1965 - 15 agosto. Claudio Costanzi e Guido Stanchina raggiungono la vetta della Cima del Tov salendo per il Canalone Nord all'Anticima Nord-ovest (via Costanzi-Stanchina) e la Cresta Nord. Dislivello circa 300 m; roccia friabile; difficoltà dal III al IV+. – Catena Settentrionale - Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1968 - 7 luglio. Claudio Costanzi e Guido Stanchina aprono la via Costanzi-Stanchina per la parete Ovest della Punta Massari, attaccando sotto un camino verticale, dirigendosi a una parete con strisce nere verticali, salirono poi per circa 160 m, trovando comodi punti di sosta (passaggi di V°+), poi per rocce facili a gradoni arrivarono alla cima. Chiodi usati 40, lasciati. – Massiccio di Cima Brenta – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1968 – 20/22 settembre. Claudio Costanzi e Guido Stanchina con una scalata artificiale di ottima roccia salirono per la parete Sud del Castelletto di Mezzo tracciando la via Costanzi-Stanchina, usando 118 chiodi normali, 32 a pressione, 4 cunei, tutti lasciati. - Massiccio del Grostè – Gruppo di Brenta. – Dolomiti di Brenta.
1968 – ottobre. Claudio Costanzi e Guido Stanchina praticano una Variante che supera il tetto a sinistra dopo il primo terzo della via precedente del Torrione di Scale o Dos degli Strizzi e traversarono a destra della via precedente aperta da Claudio Costanzi nel 1967 per poi riprendere la linea diretta che porta alla vetta. - Catena Settentrionale - Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1970 - settembre. Guido Stanchina e Saverio Pangrazzi salirono per la parete Ovest della Cima Nana e tracciarono la via Claudio Costanzi in memoria del giovane Claudio Costanzi, caduto da questa parete il 13 settembre 1969 mentre ne tentava da solo la prima ascensione. Per aprire questa via e raggiungere la vetta, impiegarono 15 ore con difficoltà di V°+ e A2, chiodi usati 120, vari, lasciati; roccia in parte friabile. – Catena Settentrionale - Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1970 - 20 settembre. Saverio Pangrazzi e Guido Stanchina praticarono una Variante in parete per lo Spigolo Nord-est della XIII° Torre (3026 m.) delle Torri di Cima Brenta aprendo la via SAT Dimaro con un'arrampicata di notevole impegno. Dislivello circa 330 m; chiodi 17, lasciati. Difficoltà: dal III° al V°+. - Massiccio di Cima Brenta – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1971 – agosto. Giovanni Bezzi, Urbano Dell'Eva e Guido Stanchina raggiungono la vetta della Cima del Tov salendo per la parete Nord all'Anticima Nord-ovest, tracciando la Via degli amici. Altezza circa 300 m; chiodi usati 33, di cui 23 lasciati. Difficoltà: V+, passaggi di VI° (secondo i primi salitori). - Catena Settentrionale - Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1971 - 22 agosto. Urbano Dell'Eva e Guido Stanchina salirono per la parete Nord-ovest del Cimon della Pozza aprendo la «Via 13 settembre»; data della morte del giovane alpinista Claudio Costanzi. Dislivello 600 m; chiodi usati 30 e 3 cunei, lasciati. Difficoltà dal IV° al VI°, con alcuni passaggi di Al. - Catena Settentrionale - Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1972 – 19/20 marzo. Saverio Pangrazzi e Guido Stanchina salirono per la parete Sud-ovest aprendo la Via dei tetti sul Torrione di Scale o Dos degli Strizzi impiegando 25 ore e usando70 chiodi, di cui 22 a pressione, lasciati; difficoltà di IV e V grado ma per vincere il grande tetto in artificiale A2, Ae, per 40 m. – Catena Settentrionale - Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1974 – 4/5 agosto. Giorgio Cantaloni, Franco Gadotti e Guido Stanchina salirono per la bella e compatta parete il Pilastro Sud della Cima Brenta Occidentale che chiamarono la via «Martina». Il pilastro si trova al centro della parete Sud della Cima Occidentale, a destra (Est) del Campanile dei Brentei. Arrampicata molto sostenuta ed esposta su roccia solida e tagliente. Altezza del pilastro circa 200 m; chiodi usati 13, lasciati 3 più un cuneo. Difficoltà: V+, l passo di A2. - Massiccio di Cima Brenta – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1974 - 13 agosto. Giorgio Cantaloni, Franco Gadotti e Guido Stanchina a comando alternato, salirono per lo Spigolo Nord raggiungendo la Cima Maria Luisa e denominarono la via Mariacandida. Altezza circa 300 m, roccia levigata e generalmente buona; chiodi usati 21, di cui 7 lasciati. Difficoltà: V+, passaggi di VI° e A2 (secondo i primi salitori). – Catena Settentrionale – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1974 - 15 agosto. Bruno Mochen, Pietro Panciera, Guido Stanchina, salirono per la parete Nord del Pilastro Caterina che fiancheggia la Cima Maria Luisa. Altezza circa 350 m, roccia quasi sempre solida; chiodi usati 15 e 2 cunei, lasciati 4 e l cuneo. Difficoltà: dal IV al V+, l passaggio di Al. - Catena Settentrionale – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1976 - 27 giugno. Mario Davolio-Marani e Guido Stanchina furono i primi salitori del Torrione 2296 m. dal versante Ovest. Sviluppo della via circa 200 m; difficoltà III° e una lunghezza di IV°+. – Catena Settentrionale - Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.