torna al menù

 

 

Giovanni Miglio - CAAI - (    -2006)

 

 

Negli ultimi giorni di dicembre del 2006, dopo alcuni tribolati anni, ci ha silenziosamente lasciato un altro valente alpinista, socio del nostro Sodalizio: Giovanni Miglio.

Gianni, così lo conoscevamo tutti, ha fatto parte di quell'agguerrito gruppo di giovani alpinisti torinesi del dopoguerra quali Luciano Ghigo, Piero Fornelli, Franco Ribetti, Corradino Rabbi, Garimoldi, Nebbia, Guido Rossa e altri ancora che, negli anni '50 ed all'inizio dei '60, con le loro salite diedero lustro alla Sezione di Torino.

Del copioso curriculum alpinistico di Gianni voglio ricordare solo alcune delle salite più significative: Coup de sabre, Canalone Nord, 1ª italiana; Tour Ronde, parete Nord, 1ª invernale; Bans, Pilastro Nordest, 1ª italiana; Piccolo Paradiso, parete Nord, 1ª salita; Grand Casse, parete Nord; Gran Ruine, Col du Diable, Canalone Nord, 1ª italiana (con la moglie Laura).

Partecipò inoltre alla spedizione CAI Torino/Scuola "Gervasutti" al Pucahirca Central del 1961 e in qualità di Istruttore fece parte delle Scuole "Gervasutti" e "SUCAI". Mi sembra doverosa questa premessa a ricordo di uno dei numerosi protagonisti dell'alpinismo torinese dei decenni sopraccitati.

Ci eravamo conosciuti nel lontano 1963 salendo la parete Nord della Ciamarella, mentre lui, con Laura e Pino Guala, era impegnato a togliere dai pasticci due giovani salitori incrodati sotto l'allora esistente seracco centrale.

Altri incontri estivi ed invernali sulle cime aumentarono la nostra amicizia e la nostra frequentazione montanara divenne molto più stretta, tanto che grazie (infinitamente) a lui e a Laura conobbi Gianna, mia moglie.

Con gli anni e con maggiori responsabilità di lavoro e famiglia privilegiammo l'attività sci alpinistica con innumerevoli gite di buon livello.

Semplice e riservato, se qualche volta parlava delle sue salite importanti lo faceva con toni distaccati e scherzosamente ironici che quasi ridicolizzavano le difficoltà superate e vinte. Conoscendo la sua innata modestia, penso siano sufficienti queste poche note per tratteggiare la sua figura di uomo e di alpinista.

Rimane un grande dolore, una grande tristezza, ma anche tanti bellissimi, incancellabili ricordi e la consolazione di averlo conosciuto.

Ancora un commosso, riconoscente "grazie!" per la tua amicizia. - Ciao Gianni.

Cesare Serrao

 

1957 - 3 febbraio. Marco Gay, Giovanni Miglio e Ettore Russo, compiono la 1° salita invernale della bella parete Nord della Tour Ronde che è caratterizzata da due ripidi scivoli di neve-ghiaccio collegati da una strettoia al centro della parete. E’ oggi una piacevole ascensione in parete aperta, classicissima e molto frequentata. Inclinazione sui 50°-55°. Dislivello 450 m. dalla base del pendio alla cima. Difficoltà D-; il passaggio più difficile può trovarsi alla crepaccia terminale. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.