1956 – 15/16 maggio. Claudio Baldessari e Cesare Maestri con una bella arrampicata mista (libera e artificiale) salgono lo Spigolo Ovest della Cima del Grostè tracciando la via (Spigolo del cielo) di circa 180 m, su roccia ottima; usati circa 50 chiodi a espansione e 40 normali. Difficoltà: A2, Ae, alcuni passaggi di VI° grado, secondo i primi salitori. - Massiccio del Grostè – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1960 - Cesare Maestri e Claudio Baldessari dedicano una via all’amico Toni Egger.
La via corre sulla Parete Rossa della Roda di Vael, ed è segnata dalla presenza di 400 chiodi sui 400 metri di parete. A questi inoltre si aggiungono 20 chiodi ad espansione e 30 cunei.
I due alpinisti sono sospettati di allungare volutamente la permanenza in parete per il solo motivo di creare suspense nel pubblico. Rimangono in parete otto giorni, ed ogni notte recuperano a braccia i trenta chili di zaino necessari per il bivacco notturno. Poi la mattina seguente lo ricalano a terra sempre a braccia per centinaia di metri, prima di proseguire.
1963 – marzo. Cesare Maestri e Claudio Baldessari compiono la prima ripetizione della via dei Kolibris sulla Nord della Cima Grande di Lavaredo una via “a goccia cadente”.
1964 – 26/29 luglio. Cesare Maestri e Claudio Baldessari con una durissima arrampicata mista, eccezionalmente strapiombante per il Gruppo di Brenta salgono allo Spallone Nord per la parete Nord della Punta Orientale delle Punte di Campiglio. (Via Maestri). Altezza della parete circa 300 m; chiodi usati circa 200, lasciati. Difficoltà: V°+, A2. - Massiccio di Cima Brenta - Dolomiti di Brenta.