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VELOCITA’ E CONCATENAMENTI SPORTIVI

 

 

 

19771978Ivan Ghirardini in un solo inverno è riuscito a portare a termine l'impresa che può essere considerata come la più bella della sua carriera, inanellando una dopo l'altra, per la prima volta nella storia dell'alpinismo, le ascensioni delle tre grandi pareti Nord delle Alpi. La prima a essere percorsa è stata la Via Schmid sulla parete Nord del Cervino durante il mese di dicembre, seguita dallo Sperone Croz sulla Nord delle Grandes Jorasses dal 7 al 9 gennaio; infine, ultima della serie, ha salito la via classica del 1938 sulla parete Nord dell'Eiger. Per potere giudicare in maniera appropriata la sua avventura invernale, occorre considerare le profonde implicazioni psicologiche connesse a un'impresa di questo genere, e rammentare le pessime condizioni meteorologiche e dell'innevamento sulle Alpi durante quell'inverno.

 

1981 - Nell’estate, lo sconosciuto francese Thierry Volpiatto, di appena 17 anni, sale sia lo Sperone Walker alle Grandes Jorasses sia il Pilone Centrale del Frêney, senza un compagno e senza neppure bivaccare. Con gli allenamento e con la disciplina sportiva si riducono i tempi, si attenuano le inibizioni, si passa con scioltezza sulle grandi difficoltà del passato, si abbassa anche l’età degli alpinisti.

 

1985 - 25 luglio. Christophe Profit riapre la corsa sulle tre grandi Nord e realizza il suo progetto da fantascienza di concatenarle in giornata: - 4 ore per il Cervino, 6 ore e 45 minuti per Eiger, poco più di 4 ore per il “Linceul delle Grandes Jorasses. Per gli spostamenti usa l’elicottero.

Fenomenale l’impresa della guida ventiquattrenne Christophe Profit di Chamonix.

La parete Nord del Cervino in solitaria partendo a mezzanotte ed impiegando quattro ore. Accanto alla Hörnlihütte attende un elicottero.

Il «velocista» vola verso la Kleine Scheidegg, per affrontare la parete Nord dell’Eiger.

In appena 8 ore Christophe Profit supera con condizioni avverse l’Eigerwand e poi prosegue verso la zona del Monte Bianco.

Inizio della scalata delle Grandes Jorasses alle 19,30.

Il «velocista» non dorme da quattordici ore. Mezz’ora prima di mezzanotte avviene l’uscita sulla Punta Walker. Questo è il resoconto: tre lunghe vie su pareti Nord in 24 ore. Impresa che la rivista francese Vertical giudicò «Il crimine del secolo».

 

1987 - marzo. Jean Marc Boivin sale in un giorno la Nord dell’Aiguille Verte, la Nord delle Les Droites, la Via degli Svizzeri alle Les Courtes e il Linceul. - Massiccio del Monte Bianco .

 

1990 – Il francese Fred Vimal concatena in un giorno e mezzo lo Sperone Walker alle Grandes Jorasses e la Cresta Integrale di Peutérey al Monte Bianco con trasferimento in parapendio e automobile. - Massiccio del Monte Bianco. .

 

1990Alain Ghersen ripete l’exploit dei concatenamenti in (66 ore) sale lo Sperone Walker alle Grandes Jorasses e procede sulla Diretta Americana al Petit Dru e Cresta Integrale di Peutérey al Monte Bianco. - Massiccio del Monte Bianco .

 

1990 – Il francese Patrick Gabarrou attraversa il Massiccio del Monte Bianco. da Nord a Sud salendo tra l’altro la Nord delle Les Courtes, lo Sperone Walker delle Grandes Jorasses e il Grand Pilier d’Angle. - Gruppo del Monte Bianco .

 

1992 - agosto. La cresta Les Droites ha fatto parte di una straordinaria scalata di sei giorni, che ha abbracciato diverse creste sommitali, compiuta da François Damilano.

Partendo dall’Arête des Grands Montets de l’Aiguille Verte, François Damilano traversò Les Droites, Les Courtes, le cime delle Aiguilles de Talèfre e le Aiguille de Lescaux fino alle Grandes Jorasses e alla Cresta di Rochefort. Dal Rifugio de la Fourche scalò il Monte Bianco, attraversò l’Aiguille de Bionnassay e terminò sui Dômes de Miage. - Massiccio del Monte Bianco .

 

1993 – La britannica Alison Hargreaves sale da sola in 2 ore e 30 minuti il “Linceulsulla Nord della Punta Walker alle Grandes Jorasses, la parete Nord del Cervino in 5 ore e 30 minuti, la parete Nord-Est dell’Eiger, la Nord-Est al Pizzo Badile via Cassin in 2 ore e 30 minuti, la via Allain al Petit Dru la via Comici alla Cima Grande di Lavaredo, nella stessa estate impiegando in totale 23 ore e 30 minuti.

 

2003 - 10 febbraio - 4 marzo - Monte Bianco. 22 giorni di permanenza in quota in uno degli angoli più selvaggi del Massiccio del Monte Bianco, il Circo del Freney. Solo una breve pausa a Chamonix di 2 giorni ha fatto da intermezzo di riposo per uno dei più lunghi concatenamenti che la storia dell'alpinismo invernale ricordi.

Il celebre Patrick Bérhault e il suo forte compagno Philippe Magnin salgono un giorno dietro l'altro una serie di 16 itinerari glaciali e rocciosi del versante del Brouillard e del Freney, con base al Bivacco Eccles. - Gruppo del Monte Bianco - Ecco l'impressionante lista di salite:

 

- BROUILLARD GIVRANT, V/6, 400 m, aperta da Eric Bellin e Jean Marc Boivin - 1985 24 febbraio, a sinistra del Pilastro Rosso del Brouillard.

 

- CASCATA DI NOTRE DAME, V/6, 700 m, aperta da Patrick Gabarrou e François Marsigny - 1984 14/15 ottobre, la grande linea di cascate tra il Pilastro Rosso del Brouillard e il Pilastro Centrale del Brouillard.

 

- HYPERCOULOIR DEL BROUILLARD, V/6, 700 m, aperto da Patrick Gabarrou e Pierre Alain Steiner - 1982 13/14 maggio, il couloir situato a destra del Pilastro di Destra del Brouillard.

 

- ABOMINETTE, IV/3, 5a, 700 m, aperto da Patrick Gabarrou, Christophe Profit e Sylviane Tavernier, - 1984 25 aprile, è la goulotte a sinistra del Pilone Sud del Freney.

 

- FANTOMASTIC, V/6/M, 700 m, aperto da Patrick Gabarrou e François Marsigny - 1985 4/5 aprile, è il couloir più nascosto del versante Sud del Monte Bianco, dietro il Pilier Dérobé.

 

- HYPER-GOULOTTE, V/6+/R/5c/A1, 400 m, aperta da Benoît Grison e Lionel Mailly - 1984 20 aprile, è una delle più difficili goulotte del massiccio, situata tra il Pilastro di Destra e quello Centrale del Brouillard.

 

- GRAND COULOIR DEL FRENEY, III/D+, 850 m, aperto da Olivier Challéat, Guy Aber, Jean Afanassieff e Jean Blanchard - 1974 30 luglio, con uscita per la Cascata del Freney (IV/5+, aperta da Marco Bernardi, Gian Carlo Grassi e Renzo Luzi - 1980 3 settembre nel Canalone di Frêney.

 

- FRENEYSIE PASCAL, VI/6/R, 700 m, aperta da Patrick Gabarrou e François Marsigny - 1984 20/21 aprile, a destra del Pilone Centrale del Freney.

 

 - PILIER DEROBEE, ED, 300 m, aperto da Tom Frost e John Harlin - 1963 1/2 agosto. Pilone Nascosto di Freney. (via Frost-Harlin).

 

- PILONE CENTRALE DEL FRENEY, TD+, 500 m, aperto dalle cordate inglese-polacca e franco-italiana - 1961 27/28/29 agosto. Chris Bonington, Jan Clough, Don Whillans e Jan Duglosz - René Desmaison, Pierre Julien, Ignazio Piussi e Yves Pollet-Villard. - Pilone Centrale di Frêney, (via classica).

 

- PILONE SUD DEL FRENEY, VIA SEIGNEUR, aperto interamente dal basso da Yannick Seigneur con L. Dubost - 1972 25/26 luglio.

 

- PILASTRO CENTRALE DEL BROUILLARD, TD, 350 m, 5+/A1, aperto in solitaria da Eric Jones - 1971 15/16 luglio.

 

- GRAN SPERONE DEL BROUILLARD, TD+, 300 m, aperto da Patrick Gabarrou e Alexis Long - 1983 20/21 luglio.

 

- PILASTRO ROSSO DEL BROUILLARD, TD+, 400 m, aperto da Walter Bonatti e Andrea Oggioni - 1959 5/6 luglio.

 

- PILASTRO DI SINISTRA DEL BROUILLARD, TD+, 800 m, aperto dai polacchi Ryszard Kowalewski, Janusz Maczka e Wojciech Wroz - 1971 13/14 agosto.

 

- PILONE NORD DEL FRENEY, TD+, 700 m, aperto da Giusto Gervasutti e Paolo Bollini de la Pedrosa - 1940 13 agosto. - Pilone Nord o di Destra del Frêney, chiamato anche Pilone Gervasutti.

Massiccio del Monte Bianco .