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Torri di Cima Brenta

(Sottogruppo Centrale – Massiccio di Cima Brenta)

(Gruppo di Brenta) – (Dolomiti di Brenta)

 

 

TORRI DI CIMA BRENTA. - Sono ben 15 ardite torri, alcune esili, altre imponenti, che su una lunghezza di circa 500 m. formano la parte più frastagliata della cresta Nord-Ovest di Cima Brenta, nel tratto fra la sua Cima Occidentale e la Punta Massari.

 

Sono a volte denominate anche Campanili o Torri di Kiene e si distinguono con numeri romani dal I al XV, progressivi nel senso in cui sono state traversate la prima volta dai fratelli Kiene nel 1910.

A Sud-Ovest si elevano di poco dalla Vedretta di Brenta Superiore, mentre a Nord-Est dominano con ripide pareti e spigoli arditi, alti fino a 300 m, i nevai della Vedretta di Brenta Inferiore. Malgrado la vicinanza del Rifugio Tuckett, i loro bei profili e la buona roccia nei tratti verticali dei loro spigoli Nord-Est, queste cime sono state finora ben poco frequentate. Alcune offrono interessanti arrampicate in ambiente piuttosto severo, specialmente le due torri più appariscenti: la XIII e la XII. Lo spigolo Nord-Est di quest'ultima, in particolare. è da ritenersi una delle arrampicate più belle del Gruppo di Brenta.

 

1910 - 21 agosto. Ernst Kiene e Kurt Kiene salgono per la Cresta Nord-ovest di Cima Brenta e percorsero tutta quella sottile cresta frastagliata oltre che dalla Punta Massari, delle Torri di Cima Brenta o di Kiene, creando uno dei più lunghi e tipici percorsi di cresta delle Dolomiti con un'arrampicata interessante e molto varia. Roccia discreta. Sviluppo della via: circa 1200 m. Difficoltà: III°, passo IV° e V°, molto discontinue. – Massiccio di Cima BrentaGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1934 - 19 luglio. Giorgio Graffer e Marco Pilati salirono la XIII° Torre (3026 m.) delle Torri di Cima Brenta che è il torrione più imponente dei 15 che costituiscono la lunga cresta Nord-ovest di Cima Brenta, arrampicando per lo Spigolo Nord-est (via Graffer), su roccia solida e molto elegante, espostissima nella parte finale. Dislivello circa 330 m; difficoltà: V°. - Massiccio di Cima BrentaGruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.

 

1939 - 26 agosto. Oliviero Gasperi, Gilda Ginco Piccone e Raffaele Vidi aprono sulla parete Nord-est della VII° Torre (2931 m.) la via Ginco alle Torri di Cima Brenta. Via interessante, specialmente nella parte iniziale e terminale. Altezza circa 200 m; difficoltà: III° e passo IV°. - - Massiccio di Cima BrentaGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1951 - l agosto. Bruno Detassis e Catullo Detassis salendo si tennero in due tratti sulla sinistra dello Spigolo Nord-est della XII° Torre (2990 m.) delle Torri di Cima Brenta. La via segue lo spigolo aereo e affilatissimo, e offre un'arrampicata di eccezionale eleganza ed esposizione, su roccia ottima. Altezza 280 m; chiodi usati 18 + l cuneo (lasciati 13 + l cuneo). Difficoltà: V°, l passo V° +. - Massiccio di Cima BrentaGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1951 - 31 agosto. Carlo Andreolli, G. Gallarati Scotti e Serafino Serafini salgono per il versante Nord-est delle Torri di Cima Brenta alla X° Torre (2959 m.), con un’arrampicata discontinua ma interessante e divertente, che attacca in parete Nord (viscido è il camino iniziale) e termina per la bella parete Est, verticale e di roccia ottima; chiodi usati 14, di cui 5 sono in parete. Difficoltà: IV°, l tratto di V°. - Massiccio di Cima BrentaGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1953 - 1 settembre. Gino Donati e Ottorino Pianta a comando alternato, arrampicano per il versante Nord-est della II° Torre delle Torri di Cima Brenta tracciando un’ itinerario non molto attraente causa la roccia a tratti friabile. Altezza circa 200 m. Difficoltà: III° e IV° grado. - Massiccio di Cima Brenta - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.

 

1963 - l0 febbraio. C. Orizio e Ottorino Pianta realizzano la 1° invernale salendo per il versante Nord-est delle Torri di Cima Brenta alla X° Torre (2959 m.). - Massiccio di Cima BrentaGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1970 - 20 settembre. Saverio Pangrazzi e Guido Stanchina praticarono una Variante in parete per lo Spigolo Nord-est della XIII° Torre (3026 m.) delle Torri di Cima Brenta aprendo la via SAT Dimaro con un'arrampicata di notevole impegno. Dislivello circa 330 m; chiodi 17, lasciati. Difficoltà: dal III° al V°+. - Massiccio di Cima BrentaGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1973 - 22 agosto. Marcello Andreolli, Roberto Bazzi, Jacques Casiraghi sulla XII° Torre (2990 m.) delle Torri di Cima Brenta praticarono una Variante che ne segue maggiormente il filo dello Spigolo Nord-est. - Massiccio di Cima BrentaGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1974 - 28 luglio. Marcello Andreolli e Jacques Casiraghi raggiunsero la vetta della XV° Torre (3030 m.) delle Torri di Cima Brenta salendo per lo Spigolo Nord-est. Lo spigolo nella parte inferiore è rotto e inclinato, in quella superiore è rossastro e verticale. Roccia a tratti friabile. Dislivello circa 280 m; chiodi usati 2, lasciati. Difficoltà: II° e III° con 2 lunghezze di IV°. - Massiccio di Cima BrentaGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1974 - 1 settembre. Marcello Andreolli, Jacques Casiraghi, Edo Colombo e Franco Miglio divisi in due cordate salgono per la parete Nord delle Torri di Cima Brenta la III° Torre su una via discontinua e di scarso interesse, alta circa 200 m; chiodi usati 3, lasciati. Difficoltà: III°, passo III°+ . - Massiccio di Cima BrentaGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1974 - 1 settembre. Marcello Andreolli, Jacques Casiraghi, Edo Colombo e Franco Miglio divisi in due cordate salgono per la parete Nord delle Torri di Cima Brenta la III° Torre su una via discontinua e di scarso interesse, alta circa 200 m; chiodi usati 3, lasciati. Difficoltà: III°, passo III°+ .