Vedi - Cartina 4.
Il
settore relativo al Monte
Bianco comprende la cima vera e propria della montagna e le pareti
sottostanti, ed è delimitato in modo naturale dagli alti colli all’origine
delle creste che si irradiano dalla montagna stessa. Il Gruppo, corpo del
Monte Bianco è così delimitato dal Col du Dòme, dal Col
de la Brenva,
dal Col
Moore, dal Col
de Peutérey, dal Col
Eccles, dal Col
Emile Rey e dal colletto a monte della Punta
Pfann, comprendendo anche il Monte
Bianco di Courmayeur, il Grand
Pilier d’Angle e il Picco
Luigi Amedeo.
In
questo capitolo sono perciò descritti tutti gli itinerari alla vetta che
iniziano ai piedi delle pareti dall'altezza di questi colli, oltre ai percorsi
integrali delle grandi creste principali.
«Oggi
l’intero Gruppo
del Monte Bianco è esplorato in tutti i suoi particolari. L’audacia e
la tecnica dei moderni hanno saputo vincere le pareti e le creste più
vertiginose. Ma le imprese dei pionieri, a cominciare da quella di Michel-Gabriel Paccard e Jacques Balmat, tengono pur sempre un altissimo posto nella storia
dell’ardimento umano: se valutate come devono essere valutate, tenendo conto
dell’iniziale estrema modestia dell’equipaggiamento alpino e della conseguente
tecnica delle incognite anche psicologiche che occorreva inizialmente
affrontare e superare. Quando, in quanto tempo, con quali mezzi, in quali condizioni?
- Questi gli interrogativi ai quali è d’uopo rispondere per poter giustamente
valutare questa o quella impresa, questa o quella figura di alpinista o di
guida».
Fanno parte del
Gruppo del Monte Bianco:
Vie di salite per la Vetta del Monte Bianco 4807
m.
Creste, Bacini, Colli,
Pilastri, Scudi, Piloni, Canali, Punte, Speroni, Contrafforti,Versanti, Pareti,
Picchi.
Cresta delle Bosses del Monte Bianco - Bacino dei Bossons (N) - Dal Col du Midi (NE) -
Versante della Brenva (E) - Pareti N, E e SE del Grand Pilier d’Angle e Cresta di Peutérey -
Cresta di Peutérey - Versante di Frệney (SE) - Cresta dell’Innominata (SE) - Versante del Brouillard (S) - Cresta del Brouillard (S) - Versante del Miage (SW e W) - Bacini dei Ghiacciai di Bionnassay, italiano e francese (W) - Monte Bianco di Courmayeur - Grand Pilier d’Angle - Picco Luigi Amedeo -
1774 - La guida di Courmayeur Jean-Laurent Jordaney detto “Patience” accompagna Horace Benedict de Saussure in una ricognizione sul Miage. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1786 - 8 agosto. Jacques Balmat e Michel-Gabriel Paccard, furono i primi salitori del Monte Bianco; salirono dal Grand Plateau per l'Ancien Passage Supérieur e la cresta Nord-Nordest (via Paccard). - Bacino dei Bossons - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
La storia della
conquista:
Nell’estate
del 1786
il dottore Michel-Gabriel
Paccard si accorda con Jacques Balmat e
il 7 agosto i due partono da Chamonix.
Prima
tappa la Montagne
de la Côte (2500 m.), dove bivaccano. L’8 agosto alle prime luci gli
alpinisti affrontano il ghiacciaio, superano i Grands
Mulets e vincendo difficoltà sempre maggiori, raggiungono il Petit
Plateau (3900 m.). Qui Michel-Gabriel
Paccard prende decisamente il comando della cordata e attraversano il Grand
Plateau, affronta i vergini pendii sotto i Rochers
Rouges Superiori.
L’ora
è oramai avanzata ma non v’è neanche da pensare a un bivacco a tale altitudine.
Jacques Balmat
tentenna e propone il ritorno. Michel-Gabriel
Paccard insiste con fermezza e, seguito dalla guida, risale i lunghi
pendii resi faticosi dalla neve crostosa che cede sotto i passi. Giungono sulla
calotta terminale… ancora pochi passi affannosi e toccano la vetta! Sono le ore
18 dell’8 agosto 1786.
A
Chamonix l’ascensione è stata seguita con trepidazione, tutti i
cannocchiali sono rivolti ai due puntini che risalgono l’ultima cresta. Appena
la notizia della vittoria è data, scoppia incontenibile l’entusiasmo
sottolineato dalle campane del priorato che suonano a distesa.
I
vincitori intanto piantano il barometro nella neve della vetta e Michel-Gabriel
Paccard compie alcuni esperimenti scientifici.
Alle
sette di sera i due lasciano la cima e scendono rapidamente fino al Petit
Plateau. Al chiaro di luna proseguono, aiutati dal freddo che rassoda
la neve, e verso mezzanotte si addormentarono sfiniti sulle rocce della Montagne
de la Côte.
La
mattina dopo Jacques
Balmat dovrà aiutare Michel-Gabriel
Paccard a scendere il sentiero verso la valle perché il dottore è
febbricitante e gravemente colpito dall’oftalmia della neve.
Per
l’invidia di Marc Theodore Bourrit, che tentò in ogni modo di togliere la
gloria della vittoria a Michel-Gabriel
Paccard, la storia dell’ascensione fu traviata. Tutto il merito
dell’impresa fu dato a Jacques Balmat,
che naturalmente non chiese di meglio lasciando intendere chiaramente che senza
il suo aiuto Michel-Gabriel
Paccard non avrebbe mai raggiunto la vetta.
Purtroppo
Jacques Balmat
e Marc Theodore Bourrit ebbero buon gioco e le accorate difese
di Michel-Gabriel
Paccard caddero nell’oblio.
Qualche
anno dopo la salita, quando ormai Michel-Gabriel
Paccard era morto, Jacques Balmat
raccontò ancora la sua inesatta versione al famoso romanziere Alessandro Dumas
che in un suo libro rese nota la storia in tutto il mondo. Solo recentemente
accurati studi condotti da Thomas Graham Brown hanno ridato a Michel-Gabriel
Paccard il pieno merito della grande impresa.
1795 - Marc Theodore Bourrit fa costruire al Montenvers il “Tempio della natura” adiacente all’enorme ghiacciaio della Mer de Glace. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1822 - 18/20 agosto. F. Clissold con Joseph-Marie Couttet, Mathieau Bossonney, David Couttet, Jacques Couttet, Pierre-Marie Favret e Jean-Baptiste Simond, passarono dal Grand Pilier d’Angle per raggiungere la cima del Monte Bianco di Courmayeur, effettuando per questa via la 1ª ascensione - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1851
- L’Inglese Albert Smith
raggiunse la vetta del Monte
Bianco. Le sue conferenze a Londra provocheranno un enorme
aumento delle salite. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1855 - 31 luglio. Gratien Bareaux, J.-M. Chabod detto
Turin, J. M. Chabod
detto Turisa, Alexis
Clusaz, Alexandre Fenoillet,
Jean-Marie Perrod, Alexis Proment, guide
di Courmayeur,
per la cresta Nord-Est,
attraverso lo spallone occidentale del Mont
Blanc du Tacul e il Col
du Mont Maudit che esplorarono
fino al Mur
de la Côte cercando da questo versante, per il Colle
del Gigante e il Col
du Midi, un accesso alla vetta del Monte
Bianco. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1863 - 13 agosto. R.W. Head con Julien Grange, Adolphe Orset e Jean-Marie Perrod, raggiunsero
la vetta del Monte
Bianco per la cresta Nord-Est del Col
du Midi, attraverso lo spallone occidentale del Mont
Blanc du Tacul e il Col
du Mont Maudit - Gruppo
del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1865 – 14/15 luglio. I
britannici George Mathews, Adolphus Warburton
Moore, Frank Walker, Horace Walker
guidati da Jakob Anderegg
e Melchior Anderegg
salgono al Monte
Bianco per lo Sperone
della Brenva, superando senza ramponi, gradinando, pendenze vicine
ai 60°. Adolphus
Warburton Moore fu l’ideatore e l’animatore dell’impresa, infatti, oggi
lo sperone porta il suo nome; la salita è uno degli itinerari più classici ed
eleganti dell’intera catena alpina. Essi giunsero al Col
Moore da Sud, dopo aver bivaccato
sulle rocce dove ora si trova il Bivacco
della Brenva; alla fine dello sperone uscirono a destra, verso il Col
de la Brenva. - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1865 - 7 agosto. Edward-North Buxton, Florence Craufurd Grove e Reginald John Somerled MacDonald con Jacob Anderegg, Jean-Pierre Cachat e Peter Taugwalder Jr., scesero per il versante Sud del Dôme du Goûter dopo aver raggiunto la vetta del Monte Bianco. Itinerario dapprima abbastanza ripetuto in salita, ma che in seguito alla scoperta nel 1890 (1 agosto) della via Ratti e compagni è stato completamente abbandonato. La via supera il pendio nevoso a Sud del Dôme du Goûter, ripido e alto 600 m. con seracchi nella parte inferiore, questo pendio può essere valangoso e, data l'esposizione a Sud, spesso in condizioni non buone. Dislivello 1800 m. Difficoltà AD-. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1865 - 17 settembre. La prima ascensione della Grande Rocheuse (nel Gruppo del Monte Bianco) fu fatta dall’avvocato irlandese Robert Fowler con le sue guide Michel Ducroz e Michel Balmat.
Il loro obiettivo era la terza ascensione dell’Aiguille Verte, ma dopo aver scalato un tratto del Couloir Whymper lo lasciarono per seguire la parte superiore del pilastro Sud della Grande Rocheuse (che Robert Fowler definì una «piccola aiguille») e poi scesero la sua breve Cresta Ovest. - Robert Fowler aveva anche rilevato la validità della sua via per una discesa più sicura. Ancora oggi è l’itinerario più classico. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.
1868 - 25 luglio. Frederick Augustus Yeats Brown con Julien Grange, Daniel Chabod e Joseph-Ferdinand Lalle, salirono per il versante Sud del Dôme du Goûter raggiungendo la vetta Monte Bianco. Itinerario dapprima abbastanza ripetuto in salita, ma che in seguito alla scoperta nel 1890 (1 agosto) della via Ratti e compagni è stato completamente abbandonato. La via supera il pendio nevoso a Sud del Dôme du Goûter, ripido e alto 600 m. con seracchi nella parte inferiore, questo pendio può essere valangoso e, data l'esposizione a Sud, spesso in condizioni non buone. Dislivello 1800 m. Difficoltà AD-. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1870
- 16 luglio. Meta Claudia Brevoort e William
August Brevoot Coolidge con Christian Almer e
Ulrich Almer
e Christian Gertsch,
realizzano la 2ª
ascensione salendo per lo Sperone
della Brenva raggiungendo la vetta del Monte
Bianco con uscita
diretta fra i seracchi. - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1872 - 2 luglio. Thomas Stuard Kennedy con Jean-Antoine Carrel e Johann Fischer, salendo per lo Sperone delle Tournette aprirono la prima via sul versante Sud-Ovest del Monte Bianco e su questo lato è rimasta la più classica ed elegante, anche se un po' esposta alla caduta di pietre nella parte inferiore. Un tempo era molto frequentata quale via d'accesso italiana al Monte Bianco e questo giustificò anche la costruzione di un primo rifugio a quota 3107 m, dimostratosi ben presto insufficiente e sostituito (nel 1885) dall'attuale Capanna Quintino Sella, eretta poco più sopra. Dopo la scoperta nel 1890 (1 agosto) della più comoda e facile via per il Ghiacciaio del Dôme, questa per lo Sperone delle Tournette è stata trascurata ma rimane tuttora la via più seguita del versante Sud-Ovest. A volte viene indicata, erroneamente, come «via dei Rochers.». Segue lo sperone in gran parte roccioso che dalle rocce della Tournette 4740 m. sulla Cresta delle Bosses si abbassa verso Sud-Ovest fino a immergersi a 3750 m nel Ghiacciaio del Monte Bianco. Dislivello dal ghiacciaio circa 1100 m. Difficoltà D-, II e passaggi di III grado. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1873 - 21 luglio. George Edward Foster e Adolphus Warburton Moore con Jacob Anderegg e Hans Baumann, salirono per i canali a sinistra dello Sperone delle Tournette. Via esposta alla caduta di ghiaccio. Sale per un canale situato a sinistra (Nord-Ovest) dello Sperone delle Tournette (nella sua parte superiore) e giunge per la parte finale dello stesso sperone sulla Cresta delle Bosses. Mancano altri particolari. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
.
1873 - 7 agosto. Cesare Gamba con Julien Grange, Seraphin Henry e Pierre Revel, realizzarono la 1ª discesa dalla vetta del Monte Bianco per lo Sperone delle Tournette da Sud-Ovest. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1888 - 5 gennaio. Corradino Sella, Erminio Sella, Gaudenzio Sella e Vittorio Sella con Emile Rey, Jean-Joseph Maquignaz e Daniele Maquignaz, realizzarono la 1ª salita invernale per lo Sperone delle Tournette da Sud-Ovest, con discesa ai Grands Mulets: È la prima via aperta sul versante Sud-Ovest del Monte Bianco e su questo lato è rimasta la più classica ed elegante, anche se un po' esposta alla caduta di pietre nella parte inferiore. Un tempo era molto frequentata quale via d'accesso italiana al Monte Bianco e questo giustificò anche la costruzione di un primo rifugio a quota 3107 m, dimostratosi ben presto insufficiente e sostituito (nel 1885) dall'attuale Capanna Quintino Sella, eretta poco più sopra. Dopo la scoperta nel 1890 (1 agosto) della più comoda e facile via per il Ghiacciaio del Dôme, questa per lo Sperone delle Tournette è stata trascurata ma rimane tuttora la via più seguita del versante Sud-Ovest. A volte viene indicata, erroneamente, come «via dei Rochers.». Segue lo sperone in gran parte roccioso che dalle rocce della Tournette 4740 m. sulla Cresta delle Bosses si abbassa verso Sud-Ovest fino a immergersi a 3750 m. nel Ghiacciaio del Monte Bianco. Dislivello dal ghiacciaio circa 1100 m. Difficoltà D-, II e passaggi di III grado. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1890 - 1 agosto. Giovanni Bonin, Luigi Grasselli e Achille Ratti futuro Papa Pio XI, con Joseph Gradin e Alexis Proment, dopo aver raggiunto la vetta del Monte Bianco scesero per il Ghiacciaio del Dôme e le Creste di Bionnassay e delle Cresta delle Bosses (via normale da Courmayeur). Questa via segue dapprima il ramo occidentale del Ghiacciaio del Dôme, quindi si svolge sulle aeree creste nevose di Bionnassay e delle Bosses. Il ghiacciaio è in genere molto crepacciato, specialmente a estate inoltrata, e sebbene si trovi quasi sempre la traccia pistata nella neve, il suo percorso non è mai banale e richiede attenzione; in particolare nella discesa, quando la neve è più cedevole. Possibilità di cornici sulla Cresta di Bionnassay. Dal Dôme du Goûter il percorso coincide con la frequentatissima via normale francese, sulla quale a 4362 m. si trova quale ricovero d'emergenza il Refuge Vallot costruito nel 1892. Via molto bella, varia, che grazie alla sua modesta difficoltà tecnica permette di apprezzare l'ambiente grandioso dei ghiacciai e le eccezionali vedute panoramiche dalle alte creste. Dislivello 1800 m, con sviluppo di c. 5800 m. Difficoltà PD/PD+. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1891 - 3 agosto. Julius Kugy e Otto Zsigmondy con Joseph Petigax, César Ollier e L. Bonetti, praticarono una variante per raggiungere la vetta del Monte Bianco. Dal Rifugio Gonella seguirono la via normale e dall'alto bacino del ghiacciaio piegarono decisamente a destra passando sopra l'isolotto inferiore del contrafforte meridionale del Dôme, a circa 3700 m, giungendo ai piedi del pendio terminale. È preferibile alla via originale. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1892
– Viene costruito a 4362 metri di quota il Refuge Vallot da Joseph
Vallot sulle rocce (Rochers Foudroyés) emergenti alla base della
nevosa Cresta
delle Bosses (Nord-Ovest) del
Monte
Bianco. E’ stato rifatto in duralluminio nel 1938
e sistemato nel 1968 con 12 posti. E’
sempre aperto, senza custode, ma spesso l’interno è in cattivo stato e il
soggiornarvi non è gradevole. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1892 - L’astronomo francese Jules-César Janssen fa costruire un osservatorio sulla
vetta del Monte Bianco: verrà
inghiottito dal ghiacciaio nel 1909.
- Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1892
- 16 agosto. La cordata composta da Paul Güssfeldt con Emile Rey, Laurent Croux e Michel Savoye, realizzano la 3ª ascensione per lo Sperone
della Brenva salendo alla vetta del Monte
Bianco. Per fare questo praticando
una deviazione che in seguito sarà chiamata Variante Güssfeldt. - Via interamente su neve-ghiaccio,
che giunge sullo sperone per la sua parete concava Nord già all'inizio del dosso superiore. È più ripida e più bella
della Via Moore ma è molto esposta
alla caduta di ghiaccio, sia dai seracchi del Col
de la Brenva sia dal pendio sotto la crestina di ghiaccio. Poco ripetuta. -
Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1893 - 26 luglio. John Percy Farrar con Chistian Klucker e Daniele Maquignaz, realizzano la 4ª ascensione salendo per lo Sperone della Brenva alla vetta del Monte Bianco. Praticando una deviazione che in seguito sarà chiamata Variante Farrar. - Itinerario più facile e semplice e perciò più sbrigativo dell'originale, meglio percorribile al buio perché si svolge su neve. Nella parte iniziale è al riparo da cadute di sassi provocate da altre cordate sulla via originale.
Dal Col
Moore si attraversa nel versante Sud
ai piedi delle rocce per circa 100 m. scavalcando anche una costola, fino a un
canale nevoso che scende dallo sperone e ha origine tra la punta 3873 m.
e la crestina di neve-ghiaccio. Lo si sale per metà, quindi si prosegue sui
pendii nevosi a sinistra (salendo) che portano sulla crestina suddetta. Dalla
metà del canale si può anche proseguire a destra su terreno misto, per prendere
la cresta ancora rocciosa dello sperone. - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1893 - 16 agosto. T. L. Kesteven e A. M. Marshall con Emile Gentinetta, Josef Gentinetta e Rudolf Kaufmann, salirono in vetta al Monte Bianco per il contrafforte centrale che in seguito sarà ripetuta parecchie volte. Si svolge lungo il più marcato ed elegante dei tre contrafforti rocciosi. All'altezza della sua sommità, 4436 m, si trova la barriera di seracchi del ghiacciaio superiore, ma che proprio in corrispondenza della cresta dello sperone ha di solito uno spessore minimo ed è superabile senza problemi. Via su misto molto bella; con lo Sperone delle Tournette è la più sicura su questo versante. Dislivello dal ghiacciaio 1100 m, dei quali circa 700 per lo sperone roccioso. Difficoltà D. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1894
- 4/5 agosto. G. Hastings, Albert Frederick Mummery e John Norman Collie, realizzano
la 5ª ascensione salendo per la Costola
Mummery dello Sperone
della Brenva e la 27ª ripetizione alla vetta del Monte
Bianco. - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1895 - Fine di agosto. Valère Alfred Fynn e Pierre Goudet salirono sulla Grande Rocheuse (nel Gruppo del Monte Bianco), sugli scoscesi pendii settentrionali che scendono sul Ghiacciaio di Argentière del Pilastro Nordest, alto 1200 metri, aprirono, il primo nuovo itinerario, senza guide, sulle pareti del versante di Argentière, sul canalone ghiacciato a sinistra del pilastro.
I due alpinisti lasciarono il Rifugio Cabane de Saleina (2691 m.) a mezzanotte con l’obiettivo di scalare l’Aiguille du Chardonnet, ma al Col du Chardonnet cambiarono i loro piani e si diressero verso la Grande Rocheuse. Alle 3 iniziarono la scalata e raggiunsero la cima tredici ore più tardi. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.
1897 - 7 agosto. W. Lohmüller, Oskar Fèlix Schuster, A. Swaine, salirono per il versante Sud-Ovest delle Bosses. L'itinerario si svolge quasi interamente su ghiacciaio, con pendii ripidi (valangosi) sotto la Grande Bosse. Poco interessante. Dislivello1800 m. AD+. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1897 - 7 agosto. A. F. de Fontblanque e Signora con Mattia Zurbriggen, Q. Schwartzen e un portatore, praticano una variante, raramente seguita. Si svolge su rocce rotte. Dal bacino superiore del Ghiacciaio del Dôme si va a destra sopra l'isolotto inferiore, 3700 m, dove si alza il robusto contrafforte roccioso meridionale del Dôme. Spostarsi sul fianco Est, dove per un camino di 30 m. e rocce piuttosto difficili si raggiunge e si segue la cresta, scavalcando un primo gendarme. Il secondo si aggira a sinistra con difficoltà, il terzo si supera. Da un profondo intaglio si passa sul verso Est e si sale obliquamente per raggiungere di nuovo la cresta vicino a una grande torre. La cresta porta alla spalla 4154 m. sulla Cresta di Bionnassay, dove passa la via normale per il Monte Bianco che loro seguirono fino al Rifugio Vallot. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1898 - Viene costruito il primo Rifugio Torino (oggi Rifugio Torino vecchio) si trova a 3322 m, sullo sperone a Sud-Est della Punta Helbronner, circa all’altezza del vicino Colle del Gigante. Panorama aperto verso le Alpi Pennine e sui monti della Val d’Aosta e più ravvicinato sulla Cresta di Peutérey del Monte Bianco. Allo stesso livello e unito alla stazione della funivia. Eretto dalla Sezione di Torino del CAI e in seguito ingrandito più volte, ha 50 posti letto. E’ sempre aperto, anche d’inverno, ma custodito con servizio d’alberghetto solo durante l’estate.
I Rifugi sono due, del CAI, in comproprietà fra le Sezioni di Aosta e di Torino.
Il Rifugio Torino nuovo si trova a 3375 m, ed è stato inaugurato nel 1952, dispone di 215 posti letto. Aperto e custodito dal 15 maggio al 30 settembre con servizio d’alberghetto (il sottostante Rifugio Torino vecchio funge da locale invernale).
I due Rifugi sono collegati fra loro, oltre che da un sentiero esterno, da un ripido tunnel con montacarichi e scalinata (222gradini). Costituiscono buon punto di partenza per tutte le ascensioni sulle numerose cime che attorniano il Glacier du Géant: dall’Aiguille d’Entrèves alla Tour Ronde, dal Mont Maudit al Mont Blanc du Tacul e a tutti i suoi satelliti (Clocher, Grand Capucin, Pic Adolphe, Pyramide du Tacul, ecc.), oltre agli accessi ai due Bivacchi della Fourche (Alberico e Borgna e Rifugio Bivacco Ghiglione). - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1901
- 9 luglio. Ettore Allegra con Laurent Croux e Alexis Brocherel, realizzano la 2ª ascensione della Variante Güssfeldt sullo Sperone
della Brenva salendo alla vetta del Monte
Bianco. Via interamente su neve-ghiaccio, che giunge sullo sperone per
la sua parete concava Nord già all'inizio
del dosso superiore. È più ripida e più bella della Via Moore ma è molto esposta alla caduta di ghiaccio, sia dai
seracchi del Col
de la Brenva sia dal pendio sotto la crestina di ghiaccio. Poco
ripetuta. - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1901 – 18/20 luglio. Giuseppe
Gugliermina e Giovanni
Battista Gugliermina con
la guida Joseph Brocherel raggiungono per primi la vetta del Picco
Luigi Amedeo (4469 m.) nel Gruppo del Monte Bianco, per
la Cresta
del Brouillard. Il Picco
Luigi Amedeo (4469 m.) da alcuni viene considerato un Quattromila
indipendente, è però toccato quasi esclusivamente durante le traversate sulla Cresta
del Brouillard. - Massiccio del Monte Bianco.
1901 - 18/20 luglio. Giovanni
Battista Gugliermina e Giuseppe Gugliermina con la guida Joseph Brocherel,
realizzando la prima ascensione per la
parete Ovest della quota 4470 m. a cui diedero il nome di Picco
Luigi Amedeo e il primo percorso della Cresta
del Brouillard; trascorsero la successiva notte di maltempo fra 20 e 21
luglio nell'Osservatorio Janssen, che
in quegli anni, ormai semi-inghiottito dal ghiaccio si trovava ancora proprio
sulla vetta del Monte
Bianco.
Via probabilmente non ripetuta. Sale sul bordo destro (idrografico) di
una stretta gola-canale incisa al centro della parete di granito e visibile
solo quando si giunge ai suoi piedi (i primi salitori evitarono la salita sul
fondo della gola in quanto ghiacciata e soggetta alla caduta di sassi.
Dislivello dalla crepaccia al Picco
Luigi Amedeo 750 m. fino al Monte
Bianco 1450 m. Difficoltà: probabilmente D+, su roccia e misto. - Bianco
- Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1903 - 7 agosto. A. Haker, Eduard Pichl praticarono una variante alla via normale per il Monte Bianco raramente seguita. Si svolge su rocce rotte. Dal bacino superiore del Ghiacciaio del Dôme si va a destra sopra l'isolotto inferiore, 3700 m, dove si alza il robusto contrafforte roccioso meridionale del Dôme. Spostarsi sul fianco Est, dove per un camino di 30 m. e rocce piuttosto difficili si raggiunge e si segue la cresta, scavalcando un primo gendarme. Il secondo si aggira a sinistra con difficoltà, il terzo si supera. Da un profondo intaglio si passa sul verso Est e si sale obliquamente per raggiungere di nuovo la cresta vicino a una grande torre. La cresta porta alla spalla 4154 m. sulla Cresta di Bionnassay, dove passa la via normale per il Monte Bianco che loro seguirono fino in vetta - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1904 - 25 febbraio. Ugo Mylius con le guide Kaspar Maurer, Tannler e Franz Zurflüh, raggiungono e scendono dalla vetta del Monte Bianco con gli sci. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1905 - agosto. E. Franzelin e I. Heckenbleikner, salirono al Picco Luigi Amedeo raggiungendo poi la vetta del Monte Bianco per il contrafforte di destra. Questo contrafforte è il meno marcato e continuo dei tre che caratterizzano il versante Sud-Ovest. È separato dalla parete del Picco Luigi Amedeo. da un largo canale nevoso ed è dominato da minacciosi seracchi. Via su roccia e ghiaccio, molto pericolosa. Dislivello 1100 m. Difficoltà probabilmente D+ specialmente su ghiaccio. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1905 - 23/25 dicembre. Graziadio Bolaffio con Joseph Croux e Alexis Croux, Ciprien Savoye e Albert Savoye con Laurent Petigax, realizzano la 1ª invernale salendo per il Ghiacciaio del Dôme e le Creste di Bionnassay e delle Cresta delle Bosses (via normale da Courmayeur). Questa via segue dapprima il ramo occidentale del Ghiacciaio del Dôme, quindi si svolge sulle aeree creste nevose di Bionnassay e delle Bosses. Il ghiacciaio è in genere molto crepacciato, specialmente a estate inoltrata, e sebbene si trovi quasi sempre la traccia pistata nella neve, il suo percorso non è mai banale e richiede attenzione; in particolare nella discesa, quando la neve è più cedevole. Possibilità di cornici sulla Cresta di Bionnassay. Dal Dôme du Goûter il percorso coincide con la frequentatissima via normale francese, sulla quale a 4362 m. si trova quale ricovero d'emergenza il Refuge Vallot. Via molto bella, varia, che grazie alla sua modesta difficoltà tecnica permette di apprezzare l'ambiente grandioso dei ghiacciai e le eccezionali vedute panoramiche dalle alte creste. Dislivello 1800 m, con sviluppo di c. 5800 m. Difficoltà PD/PD+. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1909 - 29 luglio. Hans von Hertling e Hans Pfann, salirono da Sud-Ovest per la Cresta delle Bosses (via dei Rochers). Questa cresta di roccia e neve assai poco marcata, si abbassa dalla Petite Bosse verso Sud-Ovest per oltre 500 m. a un'aerea selletta 3955 m, oltre la quale la cresta si rialza nell'esile Punta Pfann e si allunga poi a formare i Rochers del Monte Bianco (da cui il nome della via), possente insieme di crestoni che separano il Ghiacciaio del Monte Bianco da quello del Dome. Bella via varia e di piacevole percorso, interessante anche per l'ambiente poco conosciuto e solitario nel quale si svolge (a parte la cresta finale). Dislivello dal bacino superiore del ghiacciaio 1000 m. Difficoltà AD+ /D-. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1911
- 5 agosto. V. R. Caesar
e J. C. H. Runge con
Abraham Muller e G.
Muller, superano sul bordo a sinistra (Est) la parete con seracchi salita da Paul Güssfeldt per lo Sperone
della Brenva uscendo presso le rocce. Raggiungendo poi la vetta del Monte
Bianco. - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1912 – Viene inaugurata la Capanna Cesare Gamba, sul dosso settentrionale dell’Aiguille du Châtelet, fra i Ghiacciai di Frêney e del Brouillard, su un ripiano a 2630 m. Era una modesta costruzione di legno che poteva ospitare fino a 30 persone. Carico di storia, sopravvisse gloriosamente fino alla edificazione del Rifugio Monzino che è un robusto edificio costruito nel 1965 e dedicato alla memoria del giovane alpinista Franco Monzino, prematuramente scomparso. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1912
- 11 luglio. La prima discesa per lo Sperone
della Brenva venne effettuata da Robert Wylie Lloyd
con Joseph Pollinger
e F. Imboden. - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1919 - 7 agosto. R. L. Graham Irving, da solo, sale per la cresta delle Aiguilles Grises, della Cresta di Bionnassay e delle Bosses, fino al Dôme du Goûter. Questo itinerario si svolge sempre in cresta. Permette di evitare il percorso del crepacciato Ghiacciaio del Dôme, ed è da tenere presente anche per la discesa quando, specialmente a fine stagione, i numerosi crepacci possono ostacolare troppo il passaggio sul ghiacciaio. La via nell'insieme risulta più varia della via normale e anche più sicura, ma di solito richiede più tempo e non viene quasi mai seguita. Si può considerare una sua variante. La parte iniziale rocciosa e di misto ha un dislivello di 750 m. con sviluppo di quasi 2000 m. Difficoltà PD+. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1919 – 19/20 agosto. Viene realizzata la prima ascensione della Cresta dell’Innominata al Monte Bianco ad opera di S. L. Courtauld, E. G. Oliver con Adolf Aufdenblatten, Adolphe Rey e Henry Rey. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1921 – 31 luglio–1 agosto. Giovanni
Battista Gugliermina, Giuseppe
Gugliermina, Francesco Ravelli e Lucien Proment
compiono la seconda ascensione della Cresta
dell’Innominata al Monte
Bianco. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1921 - l agosto. E. Ghiglione, F. Grottanelli e Zenone Ravelli, realizzarono la 2ª ascensione salendo per la cresta a Sud-Ovest delle Bosses (via dei Rochers). e il giorno successivo ripercorsero la via in discesa. Questa cresta di roccia e neve assai poco marcata, si abbassa dalla Petite Bosse verso Sud-Ovest per oltre 500 m. a un'aerea selletta 3955 m, oltre la quale la cresta si rialza nell'esile Punta Pfann e si allunga poi a formare i Rochers del Monte Bianco (da cui il nome della via), possente insieme di crestoni che separano il Ghiacciaio del Monte Bianco da quello del Dome. Bella via varia e di piacevole percorso, interessante anche per l'ambiente poco conosciuto e solitario nel quale si svolge (a parte la cresta finale). Dislivello dal bacino superiore del ghiacciaio 1000 m. Difficoltà AD+ /D-. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1921 - 1/2 agosto. Giovanni
Battista Gugliermina, Giuseppe
Gugliermina, Francesco Ravelli e Lucien Proment
compiono la seconda ascensione della Cresta
dell’Innominata al Monte
Bianco e tracciano la variante Ravelli che invece di traversare a sinistra il largo canale sui 4250 m,
si sale ancora su misto lungo il suo bordo, riprendendo a seguire la cresta
sopra il secondo risalto. Il canale si attraversa quasi alla sua estremità
superiore dove è molto largo, quindi si sale su rocce rotte e una rampa nevosa
obliqua a sinistra che porta sullo sperone dove passa la via classica. - Gruppo
del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1923 – Viene costruita la prima Capanna della Noire, situata a 2316 m. in un anfratto roccioso ai piedi della verticale parete Sud del Mont Noir de Peutérey, affacciato sopra la Val Veni, al margine orientale della conca sospesa nota come Fauteuil des Allemands. Chiamata anche Rifugio Borelli-Pirovano. Venne ingrandita e rifatta nel 1937, 1950, 1969, 1981. Attualmente dispone di 20-30 posti letto su tavolati, con materassi e coperte. E’ sempre aperto. Inizialmente dedicato a Lorenzo Borelli (1878-1936), socio fondatore del CAAI e suo Presidente nel 1922-23. Ricorda dal 1969 anche Carlo Pirovano, alpinista biellese caduto nel 1963 sulle Ande Peruviane. E’ utile per le ascensioni che iniziano dal Fauteuil des Allemands: dal Mont Rouge de Peutérey al Pic Gamba, all’Aiguille Noire de Peutérey (cresta Sud, parete Est e via normale) e la Mont Noir de Peutérey. La grande conca sospesa sopra una ripida soglia basale al cui margine si trova il rifugio, ha ricevuto dagli alpinisti il nome di Fauteuil des Allemands in quanto si presenta come il sedile di un’enorme poltrona avente per schienale la parete Sud dell’Aiguille Noire de Peutérey e per braccioli il Mont Rouge de Peutérey e il Mont Noir de Peutérey. La conca è indicata anche col nome locale di Combalet, più rispondente al suo aspetto che ne rivela l’origine glaciale. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1926 - 8 settembre. Il pilastro Sud della Grande Rocheuse nel Gruppo del Monte Bianco venne scalato interamente da Georges Charlet e Anatole Bozon che guidavano la signora Charmichael e sua figlia Eveline Charmichael. Al di sopra del Col Armand Charlet la Pointe Eveline (4026 m.) - (così chiamata in suo onore) viene aggirata a sinistra sul lato dell’Argentière. (Scalata della Pointe Eveline: IV grado, tre quarti d’ora), lungo una stretta cresta nevosa. Ad Est della Pointe Eveline si procede su un’ulteriore cresta nevosa e su roccia fino alla vetta dell’Aiguille du Jardin. L’odierna via normale è una combinazione dei due percorsi, ma in condizioni favorevoli si può anche seguire il Couloir Whymper fino alla fine e scalare la montagna per la Cresta Ovest. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.
1927
- 18 febbraio. Il trio H. von Allmen, F. Barth e H. Barth, realizza la 1 salita invernale raggiungendo la vetta
del Monte
Bianco per la cresta Nord-Est, attraverso lo spallone occidentale del Mont
Blanc du Tacul e il Col
du Mont Maudit - Gruppo
del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
(Vedi itinerario: Bianco
- Dal Col du Midi (NE)).
1927 – 1/2 settembre. Thomas Graham Brown e Francis Sidney Smythe salirono per la parete della Brenva
bivaccando ai piedi della Sentinella
Rossa, il grande roccione da cui la via prese il nome. Salendo poi da
questo versante alla vetta del Monte
Bianco. - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1928 - 18/19 luglio. André Migot e Robert Tézenas du Montcel, scesero dal Col du Brouillard con un percorso lungo, interessante per l'ambiente ma monotono fino al colle. Questa prima volta era stato seguito in discesa per evitare le cadute di pietre nei due canali del Col Emile Rey, in effetti, pericolosi durante le ore calde. Difficoltà D. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1928
- 25 luglio. Josef Knubel e Franz-Josef Biner
(guida) con Eustace Thomas e Robert Underhill, hanno
disceso la sua più bella parte superiore il Pilone
Sud di Frêney utilizzando per la parte inferiore
la Cresta
dell'Innominata. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1928
- 6/7 agosto. Thomas Graham Brown e Francis Sidney Smythe, aprono la Via
Major sulla parete della Brenva uscendo in vetta al Monte
Bianco di Courmayeur. - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1929 - Viene inaugurato il Bivacco della Brenva che si trova a 3060 m. sul grande isolotto roccioso situato fra la screpacciatissima colata principale del Ghiacciaio della Brenva e la colata orientale (Ghiacciaio della Tour Ronde) in ambiente grandioso. Di proprietà del CAAI è del tipo a semibotte basso, coperto di lamiera zincata. E’ sempre aperto, con posto per 4 persone sul pavimento. Serviva un tempo per lo Sperone della Brenva e per la salita della Cresta di Peutérey passando per la parete Est dell’Aiguille Blanche di Peutérey. Attualmente è assai poco frequentato. Interessante è il percorso del dosso nevoso 3555 m. che sovrasta l’isolotto, con successiva ascensione della Tour Ronde per la cresta Sud-Ovest. - Contrafforti Italiani - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1929
- 24 agosto. Guido De Rege e Virgilio Neri, superano
sul bordo opposto (Ovest) la parete
con seracchi salita da Paul Güssfeldt per lo Sperone
della Brenva - (1892 16 agosto),
molto pericolosa e in continua trasformazione. Raggiungendo poi la vetta del Monte
Bianco. - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1929 - 6/7 settembre. Walter
Stösser si spinge con l'amico Ludwig Hall sulla via Brown-Smythe (Sentinella
Rossa), che raggiunge la
vetta del Monte
Bianco dal versante della Brenva
realizzando la 2ª ascensione di quella via. - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1930 - 26 luglio. Jacques De Lépiney e L. Nelter, praticarono salendo dalla spalla nevosa a 4450 m. una variante superiore attraversando obliquamente verso sinistra tutto il pendio nevoso sottostante le rocce dello Sperone della Tournette, per raggiungere la Cresta delle Bosses. Esposto a Ovest, il suddetto pendio è facilmente soggetto a valanghe-. Senza scopo pratico. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1930
- 31 luglio-1 agosto. T. Beeringer,
H. Huber e Gustl
Kröner, salirono alla vetta del Monte
Bianco per la parete complessa e pericolosa della Brenva aggiudicandosi la 3ª
ascensione della via della
Sentinella
Rossa. - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1932 - luglio. Hermann Bratschko, Emil Rupilius, Karl Rupilius e Karl Schreiner, partiti dai Bivacchi. della Fourche si raggiunge il Col Moore 3525 m. Dopo un primo pendio si attraversano a sinistra in lieve salita due canali, pendii di neve al margine inferiore delle rocce e un altro profondo canale, quindi si sale diritto su blocchi affioranti fino a un torrione monolitico di roccia rossastra: la Sentinella Rossa della Brenva, circa 3800 m. (ore 1.15 dal colle; alla sua base, sotto un lastrone, posto da bivacco al sicuro dalle scariche).
Salire a sinistra, scavalcando su
terreno misto la parte inferiore della Costola
Mummery e portandosi sul pendio nevoso del largo canale che in seguito
si dovrà attraversare (molto esposto alla caduta di ghiaccio). Salirlo presso
la costola, un po' al riparo, fino a un ripido salto roccioso. Da qui
attraversarlo verso sinistra per raggiungere a 4073 m. la crestina sotto uno
sperone di rocce rossastre detta Costola sinuosa. Scalare questa
costola prima sulla destra, poi presso la sua cresta; evitare a destra un
risalto di 40 m. e riprendere la cresta ghiacciata soprastante. Più a destra si
supera un tratto roccioso dirupato, l'escalier, e si raggiungono i pendii superiori di neve con affioramenti
rocciosi. Superarli, uscendo su un dosso nevoso a sinistra della barriera di
seracchi, circa 4570 m. Per i facili pendii terminali si sale alla cima del Monte
Bianco (ore 6; ore 8.30 dai bivacchi). - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1932 - 11 agosto. Ernest Brun (guida) con Georges Franck, in discesa. Scesero dalla vetta del Monte Bianco seguendo la sottile cresta verso Ovest e Nordovest. A un breve pianoro si lascia a destra il Rifugio Vallot 4362 m, si scende alla larga sella del Col du Dôme 4240 m. e si risale per lieve pendio all'ampia cupola del Dôme du Goûter 4304 m. (Attenzione con scarsa visibilità: le tracce più numerose portano di solito verso Nordovest, al Refuge du Goûter). Si riprende verso Sudovest la Cresta di Bionnassay, prima larga e poi stretta e aerea (cornici) fino alle poche rocce del Piton des Italiens 4003 m, dalle quali si dirama verso Sud un'altra ripida cresta in parte nevosa. Si segue questa cresta per breve tratto, quindi si scende a sinistra (Est, ripido) nella conca del Ghiacciaio del Dôme. Si scende lungo il ghiacciaio prima circa nel'mezzo, poi sulla destra (zone di crepacci). A un piccolo pianoro si trova a destra il passaggio che porta al Rifugio Gonella (non visibile dal ghiacciaio). - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1932 - 3 settembre. Laurent Grivel (guida) con Lucien Devies, compiono la terza ascensione della Cresta dell’Innominata al Monte Bianco che è formata da ripidi risalti rocciosi e nell'insieme è solo di poco la più rilevata fra i vari crestoni che caratterizzano la parete Sud. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1933
- 9 luglio. Alexander Graven
e Alfred Aufdenblatten
(guida) con Thomas Graham Brown, sono
saliti per il Pilone
Sud di Frêney.
Questo percorso è stato realizzato in due tempi, dapprima dalla cordata di Josef
Knubel nel 1928 in discesa e
dalla cordata di Alexander Graven
in salita. Ambedue le cordate hanno utilizzato per la parte inferiore la Cresta
dell'Innominata. Questo percorso collega nella loro parte centrale le
due creste vicine e parallele del Pilone
Sud di Frêney
e della Cresta
dell'Innominata, permettendo di passare da una all'altra con
interessanti combinazioni di itinerari. - Gruppo del Monte Bianco
- Massiccio del Monte
Bianco.
1933
- 26 luglio. Alexander
Graven e Alfred Aufdenblatten
(guida) con Thomas Graham Brown,
realizzano la 2ª ascensione
della Via
Major sulla parete
della Brenva
con la 1ª traversata del
Col Major e discesa per la parete Sud-Ovest
(o Gustl Kroner con un
compagno?). - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1933 - 26 luglio. Alexander Graven e Alfred Aufdenblatten (guida) con Thomas Graham Brown, scesero per il contrafforte centrale del Monte Bianco nella Prima traversata del Col Major dopo la 2ª salita della Via Major. La discesa si svolse lungo il più marcato ed elegante dei tre contrafforti rocciosi. All'altezza della sua sommità, 4436 m, si trova la barriera di seracchi del ghiacciaio superiore, ma che proprio in corrispondenza della cresta dello sperone ha di solito uno spessore minimo ed è superabile senza problemi. Via su misto molto bella; con lo Sperone delle Tournette è la più sicura su questo versante. Dislivello dal ghiacciaio 1100 m, dei quali c. 700 per lo sperone roccioso. Difficoltà D. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1933 - 28 luglio. Victor Bressoud,
René Dittert,
Walter Marquart e Francis Marullaz, salirono per la Cresta
del Brouillard, dal versante Est
del Col
Emile Rey, unendo
almeno tre itinerari già percorsi: dai fratelli Giovanni
Battista Gugliermina e Giuseppe
Gugliermina nel 1899 fino al colle, Josef Knubel
1911 fino al Picco
Luigi Amedeo e Giovanni
Battista Gugliermina e Giuseppe
Gugliermina sempre nel 1899 fino al Monte
Bianco di Courmayeur. Itinerario classico, che offre il modo più vario e
anche più pratico grazie ai Bivacchi
Eccles per seguire la Cresta
del Brouillard; i primi salitori giunsero al Col
Emile Rey salendo per il Ghiacciaio del Brouillard con un
percorso più complicato, ma l’accesso a questo colle rimane sempre impegnativo,
da qualsiasi parte venga effettuato. Esposto alla caduta di sassi fin quasi sul
Picco
Luigi Amedeo; per questo motivo, almeno al Col
Emile Rey è bene giungere prima del sorgere del sole. Dislivello dai Bivacchi
Eccles alla cima circa. 1000 m. Difficoltà D su neve-ghiaccio,
roccia (passaggi di III) e misto. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1933 - 1 agosto. Alexander Graven e Alfred Aufdenblatten (guida) con Thomas Graham Brown, realizzarono la 2ª ascensione salendo per la Cresta del Brouillard, dal versante Est del Col Emile Rey. Itinerario classico, che offre il modo più vario e anche più pratico grazie ai Bivacchi Eccles per seguire la Cresta del Brouillard; i primi salitori giunsero al Col Emile Rey salendo per il Ghiacciaio del Brouillard con un percorso più complicato, ma l'accesso a questo colle rimane sempre impegnativo, da qualsiasi parte venga effettuato. Esposto alla caduta di sassi fin quasi sul Picco Luigi Amedeo; per questo motivo, almeno al Col Emile Rey è bene giungere prima del sorgere del sole. Dislivello dai Bivacchi Eccles alla cima circa. 1000 m. Difficoltà D su neve-ghiaccio, roccia (passaggi di III) e misto. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1933 – 5 agosto. Thomas Graham Brown, guidato da Alexander Graven e Alfred Aufdenblatten completa con la via della Poire (Pera) il suo “trittico” sulla Brenva.
Via dei primi salitori: Dal mezzo della Pera
si raggiunge su placche di buona roccia lo spigolo a destra, per continuare
nella parete Nord. Si sale per
placche e fessure molto difficili. Si traversa a destra, si sale un diedro
liscio, poi una fessura-camino di 10 m. e in seguito per rocce meno ripide si sale
in cima alla Pera. - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1933
- 6 agosto. Leopoldo Gasparotto realizza la 1ª solitaria salendo dallo Sperone
della Brenva e raggiungendo la vetta del Monte
Bianco. - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1933 - 12 agosto. Josef Knubel e H. Lochmatter (guida) con Alfred Zürcher, percorsero in discesa la via della Cresta del Brouillard, dal versante Est del Col Emile Rey. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1933 - 13/14 agosto. Robert Gréloz e André Roch, salirono per la Cresta del Brouillard, dal versante Est del Col Emile Rey e in seguito risalirono al Monte Bianco per la Cresta dell'Innominata. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1933 - 14 agosto. Robert Gréloz e André Roch, compiono la quarta ascensione della Cresta dell’Innominata al Monte Bianco. La via non segue interamente la cresta, ma nella parte mediana si porta a sinistra sul vicino Sperone del Brouillard. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1935 - Viene costruito il Bivacco della Fourche, situato a 3684 m. al Col de la Fourche, sull’aerea cresta spartiacque e di confine. E’ stato rifatto nel 1985 ed è di proprietà del CAAI: E’ di legno rivestito di lamiera, dispone di 12 - 15 posti su tavolati con materassi ed è sempre aperto. Dedicato a due alpinisti torinesi Corrado Alberico e Luigi Borgna, sepolti da valanga il 17 agosto 1934 nel canalone sotto il Col de la Brenva, che sta proprio di fronte.
Il Bivacco serve per tutte le
impegnative ascensioni che attaccano dal Ghiacciaio della Brenva: dal Mont
Maudit al Monte
Bianco, al Grand
Pilier d’Angle, al Col
de Peutérey a all’Aiguille
Blanche de Peutérey. Per praticità nel testo verrà sempre indicato, con
il vicino Rifugio Ghiglione,
con il nome di Bivacchi della Fourche.
- Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1935 - 18 luglio. Edouard Frendo, André Roch e Henri Sarthou, salirono per il canalone Est, fra il colle e
lo Sperone
della Brenva, fino in cima al Monte
Bianco. Ardua via glaciale che passa fra impressionanti seracchi, molto
esposta alla caduta di ghiaccio. Dislivello, fin sopra il Mur
de la Côte:
900 m; circa 1250 fino in cima.
Difficoltà D / D+. - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1936 - 8 agosto. Robert Gréloz e André
Roch, partiti per ripetere la via della Sentinella
Rossa, a causa del pericolo di valanghe salirono invece per la Costola
Mummery che è uno sperone più sicuro della Brenva,
uscendo in linea diretta dai seracchi sommitali. Sopra, sempre diritto si
arriva in cima al Monte
Bianco (ore 8-10 dal Ghiacciaio della Brenva). - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1937
- 2 luglio. Armand
Charlet (guida) con Marc-Antoin
Azema, dal bacino superiore del Ghiacciaio della Brenva seguirono
dapprima la Variante Güssfeldt fin
sullo Sperone
della Brenva. Proseguirono obliquando a sinistra la via Diagonale attraverso tutto il gran pendio
superiore, per raggiungere a circa 4300 m. la sommità della costola rocciosa
che costituisce la sponda sinistra del gran canale centrale che scende da sotto
la vetta del Monte
Bianco. Traversarono ancora a sinistra ripidi pendii minacciati da seracchi
fino a raggiungere sulle rocce la parte superiore della via della Sentinella
Rossa, poco prima della sua uscita sui pendii superiori. Itinerario
esposto alla caduta di ghiaccio, raramente percorso. D. - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo
del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1937
- 24 luglio. Robert Gréloz e André Roch, realizzarono la 2ª ascensione del Monte
Bianco sulla parete della Brenva
per la via della Poire (Pera).
Dai Bivacchi Ghiglione
e della Fourche si giunge al Col
Moore 3525 m. Si
attraversa prima orizzontalmente, poi anche abbassandosi sotto canali di
scarico e risalti rocciosi, quindi risalendo su pendii con blocchi di ghiaccio
fino a raggiungere dalla destra a circa 3650 m. le rocce inferiori del contrafforte
sotto la Pera.
Per queste rocce innevate (o per il pendio ghiacciato a destra) si sale alla
base della Pera,
circa 3900 m. (fin qui sempre molto pericoloso). Si arrampica su gradini e
brevi risalti, poi per 2 lunghezze in un canale-camino passando a destra di
pilastri affiancati. Si continua nel mezzo della Pera
su buona roccia (qui i primi salitori sono andati a destra), obliquando un po'
a sinistra. Si supera a destra per placche fessurate una gran placca con neve
visibile già dalla Fourche
della Brenva (III e IV), uscendo a un intaglio situato 30 m sotto la
cima del risalto: questi 30 m sono molto vicini al seracco di sinistra. Dopo
qualche metro a sinistra (fino a 5-6 m. dal seracco) si supera un breve muro
(IV) e verso destra (III e IV) si esce in cima alla Pera, 4196 m. Si prosegue su crestina e
neve, poi si scalano le rocce a sinistra dell'Aiguille de la Belle Etoile
(4354 m, salita nel 1933, 26 luglio dal
colletto a monte). Ancora per 100 m. su neve (possibilità di uscire a sinistra verso
la Cresta
di Peutérey) fino all'altezza dei seracchi a destra. Sopra
questi si prendono a destra facili pendii (salita lunga e faticosa) che portano
sulla cresta sommitale e quindi in vetta. - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1937
- 24 luglio. Hermann Steuri
(guida) con Arthur Bauer, realizzano la 3ª ascensione della Via
Major sulla parete della Brenva
salendo sulla fascia nevosa si piega a sinistra e si scala un camino
verticale alto 20 m. (chiodi). Se questo è ghiacciato si può salire una placca
5 m. più a sinistra e il soprastante camino. - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1937
- 6 agosto. André Roch
(guida) con Paul Hagenbach,
realizzano la 4ª ascensione della Via
Major sulla parete della Brenva
salendo sulla fascia nevosa che piega a sinistra e si scala un camino
verticale alto 20 m. (chiodi). Se questo è ghiacciato si può salire una placca
5 m. più a sinistra in una fessura, per piegare a destra nel camino. - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1938
- 28 luglio. M. Burghartwieser,
H. Lobenhoffer, F. Punz e V. Surrer, realizzarono la 2ª ascensione salendo
da quel rilievo roccioso irregolare che fa da bordo sinistro (idrografico) al
tratto più largo del Gran
canale centrale della Brenva che fu chiamato la Costola
Mummery uscendo a sinistra della vetta del Monte
Bianco. - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1938 - 3 agosto. Gabriele Boccalatte con il Conte Ugo di Vallepiana e la Guida Laurent Grivel salirono la magnifica Cresta dell’Innominata che a Gabriele Boccalatte in precedenza aveva dato le gioie e gli entusiasmi delle sue imprese migliori. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1938
- 2/3 settembre. Paolo
Gazzana Priaroggia e Gianpaolo Guidobono
Cavalchini, realizzano la 5ª
ascensione della Via
Major sulla parete della Brenva
salendo sulla fascia nevosa che piega a sinistra e si scala un camino
verticale alto 20 m. (chiodi). Se questo è ghiacciato si può salire una placca
5 m. più a sinistra in una fessura, per piegare a destra nel camino. - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1939 - 14/15 agosto. Riccardo Cassin e Ugo Tizzoni realizzano la Prima ascensione della parete Nord-est dell’Aiguille de Leschaux o (Guglia di Leschaux) partendo dal Ghiacciaio di Triolet. Questo itinerario supera arditamente il settore più ripido della parete, sbucando sulla spalla superiore della Cresta Nord-ovest a destra della vetta. Dopo il ripidissimo pendio di neve iniziale e la zona di rocce rotte, segue una serie di diedri e fessure alti 250 metri dove sono concentrate le forti difficoltà. In totale 800 metri. Bella scalata estremamente difficile, con difficoltà molto sostenute di 5° e 5° superiore, qualche passaggio di scalata artificiale, 30chiodi. È una delle più severe e difficili ascensioni del Gruppo del Monte Bianco. È stata ripetuta due volte: la prima dalla cordata Robert Gabriel e Georges Livanos, con una variante d’attacco. La seconda, integralmente, dai fratelli inglesi J. J. S. Allison e J. P. Allison. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.
1940 - 22 giugno. Francis Salluard e Leone Savoye (guida) con Flaminio Francisci, in azione di guerra, partendo dal Rifugio Gonella tracciarono una via diretta Sud-Ovest per la vetta del Monte Bianco. La via è dedicata all'alpino Alessandro Renato Berthod, (via Berthod) travolto da valanga nel 1940 nella zona del Monte Bianco durante l'offensiva sul fronte occidentale. La roccia è solida. Dislivello dal rifugio 1800 m. Difficoltà D. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1940 – 13 agosto. Giusto Gervasutti
forse concettualmente supera se stesso e realizza un’impresa di portata storica
che aprirà all’alpinismo nuovi orizzonti dopo la guerra. Con Paolo
Bollini de la Pedrosa
sale il Pilone
Nord o di Destra del Frêney, (poi chiamato anche Pilone
Gervasutti) della parete Sud
del Monte
Bianco, la più cruda e selvaggia della catena alpina. - Gruppo
del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1940 - 17/18 agosto. Eliseo Croux e Arturo Ottoz (guida) con Titta Gilberti e Guido Alberto Rivetti, salirono per lo Sperone Sud-Ovest del Picco Luigi Amedeo e la Cresta del Brouillard. Supera dapprima l'elegante e possente sperone che ha la base a 3337 m. nel Ghiacciaio del Monte Bianco e che sale a formare il Picco Luigi Amedeo. La roccia è di solido granito nei 2/3 inferiori, ma molto rotta e instabile nella parte superiore dove è scura e scistosa. Scalata molto lunga e verosimilmente interessante, con dislivello di 1000 m. e sviluppo di circa 1550 m. dall'attacco alla vetta del Picco Luigi Amedeo. Ambiente grandioso. Alcuni passaggi aerei e delicati; usato 1 chiodo, levato. Difficoltà: probabilmente D/D+. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1944 - La cordata Codrig, Morini, Firmino Palozzi e Paolo Sivestrini, salirono per lo Sperone Sud-Ovest del Picco Luigi Amedeo e la Cresta del Brouillard realizzando la 2ª ascensione dal Versante del Miage e da allora probabilmente non è stata più ripetuta. - Difficoltà: probabilmente D/D+. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1944 - estate. Firmino Palozzi e Paolo Silvestrini, realizzano la 2ª ascensione per il contrafforte centrale raggiungendo la vetta del Monte Bianco. Ripetuta in seguito parecchie volte. Si svolge lungo il più marcato ed elegante dei tre contrafforti rocciosi. All'altezza della sua sommità, 4436 m, si trova la barriera di seracchi del ghiacciaio superiore, ma che proprio in corrispondenza della cresta dello sperone ha di solito uno spessore minimo ed è superabile senza problemi. Via su misto molto bella; con lo Sperone delle Tournette è la più sicura su questo versante. Dislivello dal ghiacciaio 1100 m, dei quali circa 700 per lo sperone roccioso. Difficoltà D. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1946 - 9 agosto. Robert Gréloz, André Roch e Ruedi Schmid, salgono per il canale Sud-Ovest del Monte Bianco. La via segue il canale aperto e superficiale situato a sinistra (Ovest) della seraccata centrale. Itinerario interessante, su terreno misto, neve e roccia, ma esposto nella metà inferiore alla caduta di ghiaccio. Dislivello dal ghiacciaio 1100 m. Difficoltà D, con inclinazione a 50°-55°. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1947
- Jean Franco, Gaston Rébuffat
e compagni, salirono la Via
Major al Monte
Bianco per la parete della Brenva, dalla fascia nevosa che piega
a sinistra e si scala un camino verticale alto 20 m. (chiodi). Se questo è
ghiacciato si può salire una placca 5 m. più a sinistra in una fessura, per
piegare a destra nel camino. Dalla sommità del canale piegarono un po' sulla
sinistra: 15 m, III+ e IV, praticando una Variante-
e poi continuare sul fondo del canalino superiore con le rocce non innevate. - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1947 - 25 luglio. Evaristo Croux, Eugenio Bron e Albino Pennard (guida) con Piero Ghiglione e C.E. Weber, salirono al Picco Luigi Amedeo raggiungendo poi la vetta del Monte Bianco per il contrafforte centrale e per quello di destra. Percorso vario ma inutilmente lungo, probabilmente non ripetuto. Esposto alla caduta di sassi. Dislivello dall'attacco 1100 m. Difficoltà D. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1949
- 31 luglio. Pierre Bonnant e Loulou Boulaz, realizzarono la 3ª ascensione del Monte
Bianco sulla parete della Brenva
per la via della Poire (Pera).
- Bianco
- Versante della Brenva
- Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1949 - 17 agosto. Evaristo Croux (guida) con Piero Ghiglione e Adolf Huber, tracciarono la variante Croux salendo per la Cresta dell'Innominata. Dopo la traversata del canale, dalla seconda costola rocciosa non presero la rampa a sinistra, continuarono invece diritti per uscire lungo la gola sul fondo del canale soprastante (misto). - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1950
- 29 giugno. M.
Coutin, Pierre
Julien e A. Richermoz, realizzarono la 4ª ascensione del Monte
Bianco sulla parete della Brenva
per la via della Poire (Pera).
- Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1950
- 12 agosto. Andrea Oggioni e
Iosve Aiazzi nel
Gruppo del Monte Bianco salgono il Dente
del Gigante per la parete Sud,
via Burggasser/Leitz, valutata di 6° grado, realizzando la
3° ripetizione. - Gruppo
Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.
1952 - Viene inaugurato il Rifugio Torino nuovo che si trova a 3375 m, sullo sperone a Sud-Est della Punta Helbronner, circa all’altezza del vicino Colle del Gigante. Panorama aperto verso le Alpi Pennine e sui monti della Val d’Aosta e più ravvicinato sulla Cresta di Peutérey del Monte Bianco. Allo stesso livello e unito alla stazione della funivia. Dispone di 215 posti letto. Aperto e custodito dal 15 maggio al 30 settembre con servizio d’alberghetto (il sottostante Rifugio Torino vecchio funge da locale invernale). E’ stato costruito in rafforzamento e sostituzione del Rifugio Torino vecchio che si trova 53 m. più in basso. Eretto nel 1898 dalla Sezione di Torino del CAI e in seguito ingrandito più volte, ha 50 posti letto. E’ sempre aperto, anche d’inverno, ma custodito con servizio d’alberghetto solo durante l’estate.
I due Rifugi del CAI sono in comproprietà fra le Sezioni di Aosta e di Torino e sono collegati fra loro, oltre che da un sentiero esterno, da un ripido tunnel con montacarichi e scalinata (222 gradini). Costituiscono buon punto di partenza per tutte le ascensioni sulle numerose cime che attorniano il Glacier du Géant: dall’Aiguille d’Entrèves alla Tour Ronde, dal Mont Maudit al Mont Blanc du Tacul e a tutti i suoi satelliti (Clocher, Grand Capucin, Pic Adolphe, Pyramide du Tacul, ecc.), oltre agli accessi ai due Bivacchi della Fourche (Alberico e Borgna e Rifugio Bivacco Ghiglione). - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1953
- 23 marzo. Toni Gobbi e Arturo Ottoz, salgono
sulla parete della Brenva per la Via
Major al Monte
Bianco. Superato lo zoccolo, si sale diritto fin sotto una rientranza
della parete, con diedro. Da una lama 5 m. a destra (III)si entra nel diedro, che
si sale (IV) superando anche uno strapiombo (V, chiodi), poi un camino porta a
sinistra della sommità del risalto. - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1953 - 25 marzo. Gigi Panei e Sergio Viotto raggiungono la vetta del Monte Bianco salendo per la Cresta dell'Innominata. Ascensione varia, molto bella e interessante; fra le classiche sul versante Sud è seconda solo alla Cresta di Peutérey. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1955 - 25/26/27 luglio. Walter Bonatti, Carlo Mauri, Andrea Oggioni e Iosve Aiazzi nel Gruppo del Monte Bianco e precisamente sul Petit Dru effettuano un secondo tentativo allo Spigolo Sud Sudovest ma vengono ostacolati ancora dalla tormenta. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.
1956 - 26 febbraio. Jean Couzy e André
Vialatte, realizzano la 1ª salita invernale dello Sperone
della Brenva e raggiungendo la vetta Monte
Bianco. - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1956
– 17 agosto. Alle ore 5 Arturo Ottoz fu
travolto da una valanga ai piedi della via
Major sulla parete della Brenva.
- Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1956 - 26 dicembre. Francois Henry e Jean Vincendon percorsero in discesa l'Ancien Passage Inférieur. Già nota come «via Paccard» perché ritenuta, fino al 1985, la via dei primi salitori del Monte Bianco. Non sono tuttavia note altre ascensioni e dovrebbe di conseguenza cadere anche il nome di «Ancien Passage Inférieur.». La via era indicata in salita obliqua a sinistra, in una zona di pericolosi seracchi, fra le due fasce rocciose dei Rochers Rouges Inferiori e Rochers Rouges Superiori. - Francois Henry e Jean Vincendon. - (Vedi ricostruzione della tragedia). - Bacino dei Bossons - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1957 – 1/2/3 agosto. Il Grand Pilier d’Angle è venuto alla ribalta nel mondo alpinistico, quando Walter Bonatti e Toni Gobbi superarono la parete Est-Nordest, un pilastro alto 900 metri affacciato sul Bacino della Brenva. (via Bonatti-Gobbi), in realtà è solo una elevazione della Cresta di Peutérey. Gli alpinisti che la scalarono per secondi necessitarono ancora di 17 ore e mezzo. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1959 - 19 giugno. Walter Bonatti, Bruno
Ferrario e Andrea Oggioni
nel (Gruppo del Monte Bianco)
Sottogruppo del Gruetta salgono il Petit
Greuvetta parete Ovest (3230
m.) realizzando la prima ascensione. Bella arrampicata di 650 metri; 3°
e 4° grado con un passaggio di 5°. Chiodi usati 10, lasciati 1, tutti di
assicurazione. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.
1959 - 5/6 luglio. Walter Bonatti e Andrea Oggioni, dopo diversi tentativi falliti per il maltempo (12/15 giugno e 3/4 luglio) trovano il sistema per tracciare una nuova via che porti in cima al Monte Bianco: (via Bonatti-Oggioni) per il Pilastro Rosso del Brouillard dal versante di Sud-Est. E realizzano la prima ascensione con un bivacco in parete. Il nome di Pilastro Rosso viene dato proprio da loro, per il suo granito rossastro e la sua caratteristica di enorme pilastro. E’ un grosso torrione slanciato che si alza dal tormentato Ghiacciaio del Brouillard per circa 450 metri e finisce ad una selletta, staccato da una parete meno difficile che porta sulla vetta del Picco Luigi Amedeo. Seguendo poi la complicata Cresta del Brouillard, raggiunsero la vetta del Monte Bianco. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1959
- 13 settembre. Walter
Bonatti, realizza la Prima
ascensione della Major
al Monte
Bianco, in solitaria. - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1959
- 13 settembre. Carlo
Mauri, realizza la 1ª
Solitaria salendo per la parete della
Brenva
al Monte
Bianco per la via della Poire
(Pera).
- Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1959 - 19 settembre. Walter Bonatti e I. Guargaglia, realizzano la 2° ascensione salendo per il canalone Est, fra il colle e
lo Sperone
della Brenva, fino in cima al Monte
Bianco Ardua via glaciale che passa fra impressionanti seracchi, molto
esposta alla caduta di ghiaccio. Dislivello, fin sopra il Mur
de la Côte:
900 m; circa 1250 fino in cima.
Difficoltà D / D+ . - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1961 - 9 marzo. Walter Bonatti
con Gigi
Panei, realizzano la Prima salita
invernale del Monte
Bianco per la via della “Sentinella
Rossa”, dal versante della Brenva.
- Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1961
- 20/22 settembre. Walter Bonatti e Cosimo Zappelli,
salgono la vergine parete Sud, tra i
Piloni e la Cresta
di Peutérey, che s’innalza direttamente alla cima del Monte
Bianco di Courmayeur e tracciano la (via diretta Bonatti-Zappelli). Itinerario grandioso su misto,
molto bello, esposto, in parete aperta. È la via più diretta dal Bacino di
Freney alla cima del Monte
Bianco. Nelle ore calde c'è scivolamento di neve nel canalone e sulle fasce
rocciose. Dislivello, dal Bacino superiore di Freney al Monte
Bianco di Courmayeur: 850 m. Difficoltà TD. - Gruppo del Monte
Bianco - Massiccio
del Monte Bianco.
1962
– 22/23 giugno. Walter Bonatti e Cosimo Zappelli
salgono la parete Nord del Grand
Pilier d’Angle aprendo una nuova via chiamata poi (via
Bonatti/Zappelli). Uno dei più difficili itinerari del massiccio prima
dell’avvento della “Piolet-traction”. - Gruppo del Monte Bianco -
Massiccio del Monte
Bianco.
1963
- 1/2 agosto. Tom Frost e John Harlin, salgono dal Versante Sud-Est di Frêney e aprono sul Pilone
Nascosto o Pilier
Dérobé la (via Frost-Harlin). La complessità dell'approccio,
le difficoltà dell'arrampicata in quota, l'isolamento in ambiente severo,
comuni del resto alle altre vie di questa parete, fanno della salita un'impresa
di grande impegno. Esposta in basso alla caduta di sassi. La roccia è
eccellente, spesso con scanalature. Via parzialmente chiodata. Dislivello dalla
crepaccia all'uscita in cresta 800 m; la parte compatta del pilone è alta circa.
350m. Difficoltà ED+, sostenute, fino a VI e A3. - Gruppo del Monte
Bianco - Massiccio
del Monte Bianco.
1963 – 11/12 ottobre. Il grande Walter Bonatti con
Cosimo Zappelli
salgono il Grand
Pilier d’Angle per la parete Est
Sudest aprendo un’altra nuova via: la Bonatti/Zappelli.) - Gruppo del Monte Bianco
- Massiccio del Monte
Bianco.
1964
- Jean-Paul Paris,
G. Rubaud e Yannick Seigneur, salgono
la Via
Major al Monte
Bianco salendo per la parete della Brenva, dalla fascia nevosa che piega
a sinistra e si scala un camino verticale alto 20 m. (chiodi). Se questo è
ghiacciato si può salire una placca 5 m. più a sinistra in una fessura, per
piegare a destra nel camino. - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1965 – Viene inaugurato il Rifugio Monzino di proprietà della Società Guide di Courmayeur, il robusto edificio è dedicato alla memoria del giovane alpinista Franco Monzino, prematuramente scomparso. (In sostituzione della vecchia e gloriosa Capanna Cesare Gamba, eretta nel 1912). Dispone di 104 posti letto. Si trova a 2561 m. sul dosso settentrionale dell’Aiguille du Châtelet, fra i Ghiacciai di Frêney e del Brouillard. - Il Rifugio Monzino serve per le grandi vie da Sud al Monte Bianco. - Creste di Peutérey, Cresta dell’Innominata, Cresta del Brouillard e per gli accessi ai Bivacchi Craveri ed Eccles. Per i Pilastri del Brouillard e del Freney, oltre alle salite da Ovest all’Aiguille Noire e sulla vicina Aiguille Croux. Possibilità di arrampicare sulle rocce ai lati del dosso su cui si trova il rifugio e sui muri del rifugio stesso, muniti di appigli artificiali. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1965
- 8/9 febbraio. Alessio Ollier
e Attilio Ollier con Franco Salluard, realizzano
la 1ª Invernale
salendo per la parete della
Brenva
al Monte
Bianco per la via della Poire
(Pera).
- Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1965 – 10/11/12/13 agosto. G.
Malczynski, J. Warteresiewicz, Andrzej
Zawada e Ryszard Zawadski sulla
parete Est-Nordest del Grand
Pilier d’Angle realizzano la 2° ripetizione della (via
Bonatti-Gobbi). - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1965 - 14 agosto. Robert Baillie e Chris Bonington, fecero un tentativo precedente di pochi giorni la loro prima salita al Pilastro di Destra del Brouillard dove aprirono la (via Bonington). Tracciarono una Variante nel Diedro Rosso salendo la prima parte del pilastro fino alle terrazze al centro della parete. Traversarono ancora a sinistra fin quasi sotto il gran diedro rosso situato sul fianco sinistro del pilastro compatto, per placche salirono al diedro e lo scalarono per alcune lunghezze (da IV, V a VI e A1) fin sotto netti strapiombi (impossibile uscire a sinistra a causa di una colata d'acqua). Aggirarono a destra uno spigolo e salirono per fessura-camino fin sotto gli ultimi tetti, a 10 m. dall'uscita. Da qui effettuarono il ritorno. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1965 - 21/22 agosto. Chris Bonington e John Harlin; Robert Baillie e Brian Robertson, salirono per il Pilastro di Destra del Brouillard tracciando la (via Bonington). Usarono 40 tra chiodi e dadi. Essi discesero da poco sopra la sommità del pilastro a causa del maltempo. Dislivello del pilastro 300 m, circa 600 fino all'uscita sulla Cresta del Brouillard. Difficoltà TD+ ED-, fino al VI grado e A2. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1969 - Reinhold Messner effettua la Prima solitaria della Parete Nord de Les Droites, nel Gruppo del Monte Bianco, ritenuta in assoluto la via più difficile, su terreno misto, della catena alpina. L’impresa viene liquidata in sole 7 ore di ascensione, mentre tutte le precedenti cordate sono state costrette ad almeno due bivacchi. Da quel momento è diventata rapidamente uno degli obiettivi più ambiti dagli alpinisti di alto livello, e diversi itinerari o importanti varianti sono stati tracciati su questa immensa parete alta 1050 metri e larga 400 metri. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.
1967 - Alessio Ollier, più volte conduce cordate nella parte centrale e superiore del canalone Sud-Ovest per la (via delle guide) con un itinerario che si svolge interamente su neve, nel canale abbastanza marcato che si trova fra lo sperone roccioso del Contrafforte Sud e quello delle Tournette. Dalla Capanna Quintino Sella si sale diritto tutto il gran pendio a destra dello Sperone della Tournette. La zona rocciosa si supera lungo uno stretto e ripido canalino (esposto alla caduta di sassi), quindi si sale il lungo canale nevoso superiore che sbuca fra le rocce della Tournette a 4720 m, a 30 minuti dalla vetta del Monte Bianco. Dislivello dal ghiacciaio 1100 m. Difficoltà D-. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1967
– 11/12/13 agosto. F. Helmut e F. S. Serrano
probabilmente salgono la parete Nordest
del Grand
Pilier d’Angle con variante terminale della via Bonatti-Gobbi,
dalla fine della traversata in parete Nord.
Ripetuta dalla cordata R. Fowler e P. Thomas nel 1977 (23 luglio) e da Slavko Svetičič
nel 1990 (11 ottobre). - Gruppo
del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1968 - fine di luglio. Jean-Marie Bourgeois e René Secretan, salirono la vetta del Monte Bianco da Chamonix, in 5 ore e 55 minuti. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1969
– 15/16/17/18/19/20 luglio. Eugeniusz Chrobak, Tadeusz Laukajtys e Andrzej
Mroz impiegarono ben sei giorni per vincere la parete Est del Grand
Pilier d’Angle e aprire la (via Polacca). - Gruppo del Monte
Bianco - Massiccio
del Monte Bianco.
1969
- 18/19 luglio. Stane Belak
e B. Krivic, realizzano la 2 ª ascensione della via Frost-Harlin sul Pilone
Nascosto o Pilier
Dérobé. Il pilastro poco visibile perché più arretrato, più
nascosto degli altri tre. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1969 - 26/27 luglio. Erige de Thiersant, realizza la 1ª solitaria salendo per il Col du Brouillard con un percorso lungo, interessante per l'ambiente ma monotono fino al colle. La prima volta nel 1928 era stato seguito in discesa per evitare le cadute di pietre nei due canali del Col Emile Rey, in effetti, pericolosi durante le ore calde. Difficoltà D. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1970 - 26 luglio. Louis Audoubert, realizza la 2ª solitaria della Cresta del Brouillard, dal versante Est del Col Emile Rey. Itinerario classico, che offre il modo più vario e anche più pratico grazie ai Bivacchi Eccles per seguire la Cresta del Brouillard; i primi salitori giunsero al Col Emile Rey salendo per il Ghiacciaio del Brouillard con un percorso più complicato, ma l'accesso a questo colle rimane sempre impegnativo, da qualsiasi parte venga effettuato. Esposto alla caduta di sassi fin quasi sul Picco Luigi Amedeo; per questo motivo, almeno al Col Emile Rey è bene giungere prima del sorgere del sole. Dislivello dai Bivacchi Eccles alla cima circa. 1000 m. Difficoltà D su neve-ghiaccio, roccia (passaggi di III) e misto. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1971
- Norman Emry Croucher,
scrittore inglese, amputato di entrambe le gambe, raggiungere la vetta del Monte
Bianco impiegando 5 giorni con partenza da Chamonix.
- Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1971
- gennaio. Patrick Cordier e Andrzej Mroz, realizzano
la 1ª invernale
della via Diagonale partendo dal
bacino superiore del Ghiacciaio della Brenva seguirono dapprima la Variante Güssfeldt
fin sullo Sperone
della Brenva. Proseguirono obliquando a sinistra attraverso tutto il
gran pendio superiore, per raggiungere a circa 4300 m. la sommità della costola
rocciosa che costituisce la sponda sinistra del gran canale centrale che scende
da sotto la vetta del Monte
Bianco. Traversarono ancora a sinistra ripidi pendii minacciati da seracchi
fino a raggiungere sulle rocce la parte superiore della via della Sentinella
Rossa, poco prima della sua uscita sui pendii superiori. Itinerario
esposto alla caduta di ghiaccio, raramente percorso. D. - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1971 - 5 gennaio. Gli svizzeri Hans Muller, Hans Berger e Jurg Müller, portano a termine la 1° ascensione invernale della parete Nord delle Les Droites, nel Gruppo del Monte Bianco, dopo un lungo assedio durante il quale due terzi della parete furono attrezzati con corde fisse. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.
1971 – 5/6/7/8/9 marzo. I primi
scalatori invernali del versante Nordest
del Grand
Pilier d’Angle Andrzej Dworak, Janusz Kurczab, Andrzej Mroz, Tadeusz Potrowski; furono
costretti ad effettuare quattro bivacchi su parete e uno all’uscita e in
aggiunta dovettero affrontare due giorni di uragano. Alcuni riportarono
congelamenti; Andrzej Dworak e Tadeusz Potrowski furono
tratti in salvo con l’elicottero presso il Refuge Vallot. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1971 - 15/16 luglio. Eric Jones, da solo, salì per il Pilastro Centrale del Brouillard, parete Sud-Est tracciando la (via Jones). Egli restò poi bloccato per due giorni dal maltempo presso la Cresta del Brouillard, dove fu soccorso con l'elicottero. Bellissima arrampicata su ottimo granito. Dislivello del pilastro 350m. Difficoltà TD+, con passaggi fino a V+ e A1. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1971
- 18/19 luglio. Alan Burgess
e Bob Shaw, realizzano la 2ª ascensione della (via Bonatti-Oggioni) al Pilastro
Rosso del Brouillard dal
versante di Sud-Est con variante
d'attacco.
Salirono da Est dello zoccolo con 6 lunghezze, due delle quali bellissime. La via Bonatti con questa variante è stata superata in libera nel 1983: fino a VI+ / VII. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1971 - 13/14 agosto. Ryszard Kowalewski, Janusz Maczka e Wojciech Wroz, salirono per il Pilastro di Sinistra del Brouillard. Questo pilastro è più snello dei precedenti, ma è ben marcato nella sua parte bassa e forma poi uno sperone che sale fino al Picco Luigi Amedeo. Roccia in parte rotta. Dislivello 650 m. fino al Picco Luigi Amedeo. Difficoltà TD+ per i primi 350 m. con 2 passaggi di VI, poi terreno misto. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1971
- 16/17 agosto. Andrzey Dworak,
Marek Groschowski e Wojcieck Jedlinski, salgono
per il Pilastro
Centrale del Brouillard,
parete Sud e tracciano la (via Polska). Ha le prime tre
lunghezze in comune con la via Jones,
è stata salita un mese dopo di quella. Bella via su buona roccia e misto; usati
35 chiodi. Dislivello del pilastro 350 m, 600 fino alla Cresta
del Brouillard. Difficoltà TD+, sul pilastro passo di V+. - Gruppo
del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1971
- 17/18 agosto. Pierre Mazeaud
e Roberto Sorgato,
salgono per i pilastri a Sud della
Major.
Grande via su terreno misto e
roccia difficile, esposta, tecnicamente interessante e in ambiente severo;
pericolosa per caduta di ghiaccio. Non risulta ripetuta. Dislivello1300m.
Difficoltà ED, numerosi passaggi di V+. - Dalla Sentinella
Rossa si attraversa il gran canale centrale (pericoloso). Si continua
la traversata ascendente su roccia (delicato) e oltre un pendio nevoso si
giunge allo sperone che precede quello della Pera.
Si sale questo sperone per numerose lunghezze (V e V+, 30 chiodi.). Alla sua
sommità i primi salitori hanno traversato a destra sulla Major
per bivaccare a metà della seconda cresta di neve. Si seguono le creste della Major
fin sotto il risalto terminale, dove si traversa a sinistra fino alla sua
estremità, situata sotto l'enorme seracco sommitale. Si sale per 2 lunghezze (V+
) e per altre 3 (IV), eccezionali per l'imponenza del seracco e molto
pericolose. Si supera la fascia di seracchi superiore presso l'uscita della via
Major
e per il pendio terminale si sale alla cima del Monte
Bianco. - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1971
- 3 settembre. Jean Afanassieff,
realizza la Prima salita solitaria del
Monte
Bianco per la via della “Sentinella
Rossa”, dal versante della Brenva.
- Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo
del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1971 – 16/17 settembre. La faticosa
scalata mista del versante Nordest del
Grand
Pilier d’Angle che impegnò 5 giorni nel marzo del 1971 Andrzej Dworak, Janusz Kurczab, Andrzej Mroz, Tadeusz Potrowski fu
oscurata da una via migliore alla sua destra, scalata da Walter Cecchinel e
Georges Nominé oggi
considerata una classica di alto livello. (via Cecchinel-Nominé). - Gruppo
del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1972 - 21/23 gennaio. R. Ito e H. Ogawa, realizzano la 3ª ascensione e 1ª invernale della (via Bonatti-Oggioni) al Pilastro Rosso del Brouillard dal versante di Sud-Est fino a 200 m. sotto il Picco Luigi Amedeo e discesa per il canale a Sud del pilastro. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1972 - 23/24 gennaio. R. Ito e H. Ogawa, di ritorno dal Monte Bianco salito dalla (via Bonatti-Oggioni) scesero per il canale tra Pilastro Rosso e il Pilastro di Sinistra del Brouillard. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1972
- 25/26 luglio. Yannick Seigneur (guida)
con Louis Dubost sono saliti
per il Pilone
Sud di Frêney
interamente dal basso. Ascensione interessante su roccia e terreno misto.
Bellissima sulla parte superiore del pilone, dove le difficoltà sono minori ma
l'ambiente è eccezionale. I primi salitori usarono 25 chiodi. Dislivello dal
bacino di Frèney all'uscita in cresta: circa 800 m. Difficoltà TD+ . - Gruppo
del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1972 - 24/25 agosto. Ferruccio Jochler, Luciano Maregliati e Guido Vignolo, salgono per il contrafforte Sud dello Sperone delle Tournette. Segue il contrafforte minore situato a destra (Sud) di quello delle Tournette e ad esso parallelo. Bella via, specialmente nella metà superiore dello sperone. Nel terzo inferiore è esposta a qualche pericolo i caduta di ghiaccio e pietre. Roccia buona, ripida e articolata fino ad arrivare alla Cresta delle Bosses e in 30 minuti si arriva in cima al Monte Bianco. Dislivello1100 m. dal ghiacciaio. Difficoltà D. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1972 - 28 agosto. Louis Audoubert, realizza la 1ª solitaria salendo il Monte Bianco per la Cresta dell'Innominata. Roccia in genere ottima, lunghi tratti di neve e misto. A metà del percorso la traversata del largo canale è esposta alla caduta di sassi; in caso di maltempo, dopo questa traversata e raggiunto ormai lo Sperone del Brouillard, conviene continuare verso la cima. Dislivello dal Bivacco Eccles al Monte Bianco quasi 1000 m, dal Col Eccles all'uscita in cresta 630 m. Difficoltà D+, con passaggi di III e IV grado. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1973 - 25 giugno. Sylvain Saudan, scende con gli sci per il canalone Sud-Ovest della (via delle guide) dopo essere salito per la normale sulla vetta del Monte Bianco. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1973
- 30 giugno. Heini Holzer, dopo
aver salito da solo lo Sperone
della Brenva effettua la 1ª discesa
con gli sci dallo Sperone
della Brenva. - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1973 - 3/4/5 luglio. Le guide Lorenzino Cosson e René Salluard; Luigino Henry e Cosimo Zappelli, realizzano il Percorso integrale della Cresta del Brouillard. Consiste nel percorso completo della cresta, comprendente anche le Aiguilles Rouges, la Punta Baretti e il Mont Brouillard. Ascensione grandiosa, lunghissima, all'inizio su terreno infido (ripidi pendii con erba) e anche monotono, poi più varia. Interessante per l'ambiente isolato e selvaggio. Dislivello circa 3000 m, con sviluppo eccezionale di circa 7200 m. Difficoltà D+. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1973
– 11 agosto. Guy Dufour e Jean Fréhel, aprirono
una nuova via sulla parete Nord del Grand
Pilier d’Angle (via Dufour-Fréhel). - Gruppo del Monte
Bianco - Massiccio
del Monte Bianco.
1973 - 14/15 agosto. Roberto Bianco e Ugo Manera, realizzano la 4ª ascensione della (via Bonatti-Oggioni) al Pilastro Rosso del Brouillard dal versante di Sud-Est fino alla vetta del Monte Bianco. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1973 - 18 agosto. Henry Agresti (guida) con Jean-Marie Galmiche e Francis Leduc, salirono per il fianco Est della Cresta dell'Innominata. Questa via supera dapprima l'alto zoccolo che si trova a sinistra del Pilone Sud di Freney e che è caratterizzato da una piramide di roccia rossa alta 150 m; costeggia poi il secondo e supera il terzo risalto della Cresta dell'Innominata vera e propria, raggiungendo la via classica solo sulla cresta finale. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1973 – 20 agosto. Daniel
Audibert con Jean-Paul
Balmat e Denis
Ducroz ripercorsero la via (Cecchinel-Nominé) nel versante
Nordest del Grand
Pilier d’Angle aggiudicandosi la 2° ascensione. - Gruppo
del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1973 – settembre. Dick
Renshaw e Joe Tasker dal versante Nordest del Grand
Pilier d’Angle ripercorsero la via (Cecchinel-Nominé)
realizzando la 3° ascensione. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1974 - luglio, in 2 giorni. Z. Laskowski, W. Myszkowski, P. Pietrosak, R. Urbanik, A. Warm e J. Zajak, realizzarono la 1ª ripetizione della via Bonington al Pilastro di Destra del Brouillard fino alla vetta del Monte Bianco. Potente pilastro di granito, rossastro nella parte superiore più sporgente. Sul filo del pilastro l'arrampicata è molto bella, con roccia eccellente. Dislivello del pilastro 300 m, circa 600 fino all'uscita sulla Cresta del Brouillard. Difficoltà TD+ ED-, fino al VI° grado e A2. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1974
- 7 luglio. Marc Batard, realizza la 1ª solitaria della
via Diagonale partendo dal
bacino superiore del Ghiacciaio della Brenva seguì dapprima la Variante Güssfeldt
fin sullo Sperone
della Brenva. Proseguì obliquando a sinistra attraverso tutto il
gran pendio superiore, per raggiungere a circa 4300 m. la sommità della costola
rocciosa che costituisce la sponda sinistra del gran canale centrale che scende
da sotto la vetta del Monte
Bianco. Traversò ancora a sinistra ripidi pendii minacciati da seracchi
fino a raggiungere sulle rocce la parte superiore della via della Sentinella
Rossa, poco prima della sua uscita sui pendii superiori. Itinerario
esposto alla caduta di ghiaccio, raramente percorso. D. - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1974 – 29 luglio. S.
Inoue e S. Matsumi salgono il Grand
Pilier d’Angle dalla parete Nord
(via giapponese o della Roulette Russa). - Gruppo del Monte Bianco
- Massiccio del Monte
Bianco.
1974
- 30 luglio. Guy Aber, Jean Afanassieff, Jean Blanchard e Olivier Challéat, salgono per il Canalone
di Frêney che si trova quasi al centro della
parete Sud-Est, a fianco del Pilone
Nord. Sopra i 500 m. inferiori, dove è largo e nevoso, è sbarrato da
una parete rocciosa alta 100 m. (dove si trova la Cascata
del Frêney)
e quindi si apre a imbuto per terminare sulla cresta a circa 4680 m. (Grand Couloir del Frêney). La
via supera il canalone e il pilastro di buona roccia a destra della cascata, uscendo
diritto per lo sperone soprastante. Il percorso è molto bello nella parte
superiore. Il canalone esposto a Est,
è però soggetto alla caduta di sassi e di ghiaccio. Dislivello 850 m. fino al Monte
Bianco di Courmayeur. Difficoltà TD, con passaggi di IV+ sulle rocce e lo sperone Sud-Est. - Gruppo
del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1974 – 22/23 dicembre. I.
Gamalh, Toni Holdener, Ruedi
Homberger e Hans Peter Kasper compiono
la 1° invernale della Nordest del
Grand
Pilier d’Angle (via Cecchinel-Nominé). - Gruppo del Monte
Bianco - Massiccio
del Monte Bianco.
1975 - gennaio. Venne effettuata un’ascensione invernale in stile alpino della parete Nord delle Les Droites, nel Gruppo del Monte Bianco, che richiese più di quattro giorni, e fu compiuta dalla coppia britannica James Bolton e Dave Robinson. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.
1975
- febbraio. Mitsunori Shigi,
realizza la 1ª solitaria
invernale della Via
Major al
Monte
Bianco salendo per la parete della Brenva. - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1975
– 21/22/23/24 febbraio. Gianni Rusconi, Antonio Rusconi, Giorgio Tessari, Gian Battista Crimella
e Gian Battista Villa
salgono per la parete Sudest (via
invernale) del Grand
Pilier d’Angle. Questa cordata intendeva ripetere la via Bonatti-Zappelli.
Da poco sopra l’attacco, per errore, invece che a destra piegava verso
sinistra. Continuando verso sinistra superava una prima placca di 40 metri (V+)
e un'altra di 35 metri pure difficile e per brevi risalti e rocce rotte
raggiungeva la cresta sopra il Col
di Peutérey, proseguendo quindi verso la vetta del Monte
Bianco. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1975 – luglio. Rab Carrington e Alan Rouse
riescono a tracciare una variante di
collegamento sulla Nordest del Grand
Pilier d’Angle permettendo di collegare la Dufour-Fréhel
all’uscita della Cecchinel-Nominé, salendo da sotto il risalto di roccia
il nevaio verso sinistra. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1975 – luglio. Rab Carrington e Alan Rouse
percorrono la (via Dufour-Fréhel) sulla parete Nord del Grand
Pilier d’Angle realizzando la 2° ascensione, uscendo dalla via
Cecchinel. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1975 – luglio. Paul Braithwaite,
Adrian Burgess, Alan
Burgess, e Alex Mac Intyre, realizzano
la 2° ascensione della parete Nord
del Grand
Pilier d’Angle (via Bonatti/Zappelli). - Gruppo del Monte
Bianco - Massiccio
del Monte Bianco.
1975 - 13/14 luglio. B. Bougé, R. Ducournau, J. Franchon e R. Mizrahi, salgono per lo Sperone del Brouillard. La via si svolge sullo sperone largo e convesso situato tra il gran canale Sud-Est del Mont Brouillard e la Cresta dell'Innominata, cresta che si segue poi nella parte superiore.
Ascensione molto bella e interessante, con buona roccia sullo sperone. I primi salitori utilizzarono solo dadi. Dislivello 700 m. dalla crepaccia all'uscita in cresta per la via classica dell'Innominata, fino in vetta al Monte Bianco. Difficoltà TD+ discontinue, IV e V, 1 tratto V+. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1975 – 14 luglio. John
Buchard da solo apre una nuova via per la parete Nord del Grand
Pilier d’Angle (via Buchard). - Gruppo del Monte Bianco
- Massiccio del Monte
Bianco.
1975 – 23 luglio. Jean Marc Boivin e Patrick Vallencant salirono il versante Nordest del Grand
Pilier d’Angle percorrendo nella prima parte la via (Cecchinel-Nominé)
poi spostandosi a destra incrociando
la via Buchard tracciarono la variante Boivin/Vallencant, in fine sbucarono sulla via Dufour-Fréhel
e dal pendio nevoso terminale in cima. - Gruppo del Monte Bianco
- Massiccio del Monte
Bianco.
1975 – 2/3 agosto. Patrick Gabarrou e Jean Marc Boivin formano una cordata di gran classe e insieme scalarono il lato sinistro della parete Nord delle Les Droites, (4000 m.) nel Gruppo del Monte Bianco per una via ritenuta più difficile della Corneau/Davaille aperta dal 5 al 10 settembre del 1955 da Philippe Corneau e Maurice Davaille - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.
1975 – 3 agosto. Z.
Andrejvic e Vanja Matijevec realizzarono
la 3° ascensione sulla parete Nord
del Grand
Pilier d’Angle (via Dufour-Fréhel). - Gruppo del Monte
Bianco - Massiccio
del Monte Bianco.
1975 – 3 agosto. Nicolas Jaeger in 1°
solitaria sale la parete Est-Nordest
del Grand
Pilier d’Angle per la via Bonatti-Gobbi, inaugurando la sfida
dei concatenamenti, unendo il Grand
Pilier d’Angle con il Pilone
Centrale di Frêney attraverso i due itinerari classici. - Gruppo
del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1975 - 4 agosto. Bernard Macho, realizza la 2ª ascensione e la 1ª solitaria salendo
la parete Sud, tra i Piloni e la Cresta
di Peutérey, che s’innalza direttamente alla cima del Monte
Bianco di Courmayeur ripercorrendo la (via diretta Bonatti-Zappelli). Itinerario grandioso su misto,
molto bello, esposto, in parete aperta. È la via più diretta dal Bacino di
Freney alla cima del Monte
Bianco. Nelle ore calde c'è scivolamento di neve nel canalone e sulle fasce
rocciose. Dislivello, dal Bacino superiore di Freney al Monte
Bianco di Courmayeur: 850 m. Difficoltà TD. - Gruppo del Monte
Bianco - Massiccio
del Monte Bianco.
1975
– 22/24 dicembre. Robert Chèré e Daniel
Monaci attuano la 1° invernale e 5° ascensione assoluta della
parete Nord del Grand
Pilier d’Angle (via Bonatti/Zappelli). - Gruppo del Monte
Bianco - Massiccio
del Monte Bianco.
1976
- gennaio. Gérard Decorps, G. Gady e R. Mizrahi, realizzano la 1ª salita invernale per il Pilone
Sud di Frêney.
Dal Bacino superiore di Freney a 3900 m. salire verso il canale tra
il Pilone
Centrale del Frêney e il Pilone
Sud di Frêney.
Ai piedi del canale, dove è più stretto, attraversare a sinistra e prendere lo
sperone roccioso alla base del Pilone
Sud di Frêney.
Salirlo (III e IV) fin dove si trasforma in crestina sottile di neve che porta
contro placche lisce. Scendere a destra in un canale ripido di ghiaccio, poi
alzarsi per fessure e un diedro verticale chiuso da strapiombo di ghiaccio (V,
V+ a A1). Proseguire per fessure (IV) e poi lungo il filo fin contro un risalto
monolitico. Attraversare a sinistra (IV), poi salire lungo il fianco sinistro
del risalto (IV, ghiaccio) e portarsi per cengia sopra di esso. Qui giunge da
sinistra la variante della Cresta
dell'Innominata. Si segue una rampa che sale a destra (IV), poi si sale
un largo camino (IV+ e V, faticoso) e uno strapiombo. Si continua sull'elegante
filo dello sperone per placche e fessure (III e IV) e lungo una cresta di neve,
raggiungendo sui 4650 m. la cresta sommitale. Per la cresta, si sale in cima. -
Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1976 - 14/15 gennaio. Jean Clémenson, Bernard Dufour e Gabriel Dufour, realizzarono la 1ª salita invernale partendo dal Bivacco Eccles per la Cresta del Brouillard, dal versante Est del Col Emile Rey. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1976
- 19/21 gennaio. Tamiki
Hakuno, K. Miyake
e H. Tsuda, realizzano la 1ª salita invernale
per la parete Sud, tra i Piloni e la Cresta
di Peutérey, che s’innalza direttamente alla cima del Monte
Bianco di Courmayeur per la (via diretta Bonatti-Zappelli). Itinerario grandioso su misto,
molto bello, esposto, in parete aperta. È la via più diretta dal Bacino di
Freney alla cima del Monte
Bianco. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1976
- marzo. Mitsunori Shigi,
realizza la 1ª Solitaria
Invernale salendo per la parete della Brenva
al Monte
Bianco per la via della Poire
(Pera).
- Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1976 – 1/2/3/4/5/6 marzo. L.
Chrenka, V. Launer, P. Mizicko, F.
Piacek, M. Svec e Pavel Tarabeck,
salgono sulla parete Est-Nordest del Grand
Pilier d’Angle (via Slovacca). - Gruppo del Monte Bianco
- Massiccio del Monte
Bianco.
1976
– 3/4/5 marzo. René Ghilini e Bernard
Muller, si aggiudicano la 2° ascensione e la 1° invernale
della parete Nord del Grand
Pilier d’Angle (via Buchard). - Gruppo del Monte Bianco
- Massiccio del Monte
Bianco.
1976 – 27 luglio. Richard
Baumont e Bryan Becker aprono sulla parete
Nord del Grand
Pilier d’Angle una nuova via chiamata poi Baumont/ Becker. - Gruppo
del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1967 - 31 luglio. I fratelli inglesi J. J. S. Allison e J. P. Allison realizzarono la Seconda ripetizione e Prima integrale della parete Nord-est dell’Aiguille de Leschaux o (Guglia di Leschaux) salita il 14/15 agosto del 1939 da Riccardo Cassin e Ugo Tizzoni partendo dal Ghiacciaio di Triolet. Questo itinerario supera arditamente il settore più ripido della parete, sbucando sulla spalla superiore della Cresta Nord-ovest a destra della vetta. Dopo il ripidissimo pendio di neve iniziale e la zona di rocce rotte, segue una serie di diedri e fessure alti 250 metri dove sono concentrate le forti difficoltà. In totale 800 metri. Bella scalata estremamente difficile, con difficoltà molto sostenute di 5° e 5° superiore, qualche passaggio di scalata artificiale, 30chiodi. È una delle più severe e difficili ascensioni del Gruppo del Monte Bianco. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.
1976 - 3/4 agosto. Henry Agresti e Isabelle Agresti, Bernard Muller; G. Cohen e R. Collister, conseguirono la 2ª ascensione del Pilastro di Destra del Brouillard (via Bonington), raggiungendo poi la vetta del Monte Bianco. Potente pilastro di granito, rossastro nella parte superiore più sporgente. Sul filo del pilastro l'arrampicata è molto bella, con roccia eccellente. Dislivello del pilastro 300 m, circa 600 fino all'uscita sulla Cresta del Brouillard. Difficoltà TD+ ED-, fino al VI° grado e A2. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1976 – 6/7 agosto. Z.
Andrejvic e J. Rebersak portano a termine la 2°
ascensione del Grand
Pilier d’Angle dalla parete Nord
(via giapponese o della Roulette Russa). - Gruppo del Monte Bianco
- Massiccio del Monte
Bianco.
1976 - 22 agosto. Bernard Domenech e Claude Jaccoux (guida) con Dominique de Frouville e Jean Perrodeau, raggiungono la vetta del Monte Bianco per il contrafforte di sinistra tracciando la (via Domenech-Jaccoux), disceso poi lo stesso giorno da un'altra cordata, per errore. Via molto bella, diretta, paragonabile alla Sentinella del versante Brenva ma meno esposta. L'uscita fra la barriera dei seracchi può essere difficile; pericolo di caduta di ghiaccio nella parte inferiore. Dislivello 1100 m. dal ghiacciaio. Difficoltà D, su terreno misto. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1976
- 27/29 dicembre. Bertrand Dubois, Michel Flouret e Victor Laut e un compagno, salgono per il canalone a destra (Nord) della
Costola
Mummery. Canalone poco
marcato che si trova fra il gran pendio a Sud
dello Sperone
della Brenva e la rocciosa Costola
Mummery. Via di scarso interesse, pericolosa per valanghe. D. La via
sale nel canale proprio soprastante il torrione della Sentinella
Rossa. In alto, sotto la barriera di seracchi, piega a sinistra ed esce
come la via della Sentinella
Rossa. - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1977
- 17 giugno. Jacky Bessat,
realizza la 1° discesa con sci dal Monte
Bianco per la via della “Sentinella
Rossa”, dal versante della Brenva.
(ma sulla cima si fa portare con l’elicottero). - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1977 - luglio. Dave Wilkinson con Simon McCartney, realizzarono la 2ª ascensione del Pilastro di Sinistra del Brouillard. Questo pilastro è più snello dei precedenti, ma è ben marcato nella sua parte bassa e forma poi uno sperone che sale fino al Picco Luigi Amedeo. Roccia in parte rotta. Dislivello 650m fino al Picco Luigi Amedeo. Difficoltà TD+ per i primi 350 m. con 2 passaggi di VI°, poi terreno misto. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1977
– 17/18/19 luglio. Peter Habeler e Michael
Meier compiono la 3° ripetizione della (via Bonatti-Gobbi)
sulla parete Est-Nordest del Grand
Pilier d’Angle. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1977 – 20/21 luglio. Daniel
Caise, Claude Grandmont e Everard
Munting, affrontano e vincono la parete Nordest del Grand
Pilier d’Angle (via dei Belgi). - Gruppo del Monte Bianco
- Massiccio del Monte
Bianco.
1977 - 21 luglio. Alain Beranger, Armand Gorgeon, Jacky Marcotti e Yves Pollet-Villard, realizzano la salita completa del canalone Sud-Ovest della (via delle guide) con un itinerario che si svolge interamente su neve, nel canale abbastanza marcato che si trova fra lo sperone roccioso del contrafforte Sud e quello delle Tournette. Dalla Capanna Quintino Sella si sale diritto tutto il gran pendio a destra dello Sperone della Tournette. La zona rocciosa si supera lungo uno stretto e ripido canalino (esposto alla caduta di sassi), quindi si sale il lungo canale nevoso superiore che sbuca fra le rocce della Tournette a 4720 m, e in 30 minuti raggiunsero la vetta del Monte Bianco. Dislivello dal ghiacciaio 1100 m. Difficoltà D-. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1977 – 23 luglio. R. Fowler e P. Thomas realizzano la 2° ascensione con varianti della parete Nordest del Grand Pilier d’Angle (via dei Belgi). La cordata inglese ha inaugurato una bella via diretta in combinazione con altre, poi ripetuta da Slavko Svetičič: (1990 11 ottobre). Attacco per la via Slovena, collegamento ai diedri con la via dei Belgi e dal termine di questa uscita a destra per una nuova variante. Dislivello quasi 800 m., più 600 m. fino al Monte Bianco. Difficoltà ED-. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1977 – 10 agosto P.
Hapala e B. Husicka, attuano la 3°
ascensione della parete Nordest del
Grand
Pilier d’Angle e (via dei Belgi). - Gruppo del Monte
Bianco - Massiccio
del Monte Bianco.
1978 - aprile. Toni Valeruz, viene deposto in cima del Monte Bianco da elicottero e scende con gli sci dal Gran canale centrale della Brenva che scende diritto dalla calotta del Monte Bianco, tra il crestone della Via Major e la via della Sentinella Rossa. Molto esposto alla caduta di seracchi, questo canale è il più lungo e repulsivo del massiccio: solo l'attraversamento alla sua base ha già provocato numerose vittime. - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1978
– 28 agosto. Jean Marc
Boivin realizza la 1°
solitaria della parete Nord
del Grand
Pilier d’Angle (via Bonatti/Zappelli). - Gruppo del Monte
Bianco - Massiccio
del Monte Bianco.
1979 - Jean Marc Boivin e Francois Marsigny conquistano il Couloir della Parete Nord de Les Droites, nel Gruppo del Monte Bianco (punto chiave con inclinazione di 90 gradi) che da loro prese il nome. (Couloir Boivin/Marsigny) - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.
1979
- 18/19 gennaio. Akiko Shigi
e il marito Mitsunori Shigi,
salirono per il Gran
canale centrale della Brenva che scende diritto dalla calotta del Monte
Bianco, tra il crestone della Via
Major e la via della Sentinella
Rossa. Molto esposto alla caduta di seracchi, questo canale è il più
lungo e repulsivo del massiccio: solo l'attraversamento alla sua base ha già
provocato numerose vittime. Dislivello 1300 m. Difficoltà TD, fino a 70°. Dal
roccione della Sentinella
Rossa, 3800 m. si entra a sinistra nel lungo canale e lo si sale
interamente. In alto, sotto i grandi seracchi che lo dominano, si esce a
destra, poi diritto in cima. - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1979
– 25 luglio. Bernard Muller in 1°
solitaria sale la parete Nordest del
Grand
Pilier d’Angle (via Cecchinel-Nominé). - Gruppo del Monte
Bianco - Massiccio
del Monte Bianco.
1979 – agosto. Gianni Comino
in 1° solitaria sale la parete Nord
del Grand
Pilier d’Angle (via Dufour-Fréhel) uscendo per la via
Boivin-Vallencant. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1979 - notte tra 10/11
agosto. Gianni Comino
e Gian Carlo
Grassi, salgono al Monte
Bianco dal seracco a sinistra
della Pera
con un ardua ascensione in ambiente eccezionalmente severo, pericolosissima per
la caduta di ghiaccio. Ma loro l'hanno effettuata con condizioni ambientali ben
studiate. Sale al margine sinistro dell'immane seracco sospeso tra la Pera
e la Cresta di Peutérey. Difficoltà TD +. - Si segue la via giapponese nel canale incassato fra
la parete Nord del Grand
Pilier d'Angle e la Pera
e per questo canale (55°) fino alla radice del seracco. Si costeggia verso
sinistra la base del seracco su pendii ghiacciati (55°). Si supera il ripido
canalino che ne limita il fianco sinistro (circa 120 m.) e a destra si monta
sopra il seracco. Per questi pendii, come per la via della Pera,
si sale in cima. - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1979
- 4 settembre. Stefano
De Benedetti, partendo dalla parte alta della Cresta
di Peutérey ha disceso in sci i pendii a lato della via Bonatti e la parte inferiore del Canalone
di Frêney
che si trova quasi al centro della parete Sud-Est,
a fianco del Pilone
Nord. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1979
- 12 settembre. Stefano
De Benedetti e Gianni Comino,
sono scesi con gli sci dal Monte
Bianco per la Via
Major dalla parete della Brenva.
- Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1980
– 15 febbraio. Bernard Muller effettua la 1°
solitaria invernale della parete Nord
del Grand
Pilier d’Angle (via Bonatti/Zappelli). - Gruppo del Monte
Bianco - Massiccio
del Monte Bianco.
1980
- 26 febbraio. Michel Berruex, realizza la 1ª
solitaria invernale dello Sperone
della Brenva e raggiungendo la vetta Monte
Bianco. - Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1980
- 5/6 agosto. Flaviano Bessone,
Ugo Manera, Isidoro Meneghin e Mario Pellizzaro, salgono da Est Nordest al Pilastro
Rosso di Brouillard e
tracciano la (via dei dilettanti), raggiungendo la cuspide del Pilastro
Rosso (4218 m.) in 18 ore.
La via sale a destra del filo del pilastro e dai ripiani a due terzi d'altezza supera l'ultima parte presso il filo dello spigolo. Arrampicata molto bella soprattutto in libera, con passaggi in artificiale. Utile materiale di dimensioni varie; alcuni massi instabili lungo la via. Dislivello 400 m. Difficoltà ED- molto sostenute, V e V+ . passaggi A1 e A2. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1980 - settembre. Stefano De Benedetti, realizza la 1ª solitaria salendo per il canale Sud-Ovest del Monte Bianco, che in seguito discese con gli sci. La via segue il canale aperto e superficiale situato a sinistra (Ovest) della seraccata centrale. Itinerario interessante, su terreno misto, neve e roccia, ma esposto nella metà inferiore alla caduta di ghiaccio. Dislivello dal ghiacciaio 1100 m. Difficoltà D, con inclinazione a 50°-55°. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1980
- 2/3 settembre. Marco Bernardi,
Gian Carlo Grassi
e Renzo Luzi, tracciano un arduo
itinerario che forza l'uscita diretta dal Canalone
di Frêney,
superando direttamente la Cascata
del Freney. (Supercouloir del Frêney)
La cascata più alta d’Europa,
alta circa 80 m, si trova alla quota di circa 4500 m. Data l'esposizione a Est le condizioni del ghiaccio di colata
sono molto variabili, quasi sempre cattive. Forti pericoli oggettivi. Difficoltà:
ED per i primi salitori, TD-/TD per i ripetitori. - I primi salitori con una
prima lunghezza hanno superato il bordo sinistro e quindi il centro della
cascata (80°, 90°) sostando a destra contro le rocce. Con la seconda lunghezza
si sono portati sulla sinistra (80°) e con la terza (90°) di nuovo sulle rocce
a destra. Si rimonta diritto il pendio dell'imbuto superiore (55°) per uscire sulla cresta
(cornice) a circa. 4680 m. (12 ore fino in vetta, delle quali 5 per la
cascata). - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1981 - 30/31 gennaio. Hervé Boisier, Jean-Claude Choffat; Yannick Seigneur (guida) con Nicole Pourel, realizzano la 1ª invernale della Cresta dell'Innominata salendo dal Col de Peutérey, raggiungendo poi la vetta del Monte Bianco. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1981 - 20/22 febbraio. Louis Audoubert e Marc Batard, salendo dall'Aiguille Croux realizzarono la 1ª invernale della Punta Innominata - (Cresta dell'Innominata integrale). Lungo percorso sempre in cresta e che perciò non tocca il Ghiacciaio del Brouillard. È interessante anche per l'ambiente e le visioni sui sottostanti ghiacciai. La roccia è varia, nel complesso discreta. Difficoltà D+. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1981 - 29 luglio. Vlado Houba, Vlado Porvazvick e Pavol Zelina, compiono la 1ª ripetizione della via Polska, salendo per il Pilastro Centrale del Brouillard, parete Sud. Ha le prime tre lunghezze in comune con la via Jones. Bella via su buona roccia e misto. Dislivello del pilastro 350 m, 600 fino alla Cresta del Brouillard. Difficoltà TD+, sul pilastro passo di V+. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1981
- 4 agosto. Marco Bernardi,
realizzano la 3ª ascensione
e la 1ª solitaria
della via Frost-Harlin sul Pilone
Nascosto o Pilier
Dérobé. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1981 - 4/5 agosto. J. Baranek e F. Hudek salgono per la parete Sud del Pilastro di Destra del Brouillard e aprono la (via Baranek-Hudek) che supera il pilastro dalla base, salendo poi con bella e dura arrampicata su roccia ottima nella serie di diedri a sinistra del Gran Diedro Rosso. Dislivello del pilastro350 m, 600m. fino all'uscita sulla Cresta del Brouillard e per quella in cima al Monte Bianco. Difficoltà ED+, con molti passaggi in artificiale (A1, A2)e fino a V+. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1982 - febbraio. Patrick Bérhault e Jean-Marc Boivin, realizzano la 2ª invernale della (via Bonatti-Oggioni) al Pilastro Rosso del Brouillard dal versante di Sud-Est fino sul pilastro. Ripetuta molte volte ma quasi sempre solo fino alla sommità del pilastro, è ormai una grande classica del Monte Bianco. Via molto logica, supera la linea di diedri e fessure appena a sinistra del filo del pilastro più bello del Monte Bianco. Scalata splendida, atletica, paragonabile ai passaggi più belli del Pilastro Gervasutti al Tacul o della via classica al Pilastro a Tre Punte. Sulla via vi sono pochi chiodi, mentre le soste sono attrezzate, anche per la discesa. All'attacco qualche pericolo di caduta di sassi. Dislivello 400 m. per il pilastro. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1982 - 12 febbraio. Patrick Bérhault e Jean-Marc Boivin, in prima invernale salgono il Pilastro Centrale del Brouillard, parete Sud, e ripercorrono la via Polska, che ha le prime tre lunghezze in comune con la via Jones. Bella via su buona roccia e misto. Dislivello del pilastro 350 m, 600 fino alla Cresta del Brouillard. Difficoltà TD+, sul pilastro passo di V+. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1982 - 12/15 febbraio. Louis Audoubert, Marc Batard, C. Delamonica e M. Metzger, realizzano la 1ª invernale del Percorso integrale della Cresta del Brouillard. Consiste nel percorso completo della cresta, comprendente anche le Aiguilles Rouges, la Punta Baretti e il Mont Brouillard. Ascensione grandiosa, lunghissima, all'inizio su terreno infido (ripidi pendii con erba) e anche monotono, poi più varia. Interessante per l'ambiente isolato e selvaggio. Dislivello circa 3000 m, con sviluppo eccezionale di circa 7200 m. Difficoltà D+. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1982 - 13/14 maggio. Patrick Gabarrou realizza la prima delle “14 prime” superando il gran canale Sud-Est e apre con Pierre-Alain Steiner il (Hypercouloir del Brouillard). La via segue il fondo del gran canale esposto a Sud-Est, che solca diritto e regolare la parete tra lo Sperone del Brouillard e il Pilastro di Destra. Via grandiosa su ghiaccio di cascata, nel suo genere una delle più belle e severe del Gruppo del Monte Bianco e pure fra le più difficili. In ambiente isolato, esposta alla caduta di sassi, richiede condizioni particolari che si possono trovare in primavera o in inverno. Dislivello: 600 m. dall'attacco all'uscita in cresta, con sviluppo di quasi 800 m. Difficoltà ED+. (Impiegarono 22 ore per raggiungere la vetta del Monte Bianco). - Massiccio del Monte Bianco.
1982 - 10/12 agosto. Michel Piola
sulla parete Sud del Pilone
Centrale del Freney, disegna con Pierre-Alain Steiner e Jöri
Bardill una nuova linea a sinistra della (via classica) del 1961, che chiameranno (via Jöri
Bardill), e su quella via pianteranno
gli spit più alti d’Europa. - Il nome della via ricorda la giovane guida
svizzera Jöri Bardill, colpito nel 1983 da una caduta di seracchi. La via sale la
parete e lo spigolo sulla sinistra del Pilone
Centrale del Freney. Magnifica scalata in maggior parte libera, con
numerosi passaggi in artificiale. Roccia buona. Buoni posti da bivacco su tutto
il pilone. I primi salitori utilizzarono molti chiodi; attualmente in posto 15
chiodi e 2 spit, tanto da ritenere la via schiodata. Dislivello dalla crepaccia
all'uscita in cresta: 800 m, dei quali quasi 500 per la parte rocciosa.
Difficoltà ED+, sostenute, fino a V+ e A2 (ED- i primi salitori). Se in libera 6c. - Gruppo del Monte Bianco
- Massiccio del Monte
Bianco.
1983
- 11/12 gennaio. Eric
Escoffier, Christophe
Profit e Pierre
Royer, realizzano la 2ª
ascensione e la 1ª invernale per il gran canale Sud-Est (Hypercouloir
del Brouillard). La via segue il fondo del gran canale esposto a Sud-Est, che solca diritto e regolare la
parete tra lo Sperone
del Brouillard e il Pilastro
di Destra. Via grandiosa su ghiaccio di cascata, nel suo genere una
delle più belle e severe del Gruppo del Monte Bianco e pure fra
le più difficili. In ambiente isolato, esposta alla caduta di sassi, richiede
condizioni particolari che si possono trovare in primavera o in inverno.
Dislivello: 600 m. dall'attacco all'uscita in cresta, con sviluppo di quasi 800
m. Difficoltà ED+. - Massiccio
del Monte Bianco.
1983
- 23/24 gennaio. Eric
Escoffier, A.
Estève, Pierre
Royer, realizzano la 1ª
ascensione invernale della via
Frost-Harlin sul Pilone
Nascosto del Freney o Pilier
Dérobé. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio
del Monte Bianco.
1983
- 11 febbraio. S. Deweze,
realizza la 1° solitaria invernale
del Monte
Bianco per la via della “Sentinella
Rossa”, dal versante della Brenva.
- Bianco
- Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1983
– 9/10 marzo. T. Bucik con S. Frantar e Vanja
Matijevec firmano la 1° invernale della parete Nord del Grand
Pilier d’Angle (via Dufour-Fréhel). - Gruppo del Monte
Bianco - Massiccio
del Monte Bianco.
1983 - 13 marzo. Eric Escoffier concatena in solitaria la Via Boivin-Vallençant sul Grand Pilier d'Angle in tre ore e la Via classica al Pilone Centrale del Freney in dieci ore. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1983 – 15 luglio. Patrick Gabarrou
e Alexis Long aprono la
direttissima per la parete Nord del Grand
Pilier d’Angle (via direttissima). - Gruppo del Monte
Bianco - Massiccio
del Monte Bianco.
1983 - 20/21 luglio. Patrick Gabarrou e Alexis Long, salgono per lo Sperone del Brouillard a risalti da (Sud-Est). (O Gran Sperone del Brouillard). Lo sperone è caratterizzato da risalti, si trova fra il largo sperone e il gran canale Sud-Est. Bella via in ambiente magnifico, che dopo il primo notevole risalto sopra il ghiacciaio presenta una originale successione di quattro brevi risalti di roccia granitica stupenda. Dislivello700 m. dalla crepaccia all'uscita in cresta. Difficoltà ED con 3 passaggi di VII-, discontinue (TD+ i primi salitori). - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1983 - 28/29 luglio. Patrick Gabarrou e Alexis Long, salirono da Est al Pilastro Rosso di Brouillard o Pilier Rouge du Brouillard, tracciando la (via direttissima Gabarrou-Long) fino sulla cuspide del pilastro. Itinerario superbo, che supera direttamente all'esterno tutto il pilastro, su granito eccellente. Splendida scalata in gran parte libera, sul pilastro ritenuto il più bello del Monte Bianco. Il pilastro è costituito da tre parti: lo zoccolo, la gran placca mediana, la magnifica parte superiore. Corde da 50 m. Dislivello 400 m. Difficoltà ED+, in libera (fino a 7a) e 20 m. di A2 e A3 molto delicato, microchiodi (i primi salitori: ED-.). - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1983 - 29 luglio. Gian Carlo Grassi e Jean-Noel Roche, salgono al Picco Luigi Amedeo da Ovest, per il Pilastro Rosso. Nel largo versante Ovest del Picco Luigi Amedeo spicca al centro un netto pilone delimitato da stretti canali, che per 3/4 è di ottimo granito rossastro e nella parte superiore è invece di roccia nerastra e rotta. Scalata molto bella, ambiente severo. Dislivello, dal ghiacciaio all'uscita in cresta: 650 m, di cui 350 per il pilone. Difficoltà TD-, con passo di V-. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1983 – 6/7/8/9/10 agosto. Jan Fijackowski e Jaclk Kozaczkiewicz
aprono una nuova via sulla parete Est
del Grand
Pilier d’Angle che verrà chiamata (via Faux pas). - Gruppo
del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1984 - 10 marzo. Christophe Profit, realizza la 1ª invernale solitaria per il gran canale Sud-Est (Hypercouloir del Brouillard). La via segue il fondo del gran canale esposto a Sud-Est, che solca diritto e regolare la parete tra lo Sperone del Brouillard e il Pilastro di Destra. Via grandiosa su ghiaccio di cascata, nel suo genere una delle più belle e severe del Gruppo del Monte Bianco e pure fra le più difficili. In ambiente isolato, esposta alla caduta di sassi, richiede condizioni particolari che si possono trovare in primavera o in inverno. Dislivello: 600 m. dall'attacco all'uscita in cresta, con sviluppo di quasi 800 m. Difficoltà ED+. - Massiccio del Monte Bianco.
1984
- 14 marzo Patrick Gabarrou
e François Marsigny,
realizzano la 1ª ripetizione
e la 1ª invernale dell’itinerario di Bernardi-Grassi-
Luzi, che forza l'uscita diretta dal Canalone
di Frêney,
superando direttamente la Cascata
del Freney. (Supercouloir del
Frêney). La cascata, alta circa 80 m, si trova alla quota di circa 4500 m.
Data l'esposizione a Est le
condizioni del ghiaccio di colata sono molto variabili, quasi sempre cattive.
Forti pericoli oggettivi. Difficoltà: ED per i primi salitori, TD-/TD per i
ripetitori. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1984 - 20 aprile. Benoît Grison e Lionel Mailly, per il canale fra il Pilastro di Destra del Brouillard e il Pilastro Centrale tracciano la (Hypergoulotte), una delle più difficili goulotte del massiccio. La via segue una successione di strette gole di ghiaccio profondamente incassate, quasi camini, fra il pilastro di destra e quello centrale. Uno degli itinerari più ardui al Monte Bianco, con forti difficoltà su ghiaccio e terreno misto, in ambiente molto severo. Pericoloso, si trova raramente in condizioni favorevoli. Dislivello:600 m. fino al Picco Luigi Amedeo, di cui i primi 350 sono la strettissima goulotte. Difficoltà ED+/EX-, molto sostenute nella gola (fino a 90°). - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1984 - 21/22 aprile. Gian Carlo Grassi e Enrico Tessera, salgono al Picco Luigi Amedeo per la gola Ovest e tracciano la (Fantacouloir) in una delle gole ghiacciate più belle e più nascoste del Monte Bianco. Limita a sinistra (Nord) il Pilastro Rosso. Le colate di ghiaccio si possono formare in primavera e fino all'inizio dell'estate, altrimenti il canale è roccioso. Forte pericolo di caduta sassi, anche in condizioni di freddo intenso. Le soste nella prima parte del canale sono sempre attrezzate sul lato sinistro. Dislivello 650 m. Difficoltà TD+, fino a 90°. DISCESA. - Attrezzata nel canale, con 17 calate a corda doppia. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1984
- 25 aprile. Christophe
Profit con sua moglie Sylviane
Tavernier e Patrick Gabarrou,
salgono per il canale Sud-Est
la Goulotte a Sinistra del Pilone
Sud di Frêney e
tracciano la (via Abominette). È il canale situato tra la Cresta
dell'Innominata e il Pilone
Sud di Frêney,
ma più vicino a quest'ultimo. Il canale ha andamento irregolare, con diversi
restringimenti rocciosi; esposto a Est
e soggetto alla caduta di sassi, la sua salita necessita condizioni della
montagna particolarmente favorevoli. Bella ascensione di media difficoltà, con
passaggi vari e interessanti e tre difficili lunghezze da 50 m: due su ghiaccio
e una su roccia (ma anche questa in primavera può essere di ghiaccio).
Dislivello quasi 800 m: Difficoltà TD-. - Gruppo del Monte Bianco
- Massiccio del Monte
Bianco.
1984
– luglio. Jean Marc Boivin
realizza la 1° solitaria
al Grand
Pilier d’Angle dalla parete Nord
(via giapponese o della Roulette Russa). - Gruppo del Monte Bianco
- Massiccio del Monte
Bianco.
1984 – 5/6/7/8 luglio. Patrick Gabarrou
e Francois Marsigny per lo “Scudo
rosso” della parete Est del Grand
Pilier d’Angle, in artificiale, aprono una via di difficoltà estreme (via
Divine Providence), che diventerà un severo banco di prova per la
generazione dei super arrampicatori in quota. - Gruppo del Monte Bianco
- Massiccio del Monte
Bianco.
1984
- 9 luglio. Christophe Profit
e Thierry Renault,
salgono per la parete Sud del Pilone
Centrale del Frêney
(via Jöri Bardill), realizzando la 2 ª ascensione ma con variante centrale che evita il tratto in
artificiale: 6b - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1984 – 19/20/21/22 luglio. Rudolf
Haidučik, Jaroslav Jaško e Ondrej
Pochyly sulla parete Est del Grand
Pilier d’Angle aprirono la via diretta Cecoslovacca. - Gruppo
del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1984
- 21 luglio. Christophe
Profit e Thierry
Renault, ancora loro salgono per
la parete Sud del Pilone
Centrale del Frêney
(via Jöri Bardill), realizzando la 3 ª ascensione concatenando
in giornata i Quattro Piloni del
Frêney. (Pilier
Dérobé - Pilone
Gervasutti - Pilone
Sud) - Gruppo
del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1984 - 19/20 agosto. Patrick Gabarrou e Carlo Stratta, salgono per la parete Sud-Ovest del Monte Bianco e tracciano la (via Mario Marone). Via diretta, molto pericolosa per la caduta di ghiaccio. Il superamento della fascia mediana di seracchi, con passaggi strapiombanti e molto atletici, costituisce il passaggio-chiave della salita. La via è dedicata a Mario Marone, che un mese prima rimase travolto da una caduta di seracchi sulla via della Pera - (Brenva). Dislivello 1100 m. dal ghiacciaio. Difficoltà ED-, a causa dei seracchi. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1984 - 14/15 ottobre. Patrick Gabarrou e François Marsigny, salgono per il canale tra il Pilastro Centrale del Brouillard e il Pilastro Rosso del Brouillard seguendo la grande linea di cascate e tracciano l’incredibile (Cascata Notre-Dame). La via segue le colate di ghiaccio di alcune cascate sul fondo del canale tra i due pilastri. Itinerario di gran classe, dal tracciato particolarmente diritto ed elegante. «La più bella, la più pura e la più rettilinea delle cascate del Monte Bianco». Canale pericoloso, la cui risalita richiede condizioni particolari della montagna che di solito non si riscontrano in estate. Raccomandabili corde da 50 m. Dislivello 350 m, 600 m fino alla Cresta del Brouillard, con sviluppo di almeno 700 m. Difficoltà ED, fino a 90°. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1985 - 24 febbraio. Benoît Grison, da solo, realizza la 1ª invernale di (Cascata Notre-Dame), la via che sale per il canale tra il Pilastro Centrale del Brouillard e il Pilastro Rosso del Brouillard. La via segue le colate di ghiaccio di alcune cascate sul fondo del canale tra i due pilastri. Itinerario di gran classe, dal tracciato particolarmente diritto ed elegante. « La più bella, la più pura e la più rettilinea delle cascate del Monte Bianco». Canale pericoloso, la cui risalita richiede condizioni particolari della montagna che di solito non si riscontrano in estate. Raccomandabili corde da 50 m. Dislivello 350 m, 600 m fino alla Cresta del Brouillard, con sviluppo di almeno 700 m. Difficoltà ED, fino a 90°. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1985 - 24 febbraio. Eric Escoffier e Daniel Lacroix, lo stesso giorno che Benoît Grison, da solo, realizza la 1ª invernale di (Cascata Notre-Dame), salgono la stessa via per il canale tra il Pilastro Centrale del Brouillard e il Pilastro Rosso del Brouillard, ma raggiungono solo le cascate senza salire in vetta al Monte Bianco. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1985 - 24 febbraio. Eric Bellin e Jean-Marc Boivin, salirono per il canale tra Pilastro Rosso e il Pilastro di Sinistra del Brouillard ed aprirono la (via Brouillard Givrant) che si conclude sul Pilastro Rosso. È la linea di colate di ghiaccio nella goulotte sul fondo del profondo canale che limita a sinistra il Pilastro Rosso. Scalata dura, che presenta passaggi di misto molto delicati. Probabilmente, con l'Hypergoulotte, la salita su ghiaccio più difficile del Monte Bianco. È pericolosa per caduta di sassi e anche per questo richiede condizioni particolari. Dislivello 400 m. Difficoltà ED+ / EX -, molto sostenute. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1985 - 25 febbraio. Eric Escoffier e Daniel Lacroix, realizzano la 2ª ascensione e la 1ª invernale, salendo per il canale fra il Pilastro di Destra del Brouillard e il Pilastro Centrale ripetendo (Hypergoulotte), ma solo la goulotte. La via segue una successione di strette gole di ghiaccio profondamente incassate, quasi camini, fra il pilastro di destra e quello centrale. Uno degli itinerari più ardui al Monte Bianco, con forti difficoltà su ghiaccio e terreno misto, in ambiente molto severo. Pericoloso, si trova raramente in condizioni favorevoli. Dislivello:600 m. fino al Picco Luigi Amedeo, di cui i primi 350 sono la strettissima goulotte. Difficoltà ED+/EX-, molto sostenute nella gola (fino a 90°). - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1985 - 25 febbraio. Eric Bellin e Jean-Marc Boivin, salirono nel canale di Notre-Dame fin sopra il suo secondo salto, per il ramo sinistro del canale aprendo la (via Dix De Der) che conduce fin sul Pilastro Rosso, dal quale son scesi per la via Bonatti. È la diramazione di sinistra (Ovest) del canale ghiacciato di Notre-Dame; ha le stesse caratteristiche tecniche. Dislivello 400 m. Difficoltà ED su ghiaccio e misto. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1985
- 4/5 aprile. Patrick Gabarrou
e François Marsigny,
salirono per la gola Est, tra
il Pilone
Nascosto e il Pilone
Sud aprendo la (via Fantomastic). Non hanno raggiunto la
cresta sommitale a causa del maltempo e sono scesi per la stessa via, mettendo spit.
E’ il Couloir più nascosto del versante Sud del Monte
Bianco, dietro il Pilier
Dérobé. - Gola-canale diritto e profondo, celato oltre le lisce pareti
del Pilone
Nascosto e del Pilone
Sud. Ambiente di severità eccezionale: i 300 m. superiori in ghiaccio
e in terreno misto a predominanza rocciosa sono situati in un luogo orrido,
impressionante. Pericoloso per caduta di sassi, il suo percorso necessita condizioni
particolari della montagna: freddo e presenza di ghiaccio. Dislivello800 m. Difficoltà
ED+. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1985 - 2 giugno. Wilfrid Colonna, Patrick Gabarrou e Carlo Stratta, salirono al Monte Bianco per lo sperone Ovest-Sudovest aprendo la (via Gaston Rébuffat). La via sale lungo la parete rocciosa che fiancheggia a Ovest lo Sperone delle Tournette. Percorso bello e vario su ghiaccio, neve e roccia, ma esposto per lunghi tratti alla caduta di sassi. Si esce sulla Cresta delle Bosses che è una delle tre creste che si riuniscono a formare la vetta del Monte Bianco - La via è dedicata alla memoria di Gaston Rébuffat, alpinista, guida alpina e scrittore di montagna, profondo conoscitore del Monte Bianco. Dislivello1000m, dei quali 650di via nuova sulle rocce. Difficoltà D+, con passaggi di III e IV grado. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1985 - 9 luglio. Patrick Gabarrou e Alexis Long, salgono per i canali Sud-Est della Punta Innominata e tracciano la (via Innominette). La via sale al centro della grande parete triangolare e concava, limitata a destra dalla Cresta dell'Innominata e a sinistra dallo Sperone del Brouillard. Segue colate di ghiaccio e nevai alternati a terreno misto e necessita di particolari condizioni della montagna; cadute di sassi. Le goulotte-cascate della parte inferiore sono visibili già dal Rifugio Monzino. Dislivello dall'attacco all'uscita in cresta 700 m. Difficoltà TD, fino a 90° e passo V. - Contrafforti Italiani - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1985 - 18 agosto. François Marsigny, realizza la 1ª solitaria della (via Bonatti-Oggioni) al Pilastro Rosso del Brouillard dal versante di Sud-Est fino sul pilastro. (Che in seguito scese dalla Cresta dell'Innominata e risali al Monte Bianco per il Pilone Centrale di Freney: 19ore in totale). Ripetuta molte volte ma quasi sempre solo fino alla sommità del pilastro, è ormai una grande classica del Monte Bianco. Via molto logica, supera la linea di diedri e fessure appena a sinistra del filo del pilastro più bello del Monte Bianco. Scalata splendida, atletica, paragonabile ai passaggi più belli del Pilastro Gervasutti al Tacul o della via classica al Pilastro a Tre Punte. Sulla via vi sono pochi chiodi, mentre le soste sono attrezzate, anche per la discesa. All'attacco qualche pericolo di caduta di sassi. Dislivello 400 m. per il pilastro, più 250 m. fino al Picco Luigi Amedeo. Difficoltà TD+ per il pilastro, sostenute; sono 15 lunghezze:3 di IV, le altre di V e V+ e brevi passaggi di A1 e A2. ED fino in cima al Monte Bianco. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1985 - 6 settembre. Jaško Jaroslav e Jànoŝ Tibor, realizzarono la 2ª ascensione della (via direttissima Gabarrou-Long) salendo da Est al Pilastro Rosso di Brouillard. Itinerario superbo, che supera direttamente all'esterno tutto il pilastro, su granito eccellente. Splendida scalata in gran parte libera, sul pilastro ritenuto il più bello del Monte Bianco. Il pilastro è costituito da tre parti: lo zoccolo, la gran placca mediana, la magnifica parte superiore. Corde da 50 m. Dislivello 400 m. Difficoltà ED+, in libera (fino a 7a) e 20 m. di A2 e A3 molto delicato: microchiodi (i primi salitori: ED-). - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1986
- 9 marzo. Jean-Marc
Boivin, da solo dopo aver salito da Nord
il Grand
Pilier d'Angle realizza la
1° solitaria invernale ripercorrendo la “sua via” del 1975 (23 luglio), sulla parete Sud (Boivin-Vallencant). Si svolge a sinistra della via Bonatti-Zappelli e mancano
particolari. Probabilmente TD-. - Si sale il Canalone
di Frêney
per 2/3 (circa 400 m.). La via da qui continua a destra su un ripido pendio
nevoso per 150 m, supera prima diritto e poi verso sinistra la fascia rocciosa
e per il pendio nevoso superiore esce in cresta poco a sinistra del Monte
Bianco di Courmayeur. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1986
- 14 marzo. Benoît Grison, in 1ª ascensione solitaria invernale sale per il Canalone
di Frêney che si trova quasi al centro della
parete Sud-Est, a fianco del Pilone
Nord. Sopra i 500 m. inferiori, dove è largo e nevoso, è sbarrato da
una parete rocciosa alta 100 m. (dove si trova la Cascata
del Freney (Supercouloir del
Frêney) e quindi si apre a imbuto per terminare sulla cresta a circa 4680
m. La via supera il canalone e il pilastro di buona roccia a destra della
cascata, uscendo diritto per lo sperone soprastante. Il percorso è molto bello
nella parte superiore. Il canalone esposto a Est, è però soggetto alla caduta di sassi e di ghiaccio. Dislivello
850 m. fino al Monte
Bianco di Courmayeur. Difficoltà TD, con passaggi di IV+ sulle rocce e lo sperone Sud-Est. - Gruppo
del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1986 - 15 giugno. D. Neuenschwander, è disceso con gli sci per il canalone Ovest del Monte Bianco. È il canalone compreso fra il contrafforte centrale e quello di sinistra, in gran parte nevoso e interrotto a 2/3 da due minacciose seraccate. Via con scarse difficoltà tecniche, molto esposta nel canalone alla caduta di ghiaccio. Dislivello 1100 m. Difficoltà D-. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1986 - 21 giugno. Patrick Gabarrou, Thierry Pastore e Dominique Radigue, salirono per la parete Ovest del Picco Luigi Amedeo tracciando la (via Lune de Miage). Bella linea evidente di goulottes ghiacciate nella parete rocciosa, che porta a Nord della vetta del Picco Luigi Amedeo. Ambiente isolato, severo. Dislivello dalla crepaccia all'uscita in cresta 700 m. Difficoltà TD, fino a 80°. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1986
– luglio. Anche una ragazza, Marta Mercier, supera in 1°
solitaria femminile la Nordest del
Grand
Pilier d’Angle per la via Boivin-Vallencant. - Gruppo del
Monte Bianco - Massiccio
del Monte Bianco.
1986 - 28/29 luglio. Gian Carlo Grassi, Isidoro Meneghin e Mario Rossi, salirono per la parete Sud del Pilastro di Destra del Brouillard e tracciarono la (via Etica bisbetica) che si protrae fino alla sommità del pilastro. Nella linea generale questa via segue l'itinerario (Baranek-Hudek). Arrampicata stupenda, a incastro, interamente in libera, una delle più belle del settore; roccia ottima. Discesa lungo la stessa via. Dislivello del pilastro 350 m. Difficoltà ED-. fino a VI+. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1987
- Laurent Smagghe, francese,
effettuò il percorso Chamonix -
Monte
Bianco - Chamonix
in 6 ore e 47 minuti. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1987 - 11 giugno. Stefano De Benedetti, dopo aver raggiunto la vetta del Monte Bianco scese con gli sci per la Cresta dell'Innominata. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1987 - estate. L’astro nascente Alain Ghersen, inventa e realizza un concatenamento a dir poco originale: 49 ore da Parigi alla vetta del Monte Bianco, passando per un blocco di 7b a Fontainebleau, un 8a+ a Saussois e la Cresta Integrale di Peutérey, con trasferimenti in automobile. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1987 - agosto. T. Barnett e J. Sylvester, salirono in libera da Est al Pilastro Rosso di Brouillard la via direttissima Gabarrou-Long, questo superbo itinerario, che supera direttamente all'esterno tutto il pilastro, su granito eccellente. Splendida scalata in gran parte libera, sul pilastro ritenuto il più bello del Monte Bianco. Il pilastro è costituito da tre parti: lo zoccolo, la gran placca mediana, la magnifica parte superiore. Corde da 50 m. Dislivello 400 m. Difficoltà ED+, in libera (fino a 7a) e 20 m. di A2 e A3 molto delicato: microchiodi (i primi salitori: ED-). - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1988
– 10 luglio. Pierre Tardivel sale con
l’elicottero in cima al Grand
Pilier d’Angle e scende con gli sci dalla parete Nord. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1989 - 1/2 gennaio. Patrick Gabarrou e Giorgio Passino, realizzarono la 1ª invernale salendo per il contrafforte di sinistra del Monte Bianco per la (via Domenech-Jaccoux). Via molto bella, diretta, paragonabile alla Sentinella del versante Brenva ma meno esposta. L'uscita fra la barriera dei seracchi può essere difficile; pericolo di caduta di ghiaccio nella parte inferiore. Dislivello 1100 m. dal ghiacciaio. Difficoltà D, su terreno misto. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1989 - 18/19 gennaio. Patrick Gabarrou e Giorgio Passino, salirono al Picco Luigi Amedeo per la parete Ovest tracciando la (via Himalamiage). Ma a 40 m. sotto la vetta del Picco Luigi Amedeo discesero a causa del maltempo.
Strettissima gola-canale già attaccata dai primi salitori del Picco Luigi Amedeo (nel 1901 - 18/20 luglio), i quali poi l'evitarono in quanto ghiacciata e soggetta alla caduta di sassi. In questa prima salita invernale, il canale era tutto in ghiaccio vivo. Dislivello 750 m. Difficoltà TD + /ED- su ghiaccio e misto, fino a 85° e V grado. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1989 - 4/5 febbraio. Dario Brocherel e Mario Mochet, realizzano la 2ª invernale del Percorso integrale della Cresta del Brouillard. Consiste nel percorso completo della cresta, comprendente anche le Aiguilles Rouges, la Punta Baretti e il Mont Brouillard. Ascensione grandiosa, lunghissima, all'inizio su terreno infido (ripidi pendii con erba) e anche monotono, poi più varia. Interessante per l'ambiente isolato e selvaggio. Dislivello circa 3000 m, con sviluppo eccezionale di circa 7200 m. Difficoltà D+. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1989 - 5 febbraio. Tomo Cesen, realizza la quarta ripetizione, prima invernale e prima solitaria della via direttissima Gabarrou-Long, al Pilastro Rosso di Brouillard. (Pilier Rouge du Brouillard). Itinerario superbo, che supera direttamente all'esterno tutto il pilastro, su granito eccellente. Splendida scalata in gran parte libera, sul pilastro ritenuto il più bello del Monte Bianco. Il pilastro è costituito da tre parti: lo zoccolo, la gran placca mediana, la magnifica parte superiore. Corde da 50 m. Dislivello 400 m. Difficoltà ED+, in libera (fino a 7a) e 20 m. di A2 e A3 molto delicato: microchiodi (i primi salitori: ED-). - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1989
- luglio. Michel Fauquet, Pierre-André Rhem, David Ravanel e Jérôme Ruby ripetono in 2° ascensione lo
“Scudo rosso” della parete Est
del Grand
Pilier d’Angle (via Divine Providence). - Gruppo del Monte
Bianco - Massiccio
del Monte Bianco.
1989 - 18 luglio. Daniel Anker e Michel Piola, salirono fin sul Pilastro di Destra del Brouillard aprendo la (via Le pilier du bout du monde), con una scalata superba, che si svolge prima lungo fessure e poi su placche più compatte. Inizia dal punto inferiore del pilastro probabilmente in comune con la via Grassi e compagni, si sviluppa per 10 lunghezze incrociando altre vie e raggiunge la sommità del pilastro. Difficoltà ED, fino a 6a+ obbligatorio e A0 (fino a 6b+ se in libera). DISCESA in corda doppia per la stessa via. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1989 - 19 luglio. Daniel Anker e Michel Piola, salgono per la parete Est Sudest del Pilastro Rosso di Brouillard e tracciano la (via les Anneaux Magiques). La via, che non supera tutto il pilastro ma solo due terzi, ne segue il filo a sinistra, salendo tra la via direttissima Gabarrou-Long e la via Bonatti. Arrampicata molto bella, in parte su roccia a scaglie dalla caratteristica conformazione ad anelli; qualche pericolo di caduta sassi. Dislivello circa 260 m. Difficoltà ED, 6b obbligatorio A0 (fino a 6c se in libera). - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1989 - 27 luglio. Christophe Bonnardot
compie la 2° solitaria della parete Nord
del Grand
Pilier d’Angle (via Buchard). - Gruppo del Monte Bianco
- Massiccio del Monte
Bianco.
1989 - 5 agosto. Roberto Colombo e Marco Gavina, realizzarono la 1ª ascensione per il canalone Ovest del Monte Bianco. È il canalone compreso fra il contrafforte centrale e quello di sinistra, in gran parte nevoso e interrotto a 2/3 da due minacciose seraccate. Via con scarse difficoltà tecniche, molto esposta nel canalone alla caduta di ghiaccio. Dislivello 1100 m. Difficoltà D-. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1989 - 17 settembre. Yves Soltner, realizza la 1ª ascensione solitaria per il canalone Ovest del Monte Bianco. È il canalone compreso fra il contrafforte centrale e quello di sinistra, in gran parte nevoso e interrotto a 2/3 da due minacciose seraccate. Via con scarse difficoltà tecniche, molto esposta nel canalone alla caduta di ghiaccio. Dislivello 1100 m. Difficoltà D-. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1990 - Michel Fauquet e compagni, hanno percorso probabilmente da Est Sudest del Pilastro Rosso di Brouillard il regolare diedro superiore della (via les Anneaux Magiques) che prolunga ulteriormente la via verso la sommità. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1990 – Il francese Patrick Gabarrou attraversa il Massiccio del Monte Bianco.
da Nord a Sud salendo tra
l’altro la Nord delle Les
Courtes, lo Sperone
Walker delle Grandes
Jorasses e il Grand
Pilier d’Angle. - Gruppo
del Monte Bianco. - VEDI: TABELLA - “Velocità e Concatenamenti Sportivi”.
1990
- 13 gennaio. Rémy Escoffier
e Alain Ghersen,
realizzano la 1ª invernale
della parete Sud del Pilone
Centrale del Freney (via Jöri Bardill). - Gruppo del Monte Bianco
- Massiccio del Monte
Bianco.
1990
- estate. Pierre André Gobet,
svizzero, porta a 5 ore e 10 minuti il record dell’andata e ritorno da Chamonix al Monte
Bianco. (3800 m di dislivello). - Gruppo del Monte Bianco
- Massiccio del Monte
Bianco.
1990
- luglio. Alain Ghersen,
sale in 1ª solitaria
dalla parete Sud il Pilone
Centrale del Frêney
(via Jöri Bardill). - Gruppo del Monte Bianco
- Massiccio del Monte
Bianco.
1990
- luglio. Alain Ghersen,
realizza la 2ª solitaria
della via Frost-Harlin sul Pilone
Nascosto o Pilier
Dérobé. Via parzialmente chiodata. Dislivello dalla crepaccia
all'uscita in cresta 800 m; la parte compatta del pilone è alta circa. 350m.
Difficoltà ED+, sostenute, fino a VI e A3 (se in libera fino a VII+). - Gruppo del Monte Bianco
- Massiccio del Monte
Bianco.
1990 – 13/14
luglio. Alain Ghersen e Thierry
Renault realizzano la 3° ascensione della parete Est del Grand
Pilier d’Angle “liberando” la celebratissima Divine Providence.
- Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1990 – 4/5 agosto. Jean Christophe Lafaille
effettua la 4°
ascensione e la 1° solitaria della parete Est del Grand
Pilier d’Angle (via Divine Providence), salita in precedenza da Patrick Gabarrou
e Francois Marsigny (1984 5/8
luglio) e “liberata” da Alain Ghersen e Thierry
Renault. (1990
13/14 luglio) - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1990 – 21 agosto. Paolo Tamagnini,
da solo sulla parete Nord del Grand
Pilier d’Angle (via Dufour-Fréhel), inventa una variante (variante
Tamagnini) che sale direttamente fin sotto il seracco, ed è esposta alla
caduta di ghiaccio. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1990 – 11 ottobre. Lo sloveno Slavko Svetičič compì
la 1° solitaria della parete Nordest
del Grand
Pilier d’Angle (via dei Belgi), in combinazione con altre con
variante e attacco per la via Slovena. - Gruppo del Monte Bianco
- Massiccio del Monte
Bianco.
1991
– estate. Giovanni Bassanini, Valerio Folco, Pierino
Rey, Luciano Barbieri e Marcello Ricotti compiono la 5° ascensione della
parete Est del Grand
Pilier d’Angle (via Divine Providence). - Gruppo del Monte
Bianco - Massiccio
del Monte Bianco.
1991 – 11/12 agosto. Jean Christophe Lafaille
realizza la 1°
solitaria al Grand
Pilier d’Angle dalla parete Est
(via Un autre monde). - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1991 – 12/13 agosto. Jean Christophe Lafaille
realizza la 1°
solitaria al Grand
Pilier d’Angle dalla parete Est
e forza lo “Scudo” per
una via nuova; (Un autre monde), ma non basta: sempre solo, senza radio,
raggiunge il Pilone
Centrale e conclude la sua curiosa ascensione al Monte
Bianco firmando un secondo itinerario di alta difficoltà. E’ il
proseguimento ideale dell’impresa di Nicolas Jaeger, che nel 1975
(3/4 agosto) aveva inaugurato la sfida dei concatenamenti unendo il Grand
Pilier d’Angle con il Pilone
Centrale attraverso i due itinerari classici. - Gruppo del Monte
Bianco - Massiccio
del Monte Bianco.
1991 - 16 agosto. François Damilano, Rémy Heintz e Jean-Pierre Maurus, salirono per i seracchi del Picco Luigi Amedeo tracciando la (via Marius et Ophélie) che supera due grandi seracchi, con alcune lunghezze di alta difficoltà, trovando ghiaccio ottimo sul primo seracco, fragile e instabile sul secondo. Itinerario molto pericoloso. Dislivello dalla crepaccia 1100 m. Difficoltà ED, concentrate sui seracchi. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1992 – Michel Fauquet e
compagni compiono la 2°
ascensione al Grand
Pilier d’Angle dalla parete Est
(via Un autre monde). - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1992
– 5/6/7/8 gennaio. Roberto Bressan, Saverio
Occhi e Paolo Tamagnini realizzano la
1° invernale della via Divine Providence, (solo fino in cima al Grand
Pilier d’Angle parete Sud). -
Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1992 – estate. Alexis Long, Alexis
Mallon e Jean-Francois Mercier
sulla parete Est del Grand
Pilier d’Angle hanno seguito una lunga
variante inferiore a sinistra della via originale, più diretta, con attacco
comune alla via Bonatti-Gobbi. Dopo 4 lunghezze (6, 6b, 5,
5+) incrocia questa via, prosegue diritto per una lunghezza (6b),
con passaggio esposto che passa a destra sotto un blocco (6c obbligato)
e raggiunge la via Divine Providence dove incrocia la Bonatti-Gobbi.
- Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1992 – 13 luglio. Un percorso che
sembra coincidere con la variante Tamagnini sulla parete Nord del Grand
Pilier d’Angle è stato seguito da Robert Jasper, da solo, ma
uscendo in alto a destra del seracco. - Gruppo del Monte Bianco -
Massiccio del Monte
Bianco.
1992
- 3 agosto. Adriano Greco
e Fabio Meraldi compiono
l’andata e ritorno da Courmayeur
alla vetta del Monte
Bianco in 7 ore e 19 minuti. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1992
- 3/9 settembre. Patrick Berhault e Fred
Vimal salgono la Cresta Sud dell’Aiguille Noire de Peutérey, la via Gervasuti del Pic Gugliermina e il Pilone Centrale del Frêney e
proseguono traversando tutte le Aiguilles de Chamonix. - Gruppo
del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1992 – 24/25/26/27/28 dicembre. Brendan
Murphy e Dave Wills concretizzano la 1°
invernale al Grand
Pilier d’Angle parete Sud per
la via Divine Providence. - Gruppo
del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1992 – 29/30 dicembre. Toni
Parks e Dave Wilknson in 1°
invernale, hanno salito una linea diretta sopra la (via Dufour-Fréhel),
uscendo a destra del seracco del Grand
Pilier d’Angle. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
1993
– 10/11/12/13/14 febbraio. Alain Ghersen, l’uomo che aveva
“liberato” con Thierry Renault la
celebratissima Divine Providence sulla parete Est del Grand
Pilier d’Angle nel 1990 (13/14
luglio) ritorna da solo sulla stessa montagna e dalla stessa via e realizza la 1°
solitaria invernale. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.
2003 - 10 febbraio - 4 marzo - Monte
Bianco. 22 giorni di
permanenza in quota in uno degli angoli più selvaggi del Massiccio del Monte Bianco,
il Circo del Freney. Solo una breve pausa a Chamonix di 2 giorni ha fatto da intermezzo di riposo per uno dei
più lunghi concatenamenti che la storia dell'alpinismo invernale ricordi.
Il celebre Patrick Bérhault e il suo forte compagno Philippe
Magnin salgono un giorno dietro l'altro una serie di 16 itinerari glaciali e rocciosi del
versante del Brouillard e del Freney, con base al Bivacco Eccles. - Gruppo
del Monte Bianco - Ecco
l'impressionante lista di salite:
- BROUILLARD
GIVRANT, V/6, 400 m, aperta da Eric Bellin e Jean Marc Boivin - 1985
24 febbraio, a sinistra del Pilastro
Rosso del Brouillard.
- CASCATA
DI NOTRE DAME, V/6, 700 m, aperta da Patrick Gabarrou e François Marsigny - 1984 14/15
ottobre, la grande linea di cascate tra il Pilastro
Rosso del Brouillard e il Pilastro
Centrale del Brouillard.
- HYPERCOULOIR
DEL BROUILLARD, V/6, 700 m, aperto da Patrick
Gabarrou e Pierre Alain Steiner - 1982 13/14
maggio, il couloir situato a destra del Pilastro
di Destra del Brouillard.
- ABOMINETTE,
IV/3, 5a, 700 m, aperto da Patrick
Gabarrou, Christophe Profit e Sylviane Tavernier, - 1984 25
aprile, è la goulotte a sinistra del Pilone
Sud del Freney.
- FANTOMASTIC,
V/6/M, 700 m, aperto da Patrick Gabarrou e François Marsigny - 1985 4/5
aprile, è il couloir più nascosto del versante Sud del Monte
Bianco, dietro il Pilier
Dérobé.
- HYPER-GOULOTTE,
V/6+/R/5c/A1, 400 m, aperta da Benoît Grison e Lionel
Mailly - 1984 20 aprile, è una delle più difficili
goulotte del massiccio, situata tra il Pilastro
di Destra e quello Centrale
del Brouillard.
- GRAND
COULOIR DEL FRENEY, III/D+, 850 m, aperto da Olivier Challéat, Guy Aber, Jean Afanassieff e Jean Blanchard - 1974 30 luglio, con uscita per la Cascata
del Freney (IV/5+, aperta da Marco Bernardi, Gian Carlo Grassi e Renzo Luzi - 1980
3 settembre nel Canalone
di Frêney.
- FRENEYSIE
PASCAL, VI/6/R, 700 m, aperta da Patrick Gabarrou e François Marsigny - 1984 20/21
aprile, a destra del Pilone
Centrale del Freney.
- PILIER DEROBEE, ED, 300 m, aperto da Tom Frost e John Harlin - 1963 1/2
agosto. Pilone
Nascosto di Freney. (via
Frost-Harlin).
- PILONE
CENTRALE DEL FRENEY, TD+, 500 m, aperto dalle cordate inglese-polacca e franco-italiana - 1961 27/28/29 agosto. Chris Bonington, Jan Clough, Don Whillans e Jan Duglosz - René Desmaison,
Pierre Julien, Ignazio Piussi e Yves Pollet-Villard. - Pilone
Centrale di Frêney, (via
classica).
- PILONE SUD DEL FRENEY, VIA SEIGNEUR, aperto interamente dal basso da Yannick
Seigneur con L. Dubost - 1972 25/26 luglio.
- PILASTRO
CENTRALE DEL BROUILLARD, TD, 350 m, 5+/A1, aperto in solitaria da Eric
Jones - 1971 15/16 luglio.
- GRAN
SPERONE DEL BROUILLARD, TD+, 300 m, aperto da Patrick Gabarrou e Alexis
Long - 1983
20/21 luglio.
- PILASTRO
ROSSO DEL BROUILLARD, TD+, 400 m, aperto da Walter Bonatti
e Andrea Oggioni -
1959
5/6 luglio.
- PILASTRO
DI SINISTRA DEL BROUILLARD, TD+, 800 m, aperto dai polacchi Ryszard Kowalewski, Janusz
Maczka e Wojciech Wroz
- 1971 13/14
agosto.
- PILONE NORD DEL FRENEY, TD+, 700 m, aperto da Giusto Gervasutti e Paolo Bollini de la Pedrosa - 1940 13 agosto. - Pilone Nord o di Destra del Frêney, chiamato anche Pilone Gervasutti.