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Cresta dell’Innominata

(Gruppo del Monte Bianco)

(Massiccio del Monte Bianco)

 

 

La Cresta dell’Innominata prende forma nel mezzo del versante Sudest del Monte Bianco, tra la parete di Frêney e la parete del Brouillard. In alto si stacca a circa 4655 m. dalla più potente cresta sommitale del Brouillard.

All’inizio è nevosa, poi si dirama: a sinistra (Sud) scende uno sperone roccioso poco pronunciato (lo Sperone del Brouillard) e a destra (Sudest) la Cresta dell’Innominata vera e propria, che con tre marcati risalti si abbassa al Col Eccles.

Dal Col Eccles la cresta si abbassa meno rilevata tra i Ghiacciai di Frêney e del Brouillard fino al fondo della Val Veni, comprendendo i rilievi del Pic Eccles, della Punta Innominata, dell’Aiguille Croux dell’Aiguille du Châtelet. Su di essa si trova il Rifugio Monzino a 2561 m. e i due vicini bivacchi presso il Pic Eccles: il Bivacco Lampugnani a 3852 m. e il Bivacco Crippa 15 m. più sotto.

La Cresta dell'Innominata da sopra il Col Eccles è formata da ripidi risalti rocciosi e nell'insieme è solo di poco la più rilevata fra i vari crestoni che caratterizzano la parete Sud. La via non segue interamente la cresta, ma nella parte mediana si porta a sinistra sul vicino Sperone del Brouillard. L'itinerario non è perciò sempre evidente e richiede esperienza per la ricerca del passaggio più logico e migliore. Ascensione varia, molto bella e interessante; fra le classiche sul versante Sud è seconda solo alla Cresta di Peutérey. Roccia in genere ottima, lunghi tratti di neve e misto. A metà del percorso la traversata del largo canale è esposta alla caduta di sassi; in caso di maltempo, dopo questa traversata e raggiunto ormai lo Sperone del Brouillard, conviene continuare verso la cima. Dislivello dal Bivacco Eccles al Monte Bianco quasi 1000 m, dal Col Eccles all'uscita in cresta 630 m. Difficoltà D+, con passaggi di III e IV grado.

 

 

 


1874 - 30 agosto. J. A. Garth Marshall con le sue guide Johann Fischer e l’onnipresente Ulrich Almer salirono per la Cresta dell'Innominata fino a 4200 m. nel loro tentativo al Monte Bianco. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo 11 - Foto 27 e 29 It.54 a

 

1875 - James Eccles con le sue guide Michel Clement Payot e Alphonse Payot tenta la prima salita della parte alta della Cresta di Peuterey, fallendo nel tentativo intimidito dalla Cresta dell’Innominata. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

191919/20 agosto. Viene realizzata la prima ascensione della Cresta dell’Innominata al Monte Bianco ad opera di S. L. Courtauld, E. G. Oliver con Adolf Aufdenblatten, Adolphe Rey e Henry Rey. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo 11 - Foto 27 e 29 It.54 a

 

1921 – 31 luglio–1 agosto. Giovanni Battista Gugliermina, Giuseppe Gugliermina, Francesco Ravelli e Lucien Proment compiono la seconda ascensione della Cresta dell’Innominata al Monte Bianco. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo 11 - Foto 27 e 29 It.54 a

 

1921 - 1/2 agosto. Giovanni Battista Gugliermina, Giuseppe Gugliermina, Francesco Ravelli e Lucien Proment compiono la seconda ascensione della Cresta dell’Innominata al Monte Bianco e tracciano la variante Ravelli che invece di traversare a sinistra il largo canale sui 4250 m, si sale ancora su misto lungo il suo bordo, riprendendo a seguire la cresta sopra il secondo risalto. Il canale si attraversa quasi alla sua estremità superiore dove è molto largo, quindi si sale su rocce rotte e una rampa nevosa obliqua a sinistra che porta sullo sperone dove passa la via classica. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1928 - 25 luglio. Josef Knubel e Franz-Josef Biner (guida) con Eustace Thomas e Robert Underhill, hanno disceso la sua più bella parte superiore il Pilone Sud di Frêney utilizzando per la parte inferiore la Cresta dell'Innominata. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1932 - 3 settembre. Laurent Grivel (guida) con Lucien Devies, compiono la terza ascensione della Cresta dell’Innominata al Monte Bianco che è formata da ripidi risalti rocciosi e nell'insieme è solo di poco la più rilevata fra i vari crestoni che caratterizzano la parete Sud. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo 11 - Foto 27 e 29 It.54 a

 

1933 - 9 luglio. Alexander Graven e Alfred Aufdenblatten (guida) con Thomas Graham Brown, sono saliti per il Pilone Sud di Frêney. Questo percorso è stato realizzato in due tempi, dapprima dalla cordata di Josef Knubel nel 1928 in discesa e dalla cordata di Alexander Graven in salita. Ambedue le cordate hanno utilizzato per la parte inferiore la Cresta dell'Innominata. Questo percorso collega nella loro parte centrale le due creste vicine e parallele del Pilone Sud di Frêney e della Cresta dell'Innominata, permettendo di passare da una all'altra con interessanti combinazioni di itinerari. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 - 13/14 agosto. Robert Gréloz e André Roch, salirono per la Cresta del Brouillard, dal versante Est del Col Emile Rey e in seguito risalirono al Monte Bianco per la Cresta dell'Innominata. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 29 e 30 It.56 a

 

1933 - 14 agosto. Robert Gréloz e André Roch, compiono la quarta ascensione della Cresta dell’Innominata al Monte Bianco. La via non segue interamente la cresta, ma nella parte mediana si porta a sinistra sul vicino Sperone del Brouillard. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo 11 - Foto 27 e 29 It.54 a

 

1938 - 3 agosto. Gabriele Boccalatte con il Conte Ugo di Vallepiana e la guida Laurent Grivel salirono la magnifica Cresta dell’Innominata che a Gabriele Boccalatte in precedenza aveva dato le gioie e gli entusiasmi delle sue imprese migliori. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1949 - 17 agosto. Evaristo Croux (guida) con Piero Ghiglione e Adolf Huber, tracciarono la variante Croux salendo per la Cresta dell'Innominata. Dopo la traversata del canale, dalla seconda costola rocciosa non presero la rampa a sinistra, continuarono invece diritti per uscire lungo la gola sul fondo del canale soprastante (misto). - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1953 - 25 marzo. Gigi Panei e Sergio Viotto raggiungono la vetta del Monte Bianco salendo per la Cresta dell'Innominata. Ascensione varia, molto bella e interessante; fra le classiche sul versante Sud è seconda solo alla Cresta di Peutérey. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo 11 - Foto 27 e 29 It.54 a

 

1965 – Viene inaugurato il Rifugio Monzino di proprietà della Società Guide di Courmayeur, il robusto edificio è dedicato alla memoria del giovane alpinista Franco Monzino, prematuramente scomparso. (In sostituzione della vecchia e gloriosa Capanna Cesare Gamba, eretta nel 1912). Dispone di 104 posti letto. Si trova a 2561 m. sul dosso settentrionale dell’Aiguille du Châtelet, fra i Ghiacciai di Frêney e del Brouillard. - Il Rifugio Monzino serve per le grandi vie da Sud al Monte Bianco. - Creste di Peutérey, Cresta dell’Innominata, Cresta del Brouillard e per gli accessi ai Bivacchi Craveri ed Eccles. Per i Pilastri del Brouillard e del Freney, oltre alle salite da Ovest all’Aiguille Noire e sulla vicina Aiguille Croux. Possibilità di arrampicare sulle rocce ai lati del dosso su cui si trova il rifugio e sui muri del rifugio stesso, muniti di appigli artificiali. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1972 - 28 agosto. Louis Audoubert, realizza la 1ª solitaria salendo il Monte Bianco per la Cresta dell'Innominata. Roccia in genere ottima, lunghi tratti di neve e misto. A metà del percorso la traversata del largo canale è esposta alla caduta di sassi; in caso di maltempo, dopo questa traversata e raggiunto ormai lo Sperone del Brouillard, conviene continuare verso la cima. Dislivello dal Bivacco Eccles al Monte Bianco quasi 1000 m, dal Col Eccles all'uscita in cresta 630 m. Difficoltà D+, con passaggi di III e IV grado. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo 11 - Foto 27 e 29 It.54 a

 

1973 - 18 agosto. Henry Agresti (guida) con Jean-Marie Galmiche e Francis Leduc, salirono per il fianco Est della Cresta dell'Innominata. Questa via supera dapprima l'alto zoccolo che si trova a sinistra del Pilone Sud di Freney e che è caratterizzato da una piramide di roccia rossa alta 150 m; costeggia poi il secondo e supera il terzo risalto della Cresta dell'Innominata vera e propria, raggiungendo la via classica solo sulla cresta finale. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 27 e 29 It.54 b

 

1975 - 13/14 luglio. B. Bougé, R. Ducournau, J. Franchon e R. Mizrahi, salgono per lo Sperone del Brouillard. La via si svolge sullo sperone largo e convesso situato tra il gran canale Sud-Est del Mont Brouillard e la Cresta dell'Innominata, cresta che si segue poi nella parte superiore.

Ascensione molto bella e interessante, con buona roccia sullo sperone. I primi salitori utilizzarono solo dadi. Dislivello 700 m. dalla crepaccia all'uscita in cresta per la via classica dell'Innominata, fino in vetta al Monte Bianco. Difficoltà TD+ discontinue, IV e V, 1 tratto V+. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 29 It.55 a

 

1976 - gennaio. Gérard Decorps, G. Gady e R. Mizrahi, realizzano la 1ª salita invernale per il Pilone Sud di Frêney. Dal Bacino superiore di Freney a 3900 m. salire verso il canale tra il Pilone Centrale del Frêney e il Pilone Sud di Frêney. Ai piedi del canale, dove è più stretto, attraversare a sinistra e prendere lo sperone roccioso alla base del Pilone Sud di Frêney. Salirlo (III e IV) fin dove si trasforma in crestina sottile di neve che porta contro placche lisce. Scendere a destra in un canale ripido di ghiaccio, poi alzarsi per fessure e un diedro verticale chiuso da strapiombo di ghiaccio (V, V+ a A1). Proseguire per fessure (IV) e poi lungo il filo fin contro un risalto monolitico. Attraversare a sinistra (IV), poi salire lungo il fianco sinistro del risalto (IV, ghiaccio) e portarsi per cengia sopra di esso. Qui giunge da sinistra la variante della Cresta dell'Innominata. Si segue una rampa che sale a destra (IV), poi si sale un largo camino (IV+ e V, faticoso) e uno strapiombo. Si continua sull'elegante filo dello sperone per placche e fessure (III e IV) e lungo una cresta di neve, raggiungendo sui 4650 m. la cresta sommitale. Per la cresta, si sale in cima. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 27 e 29 - It. 53 q

 

1877 - 28/31 luglio. Nessun riferimento alla storia alpinistica sarebbe completa senza prima richiamare l’attenzione sulla straordinaria ascensione del Monte Bianco da parte di James Eccles, Michel Clement Payot e Alphonse Payot. Essi raggiunsero il bacino superiore del ghiacciaio di Frêney dal ghiacciaio del Brouillard, attraversando la Cresta dell’Innominata e scendendo i pendii sotto il Col Eccles. Quindi salirono un ripido canalone che porta alla Cresta di Peutérey sopra il Grand Pilier d’Angle e raggiunsero la cima del Monte Bianco di Courmayeur in neanche nove ore dalla partenza dal loro bivacco sotto il Pic Eccles. Questa via passò vicino alla Cresta Nordest dell’Aiguille Blanche de Peutérey e fornì la chiave per la sua prima ascensione. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1981 - 30/31 gennaio. Hervé Boisier, Jean-Claude Choffat; Yannick Seigneur (guida) con Nicole Pourel, realizzano la 1ª invernale della Cresta dell'Innominata salendo dal Col de Peutérey, raggiungendo poi la vetta del Monte Bianco. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo 11 - Foto 27 e 29 It.54 a

 

1981 - 20/22 febbraio. Louis Audoubert e Marc Batard, salendo dall'Aiguille Croux realizzarono la 1ª invernale della Punta Innominata - (Cresta dell'Innominata integrale). Lungo percorso sempre in cresta e che perciò non tocca il Ghiacciaio del Brouillard. È interessante anche per l'ambiente e le visioni sui sottostanti ghiacciai. La roccia è varia, nel complesso discreta. Difficoltà D+. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1984 - 25 aprile. Christophe Profit con sua moglie Sylviane Tavernier e Patrick Gabarrou, salgono per il canale Sud-Est la Goulotte a Sinistra del Pilone Sud di Frêney e tracciano la (via Abominette). È il canale situato tra la Cresta dell'Innominata e il Pilone Sud di Frêney, ma più vicino a quest'ultimo. Il canale ha andamento irregolare, con diversi restringimenti rocciosi; esposto a Est e soggetto alla caduta di sassi, la sua salita necessita condizioni della montagna particolarmente favorevoli. Bella ascensione di media difficoltà, con passaggi vari e interessanti e tre difficili lunghezze da 50 m: due su ghiaccio e una su roccia (ma anche questa in primavera può essere di ghiaccio). Dislivello quasi 800 m: Difficoltà TD-. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1985 - 9 luglio. Patrick Gabarrou e Alexis Long, salgono per i canali Sud-Est della Punta Innominata e tracciano la (via Innominette). La via sale al centro della grande parete triangolare e concava, limitata a destra dalla Cresta dell'Innominata e a sinistra dallo Sperone del Brouillard. Segue colate di ghiaccio e nevai alternati a terreno misto e necessita di particolari condizioni della montagna; cadute di sassi. Le goulotte-cascate della parte inferiore sono visibili già dal Rifugio Monzino. Dislivello dall'attacco all'uscita in cresta 700 m. Difficoltà TD, fino a 90° e passo V. - Contrafforti Italiani - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 27 e 29 It.54 d

 

1985 - 18 agosto. François Marsigny, realizza la 1ª solitaria della (via Bonatti-Oggioni) al Pilastro Rosso del Brouillard dal versante di Sud-Est fino sul pilastro. (Che in seguito scese dalla Cresta dell'Innominata e risali al Monte Bianco per il Pilone Centrale di Freney: 19ore in totale). Ripetuta molte volte ma quasi sempre solo fino alla sommità del pilastro, è ormai una grande classica del Monte Bianco. Via molto logica, supera la linea di diedri e fessure appena a sinistra del filo del pilastro più bello del Monte Bianco. Scalata splendida, atletica, paragonabile ai passaggi più belli del Pilastro Gervasutti al Tacul o della via classica al Pilastro a Tre Punte. Sulla via vi sono pochi chiodi, mentre le soste sono attrezzate, anche per la discesa. All'attacco qualche pericolo di caduta di sassi. Dislivello 400 m. per il pilastro, più 250 m. fino al Picco Luigi Amedeo. Difficoltà TD+ per il pilastro, sostenute; sono 15 lunghezze:3 di IV, le altre di V e V+ e brevi passaggi di A1 e A2. ED fino in cima al Monte Bianco. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo 8 - Foto 28 29 It.55 r

 

1987 - 11 giugno. Stefano De Benedetti, dopo aver raggiunto la vetta del Monte Bianco scese con gli sci per la Cresta dell'Innominata. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo 11 - Foto 27 e 29 It.54 a