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Alpine Club – (Inglese) - (1857)

 

 

Il 13 agosto 1857, un gruppo di inglesi dopo una salita al Finsteraarhorn 4274 m, nelle Alpi Bernesi, si ripromette di costituire un’associazione alpinistica.

A dir il vero l'idea era già stata ventilata da un diplomatico scozzese John Auldjo, ma la cosa non aveva poi avuto seguito. Rientrati in patria, gli alpinisti si ritrovano a Birmingham, ed è in questa città che William Mathews, John Mathews, Edward Shirley Kennedy e qualche altro realizzano il progetto con lo scopo di "creare la buona intesa fra gli alpinisti, sviluppare l'alpinismo e l'esplorazione della montagna nel mondo intero, la conoscenza più approfondita della montagna grazie alla letteratura, la scienza e le arti" e all'insegna dello slogan "Ardimento e Sicurezza".

È da dire che l'iniziativa non può non avere un suo preciso significato: gli alpinisti britannici sono già allora piuttosto numerosi, anzi intere famiglie (i King, i Churchill, i Freshfield) frequentano, abitualmente e da anni, le Alpi, per cui non è difficile estendere ad altri la proposta e trovare nuovi aderenti. Per di più, la coincidenza che dà maggior colore è che la Gran Bretagna felicemente veleggia a gonfie vele in piena "Epoca Vittoriana" per cui gode, da un ventennio, di una florida situazione finanziaria, largamente diffusa negli alti ceti borghesi. Per di più l'associazionismo sportivo è piuttosto diffuso.

 

L’Alpine Club nasce dunque a Birmingham, ma praticamente diventa operativo a partire dal 1858.

Presidente viene eletto John Ball, illustre scienziato, ottimo alpinista, vicepresidente Edward Shirley Kennedy, segretario Thomas Hinchliff. Il critico d'arte John Ruskin, contemplativo frequentatore delle Alpi, viene invitato a farne parte, ma sdegnosamente rifiuta ritenendo gli alpinisti dei funamboli da fiera sugli alberi della cuccagna e profanatori delle montagne "Cattedrali della Terra".

Il glaciologo Johan D. Forbes nel 1859 viene nominato socio onorario, quando gli aderenti all'Alpine Club sono già 134, pur essendo l'ammissione strettamente elitaria, riservata cioè ad alpinisti di provata capacità, come attualmente avviene per i club accademici.

Dal 1859 al 1862, curati da John Ball e da Thomas Stuart Kennedy appaiono tre volumi di un periodico, riportante le relazioni delle ascensioni: sono i mitici "Peaks, passes and glaciers", poi sostituiti nel 1863 dall'Alpine Journal, patrocinato dall'editore Longman e inizialmente seguito da Hereford Brooke George, a tutt'oggi una pubblicazione di indiscusso prestigio e dalla rarissima ed insuperata bibliografia.

Dal 1884 al 1886 - Florence Craufurd Grove fu Presidente dell’Alpine Club.

 

Nel 1912 Elisabeth Audrey-Le Blond "Lizzie", in segno di protesta per l'esclusione femminile dalle associazioni alpinistiche, costituisce (e ne diviene presidentessa) il "Ladies’ Alpine Club", unico sodalizio femminile veramente internazionale fino al 1914.

Ovviamente l'esempio inglese ha un effetto domino: praticamente tutti i paesi europei costituiscono un proprio Club alpino.

 

 

1868 - 30 giugno. Horace Walker, canadese di origine, dodicesimo presidente dell'Alpine Club con Melchior Anderegg, Johann Jaun e Julien Grange (assunto come semplice portatore, tuttavia la sua conoscenza della scalata deve essere stata preziosa) salgono per il Reposoir, il Couloir Whymper e il Ghiacciaio sospeso delle Grandes Jorasses ma poi abbandonano la via che porta alla Punta Whymper sotto la cresta finale e attraversano il bacino del ghiacciaio ad Est per raggiungere la cresta parallela che conduce facilmente alla cima più alta dal versante Sud-Ovest della Punta Walker per l’attuale Via normale delle Grandes Jorasses. Classica salita mista, non difficile ma completa e varia: un condensato di grande ascensione. Presenta qualche pericolo obiettivo nella traversata del Couloir Whymper e del tratto sotto i seracchi della Punta Whymper (slavine e blocchi di ghiaccio): richiede pertanto una partenza molto mattutina ed un veloce ritorno. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1899 - luglio. M. Schintz dell'Alpine Club di Londra con Joseph Croux effettuarono la 3° traversata del Col des Grandes Jorasses, da Courmayeur a Montenvers partendo dal Ghiacciaio di Plampincieux per il versante Sud, costola sinistra orografica del gran canalone. Questa comitiva ebbero ad impiegare in condizioni normali della montagna, molto minor tempo della comitiva di Thomas Middlemore per raggiungere questo colle dalla Capanna delle Jorasses oggi Rifugio Gabriele Boccalatte e Mario Piolti. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.