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Jean Antoine Carrel - (1829 - 1890)

 

 

Jean-Antoine Carrel “il Bersagliere”, così detto perché nel 1848 nella prima guerra d’indipendenza ha combattuto a Novara (parteciperà a Solferino anche alla seconda del 1859).

Jean-Antoine Carrel è rude, risoluto, altero difficilmente trattabile. Ha avuto una vita durissima: per otto anni soldato, poi una famiglia in continuo allargamento (arriverà a dodici figli!). Le male lingue paesane lo accuseranno di ingordigia e di voler sempre trarre il massimo profitto dalle scalate.

Comunque come guida è impareggiabile: per bravura, sicurezza e coraggio.

L’amico-rivale Edward Whymper lo considererà “il più elegante arrampicatore che abbia mai visto”, l’unico con il quale è possibile arrivare in vetta alla Gran Becca, “… né mai si mostrò avido di denaro”.

Del resto, passata la buriana del Cervino, Edward Whymper nel 1879-1880 lo vorrà con sé nella spedizione alle Ande, nel corso della quale verranno saliti il Chimborazzo (due volte), il Cotopaxi , il Cayambe ed un’altra decina di cime sopra i 5000 m.

Nel 1884 Jean-Antoine Carrel sarà anche in Africa.

Morirà a 61 anni come gli eroi della mitologia ellenica. In una tremenda notte di tormenta, alla guida della sua cordata, composta da Carlo Gorret e Leone Sinigaglia, dopo aver condotto fuori d’ogni difficoltà i clienti, giunto ai prati del Riondé, il suo cuore si fermerà.

 

Jean-Antoine Carrel rappresenta uno dei principali protagonisti, con Edward Whymper, della corsa al Cervino.

Muratore e ex soldato, per cui fu soprannominato Bersagliere, viveva al Breuil, ossia ai piedi del versante italiano del Cervino.

Tutto ebbe inizio verso la fine degli anni cinquanta del 19° secolo, quando altri paesani lo accompagnarono nelle prime esplorazioni, raggiungendo quote appena superiori ai 3800 metri.

La conquista del Cervino era iniziata.

Con John Tyndall e Johann Bennen e altre guide arrivò nel 1862 a poca distanza dalle vetta.

Un punto, questo, che fu chiamato Pic Tyndall, in onore del grande scienziato inglese che partecipò alla spedizione.

Leggendaria la sua rivalità con Edward Whymper che tuttavia gli perdonò quella sorta di tradimento commesso nel 1865 (vedi Whymper).

Da buon patriota, il desiderio di Jean-Antoine Carrel era di dare all’Italia la conquista della vetta e nel luglio del 1865 sarebbe avvenuto quello che Edward Whymper definì l’inganno.

A dispetto delle attese di Edward Whymper, Jean-Antoine Carrel partì il 10 luglio con l’intento di conquista.

Il suo collega-rivale lo dissuase lanciandogli delle pietre, ma il giorno successivo Jean-Antoine Carrel partì nuovamente aggiudicandosi la prima ascensione della Cresta del Leone e la seconda della montagna.

Perché quell’accusa di tradimento? - Edward Whymper era intenzionato ad utilizzare Jean-Antoine Carrel come guida, se non addirittura come portatore, anche se le migliori performances gli erano riuscite senza che l’italiano fosse al suo fianco.

Ecco, dunque, perché l’inglese non si sarebbe mai aspettato di veder salire senza di lui l’italiano, che considerava compagno fidato.

In fondo, i due non mancarono di stimarsi in seguito, tant’è che Edward Whymper volle Jean-Antoine Carrel come sua guida in una spedizione sulle Ande (1879 - 1880). Non solo: cinque anni prima, i due scalarono insieme il Cervino.

Eroica e d’altri tempi la morte di Jean-Antoine Carrel che spirò per stanchezza durante una ritirata dalla cresta italiana, mentre imperversava una bufera.

Per ricordarlo fu fissato un cippo sul luogo in cui perse la vita.

In sintesi ricordiamo a quali ascensioni, tra i 18 tentativi storici che precedettero la conquista, prese parte.

 

1857 - Jean-Antoine Carrel ci provò con Aimé Gorret, Jean Jacque Carrel. (Tete du Lion) - (L).

 

1858/59 - Jean-Antoine Carrel con Jean Jacque Carrel. (Grande Tour) - (L).

 

1861 - 29 agosto. Jean-Antoine Carrel con Jean Jacque Carrel. (Crete du Coq) - (L).

 

1862 – 9/10 luglio. Jean-Antoine Carrel con Edward Whymper, Reginald Macdonald, ..Pession. (Grande Tour) - (L).

 

1862 – 23/24 luglio. Jean-Antoine Carrel con Edward Whymper, Cesar Carrel, Luc Meynet.

(Crete du Coq) - (L).

 

1862 – 27/28 luglio. Jean-Antoine Carrel con John Tyndall, Johann Bennen, Joseph Bennen, Anton Walter, Cesar Carrel e un portatore. (Pic Tyndall Enjambée) - (L). (15° tentativo assoluto).

 

1863 – 10/11 agosto. Jean-Antoine Carrel con Edward Whymper, Cesar Carrel, Luc Meynet e 2 portatori.(Crete du Coq) - (L).

 

1865 – 10/14 luglio. Jean-Antoine Carrel con Jean Joseph Maquignaz, Cesar Carrel, Charles Gorret. - (Brèche) - (L).

 

1865 – 16/17 luglio. Jean-Antoine Carrel. - “Prima ascensione al Cervino dal versante italiano”. Con Amé Gorret, Jean-Baptiste Bich, Jean-Augustin Meynet.

 

1869 - 20 luglio. Jean Antoine Carrel, fu sulla Leone con Alphonse Payot, Michel Payot, James Eccles, e Jean Baptiste Bich.

 

1872 - 2 luglio. Thomas Stuard Kennedy con Jean-Antoine Carrel e Johann Fischer, salendo per lo Sperone delle Tournette aprirono la prima via sul versante Sud-Ovest del Monte Bianco e su questo lato è rimasta la più classica ed elegante, anche se un po' esposta alla caduta di pietre nella parte inferiore. Un tempo era molto frequentata quale via d'accesso italiana al Monte Bianco e questo giustificò anche la costruzione di un primo rifugio a quota 3107 m, dimostratosi ben presto insufficiente e sostituito (nel 1885) dall'attuale Capanna Quintino Sella, eretta poco più sopra. Dopo la scoperta nel 1890 (1 agosto) della più comoda e facile via per il Ghiacciaio del Dôme, questa per lo Sperone delle Tournette è stata trascurata ma rimane tuttora la via più seguita del versante Sud-Ovest. A volte viene indicata, erroneamente, come «via dei Rochers». Segue lo sperone in gran parte roccioso che dalle rocce della Tournette 4740 m. sulla Cresta delle Bosses si abbassa verso Sud-Ovest fino a immergersi a 3750 m nel Ghiacciaio del Monte Bianco. Dislivello dal ghiacciaio circa 1100 m. Difficoltà D-, II e passaggi di III grado. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1875 - 17 agosto. Jean Antoine Carrel, raggiunse la cresta del Leone con J. H. Pratt, Walter Leaf e Nicola Knubel.

 

1876 - 17 luglio. E. A. Martelli e R. Biscaretti con Jean-Antoine Carrel, Gratien Henry e F. Bich, aprono sul Col du Midi la via Martelli che parte nel canalone sotto la seraccata (Ovest), quindi piega a sinistra su roccia per uscire poco a Sud dell'attuale rifugio. Pericolosa. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1877 – 13/14 agosto. Jean-Antoine Carrel fu nuovamente sulla Leone al Cervino con Quintino Sella, Alessandro Sella, Corradino Sella, Carlo Sella, Luigia Biraghi Dell’Oro, Ferdinand Imseng, Jean Baptiste Carrel, Jean Joseph Maquignaz, Victor Marquignaz e Louis Carrel.

 

1879 - 13 agosto. Jean-Antoine Carrel si cimentò ancora sulla Leone con C. E. Freeman, A. Sloman e Supersaxo Ambros.