Col nome
di Catena Settentrionale
viene designata tutta quella parte del Gruppo
di Brenta che si estende a Nord del Passo
del Grostè fino alla Valle del Noce. È una catena lineare, con
pochissime ed insignificanti diramazioni laterali, che si sviluppa da Sud
a Nord per oltre 20 km di lunghezza, fiancheggiata ad Est dalla Valle
di Tovel e dalla Valle di Non e ad Ovest dalla Valle
Melédrio e dalla Valle di Sole. Tra tutti i sottogruppi del Brenta
è senza dubbio quello meglio individuato, tanto da formare quasi un gruppo a
sé; solo la larga insellatura del Grostè, infatti, lo collega al Massiccio
del Grostè e alla parte centrale del Gruppo
di Brenta.
La Catena Settentrionale
può essere suddivisa in tre settori ben distinti:
Il MASSICCIO DELLA PIETRA GRANDE,
tra il Passo
del Grostè e la Bocchetta
dei Tre Sassi, costituito essenzialmente dalla Pietra
Grande e dalla Cima
Vagliana.
La CATENA DEL SASSO ALTO, tra
la Bocchetta
dei Tre Sassi e il Passo
di Pra Castron, con un primo nucleo isolato formato dal Corno
di Flavona e dal Corno
di Denno e una lunga cresta su cui sono allineati il Sasso
Alto, la Cima
Sassara, la Cima
Paradiso, la Cima
Rocca, la Cima
delle Livezze, la Cima
del Vento, la Cima
di Tuenno e il Monte
Benon.
Il MASSICOIO DEL SASSO ROSSO a Nord
del Passo del Pra Castron che dal Sasso
Rosso si stende fino al Monte
Péller, racchiudendo, tra due basse creste parallele, l’enorme conca
del Pian della Nana. A Nord del Monte
Péller la catena si prolunga ancora con la dorsale verdeggiante del Monte
di Cles fino alla grande ansa del Noce.
I
caratteri della Catena Settentrionale
si differenziano notevolmente da quelli del rimanente Gruppo
di Brenta e sono affini soltanto a quelli della Catena della Campa,
che si sviluppa parallela, sul lato opposto della Valle di Tovel. Qui
non si trovano, infatti, le belle costruzioni dolomitiche che formano le
possenti architetture e le ardite torri tipiche di tutta la zona centrale del Brenta
ma cime meno ardite con qualche parete rocciosa, più spesso con ripidi e
complessi fianchi di erba e detriti.
Nella
parte più settentrionale (Sasso
Rosso), si trovano cime tondeggianti a cupolette di scaglie rossastre e
a fianchi franosi, tagliati da basse fasce di rocce compatte e levigate. Questa
zona offre poche attrattive all'arrampicatore e l'interesse alpinistico si
riduce a qualche parete nei massicci della Pietra
Grande e specialmente del Sasso
Alto. Ben maggiori attrattive presentano invece i percorsi di cresta
dall'una all'altra cima, lungo tutta la catena, che offrono vasti panorami e
scorci impressionanti sopra selvaggi e desolati valloni. Punti d'appoggio sono
il Rifugio Graffer al Grostè, il Bivacco Bonvecchio
e il Rifugio Péller.
Fanno parte
della Catena Settentrionale:
Passo
del Grostè – Pietra
Grande – Cima
Vagliana – Torre
Schober – Cima
Vaglianella – Bocchetta
dei Tre Sassi – Corno
di Flavona – Corno
di Denno – Bocchetta
o Passo delle
Palete – Cima
delle Palete – Passo
di Val Gelada – Sasso
Alto – Bocchetta
di Mondifrà – Mondifrà
Alto – Mondifrà
Basso – Cima
Sassara – Cimon
della Pozza – Pulpito
Secondo – Sentinella
del Pulpito – Cima
Paradiso – Torre
delle Cornacchie – Sentinella
delle Caverne – Cresta
delle Caverne – Cima
Rocca – Torrione
2296 m. – Cima
delle Scale – Pulpito
Primo – Cima
del Tov – Cima
Maria Luisa – Bocchetta
delle Livezze – Cima
delle Livezze – Cima
del Vento – Bocca
del Vento – Cima
di Tuenno – Monte
Benon – Quota
2415 – Passo
di Pra Castron – Sasso
Rosso – Cima
dell’Uomo – Cima
dell’Omet – Pale
della Vallina – Castellaccio
– Dos
degli Strinzi – Torrione
di Scale – Cima
Nana – Cima
Cesta – Passo
della Nana – Palon
– La
Forcola – Monte
Pellerot – La
Bassetta – Monte
Peller – Monte
di Cles -
1879 – 17 luglio – Santo Siorpaes con Cesare Tomé, Gottfried Merzbacher e Battista Bernard attuano la prima ascensione alla Cima dell’Uomo, per il versante Sud-Est. – Catena Settentrionale – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1881 - I primi salitori del Corno
di Flavona furono Alberto De Falkner e G. Breganze
con Antonio Dallagiacoma che raggiunsero la vetta dalla Bocchetta
dei Tre Sassi seguendo quella che è tutt'ora la via normale. – Catena
Settentrionale – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1882 - La l° ascensione nota della Cima Sassara è quella di Alberto De Falkner e Orazio De Falkner con Angelo Ferrari, ma è probabile che la cima fosse stata raggiunta anche in precedenza da cacciatori. – Catena Settentrionale - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1883
– luglio. Edward
Theodore Compton e Alberto De Falkner con Matteo Nicolussi e Antonio Dallagiacoma tracciarono dal versante Ovest una via
abbastanza breve e altrettanto facile ma faticosa che raggiunge la vetta del Mondifrà
Alto. - Catena Settentrionale – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1883 - 14 luglio. La 1° ascensione
alla Pietra
Grande venne effettuata da Edward
Theodore Compton e Alberto De Falkner con Orazio De Falkner con le
guide Antonio
Dallagiacoma e Matteo Nicolussi,
traversando dalla Cima
Vagliana. Facile itinerario, che
permette un’interessante traversata dall'una all'altra cima; difficoltà: I
grado. - Catena Settentrionale – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1885 - 9 agosto. I primi salitori alla vetta del Sasso Alto furono Ward, G. Pigozzi e Orazio De Falkner che salirono dalla Val Gelada toccando la forcelletta tra il Sasso Alto e la Cima Sassara. – Catena Settentrionale - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1887 - 30 luglio. H. Freytag
con Antonio Dallagiacoma,
raggiunsero la vetta della Pietra
Grande per il versante Sud-est. La via si svolge per quel gran
vallone roccioso e detritico antistante al caratteristico sperone giallastro
ben visibile dal Passo
del Grostè, e offre un’arrampicata facile ma faticosa e di scarso
interesse; difficoltà: I grado. - Catena
Settentrionale – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1890
– luglio. F. Schulz e Karl
Schulz e A. Gstirner con Matteo Nicolussi raggiunsero la vetta del Sasso
Alto per quella che è attualmente la via comune per la Bocchetta
dei Tre Sassi e il Passo
di Val Gelada. Non si hanno notizie di ascensioni per altri versanti. -
Catena Settentrionale - Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1890 - l0 agosto. Con un itinerario
in parte diverso dai primi salitori, ma più o meno vicino alla linea di cresta,
A.
Gstirner con la guida A. Collini attraversando dalla Cima
Vagliana raggiunsero la
vetta della Pietra
Grande. - Catena
Settentrionale – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1891
- 26 luglio. La l°
ascensione nota della Cima
Paradiso è quella di Karl Schulz con Remigio Gasperi, che
raggiunse la vetta traversando per cresta dalla Cima
Sassara; ma è probabile che la cima fosse già stata raggiunta in
precedenza da cacciatori. – Catena Settentrionale – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1891
- 26 luglio. Karl Schulz con Remigio Gasperi realizzano la
1° ascensione alla vetta di Cima
Rocca, la raggiunse traversando per cresta dalla Cima
Sassara. È probabile però che la cima fosse già stata raggiunta in
precedenza da cacciatori. – Catena Settentrionale – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1892
- 19 luglio. Karl Schulz con Remigio Gasperi, realizzarono la prima ascensione nota della Cima
delle Scale. La loro via per il versante occidentale e il Pozzon,
riesce eccessivamente faticosa in salita e priva di interesse. È probabile però
che la cima fosse già stata raggiunta in precedenza da cacciatori. – Catena
Settentrionale - Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1892
- 15 agosto. H. Arlberg effettuata con la guida Remigio Gasperi la prima ascensione turistica al Sasso
Rosso. Ma fin dal 1879 vi era salito un alpinista trentino, che già allora vi trovò un
sentierino ben tracciato fino in vetta. - Il Sasso
Rosso infatti, era ben noto ai cacciatori e ai topografi assai prima che
vi salissero gli alpinisti, data la facilità degli accessi da ogni versante. – Catena
Settentrionale – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1894
- La l° ascensione
alla vetta del Cimon
della Pozza è di H. Arlberg con guida, da Nord-ovest, su una
grandiosa parete quasi verticale alta circa 600 m, la più bella della Catena
Settentrionale. - Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1896
- 26 luglio. Souchon, C. Vogt con Tschiderer salirono per il versante Est in vetta della
Pietra
Grande con un itinerario facile ma sconsigliabile perché un po'
pericoloso. - Catena
Settentrionale – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1898 – agosto. G. A. Wayss con
guida, salirono per il versante Sud (via normale)in vetta alla Pietra
Grande. - Salita ora in parte agevolata da un sentiero (Sentiero
Gustavo Vidi) con corde metalliche e gradini tagliati nella roccia,
piuttosto faticosa e di scarso interesse alpinistico ma remunerativa per il
vastissimo e splendido panorama; difficoltà di I. - Catena Settentrionale – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1915
- 15 ottobre. Sepp Walcher e M. Senn fecero la 1° ascensione al grosso
spallone roccioso che si stacca alla base Ovest della Cima
Vagliana e, intitolarono la cima Torre
Schober alla memoria dell'alpinista Hans Schober – Catena Settentrionale – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1918 - 11 agosto. R. Czegka, salì al Corno di Denno per la parete Nord con un’arrampicata facile ma poco attraente per la friabilità della roccia. - Catena Settentrionale – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1923
- Carlo Garbari, G.
Juffmann e Marco Pilati con una breve arrampicata di scarso interesse
raggiungono la vetta di Mondifrà
Alto salendo da Est. - Dalla Bocchetta
di Mondifrà 2402 m. si attraversa alla base delle rocce sul lato Nord
della cresta e si infila uno stretto canale dapprima erboso e poi detritico. Lo
si risale per 50 m. e, dove si chiude, se ne esce a destra, per una facile
parete con buoni appigli, che si scala obliquamente verso destra, per portarsi
su uno spigolo. Di qui si prende a sinistra un altro facile canalone, che mette
sul ripido pendio superiore, a zolle erbose. Lo si rimonta mirando direttamente
alla vetta. – Catena Settentrionale – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1923 – estate. G. Juffmann con Carlo Garbari ed Assunta Gottardi attraversarono
dalla Cima
Vagliana e raggiunsero la vetta della Pietra
Grande. - Catena
Settentrionale – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1929
- 18 luglio. Italo Neri e Virgilio
Neri, salirono da Nord
- (via normale) la Cima
delle Palete.
Dalla Bocchetta delle Palete 2319 m. si scende alquanto sul versante Nord e con una traversata si raggiunge un breve costolone roccioso. Lo si risale e, superato un marcato canalone che scende dalla forcelletta più alta sulla Cresta Ovest delle Palete, lo si rimonta fino alla forcelletta. Di qui, per un ripido canalino, si vince l'ultima parete e si raggiunge la breccia tra le due punte sommitali. Piegando a sinistra si raggiunge la vetta più alta. Difficoltà: II grado. – Catena Settentrionale - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1931 - 17 luglio. Walter Kurtze e Hans Graaz salirono da Nord - (via normale) la Cima delle Palete e, venne pubblicato come l° ascensione ma, si identifica molto con la via Neri tracciata dai due fratelli nel 1929. - Catena Settentrionale - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1932 - 15 luglio. Hans Graaz e Walter Kurtze dalla vetta di Cima Rocca fecero il 1° percorso in discesa dal versante Sud–sud-ovest, senza via obbligata, per il ripido fianco di rocce gradinate e facili canali, fino a giungere al fondo della Conca della Prigione, racchiusa tra la catena principale e la gran quinta rocciosa del Frate. Di qui, si scende attraverso la forra che fa da sbocco alla conca, nel Vallone di Centonia. - Catena Settentrionale - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1933
- 26 agosto. F. Deuss, Karl
Magdefrau e G. Waissflog, salirono per il versante Sud-est la Cima
delle Palete con un'arrampicata
faticosa e di scarsa soddisfazione per la friabilità della roccia; difficoltà:
II grado. - Catena
Settentrionale - Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1934
- 9 luglio. Walter Kurtze e Hans
Graaz salirono in cima
alla Quota
2415 m. dal versante Sud (ramo principale della Valle del
Vento) per un diedro friabile e poi per cresta. – Catena
Settentrionale - Gruppo di Brenta
- Dolomiti
di Brenta.
1934 - l0 luglio. Walter
Kurtze, da solo,
realizza la 1° ascensione alla Torre
delle Cornacchie. Dalla Cima
Paradiso 2838 m. si scende per breve cresta verso Est a un
grosso torrione (quotato 2815 m.), ove si dividono le due creste che
fiancheggiano a Nord e a Sud la Val Dimara. Si segue la
cresta e si raggiunge il primo spallone (quotato 2645 m.), che dà verso la Val
Gelada di Tuenno. Da questo si ritorna verso Nord, si scende nella
testata della Val Dimara, fino a quando appare sulla cresta a destra la Torre
delle Cornacchie (cosi chiamata anche perché è il consueto luogo di
sosta di questi uccelli). Per una cengia a destra si raggiunge la selletta
antistante alla torre. Di qui si discende a sinistra (Nord) per un
camino e si traversa sulla parete Nord della torre, raggiungendo un
camino che porta direttamente in vetta (II grado). – Catena Settentrionale
- Gruppo
di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1934 - 11 luglio. La Sentinella
delle Caverne venne scalata per la Cresta Ovest da Walter Kurtze, da solo. - Dal Sentiero delle Palete giunti nella conca della Livezza Piccola, si sale verso Ovest
in una prima conca e si prende a sinistra la stretta e selvaggia Val Dimara.
Si sale per la valle fino all'altezza di una grande caverna, che si lascia a
destra e, traversando a sinistra, si raggiunge la selletta di cresta
immediatamente ad Ovest della Sentinella
delle Caverne, tra questa e la Torre
delle Cornacchie. Si sale per le piccole gobbe della cresta, si supera
una parete friabile e, per un sottile spigoletto, si guadagna direttamente la
vetta. Roccia molto friabile. - Catena Settentrionale - Gruppo di Brenta
- Dolomiti
di Brenta.
1934
- 12 luglio. La Cresta
delle Caverne venne percorsa per la prima volta da Hans Graaz e Walter
Kurtze. - Dalla Cima
Paradiso 2838 m. si scende per breve cresta verso Est in
direzione del Torrione 2815, lo si aggira sul lato Sud, e si
ritorna in cresta alla selletta immediatamente ad Est di esso. (Di qui
si può salire il torrione con tutta facilità). Si prosegue per il filo di
cresta, talvolta molto sottile e sempre friabile fin in vetta alla Cima Ovest.
Un altro lungo tratto di cresta sottile e friabile porta alla Cima di
Mezzo, donde, per cengia friabile, si scende alla selletta di cresta. Si
traversa ora sul lato Sud, fino a un camino che sale direttamente in
vetta alla Cima Est. - Catena Settentrionale - Gruppo di Brenta
- Dolomiti
di Brenta.
1935
- 18 luglio. Walter Kurtze con Hans Graaz salirono per la parete Nord-ovest
raggiungendo la vetta della Sentinella
delle Caverne. Si sale
per la Val Dimara fino
alla conca al piede della Sentinella
delle Caverne. Si va alla base delle rocce e si attacca la parete in
corrispondenza di quella serie di camini, che scendono dall'intaglio tra la
cima e l'anticima Est. Si sale per camini e canaloni, intervallati da
qualche paretina, fino all'intaglio di cresta, donde verso sinistra si può
raggiungere in breve la vetta dell'anticima Est (quotata 2483 m.). Per toccare
la cima più alta, dall'intaglio, si piega a destra sulla parete Est-sud-est,
mirando ad un caratteristico terrazzino verde. Si sale per lo spigolo al di qua
del terrazzino e dal suo margine destro si prende una stretta cengia inclinata,
che porta allo Spigolo Est, assai ripido e friabile, che si segue fino
in vetta. – Catena Settentrionale - Gruppo di Brenta
- Dolomiti
di Brenta.
1935 - 21 luglio. Hans Graaz e Walter Kurtze raggiunsero la cima della Sentinella del Pulpito dalla Malga Centonia 538 m, presso il Torrione Melédrio, si portarono sul fondo del Vallone di Centonia e lo salirono per il lungo ghiaione fino allo sbocco nevoso della gola che scende a Nord della Sentinella e dà accesso alla Conca della Prigione. Salirono per la gola nevosa ripidissima, fino dove questa si allarga e si dirama, attaccarono la roccia a destra che sale, obliquando a sinistra in un canalone, che più in alto si restringe a camino e termina con un diedro piatto (punto più difficile). Superato il diedro, proseguirono per una serie di camini che portano sulla parete Est, ben articolata. Salirono per cenge, paretine canali e camini, sempre obliquando a sinistra, fino in vetta. (III°). – Catena Settentrionale - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1936
- 16 luglio. Il Pulpito
Secondo o Frate venne scalato per la prima volta da Hans Graaz e Walter
Kurtze per la Cresta
Sud-est (via normale). – Catena Settentrionale – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1936
- 19 luglio. Hans Graaz e Walter
Kurtze salirono per primi
al Pulpito
Primo. Per pendii erbosi arrivarono alla base Ovest del Pulpito,
poi voltando verso Nord-est attraversarono una gola e per la sella tra
il Pulpito e la sommità 2499 m. Più a Nord, entrarono nel Pozzon (conca a Nord-ovest
della Cima delle Scale, compresa
fra la Cima del Tov e il Pulpito
Primo). Per la Cresta Nord, evitando a metà uno strapiombo verso
sinistra (esposto), raggiunsero la vetta (II grado, faticoso). – Catena
Settentrionale – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1937 - 25 luglio. Non si può ritenere una via nuova quella di Hans Graaz e Walter Kurtze al Corno di Denno che salirono dalla Bocchetta delle Palete al Corno di Denno e scendendo dal Corno di Flavona alla Bocchetta dei Tre Sassi. - I primi salitori furono i cacciatori, che vi giunsero sia traversando per cresta dal Corno di Denno e sia salendo direttamente dalla Bocchetta delle Palete per la cresta Nord-est, ma i due alpinisti la pubblicarono come loro l° ascensione sulle riviste tedesche. – Catena Settentrionale – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1940
- Bruno
Detassis e Natale Vidi sulla parete Ovest del Pulpito
Secondo o Frate aprirono una Variante delle Guide, diretta. Essi
attaccarono la parete nel centro, sotto l'evidente diedro superiore, e salirono
direttamente con difficoltà di IV e V al diedro stesso e poi fino al
strapiombo. - Catena Settentrionale – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1956 - 25 agosto. G.
Melchiorri e G. Sent aprirono una via sulla parete
Sud-ovest della Pietra
Grande, che dedicarono alla guida Igino Tomasi, ma mancano
particolari. Difficoltà IV grado usando 2 chiodi poi levati. - Catena Settentrionale – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1958 - 19 gennaio. Mario
Mazzoleni e Ottorino Pianta, realizzarono
la 1° invernale della Pietra
Grande attraversando dalla Cima
Vagliana. - Catena
Settentrionale – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1965
- 15 agosto. Claudio
Costanzi e Guido Stanchina raggiungono la vetta della Cima
del Tov salendo per il Canalone Nord all'Anticima Nord-ovest
(via Costanzi-Stanchina) e la Cresta Nord. Dislivello circa 300
m; roccia friabile; difficoltà dal III al IV+. – Catena Settentrionale
- Gruppo
di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1967 – maggio. Claudio Costanzi, da solo, supera a sinistra dei tetti della parete Sud-ovest del Torrione di Scale o Dos degli Strizzi per poi riprendere la linea diretta che porta alla vetta. - Catena Settentrionale - Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1968 – ottobre. Claudio Costanzi e Guido Stanchina praticano una Variante che supera il tetto a sinistra dopo il primo terzo della via precedente del Torrione di Scale o Dos degli Strizzi e traversarono a destra della via precedente aperta da Claudio Costanzi nel 1967 per poi riprendere la linea diretta che porta alla vetta. - Catena Settentrionale - Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1969 - 13 settembre. Claudio Costanzi da solo tenta la prima ascensione della Cima
Nana per la parete Ovest ma qualche cosa non funziona, si rompe
un appiglio e cade e muore. - Catena Settentrionale - Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1970
- settembre. Guido Stanchina e Saverio
Pangrazzi salirono per la
parete Ovest della Cima
Nana e tracciarono la via Claudio Costanzi in memoria del
giovane Claudio
Costanzi, caduto da
questa parete il 13 settembre 1969 mentre
ne tentava da solo la prima ascensione. Per aprire questa via e raggiungere la
vetta, impiegarono 15 ore con difficoltà di V°+ e A2, chiodi usati 120, vari,
lasciati; roccia in parte friabile. – Catena Settentrionale - Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1970
- 11 ottobre. Rinaldo Cicolini, Luigi
Dallago, Aldo Menapace e Francesco
Pilati salirono la Cima
delle Palete per la parete Est. Dislivello circa 400 m, roccia
buona. Difficoltà: V grado. - Catena Settentrionale - Gruppo di Brenta
– Dolomiti
di Brenta.
1971
– agosto. Giovanni Bezzi, Urbano
Dell'Eva e Guido Stanchina raggiungono la vetta della Cima
del Tov salendo per la parete Nord all'Anticima Nord-ovest,
tracciando la Via degli amici. Altezza circa 300 m; chiodi usati 33, di
cui 23 lasciati. Difficoltà: V+,
passaggi di VI° (secondo i primi salitori). - Catena Settentrionale - Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1971
- 22 agosto. Urbano Dell'Eva e Guido
Stanchina salirono per la
parete Nord-ovest del Cimon
della Pozza aprendo la «Via 13 settembre»; data della morte del giovane alpinista Claudio
Costanzi. Dislivello 600
m; chiodi usati 30 e 3 cunei, lasciati. Difficoltà dal IV° al VI°, con alcuni
passaggi di Al. - Catena Settentrionale - Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1971 – ottobre. Andrea Andreotti e Heinz Steinkotter, a comando alternato; Bruno Allemand e Tarcisio Pedrotti, salirono la Torre Schober per la parete Sud e chiamarono la nuova via «via della convenzione». Roccia in genere buona, tranne negli ultimi 40 m. Altezza 200 m; chiodi usati 9, lasciati 3. Difficoltà: IV e V, l passaggio di Al. - Catena Settentrionale – Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1971 - 3 ottobre. Aldo Menapace e Francesco Pilati salirono la Cima dell’Omet per lo Spigolo dell'Ometto. Altezza circa. 250 m, chiodi usati 12, lasciati. Roccia ottima, compatta; difficoltà: dal III° al VI°grado. – Catena Settentrionale - Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1972 – 19/20 marzo. Saverio Pangrazzi e Guido Stanchina salirono per la parete Sud-ovest aprendo la Via dei tetti sul Torrione di Scale o Dos degli Strizzi impiegando 25 ore e usando70 chiodi, di cui 22 a pressione, lasciati; difficoltà di IV e V grado ma per vincere il grande tetto in artificiale A2, Ae, per 40 m. – Catena Settentrionale - Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1972
- 23 luglio. Pietro Panciera e Saverio
Pangrazzi raggiungono la
vetta della Cima
del Tov salendo per lo Spigolo
Nord dell' Anticima Nord (via Scale). La via supera l'elegante
spigolo che domina la Valle del Vento, alto circa. 300 m. Difficoltà: IV
e V. - Catena
Settentrionale - Gruppo di Brenta – Dolomiti
di Brenta.
1972
- 27 agosto. Marcello Andreolli e Jacques
Casiraghi, per la parete Ovest,
salirono il pilastro centrale della Pietra
Grande raggiungendo la vetta. La
via supera il pilastro di mezzo dei tre che marcano la parete Ovest.
Altezza 350 m; chiodi usati 13 (lasciati 7) e 3 cunei (lasciato l). Difficoltà:
IV con l passaggio di V all'attacco. - Catena Settentrionale – Gruppo
di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1974
– 22/23 febbraio. Il primo
percorso invernale della Cresta dalla Bocchetta
dei Tre Sassi al Passo
di Pra Castron venne effettuato da Bruno Mochen e Piero
Panciera. – Catena
Settentrionale – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1974
- 13 agosto. Giorgio Cantaloni, Franco
Gadotti e Guido Stanchina a comando alternato, salirono per lo Spigolo
Nord raggiungendo la Cima
Maria Luisa e denominarono la via Mariacandida. Altezza circa
300 m, roccia levigata e generalmente buona; chiodi usati 21, di cui 7
lasciati. Difficoltà: V+, passaggi di VI° e A2 (secondo i primi salitori). – Catena
Settentrionale – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1974 - 15 agosto. Bruno Mochen, Pietro
Panciera, Guido Stanchina, salirono per la parete Nord del Pilastro Caterina che
fiancheggia la Cima
Maria Luisa. Altezza
circa 350 m, roccia quasi sempre solida; chiodi usati 15 e 2 cunei, lasciati 4
e l cuneo. Difficoltà: dal IV al V+, l passaggio di Al. - Catena
Settentrionale – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1974
- 20 agosto. Marcello Andreolli e Jacques
Casiraghi salirono il Pulpito
Secondo o Frate per la parete Ovest. La via supera la bella
parete attaccandola da destra e superando direttamente il caratteristico diedro
della parte alta. Arrampicata libera molto sostenuta, su roccia compatta nella
parte inferiore e mediana, un po’ friabile nella fessura-diedro terminale.
Altezza 400 m; chiodi usati: 27 normali, 1 a pressione, 3 cunei. Difficoltà: V
e V+, 1 passaggio di VI°/A2. - Catena Settentrionale – Gruppo di Brenta
– Dolomiti di Brenta.
1976 - 27 giugno. Mario Davolio-Marani e Guido Stanchina furono i primi salitori del Torrione 2296 m. dal versante Ovest. Sviluppo della via circa 200 m; difficoltà III° e una lunghezza di IV°+. – Catena Settentrionale - Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.