1943 - 17 agosto. Toni Gobbi, A. Miotti, B. Nicolino e S. Troi salendo la Cresta des Hirondelles alle Grandes Jorasses tracciano una Variante mediana dal pianerottolo sopra la Fessura Rey, salirono al ripiano che lo sovrasta di un palo di metri. Di qui traversarono orizzontalmente a destra sotto grossi blocchi aggettanti e raggiunsero la base del grande diedro di 35 m. che si innalza sul versante Nord a circa 15-20 m. dallo spigolo della cresta. Sul fondo di tale diedro risalirono una fessura, alta circa 25 m, in opposizione (4°), fino ad un salto che si evita sulla destra con una bella spaccata (1 chiodo). Continuarono direttamente per una specie di fessura-diedro che si restringe fino a sparire in un facile e magnifico passaggio su roccia cristallina che porta ad una piattaforma sul filo di cresta. Superarono un po’ a sinistra un muro di blocchi sovrapposti, poi continuarono per il filo di cresta. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.
1944 - 13 giugno. Toni Gobbi e N. Serralunga con una scalata di 400 m, per la parete Nordest del Mont Rouge de Peutérey aprirono la (via diretta). Scalata con l'uso di 12 chiodi. D. fino a IV+. - Si attacca la parete in corrispondenza della vetta, dove un marcato camino indica la via. Si sale per 40 m. sul suo bordo destro (IV grado). Dove si allarga a canalino si continua sul suo fondo per 150 m. superando brevi salti (III), fin dove si stringe in una caverna umida. Si sale sulla parete a sinistra per 4 m. e si traversa a sinistra fino a una cresta (IV+). Si segue questa cresta di buona roccia per oltre 100 m, poi rocce erbose e un canale di rocce rotte portano in cima. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.
1944 - 2 luglio. Augusto Frattola e Toni Gobbi salirono per la Cresta Sud il Pic Gamba aprendo la via Gobbi, una bella via di 300 m, aerea, spesso ripetuta; 15 chiodi in posto. Difficoltà D+ , fino a V. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.
1948 - 24 marzo. Toni Gobbi e François Thomasset, realizzano la Prima invernale salendo la Cresta des Hirondelles alle Grandes Jorasses. - La cresta è ormai stata ripetuta diecine e diecine di volte; ai primi tre indispensabili chiodi di Adolphe Rey e Alfonso Chenoz se ne sono aggiunti altri, alle loro scarpe ferrate si sono sostituite le “vibram”, alla gran placca trasversale si sono sostituite tre varianti, col conseguente inevitabile «declassamento» della salita, che la Guida Vallot valuta di 4° con un passaggio di 5°, mentre Michele Rivero parlava nel 1935 il 26 luglio, tenendo naturalmente conto della valutazione di Giusto Gervasutti, di due passaggi di 6° (fessura Rey e grande placca trasversale). - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.
1949 – 26/27 febbraio. Toni Gobbi e Henry Rey realizzano la 1° invernale della Cresta Sud dell’Aiguille Noire de Peutérey. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.
1953 - 23 marzo. Toni Gobbi e Arturo Ottoz, salgono sulla parete della Brenva per la Via Major al Monte Bianco. Superato lo zoccolo, si sale diritto fin sotto una rientranza della parete, con diedro. Da una lama 5 m. a destra (III)si entra nel diedro, che si sale (IV) superando anche uno strapiombo (V, chiodi), poi un camino porta a sinistra della sommità del risalto. - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1956 - Toni Gobbi e compagni, realizzano la 2° ascensione del canale-diedro e la cresta Nord-Est della Tour Ronde. La via supera il diedro che incide lo sperone Nord-Est ed esce sulla cresta Nord-Est. Tranne nel canale iniziale, dove vi sono pietre mobili, la via è sicura, interessante e con passaggi divertenti su roccia in genere buona. Dislivello 350 m, con sviluppo molto maggiore. Difficoltà D, fino a IV+ e A0. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.
1957 – 1/2/3 agosto. Il Grand Pilier d’Angle è venuto alla ribalta nel mondo alpinistico, quando Walter Bonatti e Toni Gobbi superarono la parete Est-Nordest, un pilastro alto 900 metri affacciato sul Bacino della Brenva. (via Bonatti-Gobbi), in realtà è solo una elevazione della Cresta di Peutérey. Gli alpinisti che la scalarono per secondi necessitarono ancora di 17 ore e mezzo. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.