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Massiccio del Grostè - (

(Gruppo di Brenta)

(Dolomiti di Brenta)

 

 

Con il nome di Massiccio del Grostè si vuole designare quel breve tratto della cresta principale del Gruppo di Brenta compreso tra la Bocca di Tuckett a Sud e il Passo del Grostè a Nord.

A differenza della Catena degli Sfulmini, che ha uno sviluppo quasi lineare, il Massiccio del Grostè ha una struttura più complessa, poiché alla cresta principale s'innestano o si affiancano diramazioni laterali meno importanti.

Casella di testo: Sottogruppo del Grostè, versante NO: Cima del Grostè (1) - Campaniletto dei Camosci (2) - Campanile dei Camosci (3) - Cima Falkner (4) - Campanile di Vallesinella (5) - Castello di Vallesinella (6) - Cima Sella (7) - Cima Brenta (8) - Torrione di Vallesinella (*) - Castelletto Inferiore (+) - L'asse principale della catena è costituito dall'elegante Cima Sella, dal piccolo Campanile di Vallesinella, dalla tozza e poderosa Cima Falkner (la vetta più alta di tutto il sottogruppo), dagli arditi Campanili dei Camosci e dalla grossa Cima del Grostè, che porta sul versante Nord un piccolo ghiacciaio. Dalla Cima Sella si dirama verso Ovest una brevissima cresta, che termina con un minuscolo e aguzzo campanile, detto Castelletto Superiore. Subito dietro a questa cresta si stende il piccolo altopiano della Vedretta di Vallesinella Superiore, che collega alla catena principale il grosso contrafforte del Castello di Vallesinella e la crestina del Castelletto di Mezzo e del Castelletto Inferiore. Tra il Castello di Vallesinella e la catena principale, scende verso Nord un profondo vallone, che racchiude la Vedretta di Vallesinella Inferiore. Un vasto altopiano coperto di pietre, culminante col dosso tondeggiante dei Grostedi, si stende al piede della Cima del Grostè verso il passo omonimo e degrada ad occidente fino ai pascoli dello Spinale. Lo stesso altopiano si stende anche sul lato orientale della catena, al piede delle cime rocciose, e collega la cresta principale con l'importante diramazione della Cima Roma e della Cima della Vallazza. Queste due cime, che precipitano con alte pareti verso le Valli Perse mentre sul versante Nord racchiudono una conca con la piccola Vedretta di Flavona, formano un piccolo gruppetto a sè, interposto fra la catena principale e la catena Nord-Orientale del Brenta.

Il Massiccio del Grostè non ha quella grandiosità di aspetti che caratterizza i massicci centrali del Brenta, ma pure con la sua struttura abbastanza complessa, con la varietà delle sue forme e con l'eleganza dei suoi profili, offre all’alpinista un interesse notevole. Anzi, la bella roccia salda e articolata (Dolomia principale) la brevità delle scalate e l'immediata vicinanza di alcune pareti al Rifugio Tuckett e al Rifugio Graffer, hanno fatto di alcune di queste cime una palestra di roccia ideale e molto frequentata: in particolare il Castelletto Inferiore, ma anche il Castelletto Superiore, la Cima Sella, la Cima del Grostè, vengono frequentemente raggiunte dagli alpinisti. Brevi arrampicate si possono inoltre effettuare sulla più bassa Corna Rossa. Di tutto il Gruppo di Brenta, è anche la zona più facilmente accessibile nel periodo invernale, da Ovest.

 

Fanno parte del Massiccio del Grostè:

Bocca di TuckettCima SellaTorre delle Val PerseCastelletto SuperioreBocca di VallesinellaRocca delle Val PerseBocca Alta di VallesinellaCampanile di VallesinellaTorre BaorcaCastelletto di MezzoCastelletto Basso di MezzoTorrione EstTorre LidiaTorre ZisaCastelletto InferioreFiglio del CastellettoCastello di VallesinellaTorre Città di MonzaTorre Bepi Loss e Carlo MarchiodiTorri dei MoriTorrione di Vallesinella Cima FalknerBocchetta Alta dei CamosciCampanile dei CamosciCampaniletto dei CamosciBocchetta dei CamosciCima del GrostèCorna RossaBocchetta delle Val PerseCima delle Val PerseCima RomaCima della VallazzaCima Guardiola -

 

 

 

 

1875 - 26 agosto. Giuseppe Ricci, C. Candelpergher, S. Dorigoni e Mariotti con Bonifacio Nicolussi effettuassero la l° ascensione alpinistica della Rocchetta delle Val Perse che loro chiamarono Cima Roma. Salirono per il versante Nord. - (Via normale). Ascensione senza difficoltà, non faticosa e assai remunerativa, ma che richiede una certa capacità di orientamento sull'altopiano. – Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1882 - Alberto De Falkner, Orazio De Falkner e G. Pigozzi furono i primi alpinisti a raggiungere la Cima del Grostè dal versante Nord (via normale). - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1882estate. Alberto De Falkner con Antonio Dallagiacoma effettuarono la 1° ascensione della Rocca di Vallesinella salendo per il versante Sud-sud-est (via normale) attaccando nel Canalone Sud–est. Questa cima in seguito verrà sempre chiamata Cima Falkner. – Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1883 - 17 luglio. Alberto De Falkner, Edward Theodore Compton con Matteo Nicolussi e Antonio Dallagiacoma per il versante Sud-sud-ovest della Cima Falkner salirono il vallone e la Vedretta di Vallesinella Inferiore, fin nella sua testata, dove attaccarono le rocce del versante Sud-ovest, abbastanza facili e gradinate. Per un ripido camino toccarono un terrazzo detritico che taglia tutto il fianco occidentale della Cima Falkner. Facilmente e senza via obbligata, per gradoni rocciosi salirono in vetta. Difficoltà: II°, nevai ripidi. Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1884 - 9 luglio. C. Candelpergher, S. Dorigoni, Alberto De Falkner e R. Thaler con Antonio Dallagiacoma e Angelo Ferrari effettuarono la 1° ascensione alla Cima Sella salendo dal Nord per la Vedretta di Vallesinella. Ascensione facile, di interesse panoramico (via normale).Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1892 - 12 agosto. H. Arlberg con Antonio Dallagiacoma, con una breve e facile arrampicata non priva d'interesse salirono per la parete Sud (via normale da Sud) della Cima Sella. (Tutt’ora è la via più frequentata della Cima Sella). Difficoltà: I° grado. – Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1892 - 13 agosto H. Arlberg con Antonio Dallagiacoma con un itinerario di poco più impegnativo ma più interessante della via normale da Nord, raggiunsero la vetta della Cima del Grostè per il versante Nord-est. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1894 - H. Arlberg, con guida, realizzò la prima ascensione al Castelletto Superiore nel Massiccio del Grostè salendo dal terrazzo detritico retrostante, con una brevissima arrampicata di scarso interesse, su roccia friabile. Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1894 - 19 luglio. Carlo Garbari, da solo, sale per la parete Est della Cima Falkner e traccia la via Garbari, con un itinerario più interessante e meno faticosa della via normale. Raramente percorso. Difficoltà: di II° grado. – Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1900 estate. La 1° ascensione nota al Castelletto Inferiore è quella di Rose Friedmann con guida, per la parete Sud (via normale). – Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1904 - 30 agosto. Brockelmann con La Quiante realizzarono la 1° ascensione nota, provenendo dalla Cima Sella, raggiunsero il Campanile di Vallesinella per la Cresta Sud.Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1905 - 25 agosto. Alfred von Radio-Radiis e Gaston von Radio-Radiis salirono il Campanile di Vallesinella per il versante Nord-est. È la via più semplice per la traversata dalla Cima Falkner al Campanile. Dalla base del canalone della via normale alla Cima Falkner si sale fino al punto più alto delle ghiaie e, per un sistema di strette cenge oblique (qui passa il «Sentiero Benini») si traversa a sinistra portandosi sul cengione più alto che taglia il fianco Est del Campanile di Vallesinella, sotto ai roccioni sommitali. Per facili gradini e un diedro a placche si raggiunge in breve la vetta.

La via è frequentata particolarmente da chi compie l'intera traversata per cresta dal Grostè alla Cima Sella. Arrampicata facile e abbastanza divertente. Difficoltà: II° grado. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1905 - 25 agosto. Alfred von Radio-Radiis e Gaston von Radio-Radiis effettuano la traversata in Cresta, da Nord a Sud, del Massiccio del Grostè. La traversata completa dalla Cresta dalla Cima del Grostè alla Cima Sella è un percorso lungo e del più grande interesse alpinistico e panoramico. Difficoltà discontinue: II° e III°  con l tratto di V° (evitabile). - Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1909 - 21 luglio. Allen Steck e Foltsch; Eduard Richter e Rothe fecero la 1° ripetizione alla vetta del Campanile dei Camosci per la parete Est, diventata poi la via normale. Breve e divertente arrampicata; con difficoltà di II° grado. – Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1909 - 20 agosto. Heinemann con Remigio Gasperi salirono il Castelletto Inferiore per la parete Sud tracciando la via Heinemann. Questa via taglia obliquamente da sinistra a destra tutta la parete rivolta al Rifugio Tuckett, ed offre un'arrampicata assai frequentata, essendo di poco più difficile e assai più diretta ed elegante della via normale. Dislivello 260 m. Difficoltà: II°. – Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1910La prima ascensione al Campaniletto dei Camosci venne effettuata da Hans Barth, Allen Steck e compagni per il lato Est. – Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1910 - 20 agosto. I fratelli Ernst Kiene e Kurt Kiene sono i primi a salire la Torre delle Val Perse

salendo per la parete Sud della Cima Sella fino al tratto di ghiaie e di rocce gradinate, quindi traversarono a destra, aggirando lo spigolo e, per una stretta cengia del versante Est, si portarono fino sopra la forcelletta tra la Cima Sella e la Torre delle Val Perse. Scesero per 20 m nella forcelletta e attaccarono la torre per una specie di canale che porta su una cengia, la percorsero verso destra e, per ripide rocce gradinate, guadagnarono la vetta. – Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1910 - 20 agosto Ernst Kiene e Kurt Keine tracciarono sulla parete Sud (via normale da Sud) della Cima Sella la Variante Kiene che presenta qualche passaggio assai interessante e difficile ma è poco logica, essendo molto meno diretta della via normale della parete Sud. - La via della parete Sud viene frequentemente seguita anche in discesa, essendo del tutto agevole e di facile orientamento. – Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1910 - 22 agosto. Ernst Keine, Hans Kiene e Kurt Keine aprirono sulla parete Sud al Castelletto Inferiore la (via Kiene). Oggi classica salita, varia e divertente, in parte molto esposta. Roccia ottima; chiodi in parete 12, compresi quelli di sosta. Dislivello circa 260 m. Difficoltà: IV°, l passaggio di V°. – Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1910settembre. Ernst Kiene e Kurt Keine aprirono la (via Kiene) sulla parete Ovest del Castelletto Superiore nel Massiccio del Grostè. La via si svolge su una parete ripida, ma ben articolata, che fiancheggia a destra (sinistra orografica) il grande camino rivolto verso il Rifugio Tuckett. È probabilmente la via più interessante del Castelletto Superiore. Dislivello circa 250 m. Difficoltà: III°, 1 passaggio di IV°. – Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1910 - 5 settembre. R. Liefmann, solo, sale per la parete Est del Campanile dei Camosci tracciando la via Liefmann. L'itinerario è specialmente consigliabile per compiere la traversata da Nord a Sud del Campanile ed offre una breve e divertente arrampicata, di poco più difficile di quella della via normale. Difficoltà: II° grado. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1910 - 5 settembre. R. Liefmann discese per la parete Sud del Campanile dei Camosci. Breve e interessante arrampicata, che viene sovente effettuata anche in discesa da chi compie la traversata da Nord a Sud del Campanile. Difficoltà: II°, passo di III°. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1911 - 2 agosto. M. Pfau e K. Springorum per la parete Est salgono il Castello di Vallesinella. La via si svolge per una parete ripida ma abbastanza articolata rivolta verso la Cima Falkner, ed offre un'arrampicata di scarso interesse. Difficoltà: II°, con passaggi di III° grado. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1912luglio. Kurt Kiene e von Ranchenbichler furono i primi a intraprendere la traversata per la Cresta Est del Castelletto di Mezzo al Castello di Vallesinella. Il percorso di questa lunga e sottile cresta potrebbe offrire un'aerea e divertente arrampicata, se la roccia non fosse molto friabile. Difficoltà: II°. – Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1913 - 27 luglio. Vittorio Emanuele Fabbro, M. Geat e C. Lot, aprono la (via SUSAT) al Castelletto Inferiore salendo per la parete Sud con una bella e divertente arrampicata, che si svolge nella prima parte, per il camino d'attacco della via Kiene, che presenta all'uscita un passaggio molto difficile. – Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1928 - 23 agosto. Hans Kiene, A. Kreil e R. Melchiori, effettuano il primo percorso completo della Cresta Nord, della Cima della Vallazza, traversandone le varie cime. L'itinerario si svolge per quella lunga cresta che fiancheggia ad Est tutta la conca della Vedretta di Flavona, traversando un primo torrione ben individuato Torre della Vallazza e una grossa anticima Croz della Vallazza e continuando per cresta fino in vetta. – Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1930 - U. Bertacco e U. Perini sulla parete Sud al Castelletto Inferiore nella parte superiore praticarono una Variante della via Kiene, dopo il camino di 50 m, scalarono direttamente la gialla parete terminale per una fessura posta a destra dell'inizio della traversata della via Kiene. Tale fessura è molto esposta e difficile e porta esattamente in vetta. – Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1930 - 9 luglio. Hans Graaz e Walter Kurtze salgono per il versante Nord-ovest della Cima Falkner con un itinerario complicato e di scarso interesse, essendo sempre preferibile la via dal Nord, ben più semplice e più diretta. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1930 - 25 luglio. La guida Silvio Agostini con Livia Cesare, Regolo Corbellini ed Emilio Dallago effettuarono la prima traversata del Campaniletto dei Camosci, salendo dal Nord e traversando poi verso Sud al Campanile dei Camosci. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1930 - 31 agosto. H. Leitgeb e R. Melchiori con un’arrampicata che si svolge prevalentemente in camini lungo l'informe crestone, salirono per il versante Sud-est del Campanile di Vallesinella. Il crestone è ben marcato nei 2/3 inferiori. Dislivello circa 500 m. Difficoltà: III°. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1932 - Silvio Agostini e Mario Agostini ripercorsero la via dal Nord del Campaniletto dei Camosci rettificando l’itinerario con una Variante che segue esattamente il filo dello spigolo. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

193317 settembre. B. Bertacco, R. Meneghini e Raffaele Vidi salirono al Figlio del Castelletto per la parete Sud partendo a sinistra della via normale del Castelletto Inferiore per la parte sopra la cengia. – Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1934 - Ulisse Battistata e Pompeo Marimonti fecero una ripetizione della Variante Bertacco-Perini sulla parete Sud al Castelletto Inferiore. – Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1934 - 31 luglio. P. Amodeo, N. Arnaldi e A. Chiodi, salirono la Cima Sella per lo Spigolo Sud. La loro via si svolse un poco a sinistra dello spigolo che delimita a destra la parete Sud, ed è quindi più diretta di quella della parete Sud poiché ne evita i tratti più banali e sale direttamente alla vetta con arrampicata esposta e divertente. Dislivello circa 270 m. Difficoltà: III°, passaggi di IV°. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1934 - 25 agosto. Anna Bozzano, A. Vidi e Oliviero Gasperi come capocordata, salgono il Torrione di Vallesinella per parete Ovest e tracciano la via Gasperi, (d. Schizzo sopra). La via si svolge quasi nel centro della larga parete ed offre una bella e comoda arrampicata; difficoltà: III°. – Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1934 - 4 settembre. Enrico Dall'Era, Oliviero Gasperi e Raffaello Vidi tracciarono sulla parete Sud-sud-ovest della Cima del Grostè la via Gasperi. Dislivello 250 m circa. Difficoltà: III°+. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1935agosto. Matteo Armani e Luigi Scartezzini per la parete e lo Spigolo Sud tracciano la via Armani-Scartezzini alla Cima Roma. La detta via si svolge dapprima in parete, poi per il filo dello spigolo che scende direttamente dalla vetta e offre un'arrampicata molto esposta ed elegante. Roccia in parte friabile, in parte ottima. Dislivello 430 m. Difficoltà: IV°. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1935 - 27 agosto. Mitzi Bamstraller, Enrico Cavaglia e Oliviero Gasperi salirono il Castelletto Inferiore tracciando lo Spigolo Gasperi sulla parete Sud. Nota anche come via Mitzi. Tra il profondo camino della via normale e i camini verticali della via Heinemann e della Variante Gasperi, sopra quindi la grande cengia che taglia tutta la parte Sud del Castelletto, si nota un marcato costolone roccioso, in forma di pilastro verticale e squadrato. L'arrampicata esposta ed elegante si svolge per lo spigolo di destra del pilastro, alto circa 120 m. Difficoltà: III°. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1935settembre. Silvio Manzoni e Fausto Zapparoli praticano una Variante sulla parete Sud al Castelletto Inferiore, attaccando a sinistra della via Kiene, per una parete facile, in direzione dello spigolo giallo. Superarono un diedro verticale di 18 m. e attraversarono a destra per una placca liscia giunsero a un terrazzino. Proseguirono direttamente per rocce facili fino a incontrare la via Heinemann. Continuarono poi per questa via fino alla vetta. Usati 4 chiodi; difficoltà di IV°+ con passi di V° grado. – Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1935settembre. Silvio Manzoni e Fausto Zapparoli salirono per il Camino Ovest del Castelletto Superiore nel Massiccio del Grostè che solca il basamento sul lato rivolto al Rifugio Tuckett. Arrampicata poco interessante, su roccia friabile. Difficoltà: IV°. - Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1935 - 6 settembre. Bruno Dallagiacoma. Guglielmo Ferrari Spalla e Giangi Murari Bra salirono per la parete Sud del Castelletto di Mezzo con una breve ed elegante arrampicata e tracciarono la via Sybilla. Via classica e frequentata ancora oggi. Si svolge in un evidente diedro che in alto si approfondisce a camino e che alla base è interrotto da strapiombi. Posti di fermata buoni. Altezza 200 m; difficoltà: III°+. con attacco di IV°. – Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1937 - 12 luglio. Bruno Dallagiacoma ed E. Leale salirono la parete Ovest del Figlio del Castelletto seguendo il sentiero che conduce al Rifugio Graffer, si risale il ghiaione che porta alla base della parete, limitata da due grandi camini. Si trascura quello di destra., percorso da un rivolo d'acqua e quello di sinistra perché esposto al pericolo di sassi e si procede in parete, utilizzando qualche caminetto, fino a raggiungere un grande cengione. Di qui si prosegue direttamente verso la parete del Figlio del Castelletto e la si rimonta, superando nella parte mediana un tratto assai esposto fino in vetta. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1937 – agosto. Rizieri Costazza e Bruno Detassis realizzarono la 1° ascensione del Castelletto Basso di Mezzo per il versante Sud-ovest, con un’arrampicata di circa 180 m. e con difficoltà di III° con passaggi di IV°grado. – Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1938 - 26 giugno. G. Buccella e Gino Pisoni, salgono alla vetta della Cima del Grostè tracciando sulla parete Sud-ovest una nuova via: (Pisoni-Buccella). Questa via sale la stretta parete, specie di pilastro, sulla verticale dell'estremo angolo Ovest del terrazzo sommitale. Bella e divertente arrampicata, la più interessante sulla Cima del Grostè. Dislivello circa 300 m; roccia buona. Difficoltà: IV°+. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1938 - 30 agosto. Guglielmo Ferrari-Spalla e Giangi Murari-Bra salirono le tre Torri dei Mori quasi interamente per un diedro di 50 m che solca la parete più a sinistra di questa quinta rocciosa ed offre un'arrampicata abbastanza interessante. – Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1939 - 9 agosto. Bruno Detassis, Rizieri Costazza, Zisa De Grandi, E. Lomazzo con un’arrampicata molto interessante salirono per la parete Sud del Castelletto di Mezzo tracciando la via Detassis, che si svolge per il marcato camino che delimita a destra la gialla parete Sud. Arrampicata di circa 200 m. Difficoltà: IV° grado. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1939 - 10 agosto. Bruno Dallagiacoma, G. Frank, Oliviero Gasperi salirono per la parete Sud-sud-est ma questa parete non porta al Castelletto di Mezzo, ma a un gruppetto di minuscole guglie (q. 2693), sulla cresta che unisce il Castelletto al Castello di Vallesinella. Via di scarso interesse con difficoltà: III°. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1939 - 11 agosto. Avanzo e Nino Vellat salirono il Castelletto Inferiore parzialmente per uno spigolo che in seguito sarà chiamato Spigolo Pacifico, dal nome di uno dei suoi salitori.(1941) La cordata Avanzo-Vellat superato lo strapiombo iniziale e raggiunto il primo terrazzino dello spigolo, invece di proseguire sul filo, obliquò a destra in parete fino a raggiungere lo Spigolo Gasperi. - Tale variante risulta ormai priva di interesse in confronto alla via Pacifico, che supera direttamente tutto lo spigolo. – Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1939 - 12 agosto. Gilio Alimonta e V. Bonetti salirono per la parete Sud-sud-est ma questa parete non porta al Castelletto di Mezzo, ma a un gruppetto di minuscole guglie (q. 2693), sulla cresta che unisce il Castelletto al Castello di Vallesinella loro rimasero un poco più a destra, ma anche questa via risulta di scarso interesse, con difficoltà di III° grado. – Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1940 - 18 agosto. Marcello Friederichsen e Paolo Graffer con un’arrampicata elegante in grande esposizione, salgono per lo Spigolo Sud-sud-est della Cima delle Val Perse, ma l’ascensione resta un po' pericolosa per via della roccia in parte friabile. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1940 - 18 agosto. Marcello Friederichsen e Paolo Graffer scesero dalla Cima delle Val Perse verso Sud-ovest, dalla forcella tra la Cima delle Val Perse e la sommità dello Spigolo Sud- sud- est con un facile itinerario. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1940 - 22 agosto. Pino Fox e Marcello Friederichsen salirono dalla parete Sud-sud-ovest raggiungendo la vetta della Cima delle Val Perse. Dislivello 400 m. Difficoltà di III° e due passaggi di V° grado. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1940 - 2 settembre. Bruno Detassis, Paolo Graffer, Sigerio Ruffo aprono sulla parete Est-nord-est del Castello di Vallesinella una nuova via dedicata a Gabriella Ruffo. Arrampicata di grande difficoltà, di notevole interesse sportivo, che si svolge per un sottile diedro e un camino bagnato che incidono quella parete gialla, strapiombante sopra la Vedretta di Vallesinella Inferiore. Dislivello 230 m; usati 30 chiodi, di cui 10 lasciati. Difficoltà: V°+, con passaggi di VI° grado. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1941 - 13 luglio. Bruno Dallagiacoma, Bruno Detassis e Zisa De Grandi salirono per la prima volta un basso torrione (una specie di spallone sporgente), che forma con la parete stessa un diedro verticale, ben visibile dal Rifugio Tuckett nel Massiccio del Grostè e lo chiamarono Torre Zisa in onore della loro compagna Zisa De Grandi. Difficoltà di V° grado. – Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1941 - 14 luglio. Bruno Dallagiacoma, Bruno Detassis e Zisa De Grandi scalato per lo Spigolo Sud il Torrione Est, incontrando difficoltà di IV° grado. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1941 - 17 luglio. Bruno Dallagiacoma, Zisa De Grandi e Bruno Detassis come capocordata, salgono il Torrione di Vallesinella per parete Ovest e tracciano la via Detassis, (e. Schizzo sopra). La via si svolge lungo una evidente fessura nella metà di sinistra della parete e offre una arrampicata divertente, su ottima roccia; difficoltà: IV°. - Si sale sulla parete a sinistra della fessura, ricca di appigli, e dopo 30 m si entra nel solco e lo si risale fin dove si perde su rocce gradinate. Si prosegue quindi per la continuazione della fessura fino a una cengia, che si percorre verso destra per 6 m. Dopo un'altra lunghezza di corda, sempre nella fessura, si passa per una specie di finestra e ci si arrampica internamente, fino a uscire più in alto, donde, sempre per fessura, si continua in direzione della vetta. – Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1941 - 17 agosto. S. Capellari e Senalti tracciarono una Variante sulla parete Ovest del Castelletto Superiore nel Massiccio del Grostè attacando16 m. a destra della via Kiene e poi salirono costantemente lungo il filo dello spigolo, fino a raggiungere la linea di cresta (roccia friabile; III° e IV° grado. - Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1941 - 11 settembre. Umberto Pacifico e Nino Vellat salirono il Castelletto Inferiore tracciando lo Spigolo Pacifico, la via si svolge per lo spigolo di sinistra del grosso pilastro squadrato che separa i camini della via normale dai camini della via Heinemann e della Variante Gasperi. Arrampicata libera divertente, di circa 120 m, una delle più difficili effettuate finora sulle pareti del Castelletto. Difficoltà: V°. – Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1942 – 12 luglio. Bruno Dallagiacoma, Bruno Detassis, R. Ginoulhiac e V. Ginoulhiac salirono per i Camini Ovest del Castelletto Inferiore superando sulla parete a destra il primo masso incastrato, salendo poi fino a una piccola cengia, che riporta nel camino, superando altri massi incastrati e, sotto il grande tetto che sbarra completamente il camino, si esce di nuovo sulla parete di sinistra per superare l’ostacolo (difficile). Quindi, sempre per il camino, si riesce alla terrazza dove si incontra la via normale che conduce in vetta. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1942 - 24 luglio. R. Asti e Guido Leonardi raggiungono la vetta della Cima della Vallazza salendo per la parete Est-sud-est. L'itinerario si svolge per quella serie di grandi camini che solcano la parete un poco a destra dello Spigolo Sud-sud-est in direzione della vetta, ed offre una bella arrampicata assai interessante. Dislivello circa 360 m. Difficoltà: IV°, 1 tratto di V°. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1942 - 7 agosto. Ettore Castiglioni e M. Delle Piane con un’arrampicata elegante, esposta e divertente salirono per lo Spigolo Sud-est della Cima Sella. La via venne tracciata lungo quello spigolo affilato che dalla vetta scende diritto sui ghiaioni delle Val Perse, fiancheggiato a destra dall'ardita Torre delle Val Perse. Dislivello 330 m. Difficoltà: IV°, passaggi di V°. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1942 - 20 settembre. Bruno Detassis e Nella Detassis, salgono il II° Torrione - Torrione SAT della Corna Rossa per lo Spigolo Sud-est. IV° grado. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta. – (h) Schizzo sopra.

 

1945 - 23 giugno. Gilio Alimonta e Raffaele Vidi (guide), salirono per la parete Sud, del Castelletto Inferiore con una bella arrampicata su roccia solida e tracciarono la via Alimonta-Vidi. Altezza 260 m; chiodi usati 13, lasciati. Difficoltà: IV° con tratti di V°. – Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1945settembre. Bruno Detassis, Natale Vidi e due militari Lancieri salgono la III° Torre della Corna Rossa per il Camino di sinistra che chiamarono Torre Lancieri, con difficoltà di III° e un passaggio di IV°+. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta. – (i) Schizzo sopra.

 

1945settembre. Bruno Detassis e Natale Vidi salgono la paretina Ovest di un masso cubico, Sasso dell'Aquila (25 m.), che si trova nel ghiaioni sotto il V° Torrione della Corna Rossa. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1946agosto. Bruno Detassis e Natale Vidi, per lo Spigolo Sud-est raggiungono la vetta della Corna Rossa, incontrando difficoltà di IV°+. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta. – (f) Schizzo sopra.

 

1947 - 21 giugno. Bruno Detassis, Ferruccio Ferretti e Sandro Serafini, salirono per la parete Ovest-sud-ovest della Cima Falkner e tracciarono la via Detassis con difficoltà di V° con passaggi di V+. Altezza della parete: 350 m; chiodi usati 12, lasciati 3. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1947 - 14 settembre. Bruno Detassis e Gian Vittorio Fossati Bellani; Silvio Colombo, Luigi Galbiati e Natale Vidi realizzano la 1° ascensione della Torre Città di Monza salendo in direzione di quella profonda fessura-camino che solca sulla destra la parete Nord del Castello di Vallesinella e che rappresenta di massima la via di salita. Dislivello 260 m; fino al Castello di Vallesinella 300 m; chiodi usati 9, lasciati 5. Difficoltà: IV° con passaggi di V°. – Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1948agosto. Serafino Serafini e Renzo Zeni salirono per la parete Sud al Figlio del Castelletto tracciando una via interessante, con difficoltà di IV° e V°. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1948 - 18 agosto. Enrico Bozzi, Bruno Detassis e Gian Vittorio Fossati Bellani con una bella arrampicata su roccia 400 m; chiodi usati 3, lasciato 1. Difficoltà: III° continuato, con un passaggio in genere solida (friabile nei primi 60 m), salirono. per la Cresta Sud-est della Rocca delle Val Perse Altezza di IV°. – Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1948 - 21 agosto. Angelo Crosta, Assuero Pagani e Oreste Viganò come capocordata, salgono per parete Sud-ovest del Torrione di Vallesinella e tracciano la via Viganò. (b. Schizzo sopra). Chiodi usati 5, di cui 4 lasciati. Difficoltà: IV°, 1 passaggio di V°. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1948 - 29 agosto. Luigi Polo e Sandro Polo con un’arrampicata di circa 200 m. salendo dalla parte inferiore della parete Sud salirono al Figlio del Castelletto. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1948 – settembre. Bruno Detassis, Serafino Serafini e Renzo Zeni sono i primi salitori della stretta forcella fra la Cima Falkner e il Campanile dei Camosci che conduce in vetta alla Bocchetta Alta dei Camosci, nel Massiccio del Grostè, trovando difficoltà di II° grado e roccia friabile – Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1948 - 29 settembre. Bruno Detassis e Serafino Serafini fecero la prima ascensione della torre di destra (Est) delle due torri, specie di spalloni sporgenti, situate tra il Castelletto Basso di Mezzo e il Castelletto Inferiore, nel Massiccio del Grostè. Essi proposero alla torre il nome di Torre Lidia, per ricordare la sorella di Serafini. Altezza 160 m; chiodi usati 10, tutti lasciati. Difficoltà: IV° con 10 m. di VI° all'attacco. – Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1952 - 15 agosto. Mario Dell'Oro (Boga) e Oreste Viganò, a comando alternato, salgono per Spigolo Sud-ovest il Torrione di Vallesinella con una bella arrampicata e tracciano la via Boga. (c. Schizzo sopra). Con difficoltà presumi bili: V°+. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1953 - 26 aprile. Enzo Peli, Eugenio Peli e Ottorino Pianta, raggiungono la vetta della Corna Rossa salendo per la parete Sud e tracciano la via Ugolino Ugolini. IV° e V° grado. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta. – (d) Schizzo sopra.

 

1953 - 7 agosto. Gerardo Petrucci e Quinto Scalet salirono per il Diedro Sud-ovest al Castelletto Inferiore e intitolarono la via al Generale Antonio Norcen. Altezza del diedro: 120 m; chiodi usati 3, lasciati. Difficoltà: IV°, con 40 m V°+. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1954 - 07 agosto. Andrea Oggioni con Iosve Aiazzi salgono il Castelletto Inferiore per la via Kiene di e grado, nelle Dolomiti di Brenta. - Massiccio del GrostèGruppo di Brenta.

 

1954 - 07 agosto. Andrea Oggioni con Iosve Aiazzi salgono il Castelletto di Mezzo per la via Sibilla di e grado, nelle Dolomiti di Brenta. - Massiccio del GrostèGruppo di Brenta.

 

1954 - 16 settembre. Andrea Oggioni e Josve Aiazzi in prima ascensione salgono il Castelletto di Mezzo per il Diedro Sud-sud-ovest e aprono la “Diretta Renato Scalvini” di e 6° grado, nelle Dolomiti di Brenta. La via è stata dedicata alla memoria di Renato Scalvini, tragicamente deceduto sulla parete Sud-est del Pilastro della Tofana di Rozes il 28 giugno 1954. Bella via abbastanza ripetuta, su roccia ottima; chiodi usati 33, di cui 2 lasciati. Altezza della parete 200 m. - Massiccio del GrostèGruppo di Brenta.

 

1955 - 20 marzo. Natale Vidi, da solo, sale in 1° invernale per la via dal Nord del Campaniletto dei Camosci, trovando molto dura la parte finale per raggiungere la vetta. – Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1955 - 9 agosto. Gilio Alimonta e Luigi Castelli salirono il Campanile di Vallesinella per la parete Ovest con una breve ma difficile arrampicata; chiodi usati 18, lasciati 4. Difficoltà; V°, l passo di A2. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1955 - 28 agosto. Scipio Antonini, Agnese Pedrotti, Vittorio Tomè e Carlo Tocazzi salirono per il versante Sud-ovest del Castelletto Superiore nel Massiccio del Grostè aprendo una via esposta di media difficoltà, con qualche tratto difficile. - Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1956 - 18 marzo. Annibale Campa e L. Donati realizzano la 1° invernale della Bocchetta Alta dei Camosci, nel Massiccio del Grostè. – Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

195615/16 maggio. Claudio Baldessari e Cesare Maestri con una bella arrampicata mista (libera e artificiale) salgono lo Spigolo Ovest della Cima del Grostè tracciando la via (Spigolo del cielo) di circa 180 m, su roccia ottima; usati circa 50 chiodi a espansione e 40 normali. Difficoltà: A2, Ae, alcuni passaggi di VI° grado, secondo i primi salitori. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1956 - 13 agosto. Cesare Maestri, solo, ripete la “sua” via (Spigolo del cielo) alla Cima del Grostè Spigolo Ovest in ore 1.30. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1956 - 14 agosto. Gilio Alimonta e Luigi Castelli aprirono sulla parete Sud del Figlio del Castelletto la via Alimonta-Castelli usando 16 chiodi (3 lasciati). Difficoltà: V° con l passaggio di V°+. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1956 - 16 agosto. Fernando Milanese, Bruno Raimondi e Mario Sforzini attuano una Variante sulla parete Sud al Castelletto Inferiore. Dalla cengia superiore, lungo la quale la via normale attraversa la parete, invece di proseguire verso il camino di 50 m, si sale a sinistra verso la parete gialla. A una cengia detritica si attraversa alcuni metri a sinistra, poi si sale obliquamente a sinistra su roccia grigia fino alla base di una fessura verticale e rossastra quasi sullo spigolo che delimita la parete. Si sale la fessura (in un punto strapiombante) e da un terrazzino si continua in un'altra fessura più facile fin su una stretta cengia sotto una parete gialla. Questa si evita salendo lo spigolo, al cui termine si arriva all'ultimo terrazzo della via Kiene, a una lunghezza dalla vetta. Difficoltà IV°; variante più elegante della fessura-camino della via Kiene. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1956 - 27 dicembre. Annibale Campa e Gino Donati realizzarono la 1° invernale della Cima Falkner per la parete Ovest-sud-ovest, ma tracciando una via completamente nuova probabilmente più a destra, per una serie di camini strapiombanti. Discesero per la stessa via. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1958 - 4 settembre. Gilio Alimonta e Natale Vidi salirono la Torretta di destra delle tre Torri dei Mori per la parete Ovest-sud-ovest, per la quale proposero il nome di Campanile Ercole. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1963 - 27 agosto. Marcello Andreolli, Roberto Bazzi e Giacomo Bozzi, diedero il nome a questa Torre innominata situata a Sud-Ovest del Castello di Vallesinella, all'inizio della cresta che porta al Castelletto di Mezzo, chiamandola Torre Baorca, e furono i primi salitori da Nord-ovest. Altezza circa 100 m; chiodi usati 3, lasciati 2. Difficoltà: IV°, l passo V° grado. – Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1963 - 29 agosto. Marcello Andreolli, Roberto Bazzi e Giacomo Bozzi, dalla parte sinistra della parete del Castello di Vallesinella salirono per il Diedro Ovest che sale interamente su roccia ottima fino in vetta. Altezza 80 m; chiodi usati 5, di cui 3 lasciati. Difficoltà: IV°-. – - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1964 - 4 gennaio. Helmut Salger e Horst Wels realizzano la 1° invernale sulla parete Sud al Castelletto Inferiore salendo per la via Kiene. È la via più elegante e diretta sulla parete Sud e l'unica che offra un vero interesse per l'alpinista. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1964 - 20 luglio. Roberto Bazzi e Massimo Jelmini salgono il Torrione di Vallesinella per la parete Sud-sud-ovest. Attaccando 5 m. a destra del caratteristico diedro-colatoio ben visibile dal basso. Chiodi usati 20, lasciati 10. Difficoltà: IV° e V° fino al diedro, poi III° grado. (176 a. Schizzo sopra). - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1964 - l0 agosto. Marcello Andreolli, Roberto Bazzi, Giacomo Bozzi salirono il V° Torrione della Corna Rossa per la parete Sud, raggiungendo in circa 3 ore la vetta. Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta. – (n) Schizzo sopra.

 

1964 - 24 agosto. Gilio Alimonta e Gianfranco Miglio salirono per il versante Est della Rocca delle Val Perse con un’arrampicata di circa 500 m; chiodi usati 3, levati. Difficoltà: III°+, con un passaggio di IV°. – Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1964 - 29 settembre. Cesare Maestri, solo, sale alla Cima del Grostè per il Diedro Nord-ovest e traccia la via del 13° Festival. - Via dedicata al 13° Festival lnternazionale film della montagna e dell'esplorazione - Città di Trento. Via sconsigliabile, a causa della roccia bagnata e friabile, che supera il diedro inciso a metà della larga e giallastra parete Ovest. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

196526/29 giugno. Carlo Claus e Cesare Maestri salgono per la parete Sud-ovest e aprono la via Donato Zeni alla Corna Rossa. La via supera in artificiale i grandi tetti gialli, poi prosegue a destra in libera. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta. – (c) Schizzo sopra.

 

1965 - 18 luglio. Ivana Brunialti e Silvano Huber; Giorgio Malpaga e Marco Pisetta salgono a Sud-Est della bella parete di Cima Guardiola, con un’arrampicata di circa 300 m; usati 16 chiodi. Difficoltà: IV°, passo di V°. Dedicano la via alla custode del Rifugio Croz dell' Altissimo, signora Anna. – Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1965 - 22 luglio. Gian Battista Maffina e Vittorio Piotti aprirono sulla parete Sud del Castelletto di Mezzo la via Giannantonio Giacomini dedicandola all'alpinista istruttore Giannantonio Giacomini, di Brescia, fulminato nel 1958 sulla parete Nord dell'Adamello. La via si svolge quasi al centro della parete Sud, fra il camino della via Detassis e quello della via Sybilla. Altezza 200 m; chiodi usati 14, lasciati 10. Difficoltà: VI°- con l passaggio di VI° (secondo i primi salitori). - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1965 – agosto. Cesare Maestri e compagni, salgono per la parete Nord della Cima del Grostè con un’arrampicata discontinua, che supera la tondeggiante parete Nord, di fasce rocciose, alternate a cenge detritiche, con un percorso non obbligato. (II° e III° grado). - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1965 - 17 agosto. Gilio Alimonta e Gianluigi Vido con un’arrampicata elegante e divertente salgono per la parete Nord del Castelletto Inferiore, superarono i due camini della via normale da Sud portandosi poi alla base della breve parete Nord. Continuarono su una paretina che porta su una larga cengia alla base della fessura verticale che incide tutta la parete e superarono tutta la fessura fino al tetto ben visibile anche dal basso, obliquando a sinistra per una difficile paretina si raggiunge la vetta. Altezza circa 90 m; usati 20 chiodi normali (13 lasciati) e 2 a pressione. Difficoltà: V°+, con 2 passi in artificiale. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1965 - 29 agosto. Claudio Palmieri e Livio Tasinato tracciano una Variante diretta alla Via Sybilla sulla parete Sud del Castelletto di Mezzo superando con forti difficoltà un regolare diedro chiuso da un tetto, raggiungendo la cengia un paio di metri a sinistra del grande camino-diedro superiore. Variante senza interesse pratico. Difficoltà V°, VI° e artificiale; chiodi usati 27, 5 cunei, tutti lasciati. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1966 - 31 luglio. Giacomo Bozzi e Cesare Maestri salirono al Castelletto Inferiore per la parete Sud e il «naso». La via sale sulla destra della parete Sud, superando poi il caratteristico strapiombo sporgente a naso, sopra il quale termina. Bella arrampicata. Usarono 5 chiodi normali e 12 a pressione con difficoltà di VI°, A3, Ae. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1966 - 23 agosto. Gilio Alimonta e Gianfranco Miglio sulla parete Est del Castello di Vallesinella con un’arrampicata libera di media difficoltà aprono la via Alimonta. Altezza 100 m; chiodi usati: 4 normali, 2 a pressione, lasciati 4. Difficoltà: IV°, A1 il tratto centrale. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1966 - 27 agosto. Franco Albertini, Gianfranco Mezi e Clemente D. Vitalini salgono per lo Spigolo Ovest-sud-ovest il Castello di Vallesinella, salirono verso Nord all'ultima forcelletta della cresta che unisce il Castelletto al Castello di Vallesinella (via Silvio Giulio). Di qui, per ripido pendio detritico e qualche facile dirupo, si sale da Sud direttamente in vetta. Chiodi usati 3, lasciati. – Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1967 - 22 agosto. Marcello Andreolli, Giacomo Bozzi, Jacques Casiraghi, salgono la Corna Rossa per la parete Ovest. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1968 - l0 marzo. C. Marchiori e Marco Pisetta, realizzano la 1° invernale dello Spigolo Ovest della Cima del Grostè della via di Cesare Maestri: (Spigolo del cielo). Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1968 - 29/30 giugno. Emilio Bonvecchio, Romeo Destefani, Bortolo Fontana e Bepi Loss per la parete Nord-nord-est del Castello di Vallesinella con un’arrampicata mista estremamente difficile, che sale sulla sinistra della gran parete gialla; non risulta ripetuta. Altezza circa 300 m; chiodi usati: normali circa 150, a pressione 20, cunei 40. La via è rimasta completamente chiodata, ad eccezione di un tratto centrale. Difficoltà: VI° (secondo i primi salitori, che non hanno distinto però l'arrampicata libera dalla scalata artificiale). - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1968 - 2/3 luglio. Emilio Bonvecchio, Romeo Destefani e Bepi Loss con una durissima arrampicata mista salirono per la parete gialla interamente strapiombante da Nord del Castello di Vallesinella alta circa 300 m. Chiodi usati: normali 145, a pressione 4, cunei 40, tutti lasciati. Difficoltà: VI+. La via non risulta ripetuta. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1968 - 4 agosto. Luigi Dallago e Aldo Menapace per la parete Nord-est salgono la Cima Falkner. Altezza circa 250 m; chiodi usati 15, lasciati. Difficoltà di V°. La via attacca alla base della parete, presso lo sbocco del canalone. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

196824/25 agosto. Carlo Marchiodi e Bruno Tabarelli de Fatis, raggiungono la vetta della Corna Rossa tracciando la via Mima, salendo per la parete Ovest. VI°/Al. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1968 - 8 settembre. Luigi Dallago, Aldo Menapace e Francesco Pilati salirono il Campanile dei Camosci per lo Spigolo Sud-est, attaccando dalla neve allo sbocco del canale proveniente dalla Bocchetta Alta dei Camosci e, incrociando il «Sentiero Benini», seguirono poi tutto lo spigolo fino alla vetta. Dislivello circa 200 m; chiodi usati 3, lasciato 1. Difficoltà: IV°. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

196820/22 settembre. Claudio Costanzi e Guido Stanchina con una scalata artificiale di ottima roccia salirono per la parete Sud del Castelletto di Mezzo tracciando la via Costanzi-Stanchina, usando 118 chiodi normali, 32 a pressione, 4 cunei, tutti lasciati. - Massiccio del GrostèGruppo di Brenta. – Dolomiti di Brenta.

 

1968 - 6 ottobre. Luigi Dallago e Aldo Menapace con una bella arrampicata su roccia ottima, raggiungono la vetta della Cima Falkner per la parete Nord-est (via diretta), alta circa 160 m. Usati 10 chiodi, di cui 7 lasciati. Difficoltà di IV° e V°. La via attacca dal «Sentiero Benini». - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1969estate. Tullio Celva e Cesare Maestri salirono il VI° Torrione della Corna Rossa per la parete Sud e gli diedero il nome di Torrione Settimo Bonvecchio. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta. – (o) Schizzo sopra.

 

1969 - 13 luglio. Carlo D'Accordi, Ottorino D'Accordi e Giorgio Depaoli salgono la Cima del Grostè per la parete Sud-sud-ovest e tracciano la via D'Accordi-Depaoli, con un’arrampicata divertente, elegante ed aerea, che segue una linea naturale di diedri e fessure un centinaio di metri a destra della via Pisoni-Buccella. Roccia in generale ottima, comodi i punti di sosta; chiodi usati 2, lasciati. Difficoltà: IV°, un tratto di V°. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1969 - 16 luglio. Tullio Celva e Cesare Maestri con una bella salita, su roccia quasi sempre ottima salgono per la parete Sud-sud-ovest della Cima del Grostè e tracciano la via Maestri. Altezza circa 300 m; chiodi usati 12, lasciati. Difficoltà: IV° e V°. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta. NOTA: Confrontando i tracciati, questa via sembra in alcuni tratti coincidere con la via Gasperi.

 

1970 - Ezio Alimonta e compagni salirono il basamento strapiombante a Sud-ovest del Figlio del Castelletto con una scalata in gran parte artificiale. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1970 - 12 luglio. Carlo D'Accordi e Ottorino D'Accordi realizzano la 2° ascensione della Cima della Vallazza per la Cresta Sud-sud-est. (Non sono noti i primi salitori). L'itinerario si svolge in parte per il filo di cresta e in parte nei camini intagliati sulla sinistra. Roccia buona; Dislivello 350 m. Difficoltà III° e IV° grado. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1970 - 7 agosto. Bruna Bettoni e Cesare Maestri aprirono sulla la parete Nord del Castello di Vallesinella la (via Bruna). Bella arrampicata di circa 300 m; usati chiodi solo ai posti di fermata. Difficoltà: III°, con 1 passaggio di IV°. Si attacca lo spigolo e lo si segue finché il proseguire diviene precario. Si attraversa leggermente a sinistra per entrare nel camino e lo si segue fin dove finisce. Si attraversa per esile cengia a sinistra (IV°) e alzandosi un poco si riprende il camino centrale che porta in cresta a sinistra della vetta. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1970 - 28 settembre. Cesare Bettoni e Catullo Detassis salirono per la parete Est del Campanile dei Camosci aprendo la via diretta attaccando dal «Sentiero Benini» pochi metri prima di girare lo spigolo che porta al canalone scendente dalla Bocchetta Alta dei Camosci. Salirono uno stretto camino verticale che presenta dopo pochi metri una difficile strozzatura, e proseguirono poi direttamente fino alla vetta. Dislivello circa 140 m; difficoltà: III° grado. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1971 - 26 luglio. Cesare Bettoni e Cesare Maestri effettuano la 1° ascensione di una torre nella larga depressione della Torrione di Vallesinella, salgono su di essa per la parete Nord-est e propongono il nome di Torre Bepi Loss e Carlo Marchiodi, in memoria di Bepi Loss e Carlo Marchiodi, due famosi alpinisti trentini caduti al Nevado Caraz - Ande Peruviane nel 1971. Altezza circa 200 m. Difficoltà: IV°, l passaggio di V°. – Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1971 - 7 agosto. Carlo D'Accordi, Ottorino D'Accordi e Roberto Mosna, salgono per il Diedro Sud-est alla Cima Roma con una bella arrampicata su roccia ottima. Dislivello 400 m; chiodi usati 3. Difficoltà: IV°. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1971 - 14 agosto. Pierangelo Feriani-Flacchini e Pietro Vidi salirono per la parete Nord-est la Cima del Grostè, partendo dal nevaio e proseguendo per circa 3/4 della sua altezza. Sulla destra attaccarono una parete grigio-nerastra delimitata a destra da un diedro e a sinistra da strapiombi gialli. Dopo aver oltrepassato un diedro, seguirono una fessura che porta a rocce facili, per le quali si prosegue fino in cima. Altezza 170 m. Difficoltà: IV°, passaggi di V°. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1972 - 14 luglio. Tullio Celva e Cesare Maestri salirono la III° Torre - Torre Lancieri della Corna Rossa per la parete Sud e tracciano la via Marchiodi. (IV° grado). - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta. – (l) Schizzo sopra.

 

1972 - 19 agosto. Andrea Andreotti, Giacomo Bozzi; Marcello Andreolli e Jacques Casiraghi, salirono il II° Torrione - Torrione SAT della Corna Rossa per lo Spigolo Sud-ovest. V°+. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta. – (g) Schizzo sopra.

 

1972 - 24 agosto. Marcello Andreolli e Jacques Casiraghi salirono per la parete Ovest del Campaniletto dei Camosci fino a raggiunge lo Spigolo Sud ovest, per il quale raggiunsero la vetta. Altezza 130 m; chiodi usati 8 - (7 lasciati) e 2 cunei (lasciati). Difficoltà: IV° e V°, e un passaggio di V°+. Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

197227/28 agosto Valentino Chini, Ruggero Pellegrini e Marco Pilati raggiungono la vetta della Cima Roma per la parete Sud e tracciano la via Pilati-Chini-Pellegrini. Arrampicata molto elegante e di soddisfazione su roccia ottima, molto esposta nella parte inferiore. Dislivello 430 m; i chiodi usati (normali) sono stati lasciati. Difficoltà dal IV° al V°+, con passo di A2. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1972 - 10 settembre. Marcello Andreolli e Jacques Casiraghi per il diedro della parete Est-nord-est che incide la parte superiore, salgono la Cima Falkner. Dislivello circa 180 m; chiodi usati 8, lasciati 7. Difficoltà: IV°, passaggi di V°. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1972 - 24 settembre. Marcello Andreolli e Jacques Casiraghi aprono la via Andreolli-Casiraghi sul Torrione di Vallesinella salendo per Spigolo Nord-ovest (f. Schizzo sopra). Chiodi usati 4, lasciati; difficoltà: IV. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1972 - 8 ottobre. Marcello Andreolli, Jacques Casiraghi e Franco Miglio salirono per lo Spigolo Sud la VII°  Torre della Corna Rossa che chiamarono Torre Daniela. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta. – (p) Schizzo sopra.

 

1972 - 15 ottobre. Marcello Andreolli e Jacques Casiraghi salgono per la parete Ovest-sud-ovest l’VIII°  Torrione della Corna Rossa. La via segue il poco marcato sperone che delimita la parete Ovest dalle balze erbose a Sud. Si sale 35 m. un camino obliquo a destra, tra la Torre Daniela e l'VIII Torrione. A una cengia erbosa si va a sinistra verso la parete, che si sale lungo una serie di piccoli diedri, l'ultimo leggermente strapiombante. Da una sosta vicino a massi instabili si sale diritto 5 o 6 m, si obliqua a destra e si supera un diedro di circa 40 m. Ancora per piccoli diedri e gradini fino al pianoro della vetta. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta. – (q) Schizzo sopra.

 

1973 - 17 giugno. Andrea Andreotti, Roberto Bazzi, Jacques Casiraghi per lo Spigolo Sud-est del IV° Torrione della Corna Rossa salirono proprio dove si arriva in corda doppia scendendo dal Rifugio Graffer. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta. – (m) Schizzo sopra.

 

1973 - 24 giugno. Marcello Andreolli e Jacques Casiraghi con una breve arrampicata, esposta e divertente, su roccia ottima, salgono per lo Spigolo Sud-est del Campaniletto dei Camosci. Altezza 100 m; usati 9 chiodi e 2 cunei, lasciati 7 chiodi e 1 cuneo. Difficoltà: V°, 1 passo V°+. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1973 - 6 ottobre. Marcello Andreolli e Jacques Casiraghi, salgono alla vetta della Corna Rossa tracciando la via Diretta della parete Sud che nella prima parte ad una sosta incrocia la via Ugolino Ugolini. V°+. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta. – (e) Schizzo sopra.

 

1974 - 14 agosto. Marcello Andreolli, Roberto Bazzi e Franco Miglio, tracciarono una via logica, anche se un po’ discontinua e su roccia non sempre ottima sulla parete Sud-sud-ovest della Cima del Grostè. - Dislivello 240 m. Difficoltà: III, l passo di IV°+. Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1975 - 31 luglio. Marcello Andreolli e Jacques Casiraghi, Ugo Lorenzi e Giuseppe Villa, salirono per la parete Ovest della Cima Falkner. Questa via ha l'attacco in comune con la via Detassis e quasi anche il tratto fino alla seconda terrazza; poi si mantiene decisamente più a sinistra, incontrando nel raggiungimento della terza terrazza i passaggi più difficili. Chiodi usati 6, lasciato 1. Difficoltà: V°, passaggi di V°+, concentrate nella prima metà della via. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1975 - 18 agosto. Ugo Lorenzi e Cesare Maestri con una scalata quasi interamente artificiale (A2, Ae), su roccia buona, tracciano sulla parete Nord-ovest della Cima del Grostè la via Deserto dei Tartari. Altezza circa 180 m; chiodi usati 70, lasciati. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1975 - 31 agosto. Edo Colombo e Giuseppe Villa; Marcello Andreolli e Jacques Casiraghi, con una breve (circa 150 m.) ma elegante arrampicata salirono per la parete Ovest del Campanile dei Camosci. Chiodi usati 2, lasciati. Difficoltà: IV° grado. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.