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Tom Frost – (

 

 

Casella di testo: Gli apritori della Via americana, da sinistra: John Harlin, Tom Frost, Gary Hemming e Stewart Fulton al Rifugio de l'Envers des Aiguilles nel 1963 

1963 – 17 e 25/26 luglio. Gary Hemming, John Harlin, Tom Frost e lo scozzese Stuart Fulton realizzano un’impresa che testimonia l’effettiva supremazia delle loro tecniche in artificiale, anche se la sfortuna li perseguita con improvvisi temporali il 26 luglio sono in vetta all’Aiguille du Fou per la parete Sud. (via Americana) oggi (via Classica). Parleranno di VI° grado e A4, e per loro ammissione dicono che senza chiodi speciali non ne sarebbero venuti a capo del problema. La prima ascensione di questa parete ha costituito un avvenimento. Aperta prevalentemente in artificiale, questa via cominciò ad essere rapidamente ripetuta con un massimo di libera (80% già nel 1970). - Settore delle Aiguilles de Chamonix - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1983 - 27 luglio. Eric Escoffier con P. Mailly ritorna sulla Via Americana all’Aiguille du Fou liberando completamente la via di Gary Hemming, John Harlin, Tom Frost e Stuart Fulton del 17 e 25/26 luglio 1963. - Settore delle Aiguilles de Chamonix - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1963 - 1/2 agosto. Tom Frost e John Harlin, salgono dal Versante Sud-Est di Frêney e aprono sul Pilone Nascosto o Pilier Dérobé la (via Frost-Harlin). La complessità dell'approccio, le difficoltà dell'arrampicata in quota, l'isolamento in ambiente severo, comuni del resto alle altre vie di questa parete, fanno della salita un'impresa di grande impegno. Esposta in basso alla caduta di sassi. La roccia è eccellente, spesso con scanalature. Via parzialmente chiodata. Dislivello dalla crepaccia all'uscita in cresta 800 m; la parte compatta del pilone è alta circa. 350m. Difficoltà ED+, sostenute, fino a VI e A3. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.