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Catena Settentrionale

(Gruppo di Brenta)

(Dolomiti di Brenta)

 

 

Col nome di Catena Settentrionale viene designata tutta quella parte del Gruppo di Brenta che si estende a Nord del Passo del Grostè fino alla Valle del Noce. È una catena lineare, con pochissime ed insignificanti diramazioni laterali, che si sviluppa da Sud a Nord per oltre 20 km di lunghezza, fiancheggiata ad Est dalla Valle di Tovel e dalla Valle di Non e ad Ovest dalla Valle Melédrio e dalla Valle di Sole. Tra tutti i sottogruppi del Brenta è senza dubbio quello meglio individuato, tanto da formare quasi un gruppo a sé; solo la larga insellatura del Grostè, infatti, lo collega al Massiccio del Grostè e alla parte centrale del Gruppo di Brenta.

La Catena Settentrionale può essere suddivisa in tre settori ben distinti:

Il MASSICCIO DELLA PIETRA GRANDE, tra il Passo del Grostè e la Bocchetta dei Tre Sassi, costituito essenzialmente dalla Pietra Grande e dalla Cima Vagliana.

La CATENA DEL SASSO ALTO, tra la Bocchetta dei Tre Sassi e il Passo di Pra Castron, con un primo nucleo isolato formato dal Corno di Flavona e dal Corno di Denno e una lunga cresta su cui sono allineati il Sasso Alto, la Cima Sassara, la Cima Paradiso, la Cima Rocca, la Cima delle Livezze, la Cima del Vento, la Cima di Tuenno e il Monte Benon.

Il MASSICOIO DEL SASSO ROSSO a Nord del Passo del Pra Castron che dal Sasso Rosso si stende fino al Monte Péller, racchiudendo, tra due basse creste parallele, l’enorme conca del Pian della Nana. A Nord del Monte Péller la catena si prolunga ancora con la dorsale verdeggiante del Monte di Cles fino alla grande ansa del Noce.

 

I caratteri della Catena Settentrionale si differenziano notevolmente da quelli del rimanente Gruppo di Brenta e sono affini soltanto a quelli della Catena della Campa, che si sviluppa parallela, sul lato opposto della Valle di Tovel. Qui non si trovano, infatti, le belle costruzioni dolomitiche che formano le possenti architetture e le ardite torri tipiche di tutta la zona centrale del Brenta ma cime meno ardite con qualche parete rocciosa, più spesso con ripidi e complessi fianchi di erba e detriti.

 

Nella parte più settentrionale (Sasso Rosso), si trovano cime tondeggianti a cupolette di scaglie rossastre e a fianchi franosi, tagliati da basse fasce di rocce compatte e levigate. Questa zona offre poche attrattive all'arrampicatore e l'interesse alpinistico si riduce a qualche parete nei massicci della Pietra Grande e specialmente del Sasso Alto. Ben maggiori attrattive presentano invece i percorsi di cresta dall'una all'altra cima, lungo tutta la catena, che offrono vasti panorami e scorci impressionanti sopra selvaggi e desolati valloni. Punti d'appoggio sono il Rifugio Graffer al Grostè, il Bivacco Bonvecchio e il Rifugio Péller.

 

 

Fanno parte della Catena Settentrionale:

 

Passo del GrostèPietra GrandeCima VaglianaTorre SchoberCima VaglianellaBocchetta dei Tre SassiCorno di FlavonaCorno di DennoBocchetta o Passo delle PaleteCima delle PaletePasso di Val GeladaSasso AltoBocchetta di MondifràMondifrà AltoMondifrà BassoCima SassaraCimon della PozzaPulpito SecondoSentinella del PulpitoCima ParadisoTorre delle CornacchieSentinella delle CaverneCresta delle CaverneCima RoccaTorrione 2296 m.Cima delle ScalePulpito PrimoCima del TovCima Maria LuisaBocchetta delle LivezzeCima delle LivezzeCima del VentoBocca del VentoCima di TuennoMonte BenonQuota 2415Passo di Pra CastronSasso RossoCima dell’UomoCima dell’OmetPale della VallinaCastellaccioDos degli StrinziTorrione di ScaleCima NanaCima CestaPasso della NanaPalonLa ForcolaMonte PellerotLa BassettaMonte PellerMonte di Cles -

 

 

 

187917 luglio – Santo Siorpaes con Cesare Tomé, Gottfried Merzbacher e Battista Bernard attuano la prima ascensione alla Cima dell’Uomo, per il versante Sud-Est. – Catena SettentrionaleGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1881 - I primi salitori del Corno di Flavona furono Alberto De Falkner e G. Breganze con Antonio Dallagiacoma che raggiunsero la vetta dalla Bocchetta dei Tre Sassi seguendo quella che è tutt'ora la via normale. – Catena SettentrionaleGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1882 - La l° ascensione nota della Cima Sassara è quella di Alberto De Falkner e Orazio De Falkner con Angelo Ferrari, ma è probabile che la cima fosse stata raggiunta anche in precedenza da cacciatori. – Catena Settentrionale - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.

 

1883luglio. Edward Theodore Compton e Alberto De Falkner con Matteo Nicolussi e Antonio Dallagiacoma tracciarono dal versante Ovest una via abbastanza breve e altrettanto facile ma faticosa che raggiunge la vetta del Mondifrà Alto. - Catena SettentrionaleGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1883 - 14 luglio. La 1° ascensione alla Pietra Grande venne effettuata da Edward Theodore Compton e Alberto De Falkner con Orazio De Falkner con le guide Antonio Dallagiacoma e Matteo Nicolussi, traversando dalla Cima Vagliana. Facile itinerario, che permette un’interessante traversata dall'una all'altra cima; difficoltà: I grado. - Catena SettentrionaleGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1885 - 9 agosto. I primi salitori alla vetta del Sasso Alto furono Ward, G. Pigozzi e Orazio De Falkner che salirono dalla Val Gelada toccando la forcelletta tra il Sasso Alto e la Cima Sassara. – Catena Settentrionale - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.

 

1887 - 30 luglio. H. Freytag con Antonio Dallagiacoma, raggiunsero la vetta della Pietra Grande per il versante Sud-est. La via si svolge per quel gran vallone roccioso e detritico antistante al caratteristico sperone giallastro ben visibile dal Passo del Grostè, e offre un’arrampicata facile ma faticosa e di scarso interesse; difficoltà: I grado. - Catena SettentrionaleGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1890luglio. F. Schulz e Karl Schulz e A. Gstirner con Matteo Nicolussi raggiunsero la vetta del Sasso Alto per quella che è attualmente la via comune per la Bocchetta dei Tre Sassi e il Passo di Val Gelada. Non si hanno notizie di ascensioni per altri versanti. - Catena Settentrionale - Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1890 - l0 agosto. Con un itinerario in parte diverso dai primi salitori, ma più o meno vicino alla linea di cresta, A. Gstirner con la guida A. Collini attraversando dalla Cima Vagliana raggiunsero la vetta della Pietra Grande. - Catena SettentrionaleGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1891 - 26 luglio. La l° ascensione nota della Cima Paradiso è quella di Karl Schulz con Remigio Gasperi, che raggiunse la vetta traversando per cresta dalla Cima Sassara; ma è probabile che la cima fosse già stata raggiunta in precedenza da cacciatori. – Catena SettentrionaleGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1891 - 26 luglio. Karl Schulz con Remigio Gasperi realizzano la 1° ascensione alla vetta di Cima Rocca, la raggiunse traversando per cresta dalla Cima Sassara. È probabile però che la cima fosse già stata raggiunta in precedenza da cacciatori. – Catena SettentrionaleGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1892 - 19 luglio. Karl Schulz con Remigio Gasperi, realizzarono la prima ascensione nota della Cima delle Scale. La loro via per il versante occidentale e il Pozzon, riesce eccessivamente faticosa in salita e priva di interesse. È probabile però che la cima fosse già stata raggiunta in precedenza da cacciatori. – Catena Settentrionale - Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1892 - 15 agosto. H. Arlberg effettuata con la guida Remigio Gasperi la prima ascensione turistica al Sasso Rosso. Ma fin dal 1879 vi era salito un alpinista trentino, che già allora vi trovò un sentierino ben tracciato fino in vetta. - Il Sasso Rosso infatti, era ben noto ai cacciatori e ai topografi assai prima che vi salissero gli alpinisti, data la facilità degli accessi da ogni versante. – Catena SettentrionaleGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1894 - La l° ascensione alla vetta del Cimon della Pozza è di H. Arlberg con guida, da Nord-ovest, su una grandiosa parete quasi verticale alta circa 600 m, la più bella della Catena Settentrionale. - Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1896 - 26 luglio. Souchon, C. Vogt con Tschiderer salirono per il versante Est in vetta della Pietra Grande con un itinerario facile ma sconsigliabile perché un po' pericoloso. - Catena SettentrionaleGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1898agosto. G. A. Wayss con guida, salirono per il versante Sud (via normale)in vetta alla Pietra Grande. - Salita ora in parte agevolata da un sentiero (Sentiero Gustavo Vidi) con corde metalliche e gradini tagliati nella roccia, piuttosto faticosa e di scarso interesse alpinistico ma remunerativa per il vastissimo e splendido panorama; difficoltà di I. - Catena SettentrionaleGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1915 - 15 ottobre. Sepp Walcher e M. Senn fecero la 1° ascensione al grosso spallone roccioso che si stacca alla base Ovest della Cima Vagliana e, intitolarono la cima Torre Schober alla memoria dell'alpinista Hans SchoberCatena SettentrionaleGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1918 - 11 agosto. R. Czegka, salì al Corno di Denno per la parete Nord con un’arrampicata facile ma poco attraente per la friabilità della roccia. - Catena SettentrionaleGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1923 - Carlo Garbari, G. Juffmann e Marco Pilati con una breve arrampicata di scarso interesse raggiungono la vetta di Mondifrà Alto salendo da Est. - Dalla Bocchetta di Mondifrà 2402 m. si attraversa alla base delle rocce sul lato Nord della cresta e si infila uno stretto canale dapprima erboso e poi detritico. Lo si risale per 50 m. e, dove si chiude, se ne esce a destra, per una facile parete con buoni appigli, che si scala obliquamente verso destra, per portarsi su uno spigolo. Di qui si prende a sinistra un altro facile canalone, che mette sul ripido pendio superiore, a zolle erbose. Lo si rimonta mirando direttamente alla vetta. – Catena SettentrionaleGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1923estate. G. Juffmann con Carlo Garbari ed Assunta Gottardi attraversarono dalla Cima Vagliana e raggiunsero la vetta della Pietra Grande. - Catena SettentrionaleGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1929 - 18 luglio. Italo Neri e Virgilio Neri, salirono da Nord - (via normale) la Cima delle Palete.

Dalla Bocchetta delle Palete 2319 m. si scende alquanto sul versante Nord e con una traversata si raggiunge un breve costolone roccioso. Lo si risale e, superato un marcato canalone che scende dalla forcelletta più alta sulla Cresta Ovest delle Palete, lo si rimonta fino alla forcelletta. Di qui, per un ripido canalino, si vince l'ultima parete e si raggiunge la breccia tra le due punte sommitali. Piegando a sinistra si raggiunge la vetta più alta. Difficoltà: II grado. – Catena Settentrionale - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.

 

1931 - 17 luglio. Walter Kurtze e Hans Graaz salirono da Nord - (via normale) la Cima delle Palete e, venne pubblicato come l° ascensione ma, si identifica molto con la via Neri tracciata dai due fratelli nel 1929. - Catena Settentrionale - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.

 

1932 - 15 luglio. Hans Graaz e Walter Kurtze dalla vetta di Cima Rocca fecero il 1° percorso in discesa dal versante Sud–sud-ovest, senza via obbligata, per il ripido fianco di rocce gradinate e facili canali, fino a giungere al fondo della Conca della Prigione, racchiusa tra la catena principale e la gran quinta rocciosa del Frate. Di qui, si scende attraverso la forra che fa da sbocco alla conca, nel Vallone di Centonia. - Catena Settentrionale - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.

 

1933 - 26 agosto. F. Deuss, Karl Magdefrau e G. Waissflog, salirono per il versante Sud-est la Cima delle Palete con un'arrampicata faticosa e di scarsa soddisfazione per la friabilità della roccia; difficoltà: II grado. - Catena Settentrionale - Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1934 - 9 luglio. Walter Kurtze e Hans Graaz salirono in cima alla Quota 2415 m. dal versante Sud (ramo principale della Valle del Vento) per un diedro friabile e poi per cresta. – Catena Settentrionale - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.

 

1934 - l0 luglio. Walter Kurtze, da solo, realizza la 1° ascensione alla Torre delle Cornacchie. Dalla Cima Paradiso 2838 m. si scende per breve cresta verso Est a un grosso torrione (quotato 2815 m.), ove si dividono le due creste che fiancheggiano a Nord e a Sud la Val Dimara. Si segue la cresta e si raggiunge il primo spallone (quotato 2645 m.), che dà verso la Val Gelada di Tuenno. Da questo si ritorna verso Nord, si scende nella testata della Val Dimara, fino a quando appare sulla cresta a destra la Torre delle Cornacchie (cosi chiamata anche perché è il consueto luogo di sosta di questi uccelli). Per una cengia a destra si raggiunge la selletta antistante alla torre. Di qui si discende a sinistra (Nord) per un camino e si traversa sulla parete Nord della torre, raggiungendo un camino che porta direttamente in vetta (II grado). – Catena Settentrionale - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.

 

1934 - 11 luglio. La Sentinella delle Caverne venne scalata per la Cresta Ovest da Walter Kurtze, da solo. - Dal Sentiero delle Palete giunti nella conca della Livezza Piccola, si sale verso Ovest in una prima conca e si prende a sinistra la stretta e selvaggia Val Dimara. Si sale per la valle fino all'altezza di una grande caverna, che si lascia a destra e, traversando a sinistra, si raggiunge la selletta di cresta immediatamente ad Ovest della Sentinella delle Caverne, tra questa e la Torre delle Cornacchie. Si sale per le piccole gobbe della cresta, si supera una parete friabile e, per un sottile spigoletto, si guadagna direttamente la vetta. Roccia molto friabile. - Catena Settentrionale - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.

 

1934 - 12 luglio. La Cresta delle Caverne venne percorsa per la prima volta da Hans Graaz e Walter Kurtze. - Dalla Cima Paradiso 2838 m. si scende per breve cresta verso Est in direzione del Torrione 2815, lo si aggira sul lato Sud, e si ritorna in cresta alla selletta immediatamente ad Est di esso. (Di qui si può salire il torrione con tutta facilità). Si prosegue per il filo di cresta, talvolta molto sottile e sempre friabile fin in vetta alla Cima Ovest. Un altro lungo tratto di cresta sottile e friabile porta alla Cima di Mezzo, donde, per cengia friabile, si scende alla selletta di cresta. Si traversa ora sul lato Sud, fino a un camino che sale direttamente in vetta alla Cima Est. - Catena Settentrionale - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.

 

1935 - 18 luglio. Walter Kurtze con Hans Graaz salirono per la parete Nord-ovest raggiungendo la vetta della Sentinella delle Caverne. Si sale per la Val Dimara fino alla conca al piede della Sentinella delle Caverne. Si va alla base delle rocce e si attacca la parete in corrispondenza di quella serie di camini, che scendono dall'intaglio tra la cima e l'anticima Est. Si sale per camini e canaloni, intervallati da qualche paretina, fino all'intaglio di cresta, donde verso sinistra si può raggiungere in breve la vetta dell'anticima Est (quotata 2483 m.). Per toccare la cima più alta, dall'intaglio, si piega a destra sulla parete Est-sud-est, mirando ad un caratteristico terrazzino verde. Si sale per lo spigolo al di qua del terrazzino e dal suo margine destro si prende una stretta cengia inclinata, che porta allo Spigolo Est, assai ripido e friabile, che si segue fino in vetta. – Catena Settentrionale - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.

 

1935 - 21 luglio. Hans Graaz e Walter Kurtze raggiunsero la cima della Sentinella del Pulpito dalla Malga Centonia 538 m, presso il Torrione Melédrio, si portarono sul fondo del Vallone di Centonia e lo salirono per il lungo ghiaione fino allo sbocco nevoso della gola che scende a Nord della Sentinella e dà accesso alla Conca della Prigione. Salirono per la gola nevosa ripidissima, fino dove questa si allarga e si dirama, attaccarono la roccia a destra che sale, obliquando a sinistra in un canalone, che più in alto si restringe a camino e termina con un diedro piatto (punto più difficile). Superato il diedro, proseguirono per una serie di camini che portano sulla parete Est, ben articolata. Salirono per cenge, paretine canali e camini, sempre obliquando a sinistra, fino in vetta. (III°). – Catena Settentrionale - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.

 

1936 - 16 luglio. Il Pulpito Secondo o Frate venne scalato per la prima volta da Hans Graaz e Walter Kurtze per la Cresta Sud-est (via normale). – Catena SettentrionaleGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1936 - 19 luglio. Hans Graaz e Walter Kurtze salirono per primi al Pulpito Primo. Per pendii erbosi arrivarono alla base Ovest del Pulpito, poi voltando verso Nord-est attraversarono una gola e per la sella tra il Pulpito e la sommità 2499 m. Più a Nord, entrarono nel Pozzon (conca a Nord-ovest della Cima delle Scale, compresa fra la Cima del Tov e il Pulpito Primo). Per la Cresta Nord, evitando a metà uno strapiombo verso sinistra (esposto), raggiunsero la vetta (II grado, faticoso). – Catena SettentrionaleGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1937 - 25 luglio. Non si può ritenere una via nuova quella di Hans Graaz e Walter Kurtze al Corno di Denno che salirono dalla Bocchetta delle Palete al Corno di Denno e scendendo dal Corno di Flavona alla Bocchetta dei Tre Sassi. - I primi salitori furono i cacciatori, che vi giunsero sia traversando per cresta dal Corno di Denno e sia salendo direttamente dalla Bocchetta delle Palete per la cresta Nord-est, ma i due alpinisti la pubblicarono come loro l° ascensione sulle riviste tedesche. – Catena SettentrionaleGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1940 - Bruno Detassis e Natale Vidi sulla parete Ovest del Pulpito Secondo o Frate aprirono una Variante delle Guide, diretta. Essi attaccarono la parete nel centro, sotto l'evidente diedro superiore, e salirono direttamente con difficoltà di IV e V al diedro stesso e poi fino al strapiombo. - Catena SettentrionaleGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1956 - 25 agosto. G. Melchiorri e G. Sent aprirono una via sulla parete Sud-ovest della Pietra Grande, che dedicarono alla guida Igino Tomasi, ma mancano particolari. Difficoltà IV grado usando 2 chiodi poi levati. - Catena SettentrionaleGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1958 - 19 gennaio. Mario Mazzoleni e Ottorino Pianta, realizzarono la 1° invernale della Pietra Grande attraversando dalla Cima Vagliana. - Catena SettentrionaleGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1965 - 15 agosto. Claudio Costanzi e Guido Stanchina raggiungono la vetta della Cima del Tov salendo per il Canalone Nord all'Anticima Nord-ovest (via Costanzi-Stanchina) e la Cresta Nord. Dislivello circa 300 m; roccia friabile; difficoltà dal III al IV+. – Catena Settentrionale - Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1967maggio. Claudio Costanzi, da solo, supera a sinistra dei tetti della parete Sud-ovest del Torrione di Scale o Dos degli Strizzi per poi riprendere la linea diretta che porta alla vetta. - Catena Settentrionale - Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1968ottobre. Claudio Costanzi e Guido Stanchina praticano una Variante che supera il tetto a sinistra dopo il primo terzo della via precedente del Torrione di Scale o Dos degli Strizzi e traversarono a destra della via precedente aperta da Claudio Costanzi nel 1967 per poi riprendere la linea diretta che porta alla vetta. - Catena Settentrionale - Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1969 - 13 settembre. Claudio Costanzi da solo tenta la prima ascensione della Cima Nana per la parete Ovest ma qualche cosa non funziona, si rompe un appiglio e cade e muore. - Catena Settentrionale - Gruppo di Brenta Dolomiti di Brenta.

 

1970 - settembre. Guido Stanchina e Saverio Pangrazzi salirono per la parete Ovest della Cima Nana e tracciarono la via Claudio Costanzi in memoria del giovane Claudio Costanzi, caduto da questa parete il 13 settembre 1969 mentre ne tentava da solo la prima ascensione. Per aprire questa via e raggiungere la vetta, impiegarono 15 ore con difficoltà di V°+ e A2, chiodi usati 120, vari, lasciati; roccia in parte friabile. – Catena Settentrionale - Gruppo di Brenta Dolomiti di Brenta.

 

1970 - 11 ottobre. Rinaldo Cicolini, Luigi Dallago, Aldo Menapace e Francesco Pilati salirono la Cima delle Palete per la parete Est. Dislivello circa 400 m, roccia buona. Difficoltà: V grado. - Catena Settentrionale - Gruppo di Brenta Dolomiti di Brenta.

 

1971agosto. Giovanni Bezzi, Urbano Dell'Eva e Guido Stanchina raggiungono la vetta della Cima del Tov salendo per la parete Nord all'Anticima Nord-ovest, tracciando la Via degli amici. Altezza circa 300 m; chiodi usati 33, di cui 23 lasciati. Difficoltà: V+, passaggi di VI° (secondo i primi salitori). - Catena Settentrionale - Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1971 - 22 agosto. Urbano Dell'Eva e Guido Stanchina salirono per la parete Nord-ovest del Cimon della Pozza aprendo la «Via 13 settembre»; data della morte del giovane alpinista Claudio Costanzi. Dislivello 600 m; chiodi usati 30 e 3 cunei, lasciati. Difficoltà dal IV° al VI°, con alcuni passaggi di Al. - Catena Settentrionale - Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1971ottobre. Andrea Andreotti e Heinz Steinkotter, a comando alternato; Bruno Allemand e Tarcisio Pedrotti, salirono la Torre Schober per la parete Sud e chiamarono la nuova via «via della convenzione». Roccia in genere buona, tranne negli ultimi 40 m. Altezza 200 m; chiodi usati 9, lasciati 3. Difficoltà: IV e V, l passaggio di Al. - Catena SettentrionaleGruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.

 

1971 - 3 ottobre. Aldo Menapace e Francesco Pilati salirono la Cima dell’Omet per lo Spigolo dell'Ometto. Altezza circa. 250 m, chiodi usati 12, lasciati. Roccia ottima, compatta; difficoltà: dal III° al VI°grado. – Catena Settentrionale - Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

197219/20 marzo. Saverio Pangrazzi e Guido Stanchina salirono per la parete Sud-ovest aprendo la Via dei tetti sul Torrione di Scale o Dos degli Strizzi impiegando 25 ore e usando70 chiodi, di cui 22 a pressione, lasciati; difficoltà di IV e V grado ma per vincere il grande tetto in artificiale A2, Ae, per 40 m. – Catena Settentrionale - Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1972 - 23 luglio. Pietro Panciera e Saverio Pangrazzi raggiungono la vetta della Cima del Tov salendo per lo Spigolo Nord dell' Anticima Nord (via Scale). La via supera l'elegante spigolo che domina la Valle del Vento, alto circa. 300 m. Difficoltà: IV e V. - Catena Settentrionale - Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1972 - 27 agosto. Marcello Andreolli e Jacques Casiraghi, per la parete Ovest, salirono il pilastro centrale della Pietra Grande raggiungendo la vetta. La via supera il pilastro di mezzo dei tre che marcano la parete Ovest. Altezza 350 m; chiodi usati 13 (lasciati 7) e 3 cunei (lasciato l). Difficoltà: IV con l passaggio di V all'attacco. - Catena SettentrionaleGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

197422/23 febbraio. Il primo percorso invernale della Cresta dalla Bocchetta dei Tre Sassi al Passo di Pra Castron venne effettuato da Bruno Mochen e Piero Panciera. – Catena SettentrionaleGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1974 - 13 agosto. Giorgio Cantaloni, Franco Gadotti e Guido Stanchina a comando alternato, salirono per lo Spigolo Nord raggiungendo la Cima Maria Luisa e denominarono la via Mariacandida. Altezza circa 300 m, roccia levigata e generalmente buona; chiodi usati 21, di cui 7 lasciati. Difficoltà: V+, passaggi di VI° e A2 (secondo i primi salitori). – Catena SettentrionaleGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1974 - 15 agosto. Bruno Mochen, Pietro Panciera, Guido Stanchina, salirono per la parete Nord del Pilastro Caterina che fiancheggia la Cima Maria Luisa. Altezza circa 350 m, roccia quasi sempre solida; chiodi usati 15 e 2 cunei, lasciati 4 e l cuneo. Difficoltà: dal IV al V+, l passaggio di Al. - Catena SettentrionaleGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1974 - 20 agosto. Marcello Andreolli e Jacques Casiraghi salirono il Pulpito Secondo o Frate per la parete Ovest. La via supera la bella parete attaccandola da destra e superando direttamente il caratteristico diedro della parte alta. Arrampicata libera molto sostenuta, su roccia compatta nella parte inferiore e mediana, un po’ friabile nella fessura-diedro terminale. Altezza 400 m; chiodi usati: 27 normali, 1 a pressione, 3 cunei. Difficoltà: V e V+, 1 passaggio di VI°/A2. - Catena SettentrionaleGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1976 - 27 giugno. Mario Davolio-Marani e Guido Stanchina furono i primi salitori del Torrione 2296 m. dal versante Ovest. Sviluppo della via circa 200 m; difficoltà III° e una lunghezza di IV°+. – Catena Settentrionale - Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.