Con il nome di Massiccio del Grostè si vuole designare quel breve
tratto della cresta principale del Gruppo di Brenta compreso tra
A differenza della Catena degli Sfulmini, che ha uno sviluppo
quasi lineare, il Massiccio del Grostè ha una struttura più complessa,
poiché alla cresta principale s'innestano o si affiancano diramazioni laterali
meno importanti.
L'asse principale della catena è costituito dall'elegante Cima Sella,
dal piccolo Campanile di Vallesinella, dalla tozza e poderosa
Cima Falkner (la vetta più alta di tutto il sottogruppo), dagli
arditi Campanili dei Camosci e dalla grossa Cima del Grostè,
che porta sul versante Nord un piccolo ghiacciaio. Dalla Cima
Sella si dirama verso Ovest una brevissima cresta, che termina con
un minuscolo e aguzzo campanile, detto Castelletto Superiore. Subito
dietro a questa cresta si stende il piccolo altopiano della Vedretta di
Vallesinella Superiore, che collega alla catena principale il grosso
contrafforte del Castello di Vallesinella e la crestina del Castelletto
di Mezzo e del Castelletto Inferiore. Tra il Castello
di Vallesinella e la catena principale, scende verso Nord un
profondo vallone, che racchiude
Il Massiccio del Grostè non ha quella grandiosità di aspetti che
caratterizza i massicci centrali del Brenta, ma pure con la sua
struttura abbastanza complessa, con la varietà delle sue forme e con l'eleganza
dei suoi profili, offre all’alpinista un interesse notevole. Anzi, la bella
roccia salda e articolata (Dolomia principale) la brevità delle scalate e
l'immediata vicinanza di alcune pareti al Rifugio Tuckett e al Rifugio Graffer, hanno fatto di alcune di queste cime una
palestra di roccia ideale e molto frequentata: in particolare il Castelletto
Inferiore, ma anche il Castelletto Superiore,
Fanno parte del
Massiccio del Grostè:
Bocca
di Tuckett – Cima
Sella – Torre
delle Val Perse – Castelletto
Superiore – Bocca
di Vallesinella – Rocca
delle Val Perse – Bocca
Alta di Vallesinella – Campanile
di Vallesinella – Torre
Baorca – Castelletto
di Mezzo – Castelletto
Basso di Mezzo – Torrione
Est – Torre
Lidia – Torre
Zisa – Castelletto
Inferiore – Figlio
del Castelletto – Castello
di Vallesinella – Torre
Città di Monza – Torre
Bepi Loss e Carlo Marchiodi
– Torri
dei Mori – Torrione
di Vallesinella – Cima
Falkner – Bocchetta
Alta dei Camosci – Campanile
dei Camosci – Campaniletto
dei Camosci – Bocchetta
dei Camosci – Cima
del Grostè – Corna
Rossa – Bocchetta
delle Val Perse – Cima
delle Val Perse – Cima
Roma – Cima
della Vallazza – Cima
Guardiola -
1875 - 26 agosto. Giuseppe Ricci, C.
Candelpergher, S.
Dorigoni e Mariotti con Bonifacio Nicolussi effettuassero la l° ascensione alpinistica della Rocchetta
delle Val Perse che loro chiamarono Cima
Roma. Salirono per il versante Nord. - (Via normale).
Ascensione senza difficoltà, non faticosa e assai remunerativa, ma che richiede
una certa capacità di orientamento sull'altopiano. – Massiccio
del Grostè – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1882
- Alberto De Falkner, Orazio De Falkner e G. Pigozzi furono i primi alpinisti a raggiungere la Cima
del Grostè dal versante Nord (via normale). - Massiccio
del Grostè – Gruppo
di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1882
– estate. Alberto De Falkner con Antonio
Dallagiacoma effettuarono
la 1° ascensione della Rocca di Vallesinella salendo per il versante Sud-sud-est (via normale) attaccando nel Canalone Sud–est. Questa cima in seguito verrà sempre chiamata
Cima
Falkner. – Massiccio
del Grostè – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1883 - 17 luglio. Alberto De Falkner, Edward
Theodore Compton con Matteo Nicolussi e Antonio Dallagiacoma per il versante Sud-sud-ovest della Cima
Falkner salirono il
vallone e
1884
- 9 luglio. C. Candelpergher, S. Dorigoni, Alberto De Falkner e R. Thaler con Antonio
Dallagiacoma e Angelo Ferrari effettuarono la 1° ascensione alla Cima
Sella salendo dal Nord per
1892 - 12 agosto. H. Arlberg con Antonio Dallagiacoma, con una breve e facile arrampicata non priva
d'interesse salirono per la parete Sud (via normale da Sud) della Cima
Sella. (Tutt’ora è la via più frequentata della Cima Sella).
Difficoltà: I° grado. – Massiccio del Grostè – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1892
- 13 agosto H. Arlberg con Antonio
Dallagiacoma con un
itinerario di poco più impegnativo ma più interessante della via normale
da Nord, raggiunsero la vetta della Cima
del Grostè per il versante Nord-est. - Massiccio
del Grostè – Gruppo
di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1894 - H. Arlberg, con guida, realizzò la prima ascensione al Castelletto
Superiore nel Massiccio del Grostè salendo dal terrazzo detritico retrostante,
con una brevissima arrampicata di scarso interesse, su roccia friabile. Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1894 - 19 luglio. Carlo Garbari, da solo, sale per la parete Est della
Cima
Falkner e traccia la via
Garbari, con un itinerario più interessante e meno faticosa della via
normale. Raramente percorso. Difficoltà: di II° grado. – Massiccio
del Grostè – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1900 – estate. La 1° ascensione nota al Castelletto
Inferiore è quella di Rose
Friedmann con guida, per la parete Sud (via normale).
– Massiccio del Grostè
– Gruppo
di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1904
- 30 agosto. Brockelmann con La Quiante realizzarono la 1° ascensione nota,
provenendo dalla Cima
Sella, raggiunsero il Campanile
di Vallesinella per
1905
- 25 agosto. Alfred von Radio-Radiis e Gaston von Radio-Radiis salirono
il Campanile
di Vallesinella per il
versante Nord-est. È la via più semplice per la traversata dalla Cima
Falkner al Campanile. Dalla base del canalone della via normale alla Cima
Falkner si sale fino al punto più alto delle ghiaie e, per un sistema di
strette cenge oblique (qui passa il «Sentiero Benini») si traversa a sinistra
portandosi sul cengione più alto che taglia il fianco Est del Campanile
di Vallesinella, sotto ai roccioni sommitali. Per facili gradini e un
diedro a placche si raggiunge in breve la vetta.
La via è frequentata particolarmente da chi compie l'intera traversata
per cresta dal Grostè alla Cima
Sella. Arrampicata facile e abbastanza divertente. Difficoltà: II°
grado. - Massiccio del Grostè – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1905
- 25 agosto. Alfred von Radio-Radiis e Gaston von Radio-Radiis effettuano la traversata in Cresta, da
Nord a Sud, del Massiccio del Grostè. La traversata completa dalla Cresta
dalla Cima
del Grostè alla Cima
Sella è un percorso lungo
e del più grande interesse alpinistico e panoramico. Difficoltà discontinue:
II° e III° con l tratto di V°
(evitabile). - Gruppo
di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1909 - 21 luglio. Allen Steck e Foltsch; Eduard
Richter e Rothe fecero la 1° ripetizione alla vetta del Campanile
dei Camosci per la parete Est, diventata poi la via normale.
Breve e divertente arrampicata; con difficoltà di II° grado. – Massiccio
del Grostè – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1909
- 20 agosto. Heinemann con Remigio Gasperi salirono il Castelletto
Inferiore per la parete Sud tracciando la via Heinemann.
Questa via taglia obliquamente da sinistra a destra tutta la parete rivolta al Rifugio
Tuckett, ed offre
un'arrampicata assai frequentata, essendo di poco più difficile e assai più
diretta ed elegante della via normale. Dislivello
1910 – La prima ascensione al Campaniletto
dei Camosci venne effettuata da Hans Barth, Allen
Steck e compagni per il
lato Est. – Massiccio del Grostè – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1910 - 20 agosto. I fratelli Ernst
Kiene e Kurt
Kiene sono i primi
a salire la Torre
delle Val Perse
salendo per la parete Sud della Cima Sella fino al tratto
di ghiaie e di rocce gradinate, quindi traversarono a destra, aggirando lo
spigolo e, per una stretta cengia del versante Est, si portarono fino
sopra la forcelletta tra
1910 - 20 agosto Ernst Kiene e Kurt Keine tracciarono sulla parete Sud (via normale
da Sud) della Cima
Sella
1910 - 22 agosto. Ernst Keine, Hans Kiene e Kurt
Keine aprirono sulla
parete Sud al Castelletto
Inferiore la (via
Kiene). Oggi classica salita, varia e divertente, in parte molto esposta.
Roccia ottima; chiodi in parete 12, compresi quelli di sosta. Dislivello circa
1910 – settembre. Ernst Kiene e Kurt Keine aprirono la (via Kiene) sulla parete Ovest
del Castelletto
Superiore nel Massiccio
del Grostè. La via si svolge su una parete ripida, ma ben
articolata, che fiancheggia a destra (sinistra orografica) il grande camino
rivolto verso il Rifugio Tuckett. È probabilmente la via più interessante del Castelletto
Superiore. Dislivello circa
1910 - 5 settembre. R. Liefmann, solo, sale per la parete Est del Campanile
dei Camosci tracciando la via Liefmann. L'itinerario è
specialmente consigliabile per compiere la traversata da Nord a Sud
del Campanile ed offre una breve e divertente arrampicata, di poco più
difficile di quella della via normale. Difficoltà: II° grado. - Massiccio
del Grostè – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1910 - 5 settembre. R. Liefmann discese per la parete Sud del Campanile
dei Camosci. Breve e interessante arrampicata, che viene sovente
effettuata anche in discesa da chi compie la traversata da Nord a Sud
del Campanile. Difficoltà: II°, passo di III°. - Massiccio del Grostè – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1911 - 2 agosto. M. Pfau e K.
Springorum per la parete Est
salgono il Castello
di Vallesinella. La via si svolge per una parete ripida ma abbastanza
articolata rivolta verso
1912
– luglio. Kurt Kiene e von
Ranchenbichler furono i
primi a intraprendere la traversata per
1913 - 27 luglio. Vittorio Emanuele
Fabbro, M. Geat e C. Lot, aprono la (via SUSAT) al Castelletto
Inferiore salendo per la parete Sud con una bella e divertente
arrampicata, che si svolge nella prima parte, per il camino d'attacco della via
Kiene, che presenta all'uscita un passaggio molto difficile. – Massiccio
del Grostè – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1928 - 23 agosto. Hans Kiene, A. Kreil e R. Melchiori, effettuano il primo percorso completo della Cresta Nord, della Cima della Vallazza, traversandone le varie cime. L'itinerario si svolge per quella lunga cresta che fiancheggia ad Est tutta la conca della Vedretta di Flavona, traversando un primo torrione ben individuato Torre della Vallazza e una grossa anticima Croz della Vallazza e continuando per cresta fino in vetta. – Massiccio del Grostè – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1930 - U. Bertacco e U.
Perini sulla parete Sud al Castelletto
Inferiore nella parte superiore praticarono una Variante della via
Kiene, dopo il camino di
1930
- 9 luglio. Hans
Graaz e Walter
Kurtze salgono per
il versante Nord-ovest della Cima
Falkner con un itinerario
complicato e di scarso interesse, essendo sempre preferibile la via dal Nord,
ben più semplice e più diretta. - Massiccio del Grostè – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1930 - 25 luglio. La guida Silvio Agostini
con Livia Cesare, Regolo Corbellini ed Emilio
Dallago effettuarono la prima traversata del Campaniletto
dei Camosci, salendo dal Nord e traversando poi verso Sud
al Campanile
dei Camosci. - Massiccio del
Grostè – Gruppo
di Brenta – Dolomiti di
Brenta.
1930 - 31 agosto. H.
Leitgeb e R.
Melchiori con
un’arrampicata che si svolge prevalentemente in camini lungo l'informe
crestone, salirono per il versante Sud-est del Campanile
di Vallesinella. Il crestone è ben marcato nei 2/3 inferiori.
Dislivello circa
1932 - Silvio Agostini e Mario
Agostini ripercorsero la
via dal Nord del Campaniletto
dei Camosci rettificando
l’itinerario con una Variante che segue esattamente il filo dello
spigolo. - Massiccio del Grostè – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1933 – 17 settembre. B.
Bertacco, R.
Meneghini e Raffaele
Vidi salirono al Figlio
del Castelletto per la parete Sud partendo a sinistra della via
normale del Castelletto Inferiore per la parte sopra la cengia. – Massiccio
del Grostè – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1934 - Ulisse Battistata e Pompeo
Marimonti fecero una
ripetizione della Variante Bertacco-Perini sulla parete Sud al Castelletto
Inferiore. – Massiccio del Grostè – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1934 - 31 luglio. P. Amodeo, N. Arnaldi e A. Chiodi, salirono la Cima
Sella per lo Spigolo Sud. La loro via si
svolse un poco a sinistra dello spigolo che delimita a destra la parete Sud,
ed è quindi più diretta di quella della parete Sud poiché ne evita i
tratti più banali e sale direttamente alla vetta con arrampicata esposta e
divertente. Dislivello circa
1934 - 25 agosto. Anna
Bozzano, A. Vidi e Oliviero Gasperi come capocordata, salgono il Torrione
di Vallesinella per parete Ovest e tracciano la via Gasperi,
(d. Schizzo sopra).
La via si svolge quasi nel centro della larga parete ed offre una bella e
comoda arrampicata; difficoltà: III°. – Massiccio del Grostè – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1934
- 4 settembre. Enrico Dall'Era, Oliviero
Gasperi e Raffaello Vidi tracciarono sulla parete Sud-sud-ovest
della Cima
del Grostè la via Gasperi. Dislivello
1935
– agosto. Matteo Armani e Luigi
Scartezzini per la parete
e lo Spigolo Sud tracciano la via Armani-Scartezzini alla Cima
Roma. La detta via si svolge dapprima in parete, poi per il filo dello
spigolo che scende direttamente dalla vetta e offre un'arrampicata molto
esposta ed elegante. Roccia in parte friabile, in parte ottima. Dislivello
1935 - 27 agosto. Mitzi Bamstraller, Enrico
Cavaglia e Oliviero Gasperi salirono il Castelletto
Inferiore tracciando lo Spigolo Gasperi sulla parete Sud.
Nota anche come via Mitzi. Tra il profondo camino della via normale
e i camini verticali della via Heinemann e della Variante Gasperi,
sopra quindi la grande cengia che taglia tutta la parte Sud del Castelletto,
si nota un marcato costolone roccioso, in forma di pilastro verticale e
squadrato. L'arrampicata esposta ed elegante si svolge per lo spigolo di destra
del pilastro, alto circa
1935 – settembre. Silvio Manzoni e Fausto
Zapparoli praticano una Variante
sulla parete Sud al Castelletto
Inferiore, attaccando a sinistra della via Kiene, per una parete
facile, in direzione dello spigolo giallo. Superarono un diedro verticale di
1935 – settembre. Silvio Manzoni e Fausto
Zapparoli salirono per il
Camino Ovest del Castelletto
Superiore nel Massiccio
del Grostè che solca il
basamento sul lato rivolto al Rifugio Tuckett. Arrampicata poco interessante, su roccia
friabile. Difficoltà: IV°. - Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1935 - 6 settembre. Bruno Dallagiacoma. Guglielmo Ferrari Spalla e Giangi
Murari Bra salirono per
la parete Sud del Castelletto
di Mezzo con una breve ed elegante arrampicata e tracciarono la via
Sybilla. Via classica e frequentata ancora oggi. Si svolge in un evidente
diedro che in alto si approfondisce a camino e che alla base è interrotto da
strapiombi. Posti di fermata buoni. Altezza
1937 - 12 luglio. Bruno Dallagiacoma ed E. Leale salirono la parete Ovest del Figlio
del Castelletto seguendo il sentiero che conduce al Rifugio
Graffer, si risale il
ghiaione che porta alla base della parete, limitata da due grandi camini. Si
trascura quello di destra., percorso da un rivolo d'acqua e quello di sinistra
perché esposto al pericolo di sassi e si procede in parete, utilizzando qualche
caminetto, fino a raggiungere un grande cengione. Di qui si prosegue
direttamente verso la parete del Figlio
del Castelletto e la si rimonta, superando nella parte mediana
un tratto assai esposto fino in vetta. - Massiccio del Grostè – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1937 – agosto. Rizieri Costazza e Bruno Detassis realizzarono la 1° ascensione del Castelletto
Basso di Mezzo per il versante Sud-ovest, con un’arrampicata di
circa
1938
- 26 giugno. G. Buccella e Gino
Pisoni, salgono alla
vetta della Cima
del Grostè tracciando sulla parete Sud-ovest una nuova
via: (Pisoni-Buccella). Questa via sale la stretta parete, specie di pilastro, sulla verticale dell'estremo
angolo Ovest del terrazzo sommitale. Bella e divertente arrampicata, la
più interessante sulla Cima
del Grostè. Dislivello circa
1938 - 30 agosto. Guglielmo Ferrari-Spalla e Giangi Murari-Bra salirono le tre Torri
dei Mori quasi interamente per un diedro di
1939
- 9 agosto. Bruno Detassis, Rizieri Costazza, Zisa
De Grandi, E. Lomazzo con un’arrampicata molto interessante
salirono per la parete Sud del Castelletto
di Mezzo tracciando la via Detassis, che si svolge per il
marcato camino che delimita a destra la gialla parete Sud. Arrampicata
di circa
1939
- 10 agosto. Bruno Dallagiacoma, G. Frank, Oliviero
Gasperi salirono per la
parete Sud-sud-est ma questa parete non porta al Castelletto
di Mezzo, ma a un gruppetto di minuscole guglie (q. 2693), sulla cresta
che unisce il Castelletto al Castello di Vallesinella. Via di scarso
interesse con difficoltà: III°. - Massiccio del Grostè – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1939
- 11 agosto. Avanzo e Nino Vellat salirono il Castelletto
Inferiore parzialmente per uno spigolo che in seguito sarà chiamato Spigolo
Pacifico, dal nome di uno dei suoi salitori.(1941) La cordata Avanzo-Vellat superato lo
strapiombo iniziale e raggiunto il primo terrazzino dello spigolo, invece di
proseguire sul filo, obliquò a destra in parete fino a raggiungere lo Spigolo
Gasperi. - Tale variante risulta ormai priva di interesse in confronto alla
via Pacifico, che supera direttamente tutto lo spigolo. – Massiccio
del Grostè – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1939
- 12 agosto. Gilio Alimonta e V. Bonetti salirono per la parete Sud-sud-est ma
questa parete non porta al Castelletto
di Mezzo, ma a un gruppetto di minuscole guglie (q. 2693), sulla cresta
che unisce il Castelletto al Castello di Vallesinella loro rimasero un
poco più a destra, ma anche questa via risulta di scarso interesse, con
difficoltà di III° grado. – Massiccio del Grostè – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1940
- 18 agosto. Marcello Friederichsen e Paolo Graffer con un’arrampicata elegante in grande
esposizione, salgono per lo Spigolo Sud-sud-est della Cima
delle Val Perse, ma l’ascensione resta un po' pericolosa per via della
roccia in parte friabile. - Massiccio del Grostè – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1940
- 18 agosto. Marcello Friederichsen e Paolo Graffer scesero dalla Cima
delle Val Perse verso Sud-ovest, dalla forcella tra la Cima
delle Val Perse e la
sommità dello Spigolo Sud- sud- est con un facile itinerario. - Massiccio del Grostè – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1940
- 22 agosto. Pino Fox e Marcello Friederichsen
salirono dalla parete Sud-sud-ovest
raggiungendo la vetta della Cima
delle Val Perse.
Dislivello
1940
- 2 settembre. Bruno Detassis, Paolo Graffer, Sigerio
Ruffo aprono sulla parete
Est-nord-est del Castello
di Vallesinella una nuova via dedicata a Gabriella Ruffo. Arrampicata di grande difficoltà, di
notevole interesse sportivo, che si svolge per un sottile diedro e un camino
bagnato che incidono quella parete gialla, strapiombante sopra
1941 - 13 luglio. Bruno Dallagiacoma, Bruno Detassis e Zisa De Grandi salirono per la prima volta un basso torrione
(una specie di spallone sporgente), che forma con la parete stessa un diedro
verticale, ben visibile dal Rifugio Tuckett nel Massiccio del Grostè e lo chiamarono Torre
Zisa in onore della loro compagna Zisa De Grandi. Difficoltà di V° grado. – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1941 - 14 luglio. Bruno
Dallagiacoma, Bruno Detassis e Zisa
De Grandi scalato per lo Spigolo
Sud il Torrione
Est, incontrando difficoltà di IV° grado. - Massiccio del Grostè – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1941 - 17 luglio. Bruno Dallagiacoma, Zisa
De Grandi e Bruno Detassis come capocordata, salgono il Torrione
di Vallesinella per parete Ovest e tracciano la via Detassis,
(e. Schizzo sopra).
La via si svolge lungo una evidente fessura nella metà di sinistra della parete
e offre una arrampicata divertente, su ottima roccia; difficoltà: IV°. -
Si sale sulla parete a sinistra della
fessura, ricca di appigli, e dopo
1941 - 17 agosto. S. Capellari e Senalti tracciarono una Variante sulla parete Ovest
del Castelletto
Superiore nel Massiccio
del Grostè attacando16 m. a destra della via Kiene e poi
salirono costantemente lungo il filo dello spigolo, fino a raggiungere la linea
di cresta (roccia friabile; III° e IV° grado. - Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1941 - 11 settembre. Umberto Pacifico e Nino Vellat salirono il Castelletto
Inferiore tracciando lo Spigolo Pacifico, la via si svolge per
lo spigolo di sinistra del grosso pilastro squadrato che separa i camini della via
normale dai camini della via Heinemann e della Variante Gasperi.
Arrampicata libera divertente, di circa
1942 – 12 luglio. Bruno
Dallagiacoma, Bruno Detassis, R. Ginoulhiac e V. Ginoulhiac salirono per i Camini Ovest del Castelletto
Inferiore superando sulla parete a destra il primo masso incastrato,
salendo poi fino a una piccola cengia, che riporta nel camino, superando altri
massi incastrati e, sotto il grande tetto che sbarra completamente il camino,
si esce di nuovo sulla parete di sinistra per superare l’ostacolo (difficile).
Quindi, sempre per il camino, si riesce alla terrazza dove si incontra la via
normale che conduce in vetta. - Massiccio del Grostè – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1942
- 24 luglio. R. Asti e Guido Leonardi raggiungono la vetta della Cima
della Vallazza salendo per la parete Est-sud-est. L'itinerario
si svolge per quella serie di grandi camini che solcano la parete un poco a
destra dello Spigolo Sud-sud-est in direzione della vetta, ed offre una
bella arrampicata assai interessante. Dislivello circa
1942 - 7 agosto. Ettore Castiglioni e M. Delle Piane con un’arrampicata elegante, esposta e
divertente salirono per lo Spigolo Sud-est della Cima
Sella. La via venne tracciata lungo quello spigolo affilato che dalla
vetta scende diritto sui ghiaioni delle Val Perse, fiancheggiato a
destra dall'ardita Torre delle Val Perse. Dislivello
1942
- 20 settembre. Bruno Detassis e Nella
Detassis, salgono il II°
Torrione - Torrione SAT della Corna
Rossa per lo Spigolo Sud-est.
IV° grado. - Massiccio del Grostè – Gruppo
di Brenta – Dolomiti di Brenta. – (h) Schizzo sopra.
1945 - 23 giugno. Gilio Alimonta e Raffaele
Vidi (guide), salirono
per la parete Sud, del Castelletto
Inferiore con una bella
arrampicata su roccia solida e tracciarono la via Alimonta-Vidi. Altezza
1945
– settembre. Bruno Detassis, Natale
Vidi e due militari
Lancieri salgono
1945
– settembre. Bruno Detassis e Natale
Vidi salgono la paretina Ovest
di un masso cubico, Sasso
dell'Aquila (
1946
– agosto. Bruno Detassis e Natale
Vidi, per lo Spigolo
Sud-est raggiungono la vetta della Corna
Rossa, incontrando difficoltà di IV°+.
- Massiccio del Grostè
– Gruppo
di Brenta – Dolomiti di Brenta. – (f) Schizzo sopra.
1947 - 21 giugno. Bruno Detassis, Ferruccio Ferretti e Sandro
Serafini, salirono per la
parete Ovest-sud-ovest della
Cima
Falkner e tracciarono la via Detassis con difficoltà di V° con
passaggi di V+. Altezza della
parete:
1947 - 14 settembre. Bruno Detassis e Gian Vittorio Fossati Bellani; Silvio
Colombo, Luigi Galbiati e Natale
Vidi realizzano la 1°
ascensione della Torre
Città di Monza salendo in
direzione di quella profonda fessura-camino che solca sulla destra la parete Nord
del Castello di Vallesinella e che rappresenta di massima la via di
salita. Dislivello
1948 – agosto. Serafino Serafini e Renzo Zeni
salirono per la parete Sud al Figlio
del Castelletto tracciando una via interessante, con difficoltà di IV°
e V°. - Massiccio del Grostè – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1948 - 18 agosto. Enrico
Bozzi, Bruno Detassis e Gian Vittorio Fossati Bellani con una bella arrampicata su roccia
1948 - 21 agosto. Angelo Crosta, Assuero
Pagani e Oreste Viganò come capocordata, salgono per parete Sud-ovest
del Torrione
di Vallesinella e tracciano la via Viganò. (b. Schizzo sopra). Chiodi usati 5, di
cui 4 lasciati. Difficoltà: IV°, 1 passaggio di V°. - Massiccio
del Grostè – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1948 - 29 agosto. Luigi
Polo e Sandro
Polo con
un’arrampicata di circa
1948 – settembre. Bruno Detassis, Serafino Serafini e Renzo Zeni sono i primi salitori della stretta forcella
fra la Cima
Falkner e il Campanile
dei Camosci che conduce in vetta alla Bocchetta
Alta dei Camosci, nel Massiccio del Grostè, trovando difficoltà di II° grado e roccia
friabile – Gruppo
di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1948 - 29 settembre. Bruno Detassis e Serafino Serafini fecero la prima ascensione della torre di
destra (Est) delle due torri, specie di spalloni sporgenti, situate tra
il Castelletto Basso di Mezzo e il Castelletto Inferiore, nel Massiccio
del Grostè. Essi
proposero alla torre il nome di Torre
Lidia, per ricordare la sorella di Serafini. Altezza
1952
- 15 agosto. Mario Dell'Oro (Boga) e Oreste Viganò, a comando alternato, salgono per Spigolo Sud-ovest il Torrione
di Vallesinella con una bella arrampicata e tracciano la via Boga. (c. Schizzo sopra). Con difficoltà
presumi bili: V°+. - Massiccio del Grostè – Gruppo
di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1953
- 26 aprile. Enzo Peli, Eugenio
Peli e Ottorino Pianta, raggiungono la vetta della Corna
Rossa salendo per la parete Sud
e tracciano la via Ugolino Ugolini. IV° e V° grado. - Massiccio del Grostè – Gruppo
di Brenta – Dolomiti di Brenta. – (d) Schizzo sopra.
1953 - 7 agosto. Gerardo Petrucci e Quinto
Scalet salirono per il Diedro
Sud-ovest al Castelletto
Inferiore e intitolarono la via al Generale Antonio Norcen. Altezza del diedro:
1954 - 07 agosto. Andrea Oggioni con Iosve Aiazzi salgono il Castelletto Inferiore per la via Kiene di 4° e 5° grado, nelle Dolomiti di Brenta. - Massiccio del Grostè – Gruppo di Brenta.
1954 - 07 agosto. Andrea Oggioni con Iosve Aiazzi salgono il Castelletto di Mezzo per la via Sibilla di 3° e 4° grado, nelle Dolomiti di Brenta. - Massiccio del Grostè – Gruppo di Brenta.
1954 - 16 settembre. Andrea Oggioni e
Josve Aiazzi
in prima ascensione salgono il Castelletto
di Mezzo per il Diedro
Sud-sud-ovest e aprono la “Diretta Renato Scalvini” di 5°
e 6° grado, nelle Dolomiti di
Brenta. La via è stata dedicata alla
memoria di Renato Scalvini, tragicamente deceduto sulla parete Sud-est
del Pilastro della Tofana di
Rozes il 28 giugno 1954. Bella via abbastanza ripetuta, su roccia ottima; chiodi usati 33, di
cui 2 lasciati. Altezza della parete
1955 - 20 marzo. Natale Vidi, da solo, sale in 1° invernale per la
via dal Nord del Campaniletto
dei Camosci, trovando
molto dura la parte finale per raggiungere la vetta. – Massiccio
del Grostè – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1955 - 9 agosto. Gilio Alimonta e Luigi
Castelli salirono il Campanile
di Vallesinella per la parete Ovest con una breve ma difficile
arrampicata; chiodi usati 18, lasciati 4. Difficoltà; V°, l passo di A2. - Massiccio
del Grostè – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1955 - 28 agosto. Scipio Antonini, Agnese
Pedrotti, Vittorio Tomè e Carlo
Tocazzi salirono per il
versante Sud-ovest del Castelletto
Superiore nel Massiccio del Grostè aprendo una via esposta di media difficoltà,
con qualche tratto difficile. - Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1956 - 18 marzo. Annibale Campa e L. Donati realizzano la 1° invernale della Bocchetta
Alta dei Camosci, nel Massiccio del Grostè. – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1956
– 15/16 maggio. Claudio Baldessari e Cesare Maestri con una bella arrampicata mista (libera e
artificiale) salgono lo Spigolo Ovest della Cima
del Grostè tracciando la via (Spigolo del cielo) di circa
1956
- 13 agosto. Cesare Maestri, solo, ripete la “sua” via (Spigolo del
cielo) alla Cima
del Grostè Spigolo Ovest in ore 1.30. - Massiccio
del Grostè – Gruppo
di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1956
- 14 agosto. Gilio Alimonta
e Luigi Castelli
aprirono sulla parete Sud del Figlio
del Castelletto la via Alimonta-Castelli usando 16 chiodi (3
lasciati). Difficoltà: V° con l passaggio di V°+. - Massiccio del Grostè – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1956 - 16 agosto. Fernando Milanese, Bruno
Raimondi e Mario Sforzini attuano una Variante sulla parete Sud al Castelletto
Inferiore. Dalla cengia superiore, lungo la quale la via normale attraversa
la parete, invece di proseguire verso il camino di
1956 - 27 dicembre. Annibale Campa e Gino Donati realizzarono la 1° invernale della Cima
Falkner per la parete Ovest-sud-ovest, ma tracciando una via completamente nuova
probabilmente più a destra, per una serie di camini strapiombanti. Discesero
per la stessa via. - Massiccio del Grostè – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1958 - 4 settembre. Gilio Alimonta e Natale
Vidi salirono
1963 - 27 agosto. Marcello Andreolli, Roberto
Bazzi e Giacomo Bozzi, diedero il nome a questa Torre innominata
situata a Sud-Ovest del Castello
di Vallesinella, all'inizio della cresta che porta al Castelletto
di Mezzo, chiamandola Torre
Baorca, e furono i primi salitori da Nord-ovest. Altezza circa
1963 - 29 agosto. Marcello Andreolli, Roberto
Bazzi e Giacomo Bozzi, dalla parte sinistra della parete del Castello
di Vallesinella salirono per
il Diedro Ovest che sale
interamente su roccia ottima fino in vetta. Altezza
1964 - 4 gennaio. Helmut Salger e Horst
Wels realizzano la 1°
invernale sulla parete Sud al Castelletto
Inferiore salendo per la via Kiene. È la via
più elegante e diretta sulla parete Sud e l'unica che offra un vero
interesse per l'alpinista. - Massiccio del Grostè – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1964 - 20 luglio. Roberto Bazzi e Massimo
Jelmini salgono il Torrione
di Vallesinella per la parete Sud-sud-ovest. Attaccando
1964
- l0 agosto. Marcello Andreolli, Roberto
Bazzi, Giacomo Bozzi salirono il V° Torrione della Corna
Rossa per la parete Sud,
raggiungendo in circa 3 ore la vetta. Massiccio del Grostè – Gruppo
di Brenta – Dolomiti di Brenta. – (n) Schizzo sopra.
1964 - 24 agosto. Gilio Alimonta e Gianfranco Miglio salirono per il versante Est della Rocca
delle Val Perse con un’arrampicata di circa
1964
- 29 settembre. Cesare Maestri, solo, sale alla Cima
del Grostè per il Diedro
Nord-ovest e traccia la via del 13° Festival. - Via dedicata al 13° Festival lnternazionale film della
montagna e dell'esplorazione -
Città
di Trento. Via
sconsigliabile, a causa della roccia bagnata e friabile, che supera il diedro
inciso a metà della larga e giallastra parete Ovest. - Massiccio
del Grostè – Gruppo
di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1965
– 26/29 giugno. Carlo Claus e Cesare Maestri salgono per la parete Sud-ovest e
aprono la via Donato Zeni alla Corna
Rossa. La via supera in
artificiale i grandi tetti gialli, poi prosegue a destra in libera. - Massiccio
del Grostè – Gruppo
di Brenta – Dolomiti di Brenta. – (c) Schizzo sopra.
1965
- 18 luglio. Ivana Brunialti e Silvano
Huber; Giorgio Malpaga e Marco
Pisetta salgono a Sud-Est
della bella parete di Cima
Guardiola, con un’arrampicata di circa
1965
- 22 luglio. Gian Battista Maffina e Vittorio
Piotti aprirono sulla
parete Sud del Castelletto
di Mezzo la via
Giannantonio Giacomini
dedicandola all'alpinista istruttore Giannantonio Giacomini, di Brescia, fulminato nel 1958 sulla parete Nord dell'Adamello. La via si svolge quasi al centro della
parete Sud, fra il camino della via Detassis e quello della via
Sybilla. Altezza
1965 – agosto. Cesare Maestri e compagni, salgono per la parete Nord
della Cima
del Grostè con un’arrampicata discontinua, che supera la
tondeggiante parete Nord, di fasce rocciose, alternate a cenge
detritiche, con un percorso non obbligato. (II° e III° grado). - Massiccio
del Grostè – Gruppo
di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1965 - 17 agosto. Gilio Alimonta e Gianluigi
Vido con un’arrampicata
elegante e divertente salgono per la parete Nord del Castelletto
Inferiore, superarono i due camini della via normale da Sud
portandosi poi alla base della breve parete Nord. Continuarono su una
paretina che porta su una larga cengia alla base della fessura verticale che
incide tutta la parete e superarono tutta la fessura fino al tetto ben visibile
anche dal basso, obliquando a sinistra per una difficile paretina si raggiunge
la vetta. Altezza circa
1965
- 29 agosto. Claudio Palmieri e Livio
Tasinato tracciano una Variante
diretta alla Via Sybilla sulla parete Sud del Castelletto
di Mezzo superando con
forti difficoltà un regolare diedro chiuso da un tetto, raggiungendo la cengia
un paio di metri a sinistra del grande camino-diedro superiore. Variante senza
interesse pratico. Difficoltà V°, VI° e artificiale; chiodi usati 27, 5 cunei,
tutti lasciati. - Massiccio del Grostè – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1966 - 31 luglio. Giacomo Bozzi e Cesare Maestri salirono al Castelletto
Inferiore per la parete Sud e il «naso». La via sale sulla
destra della parete Sud, superando poi il caratteristico strapiombo
sporgente a naso, sopra il quale termina. Bella arrampicata. Usarono 5 chiodi normali e
1966 - 23 agosto. Gilio Alimonta
e Gianfranco Miglio sulla parete Est del Castello
di Vallesinella con un’arrampicata libera di media difficoltà aprono la
via Alimonta. Altezza
1966 - 27 agosto. Franco Albertini, Gianfranco Mezi e Clemente D. Vitalini salgono per lo Spigolo Ovest-sud-ovest il Castello
di Vallesinella, salirono verso Nord all'ultima forcelletta
della cresta che unisce il Castelletto al Castello di Vallesinella
(via Silvio Giulio). Di qui, per ripido pendio detritico e qualche
facile dirupo, si sale da Sud direttamente in vetta. Chiodi usati 3,
lasciati. – Massiccio del Grostè – Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1967
- 22 agosto. Marcello Andreolli, Giacomo
Bozzi, Jacques Casiraghi, salgono la Corna
Rossa per la parete Ovest. - Massiccio del Grostè – Gruppo
di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1968
- l0 marzo. C. Marchiori e Marco
Pisetta, realizzano la 1°
invernale dello Spigolo Ovest della Cima
del Grostè della via di Cesare Maestri: (Spigolo del cielo). Massiccio del
Grostè – Gruppo
di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1968 - 29/30 giugno. Emilio Bonvecchio, Romeo Destefani, Bortolo Fontana e Bepi Loss
per la parete Nord-nord-est del Castello
di Vallesinella con un’arrampicata mista estremamente difficile, che
sale sulla sinistra della gran parete gialla; non risulta ripetuta. Altezza
circa
1968 - 2/3 luglio. Emilio Bonvecchio, Romeo
Destefani e Bepi Loss con una durissima arrampicata mista salirono
per la parete gialla interamente strapiombante da Nord del Castello
di Vallesinella alta circa
1968 - 4 agosto. Luigi Dallago e Aldo
Menapace per la parete Nord-est
salgono la Cima
Falkner. Altezza circa
1968 – 24/25 agosto. Carlo Marchiodi e Bruno Tabarelli de Fatis, raggiungono la vetta della Corna
Rossa tracciando la via Mima, salendo per la parete Ovest. VI°/Al. - Massiccio del Grostè – Gruppo
di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1968 - 8 settembre. Luigi Dallago, Aldo
Menapace e Francesco Pilati salirono il Campanile
dei Camosci per lo Spigolo Sud-est, attaccando dalla neve allo
sbocco del canale proveniente dalla Bocchetta
Alta dei Camosci e, incrociando il «Sentiero Benini», seguirono poi
tutto lo spigolo fino alla vetta. Dislivello circa
1968 – 20/22 settembre. Claudio Costanzi e Guido
Stanchina con una scalata
artificiale di ottima roccia salirono per la parete Sud del Castelletto
di Mezzo tracciando la via Costanzi-Stanchina, usando 118 chiodi
normali,
1968 - 6 ottobre. Luigi Dallago e Aldo
Menapace con una bella
arrampicata su roccia ottima, raggiungono la vetta della Cima
Falkner per la parete Nord-est
(via diretta), alta circa
1969
– estate. Tullio Celva e Cesare Maestri salirono il VI° Torrione della Corna
Rossa per la parete Sud e gli diedero il nome di Torrione
Settimo Bonvecchio. - Massiccio del Grostè – Gruppo
di Brenta – Dolomiti di Brenta. – (o) Schizzo sopra.
1969
- 13 luglio. Carlo D'Accordi, Ottorino
D'Accordi e Giorgio Depaoli salgono la Cima
del Grostè per la parete Sud-sud-ovest e tracciano
la via D'Accordi-Depaoli, con un’arrampicata divertente, elegante ed
aerea, che segue una linea naturale di diedri e fessure un centinaio di metri a
destra della via Pisoni-Buccella. Roccia in generale ottima, comodi i
punti di sosta; chiodi usati 2, lasciati. Difficoltà: IV°, un tratto di V°. - Massiccio
del Grostè – Gruppo
di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1969
- 16 luglio. Tullio Celva e Cesare Maestri con una bella salita, su roccia quasi sempre
ottima salgono per la parete Sud-sud-ovest della Cima
del Grostè e tracciano la via Maestri. Altezza
circa
1970 - Ezio
Alimonta e
compagni salirono il basamento strapiombante a Sud-ovest del Figlio
del Castelletto con una scalata in gran parte artificiale. - Massiccio
del Grostè – Gruppo
di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1970
- 12 luglio. Carlo D'Accordi e Ottorino
D'Accordi realizzano la 2°
ascensione della Cima
della Vallazza per
1970 - 7 agosto. Bruna
Bettoni e Cesare Maestri aprirono sulla la parete Nord del Castello
di Vallesinella la (via Bruna). Bella arrampicata di circa
1970 - 28 settembre. Cesare Bettoni e Catullo
Detassis salirono per la
parete Est del Campanile
dei Camosci aprendo la via
diretta attaccando dal «Sentiero
Benini» pochi metri prima di girare lo spigolo che
porta al canalone scendente dalla Bocchetta Alta dei Camosci. Salirono
uno stretto camino verticale che presenta dopo pochi metri una difficile
strozzatura, e proseguirono poi direttamente fino alla vetta. Dislivello circa
1971 - 26 luglio. Cesare Bettoni e Cesare Maestri effettuano la 1° ascensione di una
torre nella larga depressione
della Torrione di Vallesinella, salgono su di essa per la parete Nord-est e propongono il nome
di Torre
Bepi Loss e Carlo Marchiodi, in memoria di Bepi Loss e Carlo
Marchiodi, due famosi
alpinisti trentini caduti al Nevado Caraz - Ande Peruviane nel 1971. Altezza circa
1971
- 7 agosto. Carlo D'Accordi, Ottorino
D'Accordi e Roberto Mosna, salgono per il Diedro Sud-est alla Cima
Roma con una bella arrampicata su roccia ottima. Dislivello
1971
- 14 agosto. Pierangelo
Feriani-Flacchini e Pietro Vidi salirono per la parete Nord-est la Cima
del Grostè, partendo dal nevaio e proseguendo per circa 3/4 della sua
altezza. Sulla destra attaccarono una parete grigio-nerastra delimitata a
destra da un diedro e a sinistra da strapiombi gialli. Dopo aver oltrepassato
un diedro, seguirono una fessura
che porta a rocce facili, per le quali si prosegue fino in cima. Altezza
1972
- 14 luglio. Tullio Celva e Cesare Maestri salirono
1972
- 19 agosto. Andrea Andreotti, Giacomo
Bozzi; Marcello Andreolli e Jacques
Casiraghi, salirono il II°
Torrione - Torrione SAT della Corna
Rossa per lo Spigolo
Sud-ovest. V°+. - Massiccio del Grostè – Gruppo
di Brenta – Dolomiti di Brenta. – (g) Schizzo sopra.
1972 - 24 agosto. Marcello Andreolli e Jacques
Casiraghi salirono per
la parete Ovest del Campaniletto
dei Camosci fino a
raggiunge lo Spigolo Sud ovest, per il quale raggiunsero la vetta.
Altezza
1972
– 27/28 agosto Valentino Chini, Ruggero
Pellegrini e Marco Pilati raggiungono la vetta della Cima
Roma per la parete Sud e tracciano la via Pilati-Chini-Pellegrini.
Arrampicata molto elegante e di soddisfazione su roccia ottima, molto esposta
nella parte inferiore. Dislivello
1972 - 10 settembre. Marcello Andreolli e Jacques
Casiraghi per il diedro
della parete Est-nord-est che incide la parte superiore, salgono la Cima
Falkner. Dislivello circa
1972 - 24 settembre. Marcello Andreolli e Jacques Casiraghi aprono la via Andreolli-Casiraghi sul Torrione
di Vallesinella salendo per Spigolo Nord-ovest (f. Schizzo sopra). Chiodi usati 4,
lasciati; difficoltà: IV. - Massiccio del Grostè – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1972
- 8 ottobre. Marcello Andreolli, Jacques
Casiraghi e Franco Miglio salirono per lo Spigolo Sud
1972
- 15 ottobre. Marcello Andreolli e Jacques
Casiraghi salgono per la parete Ovest-sud-ovest l’VIII°
Torrione della Corna
Rossa. La via segue il poco marcato sperone che delimita la parete Ovest
dalle balze erbose a Sud. Si sale
1973
- 17 giugno. Andrea Andreotti, Roberto
Bazzi, Jacques Casiraghi per lo Spigolo Sud-est del IV°
Torrione della Corna
Rossa salirono proprio dove si
arriva in corda doppia scendendo dal Rifugio Graffer. - Massiccio del Grostè – Gruppo
di Brenta – Dolomiti di Brenta. – (m) Schizzo sopra.
1973 - 24 giugno. Marcello Andreolli e Jacques
Casiraghi con una breve
arrampicata, esposta e divertente, su roccia ottima, salgono per lo Spigolo
Sud-est del Campaniletto
dei Camosci. Altezza
1973
- 6 ottobre. Marcello Andreolli e Jacques
Casiraghi, salgono alla
vetta della Corna
Rossa tracciando la via
Diretta della parete Sud
che nella prima parte ad una sosta incrocia la via Ugolino Ugolini. V°+.
- Massiccio del Grostè
– Gruppo
di Brenta – Dolomiti di Brenta. – (e) Schizzo sopra.
1974
- 14 agosto. Marcello Andreolli, Roberto
Bazzi e Franco Miglio, tracciarono una via logica, anche se un po’
discontinua e su roccia non sempre ottima sulla parete Sud-sud-ovest della Cima
del Grostè. - Dislivello
1975 - 31 luglio. Marcello Andreolli e Jacques
Casiraghi, Ugo Lorenzi e Giuseppe
Villa, salirono per la
parete Ovest della Cima
Falkner. Questa via ha
l'attacco in comune con la via Detassis e quasi anche il tratto fino
alla seconda terrazza; poi si mantiene decisamente più a sinistra, incontrando
nel raggiungimento della terza terrazza i passaggi più difficili. Chiodi usati
6, lasciato 1. Difficoltà: V°, passaggi di V°+, concentrate nella prima metà
della via. - Massiccio del Grostè – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1975
- 18 agosto. Ugo Lorenzi e Cesare Maestri con una scalata quasi interamente artificiale
(A2, Ae), su roccia buona, tracciano sulla parete Nord-ovest della Cima
del Grostè la via Deserto dei Tartari. Altezza circa
1975 - 31 agosto. Edo Colombo e Giuseppe
Villa; Marcello Andreolli e Jacques
Casiraghi, con una breve
(circa