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Giuseppe Dionisi - (1915 – 1999) - CAAI

 

 

Giuseppe Dionisi, classe 1915, socio del CAI dal 1938, Accademico dal 1953.

 

Estratto dell'attività alpinistica

EUROPA

Grandes Jorasses, Cresta des Hirondelles.

Aiguille Noire, Cresta Sud (con variante "de très gronde difficultéextremement délicat" alla Quinta Torre, Guide Vallot, 1973).

Monte Bianco, Cresta di Peuterey.

Lyskamm orientale, parete Nord, via Klucker.

Aiguille Noire, parete Nord (prima ascensione).

Ciarforon, parete Nord.

Tagliaferro, parete Nord, prima ripetizione.

Cervino, cresta italiana, invernale.

Breithorn, parete Nord.

Triftje.

Breithorn, parete Nord, Young.

Monte Bianco, Est, via Major.

Aiguille du Diable, traversato, compresa Isolée.

Rocca Costello, via Castiglioni Bramani (prima ripetizione).

Ober-Gabelhorn, parete Nord.

Lyskamm orientale, parete Nord, via Welzenbach.

Mont Maudit, Cresta Sud-est via Kuffner.

Dente del Gigante, parete Nord.

Ciamarella, parete Sud (prima invernale).

Gran Paradiso, parete Nord.

Monviso, parete Nord (prima invernale).

Grivola, parete Nord-est.

Sialouze, cresta Sud.

Pelvoux, canale Nord.

Corno Stella, parete Nord.

Sierra de Gredoz, Naranjo do Bulnes parete Sud, Picos de Europa, hermanitos 1° e 2°, parete Nord (prima ascensione).

 

SPEDIZIONI EXTRAEUROPEE

1958 - Ande peruviane: Nevado Ranrapalca 6.162 m. (1° ascensione).

Cordigliera Bianca, Nevado Torino 5.513 m. (1° ascensione). Capo spedizione Giuseppe Dionisi.

Nevado Raimondi 5.446 m. (1° ascensione).

Nevado Canzio 5.456 m. (1° ascensione).

 

1961 - Ande peruviane: Pucahjrca Central 6.050 m. (1° ascensione).

Cordigliera Bianca, Nevado Union 5.000 m. (1° ascensione). Capo spedizione Giuseppe Dionisi.

Nevado Isabella 5.500 m. (1° ascensione).

Nevado Superga 5.200 m. (1° ascensione).

Nevado Italia 61 5.300 m. (1° ascensione).

 

1968 - Ande peruviane: Nevado Chilì 5.320 m. (1° ascensione).

Cordigliera Raura, Nevado Gervasutti 5.500 m. (1° ascensione). Capo spedizione Giuseppe Dionisi.

 

Nevado Pucacaglie 5.375 m. (1° ascensione).

Nevado Rosenkrantz 5.290 m. (1° ascensione).

Torre Monzino 5.170 m. (1° ascensione).

Yarupa Central 5.718 m. (1° ascensione) - (Cresta Ovest).

Yarupa Nord 5.610 m. (1° ascensione).

 

1974 - Ande peruviane: Nevado Trapecio 5.664 m. (1° ascensione) – (Spigolo Nord).

Cordigliera Huayhuash. Capo spedizione Giuseppe Dionisi.

 

1982 – Groenlandia: Città di Rovereto 2.410 m. (1° ascensione) – (Cresta Sudest).

Capo spedizione Giuseppe Dionisi.

Punta Karfen 1.950 m. (1° ascensione) – (Cresta Ovest).

Norskentinde 2.010 m. (1° ascensione) – (Spigolo Nordest).

Italytinde 2.710 m. (1° ascensione) – (Parete Ovest).

CAI Torino 2.200 m. (1° ascensione) – (Nordest).

Norskentinde 2.860 m. (1° ascensione) – (Nordest).

 

1983 – Groenlandia: Great White Tower. Capo spedizione Giuseppe Dionisi. Spedizione di soccorso.

 

1984 – Pakistan: Hindu Kush, Bindu Gul Zom 6.214m.

 

 

1946luglio. Giuseppe Dionisi e Giorgio Rosenkrantz superano lo Spigolo Sudest breve ma verticale della Punta Ottoz raggiungendo la vetta, con arrampicata molto difficile ed esposta. Alcuni passi in artificiale; usati 10 chiodi, 3 lasciati. VI°+ secondo i primi salitori. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1949 - 27 febbraio. Giuseppe Dionisi partecipò all’attacco della Leone con Daniele Rosenkrantz, Giovanni Mauro e Giorgio Rosenkrantz.

 

1949 – 31 luglio, 1° agosto. Giuseppe Dionisi e Giorgio Rosenkrantz in un tentativo di ripetizione della parete Nord dell’Aiguille Noire de Peutérey praticarono una variante a causa della caduta di sassi nel canale-camino obliquo, essi dalla fine della rampa nevosa scesero con corde doppie al pendio nevoso sottostante, che risalirono con difficili passaggi sulle fasce di roccia (V e VI° grado, 10 chiodi lasciati) Raggiunsero la Cresta Est alla base del bastione sommitale e quindi la vetta. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1991 – 9/10 ottobre. Joshua Geeter e Ivan Ghirardini salgono per la parete Nordest dell’Aiguille Noire de Peutérey, (via Indiana Stones).

La via sale dal ghiacciaio della Brenva e per la rampa superiore, e riprende la variante del 1949 di Giuseppe Dionisi e Giorgio Rosenkrantz ed esce sulla Cresta Est. Roccia abbastanza solida nella parte bassa. La rampa superiore, un tempo coperta da un nevaio perenne, è stata trovata tutta disseminata di sfasciumi e blocchi molto instabili. Dislivello dal ghiacciaio 1000 m. Difficoltà ED secondo i primi salitori. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.