1956 - Natale. Presi in trappola dalla tempesta insieme con il celebre Walter Bonatti e Silvano Gheser, Francois Henry, 23 anni, e Jean Vincendon, 24 anni, finiscono per ritrovarsi soli, sperduti a 4000 metri di quota sul Monte Bianco. Dopo dieci giorni di smarrimento e di sofferenza, dopo che Lionel Terray, “eroe dell’Annapurna”, ha inutilmente tentato di raggiungerli via terra con una squadra di soccorso di volontari, i due “naufraghi” vengono abbandonati nel relitto di un elicottero che si è schiantato vicino a loro tentando una manovra disperata. I soccorritori hanno promesso di tornare…
“Questi ragazzi sono stati beffati dal destino”…Un commento del soccorritore Honoré Bonnet, riassume bene l’implacabile catena di errori, debolezze e sfortune che hanno alimentato uno dei maggiori drammi dell’alpinismo.
1956 - 26 dicembre. Francois Henry e Jean Vincendon percorsero in discesa l'Ancien Passage Inférieur . Già nota come «via Paccard» perché ritenuta, fino al 1985, la via dei primi salitori del Monte Bianco. Non sono tuttavia note altre ascensioni e dovrebbe di conseguenza cadere anche il nome di «Ancien Passage Inférieur». La via era indicata in salita obliqua a sinistra, in una zona di pericolosi seracchi, fra le due fasce rocciose dei Rochers Rouges Inferiori e Rochers Rouges Superiori. - Francois Henry e Jean Vincendon. - (Vedi ricostruzione della tragedia). - Bacino dei Bossons - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.