolomiti), con il non meno attivo Edward Shirley Kennedy e la forte guida Melchior Anderegg ed il domestico T. Cox effettuano la prima ascensione del Monte Disgrazia.

 

1864 - Sir Leslie Stephen salì il Lyskamm Occidentale per la Cresta Ovest con la guida Melchior Anderegg.

 

1864 - La ricerca di una via più breve per salire sulla Jungfrau condusse al versante occidentale (da Lauterbrunnen) che fu esplorato a lungo durante gli anni ’60 del secolo scorso. Qui la montagna ha un aspetto impressionante con lunghe marce di avvicinamento per raggiungere il bacino del Rotttal o la base del Silberhorn. Il canalone occidentale del Rottalsattel fu scalato da una comitiva formata da Reginald John Somerled Macdonald, Florence Craufurd Grove e Leslie Stephen con le guide Melchior Anderegg, Jakob Anderegg e Johann Bischof.

 

1869 - Leslie Stephen e John Ball furono i primi salitori della Cima Fradusta (2939 m.) I due inglesi frequentarono e fecero conoscere la zona con i loro resoconti.

 

1869 - Leslie Stephen e John Ball furono i primi salitori della Cima di Ball (2802 m.).

 

1869 - La visita di Stephen a Primiero.

Gli erano compagni la moglie Minny Thackeray, la sorella di quest’ultima e John Ball.

Ed è questo uno dei padri fondatori dell’alpinismo inglese dell’Ottocento; praticato da uomini che coltivavano la frequentazione della montagna in funzione di interessi scientifici ed esplorativi.

 

1871 - Sir Leslie Stephen, raccolse gli articoli pubblicati sull’Alpine Journal e su Cornhill in un volume che venne pubblicato quell’anno e che ebbe grande successo tra gli alpinisti europei: The Playground of Europe cioè “Il terreno di gioco dell’Europa”.

Il libro ebbe anche un ruolo importante nella diffusione di una nuova concezione culturale che rivendicava all’alpinismo la dignità di libera attività umana, svincolata da ogni altra esigenza o giustificazione.

 

1871 - 4 settembre. Gabriel Loppé, Leslie Stephen, Frederich A. Wallroth con Melchior Anderegg, Jean-Pierre Cachat e Alexandre Tournier, furono i primi a raggiungere la vetta del Mont Mallet dal Glacier du Mont Mallet per la Cresta Nord, la parete Est e la Cresta Sud. Salirono all'inizio del camino alla base del ripido tratto finale della cresta, donde passarono a Est e salirono in vetta della Cresta Sud che è molto breve ma di ottima roccia. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1873 - La traversata del Col des Hirondelles con la guida Henry Devouassoud – che fu compagno di Freshfield in innumerevoli imprese.

 

1873 - 14 luglio. Thomas Stuard Kennedy, James Aubrey Garth Marshall e Leslie Stephen con Johann Fischer e Ulrich Almer salirono al Col des Hirondelles dal Glacier de Leschaux per la costola rocciosa settentrionale. Nello stesso giorno della cordata di Gabriel Loppé. L'itinerario percorre la più settentrionale delle tre sottili costole rocciose che costituiscono la riva destra orografica del gran canalone ghiacciato. Le rocce mobili e ghiacciate rendono delicato questo percorso, che è peraltro il più logico e diretto. Il Ghiacciaio che porta all'attacco è abbastanza crepacciato. Tutte e due le comitive scesero per il Ghiacciaio di Fréboudze dal Versante Est. Con un percorso su ghiacciaio tormentato da grandi crepacci, abbastanza complesso e laborioso, con tratti molto ripidi. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1882 - Sir Leslie Stephen, assunse la direzione del grande Dictionary of National Biography al quale diede rilevanti personali contributi.

 

Fu autore di importanti studi di storia e critica letteraria e filosofica, tra i quali ricordiamo History of English Thought in the Eighteenth Century.

Gli ultimi quarant’anni della sua vita furono dedicati ad un’attività letteraria quasi ininterrotta e, durante questo lungo periodo, non lasciò quasi mai Londra, se non per un paio di visite negli Stati Uniti durante la Guerra di Secessione, alla quale era profondamente interessato a causa delle sue radicate convinzioni anti-schiaviste, tradizionali per la sua famiglia.

Ma non amava il viaggiare fine a se stesso; apprezzava, invece la quiete e, soprattutto, i suoi libri.

 

All’età di 35 anni sposò la figlia minore del grande romanziere inglese Thackeray, con la quale trascorse gli otto anni più felici della sua vita.

Dopo la sua morte, Stephen si risposò ed ebbe quattro figli.

La grande scrittrice Virginia Woolf era uno di questi.

Leslie Stephen incominciò a praticare l’alpinismo nel periodo di Cambridge, verso i 25 anni.

A quel tempo le Alpi erano, in gran parte, ancora inesplorate.

Stephen fece buon uso di queste opportunità compiendo uno straordinario numero di “prime”.

 

 

 

I meriti di questo infaticabile esploratore delle Alpi gli procurarono la prestigiosa carica di primo presidente dell’Alpine Club.

L’amore per le Dolomiti lo indusse a risiedere per molti anni a Bassano del Grappa.

 

Durante il soggiorno a Primiero, per aderire ad un desiderio della moglie, Stephen si astenne dal compiere ascensioni impegnative; infatti, si limitò allo studio dei monti delle Pale e alla prima salita della Cima di Soraronz che chiamò Cima di Ball in onore del suo prestigioso amico.

Leslie Stephen fu tra i primi a scrivere su argomenti alpinistici e a riflettere sulla natura dell’alpinismo.

In realtà egli divenne noto come scrittore di cose di montagna prima che per i suoi studi di critica letteraria e filosofica.

Anzi, si può considerare il caposcuola  della letteratura di montagna ed il suo stile, improntato ad un sottile umorismo ed ispirato ad uno spiccato understatement di marca spiccatamente inglese, ha influenzato gran parte della letteratura posteriore.

John Ball scrive con lo stile di uno scienziato arricchito da una vasta cultura letteraria ed artistica, ma con un tono sempre un po’ didascalico.

John Tyndall, il rivale di Whymper nella gara per la conquista del Cervino, assume le osservazioni scientifiche come giustificazione delle sue imprese alpinistiche – notevolissime – ed utilizza spesso una terminologia scientifica nella descrizione dell’ambiente alpino.

Lo stile di Stephen tende invece a sdrammatizzare e ad evidenziare il carattere giocoso dell’alpinismo.

 

“Dovevamo scavare gradini larghi come piatti di portata, perché una scivolata avrebbe avuto la conseguenza di farci trascorrere il resto della nostra vita a precipitare lungo il pendio di ghiaccio, e la cosa non sarebbe certo durata abbastanza da diventare monotona”.

 

I due diversi atteggiamenti nei confronti dell’alpinismo portarono ad un famoso scontro fra questi due personaggi.

Nel 1861, nel corso di una cena dell’Alpine Club, Stephen fece alcune pungenti osservazioni sugli alpinisti che facevano osservazioni scientifiche in montagna, con i loro pesanti carichi di strumenti che richiedevano numerosi portatori. Tyndall, che non era uomo da lasciarsi canzonare, reagì pesantemente e, per ripicca si rifiutò di consegnare a Peaks, Passes and Glaciers il resoconto della sua ascensione al Weisshorn e poi si dimise dell’Alpine Club.

 

Leslie Stephen fu anche il primo ad occuparsi di storia dell’alpinismo, analizzando le relazioni delle imprese compiute da altri in Hours in a Library.

Morì a Londra il 22 Febbraio 1904.