(Sottogruppo Centrale)
(Gruppo
di Brenta) – (Dolomiti di Brenta)
CIMA MANDRON 3040 m. - È la sommità più elevata di
quella grande bastionata di pareti che dalla Cima Brenta Occidentale si
stende verso Ovest, fiancheggiando il Vallone dei Brentei.
La
cima culmina con un ampio cupolotto nevoso, separato dalla Cima Brenta
Occidentale da una selletta di cresta e da uno stretto e profondo canalone.
Sul versante Sud essa forma una larga e grandiosa parete verticale e
rossastra, tagliata da terrazze detriti che e solcata da lunghi e sottili camini
verticali, che staccano dalla parete una serie di arditi pilastri a guisa di
enormi colonne rossastre. Il maggiore e più individuato di questi pilastri è
chiamato Campanile
Caigo. Dal versante Nord, invece, la cima è poco appariscente e
si eleva con un lieve salto di rocce sopra la Vedretta di Brenta Superiore.
Verso Ovest un'alta e marcata selletta di cresta la distacca dalle
vicine Punte
di Campiglio. La Cima Mandron, nonostante le sue proporzioni
grandiose, ha scarsa importanza in confronto alla vicina Cima
Brenta, ma la sua parete Sud offre all'arrampicatore una serie
di scalate brillanti e divertenti, forse le più belle nei dintorni immediati
del «Rifugio
Brentei.».
1884 - Alberto De Falkner con Antonio Dallagiacoma fecero la prima ascensione della Punta Occidentale delle Punte di Campiglio, attraversando dalla Vedretta di Brenta Superiore, per cenge, sotto la Cima Mandron. - Massiccio di Cima Brenta - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.
1886 - 6 agosto. La Cima Mandron (3040 m.) venne raggiunta per la prima volta per cresta dalla Cima Brenta da Ludwig Purtscheller, J. Reichl e Karl Schulz con la guida Antonio Dallagiacoma per il versante Nord (Via normale). Massiccio di Cima Brenta – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1905 - 24 agosto. Alfred von Radio-Radiis e Gaston von Radio-Radiis salirono per la Cresta Ovest della Cima Mandron con una traversata facile (I grado) ma di scarso interesse (solo panoramico). - Massiccio di Cima Brenta – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1930 - 12 agosto. Giuseppe Bianchini e Virgilio Neri salgono la Cima Mandron per la parete Sud, tracciano la via Neri-Bianchini, con un’arrampicata di notevole interesse, che si svolge nella parte più a sinistra della parete Sud, dove un grande diedro scende diritto fin sui ghiaioni del Vallone dei Brentei. Dislivello circa 600 m. Difficoltà: IV°, passo V°. - Massiccio di Cima Brenta – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1936 - 26 luglio. Matteo Armani, Ettore Gasperini-Medaia e M. Lubich salgono per la parete Sud (via del diedro) della Cima Mandron con un’arrampicata elegante e di soddisfazione che si svolge in quel grande diedro che solca interamente la parte più a sinistra della parete Sud. Dislivello circa 600 m. Difficoltà: V°. - Massiccio di Cima Brenta – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1936 - 16 agosto. Matteo Armani, Ettore Gasperini-Medaia salirono il 4° Camino della Cima Mandron per la parete Sud - (per i camini). - Massiccio di Cima Brenta – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1938 - 3 luglio. Matteo Armani, Ettore Gasperini-Medaia e M. Lubich con un’arrampicata elegante e divertente raggiunsero la vetta del 5° Camino della Cima Mandron per la parete Sud - (per i camini). Massiccio di Cima Brenta – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1942 - 22 luglio. Bruno Detassis e Cesare Scotoni per la parete Sud - (per i camini) della Cima Mandron scalarono il 1° Camino a sinistra con difficoltà di IV e qualche passaggio di V. - Massiccio di Cima Brenta – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1954 - 4 luglio. Bruno Detassis e Catullo Detassis salgono per lo spigolo del «Barbacan» della Cima Mandron e tracciano la via Detassis, superando lo spigolo arrotondato che sporge a sinistra del Campanile Caigo, già visibile dal Rifugio Brentei. Bella ed esposta arrampicata su roccia solida, alta circa 250 m. (dalla base: 600); usati 8 chiodi, 4 lasciati. Difficoltà: IV°e V°. - Massiccio di Cima Brenta – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1965 - 12 agosto. Georges Livanos e Sonia Livanos praticarono una Variante salendo per lo spigolo del «Barbacan» della Cima Mandron dopo la prima lunghezza, dove la cengia si interrompe salirono verso destra una placca, aggirarono lo spigolo e arrampicarono sul versante Est per 4 lunghezze (IV e V), ritornando poi sullo spigolo dove, a una cengia, si ritrova la via originale. - Massiccio di Cima Brenta – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1967 – 16/17 luglio. Vitty Frismon-Steinkotter e Heinz Steinkotter arrampicarono per lo Spigolo Sud della Cima Mandron tracciando la via presso lo spigolo a sinistra del grande diedro. Dislivello 600 m; chiodi usati l0, cunei 2, quasi tutti lasciati. - Massiccio di Cima Brenta – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1968 - 13 settembre. Catullo Detassis e Melchiorre Foresti per la parete Sud della Cima Mandron praticano una Variante che riprende alla fine la via Neri-Bianchini fino alla vetta. Lunghezza della variante: 220 metri. - Massiccio di Cima Brenta – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1974 - 15 settembre. Claudio Corn, Remo Feller e Rinaldo Feller salirono per la parete Sud della Cima Mandron e tracciano la via dei Zoveni. Dedicata al 20° anniversario della fondazione del Gruppo Zoveni della SOSAT. Arrampicata divertente su roccia molto compatta, che supera nel mezzo la bella parete a sinistra dello spigolo del «Barbacan», di cui ha le stesse caratteristiche. Chiodi usati 15, lasciati l0. Difficoltà: dal IV al VI°. Massiccio di Cima Brenta – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.
1975 - 31 agosto. Cesare Bettoni e Catullo Detassis per la parete Nord della Cima Mandron fecero una piacevole ascensione di tipo misto in ambiente grandioso. Dislivello dall'attacco circa 300 m. Difficoltà: II° grado, con alcuni passaggi su ghiaccio. - Massiccio di Cima Brenta – Gruppo di Brenta – Dolomiti di Brenta.